#bacio nella poesia
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pier-carlo-universe · 13 days ago
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"E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo": Il fascino invernale dell’amore nei versi di Pablo Neruda. Recensione di Alessandria today
Un viaggio poetico tra malinconia e passione nelle immagini evocative del grande poeta cileno.
Un viaggio poetico tra malinconia e passione nelle immagini evocative del grande poeta cileno. La poesia: un inno all’intimità invernale. “No, non voglio baciarti in una giornata di sole.Non voglio che sia estate.Non voglio che sia in mezzo alla folla.Vorrei baciarti in unadi queste sere d’inverno,quando il sole scolora nel grigioe nel freddo;Quando sarà più facile trovare insieme,l’alba dentro…
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francesco-nigri · 24 days ago
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DI MARE E CIELO Musica e Poesia di Francesco Nigri
DI MARE E CIELO Musica e Poesia di Francesco Nigri Il Testo Qui CASA FACEBOOK
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l-incantatrice · 7 months ago
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Della tua pelle
voglio farne una scabrosa poesia
e assaggiare
il rosso frutto proibito
del tuo prezioso nettare
voglio respirarti
olezzo di raro fiore
ed assaggiare
la tua polpa calda
fremere nella tua carne
senza separazione minima
tra i nostri corpi
diventare un solo alito
naufragare in un bacio
perdersi nell'aroma speziato
nella voluttà cieca
del selvaggio desiderio
Sabyr
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intotheclash · 11 months ago
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Non ho mai avuto una tendenza particolare a mantenere un atteggiamento ragionevole, forse semplicemente perché ragionevole non lo sono per niente, o forse dipende dal fatto che provo nei confronti degli atteggiamenti sani e ragionevoli una ripugnanza quasi fisica. Se e quando nella vita ho combinato qualcosa di cui vergognarmi, sono sempre state cose che ho combinato per voler essere ragionevole. No grazie, difendetemi dalla peste, dal tifo e dalla ragionevolezza, ragionevolezza sono i manifesti contro l'alcolismo e gli stati centralisti, ragionevolezza sono i preservativi e i televisori, ragionevolezza è la poesia al servizio di un ideale positivo, risparmiatemi per carità la ragionevolezza, con la mia vitalità sono in grado di sopportare più di chiunque altro, ma di ragionevolezza potrei morire entro una settimana della morte più triste che esista, la ragionevolezza liquida dentro di me tutto ciò che in me abbia un senso, la ragionevolezza mi priva della potenza, di qualsiasi potenza, da quella erotica a quella intellettuale. Mi si creda quindi quando dico che non è la ragionevolezza ciò che mi induce a pensare che se staremo insieme sarà in seguito a una riflessione veramente libera. Ma proprio perché non ho neanche un pizzico di questa oscura qualità così altamente stimata e riverita in questo mondo irrazionale, proprio per questo quindi non sono in grado di pormi alcun limite, non voglio pormelo. Non è parte del mio mondo. Se sento il Tuo bacio, voglio essere baciata ancora e penso che vada bene così.
(Jana Cerna)
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armandoandrea2 · 5 months ago
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E l’amore guardò il tempo e rise.
Un sorriso lieve come un sospiro,
come l’ironia di un batter di ciglio,
come il sussurro di una verità scontata.
Perché sapeva di non averne bisogno.
Perché sapeva l’infinita potenza del cuore
e la sua poesia e la magia di un universo perfetto,
al di là dei limiti del tempo e dello spazio.
E le ragioni dell’uomo, fragile come un pulcino,
smarrito come un uccello,
cannibale come un animale da preda.
Perché conosceva la tenerezza di una madre,
l’incanto di un bacio, il lampo di un incontro.
Poi finse di morire per un giorno,
nella commedia della vita,
nell’eterno gioco della paura,
nascosto, con il pudore della sofferenza,
con la rabbia della carne,
con il desiderio di una carezza.
Ma era là, beffardo, testardo, vivo.
E rifiorì alla sera,
senza leggi da rispettare,
come un Dio che dispone, sicuro di sé,
bello come la scoperta, profumato come la luna.
Ma poi si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva
e il tempo cercò di prevalere,
nel grigio di un’assenza senza musica, senza colori.
