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#bruno corà
garadinervi · 4 months
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Dadamaino. Dare tempo allo spazio, Curated by Bruno Corà, Villa Pisani Bonetti, Bagnolo di Lonigo, Lonigo (VI), April 6 – June 9, 2024
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marcogiovenale · 1 month
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alcune immagini dal camusac, cassino museo arte contemporanea
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worldsandemanations · 3 months
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Dadamaino. Dare tempo allo spazio, Curated by Bruno Corà, Villa Pisani Bonetti, Bagnolo di Lonigo, Lonigo (VI), April 6 – June 9, 2024
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lamilanomagazine · 5 months
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"Giulio Paolini. Et in arcadia ego", da nord a sud d'Italia riuniti alla GAM di Verona
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"Giulio Paolini. Et in arcadia ego", da nord a sud d'Italia riuniti alla GAM di Verona. Per la prima volta a Verona i direttori e i curatori dell'Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani – AMACI hanno contribuito alla realizzazione del catalogo della mostra del maestro Giulio Paolini, nata dall'importante collaborazione tra Musei Civici di Verona - GAM e ArtVerona. Un'idea di Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi, curatori del progetto espositivo ed editoriale. Una coralità di voci, tra le più autorevoli del panorama museale italiano da Nord a Sud – dal Piemonte con il Castello di Rivoli di Torino, alla Lombardia con la GaMeC di Bergamo e il MA*GA di Gallarate, dal Trentino con il Mart di Trento e Rovereto al Veneto con Ca' Pesaro di Venezia, dal centro con il MAMbo di Bologna fino al MACTE di Termoli e alla Sardegna con il MAN di Nuoro – che ha saputo riflettere all'unisono sui quesiti sempre aperti che muovono la ricerca estetica e filosofica della contemporaneità e che appartengono anche alla poetica di Giulio Paolini, concetti quali l'enigma della visione, il tempo, lo spazio e la bellezza. Giulio Paolini. Et in Arcadia ego L'esposizione, attualmente visibile alla Galleria d'Arte Moderna – GAM fino al 25 agosto 2024, è scaturita da un'attenta riflessione intorno alla produzione del maestro Paolini, uno degli artisti più pubblicati e studiati della storia dell'arte contemporanea, alle cui opere sono stati dedicati contributi firmati da nomi autorevoli della letteratura E della storia dell'arte tra cui Italo Calvino, Carla Lonzi, Tommaso Trini, Germano Celant e Giorgio Cortenova. Il catalogo Giulio Paolini. Et in Arcadia ego, edito da Manfredi Edizioni, ha riunito in un volume - unico per l'eccezionalità dell'iniziativa - i contributo critici dei direttori delle più importanti istituzioni pubbliche in riferimento alle opere protagoniste del percorso espositivo. Per la presentazione, a cui è intervenuto Giulio Paolini, la Galleria d'Arte Moderna di Verona si è fatta perciò luogo d'incontro tra critici, collezionisti, direttori e curatori. Alla serata sono intervenuti il Presidente della Commissione Cultura Alberto Battaggia, il Direttore Commerciale di Veronafiere Raul Barbieri, il Presidente AMACI Lorenzo Balbi e la Direttrice dei Musei Civici di Verona Francesca Rossi. Si sono poi susseguiti, intorno alla figura di Giulio Paolini, gli interventi dei curatori Patrizia Nuzzo e Stefano Raimondi e degli stessi direttori AMACI, accompagnati dalle parole di Bettina Della Casa, Direttrice della Fondazione Giulio e Anna Paolini, di Beatrice Benedetti Curator e Art Advisor e di Bruno Corà Presidente della Fondazione Burri. La partecipazione di queste Istituzioni pubbliche - iniziativa inedita nel panorama editoriale artistico - riflette anche la volontà di consolidare la