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Il tiglio secondo Luca Maffei
Il tiglio secondo Luca Maffei
Ci sono odori e profumi scolpiti nella memoria di ciascuno di noi e uno di questi è il profumo del tiglio. Basta annusarlo appena che riaffiora un ricordo, una sensazione, la casa di campagna dove passavamo le vacanze estive con i nonni, una sensazione diffusa di benessere (le tisane al tiglio sono infatti rilassanti), l’immagine della strada che percorrevamo per andare a casa dell’amica/o del…
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Una collezione che celebra tre agrumi italiani: Bergamotto di Calabria, Cedro di Diamante e Mandarino di Sicilia. Un imprenditore illuminato, il più importante naso italiano e l’azienda calabrese leader nell’estrazione e lavorazione di oli essenziali di bergamotto e agrumi italiani. Scopriamo insieme, con i tre protagonisti, la White Collection di Perris Montecarlo: ovvero gli agrumi come non li avete mai sentiti…
GIAN LUCA PERRIS FOUNDER E DIRETTORE CREATIVO DI PERRIS MONTECARLO
Come nasce White Collection di Perris Montecarlo? Avevo in mente da tanto tempo di creare una collezione che parlasse delle materie prime italiane. L’occasione è nata quando il Sig. Capua mi ha presentato delle materie prime eccezionali: primo tra tutti il bergamotto spugna, che ha caratteristiche qualitative e olfattive uniche. Capua 1880 non é solo tradizione ma tanta innovazione, è per questo che ho dedicato la prima collezione delle materie prime Italiane agli agrumi e a Capua 1880.
Prima memoria olfattiva legata agli agrumi. L’odore del mandarino. E’ un frutto che mi piace tantissimo, piace credo a tutti i bambini, perché é più dolce di tanti agrumi e mi ha accompagnato per molto tempo. Ad esso sono legati i ricordi di infanzia e soprattutto di scuola, quando giocavo con la buccia e spruzzavo l’olio negli occhi dei compagni.
Prima fragranza agrumata. La mia famiglia é proprietaria di Houbigant, storica maison francese di profumi, e per tanto tempo ho indossato il loro Fougere Royale, che ha inaugurato la famiglia dei fougère. Il bergamotto é il principe di quel profumo insieme al geranio e la lavanda. Un odore elegantissimo.
La White Collection di Perris Montecarlo celebra tre agrumi. Sì, Bergamotto di Calabria, Cedro di Diamante, Mandarino di Sicilia, che nascono da una collaborazione fatta esclusivamente con materie prime di Capua 1880, una delle più grandi eccellenze che abbiamo in Italia. Oltre il 90% del bergamotto usato nella profemeria mondiale proviene dalla Calabria, e Capua è il più grande produttore di olio essenziale di bergamotto al mondo.
Da chi sono state create le fragranze? Da me e Luca Maffei. Entrambi abbiamo inziato a formulare su tutte e tre le materie prime. Luca ha scritto subito una formula sul cedro che mi è piaciuta tantissimo. Il profumo al mandarino è una mia formula: ovvero l’interpretazione della maturazione del frutto sull’albero. Sono partito dalla frazione verde e fiorita che fa Capua per portarlo poi a diventare maturo e dolce nel fondo, passando per la frazione verde completa. Si sente un mandarino che parte verde e fiorito per poi diventare completo, maturo e solare, era l’idea che avevo in mente dall’inizio. Per Bergamotto di Calabria sia Luca che io abbiamo provato a fare cose ma non ne venivamo a capo. Il bergamotto è usato tantissimo nella profumeria, ma mai come attore protagonista, per via della sua volatilità. L”idea era prendere le caratteristiche bergamotto spugna e trasportarle anche nella vita del profumo. Avevo scritto una formula che in certe cose mi piaceva ma non riusciva ad esprimersi come volevo, a questo punto Luca si è offerto di rivederla e di interpretarla e ha chiuso il progetto, che é cofirmato da entrambi. Luca e io siamo molto amici e quando lavoriamo insieme ci scambiamo informazioni, nel caso del bergamotto é una formula iniziata e chiusa da un’altra persona e questo non è facile, non mi è mai successo.
Ci descrive le tre fragranze con degli aggettivi? Bergamotto di Calabria é la freschezza ed eleganza. Spezie, iris, muschi sul fondo, una parte legnosa gli conferiscono quell’eleganza tipica di questa nota. Mandarino di Sicilia fa pensare all’estate, anche se un agrume invernale, perché é luminoso con note fresche e agrumate, ma anche dolci e fruttate. Il cedro ha la freschezza ed eleganza tipica degli agrumi ma è privo di acidità. Ha freschezza ed eleganza ed una dolcezza inaspettata.
Come li indosserebbe? Bergamotto di Calabria é l’abito elegante estivo. Mandarino di Sicilia con un abito casual. Cedro di Diamante con la sua dolcezza sensuale lo vedo con uno smoking per via della nota fumosa nell’accordo e la parte speziata che da carattere, tra tutti è quello secondo me più maschile.
LUCA MAFFEI, NASO E AD DI ATELIER FRAGRANZE MILANO
Ricorda la prima volta che ha sentito il bergamotto? La prima volta che ho sentito il bergamotto naturale è stato alla scuola di profumeria, quando mi hanno insegnato a riconoscere le materie prime della profumeria, ed era il bergamotto italiano di Capua.
E’ la prima volta che hai usato il cedro per realizzare un profumo? Sì. E’ stato amore a prima vista. La prima volta che l’ho sentito è stato un paio di anni fa, ero in Osmothèque per una conferenza sulle materie prime usate nei profumi storici di Houbigant e ne sono rimasto molto colpito. Ha una sfumatura olfattiva che nessun altro agrume ha.
Che apporto danno gli agrumi ad una fragranza? Aprono le note di testa e conferiscono freschezza, luminosità, ed energia. Il limone e la limonetta per esempio sono esplosivi. Il limone da una carica fresca, energizzante e frizzante. Il bergamotto per me è luce, è come se desse un bagliore alla nota di testa, la illumina. Arancio e mandarino conferiscono dolcezza, morbidezza, rotondità, sono estremamente confortevoli. Il cedro mi piace tanto perché ha sia la parte frizzante nella scorza ma da anche una scarica di freschezza.
Quale tra gli agrumi consumi regolarmente a tavola? Il mandarino mi piace da morire se usato nei profumi femminili, per dare dolcezza legato alle resine come il benzoino, ma non mi piace per niente come frutto perché non amo il suo gusto. Consumo regolamente il pomplemo, nei succhi o nelle insalate, ma nei profumi mi delude sempre perchè rende poco.
Quale tra tutti gli agrumi è più difficile da lavorare? Il bergamotto sembra il più semplice ma è molto difficile da lavorare, soprattutto nel caso di Bergamotto di Calabria. Volevo che ce ne fosse dentro il meno possibile, quasi il 50 per cento della composizione, e che uscisse l’aspetto naturale, ma é stato difficilissimo a causa di questa sua particolarità della nota di testa, quando è così sovradosato e difficile da far sentire in maniera corretta.
Cosa puoi dirci della fragranza Cedro di Diamante? Non succede quasi mai ma qualche volte capita che senti una materia prima e ti trasporta subito olfattivamente. Mi ha ispirato ed è venuto bene quasi alla prima prova. Il cedro con la sua nota frizzante mi ha portato ad usare il ginger fresh, gustativo, il cardamomo per un contrasto speziato, il pepe di Sichuan che con la sua nota limonosa spinge l’aspetto della nota verde della scorza, e poi dei muschi per dare volume. Ho notato che il cedro gonfia i muschi, ad alta concentrazione amplifica il volume dei muschi.
Ci descrive Cedro di Diamante con degli aggettivi? Un posto caldo, marino, possibilmente mediterraneo, in una giornata afosa, Cedro di Diamante è una secchiata ghiacciata che ti rinfresca.
Come indosseresti Cedro di Diamante? Con un abito sartoriale dai toni chiari.
LUCA BOCCA OZINO,SALES ACCOUNT MANAGER DI CAPUA 1880
Ci parla del bergamotto a spugna? Cosa ha di diverso? E’ un tipo di estrazione storica che oggi non si fa più, tranne in casi eccezionali. Le quantità prodotte sono minime e la qualità dell’olio essenziale è diversa da quello classico. Tutto viene fatto a mano da due signori molto anziani, i fratelli Amodeo, gli unici ancora in grado di farlo. La frutta é tagliata in loco, il bergamotto viene spolpato, per evitare il contatto con il succo, e la scorza viene messa in acqua. La fase successiva vede schiacciare la scorza su una spugna di mare precedentemente fissata su una barra di legno. La buccia schiacciata sulla spugna di mare rilascia l’olio essenziale che viene assorbito dalla spugna, una volta che questa si riempie, gocciola in un coppo di trerra cotta. Grazie all’acqua che è rimasta nella scorza si forma una doppia fase che viene separata manualmente soffiando sulla superfice con la bocca. L’essenza rimane in alto e l’acqua per via del peso scende in basso. L’olio viene fatto colare poi in un altro contenitore di terracotta. La qualità dell’olio essenziale estratto con questo metodo è altissima e l’odore è più vicino al frutto, in quanto non entra in contatto con l’acciaio, come nell’estrazione classica fatta delle macchine industriali, che comunque sono aggressive. L’odore risulta molto più delicato, meno pungente, e secondo i commenti dei profumieri che hanno avuto modo di sentirlo è già un profumo pronto.
Il bergamotto a spugna é un’eccellenza tra le eccellenze che avrà un costo diverso immagino. Il costo è almeno quattro volte superiore all’essenza pura e normale ma perché tutto il processo è fatto a mano, e inoltre se ne possono produrre piccole quantità.