E sbriciolò le ore nell’attesa,
nel tormento per dimenticare il suo viso, la sua verità.
Ma l’amore negato, offeso,
fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
perché la memoria potesse ricordare
e le parole avessero un senso
e i gesti una vita e i fiori un profumo
e la luna una magia.
Perché l’emozione bruciasse il tempo e le delusioni,
perché la danza dei sogni fosse poesia.
Così mentre il tempo moriva, restava l’amore.
Luigi Pirandello
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greenbor · 2 months ago
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"Versi per Blok" poesia di Marina Cvetaeva
Il tuo nome: un uccello nella mano, il tuo nome: ghiaccio sulla lingua. Un solo movimento delle labbra. Il tuo nome in tutto cinque lettere. Una piccola palla ghermita in aria, un sonaglio d'argento sulla bocca. Petra gettata in un placido stagno, singhiozza come il suono del tuo nome. Nel colpo degli zoccoli notturni, il tuo nome rumoroso rimbomba. Lo scatto del grilletto lo pronuncia ad alta voce per noi.
Il tuo nome - ah, impossibile! Il tuo nome: un bacio sugli occhi, nel dolce freddo delle immote palpebre, Il tuo nome è un bacio sulla neve. Acqua di sorgente, gelida e blu, il sonno è profondo col tuo nome.
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canesenzafissadimora · 10 months ago
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La bellezza è tornare.
È questo il nostro gesto più naturale.
Io torno ai tuoi baci,
torno ai miei morti,
non si finisce mai di tornare.
Lo smarrimento
che si sente nell'aria
viene dal fatto che siamo
tutti spinti ad andare,
ma l'avvenire è custodito
nelle cose già avvenute,
nell'origine.
Nessun bacio è possibile
se nella carne non è impresso
il tremore del primo bacio,
nessuna avventura
è possibile a chi non torna.
La morte che c'è nell'aria
è questo vuoto che ci sbrana,
il vuoto di andare avanti.
Tornare all'origine
è la terra di ogni amore,
di ogni poesia, di ogni amicizia.
L'origine non è un punto lontano,
è nel tuo corpo, nel tuo paese,
nell'aria della tua casa.
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Franco Arminio
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pescettaspelacchiatas · 2 months ago
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a me mio padre significa tanto, e so che quando non ci sarà più il mondo avrà perso un grande uomo. mi ha insegnato tutto quel che sa e non me ne accorgo mai ma quando ascolto le canzoni ho il suo stesso modo di perdermi nella musica. non parliamo spesso ma ogni volta è sempre come se non fosse passato chissà quanto tempo, ogni volta è sempre più bello e sono momenti scolpiti nel mio cuore.
mi chiama per farmi sapere che il CD che stiamo ascoltando lo ha registrato lui, mi chiama "Manuè" e mi dice fiero "senti come si sentono bene queste casse" e io non posso fare a meno di sorridere; è il mio papà. me lo abbraccio e gli do un bacio, quando non ci sarai più perderò una persona molto importante nella mia vita. non per esagerare, ma il mio papà è sempre stato il migliore, e neanche i miei fratelli lo sanno come lo so io.
conserva ancora la poesia che da piccolina gli scrissi apposta per la festa del papà, anche se non dove, ce l'ha, da qualche parte ma ce l'ha, disordinato com'è.
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figliadeifiori · 1 year ago
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LETTERA #14
Mi ferisce la rabbia che mostri, mi feriscono quei polsi fermi e le vene rialzate sulle tempie. Mi ferisce la rigidità dei tuoi gesti.
Ma ricordo la sinuosità del tuo corpo, la delicatezza con cui le tue mani mi stringevano e la gentilezza con cui mi accarezzavano. Ricordo come rilassavo la tua tensione nervosa con massaggi circolari, Dio se li amavi.
Ed io mi innamoravo, ancora, di più.
Mi ferisce vederti dimagrito, stanco, deperito; mi rallegra però vederti curato, sistemato e consapevole della tua bellezza, in cui sembravi credere poco e di cui ti ho sovraffollato la mente con costanti “sei il mio bellissimo D.” Mi piace pensare che, alla fine, anche tu, hai finito per vedere quello che vedevo io: tanta bellezza.
