#gratificazione
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Zerocalcare, Strappare lungo i bordi
#zero calcare#zero#strappare lungo i bordi#netflix#serie#sindrome dell'impostore#gratificazione#citazioni
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«Ogni cosa viene per chi sa aspettare»
(Viola Ardone, Oliva Denaro)

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Messaggio per te. da Renato Morselli Tramite Flickr: Per visualizzare il messaggio ruotare la foto (o la testa) di 180°.
#messaggio#calcolatrice#numeri#gratificazione#soddisfazione#sei bello#caso#message for you#180°#flickr
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Finanza e finanza
Oggi parliamo di risparmio al contrario: sperperiamo. Niente di che in realtà. Oggi ho deciso che non si vive di sola ‘manina corta’ o ‘braccino TRex’, ma anche di piacevoli sfizi. Stare attenti a dove finiscono i miei soldi è molto importante e serve anche per avere la possibilità di ‘pazziare’ ogni tanto. Oggi mio figlio è rimasto a casa da scuola perché si festeggia il Patrono. Gli servono…
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Come il Nostro Cervello Risponde ai Messaggi Persuasivi.
Vi siete mai chiesto come il nostro cervello reagisce ai messaggi persuasivi? E' pazzesco! Scoprilo qui 🧠💡 #NeuroscienzeCognitive #ComunicazionePersuasiva #Decisori #EmozioniCerebrali #ScienzaDietroLaPersuasione"
Introduzione Nel mondo della comunicazione efficace e persuasiva, è essenziale comprendere come il nostro cervello risponde ai messaggi persuasivi. La scienza ha fatto progressi significativi nell’analizzare i meccanismi cerebrali coinvolti in questa risposta, rivelando sfumature sorprendenti che influenzano la nostra capacità di persuadere e essere persuasi. In questo articolo, esploreremo in…

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#Cervello#comunicazione efficace#Decisioni#Emotività#emozioni#Gratificazione#Marketing#Neuroscienze cognitive#persuasione#Pianificazione#Riflessione
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La noia come opportunità perduta (da non combattere con lo smartphone)
Nell’era digitale, combattere la noia è diventato un imperativo, e lo smartphone si presenta spesso come il nostro alleato. Ma la noia è un’esperienza universale, qualcosa che proviene dal nostro profondo e che ha un “senso di essere”, ha una sua esistenza e un significato intrinseco. Continue reading Untitled

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#Ansia#autenticità#Benessere Mentale#Consapevolezza Digitale#Contatto Con Sé#crescita personale#Dipendenza Digitale#Distrazione Digitale#Disturbi Sonno#Equilibrio Digitale#Esplorazione Personale#Essenza Di Sé#Essere Presenti#Frenesia Digitale#Fuga Illusoria#Gratificazione Immediata#Noia Autentica#Noia Come Opportunità#Noia Vs Smartphone#psicologia#Realtà Vs Virtuale#Rifugio Digitale#salute mentale#Scoperta Personale#Semplicità#Sensibilità#Silenzio#Silenzio Interiore#Smartphone#Vuoto Interiore
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Alla fine della fiera, il richiamo della carne è irresistibile. Anche in persone insospettabili, che normalmente non immagineresti mai in situazioni di intimità sessuale, che magari ricoprano addirittura un ruolo di solido riferimento morale.

Prima o poi tutti devono necessariamente trovare la propria gratificazione, il proprio sacrosanto sfogo. È un fatto fisico, una necessità irrinunciabile. E non c'è davvero proprio nulla di male. L'amore e il desiderio sono giochi, li ha inventati Dio. I peccati sono altri. Chi non lo capisce ha qualche serio problema.
Aliantis