Ci parla del cedro? Il cedro viene estratto in modo classico, e proviene da Diamante, una delle più grandi piantagioni di cedro in Calabria. Esistono due qualità di cedro: amaro e dolce. Amaro lo usano gli ebrei per la festa dello “Sukkòth” (Festa delle capanne) che si celebra a ottobre e rappresenta per gli ebrei di tutto il mondo l’avvenimento religioso più importante. La frutta in questo caso viene scelta direttamente sull’albero perchè deve avere caratteristiche particolari. Al contrario del cedro amaro quello dolce, usato in profumeria, ha una buccia più liscia e meno rugosa, e come se fosse un limone geneticamente modificato, è gigante può arrivare alla dimensione di una palla da rugby. Noi usiamo cedro calabrese e siciliano. E’ dolce ma mantiene comunque l’aspetto fresco e agrumato e se ne produce poco per via della disponibilità limitata.
Perché disponibilità limitata? Al contrario di limoni, arance e mandarini non esistono tante piantagioni di cedro, è un frutto che non si consuma a tavola se non in Calabria. Meno piantagioni vuol dire meno disponibilità e un costo maggiore rispetto ad altri agrumi.
Ci parla invece del mandarino? Abbiamo tre tipi di mandarini: verde, giallo e rosso. il mandarino verde e giallo sono lo stesso frutto, raccolto nello stesso periodo, quello che cambia è il metodo di estrazione che da origine a due due prodotti diversi. Entrambi si raccolgono a fine settembre inizio ottobre, quando il frutto è ancora piccolo e verde. Un’estrazione vede grattare la scorza per cui l’olio ottenuto ha il colore verde, della buccia e della clorofilla e un odore verde, fresco, pungente. L’altro tipo di estrazione vede spremere il frutto, l’essenza ottenuta è quella di mandarino giallo e ha un odore succoso e fruttato. Il mandarino rosso é raccolto a fine maturazione, a dicembre, e l’olio si estrae schiacciando il frutto, l’odore é zuccherino e fruttato tipico di fine maturazione. I mandarini verde e giallo provangono dalla Calabria, quello rosso dalla Sicilia.
White Collection di Perris Montecarlo: gli agrumi come non li avete mai sentiti Una collezione che celebra tre agrumi italiani: Bergamotto di Calabria, Cedro di Diamante e Mandarino di Sicilia.
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THE HARMONIST - GOLDEN WOOD - Yang Collection - Eau de Parfum - L'eterna ricerca di armonia. L'armonia è il fine che eleva, è ciò che vorremmo percepire tra sentimenti e aspirazioni, vivere "in armonia" è qualcosa a cui tutti aspiriamo, una condizione ideale che riassume il significato di pace. “Ciò che desidero, è che tutto sia circolare e che non ci sia, per così dire, né inizio né fine nella forma, ma che essa dia, invece, l'idea di un insieme armonioso, quello della vita” sosteneva Van Gogh e il senso della circolarità, della fluidità appartiene anche all'antica filosofia Feng Shui il cui principio essenziale si basa sulla capacità dell'individuo di ricercare il proprio equilibrio in armonia con i cinque elementi fondanti della vita: terra, legno, fuoco, metallo, acqua. In ognuno di noi risiedono tutti gli elementi ma uno in particolare, determinato da genere, luogo e data di nascita, caratterizza il nostro destino. Per approfondire l'argomento e scoprire la fragranza allineata al mio elemento guida ho esplorato il sito di The Harmonist e scoperto che 'metallo' e Golden Wood, jus parte della collezione Yang, rappresentano i riferimenti identitari che governano la mia essenza. Nulla di più vero. The Harmonist, brand d'eccellenza nel panorama della profumeria artistica, è stato fondato da Lola Tillyaeva nel 2013 con il desiderio di proporre fragranze ispirate alla filosofia Feng Shui per sollecitare in chi le indossa maggiore sensibilità nell'approccio al proprio mondo interiore e al conseguente riverbero in quello esteriore. La collezione è attualmente composta da tredici jus sviluppati con la complicità del maestro profumiere Guillaume Flavigny. Attingendo alle materie prime più esclusive provenienti da presidi etici in tutto il mondo, il profumiere concerta una struttura olfattiva più intrinseca e profonda, capace di incoraggiare, attraverso accordi aromatici inediti, maggiore sintonia con l'io intimo e l'ambiente circostante. Golden Wood è confortante, maestosa, potente come un albero secolare dal quale sentirsi protetti. La fragranza abbraccia le tonalità profonde dei legni nobili, la forza aromatica del legno di quercia, l’energia calda e pervasiva del legno di cabreuva, anticipati dalla freschezza speziata penetrante dell’accordo iniziale mandarino, elemi e malto d’orzo. Rassicurante e morbida nell’evoluzione, sembra offrire ai sensi un vortice di riflessi cangianti, come intinti nell’aura dorata di un rito propiziatorio, la velatura fumé della betulla, la soave dolcezza della fava tonka si completano nel suadente accento ambrato. Un'armonia di luce raggiante e legni ad infondere consapevolezza e fiducia nel domani. Creata da Guillaume Flavigny. La fragranza è presentata nell'elegante flacone ampolla bianco lucido nel formato da 100 ml. In profumerie selezionate e da Atelier Zeitgeist presso Rinascente Duomo Milano.
We all need to live in Harmony. My latest article before Christmas enthusiastically goes to a scent inspired by Feng Shui, the ancient Asian philosophy whose basic principle is to find balance and harmony between the five elements of life: wood, earth, metal, water, fire. Each of us possesses all the elements but is guided by one in particular which is determined by place and birthdate. So I decided to find out more by clicking The Harmonist website and it came out that mine goes harmoniously with Golden Wood fragrance. So True. Founded in 2013 by Lola Tillyaeva, The Harmonist is a remarkable niche brand with a collection of 13 fragrances developed with master perfumer Guillaume Flavigny. Scents are made with finest worldwide ethically sourced ingredients and are conceived, in their olfactory structure, to give a better perception of one’s inner essence and aspirations. Golden Wood is majestic and reassuring like a century-old tree where find protection from all odds. Deep tones of noble woods, aromatic strenght of oak, the pervasive energy of cabreuva, a fresh tangerine hint over malted barley and elemi, then the smokey veil of birch, creamy tonka bean and amber lavishly enlighten the sillage. Here I stand in perfect scented harmony. more on instagram.com/igbeautycove ©thebeautycove
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Dior Christmas Store illumina il cuore di Milano
Per Monsieur Christian Dior, «i couturier sono tra gli ultimi custodi della meraviglia». E a proposito di meraviglia, in Piazza San Babila, nel cuore di Milano, Dior apre le porte del suo atelier dei sogni per il periodo natalizio. Il Dior Christmas Store, aperto fino al 24 dicembre, è un mondo incantato fatto di attività esclusive come consultazione fragranze, consulenze make-up e beauty class su appuntamento con gli esperti della Maison.
Numerosi articoli in limited edition sono inoltre personalizzabili in questo magic place, con nastri e box griffati. In regalo, per ogni acquisto fatto, c’è la boule natalizia decorata a mano da alcuni tra i giovani più creativi dell’Accademia di Brera. Il mondo Dior avrà inoltre un calendario ricco di eventi e regala un momento instagrammabile: le sue luminarie, per oltre un chilometro da Piazza San Babila fino a Largo Cairoli.
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Narciso Rodriguez III è uno fashion designer americano, di origini cubane.
Figlio di immigrati cubani – il padre era un lavoratore portuale cubano originario delle Isole Canarie – , Narciso Rodriguez cresce a Newark, nel New Jersey, in una zona molto povera, ma studierà arte e moda alla Parson’s School di New York. I suoi genitori non erano molto entusiasti della sua carriera prescelta in quanto la moda non è una scelta molto macho nella società cubana.
Rodriguez ha lavorato come designer freelance a New York, agli inizi degli anni novanta, prima di diventare direttore del design femminile per l’ etichetta Anne Klein – nello stesso periodo in cui nella maison lavorava anche Donna Karan – per poi lavorare per Calvin Klein dove ha lavorato alla collezione di cappotti e alla linea di pellicce del designer. Nel 1995, Rodriguez divenne design director di Tse, dove presentò collezioni ready to wear per uomo e donna a New York. Contemporaneamente, Rodriguez è stato nominato designer e consulente per Nino Cerruti a Parigi. Per l’etichetta Cerruti, Rodriguez ha contribuito a progettare la linea femminile. Fino a questo punto, Cerruti aveva avuto successo con la sua linea di abbigliamento da uomo, ma non con quella da donna. Rodriguez ha contribuito a rivitalizzare la linea femminile di Cerruti con i suoi design accattivanti e semplici.
Mentre lavorava ancora per Cerruti, Rodriguez ha disegnato diversi abiti da sposa su base freelance. Per il matrimonio del marzo 1996 di Dina Ruiz con l’acclamato attore Clint Eastwood, Rodriguez ha disegnato il suo vestito.
La sua prima grande attenzione nella scena della moda mondiale, la ottiene quando disegna, nel 1996, l’abito da sposa della amica e ex-collega Carolyne Bessett, nell’occasione del matrimonio con John Fitzgerald Kennedy Jr. , dipendente di Calvin Klein.
Nell’ottobre 1997, la prima collezione femminile pronta da indossare con il marchio Narciso Rodriguez, in collaborazione con il gruppo italiano Aeffe un’azienda manifatturiera italiana di proprietà della designer di moda di Alberta Ferretti, è stata presentata a Milano per la stagione Primavera / Estate 1998. Nonostante il fatto che Rodriguez non abbia cercato i riflettori, la sua prima sfilata di moda in assoluto, a Milano, in Italia, nell’ottobre 1997 per la stagione primavera 1998, è stata un successo e un divertimento per lo stilista.
Dopo la collezione, Rodriguez è stato premiato come “best new designer” ai premi di moda Vogue / VH1 di New York e al “Perry Ellis award” per il miglior nuovo designer dal consiglio degli stilisti americani.
Dopo aver realizzato il vestito di Sigourney Weaver indossato per la cerimonia per l’assegnazione dei premi Oscar ed aver disegnato una collezione per il gruppo italiano Aeffe, nel 2001 fonda il proprio brand, sotto la casa di moda spagnola Loewe.