Forse per questo oggi sono gelosa dello specchio appeso in fondo alla tua cima di scale, davanti all’ultimo gradino, quello che trattavamo come un box scatta foto tessere, perché ci mettevamo sempre in posa riflettendoci. Ricordo che davanti a quello specchio ripensavi anche alla mia di bellezza ed esordivi con “Ma quanto è bella questa H.” prima di accompagnarmi dolcemente sul tuo letto.
Mi ferisce pensare che tu quello specchio lo guardi tutti i giorni, se non l’hai buttato, cosa che non sarebbe stato male fare. Ma ti dimentichi forse che la causa delle visioni sono i ricordi. Butti lo specchio, ma la mente?
Per quanto non ti penso, a volte mi vieni in mente all’improvviso, mentre fisso le ombre degli alberi per terra, ripenso al tuo viso baciato dal sole. Quando mi guardo allo specchio e non mi piaccio abbastanza, mi riecheggia nella mente il tuo “Quanto sei bella!” e mi strappa un sorriso. Spero lo strappi anche a te: ricordi che siamo legati da un filo invisibile?
Quando piango mi senti?
Mi ferisce non poterti aspettare sul ciglio della strada, con la cena pronta a casa, con un caffellatte, il tuo amato caffellatte della mattina, e le tue gocciole sotto marca.
Mi ferisce che mi manchi, che non mi cerchi.
Mi ferisce pensare che anche tu stia vivendo il mio stesso malessere: vorrei darti un abbraccio e sigillare con un bacio. Vorrei dormire stretta a te senza farti mancare l’aria, scusa.
Mi rallegra vedere che la tua scrittura stia tornando a essere poesia e la tua fame inesauribile. Mi rallegra constatare che i tuoi obiettivi non siano cambiati, perché mi fa sentire ancora parte della tua vita, anche se non lo sono più.
Siamo una squadra ricordi?
Ti voglio bene,
Buonanotte.
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susieporta · 1 year ago
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DECALOGO DEL 7 SETTEMBRE
1.
Non vivere di lato al tuo destino, ma dentro, sempre più dentro, qualunque sia.
2.
Sentire qualcuno che dice tutto e lo dice subito. Qualcuno che si espone ma poi ti sa parlare di Leopardi, di Spinoza, di Platone.
3.
Gli incontri belli si svolgono nelle zone di confine tra l'intimità e la distanza. Sono i luoghi dove vive la lingua, dove cerca le cose, le nomina, prova a portarle a casa.
4.
Non fidarsi troppo delle proprie incertezze, spesso sono più grandi quelle degli altri. Abbiamo mancato tutti tanti momenti che potevano essere belli per colpa delle nostre incertezze, per la paura di non piacere abbastanza.
5.
Alcuni viaggiano nel mondo sotto il peso delle delusioni che hanno avuto. Le delusioni che abbiamo dato sono puntualmente ignorate.
6.
Gli organi non sono gelosi, un seno non si spiace che stai toccando la schiena.
7.
I paesaggi belli ti danno un piacere di pochi secondi, solo gli esseri umani mettono in movimento il buio che abbiamo dentro, lo spaccano, fanno di nuovo salire una luce da sotto.
8.
Una bella poesia, una grande meditazione filosofica, ma poi serve il corpo, serve il profumo del corpo come fissante, altrimenti si resta nella peste delle parole senza desiderio, nel vuoto esercizio dell'intelligenza.
9.
I dialoghi belli sono pieni di pendenze, si scivola da ogni parte, in un bacio, nella foga della lotta, nel mistero della morte.
10.
Tu pensi: ma questo mi poteva trattare meglio, poteva essere più chiaro, più attento. Prendere piccoli sgarbi e amplificarli, stenderli sulla tavola della giornata fino a occuparla tutta. È facile cadere in questa tentazione. Forse metà della nostra vita si consuma così per colpa della disattenzione. Non esiste l'inferno, esiste la disattenzione.
Franco Arminio
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Vespero del Giorno di Izabella Teresa Kostka: Un Grido di Dolore e Resilienza
La poesia di Izabella Teresa Kostka esplora i temi della sofferenza, della redenzione e della disillusione con immagini potenti e simboliche.
