#amore invernale
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 13 days ago
Text
"E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo": Il fascino invernale dell’amore nei versi di Pablo Neruda. Recensione di Alessandria today
Un viaggio poetico tra malinconia e passione nelle immagini evocative del grande poeta cileno.
Un viaggio poetico tra malinconia e passione nelle immagini evocative del grande poeta cileno. La poesia: un inno all’intimità invernale. “No, non voglio baciarti in una giornata di sole.Non voglio che sia estate.Non voglio che sia in mezzo alla folla.Vorrei baciarti in unadi queste sere d’inverno,quando il sole scolora nel grigioe nel freddo;Quando sarà più facile trovare insieme,l’alba dentro…
0 notes
tremaghi · 11 months ago
Text
Per San Valentin la lodola fa il nidin
Oggi si festeggiano gli innamorati, legati dalla tradizione cristiana a San Valentino, il martire di Terni, festività istituita nel 496 da Papa Gelasio.Una delle tante storie legate a questa festa narra di Serapia, fervente cattolica e Sabino, centurione romano di fede pagana che si convertì al cristianesimo per amore. La controversia storia dei due giovani venne seguita da San Valentino che…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
chinailen · 8 months ago
Text
A veces me duele, y extraño esa cosa extraña del amor, extraño los abrazos invernales.
8 notes · View notes
susieporta · 14 days ago
Text
Il Carro.
"La velocità che spiazza".
Conclusa la breve, ma immensamente intensa, fase di Rilascio delle frequenze di apertura di Dicembre, non ci sarà molto tempo per "gingillarsi" nei prossimi giorni.
Dopo una apparente staticità, gli eventi "precipiteranno" o "decolleranno", a seconda della loro fase identificativa con il ciclo di attivazione.
I passaggi evolutivi e trasformativi che avranno completato il loro viaggio, si congederanno con estrema rapidità e con un movimento di coda piuttosto inatteso.
D'altronde erano relazioni e situazioni, materiali e immateriali, già da diversi mesi percepite come pericolosamente "sospese ad un filo". Esse rappresentavano brandelli di personalità in procinto di scrollarsi di dosso le Arcaiche Simbologie di schema, i Vetusti Codici di disfunzione.
Non sarà facile.
Eravamo convinti che alcune "antiche parti di noi" avrebbero retto ai successivi urti e spintoni del Nuovo. Che si sarebbero "conciliate e ri-conciliate" con il prossimo passaggio vibrazionale.
Ed in effetti non tutte le nostre innumerevoli "definizioni interiori" abbandoneranno il nostro campo emozionale e materiale.
Alcuni "Pezzi vintage interiori" rimarranno integri, a simboleggiare e impreziosire la modernità del nostro nuovo assetto.
Ma non potranno più "generare". Non gli sarà più consentito manifestare o attivare "schemi antichi". Essi diverranno solo cimeli, a imperitura memoria dell'immenso e straordinario percorso di rivoluzione che abbiamo attivato nella nostra struttura fisica ed emozionale.
E, quando il processo di spoliazione antica e di "ripristino della versione originale" si sarà definitivamente completato, poco resterà indenne dalla visione ed espressione materica precedente.
Non ambiremo più con tanto ardore ai Desideri del Passato. Nemmeno a quelli di recente "istituzione".
Cadranno i veli sui "finti bisogni", sulle "aspettative indotte", sul "riconoscimento", sulle relazioni legate alla mancanza, all'opportunità, alla "teniamo in piedi lo schema lo stesso".
Cadranno le Antiche Illusioni.
E vincerà la Vita.
Quella vera. Quella autentica.
Sarà la Fine. E sarà l'Inizio.
Sarà la tanto attesa "Apocalisse di sistema".
Ne abbiamo avuto qualche anteprima nella Terra di Mezzo, nel Deserto, quando ci immergevamo disperati, confusi e smarriti nella dissoluzione dell'Ego, quando ci inchinavamo sfiniti e dispersi di fronte alla nostra millenaria identificazione con il "principio di personalità interiore", quando incantati e immersi nella visione dell'immenso e brillante cielo stellato ci riconoscevamo per la prima volta parte di un Mondo sensitivo più espanso, più puro, più essenziale.
Nelle prossime ore accadranno nuovi e inattesi Movimenti.
Ciò che sta incarnando in maniera assolutamente inequivocabile il mese di Dicembre, è la "Velocità".
