#aurora tamigio
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What were my 2023 favourite books?
Grazie a @transaeneas per il tag!
Molto rumore per nulla, William Shakespeare Avendo avuto occasione di interpretare Beatrice per il saggio teatrale di Natale ed essendomi piaciuta molto come personaggio, non potevo non leggere tutta l'opera in cui compariva. Giustamente, essendo una commedia, mi sono molto divertita! Ho adorato i personaggi (secondari) di Beatrice e Benedetto e i loro graffianti scambi di battute, così come non ho disprezzato la sottotrama di Dogberry e Verges. Forse l'antagonista e la trama principale sono un po' deboli, ma nonostante tutto una lettura gradevolissima! (Senza contare che ho avuto modo di vedere la trasposizione teatrale con David Tennant e Catherine Tate, che mi ha fatta spaccare dal ridere.)
Trotula, Pietro Greco Un saggio super interessante, dalla scrittura che scorre via come acqua, su una figura altrettanto interessante: la prima medica della Scuola di Salerno. Si tratta della sua vita, delle sue (presunte) opere, del contesto storico-geografico in cui ha operato, della sua ricezione, ed ho imparato tantissimo. Mai sottolineato così tanto un libro.
Il cognome delle donne, Aurora Tamigio Sarò sincera, non sono una grande fan delle saghe familiari, e generalmente neanche di quelle storiche. Eppure, sarà stata l'ambientazione abbastanza vicina temporalmente (il Novecento), sarà stata la costruzione dei personaggi o la scrittura, ma ho divorato questo romanzo. Aurora Tamigio descrive la storia di una famiglia dal punto di vista delle sue donne (nonna, madre e tre nipoti), creando personaggi memorabili e tutti distinti, evitando anche (secondo me) di cadere in cliché fastidiosi. Una lettura che mi ha tenuta incollata e piacevolmente intrattenuta durante le vacanze.
Preludio alla Fondazione, Isaac Asimov In realtà è una rilettura, anche abbastanza dilatata nel tempo visto che avevo letto questo romanzo durante il mio secondo anno di università. Ma quest'estate ho rispolverato un po' della collezione asimoviana di mio padre, e Preludio è senza dubbio il mio preferito. Adoro la dinamica tra i due protagonisti, Hari e Dors (lei in particolare, è uno dei miei personaggi femminili preferiti in assoluto), l'esplorazione del pianeta-ecumenopoli di Trantor, le sue diverse culture, i vari capitoli dal punto di vista dell'antagonista e il colpo di scena finale. Alla fine, è diventato un vero e proprio comfort book e lo rileggo sempre volentieri!
Taggo a mia volte @hercorrupterofwords, @moi-ennepe, @headofmars, @anniegamgee e @dakovas-basette, ma non sentitevi obbligat*!
#tag game#fla speaks#much ado about nothing#william shakespeare#trotula#il cognome delle donne#aurora tamigio#foundation series#isaac asimov#prelude to foundation
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Aurora Tamigio è la vincitrice del Premio Bancarella 2024
da redazione A vincere la 72esima edizione del Premio Bancarella con 185 preferenze è l’esordiente siciliana Aurora Tamigio con Il cognome delle donne (Feltrinelli). Nata a Palermo nel 1988, cresciuta a Milano, l’autrice, che firma una saga familiare ambientata nella sua terra d’origine, ha ringraziato “le donne a cui questo libro è dedicato”. All’origine c’è Rosa. Nata nella Sicilia di inizio…
#italia#leggere#libri#politica#2024#Aurora Tamigio#diritti#donne#epopea#Feltrinelli#libro#Palermo#Premio Bancarella#romanzo#Sicilia#society
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A. Tamigio-IL COGNOME DELLE DONNE “comincia tu a tenerti il tuo, e poi si vede…”
Caterina è la figlia della mia vicina di casa, una giovane ostetrica con una visione del mondo aperta e sempre disponibile ad aiutare chi ha bisogno. È sposata con un giovane professore di lettere, altrettanto aperto al mondo. Da poco mamma di un bel bambino, fa una scelta “rivoluzionaria” che mi ha lasciato a bocca aperta: Il bambino porta il cognome della madre! E la legge è dalla sua…
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#Aurora Tamigio#Femminismo Italiano#Paola Cortellesi#pater familias#Patriarcato#Referendum 2Giugno 1946