La poesia di Izabella Teresa Kostka esplora i temi della sofferenza, della redenzione e della disillusione con immagini potenti e simboliche. Recensione:La poesia Vespero del Giorno di Izabella Teresa Kostka è un’opera di forte impatto emotivo che racconta la condizione umana attraverso immagini intense e dolorose. Con il ritmo della confessione, Kostka descrive un “vespero” – un tramonto del…
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sonounacattivapersona · 9 months ago
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Tutti conoscete la storia di Romeo e Giulietta scritta da William Shakespeare.
Ma conoscete anche la storia di Diego Martinez Marcilla e Isabel Segura?
Vi ho riassunto i fatti in un racconto.
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L'abbraccio eterno
C'era una volta, nelle strette vie di Teruel, una storia d'amore così profonda da sfidare il tempo e le convenzioni. Diego Martinez Marcilla e Isabel Segura, due anime legate fin dall'infanzia, sperimentarono la magia dell'amore puro, nonostante le barriere sociali e le rivalità familiari che li separavano.
Le strade tortuose di Teruel sono state testimoni del loro affetto segreto, ma quando i due giovani sono cresciuti, le loro speranze di matrimonio si sono infrante a causa di fredde decisioni familiari. Il padre di Isabel, che temeva per il futuro della figlia, negò loro il diritto di sposarsi. Disperati, Diego e Isabel escogitarono un piano. Isabel si fece promettere dal padre di aspettare Diego per cinque anni, dopodiché si sarebbe sottomessa alla volontà paterna. Diego, nel frattempo, parte per cercare fortuna altrove, lontano da Teruel.
Con il cuore pieno di speranza e l'amore come bussola, Diego si mette in viaggio verso una terra sconosciuta, lasciando Isabel con la promessa di un ritorno. Nel silenzio di Teruel, tra le vecchie pietre e il sussurro del vento, Isabel mantiene viva la fiamma del suo amore e conta i giorni, le settimane e gli anni di attesa.
Ma il tempo è un padrone crudele e, con l'alternarsi delle stagioni, le speranze di Isabel si affievoliscono. Passarono cinque anni e quando Diego tornò a Teruel, l'agonia del destino si abbatté su di lei. Un giorno, un solo giorno, separava il suo ritorno dall'accordo che aveva preso con il padre di Isabel. Il passato si scontrò con il presente e le lacrime di Diego scavarono solchi di disperazione sul suo volto.
Nella penombra della sera, Diego bussò alla porta di Isabel, con il cuore gonfio di preoccupazione e di speranza. La porta si aprì scricchiolando, rivelando Isabel, che ora era la moglie di un altro uomo a cui il destino e la volontà di suo padre avevano teso una mano. Nel silenzio carico di emozioni, passato e presente si scontrarono in uno sguardo.
"Diego..." sussurrò Isabel, il suo nome un gemito sommesso tra le pareti che un tempo avevano conosciuto solo il suo amore.
Diego si inginocchiò ai piedi di Isabel e implorò un bacio d'addio, una carezza dell'ultimo amore che lo avrebbe portato via per sempre. Il cuore di Isabel era combattuto tra il suo dovere e il suo amore, tra il passato e il presente, tra Diego e i suoi voti.
Con un sospiro tremante, Isabel distolse lo sguardo da Diego e rifiutò quel bacio che sarebbe potuto durare per sempre. In preda a una profonda disperazione, Diego si accasciò davanti a Isabel, con l'anima lacerata dal crudele decreto dell'amore. In questo momento di dolore e disperazione, Diego morì tra le braccia di Isabel.
Al funerale di Diego, Isabel, tormentata dal rimorso, dal lutto e dal dolore, non riuscì a sopportare il peso del suo amore incompiuto. La sua anima si frantumò come un vaso di cristallo rovesciato, lasciando il suo corpo senza vita accasciato davanti alla tomba di Diego.
I cittadini di Teruel, che avevano assistito alla nascita e alla fine di un amore senza tempo e senza confini, sapevano che c'era un solo modo per unire per sempre questi spiriti tormentati. Così i due amanti furono sepolti insieme, le loro anime finalmente libere di amarsi oltre i confini del tempo e dello spazio, nell'eternità dell'amore.