Il Tempo ha compiuto nei precedenti "istanti" un ulteriore "restringimento percettivo". Dentro di noi. Ma anche fuori.
Viaggia più veloce. Con picchi repentini e cadenzati di frequenza trasformativa.
Sarà naturale assistere a "giornate lampo", con eventi a dir poco inattesi, se non completamente sconvolgenti.
Sarà decisamente bandita la "tranquillità". Non verrà contemplata nel "pacchetto Invernale".
Si continuerà a lavorare alacremente per affrontare l'ingresso al secondo Varco.
Ci attenderanno giorni importanti, impegnativi, straordinari.
Preparatevi.
E restate aperti e fiduciosi.
Alle "Chiusure" siamo fin troppo abituati ormai. Ma alle "aperture"... non tanto... siamo ancora emotivamente "neofiti" rispetto a questo inedito "piano esistenziale".
Non resterà nella Materia nulla di ciò che non è "destinato energeticamente a restare". Ciò che non "si regge più in piedi", ci lascerà. Con fragore. Con sollievo. Con amore.
Restate desti e concentrati.
E pronti, immensamente pronti...
Mirtilla Esmeralda
4 notes · View notes
anes-tesia · 2 years ago
Text
Lo mío es anhelar amor veraniego en corazones invernales o desérticos.
Efimera Lunar Intemporal
36 notes · View notes
lamiaprigione · 2 years ago
Text
Sotto il sole invernale, in macchina, mi chiedevi piangendo come avresti fatto senza di me; io ti sorridevo con la mia solita calma e fiducia, spronandoti ad andare avanti. Passò quasi un anno senza vederci, ma credo che nessuno ebbe mai il dubbio che quella fu una fine. La prima notte in cui mi chiedesti di rimanere a dormire e io me ne andai, passai il tempo in auto a chiedermi se quello fosse davvero amore. Mi sembrava insolita l’assenza del terremoto. Quando di noi due eravamo solo un pensiero, o addirittura un sogno, già allora non vi era niente di così inscalfibile. Credo di non aver desiderato nulla più di te come spalla per il resto dei miei giorni, un po’ come Nadezhda per Mischa. Se il male che ho subito è servito per incontrarti, allora lo benedico e lo dedico a te.
28 notes · View notes
miruvolp · 1 year ago
Text
Un Candido Segreto (Camelia)
Tumblr media
Un Candido Segreto
Guardava fuori dalla finestra, sospirando; i lunghi capelli ondulati le ricadevano sulle spalle e la vestaglia bianca in morbide onde dorate. Gli occhi di un leggero verde primaverile, scrutavano il paesaggio al di fuori delle mura calde, mentre i fiocchi di neve si accumulavano sul terreno, creando una vasta distesa bianca e candida, che poteva essere considerata pari, a un telo di morbida seta. Seta… lo stesso materiale di cui era fatta la rosa datale dal suo amato in un giorno innevato proprio come questo… si, esattamente come questo tuttavia con una piccola differenza, la luce che faceva brillare la neve appena caduta come un mare di cristalli di ghiaccio, non era quella del sole invernale che splendeva con una luce più fievole e gelida rispetto all’autunno o l’estate, ma era la luce della luna piena immutabile nel passare del tempo, delicata ed elegante nel lasciare un velo di oscurità lieve abbastanza da poter celare segreti in sua presenza.
Quella notte la giovane fanciulla colma di entusiasmo, curiosità e senso di ribellione, era sgattaiolata fuori di casa all’insaputa di suo padre che l’avrebbe sicuramente ripresa per avventurarsi all’esterno della dimora a notte fonda, tuttavia alla ragazza nella quale straboccava lo spirito della gioventù interessava ben poco l’opinione del padre in questi casi. I suoi passi che risuonavano leggeri sulla superficie soffice, erano nascosti dalla mantella di velluto verde che le volteggiava intorno mentre percorreva a passo spedito il giardino fino al boschetto di ciliegi; si arrestò per un momento e fu allora che lo intravide, alto e robusto stava appoggiato con il dorso contro la corteccia di un’albero, i capelli color carbone leggermente nascosti da un berretto trasandato, e le mani infilate nelle tasche della giacca blu notte mentre gli occhi color ghiaccio osservavano le nuvole formate respiro che si congelava a contatto con l’aria.
