#calcolatrice
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primepaginequotidiani · 11 days ago
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PRIMA PAGINA Il Fatto Quotidiano di Oggi martedì, 12 novembre 2024
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blogsdaseguire · 6 months ago
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Usare Internet come una Calcolatrice dalle Mille Funzioni
Qualsiasi cosa tu debba #calcolare c'è uno #strumento online adatto a fare il #calcolo giusto. Distanze fisiche e temporali, calorie, valute e tassi del mutuo, basta un browser per trovare online tutte le informazioni di cui hai bisogno molto velocemente.
Sei al pc o stai usando lo smartphone e devi fare un calcolo molto particolare o cerchi strumenti specifici per risolvere problemi quotidiani? Bene, Internet è la tua risorsa! Oltre a fornire informazioni e intrattenimento, la rete è piena di utilit�� che possono aiutarti a risparmiare tempo e denaro. In questo articolo, esploreremo come sfruttare Internet come una calcolatrice versatile, capace…
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renatomorselli · 10 months ago
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Messaggio per te. da Renato Morselli Tramite Flickr: Per visualizzare il messaggio ruotare la foto (o la testa) di 180°.
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queerographies · 3 months ago
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[La calcolatrice meccanica][William S. Burroughs]
William S. Burroughs ha influenzato la cultura e la letteratura popolare. I suoi romanzi sperimentali e visionari esplorano il potere, la psiche e la tecnologia. Il suo impatto sull'immaginazione americana è duraturo. La sua prospettiva disillusa e la sua
Burroughs ha scritto la sceneggiatura del film che chiamiamo realtà. Peccato sia la nostra. Titolo: La calcolatrice meccanicaScritto da: William S. BurroughsTitolo originale: The Adding MachineTradotto da: Andrew TanziEdito da: AdelphiAnno: 2024Pagine: 305ISBN: 9788845939037 La sinossi di La calcolatrice meccanica di William S. Burroughs «Gli scrittori sono tutti morti e tutta la scrittura è…
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ilpianistasultetto · 16 days ago
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-Tumbleri, ce l'avete il telefono? Dai su, prendete la calcolatrice. Prendete la calcolatrice e fate 586 che sono i migranti arrivati ieri, -8 spediti in Albania, quanto fa? Quanto fa? 578!! Ecco, fa +578 , che sono gli immigrati irregolari in Italia rispetto a ieri.
Fermi!! Fermi!! Facciamo un'altra prova. Quanto spendeva il governo italiano per ogni immigrato irregolare quando c'era la sinistra? 30 euro! 30 euro al giorno! 'Na vergogna!! 'Na vergogna!
Noi, per ogni immigrato portato in Albania, spendiamo 18mila euro e ci rimane 30giorni.
Fermi!! Fermiiiii! Prendete la calcolatrice.. e fate..18000 : 30gg.. quanto fa? Quanto fa? 600 !! Ecco, noi spendiamo 600 euro al giorno per immigrato irregolare mentre quelli di prima ne spendevano 30..
Spe'...speee'..vabbe'.. ho fatto un casino!
@ilpianistasultetto
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colonna-durruti · 16 days ago
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Francesco Guccini
“Quello di Meloni è un regime. Vogliono far sottostare tutti i poteri, a partire dalla magistratura, a quello esecutivo, cioè il governo.
Proveranno a limare la Costituzione: non dico modificarla, non ne sarebbero capaci, ma limarla sì.
Meloni neanche concede interviste, a meno che non sia da Vespa, dove fa delle figuracce come quella della calcolatrice. Sono illiberali e non accettano critiche, arrivando ad attaccare anche dei “canterini” come me o Vasco. Ci chiedono di “cantare e basta”, ma un cantautore vive proprio delle sue parole e dei suoi punti di vista.
Meloni mi adora? Non è colpa mia se delle mie canzoni non ha capito nulla. Una volta mi telefonò per invitarmi ad Atreju: ma figuriamoci se ci vado! Stanno provando a sostituire “l’egemonia culturale di sinistra” piazzando cinque sfigati alla cultura, ma non hanno niente. Lei che mi stima mi ricorda un fascista che mi fermò molti anni fa.
Avevo inciso da poco Radici. Mi fermò un tizio, mi disse: “Io non la penso come te Guccini, ma mi piaci”. E poi mi diede il ciclostilato fresco di stampa de La voce della fogna, un foglio satirico dell’estrema destra.
Ecco: questi qua sono usciti dalle fogne, dopo decenni vissuti ai margini, e adesso che sono al potere vogliono vendicarsi. In ogni modo”.