- R. -
Link alla versione video:
https://youtu.be/S4fqh6WoQGw
Questo è l'antefatto della storia
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Amanti_di_Teruel
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copihueart · 9 months ago
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PENSIERI DI PRIMAVERA
L’AMORE
Ognuno lo legge in modo diverso, perché altra spiegazione non sa dare al suo ridere di spore, ai bruschi abbassamenti di temperatura, ai movimenti del fascino e dell’ignoto. Amare è come essere dentro una bolla d’aria, è come sopravvivere ad una immersione prolungata, riuscire a diventare bersaglio, come mordere una mela vistosamente colorata, in un estremo labirinto per liberarlo dal piacere, così da sussultare e agonizzare, accarezzandosi il corpo con la calma di una costellazione. L’amore è come uno stregone indiano,che ad un’ora imprecisata, in un giorno che non so, in un luogo che non conosco, certe volte o forse mai, ci chiamerà a raggiungerlo, approfittando del tempo di un mare tranquillo, o sotto la pioggia battente o dentro il vortice di un uragano. Spenderà il suo buon calore, disegnerà teli sgombri di presenze, forse seduto nella panca intiepidita dal sole autunnale, dove si stamperà il primo bacio, a succhiare sotterranee solitudini della vena cava. Sarà l’odore che si porta addosso, perché le piace appuntarsi fiori nei capelli e zuccherarsi le labbra di rossetto, nel rosso succo delle fragole, nel suo comodo nascondiglio, tra i capricci del vento dove si affollano i sogni e i desideri.
O se ne starà a bruciare accovacciato davanti al fuoco, aggrappato mani e piedi al cordame, ebbro d’aria e di vento, aspettando di ridisegnare i contorni del mondo, nell’arco di una piazza piena di fortezze dove mancano i tavolini all’aperto. Camminerà a passi brevi, nel disincanto della sera, come un musicante ubriaco, drogato dalla nafta degli scappamenti e dal luccichio delle auto in corsa, a disseppellire granchi nei deserti dove niente può turbare le nostre attese e circonderà ingorghi di nuvole, parole pronunciate senza convinzione, nel disordine inafferrabile delle gambe delle donne, con quel senso confuso di mancata intimità.
Lo si memorizzerà per assorbimento, come un impercettibile liquido, soffocato dal minimo rumore, dal prolungarsi della sua caduta o della sua vittoria e si guarderò intorno, consunto e leggero, quasi pietrificato dal sapore della melanconia, dal silenzio seppellito nell’abbandono, con il suo desiderio unico e inconsueto, a deporre i gioielli della felicità, in un groviglio di pensieri che si trasformano e strascicati illuminano le ultime voci remote di ogni attimo trascorso. Faccia a faccia con la tonda luna, mentre la poesia lo morde e lo sublima, il colore gli accarezza gli occhi e fiorisce in bocca, la musica le strugge l’anima e scoppia di desiderio e di passione sulla mia giubba scolorita. Cosa lo può distogliere dal nascere e dal morire, nella spossatezza del creato, tra la folla dai volti ignoti, nei delicati frammenti del cuore, nell’attorcigliarsi di nuovi e prossimi incontri, di anime candide che si stupiranno di esistere, negli assolati pomeriggi d’estate, nell’immobilità del mare, appassionandosi ancor di più, governando senza raggiungere nessun luogo, in attesa di quella brezza tiepida che tornerà a consumarlo-
Oggi lo ritrovo seduto in una stanza terremotata, nella nebbia bassa della terra, declinante di luce, dove cade l’antica abitudine serale, ancora un po’ smarrito, tra i soprabiti scambiati e subito ripresi, quasi che non si potesse più pronunciare il suo nome, smarrito nei vicoli che si ingolfano di memoria, nell’ingratitudine azzurra, nel sospiro e nel pianto, a non aver voglia di coricarsi con nessuno, perso nella tramontana che sgretola le siepi, nell’immobilità del mutamento. Quasi lo avessero bandito, con tutte quelle promesse che ora occupano il suo posto, nel dondolio degli steli umidi di pioggia. E’ stato tradito, più volte calpestato e ingannato, nella dimensione dei torrenti in piena, travolto dagli scandali, in questa ressa del cuore dove tutto è permesso, dove sfuma invisibile il cielo, tra quei caseggiati dove si chiude l’esistenza, decifrando il desolante possesso, a smascherare la cattiveria degli uomini, nel freddo dato dalla tristezza, nell’umile corruzione dell’orgasmo.