Loewe, la casa di leather luxury spagnola fondata a Madrid nel 1846 e di proprietà di LVMH dal gennaio 1997, ha nominato Rodriguez direttore del design della collezione donna ready to wear. La prima presentazione in passerella per Loewe si è tenuta nel marzo 1997 durante la stagione autunno / inverno 1998 di Parigi. All’inizio del 2001, Narciso Rodriguez ha rifiutato di rinnovare il suo contratto con Loewe. Nel settembre 2001, AEFFE (Italia) ha accettato di finanziare la produzione della propria etichetta, che è iniziata con l’autunno 2001 con grande successo.
Per la sua collezione Autunno / Inverno 2001 pronta da indossare, Narciso Rodriguez ha deciso di tornare a New York.
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Narciso è il primo designer nella storia a ricevere il premio di designer di abbigliamento femminile dell’anno dal consiglio degli stilisti americani consecutivamente nel 2002 e nel 2003. Ha continuato a mostrare le sue collezioni a New York, dopo essersi unito a una nuova generazione di designer noti per squisita sartoria e design raffinato e artigianato.
Eleganti e ultramoderni, gli abiti di Narciso Rodriguez combinano colori e forme audaci con tessuti lussuosi, creando una visione contemporanea della femminilità che si basa più su silhouette forti e linee pulite che fronzoli e pastelli. L’etichetta è specializzata in abiti da sera morbidi e setosi, ma produce anche abiti e abiti da cocktail che rimandano allo stile mod dei primi anni ’60. Architettonico, puro, scultoreo, preciso, sensuale, elegante, moderno, classico, pratico, femminile, elegante. Il suo stile è americano con un’influenza europea e latino nel cuore. Americano, perché Narciso Rodriquez padroneggia alla perfezione l’arte della sartoria aerodinamica precisa per servire uno stile pratico. Con un’influenza europea, perché sia la tradizione che la vitalità dell ‘”haute couture” sono state fonte di ispirazione per Narciso Rodriquez, che ha sviluppato una visione molto personale di timeless elegance, in cui il classicismo genera una nuova modernità. Alla base, la sua moda è influenzata dalla sua eredità latina.
Pezzi aderenti che lusingavano le figure femminili sono stati ritrovati anche nella sua collezione della primavera del 2003, che ha debuttato nel settembre 2002. I suoi abiti sofisticati ma indossabili sono diventati un punto fermo della scena della moda di New York.
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Dal 2003 Narciso Rodriguez lancia una linea di profumi, distribuiti dalla Shiseido.
Nel 2002 e nel 2003 viene scelto fra 450 stilisti come miglior stilista da donna dal Council of Fashion Designers nell’annuale cerimonia tenuta a New York.
In collaborazione con Beauté Prestige International, Rodriguez ha creato la sua prima fragranza, per lei, nel 2003, che ha ricevuto il British FiFi Award per la migliore nuova fragranza quell’anno e il premio Fragrance of the Year / Women’s Noveau Niche nel 2004.
Le sfilate di Rodriguez avuto sempre gran successo come la Collezione Primavera 2004
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e l’autunno-inverno 2004, con abiti aderenti e dettagli corsetto ispirati al suo viaggio al Carnevale a Rio de Janeiro, in Brasile. Le sue sfilate sono diventate quelle che tutti aspettavano con impazienza durante la settimana della moda.
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Rodriguez ha anche collaborato con l’artista Cindy Sherman a un progetto per American Vogue. Il lavoro del designer è stato presentato in diverse mostre museali nel 2006.
La fragranza maschile di Narciso Rodriguez, per lui, è stato lanciato nel 2007 e ha ricevuto il Grand Prix du Parfum Award 2008 per il miglior profumo maschile e il miglior design.
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Maggio 2007, Liz Claiborne ha acquisito una partecipazione del 50% nell’etichetta Narciso Rodriguez. Nel 2008 Narciso Rodriguez ha acquistato la partecipazione del 50% da Liz Claiborne per 12 milioni di dollari.
Le “arti” hanno avuto un ruolo importante nella vita e nel lavoro di Narciso Rodriguez. Il designer ha collaborato a diversi film, tra cui The Family Stone nel 2005 e il remake del 2008 di The Women.
Nel 2008, Narciso Rodriguez, un libro dedicato al designer e al suo processo, è stato pubblicato da Rizzoli con grande successo di critica.
Il 4 novembre 2008, Michelle Obama ha indossato un vestito firmato da Narciso Rodriguez nella sua prima apparizione come moglie del presidente eletto degli Stati Uniti d’America Barack Obama, ottenendo notevole attenzione da parte della stampa.
L’abito, originariamente presentato alla Fashion Week di New York nel settembre 2008, proveniva dalla collezione di design “stress-relief” di Rodriguez.
Rodriguez ha stabilito una relazione con il coreografo di fama internazionale Christopher Wheeldon, fondatore / direttore di Morphoses; ha disegnato costumi per le anteprime americane e britanniche di Morphoses nel 2008.
Rodriguez è stato anche premiato per lo Special Achievement in Fashion da ALMA (American Latino Media Arts Awards) nel 2008. Nel 2009, è stato nuovamente nominato per il premio CFDA del Womenswear Designer of the Year.
Essence, la terza fragranza di Rodriguez è stata lanciata nel 2009.
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Nel 2010, il designer ha vinto il titolo di designer Mercedes-Benz Presents, vincendo la sponsorizzazione di Mercedes-Benz. Rodriguez è stato tra i leader culturali del 2010 selezionati dalla rivista USA Network e Vanity Fair.
Nel 2010, c’è stata una retrospettiva completa del lavoro di Rodriguez a San Juan, Puerto Rico, a beneficio del organizzazione no profit Alas a la Mujer, un gruppo a sostegno dell’educazione delle donne. Il designer ha anche recitato in “American Beauty: Aesthetics and Innovation in Fashion” presso il Museo della FIT. Nel 2010, Sundance ha presentato The Day Before, uno sguardo dietro le quinte del designer e del suo atelier, diretto da Loic Prigent, per la sua serie nelle 24 ore precedenti a una sfilata di moda.
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Il designer ha continuato il suo coinvolgimento nel mondo della danza in una collaborazione con la famosa coreografa Jonah Bokaer nel 2010, in una serie di spettacoli curati da Cecilia Dean e dallo scrittore David Coleman.
La biografia di Narciso Rodriguez ha un peso notevole nel suo stile, sia nei profumi, sia nella moda: si percepiscono chiare influenze americane, europee e latine, che creano, secondo lo stilista, una visione personale dell’eleganza atemporale in cui il classicismo si miscela con la modernità.
Mi piace reinterpretare i classici in chiave moderna
Rodriguez è stato premiato con il FiFi Award per Most Iconic Fragrance of the Past Decade nel 2012 per la sua fragranza for her. In poco più di un decennio, le collezioni Essence e For him sono diventate le icone moderne nel settore delle fragranze.
Ready-to-wear della Collezione Primavera 2012
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Rodriguez ha amicizie di lunga durata con molte attrici, tra cui Sarah Jessica Parker, Claire Danes, Julianna Margulies, Jessica Alba e Rachel Weisz.
Nel giugno del 2013, Narciso ha sposato l’architetto Thomas Tolan.
Nel 2014, Rodriguez iniziò una nuova collaborazione con uno dei coreografi più rispettati di New York, Stephen Petronio, per la stagione dei 30 anni di Petronio, disegnando costumi per Petronio’s Locomotor. L’anno successivo, il designer ha disegnato i costumi per Petronio’s Locomotor/Non Locomotor.
Collezione pre-fall 2014: Rodriguez is a master of elegant simplicity.
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Rodriguez ha continuato a collaborare con Bokaer, disegnando costumi nel 2015 per il Triple Echo del coreografo per la serata inaugurale del Festival Onassis di New York. Ha progettato una scarpa da punta per Hamish Bowles di Vogue che ha curato una mostra in onore del 75 ° anniversario del American Ballet Theatre. L’anno successivo, il designer ha disegnato i costumi per la Petronio’s Locomotor/Non Locomotor. I costumi del designer per Petronio’s Locomotor sono stati presentati in una mostra dal titolo “Dance and Fashion” al Museo FIT nel 2014.
Fall 2015 ready-to-wear: Rodriguez ha sempre mostrato un sottile senso del colore.
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RESORT 2017: capi ispirati alla grafica giapponese
Sfilata Fall 2017
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Oggi, la maison di Narciso Rodriguez ha sede a New York City dove espone le sue collezioni di prêt-à-porter da donna.
PRÊT-À-PORTER AUTUNNO-INVERNO 2019
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aggiornato al 17 ottobre 2019
Autore: Lynda Di Natale Fonte: narcisorodriguez.com, wikipedia.org, web
Narciso Rodriguez #narcisorodriguez #narciso #rodriguez #creatoredellostile #creatoredellamoda #perfettamentechic #felicementechic Narciso Rodriguez III è uno fashion designer americano, di origini cubane. Figlio di immigrati cubani - il padre era un lavoratore portuale cubano originario delle Isole Canarie - , …
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BOND No.9 - MY NEW YORK - Eau de Parfum - Novità 2020 -
There’s something in New York air that makes sleep useless... Here comes the magic aura of New York. Have you ever felt the vibes of the future? Have you ever experienced this metropolis hustle bustle? You’ll never be the same after you’ve had a full taste of the Big Apple.