«CHRIS!» Il grido di lei fu sufficiente affinché il ragazzo portasse tutta la sua attenzione su di lei che con foga si gettò tra le sue braccia facendolo sbilanciare e sprofondare nella neve assieme a lei. «Camelia… ti saresti potuta ferire!» disse Christopher preoccupato per la sua amata mentre le scostava dalle guance rosee rimasugli di quel candido e freddo bianco. Camelia rise accarezzando le guance di lui sentendo con i polpastrelli la ruvidità di una barba leggera; mentre lei si perdeva nell’oceano degli occhi di lui, lui si immergeva prendendo a pieno la vista degli occhi di lei, come se fossero la prima giornata di piena primavera, ipnotica e inebriante.
Il bacio fu passionale, focoso, talmente da fargli dimenticare il freddo circostante, ma non durò a lungo, dovevano lasciare il perimetro della casa alla svelta senza essere scoperti, dopotutto la notte era ancora giovane; lui le prese la mano aiutandola ad alzarsi ed insieme iniziarono a correre verso l’oscurità della foresta, lasciandosi dietro le orme dei loro passi che sprofondavano nella distesa fredda.
Ora Camelia guardava di nuovo fuori, sorridendo al ricordo di quella notte, al ricordo di lui e il loro segreto, al ricordo della loro passione, era divertita inoltre dalla bufera che cancellò completamente le orme del loro passaggio, del loro amore proibito e della loro avventura notturna.
«Milady, la vedo alquanto pensierosa.» disse Ingrid la sua dama di compagnia, scrutandola con i suoi grandi occhi castani,«È per caso colpa della neve Milady?»
Camelia rise lievemente voltandosi verso la ragazza con occhi sorridenti ed espressione divertita, «È sempre colpa della neve Ingrid, perché in un modo o nell’altro in inverno si ritorna sempre alla neve.»
Camelia però tenne per sé una piccola informazione, una preghiera di gratitudine che la riportava con il pensiero a lui e a quella notte, “La neve, la mia unica complice e l’unica a conoscere il segreto di quella notte, poiché lei cancello le nostre tracce.”
3 notes · View notes
greenbor · 1 year ago
Text
Tumblr media
Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Ascoltami...
in qualunque posto
tu sia,
io sarò con te...
quando al mattino
ti svegli già stanco,
quando ti guardi allo specchio
e non ti piaci,
è in quel momento
che io ti amo ancora di più,
nelle inevitabili
giornate tristi,
quando avrai perduto
ogni speranza,
con dolcezza
ti starò vicino...
nei giorni che passano
senza sosta,
nel sole che squarcia il cielo
in una gelida
giornata invernale...
in ogni istante
del giorno e della notte...
non ti lascio solo mai,
perché sono dentro di te
respiro con te,
vivo con te,
il mio cuore batte
nel tuo petto,
la stessa vita mia
ti appartiene...
io così,
non ho amato mai...
...amore mio dolcissimo...
M.C.@
2 notes · View notes
vvlentinv420 · 1 year ago
Text
Bajo el manto gris de un cielo sin consuelo,
mi alma se desangra, un torrente de desvelo.
Cada latido, un eco de su nombre perdido,
cada paso sin ella, un suspiro arrepentido.
En la penumbra de noches invernales,
buscábamos estrellas como amantes fatales.
Promesas danzaban en la oscuridad,
pero su luz se apagó, dejándome en soledad.
Ahora el calor del verano arde, pero ella se fue,
mi estrella errante, ya no ilumina mi edén.
Lamentos callados, oportunidades desvanecidas,
cierro los ojos, su figura en sombras escondida.
Seis meses como fantasmas en el tiempo,
un amor que persiste, un fuego en el viento.
Sueños son bálsamo en esta realidad rota,
donde en la mente, su presencia flota.
Aunque su universo ahora se tiñe de otro color,
mi corazón late, cargando su dolor.
Amarla en la distancia, una herida sin calma,
cicatrices del alma, marcadas por su falta.
Canserbero, mi refugio en esta travesía sombría,
sus letras son lágrimas que alivian mi agonía.
Él, testigo de mi penar nocturno,
acompaña mis noches con su lúgubre discurso.
Canserbero entona la triste melodía,
mis versos son gritos en esta oscura poesía.