Ma l’amore, anche se risulta una mossa sfocata, nelle labbra che sono laghi, tra i flaconi vuoti, nello sguardo delicato tra i rifiuti, saprà risorgere, con tutta la forza dei suoi denti saprà mordere, ripetere i suoi schiocchi di frusta. Saprà rinnovarsi in quel qualcosa che spesso ci sfugge, nell’incrinatura dell’aria incerta e tra i segni indelebili che lo ammantano, impresso in uno zampillo di pellicola, come un guerriero pronto alla battaglia, scivolando leggero sulle molli flottiglie di passanti, con in mano il petalo di una rosa, così come lo abbiamo sempre sognato, unico e raro, a cercare un’anima dove riflettersi, nel senso perfetto che deterge il sudore, schermato l’obiettivo, se ne andrà a spasso in bicicletta, tra le nostre forme contorte, quasi ad indagare dove lo porterà l’umanità, con quella goccia sua che è fulgore del diamante.
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myandale31 · 1 year ago
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<<..tu'la mia follia.!!
Un bacio crea una bella storia d'amore,ma la mia poesia la rende infinita..Sei l'armonia dei miei sensi e la poesia del mio cuore,come potrei non amarti...Vorrei essere una lacrima per percorrere il tuo viso e arrivare fino alla tua bocca,solo così,riuscirei a baciarti:scrivero'per te'nel celo azzurro che stai lassù un "Tiamo"che solo dio puo' buttare giu' sei la stella del mattino,sole del pomeriggio,riflesso della luna sul mare colmo della sera.se dovessi scegliere tra te'e la mia vita,sceglierei la mia vita..e tu'andresti via,senza sapere che sei la mia vita...mille parole non sono ingrado di descrivere quello che provo per te',perciò ti dico solo amore...al vento affido le mie parole affinché giungano sul tuo viso come un esile carezza,affinché ogni mio respiro divenga il tuo chi'.. Ti guarda nei tuoi occhi e non vede la purezza della tua anima non e' degno di sfiorarti neanche col pensiero..Sei la pioggia che mi bagna..sei il vento che mi accarezza..sei il fuoco che mi riscalda..sei l'amore che mi confonde..Tra il sole,e le stelle sceglierei te';perché tu'le rappresenti entrambi..da quando ci sei tu',vale la pena vivere,non c'è mattino che io possa stare senza te'ogni istante e nostro..in questo infinito attimo di questa banale vita,tu'sei il dolce sonno dal quale spero di non svegliarmi mai..Molte stelle cadono lontane e irraggiungibile,tu'invece,sei caduta nel mio cuore e li' resterai per sempre...vorrei perdermi nei tuoi occhi,come il sole si perde in un immenso tramonto..Amore una parola semplice ,Amore una parola come le altre,una parola che viene dal cuore amore una parola per descrivere una persona,Amore sei tu'!!la luce dei tuoi occhi e come e come un raggio di sole,che scalda il mio cuore.. Quando ti guardo,il tuo sguardo trafigge i miei occhi,colpisce il mio cuore pensarti e qualcosa di meraviglioso..grazie..grazie di essere entrata nella mia vita..Angelo mio perdonami s'è a volte sono paranoico e nervoso ma'ricorda sempre che tu'sei la mia ragione di vita....!!!
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persa-tra-i-miei-pensieri · 2 years ago
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Perché stai piangendo ora?