••••• New York la svettante, crocevia del mondo, metropoli delle infinite possibilità. Globale ed inclusiva, ottimista e resiliente, generosa, innovativa, votata al perpetuo cambiamento, alle metamorfosi sociali, così unica nel guardare al futuro, nell’affrontare le sfide e vincerle con la forza dell’unità e della partecipazione. New York da sempre nell’anima di Bond No9, emblematico brand fondato da Laurice Rahmé subito dopo l’ 11 settembre 2001 quando la città stava cercando di reagire con energia e positività alle difficoltà. Dopo aver creato fragranze dedicate ai suoi quartieri più caratteristici, oggi è NYC nella sua interezza ad essere protagonista. Nella nuova composizione My New York affiorano sensazioni nostalgiche in equilibrio tra ricordi e progetti futuri, attimi in libertà lì dove la città aggrega, ognuno con la propria esperienza e l’emozione di sentirsi parte integrante di una eterogenea comunità, mentre oggi, sospesi in una nuova dimensione, affrontiamo pesanti riflessioni su assenze e mancanze, distanti anche nel percepire una New York poco familiare. E la fragranza ce lo domanda, com’è la tua New York o forse, come vorresti che fosse? La risposta è dentro queste note, lontane dagli stereotipi, che Michel Almairac ha suggerito per profilare olfattivamente una nuova poliedrica New York, forte del suo carattere cosmopolita, energica e indomabile, audace e fascinosa senza pari al mondo. Le si addice un intrigante floriental virato in dinamismo; zenzero, pepe rosa ed elemi pungono in apertura mentre una trionfante rosa in assoluta regala alla composizione ampiezza e avvenenza. Finale enfatico con un accordo boisé sontuoso e accogliente siglato dal trittico tentacolare cashmeran, patchouli e sandalo. Stupendo il flacone da collezione nella tonalità signature royal blue, con collage di bandiere, simbolo di solidarietà globale. Un messaggio odoroso colmo di fiducia ed entusiasmo. Creata da Michel Almairac.
Nel formato Eau de Parfum 50 e 100 ml. In profumerie selezionate e da Atelier Zeitgeist in Rinascente Duomo Milano. ©thebeautycove instagram.com/igbeautycove
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La beauty routine di Carla Tinagli, giornalista. I prodotti che ama di più, e di cui non può più fare a meno
“Mi chiamo Carla Tinagli, sono giornalista professionista da vent’anni, mi occupo soprattutto di beauty, benessere e medicina estetica e sono molto interessata anche al lifestyle e al costume. Sono nata e cresciuta a Milano ma la mia famiglia è livornese e io sono molto legata a questa città toscana, così ventosa e irriverente. Curiosa di indole, mi piace il mare (il Mediterraneo secondo me è il più bello del mondo) e adoro anche le metropoli con i grattaceli e le architetture industriali. Da sempre amo scrivere: ho cominciato a interessarmi di bellezza &Co. un po’ per caso e ci sono rimasta. Mi ritaglio ogni giorno un break per la mia beauty routine, perché penso che sia un’abitudine sana, oltre che rilassante.”
Il profumo per me è…. Un segno di riconoscimento. Anche perché di solito, quando ne inizio un flacone, lo indosso per un po’. Mi diverto a scoprire nuove fragranze: per lavoro mi capita di conoscere diversi nasi, anche molto sperimentali e innovativi, ed è sempre molto stimolante.
Profumo preferito. È difficile scegliere: posso dire che amo le fragranze che impropriamente si definiscono “maschili” (in realtà è una distinzione superata, i gusti non hanno sesso), cioè quelli legnosi, speziati, agrumati e poco fioriti. Non so perché ho queste preferenze, forse perché sono un tipo piuttosto sobrio e non amo farmi notare. Al momento sto usando The Blazing Mr Sam di Penhaligon’s, ma amo Orange Sanguigne di Atelier Cologne ed Eterno di Simone Andreoli, un giovane naso italiano. Anche Terre d’Hermès e Pour Un Homme di Caron fanno parte della mia playlist olfattiva.
Rossetto e smalto preferito. Per le labbra mi piacciono le nuance mattone oppure, per la sera, il burgundy o, sulla pelle abbronzata, il fucsia. Tra i miei preferiti Rouge Coco Shine n.92 Emotion di Chanel, Velvet Matte Lip Pencil Endangered Red di Nars e Lip Paradise Intense Satin di Dear Dahlia n. 808 Megan. Sulle mani porto lo smalto trasparente naturale, mentre sui piedi amo il rosso scuro: Le Vernis Rouge Noir di Chanel per me è un classico irrinunciabile. Non mi piace il carminio: nel senso che sta bene sulle altre ma io, che sono chiara e ho i capelli biondo-rossi, non mi vedo per niente.
I miei prodotti di makeup. Fino ad aprile-maggio applico tutti i giorni il fondotinta, che in primavera sostituisco con una BB cream: entrambi sono un ottimo scudo per radiazioni solari e inquinamento. Adesso uso Health Skin Harmony n. 45 Warm Almond di Max Factor sopra a un velo di Prisme Primer di Givenchy. Poi, a seconda della situazione, enfatizzo gli occhi con la Matita Solo Per i Tuoi Occhi Fumé di Collistar, una riga nera di StyloLiner di Deborah Milano, Mascara Perfect Black di Clarins e lascio le labbra naturali. Oppure faccio il contrario: valorizzo le labbra con il rossetto più vivace (vedi sopra) e metto solo il mascara sulle ciglia.
Non potrei vivere senza…. il latte detergente (per esempio Intensive Moisture Cream di Dermalogica). È un’abitudine che ho preso sin da ragazzina seguendo l’esempio di mia madre: non mi ha mai impedito di truccarmi, a patto che poi alla sera mi struccassi….
Un disastro beauty. L’applicazione dello smalto nelle unghie dei piedi. Non riesco a essere precisa, tant’è vero che ogni mese faccio la pedicure dall’estetista e chiedo di stendermi lo smalto.
I prodotti di skincare preferiti al momento…. Siero, crema contorno occhi e crema idratante per me sono irrinunciabili sotto al makeup: Vital Vita 12 Synergy Serum di TolyMoly, Vineactiv Soin Yeux Défatigant Lissant di Caudalìe e Benefiance Wrinkle Smoothing Cream di Shiseido. Alla sera, dopo aver pulito il viso con il latte e il tonico (Ready Steady Glow Dealy Aha Tonic di Ren), applico di nuovo il siero e il contorno occhi e poi scelgo una texture più ricca e specifica per la notte. Anche gli oli per la mia pelle, che è secca, sono ottimi: Phyto Infusion di Dolomia. Da qualche tempo sulla pelle pulita, prima di procedere con l’idratazione, applico l’Essence (Skin Regimen Microalgae Essence di Comfort Zone), quella lozione fresca e idratante che le Coreane mettono prima del siero: per la mia pelle, che è sempre assetata, è perfetta.
Per i capelli invece…Shampoo e balsamo volumizzanti perché, avendo i capelli sottili, i prodotti che “sostengono” per me sono i più indicati. Mi piacciono anche le linee illuminanti: in questo periodo sto usando Blond Absolu Bain Lumière di Kérastase che regalano luce al mio biondo-rosso, che è naturale.
Per il corpo uso…Ho la pelle secca per cui devo idratarla molto. Una volta alla settimana faccio lo scrub ( Sea Salt di Somatoline Cosmetic ) e tutte le sere applico creme piuttosto ricche, meglio se rassodanti: mi piace la nuovissima Sisleÿa Crème Concentrée Fermeté Corps di Sisley.
Una mania beauty. Prima di fare la doccia al mattina passo sul corpo un olio idratante e poi mi sciacquo sotto il getto: un segreto che anni fa mi consigliò un’estetista in una spa. La pelle rimane più liscia e non rischio di sporcare subito accappatoi e asciugamani!!
Che tipo di pelle ho..Come dicevo secca, ma non particolarmente delicata, per essere chiara. Certo, mi proteggo sempre, adoperando creme idratanti protettive e in estate con filtro 50 e 30. So che le radiazioni solari fanno invecchiare la pelle ma sono un tipo mediterraneo (anche se non sembra!), amo molto il sole e il mare.
Un sito, un canale Youtube un account Instagram dedicato al beauty che amo. Mi piace curiosare on line. Negli ultimi tempi seguo spesso Lisa Eldrige e Huda.
Tra comprare in profumeria e online preferisco…Sicuramente in profumeria (anche la farmacia è molto valida negli ultimi anni….): ho bisogno di provare i prodotti, sentirne la consistenza e l’odore. Per non parlare dei profumi: è sempre bello scoprirne di nuovi…
Un rito prima di coricarmi. La crema per le mani, come Sisleÿa Concentré Anti-Age Mains di Sisley.
Un succo detox o una tisana che amo Da poco mi sono abituata a bere le tisane, fino a poco tempo fa non mi piacevano molto e mi limitavo a due litri di acqua ogni giorno. Da qualche mese tutte le sere sorseggio Ti Drena di Plants&Nature, che è molto comoda, perché liquida e si scioglie nell’acqua senza utilizzare bustine: in effetti aiuta a sentirsi più leggere.
Mi mantengo in forma.. Mi muovo sempre in bicicletta, mi piace camminare e d’estate nuoto appena posso. Dovrei fare di più, lo so, ma non sono tanto sportiva. All’attività fisica spesso preferisco un bel libro o un film.
Dieta o non dieta? Cerco di stare attenta, sono abbastanza moderata, mangio tanta frutta e verdura, poca carne e poca pasta. Sto attenta ai condimenti e ai dolci, purtroppo ho un debole per il pane e per il gelato..
Come mi rilasso. Adoro i massaggi (soprattutto quelli di ispirazione orientale) e i trattamenti nelle spa, ma anche il mare per me è un toccasana.