Él, el guardián de mis noches sin estrellas,
mi pecho sangra, en cada línea que destella
2 notes · View notes
pier-carlo-universe · 5 days ago
Text
“Alba” di Giorgio Caproni: una struggente lettera d’amore invernale
La poesia che intreccia amore, attesa e mortalità in una gelida alba
La poesia che intreccia amore, attesa e mortalità in una gelida alba. La poesia “Alba” di Giorgio Caproni è un capolavoro di delicatezza e introspezione, in cui il poeta descrive l’attesa dell’amata durante un’alba invernale, tra i vapori di un bar e il gelo che pervade corpo e anima. Il componimento, con il suo linguaggio evocativo e simbolico, esplora i temi dell’amore, della fragilità umana e…
0 notes
anocturnalanimal · 2 years ago
Text
“Lo dice sul serio?” gli chiese.
“Fin da quando son nato” – disse Florentino Ariza – non ho detto una sola cosa che non sia sul serio”.
Il capitano guardò Fermina Daza e vide sulle sue ciglia i primi fulgori di una brina invernale.
Poi guardò Florentino Ariza, la sua padronanza invincibile, il suo amore impavido, e lo turbò il sospetto tardivo che è la vita, più che la morte, a non avere limiti.
“E fino a quando crede che possiamo continuare con questo andirivieni del cazzo?” gli domandò.
Florentino Ariza aveva la risposta pronta da cinquantatré anni sette mesi e undici giorni, notti comprese.
“Per tutta la vita”.
Gabriel García Márquez, da L'amore ai tempi del colera
9 notes · View notes
yungbeefz · 1 year ago
Text
Tumblr media
La ve y queda perplejo un momento, si bien hace fuerzas para que el rostro no se desacomode en lo más mínimo, para que permanezca tranquilo, afable. Al levantar la vista, mira a Dione. Lo primero que piensa es en Émile y en Jack, él que nunca será si no amoral y terrible, sintió esa traición y esa muerte en lo más profundo. A la muerte menos que al dolor de haber deseado que no tocase a una única persona y que con esa persona haya estado todo ese rato en secreto. Lo demás, viene como en oleajes: Dani siempre de conjunto deportivo igual que ahora en lo que ella llevaba esos cueros y esos colores oscuros, las zapatillas de Dior que le regaló a ella, la promesa de salir a bailar pegados que no concluyó nunca en nada, el disco de Biggie Smalls que Dani todavía tiene a pesar que le trae recuerdos malditos; Covarrubias y ella charlando al ir por un café, las veces que hablaron hasta la madrugada en las vacaciones invernales, la irrisoria ineptitud para hacer las cosas funcionar. La traición, ese engaño que le dolió más que el cinismo de un asesinato justificado por estupideces. Alza levemente el mentón, observándola. Se la ve mejor, aunque se pregunta si lo estará. Le suena a que no, a que la personalidad de Dione simplemente es así: complicada, de mentir. Con Quarshie no volvió a hablar, si bien se ha enterado de ella por obviedades, ya que la familia a la que pertenece es sumamente importante y ha aparecido, naturalmente, en periódicos. ¿O lo ha imaginado? Recuerda cuánto peleó con Whitney con respecto a Dione, y también recuerda que Whitney está muerta, cosa que provoca una incertidumbre terrible porque recuerda la vez que Dani le dijo que después de la muerte no había nada. Y cómo no pensar en Dione si Dani nunca se olvida de nadie. Cómo no recordar cuánto quiso tenerla consigo y cuánto se maravillaba por el accionar ajeno, por la forma en la que parecía pulular alrededor suyo diciéndole verdades sobre él en lo que ella mentía. Y cómo no pensar en todo eso ahora que la tiene en frente. No se siente paralizado ni tampoco destrozado, pero no tiene idea de cómo seguir. Se pregunta qué sentirá ella, si habrá olvidado o dejado atrás o si en cambio vive con Jack tendido frente a ella. Porque Dani cree que sigue viviendo con todo nombre pasado tendido frente a él, con cada falla más que con cada gloria. Humedece los labios como segunda reacción tras el alzar del mentón.  Recuerda haberle dicho que no le hablara nunca más. Sin embargo, Dani saluda: —Dione Quarshie.  —O la presenta. No sabe.  — ¿Te casaste con un hombre recto y tuviste hijos y perros? 