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Non c’é niente che ti crei più gratificazione
di quello che ti sei creato da solo
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LA RABBIA È LA GUARDIANA DELLA TRISTEZZA CHE È FIGLIA DELLA SOLITUDINE
Metto in ordine alcuni dei miei tanti pensieri, frutto di riflessione e confronto, quindi perdonatemi se non vi suonano nuovi e andate oltre se vi paio ripetitivo.
Nella scala da mignolo contro lo spigolo a genocidio di Gaza - quest'ultimo termine ci tengo e ci terrò sempre a ribadirlo finché il Mossad non mi caccerà in bocca una granata stordente - esiste, ovviamente, un'ampia gamma di accadimenti, traumi ed emozioni negative che, a domanda diretta, chiunque risponderebbe essere accomunati da un'unica cosa...
IL DOLORE CAUSATO
Ora, lungi da me mettere il dito sul piatto della bilancia della vittima per far risalire quello del carnefice e dire che alla fine sono tutte vittime di qualcosa di più grande - molto spesso i numeri e lo squilibrio di potere non lasciano dubbio su chi subisce e su chi perpetra - ma la conclusione a cui sono arrivato riguarda quel dolore intermedio che non soffoca popoli nel loro sangue o non ostracizza i deboli e i fragili ma che è comunque meritevole di riflessione perché spesso ci fa focalizzare sugli effetti e quasi mai sulle cause.
Io non credo nella cattiveria intrinseca e volontaria - semmai credo proprio nel suo esatto opposto cioè che l'essere vivente cerchi istintivamente connessione e mutuo supporto - e quindi mi sono chiesto QUANDO È CHE UNA PERSONA DIVENTA 'CATTIVA' E PERCHÉ?
La risposta - per me soddisfacente ma nient'affatto detto lo sia per altri - mi è arrivata come al solito per vie traverse e in un modo che a molti farà storcere il naso perché il primo istinto di risposta sarà MA QUELLI SONO ANIMALI, INVECE NOI SIAMO ESSERI UMANI E QUINDI PIÙ INTELLIGENTI.... POSSIAMO DISTINGUERE IL BENE DAL MALE!
lol
A parte la battuta semplice e riduttiva ('conosco animali più intelligenti di molti uomini') la realtà dei fatti è proprio questa: la differenza tra noi e, per esempio, i cani c'è ma non è quella che crediamo noi e non poi così tanta.
Al di là di quel sottile rivestimento di raziocinio che forse ci permette di comprendere dei meccanismi di causa-effetto lontani nello spazio e nel tempo, noi e i cani VIVIAMO E CI COMPORTIAMO ESATTAMENTE ALLO STESSO MODO, CON LE STESSE DINAMICHE SOCIO-RELAZIONALI E, SOPRATTUTTO, CON GLI STESSI OBIETTIVI.
Questo l'ho capito grazie all'aiuto del mio amico @salfadog e, in particolare, con la lunga frequentazione di Cthulhu e Otto, i miei cani, che sono più che compagni o amici: sono la mia famiglia... individui, esseri viventi e senzienti che hanno emozioni molto più potenti e oneste delle nostre perché la presunta 'inferiore' evoluzione non li ha costretti a mascherarle sotto la presunzione della superiorità dell'intelletto.
I cani cercano inclusione nel branco, noi cerchiamo inclusione nel gruppo; loro cercano calore, affetto e contatto, noi la stessa cosa anche se la chiamiamo con altri nomi; loro cercano validazione e gratificazione tramite l'altro... e noi non aneliamo disperatamente alla stessa identica cosa?
Se credete che la Piramide di Maslow riguardi solo gli esseri umani
è perché avete trattato i vostri cani - e molto probabilmente tutte le persone che non sono voi - come un qualcosa di esterno a voi e solo utile a voi.
I cani, come qualsiasi essere vivente, hanno bisogno di tutto ciò che è elencato, fino alla punta, solo che hanno modi e tempi diversi dai nostri.
Ma tutto questo discorso sui cani era utile 'solo' per arrivare al nocciolo del mio ragionamento, che è reso molto bene da una semplice immagine che rubo a @nusta e che è stata postata originariamente da @traumatizeddfox (thanks!)