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Alla scoperta della beauty routine di Silvia Gorlini, founder del concept store SANTASOFIA27. I prodotti che ama di più e consiglia
“Mi chiamo Silvia Gorlini sono Legnanese di origine ma vivo a Milano dal 2008 e sono innamorata di questa città cui devo la mia realizzazione personale e professionale. Dopo il liceo classico e la facoltà di Giurisprudenza in Cattolica sono entrata nell’azienda di famiglia per sopperire a una maternità: l’azienda che porta il mio cognome, fondata da mio nonno nel 1951, produce finestre in legno. Di lì a poco emerse la mia passione per il design, il gusto del bello e la cura per i dettagli che mi hanno portato ad aprire uno spazio nel cuore di Milano, un concept store che oggi si chiama SANTASOFIA27 dedicato alle eccellenze manifatturiere italiane, ma anche un luogo dove poter esprimere l’altra mia passione: quella per il marketing e la comunicazione. Oggi infatti SANTASOFIA27 non è solo un design store dove vedere e toccare con mano bellissimi prodotti di arredamento, ma anche un hub della creatività, dove organizziamo eventi e iniziative culturali. La bellezza è il fil rouge che anima ogni mia scelta nella direzione artistica di questo spazio. Questa é la mia beauty routine!”
Profumo preferito. La ricerca del profumo ideale è una chimera tanto quanto quella dell’uomo ideale. Ogni fase della vita credo abbia una propria “signature fragrance”. Per me il primo amore fu il profumo For Her di Narciso Rodriguez quando fu lanciato nel 2003 e ancora non lo conosceva nessuno. Poi per diversi anni ho usato Côte d’Azur di Oribe perché mi piaceva avere addosso la stessa fragranza dei miei prodotti per capelli preferiti. Recentemente ho scoperto le fragranze di Mazzolari e sto usando Patchouli e Nero, entrambi nella versione essenza in olio, molto persistente.
Ho una pelle resistente, che si abbronza facilmente e ha bisogno di essere idratata.
I prodotti di skincare che sto usando nella mia beauty routine. Prima del giro di boa dei quarant’anni ammetto di aver sempre trascurato la cura della pelle, dando precedenza alla cura dei capelli che sono la mia mania. Da un annetto a questa parte però, non volendo ricorrere alla chirurgia estetica né alle famose punturine, ho iniziato a dedicare tempo alla mia beauty routine. Per struccarmi utilizzo il Thermal Cleansing Balm di Omorovicza che rimuove anche il make-up waterproof. A seguire faccio una maschera bifasica Skyn Iceland Fresh Start Mask e passo con un batuffolo di cotone la lozione P50 di Biologique Recherche . Come trattamento combino e alterno più prodotti : Siero alla Vitamina C The Inkey List, Ultra Light Gel di Oxel e Crema alla Placenta di Biologique Recherche. Per il contorno occhi sto usando Hydramemory di Comfort zone
Il prodotto senza cui non posso vivere…. Non si tratta di un prodotto per la pelle ma di un prodotto per i capelli OLAPLEX N ° 6 una crema leave-in riparatrice senza risciacquo che elimina l’effetto crespo, che abbino a questo super elisir in olio N°7 Bonding Oil
I prodotti di make-up indispensabili della mia beauty routine. Adoro il make-up e mi sento nuda se esco di casa senza trucco! Mi piacciono le sopracciglia definite e uso Wunder2 Brow Gel semipermanente waterproof a prova di sauna/mare/piscina. Come fondotinta cambio di continuo non avendo ancora trovato il grande amore. Ora sto usando IT CC Cream una crema creata per migliorare l’aspetto della texture della pelle, camuffare le imperfezioni e ridurre al minimo l’aspetto dei pori, in più con SPF 40. La fisso con la cipria in polvere Rms Beauty Un Powder e come tocco finale come blush metto il nuovissimo Glassy di Espressoh . Come mascara il mio preferito è il Wunderextensions di Wunder2 che arriva a resistere fino a cinque giorni…a prova di record! Come ombretti adoro quelli di Tom Ford, in particolare il Cream & Powder Eye Color naked bronze. Ma uso anche gli ombretti di Kiko, come nero per esempio il Water Eyeshadow. Poi ho una passione per i rossetti, in particolare le tinte per labbra e una delle mie preferite è l’ Unlimited Double Touch Rosso Fragola a prova di bacio.
Non sono una fanatica della cura corpo ma per esfoliare la pelle dalle cellule morte uso il Body Detox di Depuravita con sale del Mar Morto e olii essenziali che lascia la pelle come seta. La mia vera mania è la cura dei capelli, sono come Sansone e tengo molto alla mia chioma leonina che curo con Joy Supernova, Oribe Cleanse Clarifying shampoo e balsamo Essential Antidote Replenishing Conditioner che alterno con la linea Gold Lust sempre di Oribe. Almeno una volta a settimana ho sempre cura di fare prima dello un pre-trattamento come questa mousse Palm Spring il rehab perfetto per capelli danneggiati che io mi metto prima di entrare in sauna per far penetrare maggiormente il cocktail di oli, burri ed estratti naturali.
Un brand beauty che ho scoperto da poco e consiglio. Westman Atelier linea di clean make up creata da Gucci Westman che con il suo approccio “seconda pelle” ha ideato prodotti con principi attivi vegetali che assicurano una carnagione radiosa. Io ora sto usando il blush ma a breve comprerò anche questo rossetto Lip Suede
Una mania beauty. La mia cura per i capelli. Li coccolo sempre, alternando i trattamenti per non assuefarli, ma puntando sempre a prodotti top perché in fatto di capelli non bado al risparmio.
Se fossi costretta ad usare un unico prodotto per un anno sarebbe… Analog Cleansing Foam una schiuma leggera come l’aria adatta a ogni tipo di capello.
Per quello che riguarda il beauty sui social amo seguire. La mia guru del beaty è la mia migliore amica Sandra founder di Depuravita e adoro leggere il suo blog con tanti consigli. Grazie a lei ho scoperto l’universo del clean-beauty e ho imparato a prestare attenzione agli ingredienti dei prodotti.
Integratori si o no? Sì sono supplements-addicted. Da tre mesi sto usando questo Absolute Shine sempre di Depuravita che serve sia per i capelli che per la pelle. Poi l’immancabile Spirulina Marcus Rohrer e questo integratore Rejuvenated Reset per il metabolismo
Tra online e profumeria….Acquisto quasi sempre online, in particolare sul sito Cultbeauty che è diventato la mia mania e dove trovo brand di nicchia.
Che cosa vorrei trovare in profumeria. Io trovo geniale l’approccio di Sephora che prepara campioni ad hoc dei prodotti che vuoi provare: per esempio quando c’è un fondotinta nuovo e vuoi vedere come ti trovi scegliendo la tonalità più adatta alla tua carnagione. Idem con i profumi che io non mi fido mai a comprare senza averne testato un campione per qualche giorno e aver visto come reagisce con il ph della mia pelle. A parte questo apprezzo quando trovo personale qualificato e professionale, non la classica commessa da profumeria che non sa quel che vende, ca va sans dire….
Alla scoperta della beauty routine di Silvia Gorlini, founder del concept store SANTASOFIA27. I prodotti che ama di più e consiglia Alla scoperta della beauty routine di Silvia Gorlini, founder del concept store SANTASOFIA27. I prodotti che ama di più e consiglia
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Alla scoperta della beauty routine di Francesca Comoglio. I prodotti che ama e quelli che consiglia
“Mi chiamo Francesca, sono nata nella sabauda Torino e vivo a Milano da due anni. Dopo la laurea in Ingegneria Gestionale, ho sempre lavorato nel marketing e nella comunicazione, prima nel settore beauty per dieci anni e ora per una delle principali multinazionali del lusso. Il gusto del bello, la passione per la moda, l’amore per i dettagli ricercati hanno sempre accompagnato la mia vita e il mio lavoro: mi sento fortunata nel poter dire che le mie passioni sono diventate per me una professione. Questa è la mia beauty routine.”
Profumo preferito.. Amo i profumi e soprattutto le storie che le loro piramidi olfattive sanno raccontare e imprimere nella memoria. Ho sempre usato profumi a base di rosa, tuberosa, violetta, come Gucci Bloom e Elisabethan Rose di Penhaligon’s. Recentemente ho scoperto fragranze che mescolano la tuberosa con note gourmand di caffè e vaniglia come Café Tuberosa di Atelier Cologne e Intense Cafè di Montale.
Ho una pelle delicata, sottile e chiarissima.
I prodotti di skincare che sto usando nella mia beauty routine. Negli anni, viaggiando molto per lavoro, ho ottimizzato il numero di prodotti che uso e oggi definirei la mia una SMART Beauty Routine. Sono una vera fanatica del double cleansing: applico prima un olio struccante ad es. Elixir Jeunesse di Yves Rocher, poi un non sapone come Cetaphil, seguito da un passaggio con acqua di rose per rimuovere tutte le impurità e soprattutto il calcare dell’acqua. Sono prodotti semplici, smart, facili da reperire ovunque e molto efficaci. Come trattamento ho tre pilastri: vitamina C, acido ialuronico e retinolo. I primi due al mattino seguiti dal filtro SPF50+, l’ultimo alla sera. A New York ho recentemente scoperto una linea di attivi puri che si chiama The Inkey List e sto usando questi. Dopo il retinolo, applico Skin Food di Weleda: una crema multi-tasking ricca, unica nel suo genere, una vera coccola nutriente per la pelle.
Il prodotto senza cui non posso vivere… Sicuramente il filtro solare SPF50+, in particolare Heliocare 360 Fluid Cream. Lavorando nella beauty industry ho potuto apprendere molto da cosmetologi e dermatologi esperti e la protezione solare è il vero scudo contro l’invecchiamento, specialmente per una pelle chiara e delicata come la mia. Lo uso tutti i giorni e tutto l’anno perché anche i raggi provenienti dai monitor di pc e smartphone danneggiano la pelle.
I prodotti di make-up indispensabili della mia beauty routine. Amo il make-up e ho avuto la possibilità di vedere al lavoro grandi make-up artist da cui ho potuto carpire qualche consiglio! Nella quotidianità in 10 min sono pronta! Definisco le sopracciglia con un prodotto in crema che applico a pennello, sfumo le occhiaie e minimizzo le discromie con un correttore long lasting come Born this way di Too Faced oppure quello di Bobby Brown. Fisso tutto con una cipria ultrasottile di Nars o Too Faced. Non uso mai il fondotinta, ma solo un po’ di blush per definire i volumi del viso. Applico il mascara più volte, adoro il mascara allungante Forty-One di Rougj che ha anche un’azione rinforzante sulle ciglia. Completo con un rossetto naturale o con un gloss voluminizzante. Per le occasioni importanti, definisco maggiormente gli occhi con gli ombretti di Chanel, aggiungo una polvere illuminante sempre di Chanel e non rinuncio ad un rossetto rosso intenso ma freddo come Cherry Lush di Tom Ford.