2 notes · View notes
vento-del-nord · 2 years ago
Text
Tumblr media
La lussuriosa Estate:
È arrivata..
silenziosa e umile:
L'attendevo,
prorompente e arcana,
ricca di sole
e ardente fatuita'..
ma la mia pelle bianca,
di gelo invernale,
nuda e trasparente,
si è aperta,
come una crisalide,
in farfalla,
e con le ali al sole,
sui papaveri,
rossi di languore
si é posata,
come una sposa
su un letto rosso fuoco..
Lussuriosa Estate..
supina vegli il cielo,
con le nuvole sparse:
Sparse,
come membra innamorate,
che si avvolgono,
sensuali in un orgasmo
di vertiginosa sacralità..
Tutto, ora, è calda fiamma,
di vorticoso amore..
È Estate, violenta, furibonda,
calda, lussuriosa Estate..
Come il mio amore per te..
Ritafrascaodorizzi
5 notes · View notes
susieporta · 1 month ago
Text
Dieci di Spade
"L'imperativo categorico: -Si fa così!-".
L'impotenza è acquisita.
Nessuno nasce "ferito".
Nessuno vorrebbe ritrovarsi a vivere la propria vita "per qualcun altro", tentando di allentare, dominare, alleggerire il dolore, la paura, la morte di chi lo circonda.
Ma le memorie familiari e i codici di alleanza antichi sono potenti nel nostro Corpo. Ci direzionano, ci strattonano, ci avvolgono nella pesante sensazione di non essere liberi.
Su questo piano di Coscienza, l'individuo è schiavo, è inerme, è impotente. E si sacrifica per amore. Senza nemmeno averlo consciamente scelto.
Il "potere volitivo" è annullato. Non abbiamo una terra, un luogo fisico e spirituale, non abbiamo diritto all'esistenza se non in funzione dell'obbedienza e del sacrificio estremo.
E se proviamo a "sottrarci", il cappio ci riporta indietro. E rischiamo di morire "strangolati".
Per noi è tutto reale. Noi davvero "funzioniamo" in rappresentanza di queste credenze. Anche se è un illusione. Anche se è una credenza. Anche se è puro sortilegio.
L'Amore muove il Mondo.
Non il Dolore.
Ed è per questo che sentiamo l'incongruenza degli schemi del Passato. E' per questo che soffriamo.
Perché ciò che stiamo vivendo, se genera dolore, ansia, disagio o terrore, non è sano. Non è allineato alla naturalità dell'Essere, alla sua condizione originaria, al suo reale funzionamento interiore.
La "naturalità" è la Libertà.
Nessuno è schiavo di nessuno. Nessuno si sostituisce a nessuno. Nessuno si immola per nessuno.
Ciò che è rotto nell'altro, non si ripara. Non è nostra responsabilità farlo. Non è il nostro sacrificio che porterà un cambiamento nella condizione dell'Altro.
Non si perde più tempo a "spiegare".
Nel nostro Cuore oggi c'è un nuovo monito interiore da portare nella Materia e nelle Relazioni: "Si fa così".
Ed è un atto volitivo sentito, autonomo, originale, unico e allineato con la nostra origine.
"Si fa così".
Non c'è un altro modo.
"Perché?" - potrebbero chiedere gli altri -
"Perchè questa è la mia autentica volontà e questo è il mio territorio".
La Spada.
L'atto perentorio nella Materia.
Non ci sono più: "Ma... però".
Non sono contemplati nella Verità del Cuore i "però".
Ci sono solo "scelte allineate ed energicamente coerenti".
Novembre ha ristrutturato e maturato la nostra Struttura vibrazionale.
Non dobbiamo più spiegazioni a nessuno.
Non serve più discutere, colludere o patteggiare con chi non vuole sentire.
Seppur la vista è buona, nell'Altro il Cuore potrebbe essere chiuso e le orecchie tappate.
Non è necessario spendersi energeticamente per "farsi comprendere" o "ricevere benedizione" per i prossimi movimenti di scelta e di azione.
E' già stato detto tutto.
Ora si può andare. Con o senza chi credevamo volesse crescere insieme a noi, amarci e vederci felici e realizzati.
Oggi il timone della "Direzione emozionale" è nuovamente nelle nostre mani.
Nessuno potrà farci più sentire "meno".
Oggi il Cuore della Vita ritorna a battere "per noi".
L'Autunno caldo sta esaurendo la sua sconvolgente e potente spinta alla trasmutazione.