rete AMACI e offrire un'opportunità per presentarla come realtà viva, prolifica, composta da musei che lavorano in sinergia per creare progetti di rilievo all'interno del panorama culturale italiano. La presentazione è stata un'occasione per ribadire quelli che sono i valori fondanti dell'associazione, come l'importanza della partecipazione attiva e del dialogo con gli altri soggetti operanti in ambito culturale, l'impegno nel trasmettere al pubblico la conoscenza dei grandi protagonisti dell'arte e nel sostenere le politiche istituzionali legate alla contemporaneità. "La mostra dedicata a Giulio Paolini – dichiara l'assessora alla Cultura Marta Ugolini –, uno dei protagonisti più significativi nel panorama della cultura artistica internazionale e riferimento ineludibile nell'ambito dell'indagine concettuale, ha rappresentato un ritorno importante dell'artista nella città scaligera, dove nel 2000 aveva ricevuto il Premio Internazionale Koinè alla carriera. L'incontro con Paolini costituisce un contributo prezioso e stimolante di riflessione rispetto ai valori e alle istanze dell'arte contemporanea. Con la sua spiccata ironia e i suoi modi garbati, l'artista arricchisce la conoscenza di chi ha l'opportunità di lavorare al suo fianco e questa pubblicazione offre l'occasione per consolidare ulteriormente la collaborazione tra importanti istituzioni culturali attive sul territorio nazionale". "L'iniziativa dimostra l'affetto per il maestro Paolini che è ritornato ad esporre a Verona dopo vent'anni e ha voluto donare alla città, per la GAM, anche alcune opere – afferma la Direttrice Francesca Rossi –. Inoltre riflette il forte impegno che i Musei civici di Verona stanno dedicando al rafforzamento della rete di collaborazione tra i musei e i luoghi della cultura. Un appuntamento nel segno della coesione, dove i musei veronesi si propongono come un laboratorio di dialogo e condivisione di idee, progetti e buone pratiche per la disseminazione della conoscenza del patrimonio artistico e lo sviluppo culturale ed educativo delle comunità di riferimento." "Il catalogo di Giulio Paolini e la relativa mostra sono la testimonianza di come ArtVerona si estenda oltre i confini commerciali, e sappia costruire, grazie alla competenza dei più importanti direttori dei musei italiani e dei curatori, eventi significativi in grado di lasciare il segno nella storia dell'arte" ha dichiarato Raul Barbieri, Direttore Commerciale di Veronafiere S.p.A. intervenuto alla serata di presentazione. La mostra Giulio Paolini. Et in Arcadia ego, da cui il catalogo ha preso forma - inaugurata lo scorso 15 ottobre 2023 e accolta positivamente dal pubblico e dalla critica - è stata prorogata fino al 25 agosto 2024.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gioia · 11 months
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I relatori della presentazione del libro: "Luca Signorelli L'ardore della forma". L'immagine è stata presa all'interno della Sala Papacello presso la villa medicea il Palazzone. Cortona.
Da sinistra: Coleman Kendall socio e mecenate dell'Associazione Amici della Chiesa di san Francesco a Cortona, Alessandra Cannistrà Curatore del Museo MODO - Museo dell'Opera del Duomo di Orvieto, Anna Torterolo Critico d'arte, Bruno Gialluca Ricercatore indipendente di antiquaria e storia delle collezioni, Catia Cecchetti Presidente della Tutela e Conservazione dei Monumenti dell'Alta Valle del Tevere, Gioia Olivastri Consulente per progetti inerenti alle arti visive e Responsabile italiana curatrice e organizzatrice dell'Associazione Amici della chiesa di san Francesco a Cortona, Bruno Corà Storico dell'arte, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. Nelle immagini seguenti Silvia Spensierati Assessore all'Istruzione del Comune di Cortona e Paolo Bruschetti Vice Lucumone dell'Accademia Etrusca di Cortona.
