#robemie
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lamiaprigione · 11 months ago
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Non avrei mai pensato di trovarmi nella situazione di colui che non comprende e non empatizza con un depresso, e quindi eccomi: confesso a dio onnipotente che ho peccato. C'è un'età per tutto, penso, e arrivati oltre i trenta non tollero più chi smette di vivere e si blinda in casa pur di non affrontare un problema e conservare quel briciolo di apparenza. Adesso mi interessa unicamente circondarmi di persone che hanno il potere di far accadere le cose per il solo fatto di pensarle. C’è del misticismo in questo, il mio bisogno di consolazione.
Quando torno da te penso alla strada che percorrevo per andare a casa di Valentina 13 anni fa, avevo da poco la patente, correvo come un pazzo, i cd masterizzati alla radio. Allora il giro di compagnie era diverso, il marzo più caldo che io ricordi, ogni weekend una grigliata. Mi ero preso una pausa, poi tre anni di scuse, e poi di nuovo una pausa. Gli altri andavano avanti e io non accettavo che le cose potessero cambiare. Ero così pazzo che nemmeno tenevo alla vita. Scopro ora che anche Vale è diventata madre, ne veste i panni con grande naturalezza, del resto fu lei che mi rimase accanto la notte della mia sbronza più forte.
Poi passarono otto anni, nel mezzo scoprii me stesso. Ero felice di avere un impiego ma allo stesso tempo alimentavo la mia tristezza convincendomi di essere triste, temendo altrimenti di non riuscire a scrivere. Per uscirne bastò scoprire che là fuori c'era il sole e se non lo vedevo sapevo comunque che c'era, e sapere che c'era il sole era già tutta una vita. Come chi smette di fumare odia chi fuma, confesso a dio onnipotente di odiare un depresso. Quando cercano di propinarmi quei libri motivazionali per diventare veri leader sorrido e penso che non hanno avuto la fortuna di leggere tutto Hemingway e Dostoevskij.
Dio Onnipotente, voglio essere onesto. Ti farò una proposta. Fai di me un grande scrittore e io tornerò alla Chiesa.
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chetri-and-friends · 6 years ago
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The Unkillable Gay Squad, endorsed by the official Twitter. They must have heard me screaming.
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adarkersoul · 6 years ago
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How many times do we have to say this
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benzinaocenere · 8 years ago
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vedere "perfetti sconosciuti" per distrarti e ritrovarti a riflettere su quanto siamo precari su tutto. Su quanto questa "vita parallela" che ci trasciniamo sugli smartphone ci renda precari e renda precari i nostri rapporti. È dalle cazzate che nascono questioni infinite, è da queste che si sfasciano le relazioni. Non abbiamo più rispetto per noi stessi e quindi nemmeno per chi ci è di fianco. Confondiamo avere una mente aperta con l'irrispettoso comportamento del mettere like a tette e culi di ragazze qualunque, di dare modo agli altri di poterci provare anche se si è impegnati. Non abbiamo rispetto dei nostri sentimenti né di chi prova qualcosa per noi perché rompere gli equilibri (anche precari) fa paura a tutti.