Non sono una fanatica della cura corpo, uso burri molti nutrienti mentre per i capelli sono una Kerastase addicted. Ho sempre cura di fare prima uno shampoo con un prodotto con una buona base lavante come Kerastase scrub apaisant, seguito da un secondo shampoo con un prodotto più trattante e infine conditioner o maschera di Kerastase Nutritive.
Un brand beauty che ho scoperto da poco e consiglio. A Lisbona ho scoperto Benamor 1925: una linea naturale dal fascino retrò con ottimi ingredienti. Le creme mani hanno profumi floreali delicati, i burri corpo sono eccezionali, così come la loro crema viso Creme de Rosto che mantiene la stessa formulazione dal 1925. The Inkey List ha attivi puri interessanti, come la vitamina C e il retinolo.
Una mania beauty. Ne ho tante, troppe… La double cleansing è forse la principale e dura da almeno 10 anni.
Se fossi costretta ad usare un unico prodotto per un anno sarebbe… Il filtro solare SPF 50+, indispensabile per me.
Per quello che riguarda il beauty sui social amo seguire….ci sono molti canali interessanti: per la cura viso seguo un dermatologo australiano Dr. David Lim che dà consigli chiari e smart, per il make-up l’eleganza di Lisa Eldridge è sempre una certezza.
Integratori si o no? Sì sono supplements-addicted. Prediligo il marchio Solgar, italiano e di eccellente qualità. Uso sempre omega 3, magnesio e vitamina C
Tra online e profumeria….Acquisto ovunque perché uso prodotti distribuiti un po’ in tutti i canali e in differenti Paesi.
Che cosa vorrei trovare in profumeria… non manca nulla, anzi forse c’è troppo e gli operatori dovrebbero concentrarsi di più sulla preparazione dello staff di vendita: non è facile orientarsi fra tanti marchi e tanti approcci beauty diversi.
Beauty Routine: Francesca Comoglio, Beauty & Luxury Marketing Manager Alla scoperta della beauty routine di Francesca Comoglio. I prodotti che ama e quelli che consiglia
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Christophe Cervasel co-fondatore di Atelier Cologne, maison di fragranze dedicata alla Eau De Cologne, e la passione per il gelsomino, che coltiva anche nel suo giardino a Parigi….
Lui é il co-founder, insieme alla moglie Sylvie, di Atelier Cologne, prima maison di fragranze di nicchia interamente dedicata alla Eau De Cologne. Le loro sono Cologne Absolue. Formule concentrate, che hanno la freschezza che contraddistingue la colonia classica ma con una persistente scia olfattiva per via di una maggiore concentrazione di oli essenziali. Oltre al bergamotto e agli agrumi, che sono la signature di Atelier Cologne, Christophe ha una passione per il gelsomino perché….
Tra le materie prime della profumeria quale é la sua preferita. Il gelsomino senza dubbio. E’ la materia prima più interessante in assoluto.
Come mai il gelsomino? E’ legato a dei ricordi? No. Ho vissuto a Tolosa fino a 18 anni e lì il gelsomino non cresceva. Non mi ricordo come ho scoperto il gelsomino. Sicuramente sarà stato durante le vacanze estive con i miei genitori in Costa Azzurra, Spagna o in Italia, quando ero adolescente.
L’accoppiamento più interessante: gelsomino e…Vaniglia. Presi singolarmente sono entrambi potenti. Messi insieme danno il loro meglio.
Tra i profumi di Atelier Cologne c’è qualcuno dedicato al gelsomino? Jasmine Angelique. In questa fragranza il gelsomino è accoppiato con l’angelica una pianta dai sentori molto speziati che cresce in Russia. E’ un gelsomino molto maschile che riflette in pieno i mei gusti.
Ci descriverebbe con degli aggettivi Jasmine Angelique? Verde, fresco, potente, speziato e fiorito.
Tra i diversi gelsomini quale amate usare nelle fragranze di Atelier Cologne? Il gelsomino egiziano il cui odore si avvicina di più a quello naturale del fiore: é croccante, speziato, verde.
Cosa rappresenta per lei il gelsomino? E’ un fiore il cui profumo per me é rilassante e sensuale. Amo la bellezza della pianta, il mix tra bianco e verde. Da quando ho conosciuto Silvye ho sempre vissuto, e sono andato in vacanza, in luoghi dove cresce il gelsomino. La cosa affascinate é che il gelsomino cresce sia in posti al mare come Positano o in città, come a Milano o Como. A Parigi, nel mio piccolo giardino, ho un muro intero gelsomino. E’ una pianta molto resistente, ma ha bisogno di molta acqua.
Come mai proprio il gelsomino? Avrei pensato gli agrumi. Amo gli agrumi, e sono la signature di Atelier Cologne, ma mi piacciono da indossare le fragranze floreali mixate con spezie o vaniglia, fanno parte del mio gusto personale e ogni volta che faccio scoprire questi tipi di profumi ai miei amici uomini rimangono molto colpiti. Un modo di fare indossare i fiori agli uomini.
I pregi e i difetti del gelsomino. Pregi: é molto potente ma bisogna avere la pazienza di lasciarlo sulla pelle per almeno cinque minuti per apprezzarlo. Debolezza il primo incontro é molto difficile, é un ingrediente che non si apprezza immediatamente.
Ha sempre amato i profumi con note di gelsomino? A dire il vero non li amo, se non i nostri, perché quelli che ho sentito odorano di vecchia signora. Ho capito che la colpa é del tipo di estrazione con cui di solito viene lavorato il gelsomino, quella ad acqua e vapore. Quando abbiamo deciso di fare un profumo Mane ha utilizzato l’estrazione a gas freddo e il risultato è un gelsomino il cui profumo è molto vicino all’odore naturale del fiore.
Il bergamotto, ingrediente di punta dei profumi di Atelier Cologne, é l’uncio ingrediente della profumeria che si può mangiare e bere mentre. Il gelsomino si può solo bere o sbaglio? Adesso che mi ci fai pensare io amo il tè e in particolare il tè al gelsomino, nei ristoranti orientali, bevo solo quello mentre pranzo. E’ strano, non capisco perchè di questa mia passione per il gelsomino…
Forse perché il gelsomino è il fiore delle vacanze, dell’estate, del mare, e del relax? Vuoi vedere che é proprio per questo, effettivamente il gelsomino per me vuol dire staccare la spina….
Christophe Cervasel co-fondatore di Atelier Cologne, maison di fragranze dedicata alla Eau De Cologne, e la passione per il gelsomino, che coltiva anche nel suo giardino a Parigi.... Christophe Cervasel co-fondatore di Atelier Cologne, maison di fragranze dedicata alla Eau De Cologne, e la passione per il gelsomino, che coltiva anche nel suo giardino a Parigi....
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Nuova fragranza, e primo punto vendita in Italia, a Milano, del brand dedicato all’Acqua di Colonia, Atelier de Cologne. Abbiamo incontrato i due founder e ci hanno raccontato che….
Entrambi sono di origini italiane, i bisnonni di Christophe Cervacel erano genovesi, mentre gli antenati di Sylvie Ganter di Venezia e Parma, entrambi francesi e con una passione per l’Eau de Cologne. Si sono incontrati a New York 12 anni fa, Cristophe, all’epoca lavorava con un partner in un azienda che produceva fragranze per stilisti come Sonya Rykiel, Trussardi, Galliano e le fece un colloquio perché cercava qualcuno che seguisse i suoi affari in America. Lei parlava cosi bene la lingua che lui non capì assolutamente che Silvye fosse francese e lei si arrabbiò. Iniziarono a lavorare insieme e Christophe faceva la spola tra New York e Parigi. Una sera davanti ad un cocktail di troppo scoprono di amare entrambi le Eau de Cologne ma soprattutto Sylvie gli rivela che vorrebbe creare una linea di Acque di Colonia con una persistenza superiore di quelle che si trovano sul mercato. Christophe complice l’effetto dell’alcool le dice che l’aiuterà solo se lei lo sposerà. La risposta non si fa attendere: “Magari!!”. Nasce così un sodalizio sentimentale e lavorativo che ha portato i due a interrompere i loro rispettivi matrimoni, erano entrambi sposati e con figli, due ciascuno, metter su famiglia e contemporaneamente creare un brand, Atelier Cologne. Prima maison di fragranze di nicchia interamente dedicata alla Eau De Cologne, colonie di carattere, le Cologne Absolue con formule concentrate, che hanno la freschezza che contraddistingue la colonia classica ma con una persistente scia olfattiva per via di una maggiore concentrazione di oli essenziali. Seguì un periodo difficile di tre anni di cambiamenti sia a livello personale e professionale. Sylvie e Christophe investono tutto nel nuovo brand grazie ai soldi della vendita dei loro appartamenti. Entrambi avevano le idee chiare, soprattutto Sylvie. Il loro lavoro e le intuizioni vengono premiate dal pubblico e il brand cresce. Aprono i primi monomarca e attirano l’attenzione del colosso del beauty L’Oreal che li acquisisce. E’ la consacrazione. Da allora viaggiano spesso e dividono il tempo tra Parigi, New York e il resto del mondo incontrandosi appena possibile. In occasione del lancio della nuova fragranza Iris Rebelle e dell’apertura del primo monomarca italiano abbiamo incontrato i due founder….
Cos’é il profumo per voi? Il profumo dice molto di te, indossare un buon profumo di fa sentire bene.é parte delle personalità é il modo perfetto per mostrare agli altri chi si é senza parlare.