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anchesetuttinoino · 5 months ago
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La dichiarazione finale del G7 è composta di 19.842 parole. Apro il mio tablet sul bordo del lago di Sevan. Sono venuti a trovarmi alcuni amici cacciati dall’Artsakh (Nagorno-Karabakh), desertificato della sua popolazione indigena dagli invasori giunti dall’Azerbaigian tirando cannonate su Stepanakert e su tutti i villaggi abitati. Una espulsione totalitaria equivalente al genocidio, qualcosa di così disumano da spaccare le ossa della mia anima.
Ma so che tutto questo è stato vissuto dolorosamente anche da tanti italiani, a differenza del loro governo e del Parlamento (maggioranza e opposizione, presenzialisti e assenteisti). Tutti adoratori della Costituzione, questi politici, e tutti a citare l’articolo 11 che «ripudia la guerra». Ma ci dev’essere un post-scriptum riservato, che si passano tra loro le generazioni di potenti: non c’è scritto che bisogna ripudiare chi fa la guerra e annienta poveri cristi, purché in cambio stipino di gas
i nostri serbatoi, e di caviale certi tipetti, e di denaro le nostre fabbriche di cannoni e aerei militari per trasferire paracadutisti di reparti d’assalto sui tetti di sciagurate minoranze cristiane…
Sono ingiusto a non fare distinguo. Non tutti i parlamentari e i ministri e i sottosegretari hanno sacrificato gli armeni dell’Artsakh alla ragion di Stato (ma val la pena sopravviva uno Stato che ha ragioni così miserabili per campare, al punto da accarezzare massacri e pulizie etniche purché gli autori siano bravi fornitori?); non tutti hanno chiuso gli occhi, ci sono pochi meravigliosi deputati e senatori coraggiosi, oltre a qualche Nicodemo che nel silenzio dissente. Oso qualche nome: Centemero, Formentini, Zampa, Pozzolo, Orsini, Malagola, Fassino e se dimentico qualcuno, scriva che – se sono ancora vivo – rimedierò.
Speranze tradite
Ho letto la dichiarazione finale firmata da capi di Stato e premier del G7. Ho usato i dispositivi dell’intelligenza calcolatrice che permettono di scrutare il succo dei testi. Avevo moderate speranze di trovare un impegno per tutelare la piccola culla delle memorie cristiane, un luogo che non è simbolico e basta, ma palpitava. Uso il passato! Il Nagorno era abitato da centoventimila cristiani. Nel settembre del 2020 l’Azerbaigian sostenuto dai turchi si era già preso metà del territorio. Russia e Bielorussia, che avrebbero dovuto intervenire in base ai trattati sottoscritti con l’Armenia, hanno lasciato fare. Nel 2022, quattro giorni prima dell’aggressione all’Ucraina, Putin e il dittatore azero Ilham Aliyev hanno firmato un trattato che ha consentito alla Russia di triangolare gas e petrolio con l’Occidente tramite il simpatico tiranno il cui padre Heydar fu vice di Breznev e colonna asiatica del Kgb. Nel 2023, dopo uno stillicidio di attacchi e assassinii, e l’assedio utile per far morire i bambini di fame, il colpo finale. In centomila espropriati della loro essenza furono costretti, per non essere schiavizzati o appesi ai pali, ad andarsene in Armenia. L’Italia era corsa in soccorso del vincitore sin dai primi giorni del 2023 firmando un accordo per la “modernizzazione” (dichiarazione ufficiale del governo di Baku) delle forze armate azere.
Clima 53, Nagorno 0
Ed ecco il G7 a presidenza italiana. Speravamo in Giorgia Meloni, ma forse l’essersi affidata a Elisabetta Belloni come sherpa per fissare accordi, non è stata una grande idea, almeno per noi disgraziati cristiani del Caucaso. Avevamo sperato nella presenza al G7 di Borgo Egnazia dello Stato più amico di noi armeni che esista in Occidente, almeno sulla carta: in Francia circa 750 mila suoi cittadini sono “arméniens de France”; ma dovrebbero esserlo anche gli Stati Uniti e il Canada, nazioni in cui i miei fratelli assommano a un milione e mezzo. Risultati? Siamo invisibili, siamo inesistenti. Esiste anche un genocidio che passa attraverso la soppressione del problema, l’impiparsene.
Tra i circa 20 mila lemmi ho fatto contare al computer alcune parole chiave. Innanzitutto nomi di Stati o territori: Russia 61 occorrenze, Ucraina 57, Cina 29, Nord Corea 14, Palestina 13, Israele 11, Iran 11, Gaza 9, Libia 6, Armenia 0, Nagorno-Karabakh 0, Azerbaigian 0./
Nomi per problematiche: clima/cambiamento climatico 53, gender 25, diritti umani 24, dignità umana 3, migrazioni/migranti 38, inquinamento 12, plastica 9, libertà 13, libertà religiosa 0, persecuzione 1, persecuzione religiosa 0.