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La scultura emozionale di Antonio Violetta al Mic di Faenza
(ANSA) – FAENZA, 13 GIU – Si apre il 14 giugno alle 18, con la presentazione del volume “Antonio Violetta. La scultura emozionale” (testi di Bruno Corà e Irene Biolchini, Gli Ori, 2023) la personale dedicata ad Antonio Violetta allestita nella Project Room del Mic, il Museo internazionale della ceramica, a Faenza (Ravenna). Il libro sarà presentato da Claudio Spadoni insieme al curatore Bruno…
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telodogratis · 2 years
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Le ‘fisarmoniche’ e i ‘buchi neri’ di Cossyro sbarcano a Palermo con la mostra “Altrove”
Le ‘fisarmoniche’ e i ‘buchi neri’ di Cossyro sbarcano a Palermo con la mostra “Altrove”
Read More La mostra, che contiene anche alcune opere inedite di Cossyro, uno dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea e del design italiano e internazionale, è stata curata da Bruno Corà. The post Le ‘fisarmoniche’ e i ‘buchi neri’ di Cossyro sbarcano a Palermo con la mostra “Altrove” appeared first on BlogSicilia – Ultime notizie dalla Sicilia. Palermo, altrove, artista, design,…
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globalhappenings · 3 years
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The Seekers of Light, Nature and the destiny of the Planet
The Seekers of Light, Nature and the destiny of the Planet
(by Marzia Apice) (ANSA) – LOCARNO, 27 OCT – Nature as a mother that regenerates and leads from the dark to the light, in a world that is more just and respectful of the environment and human beings: this is the message of ” I Seekers of Light “, the spectacular video installation on three screens by Giuliana Cunéaz premiered at the PalaCinema in Locarno from 28 October to 14 November. Merging…
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fashionbooksmilano · 2 years
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Una certa Italia
Fotografie 1959-1981
Giuseppe Loy
Drago, Roma 2021, 168 pagine,  25 × 33 cm, ISBN  978-88-98565-72-6
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Una Certa Italia è il primo volume che raccoglie le più significative fotografie di Giuseppe Loy scattate fra il 1959 e il 1981. L’archivio Giuseppe Loy, dopo anni di ricerche e lavori di archivio, ha raccolto catalogato più di cento immagini che spaziano dall’impegno politico a uno sguardo sui costumi di un’Italia in profondo cambiamento, un paese descritto attraverso lo sguardo di un fotografo in grado di leggere fra le righe di una società unica nel suo genere. Con testi di Angelo Loy (presidente dell’Archivio Fotografico Giuseppe Loy), Chiara Agradi (storica della fotografia e curatrice), Margherita Guccione (direttore MAXXI Architettura), Edoardo Albinati (scrittore), Alice Rohrwacher (regista), Emilio Garroni (filosofo), Luca Massimo Barbero (direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini), Bruno Corà (presidente Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri) e Rosetta Loy (scrittrice).                                                                Giuseppe Loy (Cagliari, 1928, Roma, 1981) è il fratello minore del regista Nanni Loy, e marito di Rosetta Provera, nota in ambito letterario come Rosetta Loy. Giuseppe si trasferisce a Roma nel 1938. Dal 1953 al 1957 lavora nel cinema come segretario di produzione per poi trovare impiego nell’impresa di costruzioni fondata dal suocero. Parallelamente esercita due attività senza fini di lucro: la poesia e la fotografia. La seconda costituirà una vera e propria ossessione. Diverse sue mostre sono state ospitate presso la galleria il Segno, a Roma. Muore nel 1981, lasciando più di 70.000 scatti e oltre 1800 stampe originali che l’Archivio Fotografico Giuseppe Loy sta nel tempo valorizzando. Il percorso fotografico dell’autore va da un generale interesse per la fotografia sociale – il racconto di paesi, città, persone, atmosfere, architetture – al racconto profondo e ironico dell’aggressione edilizia del territorio e delle coste della penisola negli anni Sessanta e Settanta. Giuseppe era poi amico intimo degli artisti Burri e Afro i cui ritratti (insieme a quelli di Lucio Fontana) sono tra gli scatti più conosciuti dell’autore.