Prima memoria olfattiva legata all’Acqua di Colonia. S: avevo sette anni e mia mamma mi portava spesso con lei in profumeria, ricordo che una volta la commessa mi regalò un campioncino di Orange Verte di Hermès, fato vuole che sia stato anche il primo posto dove ho lavorato dopo l’Università. C: Avevo 12 anni e un mio amico per il mio compleanno mi regalo un profumo di Lacoste che apprezzai molto perché giocavo a tennis e amavo il brand. Ricordo che era un Eau de Cologne molto mascolina.
Avete mai sentito l’Acqua di Colonia di Farina? No mai, non ne abbiamo sentito il bisogno.
Avete mai pensato di creare una colonia per bambini? Certamente, ci stiamo lavorando ma ancora non é finita, é molto più complicata da relizzare perché richiede che le materie prime siano tutte completamente naturali.
I vostri figli indossano le vostre fragranze? Sì a parte la più piccola, gli altri che sono adolescenti indossano tutti i profumi di Atelier Cologne, ognuno però ha le sue preferenze.
Quale dei profumi rappresenta di più la vostra personalità? C: Pomelo Paradis, perché si ispira ad un uomo che guida tutta la notte per incontrare la sua donna, amo molto guidare e ho fatto migliaia di kilometri per incontrare Silvie. S: Bois Blond perché é come una seconda pelle, e non sembra che indossi il profumo, é perfetto sia con gli abiti che con una camicia e jeans.
Prima volta che avete sentito un profumo all’iris. C: ero in aeroporto ed ero molto giovane ho sentito questo profumo meraviglioso e ho scoperto poi che era un profumo all’iris e per di più femminile. S: quando lavoravo da Hermés, Ellena all’epoca direttore creativo, stava lavorando ad una fragranza all’iris, e mi colpì molto sapere quanto fosse costosa. Una volta sentita sulla pelle mi è piaciuta molto perché diventa magica.
Ci parlate di Iris Rebelle? Iris Rebelle racconta la storia di un sorprendente incontro a bordo di un areo. Seduto accanto a una ballerina, un artista disegna incessantemente, incurante del fatto che sta invadendo il suo spazio. Seccata per la situazione lei cambia di posto, e solo allora lui capisce quanto sia stato indelicato. Pochi giorni dopo, pronta per andare in scena, lei si sporge dalle quinte per sbirciare il pubblico, come fa di solito. Ebbene, lui è lì, in prima fila! Per darsi coraggio, lei va in scena immaginando di danzare solo per lui. Per Iris Rebelle è stato scelto l’iris del Marocco. Fiore d’arancio e bergamotto di Calabria, le note caratteristiche della Colonia, conferiscono freschezza al vibrante pepe nero; la rosa di Grasse aggiunge complessità alle delicate note di iris, mentre il legno di gaiac, il patchouli e il muschio bianco donano calore al suo profumo cipriato. La formula della nostra colonia assoluta è fatta al 90% di ingredienti di origine naturale della migliore qualità, a cui aggiungiamo una selezione di note inattese, lavorate chimicamente per acquisire l’equilibrio creativo caratteristico della nostra maison de parfum.
Potete descrivere Iris Rebelle con degli aggettivi?. S: inaspettato, elegante, ribelle. C: fresco, speciale, avventuroso, sorprendente, inusuale, trasparente.
Iris Rebelle di Atelier Cologne: un iris trasparente e fresca Nuova fragranza, e primo punto vendita in Italia, a Milano, del brand dedicato all'Acqua di Colonia, Atelier de Cologne.
#Atelier Cologne#bergamotto#cipriato#fiore d&039;arancio#iris#Irise Rebelle#patchouli#profumi#profumi artistici#profumi di nicchia#profumi femminili#rosa
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Un nuovo indirizzo cult per gli amanti dei profumi: il monomarca milanese di Atelier Cologne, prima maison di fragranze interamente dedicata alla colonia
Ha aperto da pochi giorni, nel cuore di Brera a Milano, il monomarca italiano di Atelier Cologne, prima Maison di profumi interamente dedicata alla colonia. Tutto è nato dall’incontro tra Sylvie Ganter e Christophe Cervasel che ai tempi lavoravano per una maison di bellezza e scoprirono di avere molto in comune: entrambi di discendenza italiana, cresciuti in Francia (lei a Marsiglia, lui a Tolosa) ma soprattutto appassionati di un classico della profumeria: L’Eau de Cologne o Acqua di Colonia. Non passò molto tempo prima che i due diventassero partner nella vita e nel lavoro. Entrambi non riuscivano a trovare sul mercato una versione dell’iconica fragranza agrumata che incontrasse i loro gusti, e decisero così di lanciare una loro linea che reinterpretasse in modo contemporaneo l’Eau De Cologne. Una linea caratterizzata da formule concentrate, che hanno la freschezza che contraddistingue la colonia classica ma con un sillage distintivo e di lunga durata per via di una maggiore concentrazione di oli essenziali, le Cologne Absolue. Cologne Absolues che sposano la ricchezza di un Eau de Parfum con la freschezza di una colonia di agrumi. Il segreto sta nell’utilizzo di una concentrazione maggiore di oli essenziali – ogni assoluta di colonia ne contiene dal 12 al 20 percento, contro il 3-6% delle classiche Eau de Cologne. Agrumi che si accoppiano con note di vaniglia, gelsomino, ambra, rosa etc per dar loro una personalità nuova e inaspettata. Il monomarca, primo in Italia, é caratterizzato da dettagli artigianali che ricordano un vero atelier, come la macchina per incidere sulle custodie in pelle dei profumi le proprie iniziali. L’ultima fragranza del brand é Iris Rebelle
Atelier Cologne: apre il primo monomarca a Milano Un nuovo indirizzo cult per gli amanti dei profumi: il monomarca milanese di Atelier Cologne, prima maison di fragranze interamente dedicata alla colonia
#Acqua Di Colonia#Atelier Colgne#Atelier Cologne#Cologne Absolue#Ea De Cologne#Eau De Cologne#profumi#profumi femminili#profumi maschili
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Abbiamo chiesto al maestro profumiere Luca Maffei di svelarci tutto quello che c’è da sapere sul Vetiver, una delle materie prime più usata all’interno delle fragranze maschili, quella che da carattere ad un profumo….
Figlio d’arte (suo padre é un famoso essenziere) Luca Maffei ha studiato sotto la guida di Françoise Marin, profumiera ed ex direttrice della prestigiosa scuola di profumeria di Givaudan Roure, svolgendo il suo apprendistato in un’azienda essenziera di Grasse. Una volta terminati gli studi ha iniziato a lavorare come profumiere per Atelier Fragranze Milano azienda fondata dal padre e Maurizio Cerizza. L’azienda che ha sede a Milano vanta all’interno dei suoi spazi un laboratorio e fabbrica di produzione, specializzata nella creazione di fragranze esclusive e in marketing olfattivo. Con la fragranza Black Pepper & Sandalwood del marchio italiano ACCA KAPPA ha vinto il prestigioso premio “THE ART AND OLFACTION AWARDS”, nella categoria “Profumieri Indipendenti”, primo naso italiano che vince questo trofeo e per di più per un brand italiano. E’ il più importante e famoso maestro profumiere italiano, creatore di moltissime fragranze, tra le ultime Terra Mia per Carthusia, This is Not a Blue Bottle 1.5 di Histoires de Parfums, Quelques Fleur Jardin Secret per Houbigant; rosso Epicureo per Jacques Fath solo per citarne alcuni…
Prima memoria olfattiva legata al vetiver. Un profumo: Vetiver di Guerlain, un super classico.
Qual è l’aspetto che ti piace di più del vetiver? Mi piace la sua profondità. E’ una materia prima che sembra quasi tridimensionale, soprattutto se si usa la qualità di Haiti, con la nota di testa più fresca, perché da una struttura verticale alle creazioni. Il vetiver di Haiti ha questa freschezza legnosa in apertura che, man mano che la fragranza evapora, si scalda sempre di più, fino a diventare una sorta di base per la fragranza.
Che odore ha il vetiver? Ha un odore molto gradevole. E’ classificato come “wet woods”, legno bagnato, questo perché il suo olio essenziale si ottiene dalla distillazione a vapore delle radici, le quali ben impiantate nel terreno riescono a maniere una caratteristica sia legnosa che una parte più bagnata conferita dal sottosuolo. riesce quindi ad avere diversi aspetti olfattivi, una fresca apertura quasi citrica che poi lascia spazio prima ad una sfumatura quasi aromatica e poi prende il suo caratteristico odore legnoso di radice con un accento terroso. Quest’aspetto mi piace molto vetiver.
Che cosa apporta il vetiver all’interno di una creazione? Mi piace come materia prima all’interno di un profumo, amo usarlo perchè da un senso di profondità, come se allungasse un pò le fragranze. In una nota maschile non può mancare perchè aggiunge carattere, masconilità. E’ divertente anche accostarlo a note femminili come un fiore, tipo il giglio, il fiore di loto o una tuberosa.
Tra le fragranze che hai creato l’accoppiamento più interessante fatto con il vetiver: Per quello che riguarda le note legnose mi é piaciuto molto usarlo in combinazione con l’oud in Oud Imperial di Perris Montecarlo, perchè rafforza il carattere dell’oud e perché amplifica la sensazione di esplosività della nota legnosa. In MyLo di Laboratorio Olfattivo l’ho accopiato con il giglio per il contrasto tra la morbidezza del fiore bianco e il carattere che può avere una nota legnosa.
Hai mai creato dei profumi al vetiver? si mi è capitato di lavorare il vetyver e mi è stato chiesto di farlo in chiave moderna e fuori un po’ dagli schemi maschili tradizionali, ho allora immaginato di creare un vetiver dolce e morbido giocato sui contrasti e accompagnato da un accordo marron glacé.