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AURORA TAMIGIO STRAVINCE AL PREMIO BANCARELLA 2024 CON “IL COGNOME DELLE DONNE”
22 luglio 2024
All’ombra del Campanone, di fronte alla piazza completamente gremita, rinfrescati dalla consueta brezza estiva pontremolese, il notaio Sara Rivieri ha comunicato l’esito dello scrutinio della 72esima edizione del Premio Bancarella, proclamando vincitore il libro “Il cognome delle donne” di Aurora Tamigio con 185 voti sui 188 possibili. Un plebiscito che bissa la vittoria di un’altra donna, Francesca Giannone, autrice de “La portalettere” vincitrice dell’edizione 2023. La Giannone, Presidente del Premio Bancarella 2024, nel pomeriggio aveva presentato il suo secondo libro “Domani, domani”, ed aveva incoraggiato i finalisti a godersi con spensieratezza la serata. Aurora non abbiamo dubbi che l’abbia fatto. Molto vicini ma distanti, invece, gli altri finalisti: Valeria Galante (Diana e Dario Lama), secondi con 88 preferenze, 84 per Marilù Oliva e la sua “L’iliade cantata dalle dee”, 81 voti per “L’inventario delle nuvole” di Franco Faggiani, a seguire Emanuela Anechoum, 66 voti ed infine Daniele Pasquini 60, con “ Selvaggio Ovest”. L’edizione 2024 è stata impreziosita dall’accompagnamento musicale del duo, chitarra e voce, Giacomo Rossetti e Federico Biagetti e dalla conduttrice del TGCom Carolina Sardelli. Emozione per l’Editore Carlo Feltrinelli e la sua squadra ed emozione anche tra gli sponsor, per la prima volta, in qualità di principale sostenitore di Vittoria Assicurazioni, rappresentata da Stefano Zanetto, che si unisce ai già storici partners: Edison, Fondazione Carispezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Gruppo Bertolini, Rotary e Lyons. Momenti emozionanti anche per la consegna della Gerla d’oro da parte di Roberto Lazzarelli, Presidente dell’Unione Librai Pontremolesi alla libreria Giovannacci di Biella e dei segnalibri realizzati dalle ragazze dell’ IPM di Pontremoli.
“Molti dei presenti in piazza della Repubblica non erano ancora nati, nemmeno io, e quelli che c’erano avevano probabilmente i calzoncini corti. Il Bancarella Sport e il Bancarella della Cucina non erano ancora stati pensati dalla Fondazione Città del Libro e dalle Associazioni dei Librai, quando Andrè Schwarz vinceva con Feltrinelli il Bancarella con il libro “L’ultimo dei giusti” nel 1961. Ci ha pensato Aurora a riportare nell’albo d’oro il nome di questa grandissima casa editrice che da troppo tempo mancava” questo il commento a caldo del Presidente della Fondazione Città del Libro Ignazio Landi
Foto: Walter Massari fotografo
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Sto leggendo La portalettere, nuova uscita della casa editrice Nord dell'autrice Francesca Giannone, e finora è una bocciatura su tutta la linea.
Sulla carta dovrebbe essere il mio nuovo libro preferito, e lo sa bene mio fratello che me l'ha regalato per Natale scegliendolo in libreria con tanta cura. "A mia sorella piace molto Elena Ferrante," ha detto al libraio. Peccato che della Ferrante in questo libro ci sia solo l'ambientazione nel sud Italia e la narrazione corale e familiare.
I problemi principali sono due: i personaggi e lo stile di scrittura.
La scrittura è melodrammatica e infarcita di cliché, ma soprattutto non si sofferma sui dettagli narrativi né sulla psicologia dei personaggi (gravissimo per un romanzo familiare). Il risultato è che la trama sembra quella di una fiction Rai, raccontata come un riassunto delle puntate precedenti. Non c'è mordente, e i colpi di scena telefonatissimi non fanno effetto.
I personaggi sono uno stereotipo dopo l'altro: la coppia di fratelli inseparabili, uno estroverso e l'altro riservato; la moglie comare che incarna i ruoli tradizionali in tutto e per tutto; l'amante che ha nascosto di aver avuto un figlio dall'amato; il tradimento e l'amore tra due cognati. Peggiore di tutti è la protagonista: la perfetta Anna, donna forte, femminista, atea che la vince su tutti dimostrando quanto sono toste le donne. Il messaggio è sacrosanto, ma anche terribilmente - purtroppo - irrealistico per l'epoca, oltre che un altro stereotipo bidimensionale. Vorrei ricordare che siamo tra gli anni '30 e '50 in un paesino rurale nel pugliese.