23/04/22
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sixteensaltines · 3 years
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Ettore Spalletti: Ombre d’azur, transparence
“I go to the studio every day. Each time it is different. The colors of my works are always there as if they were new, to welcome me. I live in the studio as in my home. I walk around slowly, I move a piece, I close a curtain, I remove some ash from a smoked cigarette, looking for hospitality […]. I go to the studio in the afternoon and sit in an armchair. You realize you have found painting when you get free from everything. I like that people, when they come to see me in my studio, don’t feel the need to say anything. They remain silent next to me.”—Ettore Spalletti
Since its very first beginning in the 1970s, the art of Ettore Spalletti (1940–2019) focused around an in-depth study of color and its interaction with space. His paintings and sculptures, mainly three-dimensional monochrome works which reference the pink and blue landscapes of Abruzzo—the Italian region on the Adriatic where the artist has always lived and worked—were the outcome of a highly original, slow, and extremely methodical technique, often been referred to as meditative. Over a period lasting weeks, he applied dozens of layers of color onto wooden structures, with each layer being left to dry and then abraded to bring out the pigments in all their hues and brightness. The result of this meticulous process is a sort of skin that protects the work, while also creating a connection with the visitor, diffusing shades of color and light which vibrate in the surrounding space. Published on the occasion of Ettore Spalletti’s last solo exhibition, held at the Nouveau Musée National de Monaco in 2019, Ombre d’azur, transparence collects a series of critical essays and a visual apparatus that lead the reader through the artist’s career. The book presents five reprints of historical texts alongside three new and unpublished ones: a conversation between the artist and Hans Ulrich Obrist, an essay by art historian Valérie Da Costa, and a text by the curator of Ettore Spalletti’s last solo show, Cristiano Raimondi.
Texts by Bruno Corà, Valérie Da Costa, Daniela Lancioni, Hans Ulrich Obrist, Cristiano Raimondi, Daniel Soutif, Tommaso Trini, Vincenzo Trione
via https://www.moussemagazine.it/shop/ettore-spalletti-ombre-dazur-transparence/
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tommasoevangelista · 4 years
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Camusac Cassino Museo Arte Contemporanea Comunicato Stampa Rilevamenti 2 La ripresa delle attività espositive presso il Cassino Museo d'Arte Contemporanea, dopo la lunga pausa causata dalla fase più acuta della pandemia da Covid 19, tuttora non estinta, avverrà venerdì 2 ottobre 2020 alle ore 18:00 all'insegna dell'evento Rilevamenti 2, un nuovo appuntamento dopo quello del 2016 rivolto a segnalare il lavoro di nuove generazioni artistiche. Quest'anno l'iniziativa, su progetto e cura di Bruno Corà, vede il contributo critico di curatori come Valentino Catricalà, Tommaso Evangelista, Aldo Iori, Angela Tecce e Marco Tonelli, tutti impegnati a individuare e invitare alla rassegna, giunta alla sua seconda edizione, alcuni artisti di cui seguono da tempo l'azione. La formula espositiva si basa sulla proposta di invito da parte di ciascun curatore critico di tre artisti a cui sono state richieste individualmente due opere. I quindici artisti selezionati rispondono ai nomi di Pier Alfeo, Clarissa Baldassarri, Paolo Bini, Anja Capocci, Francesco Capponi, Diego Cibelli, Auro/Celso Ceccobelli,  Giovanni De Cataldo, Pamela Diamante, Antonio Fiorentino, Federica Francesconi, Silvia Inselvini, Lulù Nuti, Nazzarena Poli Maramotti, Paolo Puddu. Criteri di carattere linguistico, professionale, anagrafico, logistico e di altro tipo hanno guidato la scelta dei curatori per un evento che si annuncia ricco di aspettativa, consentendo l'osservazione di trenta opere, in gran parte inedite,che saranno esposte al pubblico nelle grandi navate della