La miglior interpretazione del vetiver in un profumo. Quello di Guearlain é eccezionale, ma anche Encre Noir di Lalique, perchè ha la parte fumè dal vetiver Java che si porta dietro questa connotazione fumè molto più scura ed interessante. Da citare per forza anche Terre d’Hermes un vero masterpiece!
Quanti tipi di vetiver esistono? Il vetiver è una pianta indiana, sono stati i commercianti francesi ad importarlo in Europa, all’epoca c’era il vetiver Bourbon dall’isola di Reunion. Oggi principalmente in profumeria vengono utilizzati due tipi di vetiver: quello indonesiano di Java e quello di Haiti. Quelo di Java nella sua distillazione a vapore si porta dietro la nota legnosa ma con una sfumatura un po fumè che lo rende più caldo e avvolgente. La qualità Haiti non ha questa nota affumicata ma ha una sua freschezza di testa molto marcata che ricorda, quasi a tratti, un pompelmo o un limone, molto fresca in testa.
In una composiszione olfattiva dove troviamo il vetiver? Essendo un legno si trova nelle note di fondo.
Esiste una molecola sintetica simile al vetiver? Dalla distillazione del vetiver si può ottenere l’acetato di vetiverile, una molecola che gli da spinta in testa e che poi é stata sintetizzata chimicamente.
Aneddoti sul vetiver. Il vetiver è la chiave di una delle più importanti famiglie olfattive, la fougere: lavanda, geranio, vetiver, muschio di quercia e cumarina. L’olio essenziale di vetiver si ottiene per distillazione in corrente di vapore dei rizomi, quindi delle radici, e per avere un kg di olio servono circa 200-300 kg di radici. Un’aspetto che mi piace del vetiver é che è una pianta eco-friendly. Avendo radici molto lunghe, la pianta arriva a 3 metri, in alcune terre come Haiti, che sono friabili e soffrono di smottamenti, la coltivazione del vetiver previene il dissesto idrogeologico.
Alla scoperta del Vetiver con Luca Maffei Abbiamo chiesto al maestro profumiere Luca Maffei di svelarci tutto quello che c'è da sapere sul Vetiver, una delle materie prime più usata all'interno delle fragranze maschili, quella che da carattere ad un profumo....
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Metti un profumo dal nome curioso: Basilico & Fellini di Vilhelm Parfumerie, un gruppo di uomini e donne di diverse età e un blind test. Il risultato? Un racconto emozionale sorprendente su come la fragranza é stata percepita …..
Di tutti i prodotti di bellezza il profumo è l’unico in grado di suscitare emozioni contrastanti e nel contempo scatenare ricordi sopiti nella memoria con estrema intensità. Profumo che viene percepito diversamente da persona a persona, in virtù delle passate esperienze e della memoria olfattiva.
Ecco perché invece di presentare un profumo partendo dall’ispirazione, per finire con le note olfattive, ho deciso di parlarvi di Basilico & Fellini, fragranza firmata Vilhelm Parfumerie, dal punto di vista emozionale. Perché il profumo é emozione.
Un gruppo di persone di età e sesso diverso si sono prestate ad un “blind test”, ovvero hanno avuto modo di “annusare” e provare Basilico & Fellini senza conoscere il nome e il brand, finanche senza vedere il packaging, per non essere influenzati nelle loro risposte. Ed ecco come si sono espressi….
Cosa ne pensano le donne di Basilico & Fellini di Vilhelm Parfumerie
Un giardino verdissimo, fitto e avvolgente.
Pura clorofilla.
Mi fa venire in mente un prato fiorito.
Sento l’odore del legno umido, bagnato dalla pioggia.
La sabbia del mare e la spiaggia.
Mi ricorda il giardino fiorito dei miei nonni.
Mi fa pensare ad un prato verde.
Cosa ne pensano gli uomini di Basilico & Fellini di Vilhelm Parfumerie
Mi fa venire in mente le passeggiate con mio nonno, da piccolo, quando mi portava nei campi a raccogliere le ortiche, che poi usava la nonna per preparare la pasta.
Mi fa pensare a dei fiori rosa.
E’ un odore verde e fresco.
Una passeggiata in campagna.
Il mio orto, l’odore della menta e del basilico.
Mi fa venire in mente l’uva.
Le mie impressioni su Basilico & Fellini di Vilhelm Parfumerie:
Avete presente l’effetto delle caramelle balsamiche? Ecco questo é stato il primo impatto quando ho spruzzato la fragranza, una freschezza glaciale e croccante, che ti travolge. Poi una volta che la fragranza evolve ti ritrovi trasportata in piena campagna, d’estate, quando al tramonto l’aria si satura di odori verdi e dolci; da quello dell’erba a quello del fico, che rilascia i suoi sentori. Un profumo da indossare sulla pelle o su una candida camicia bianca, che si accompagna ad un completo sartoriale.
Le fragranze di Vilhelm Parfumerie sono al momento in vendita in esclusiva presso La Rinascente in piazza Duomo a Milano, nella nuovissima area profumi di Atelier Zeitgeist al piano terra.
Profumo: l'arte di emozionare. Basilico & Fellini Vilhelm Parfumerie Metti un profumo dal nome curioso: Basilico & Fellini di Vilhelm Parfumerie, un gruppo di uomini e donne di diverse età e un blind test.
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Profumi artistici, l'indirizzo da non perdere: Atelier Zeitgeist
Profumi artistici, l'indirizzo da non perdere: Atelier Zeitgeist a Milano
Atelier Zeitgeist raddoppia a Milano, con un spazio aperto all’interno di Rinascente Duomo, dove gli appassionati di profumi troveranno una selezione di brand compresi quelli in esclusiva per l’Italia. E’ nato come un indirizzo per appassionati di fragranze artistiche e skincare con una spiccata estetica, perché da Atelier Zeitgeist ci si va per fare shopping in uno spazio che appaga i sensi,…
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Una nota fresca dalle mille sfaccettature perfetta per le giornate di fine estate. Alla scoperta dei migliori profumi al tè
Da secoli il tè è una delle bevande più apprezzate in tutto il mondo, che accompagna milioni di persone durante le varie ore del giorno; dal risveglio fino alla sera, complici le diverse varietà. C’è chi lo preferisce caldo, chi freddo, chi lo beve senza zucchero, chi lo accompagna con il limone o con il latte. Il tè è anche una nota molto apprezzata in profumeria dove ha esordito in tempi moderni grazie a Jean-Claude Ellena e Bulgari, la maison di alta gioielleria. Correva il 1992 quando Bulgari contattò Ellena per la realizzazione di profumo da omaggiare alle sue clienti nelle boutique. Ellena decise di presentare a Bulgari la formula di un profumo che aveva elaborato e che altri clienti avevano considerato un pò troppo innovativo, una fragranza che evocava l’aroma del tè verde, e che fu accolta con un tale successo dalle clienti di Bulkgari da convincere la maison a commercializzare l’Eau Parfumée au Thé Vert
Prima di lavorare sulla formula Ellena aveva trascorso ore nella boutique di Mariage Frères, luogo cult per i cultori del tè a Parigi, annusando le diverse varietà di tè allo scopo di riprodurre il profumo delle foglie di Camellia Sinensis che contiene centinaia di molecole di aroma. Ellena ha costruito la composizione di l’Eau Bulgari Parfumée au Thé Vert sull’accordo di viola e gelsomino, che costituiscono il cuore della fragranza, il primo da un tocco vellutato e l’altro luminoso, ad essi aggiunse bergamotto, cardamomo, note boisé e fiori d’arancio. Il risultato fu un profumo rinfrescante e arioso, unisex, che è stato l’apripista nel mondo della profumeria alle fragranze con note di té.
L’Ile au Thé Limited Edition, Annick Goutal Note olfattive: agrumi, mandarino, osmanto, the, muschio bianco
Earl Grey & Cucumber, Jo Malone. Note olfattive: ispirato al tè earl grey contiene note di gelsomino, bergamotto, mela rossa, note acquatiche; angelica, cetriolo, muschio, cedro della Virginia, cera d’api e vaniglia
Imperial Tea, By Kilian. Note olfattive: gelsomino sambac, bergamotto, guaiac, maté, violetta.
Russian Tea, Masque Milano. Note olfattive: menta, pepe nero, lampone, tè nero, magnolia, fiore eterno, accordo di pelle, incenso, betulla, cistus-labdanum.
Thé pour un été, L’Artisan Parfumeur. Note olfattive: limone, bergamotto, menta piperita, assoluta di Gelsomino, osmantus, assoluta di thé verde (maté), cedro, muschio.
Philtre Ceylan Cologne Absolue, Atelier Cologne. Note olfattive: bergamotto, Spearmint, cardamomo, tè nero, tè verde, iris, cumino, papiro, gaiac.
Tea Tonique, Miller Harris. Note olfattive: bergamotto di Calabria, limone, petit grain, tè fumé, fiore di pesco, noce moscata, assoluta di mate, betulla e muschio.
Eau de Memo, Memo Paris. Note olfattive: bergamotto, limone, tè verde, zafferano, assoluta di gelsomino, iris, muschio bianco, muschi, accordo di pelle.
Tea Escape, Replica Maison Martin Margiela. Note olfattive: agrumi, bergamotto, tè verde, gelsomino Sambac, riso.
Asian Green Tea, Creed. Note olfattive: thè verde, mandarino, limone, ribes, rosa ed eliotropo.
Thays, Fueguia 1833. Note olfattive: tè, osmanto e fiore del mate.
C’è chi poi al tè ha dedicato una intera collezione come Jo Malone e la Rare Tea Collections, che comprende Darjeeling Tea, Oolong Tea, Golden Needle Tea, Midnight Black Tea, Jade Leaf Tea, Silver Needle Tea, ognuno dei quali esplora una diversa sfaccettatura olfattiva del té.
12 profumi al té da provare: Una nota fresca dalle mille sfaccettature perfetta per le giornate di fine estate. Alla scoperta dei migliori profumi al tè Una nota fresca dalle mille sfaccettature perfetta per le giornate di fine estate. Alla scoperta dei migliori profumi al tè
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