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wayhaughterthanyou · 6 years ago
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dominiquep_c: My BTS shot this week is of our hottest new couple. ❤️ #Jerobin #Robemy #WhatsOurShipName #NotGoodAtThisShippingMalarky #WynonnaEarp
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dominiquep_c My BTS shot this week is of our hottest new couple. ❤️ #Jerobin #Robemy #WhatsOurShipName #NotGoodAtThisShippingMalarky #WynonnaEarp
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lamiaprigione · 2 months ago
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Nel perimetro sconnesso della notte profonda pensavo alle occasioni perse, ne vedevo l’ombra, non mi sentivo parte di niente, ero sempre estraneo: in casa mia, in società, nel mio quartiere, nella mia città, nel mondo, solo, solo sempre, in mezzo agli altri, davanti a uno specchio. Il fuoco gelido della notte nuda bruciava tutto intorno a me mentre cercavo disperatamente un rifugio in cui regnasse pace. Ti vedono sofferente e ti lasciano morire senza neppure preoccuparsi e chiedere chi sei, come ti chiami, cosa fai, come hai fatto a diventare così. E io ero triste eppure ridevo, perché la mia sofferenza era vera e la loro felicità finta. Cosa mi faceva odiare il modo in cui vivevano gli altri? Erano persone che combattevano per la felicità seguendo un percorso diverso dal mio. Non avevano sofferto abbastanza, non avevano compreso abbastanza quel dolore, non l’avevano cullato per capire il perché. Si erano fermati in superficie. Eravamo diversi. Ed era perfetto così. Dovevo solo starne alla larga, mi mandava in depressione vedere come sprecavano il tempo nella clessidra. Cercavano di trascinarmi a fondo, facevano sentire inadatti i miei pensieri provando a convincermi che i loro fossero gli unici giusti. È ammirevole l’impegno che ci mettono per tenerti ancorato alla loro mediocrità, al loro buio, non appena cerchi di elevarti. Da sempre ho odiato i re e detestato gli schiavi. E per questo mi hanno abbandonato. Prima soffri perché vorresti farne parte, essere come loro. Infine perché ti ritrovi solo.
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lamiaprigione · 1 year ago
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La prima volta che ti telefonai non sapevo chi fossi, sebbene tuo nipote mi avesse già parlato di te. Ma questo lo scoprii solo qualche anno dopo. A telefono fosti fin troppo cordiale e la cosa mi insospettì, passammo qualche anno a non fidarci pienamente l'uno dell'altro. Quando ci conoscemmo eri seduto dietro quel tavolo insieme a tua moglie. Come per i successivi cinque anni, sempre dietro quel tavolo. Il tempo sprecato ad aspettarti, una sigaretta dietro l'altra, il telefono che squillava sempre, i bambini che giocavano intorno, tu a gestire il tuo piccolo impero. Nessuno mi ha mai fatto fare così tanta fatica quanto te, era il tuo modo di mettermi alla prova e capire se potevi fidarti di me. Poi l'anno scorso hai iniziato a farmi discorsi strani, che non ti avevo mai sentito fare prima. Mi hai confessato di quando a quarant'anni t'è presa una crisi esistenziale e non sapevi più che pesci pigliare tra crisi d'ansia e attacchi di panico. Me lo dicevi proprio così: puoi ritrovarti depresso anche dopo che la vita t'ha dato tutto, soldi, cinque matrimoni e otto figli. E allora ricordati sempre, le cose importanti nella vita sono la salute e l'amore, quando tutto si spegne e sei a casa dalla tua famiglia. Me l'hai detto come uno che se ne stava andando. L'ultima volta che ci siamo visti, prima di Natale, ci hai tenuto a regalarmi ancora tre bottiglie del tuo miglior vino. Venerdì quando sono venuto da te non ti ho visto, eri a letto, mi sono seduto io al tuo solito posto. Ecco, per me sarai sempre seduto lì, dietro quel tavolo.
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lamiaprigione · 1 year ago
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Da quando me ne sono andato, un anno fa, ho percorso 40.000 km. A volte accompagnato, a volte solo, ma sempre con la certezza di aver lasciato qualcuno e qualcosa da andare a ritrovare. Ora che siamo diventati avversari sono rimasti unicamente i ricordi. Quattro anni di ricordi. Solo voi potrete custodire il segreto di com'ero quando sono arrivato, ma appunto non sono più quello che ero quando sono arrivato. Non ho mai creduto alla storia del non devo niente a nessuno, io devo tutto a chiunque.