Come si vede, l’Armenia e la sparizione di una nazione cristiana dalle cartine geografiche in Caucaso non sono un problema che interessi i grandi. Qui batterò ancora qualche colpo in alfabeto Morse, o vi siete stancati anche voi?
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generalevannacci · 19 days ago
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Invece per Giorgia, la matrigna bugiarda e fascista che non sa fare di calcolo nemmeno con la calcolatrice in mano e il suo governo fascista, va tutto bene, anzi si sta facendo la storia...
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qualcosalungolastrada · 4 days ago
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così rincoglionita che per mettere la sveglia ho aperto la calcolatrice..
sono un meme vivente
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curiositasmundi · 10 days ago
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Ascolta, vent’anni fa non era così figo avere un orologio-calcolatrice, giusto? E passare tutta la giornata in casa a giocare con l’orologio-calcolatrice era un indice molto chiaro del fatto che socialmente non te la cavavi troppo bene. E i giudizi come “mi piace” e “non mi piace”, e i sorrisi e le espressioni corrucciate erano riservati agli studenti delle medie. Qualcuno scriveva un biglietto che diceva: “Ti piacciono gli unicorni e gli adesivi? Sorridi!”. Cose così. Ma ora a farle non sono più solo i ragazzi delle medie, le fanno tutti, e certe volte a me pare di essere entrato in uno specchio, una specie di zona invertita dove la merda più sfigata del mondo è assolutamente dominante. Il mondo è degli smanettoni più sfigati.» «Mercer, è importante per te essere fico?» «Perché, ti sembro fico?» Si passò una mano sullo stomaco protuberante, sui jeans stracciati. «È evidente che non sono il più fico. Ma non ho dimenticato che una volta tu vedevi John Wayne o Steve McQueen e dicevi: wow, questi bastardi sono cazzuti. Viaggiano a cavallo e in motocicletta e girano il mondo raddrizzando i torti.» Mae non riuscì a trattenere una risata. Guardò l’ora sul cellulare. «Sono passati più di tre minuti.» Mercer tirò dritto. «Oggi i divi del cinema implorano la gente di seguire i feed che postano su Zing. Inviano messaggi supplichevoli chiedendo a tutti di sorridergli. E porca puttana, le mailing list! Sono tutti diventati portalettere di spazzatura! Sai come passo un’ora al giorno? Pensando a come cancellare l’iscrizione a qualche mailing list senza urtare i sentimenti di nessuno. C’è questo nuovo bisogno: pervade ogni cosa.» Sospirò come se avesse fatto una dimostrazione molto importante. «È semplicemente un altro pianeta.» «È un altro in senso buono» disse Mae. «È diventato migliore in mille modi, e te li posso elencare. Ma se tu non socializzi non posso farci niente. Volevo dire che il tuo bisogno di socializzare è così scarso…» «Non è che non socializzo. Io sono abbastanza socievole. Ma gli strumenti che create voi in realtà producono bisogni di socialità innaturalmente estremi. Nessuno ha davvero bisogno del numero di contatti che fornite voi. Non porta a nessun miglioramento. Non è nutriente. È come le merendine. Sai come le studiano? Determinano con scientifica precisione di quanto sale e quanti grassi hanno bisogno per farti continuare a mangiare. Tu non hai fame, non senti il bisogno di mangiare, quello che hai davanti non ti stuzzica, ma continui a mangiare queste calorie vuote. Ecco quello che spacciate voi. La stessa cosa. Un numero incalcolabile di calorie vuote, il loro equivalente digitale e sociale. E le calibrate in modo tale da rendere altrettanto dipendenti i loro consumatori.» «Oh, Gesù.» «Hai presente quando finisci un sacchetto di patatine e ti vorresti prendere a schiaffi? Sai che non hai fatto nulla di buono per te stesso. È la medesima sensazione, e tu lo sai, che si prova dopo una sbornia digitale. Ti senti vuoto, sprecato e diminuito.» «Io non mi sento diminuita.» Mae pensò alla petizione che aveva firmato quel giorno, per chiedere altre opportunità di lavoro per gli immigrati che vivevano nei sobborghi di Parigi. Era stimolante e avrebbe avuto il suo peso. Ma Mercer non ne sapeva niente, come non sapeva niente di quello che faceva lei, né di quello che faceva il Cerchio, e Mae si era ormai troppo stufata di lui per spiegargli tutto. «E ha distrutto la mia capacità anche solo di parlare con te.» Mercer non aveva ancora finito il suo discorso. «Cioè, non posso inviarti delle mail, perché tu le inoltri subito a qualcun altro. Non posso inviarti una foto, perché la posti sul tuo profilo. E intanto la tua ditta legge tutti i nostri messaggi per cavarne informazioni da monetizzare. Non ti sembra una follia?»