Pensavo, stavo ricordando e immaginando, sentivo la tua voce dentro di me sussurrare dolcezze, senza mentire senza illusioni di alcun genere solo la verità, la vera amicizia che c'è tra noi, un'amicizia rara in cui essere liberi di dirsi davvero tutto e con i ricordi di un periodo magico di infatuazione ancora vivi nella memoria. Li sento materializzarsi come un forte abbraccio in cui lasciarmi andare, poter buttare giù le pareti che mi sono costruita attorno al cuore per non soffrire più, per non innamorarmi più. Ti sto inzuppando la maglietta immaginaria di lacrime come il primo giorno, ma sento come mi stai asciugando le lacrime dagli occhi con dolcezza, quella dolcezza che non riscontro in nessun altro o forse quella dolcezza che la mia immaginazione riconduce sempre a te. Che cos'hai tesoro? Cucciola dimmelo ti puoi fidare di me. Lo sai che ti voglio bene e che potrai sempre contare su di me piccolina, ho sempre cercato di prendermi cura del tuo dolce respiro, ho sempre desiderato vedere splendere i tuoi occhi e il tuo sorriso su quel dolce viso, baby lo sai che terrò sempre la mano stretta alla tua non ti lascerò cadere mai, te l'ho promesso una volta e quella è una promessa eterna, non sono promesse d'amore ma di due persone che si vogliono davvero bene, che hanno sempre sentito una sintonia particolare, le loro anime parlarsi eliminando la distanza, piccola quante volte ti ho preso dal braccio e ti ho rialzata quando eri a terra, tutte le cose che ti ho detto non erano bugie, erano dettate dal cuore perché tu le meriti quelle frasi, meriti amore, meriti affetto e attenzioni. Meriti di sentirti bene con te stessa, con il tuo carattere forte e fragile allo stesso tempo, con il tuo corpo che hai odiato per troppo tempo. Tesoro lo sai che siamo più forti di come saremmo stati da fidanzati, non ci amiamo in quel modo ma l'amicizia che c'è tra noi è una forma di amore dopotutto. Piccola ti ho regalato molto di più di un bacio, ti ho donato tanti piccoli momenti che avevano scaldato il tuo cuoricino freddo e spaventato, piccola abbiamo superato tante difficoltà insieme e continueremo a farlo. Ora non so perché stai pensando a tutto questo ma se queste sono lacrime non tristi bensì nostalgiche e dolci lasciale scivolare lungo le tue guance, non sono graffi sono carezze. È una poesia di ricordi che fluttua intorno a te, è una musica di corde pizzicate improvvisando una sonata, è il sottofondo delle onde del mare, è il fruscio del tuo magico vento. Tesoro la tempesta sta passando, una tempesta di pensieri non brutti ma riversati così prepotentemente su di te all'improvviso sono come grandine che pian piano diventa pioggia leggera. Il sole torna timidamente a splendere e il cuore pian piano si fa più leggero, è stato un tuffo senza paracadute, hai rischiato di farti male ma le nuvole hanno attutito la caduta, stai fluttuando ora ogni cosa si è rallentata, il tuo battito e il tuo respiro, le lacrime stanno sparendo, tranquilla stai uscendo dal buio, grigio, bianco, luce.
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dai-s-ukidayo · 1 year ago
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Attraverso le strade della vita, i nostri destini si sono intrecciati come pagine di un libro. Come due personaggi principali in una storia d'amore senza tempo, abbiamo attraversato le sfide e le gioie che solo il destino può tessere. Se le favole esistessero davvero, nel calore di una notte stellata, posso dire di aver trovato l'incantesimo più potente di tutti: il tuo amore. Le stelle nel cielo sembravano brillare ancora più intensamente, come se celebrassero la bellezza del nostro incontro. Due anime unite attraverso un filo rosso, in questa realtà incantata, ogni sguardo sarebbe stata una promessa, ogni tocco una melodia, le parole sussurrate una poesia e ogni bacio era un nuovo capitolo della nostra epica storia. In ogni capitolo, abbiamo condiviso risate, abbracci e sguardi carichi di significato. Camminando mano nella mano attraverso boschi incantati e prati fioriti, avremmo condiviso segreti nell'oscurità della notte. In questo mondo, il tempo si sarebbe fermato quando ci saremmo abbracciati. Ogni sfida sarebbe stata un'opportunità per dimostrare un amore incondizionato, e ogni separazione sarebbe stata solo un capitolo temporaneo, prima di ritrovarsi ancora. Sei l'epilogo di una favola romantica che non avrà mai fine.
~eden
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