Ho quasi finito di sistemare mesi di vita, non ho parole per descriverli ma solo foto per raccontarli. Quando non facevo niente ero più interessante, paradossalmente avevo più cose da dire. O forse avevo solo il tempo. Niente più libri, niente più film, se non qualcuno al cinema. Potrebbe sembrare il periodo più apatico della mia vita. In realtà è il più felice. Dei nostri discorsi ormai inesistenti mi porto a casa ancora qualche insegnamento, ad esempio: quando scopro che uno scrive, mi ricordo che è un sentimentale. Per me il momento di scrivere è sempre stato quand'ero distante, del resto come si fa ad assumerne coscienza quando stai camminando sulla lava incandescente. Quel momento non l'ho ancora raggiunto. Dovrò forse perderti per riuscire a immortalarti? O è semplicemente perché non ho avuto tempo e spazio per idealizzarti?
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lamiaprigione · 2 years ago
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Il blog è diventato tutta una questione di immagini perché non ho più l’energia di mettermi lì a pensare cosa scrivere. A maggio ho fatto 10 anni su questa piattaforma, a quel tempo invocavo che Manuela provasse la mia di anima e in cambio mi desse parole per ridimensionare il bianco della pagina. Per un po’ ci riuscì, ma poi realizzai che quella tristezza post-adolescenziale non ha nulla di attrattivo. Posso essere scrittore anche senza scrivere, no? Ora che sei madre, spero tu abbia letto L’avversario, non dico Viaggio al termine della notte, ma almeno avrai qualcosa da insegnare a tua figlia (auguro a Carrère di rimanere vivo abbastanza per scrivere un romanzo su Dominique P. perché anche quello sarebbe scritto per ognuno di noi, per me, per te, nonostante io non abbia più un indirizzo a cui spedirlo). Del resto, come Aleksej, tu volevi soltanto essere felice, e avresti fatto di tutto per ottenere quella felicità. L’hai fatto. Io, invece, dovevo ancora realizzare che una goccia sommata a un’altra goccia non fanno due gocce, ma una goccia più grande. Così sparii per anni dal mondo, non avevo abbastanza forza per vivere, ci tornai con la sensibilità e l’empatia a brandelli. Rimango sempre stupito di come i miei colleghi, a contatto come me quotidianamente con persone, non sappiano in realtà minimamente capirle, entrare dentro la loro testa. Se potessi avere Henry Miller come collega, non ci sarebbe neanche bisogno di scrivere, lo farebbe lui al posto mio. Non importa. Mi è sufficiente la luce delle 18:00 che filtra dalla finestra; un divano bianco; un pavimento in legno; un giardino fiorito. Desideri e bisogni ritorneranno sempre più semplici. I nostri figli giocheranno insieme, potranno essere ciò che noi non siamo mai stati: fratello e sorella. Eppure, se ricordi, l’avevo tanto desiderato sulla panchina di quella stazione. Al test per l’assunzione uscì: sensibilità interpersonale 92/100.
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lamiaprigione · 1 year ago
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Quando mi stavo lasciando con Annarita, ella mi rimproverò che non le facevo venire neanche il desiderio di sentirmi, di fare lei il primo passo, perché ero sempre io a farlo. Penso a quanto questo sia vero con gli artisti che amo, li desidero tanto più che stanno in silenzio. Frank Ocean ha rilasciato una nuova copia del vinile di Blonde a 77 dollari e mi sorprendo di come non sia ancora esaurito. I legami che ho con quell'album sono indescrivibili, però ormai sono passati 7 anni, direi che il silenzio è stato abbastanza, ho bisogno di nuovi ricordi. Devo ancora finire di riciclare le foto delle vacanze. Ho ricominciato a giocare a Cyberpunk dopo l'aggiornamento. Vorrei avere più tempo.
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lamiaprigione · 2 years ago
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Sotto il sole invernale, in macchina, mi chiedevi piangendo come avresti fatto senza di me; io ti sorridevo con la mia solita calma e fiducia, spronandoti ad andare avanti. Passò quasi un anno senza vederci, ma credo che nessuno ebbe mai il dubbio che quella fu una fine. La prima notte in cui mi chiedesti di rimanere a dormire e io me ne andai, passai il tempo in auto a chiedermi se quello fosse davvero amore. Mi sembrava insolita l’assenza del terremoto. Quando di noi due eravamo solo un pensiero, o addirittura un sogno, già allora non vi era niente di così inscalfibile. Credo di non aver desiderato nulla più di te come spalla per il resto dei miei giorni, un po’ come Nadezhda per Mischa. Se il male che ho subito è servito per incontrarti, allora lo benedico e lo dedico a te.