L'Inverno bussa alle porte del Cuore, a sedimentare e proteggere l'immenso movimento energetico di Rivoluzione interiore.
Saranno mesi profondi, commoventi.
Di sentita e definitiva chiusura.
Di commiato con il nostro Antico Mondo.
Non più espresso attraverso la negazione, la condanna, il rancore, la rabbia o il conflitto. Ma con sincera gratitudine e riconoscenza.
Il Passato oggi finalmente si illumina di "sacralità".
E può riposare in pace. Nello struggente silenzio della Terra degli Avi, sepolto ai piedi degli alberi di pesco sfioriti, nella delicata poesia della brezza invernale.
Mirtilla Esmeralda
4 notes · View notes
fumandovetro · 4 months ago
Text
Ogni tanto mi sveglio che ho sognato ricordi così lontani da essere inesistenti.
Qualcosa di impreciso che mi lascia addosso solo una sensazione malinconica, di stretta alla gola.
Spesso mi chiedo perché sono così, con la capacità di commuovermi per ciò che non esiste.
Con una tristezza in fondo alle ossa che non va via. A volte nei miei sogni rappresento la Bellezza. Una Bellezza inesistente e mai vista.
Un cielo violaceo di una Finlandia invernale, con altissimi alberi ricurvi sotto il peso della neve, con le punte che quasi toccano il terreno, archi di ghiaccio e neve, laghi fermi, io che cammino per tempo infinito, lasciando impronte profonde e cercando un amore passato che mai mi ha scelto. Cercando di arrivare nel cuore di quel bosco rosa e bianco per trovarlo finalmente che mi aspetta.
Una scalinata a spirale senza fondamenta, che poggia sul vuoto, lunga fino al centro della terra. Persone che salgono e scendono senza sosta. Io che guardo le scale ripide, color avorio, dall'alto e vedo che non hanno fine, intorno solo il vuoto nero. Le mie mani che tremano e che si stringono al passamano duro e ruvido come ossa.
Quello stesso amore senza volto che non trovo nel bosco in Finlandia, in un altro sogno fatto molto tempo prima, scende dal treno e mi prende per mano, accompagnandomi fuori da una pensilina. Camminiamo nell'erba alta con facilità ma piano piano mi accorgo che ci stiamo librando sempre più da terra, superiamo l'erba e nuotiamo nell'aria, a pochi passi dal suolo. Ci distendiamo come se avessimo un letto d'aria a sostenerci, ci abbracciamo e guardiamo il cielo. Non ho mai visto così tante stelle nella mia vita reale, eppure il quel sogno sono riuscita a vedere a occhio nudo galassie, costellazioni e l'intera via lattea e il mio cuore esplodeva di felicità.
Non so quante volte ho sognato l'Islanda, la sua bellezza che mozza il fiato. Cieli e tramonti incredibili. Perle nella mia testa, che nei sogni mi fanno piangere e piangere di felicità.
A volte mi sveglio con la nostalgia per la Bellezza, qui in questa città grigia.
Mi sveglio e desidererei vivere in un mio sogno, mentre ammiro per tempo eterno qualcosa che non mi apparterrà mai.
La mia malattia è che non posso vivere abbastanza per vedere tutto ciò che questo mondo (universo) contiene.
Mi sento viva solo quando mi fondo con quel senso senza senso che è la Bellezza.
Forse per questo che ho sempre voglia di piangere, perché nutro dentro di me una mancanza incolmabile.
1 note · View note
micro961 · 6 months ago
Text
MARCO ELBA “Buenos Aires”
Tumblr media
Il cantautore e producer di Savona torna con un nuovo brano pop dal sapore argentino che danza al confine con il tango. Un nuovo tassello che anticipa l’uscita del suo primo EP
Marco Elba torna con il nuovo singolo “Buenos Aires”: un'esplosione di energia e passione, che trasporta l'ascoltatore direttamente nel cuore pulsante dell'Argentina, con le sue piazze roventi e le atmosfere avvolgenti del tango. L'anima vibrante e passionale del pezzo si fonde con la freschezza della musica attuale, dando origine a un'atmosfera avvolgente, calda e affascinante, che richiama il mondo del celebre tango argentino.