Da Il Cerchio - Dave Eggers
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primepaginequotidiani · 22 days ago
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PRIMA PAGINA La Notizia di Oggi venerdì, 01 novembre 2024
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solluchero · 8 months ago
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la cronologia della mia calcolatrice è molto più imbarazzante di quella di google
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idettaglihere · 4 months ago
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da un mese circa ho diminuito di molto i carboidrati nella mia alimentazione, molto di più però nelle ultime due settimane e ne sto risentendo perché i miei colleghi mi vedono sempre pallida, molte volte non mi reggo in piedi e di notte (ogni notte) sogno di mangiare pizza, muffin, focacce, pasta e roba simile. per quanto so che sia sbagliato non riesco a fare diversamente perché ormai la mia mente è diventata una calcolatrice per le calorie e non mangiando praticamente mai grassi, le cose più caloriche rimangono i carbo quindi ora ne ho un po' il rifiuto per la paura di rimettere su peso. tutto ciò per dire che stanotte ho sognato il muffin al cioccolato che vendono in gastronomia dove lavoro e ci penso da tutto il giorno mamma mia quanto è buonooo
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der-papero · 1 year ago
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Nipote futuro complottista contro i poteri forti.
Altra giornata di matematica, altra giornata dove il padre smadonna.
Oggi la lite verte su 12 x 5, che a parer di nipote fa 100 (non vi spiego come ha fatto ad arrivare a questa conclusione, me lo son fatto spiegare dal nostro Cacciopoli in erba e, dall'alto della mia esperienza in materia, non ci ho capito una fava).
Dopo mezzo calendario, il padre si caga il cazzo e dice "ok, usiamo la calcolatrice", e ovviamente fa 60. Nipote piange, urla, si dispera che anche la calcolatrice è contro di lui (ha detto proprio così!), è vittima di un'ingiustizia, tutti professoroni di stocazzo qua, ovviamente è tutto organizzato contro di lui, chi sei per dirmi che fa 60?
Dopo l'intervento consolatrice della madre (a.k.a. mia sorella, a.k.a. l'origine di tutti i mali di quel ragazzo), ha accettato suo malgrado che facesse 60.
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Adesso sto cercando su Google qualche isola da comprare con quei quattro risparmi che mi ritrovo, perché da esperienze dirette e da quello che arriva tramite i media, vedo malissimo la futura classe dirigente.
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ilpianistasultetto · 21 days ago
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Quando non ti basta riscrivere la storia ma vuoi riscrivere anche la matematica e non ti capaciti perche' una calcolatrice ti da segno negativo quando provi a sottrare un numero piu' grande da uno piu' piccolo.
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contanosoloidettagli · 3 months ago
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Ho passato la maggior parte della mia vita di giovane adulta a scuola e poi ancora all'università.
Ci ho passato così tanti giorni lì dentro ad apprendere e così tante ore a casa sui libri a studiare che non riesco neanche a contarle.
Ed ho imparato tante cose sai, mi hanno insegnato l'italiano, la matematica, la geografia, la storia.
Mi hanno insegnato a usare riga e squadre, i pennelli, il flauto, il goniometro, la calcolatrice, il dizionario.
Da piu grande ho imparato qualcosa di più difficile e mi hanno insegnato i pensieri dei grandi filosofi, le equazioni di Maxwell, i poemi degli artisti, il calcolo degli integrali.
E poi indovina? All'università altro ancora e così mi hanno parlato degli stadi di Piaget, la teoria della Gestalt, il pensiero di Rousseau, la teoria ecologica di Bronfenbrenner e interi manuali di altre cose.
Davvero eh, ci ho passato così tanto tempo ad imparare che credevo di essere quasi pronta, ma mi sono accorta che nessuno mi ha mai insegnato la cosa più importante.
Nessuno mi ha mai insegnato a vivere senza averti accanto. E io non so come si fa.
Come si fa, papà?
Per ora so solamente che mi manchi da fermare il respiro e da trasformare le lacrime in scroscianti ruscelli.
Per ora non so altro e credo che dovrò imparare da sola, ma probabilmente non mi basterà una vita per farlo.
Ce la farò papà?
Non penso sai, mi manchi troppo.
Non mi abituerò mai alla tua assenza.
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