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lamiaprigione · 2 years ago
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Mi emoziono ancora per le albe e i tramonti, per tutto ciò che non posso controllare, come un ergastolano che riassapora la libertà. Vorrei poter vivere senza necessariamente dover diventare esperto di diritto, contratti, clausole. L’impossibilità di avere tempo per leggere, scrivere e guardare film è ciò che maggiormente rimpiango della mia giovinezza. Nulla è più bello, nella lettura, quando ti appresti a scegliere un libro e lo apri, con la mano carezzi le pagine, ne senti il profumo. Allora la storia non è ancora stata svelata e ti sembra ancora tutto possibile. Per il resto, sono invecchiato e sento di non aver nulla da dire, desidero solo conoscere e vivere. Anna Karina non sarà mai più bella come in Pierrot le fou. Helmut Berger non sarà mai più bello come ne La caduta degli dei. 
Il mare che disegnava, ora se lo ritrova davanti. Si avvicina lentamente sulla spiaggia tenendo gli occhi chiusi, indossa ancora le ciabatte che sfila dopo qualche passo. Estasiato si guarda attorno, strofina i piedi sulla sabbia. Sa che avrà solo quel momento nella sua vita, non ricapiterà più. Prosegue docilmente fino ad arrivare sul bagnasciuga, sente l’acqua sui piedi e si china per raccoglierla con le mani. Si siede e gioca con la sabbia, felice come un bambino. Sdraiato su un fianco in riva al mare, con la sua canzone preferita nelle cuffie, sogna che quell’istante duri per sempre. Le luci si spengono, la magia finisce. Non c’è sazietà nel cuore di chi è costretto ad andarsene.
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lamiaprigione · 2 years ago
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Se ho smesso di scrivere è perché ho smesso di leggere, quattro anni fa durante la pausa pranzo mi chiudevo in macchina per fare l’amore con l’Achmatova, adesso è già tanto se riesco a mangiare un panino. Allora ero più evoluto, oggi mi chiedo quanto io debba arrivare a guadagnare per vivere la vita che voglio. Eppure, per farmi cambiare idea, penso sia sufficiente una persona con due biglietti di sola andata per l’Islanda. Vorrei che la domenica non terminasse, non ho mai capito chi non vede l’ora della sua fine. I felici non osservano orologi. 
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lamiaprigione · 2 years ago
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Quando all’inizio di quest’anno ti ho detto come avrei affrontato la situazione, tu mi hai guardato sconsolato e mi hai risposto “ma io non sono come te, non riesco a impormi. Ti guardo e so che farai strada proprio per questo, comunque sono riuscito a costruirmi la carriera in altro modo, senza battere i pugni sul tavolo. Ora però sono stanco”. Non avevo capito che il tuo malessere ti avrebbe portato a dare l’addio, cinque anni prima della pensione, al lavoro per cui hai sacrificato 26 anni della tua vita.
Ora siamo da due mesi divisi, ma quando i clienti lo richiedono non perdo tempo per tornare da te che, con un’umiltà mai vista per una persona del tuo ruolo, mi lasci l’ufficio. Ancora ricordo quando la prima volta mi facesti sedere sulla tua poltrona e mi dicesti “abituati, perché un giorno questa sarà la tua stanza”. Per riuscire ad andartene, hai dovuto allontanarmi. Mi godo queste ultime settimane di lavoro con te e sono commosso dal fatto che hai deciso di affidarmi i tuoi clienti storici. “Senti, ho bisogno di qualcuno di fidato che mi aiuti a gestire queste posizioni, ti va di farlo?”. Io non ti ho risposto. Ho sorriso e guardato avanti.
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lamiaprigione · 2 years ago
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