sede museale cassinate. In essa, parimenti, distinto in quanto episodio recante un omaggio alla memoria, troverà altresì luogo la mostra retrospettiva di opere fotografiche di Pompilio Fiore, a cura di Bruno Corà. Il giovane fotografo, scomparso nel 1982 a soli trent'anni, si impone all'attenzione pubblica con una serie  di opere distintive del suo già maturo linguaggio che lo individuava come sicura promessa nel panorama nazionale e oltre, La mostra delle immagini delle sue opere si è resa possibile grazie alla collaborazione attiva della sua famiglia e della Fondazione Mastroianni di Arpino. Di questi due eventi sarà dato riscontro insieme alle immagini delle opere degli artisti, dei saggi critici dei curatori e degli apparati relativi, in un catalogo edito dall'Editore Gangemi di Roma, che sarà possibile ottenere il giorno dell'inaugurazione. Per ogni eventuale ulteriore informazione si invita a rivolgersi alla Segreteria del Museo.
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garadinervi · 1 year
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Louise Nevelson: I collages, Edited by Bruno Corà, «Arte moderna. Cataloghi», Fondazione Marconi / Skira, Milano, 2016 [Exhibition: Fondazione Marconi, Milano, May 12 – July 22, 2016]. Cover Art: Louise Nevelson, Untitled, (cardboard, metallic foil and paper on board), 1970 [© Estate of Louise Nevelson]
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marcogiovenale · 4 years
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qualche appunto sulle "17 variazioni" di emilio villa e alberto burri
qualche appunto sulle “17 variazioni” di emilio villa e alberto burri
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17 variazioni su temi proposti per una pura ideologia fonetica di Emilio Villa, con opere originali di Alberto Burri (Edizioni di Origine, 1955)
Aldo Tagliaferri, nella biografia di Emilio Villa, Il clandestino(p. 99 dell’edizione DeriveApprodi), parla di una ventina di copie (nella bibliografia poi specifica che erano “24”, p. 202) della prima tiratura. Copie effettivamente realizzate, ciascuna…
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A Palazzo Riso Franco Giuli con “Strutture e spazi di superficie” Dal 13 settembre 2017 il Polo regionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, ospiterà al Museo di Palazzo Belmonte Riso…
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lamilanomagazine · 1 year
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Alla Triennale Milano una conversazione con Emilio Isgrò e Michelangelo pistoletto
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Alla Triennale Milano una conversazione con Emilio Isgrò e Michelangelo pistoletto. Ingresso libero previa registrazione: triennale.org Milano, venerdì 6 ottobre, alle ore 17.30, Triennale Milano presenta un incontro con Emilio Isgrò e Michelangelo Pistoletto. L’incontro, moderato da Bruno Corà, storico e critico dell’arte, vedrà in dialogo i due grandi maestri dell’arte contemporanea, che ripercorrendo le loro carriere si confronteranno sulle rispettive visioni dell’arte e sulla loro pratica e poetica. In diverse occasioni il lavoro dei due artisti è stato presentato in Triennale: come nel caso di Michelangelo Pistoletto nella mostra collettiva Reversing the Eye. Fotografia, film e video negli anni dell’arte povera (2023) o di Emilio Isgrò in Ennesima. Una mostra di sette mostre sull'arte italiana (2015). Nel 2017 si è inoltre svolta in Triennale la giornata "Fondamenta per un'arte civile" scandita da tre momenti: la presentazione del libro Autocurriculum (Sellerio); l'inaugurazione della mostra I multipli secondo Isgrò, in collaborazione con Editalia, e la collocazione dell’opera di Isgrò Seme dell’Altissimo, che ha trovato la sua definitiva collocazione negli spazi adiacenti a Triennale Milano. I Partner Istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano sostengono le attività di Triennale Milano. Michelangelo Pistoletto Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. È considerato uno dei precursori e protagonisti dell’Arte Povera con i