Sottolineo che queste trame melodrammatiche e i temi femministi non sono impossibili da gestire in un buon romanzo con questo tipo di ambientazione: c'è riuscita la Ferrante, ma anche Michela Murgia, o più recentemente Aurora Tamigio con il suo valido sebbene ingenuo esordio Il cognome delle donne. Le cose, però, bisogna saperle raccontare (e scrivere).
Forse farò un reblog con altre considerazioni a fine lettura.
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"Il Cognome delle Donne": Una Saga Familiare Intensa e Commovente tra Tradizione e Libertà. Aurora Tamigio ci regala un racconto epico e toccante che esplora le vicende di tre generazioni di donne, tra sfide, amori e lotte per l’autodeterminazione. Recensione di Alessandria today
"Il Cognome delle Donne" di Aurora Tamigio è un romanzo che racchiude al suo interno l'essenza della resilienza e della forza femminile attraverso tre generazioni di donne che affrontano la vita con coraggio e determinazione.
“Il Cognome delle Donne” di Aurora Tamigio è un romanzo che racchiude al suo interno l’essenza della resilienza e della forza femminile attraverso tre generazioni di donne che affrontano la vita con coraggio e determinazione. La storia prende il via con Rosa, una donna forte e indomabile nata nella Sicilia rurale all’inizio del Novecento. Fin da bambina, Rosa dimostra di essere diversa, una…
#amore e sacrificio#anni Sessanta#Anni venti#Aurora Tamigio#autrice esordiente#Descrizioni Vivide#Emancipazione#Emancipazione femminile#eredità familiare#Forza Femminile#generazioni a confronto.#Il cognome delle donne#legami familiari#lotta per l’autodeterminazione#narrativa al femminile#narrativa contemporanea#Narrativa storica#personaggi memorabili#Premio Bancarella#resilienza#Romanzo commovente#romanzo di formazione#romanzo di successo#Romanzo Epico#Romanzo italiano#romanzo pluripremiato#Saga familiare#scrittrice italiana#Sicilia#Società patriarcale
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"Eredità e Rivoluzione: 'Il cognome delle donne' di Aurora Tamigio". Recensione a cura di Alessandria today
“Radici Profonde e Rami Spezzati: ‘All’origine c’è Rosa’, una Saga Familiare Tra Amore e Sfide” “All’origine c’è Rosa” è una narrazione che ci porta nel cuore pulsante della Sicilia di inizio Novecento, dove la vita si snoda tra le pieghe di un tessuto sociale e familiare denso di tradizioni, passioni e lotte quotidiane. L’autore intesse una saga familiare che affonda le radici in Rosa, una donna…
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#Alessandria today#Aurora Tamigio#Eredità e Rivoluzione#Il cognome delle donne#Libri#Recensioni#Scrittori
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"Il Cognome delle Donne", di Aurora Tamigio. Un Viaggio Epico nell'Anima Femminile. Recensione a cura di Alessandria today
Aurora Tamigio ci regala un’opera letteraria straordinaria con “Il Cognome delle Donne”, un romanzo familiare che cattura il cuore e l’anima del lettore sin dalle prime pagine. Il libro rappresenta un esordio impressionante, in cui la scrittura avvincente e il profondo intreccio di saggezza antica e leggerezza immaginifica creano un’esperienza di lettura coinvolgente e indimenticabile. La…
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#Aurora Tamigio#Il cognome delle donne#Recensione a cura di Alessandria today#Un Viaggio Epico nell&039;Anima Femminile
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Recensione del libro: Il cognome delle donne, di Aurora Tamigio. Narratori Feltrinelli
Il cognome delle donne, di Aurora Tamigio Il cognome delle donne di Aurora Tamigio è un romanzo familiare che affascina con la sua freschezza e il suo passo veloce. Con un’epica popolare, un’anima antica e una leggerezza immaginifica, l’autrice ci trasporta in un viaggio coinvolgente, fatto di risate e lacrime, con personaggi indimenticabili. La scrittura di Tamigio sembra così semplice, ma è…
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Recensione del libro: Il cognome delle donne, di Aurora Tamigio. Narratori Feltrinelli
Il cognome delle donne, di Aurora Tamigio Il cognome delle donne di Aurora Tamigio è un romanzo familiare che affascina con la sua freschezza e il suo passo veloce. Con un’epica popolare, un’anima antica e una leggerezza immaginifica, l’autrice ci trasporta in un viaggio coinvolgente, fatto di risate e lacrime, con personaggi indimenticabili. La scrittura di Tamigio sembra così semplice, ma è…
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