“Buenos Aires” ha un significato profondo: l’intera canzone è infatti un omaggio alla città patria indiscussa del tango e prende vita grazie a una particella della celebre "Milonga de Amor", rielaborata e sviluppata in modo inedito e attuale. Non è solo un invito a ballare, ma un'immersione totale nella passione scandita da ritmiche serrate e sonorità suadenti che richiamano lo scenario sudamericano.
Si tratta di un brano estremamente ballabile che si distingue per l'originale fusione tra l'essenza tradizionale del tango argentino e una reinterpretazione ultra moderna di questo mondo musicale.
Il pezzo è stato scritto, composto e prodotto da Marco Elba ed è l’ultimo tassello di un progetto che ha iniziato a vedere la luce nel 2022: l’EP “Frammenti” in uscita il 21 giugno 2024 per l’etichetta Volume!.
Marco Elba nasce a Savona nell’agosto 2000. Sin da subito è attratto dal mondo della musica. All’età di otto anni inizia a studiare pianoforte, proseguendo poi con gli studi accademici sotto la guida dell'insegnante Elena Buttiero, a cui affianca lo studio del canto con la vocal coach Debora Tamagnini. Una volta terminati gli studi decide di esplorare il pop contemporaneo iniziando a scrivere propri pezzi con uno stile moderno, internazionale e personale. Durante l'estate del 2018 arriva in finale al “Premio Nazionale per la Canzone d’Autore Emergente” e in finalissima al "Liguria West Music Contest”. Il 19 maggio 2019 si classifica al 1° posto nel concorso interregionale “Coppa Italia”. Il 31 maggio dello stesso anno si aggiudica la vittoria del “Contest Musicale CPS 2019” di Savona. Il 19 luglio, dopo aver superato tutte le varie fasi del concorso ed essersi guadagnato la finalissima al Priamar di Savona, vince la nona edizione di “VB Factor” nella categoria “Canto Big” con un suo inedito. Il 1° settembre viene invitato come ospite al “Festival Mare 2019” di Sanremo per l'assegnazione del premio omonimo, a seguito della propria attività artistica e dei successi riscontrati durante l’anno. Affina parallelamente le proprie capacità di producer e lavora in prima persona alle produzioni dei suoi pezzi, ricercando un sound sempre nuovo, originale ed incisivo. Nel 2021 pubblica i due singoli di esordio, “Ossidiana” e “Fahrenheit”, seguiti da “Squid Game”, che in breve tempo entrano in rotazione radiofonica sui circuiti nazionali e riscuotono grande successo sulle piattaforme digitali, totalizzando più di 1milione di streams su Spotify. Nell’estate 2022 ottiene numerosi successi. È tra i vincitori dei concorsi “Contesto Indie” e “Un mare di stelle”. Il 22 luglio vince il prestigioso “Premio Nazionale per la Canzone d’Autore Emergente”. Il 1° premio gli viene consegnato da big della musica italiana tra cui Massimo Cotto, Mauro Ermanno Giovanardi dei “La Crus”, Cristiano Godano dei “Marlene Kunz” e Paolo Enrico Archetti Maestri degli “Yo Yo Mundi”. Il 21 agosto vince il rinomato “Premio Ausonia”, guadagnandosi così l’invito al gran galà televisivo del 23 agosto in qualità di ospite d’onore, accanto a celebri artisti e personalità del mondo dello spettacolo italiano. Il 2 dicembre esce il singolo “Hit invernale”, che in brevissimo tempo entra in rotazione su più di 400 radio tra circuiti nazionali e regionali, viene inserito nel palinsesto di più di 100 format radiofonici in rotazione su più di 350 radio, e raggiunge la posizione numero 29 nella Indie Music Like Classifica nr. 661 del 02/02/2023. Il videoclip del brano, che esce poche settimane dopo, riscuote grande successo e viene trasmesso su più di 150 tv tra emittenti nazionali e regionali. Il 31 marzo 2023 esce il singolo “XN”, anch’esso accompagnato dal videoclip, che in breve tempo supera tutti i risultati raggiunti dal precedente singolo “Hit invernale”. A maggio dello stesso anno esce il singolo “Rub’ al-Khali” e il 26 gennaio 2024 il nuovo brano “Batman”. Tutti questi pezzi andranno a comporre il primo EP del producer savonese dal titolo “Frammenti”, in uscita il 21 giugno e preceduto dall’ultimo singolo “Buenos Aires” pubblicato il 14 giugno.
Etichetta: Volume!
0 notes