suoi Oggetti in meno (1965-1966) e la Venere degli stracci (1967). A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che costituiscono le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Negli anni Novanta fonda Cittadellarte a Biella, ponendo l’arte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Ha ricevuto innumerevoli premi internazionali, tra cui nel 2003 il Leone d’oro alla carriera della Biennale di Venezia e nel 2007 il Wolf Foundation Prize in Arts “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d'arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2017 viene pubblicato il libro, Ominiteismo e demopraxia. Manifesto per una rigenerazione della società edito da Chiarelettere e nel 2022 esce il suo ultimo libro La Formula della Creazione edito da Cittadellarte Edizioni. Sue opere sono presenti nei maggiori musei d’arte contemporanea. Emilio Isgrò Artista concettuale – ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista – Emilio Isgrò nasce a Barcellona di Sicilia nel 1937. A partire dal 1963 crea uno dei linguaggi più rivoluzionari della seconda avanguardia degli anni Sessanta. Cancellando testi sotto forma di enciclopedie, manoscritti, libri e mappe, Isgrò pone la pratica della Cancellatura al centro di tutta la sua ricerca artistica. Vive e lavora a Milano dal 1956, ad eccezione di un periodo trascorso a Venezia (1960-1967) come redattore responsabile della sezione cultura del “Gazzettino”. Nel 1966 tiene la sua prima personale alla Galleria 1+1 di Padova e, alla fine del decennio, espone nelle principali gallerie milanesi: Galleria Apollinaire (1968), Galleria del Naviglio (1969), Galleria Schwarz (1970). Partecipa a quattro edizioni della Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993), mentre nel 1977 vince il primo premio alla 14ª Biennale di San Paolo. Nel 1979, alla Rotonda della Besana, presenta Chopin, installazione per 15 pianoforti. Nel triennio 1983-1985 pubblica con Feltrinelli e porta in scena la trilogia siciliana L’Orestea di Gibellina. Negli anni Novanta partecipa a importanti collettive internazionali al MoMA di New York (1992) e alla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia (1994). Dopo l’antologica Emilio Isgrò a Palermo (2001), diverse retrospettive hanno reso omaggio alla sua opera artistica, al Centro per l'arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2008), al Palazzo delle Stelline di Milano (2009) e nel 2016 in tre sedi milanesi (Palazzo Reale, Gallerie d'Italia e Casa del Manzoni). Nel 2019, la Fondazione Cini di Venezia ha presentato l'antologica Emilio Isgrò a cura di Germano Celant. Tra le sue produzioni spiccano alcune opere di arte pubblica e sociale. Il suo gigantesco Seme d'Arancia viene donato alla città natale nel 1998 come simbolo della rinascita sociale e civile dei paesi mediterranei. Nel 2015 ha creato Seme dell'Altissimo, una scultura in marmo in mostra all'Expo di Milano, che venne poi installata permanentemente di fronte a Triennale Milano (2017). Tra i progetti pubblici più recenti si ricordano l'installazione monumentale La Farfalla dei Malavoglia a Taormina (2022), L'abiura di Galileo (2023), realizzata per la celebrazione degli Ottocento anni dell'Università di Padova. Numerose opere sono presenti in rinomate istituzioni nazionali, tra cui la Galleria degli Uffizi di Firenze, le collezioni del Quirinale e la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, l'Università Bocconi e il Museo del Novecento di Milano, il Mart di Rovereto, nonché collezioni internazionali quali il Centre George Pompidou di Parigi, i Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles e i musei di Gerusalemme e Tel Aviv. Il lavoro di Emilio Isgrò come poeta, narratore e drammaturgo ha portato a una serie di libri, scritti, pubblicazioni e produzioni teatrali.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gioia · 1 year
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11 Maggio 2023 è arrivato nelle librerie il volume Luca Signorelli e l'ardore della forma. Testo dedicato al Maestro cortonese per il 500° anniversario dalla morte.