Non vi annoierò con lezioni di etologia cinofila (chi conosce la materia sa di cosa parlo) ma il concetto espresso - e che mi ha colpito come un pugno nello stomaco - è che alla fine è inevitabile, semplice e in certi casi utile parlare di PERSONA CATTIVA, soprattutto se ci dobbiamo occupare delle sue vittime, ma finché non ci interroghiamo sui motivi della sua 'cattiveria' (molto meno facile ma di gran lunga più utile per arrivare alla radice del problema) saremo destinati a limitarci a disinfettare col betadine il ginocchio in cui è piantato un chiodo arrugginito.
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Riuscire a vedere la faccia dei genitori una volta riconosciuti i propri rampolli e gridargli in faccia “ Genitori falliti” sarebbe una vera gratificazione
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IL MITO DEL “MI BASTO DA SOLO/A”
Si è creato questo mito
Per giustificare la difficoltà relazionale
Siamo bravissimi a farlo.
Le relazioni ti spostano dal centro
L’innamoramento ti possiede
È una fiamma che brucia da dentro
Brucia i confini e la struttura
Che hai creduto di avere costruito in equilibrio.
Ma non ti basti da sola/o
L’essere umano ha bisogno di relazioni
Di amicizie
Di famiglia
Di lavoro nobilitante
Di spazio per sé
Di movimento
Di creazione
Di alimento
Di soddisfazione
Di gratificazione.
Quindi cosa significa bastarsi da soli?
Significa nutrirsi da dentro
Sapersi ascoltare
Sapersi dare ciò che abbiamo bisogno
Senza pretendere dagli altri che siano o ci siano quando e come vogliamo noi.
Significa sapere quali parti di sé vanno in astinenza.
Significa sapersi prendere cura della propria vulnerabilità senza delegarla.
Significa saper comunicare se stessi, come si può, senza lamenti o reclami. Sostenendosi anche negli “errori” da cui imparare ogni giorno.
Significa conoscere il proprio vuoto e abitarlo quando è necessario.
Solo allora, le relazioni saranno vere e sane.
Saranno da una completezza e non da una mancanza.
È un lavoro grande che parte da dentro.
Che tira fuori le ombre, ma che porgendole a chi sa sentirle e accoglierle, si possono trasformare in punti di forza e consapevolezza.
Per me è un lavoro meraviglioso che amplifica l’amore per se stessi e quindi per gli altri.
Ti trasforma nella miglior versione di te, con difetti e pregi, con storie e passati, con pieni presenti e creativi futuri.
Ricordati, le etichette uccidono l’essere infinito che sei e le mille opportunità che la vita ti offre… bisogna aver occhi per coglierle e farsi amare.
OLLiN - Francesca
❤️giovedì sera ci troviamo alla serata zoom con Dalia Zipoli per parlare del nuovo anno di lavoro personale attraverso l’astrologia EVOLVERE - Conoscere la propria Essenza attraverso l'Astrologia chiedi il link di accesso: [email protected]
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Se ogni persona sulla Terra decidesse di dire la verità, nell'arco di ventiquattro ore non resterebbe in vita neppure un'amicizia. Se ogni persona, fosse sincera, del tutto esente da forme di gratificazione create apposta per compiacere gli altri, si avrebbero milioni di divorzi istantanei, le amicizie sarebbero un ricordo del passato, ogni famiglia andrebbe in frantumi.
Viviamo per avere il consenso altrui, sul consenso altrui costruiamo la nostra immagine, sull'approvazione altrui ci percepiamo come "qualcuno", perdendo intanto sempre più la connessione con ciò che realmente siamo, e portandoci appresso quel sacco osceno di falsi consensi reciproci che ogni tribù si confeziona, potremmo dire, per sentirsi migliore delle altre, e su cui i membri di ogni tribù (coppia, famiglia, amici, Stati) si costruiscono un'immagine che non mostri loro il vuoto che vedrebbero di fronte a uno specchio.
Sigmund Freud.
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"Con il culto della gratificazione immediata, molti di noi hanno perso la capacità di aspettare."
Zygmunt Baumann

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Puoi spiegarmi cosa spinge le ragazze spogliarsi pur di ricevere dei like? Desiderio di essere ammirate o diventare famose?
Ciao Anon, ho lavorato un pò nel marketing online e posso dirti che ci sono dinamiche persuasive delle piattaforme stesse.
Hai presente il blue whale? Cosa spinge ragazzi a rischiare, e qualche volta raggiungere, la morte in challange assurde?
La riprova sociale poi spinge la massa ad omologarsi, lo puoi anche vedere spesso nei trend di Tik Tok.
La gratificazione ripetuta crea poi abitudine, gli ormoni scatenati da like e commenti inebrianti creano una forte dipendenza come una droga.
Bisogna avere una giusta dose di consapevolezza e un alto autocontrollo per abitare questo postaccio che ha il nome di "web"
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Amo farlo eccitare quando stiamo tra la gente, in modo da sapere che nella sua mente c'è un miscuglio di piaceri che lo portano a vivere fantasie sempre più eccessive. Mi diverte guardarlo, mi eccita saperlo compiaciuto, perché la sua gratificazione è linfa per i miei pensieri. Uno sguardo, leccarmi le labbra con la punta della lingua o semplicemente un messaggio sul telefono dove c'è scritto ciò che a lui...anzi che a noi piace!
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Le mie parole le si poggiavano addosso con naturalezza, la adornavano, la arricchivano, scivolando leggere sulla sua pelle chiara. Erano innocenti, poche, ma dense di senso e gratificazione. Vive. Salivano fino alle sue ciglia per poi posarsi sulle labbra morbide e nere, impregnate di quel colore autoritario. Le mie parole trovavano la sua misura, si lasciavano indossare, calzavano perfettamente lungo quel corpo magro. Un corpo silenzioso, quasi privo di parola, che avanzava indisturbato, oltrepassando me e l’urgenza di arricchirla, senza che mi aspettassi nulla in cambio. Le vedeva, le faceva sue, se ne curava. Ma chi le intrecciava si perdeva nei riflessi. Ero vetro. E al suo passaggio, l’aria tremava del suono dei vetri rotti, quasi impercettibile.
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