L' Associazione Amici della Chiesa di San Francesco a Cortona vuole essere presente alla ricorrenza con questo volume.
Luca Signorelli – L’ardore della forma è un libro dal progetto editoriale particolare che propone testi di autori diversi, riguardanti soltanto alcuni aspetti dell’importante opera e della vita del sommo artista.
Il criterio con cui ho scelto il concept del testo sta semplicemente nell’ammirazione per chi ha scritto. Nel libro viene approfondito il periodo delle commissioni nel territorio umbro, senese e cortonese sul quale mi sono confrontata con autori a cui ho poi chiesto di scrivere un testo su uno specifico argomento “signorelliano”.
Prof. Bruno Corà, storico dell’arte - Presidente della Fondazione Burri di Città di Castello.
Dr. Alessandra Cannistrà. curatore del Museo MODO - Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto.
Dr.ssa Noemi Grilli, Responsabile dell'Archivio dell'Opera del Duomo di Orvieto.
Klaus Wagenback, giornalista e editore berlinese.
Bruno Gialluca, studioso dell’antiquaria dei secoli XVI e del XVII
Prof. John T. Spike, studioso e critico d’arte del periodo rinascimentale e barocco.
Lyndall Passerini, scrittrice e giornalista.
Integra l’opera una sezione dedicata alle opere di Signorelli esposte in Cortona, illustrata da una cartina che segnala i vari luoghi, musei e chiese.
Il libro si conclude con un riassunto delle attività dell’Associazione Amici della Chiesa di san Francesco a Cortona, sostenute per l’anno 2021-22: indagini riguardanti l’ubicazione dell’Oratorio dei Laudesi.
Gioia Olivastri
Vision forecaster, consulente per progetti inerenti alle arti visive. Responsabile italiana, curatrice e coordinatrice dell’Associazione Amici della Chiesa di San Francesco a Cortona.
Vive e lavora tra Cortona e Milano.
29 euro
Luca Signorelli – A passion for form is a special publishing project that offers articles from different authors who focus on some aspects of the life and work of the great artist. My sole criterion for selecting authors was my admiration for what they wrote. The book covers Signorelli’s works in the Umbria, Siena and Cortona regions and I selected and chose texts from authors who wrote for me about a specific theme of the work of Signorelli.
Prof. Bruno Corà, art historian – President of the Burri Foundation of the Città di Castello.
Dr. Alessandra Cannistrà. Curator of Museum MODO Opera del Duomo di Orvieto.
Dr. Noemi Grilli, Head of the archive of the Opera del Duomo in Orvieto
Klaus Wagenbach, journalist and publisher from Berlin.
Bruno Gialluca, research specialist of the 16th and 17th centuries.
Prof. John T. Spike, researcher and art critic of the Renaissance and Baroque eras.
Lyndall Passerini, writer and journalist.
The book includes a section dedicated to the works of Signorelli that are on view in the town of Cortotna, including an illustrated map that shows the various museums, churches and other places.
The book concludes with a summary of the work of the Friends of the Church of San Francesco in Cortona during the period 2021-22: the investigation into the location of the Oratorio of the Laudesi.
Gioia Olivastri
Vision forecaster, consultant for projects relating to visual art. Italian head, curator and coordinator of the Friends of the Church of San Francesco in Cortona.
Gioia lives and works in Cortona and Milan.
LUCA SIGNORELLI
L’ardore della forma
A passion for form
on the 500th anniversary of his death
TESTI DI Alessandra Cannistrà, Bruno Corà, Bruno Gialluca, Noemi Grilli,
Lyndall Passerini, John T. Spike, Klaus Wagenbach
A CURA DI Gioia Olivastri
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