#capelli lucidi
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Non accorrerò quando chiamerà
anche se mi dirà ti amo,
specialmente se lo dirà,
anche se giura
e non promette altro
che amore amore.
La luce in questa stanza
copre ogni
cosa allo stesso modo;
neanche il mio braccio fa ombra,
anch’esso consumato dalla luce.
Ma questa parola amore…
questa parola s’oscura,
s’appesantisce e si scuote, comincia
a farsi strada coi denti, con brividi e convulsioni
su questo foglio
finché anche noi scompariamo quasi
nella sua gola trasparente e siamo ancora
separati, lucidi, fianchi contro coscia, i tuoi
capelli sciolti che non conoscono
esitazioni
1972
Raymond Carver, da Il nuovo sentiero per la cascata, 1988
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- Amore
- Dimmi
- Dove stai andando?
- Nell'orto, ci sono i peperoni da innaffiare, ieri li ho un po' trascurati.
- E potresti farlo più tardi?
- Certamente, cara, cosa succede?
- Niente di particolare, ma mi piacerebbe parlare un po'
- Nessun problema tesoro
- Tu mi ami?
- Certo, perché me lo chiedi?
- È bello sentirselo dire
- Ti amo, ti amo, ti amo. Ah, ti amo
- (Sorride)
- Non te lo dico abbastanza? Voglio dire, che ti amo. Lo sai - che ti amo?
- Esiste un “abbastanza” se parliamo d'amore? Me lo dici molto, ma non ti chiederò mai di smettere di farlo
- E io non lo farò, non smetterò di dirti che ti amo
- (Sorride ancora). Posso farti una domanda?
- Posso dirti di no?
- No non puoi
- Appunto (Sorride)
- Se un giorno smettessi di amarmi me lo diresti?
- Si, lo farei
- E se incontrassi una donna e ti rendessi conto di amarla più di me?
- Te lo direi. Saresti più felice se non lo facessi?
- No no, me ne farei una ragione
- Quando succederà sarai la prima a saperlo
- Grazie, questo mi rassicura
- La prossima settimana compirò ottant'anni, e di questi ne ho passati 65 insieme a te. E credimi, non mi è mai successo di trovare una persona che potesse solo farmi pensare di passare un giorno lontani. Pensavo fosse un modo di dire, ma veramente ti ho scelta ogni giorno della mia vita
- Anche quando ti facevo arrabbiare?
- Soprattutto quando mi facevi arrabbiare
- E quando mi svegliavo la mattina, con i capelli spettinati, gli occhi gonfi, il segno del cuscino sul viso?
- Quelli erano i momenti che preferivo
- Grazie amore
- Grazie a te, per avermi concesso il privilegio di condividere la mia vita con la tua. Te ne sei andata troppo presto.
L'uomo bacia la foto di sua moglie, e con gli occhi lucidi esce dalla porta. Ci sono i peperoni da innaffiare.
-- Autore sconosciuto
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Siamo pezzi di carne,
le carceri della nostra essenza,
dinamismo senza spostamento,
antitesi che respira.
Siamo pezzi di carne
che si consumano:
l'uno usa l'altra
senza dichiararlo
ed è la guerra dei corpi nudi.
Siamo spogli
come l'inverno
e vivi come l'estate,
come l'acqua salata che scivola sulla pelle,
come il sangue che scorre rosso e lucente sulla schiena dorata dal sole.
Siamo
carne della carne
eppure fingiamo di essere qualcos'altro.
Io mi sento altro,
ti stringo e mi sento altro.
Ti penso
e il tuo pensiero è ossigeno
nella combustione,
è il quadro che non vorrei mai dipingere,
la canzone che non ho scritto perché la sola idea mi inquieta.
Sono la pietra che si sgretola
e la sabbia che tutti calpestano
e su cui l'acqua si appoggia senza farci caso,
sono la porta che si chiude in faccia,
le parole che non vorresti mai sentirti dire.
Sono forte
e fragile,
siamo forti
e siamo fragili
come le ali che si spezzano
sotto al temporale della vita eterna.
Eterno come la mente,
fa paura l'infinito
ma lo cerco nei tuoi occhi perché ho bisogno di perdermi.
Perdiamoci,
perditi nel mio corpo che ha passato l'inferno
e fammi vivere il paradiso,
perditi nei miei capelli lucidi e lunghi,
nel mio profumo di fragole e di malinconia,
perditi nel labirinto che ho creato per te.
Siamo pezzi di carne,
siamo carne a pezzi,
pezzi da ricomporre,
pezzi che non vorrei mai ricomporre.
- poesia gentilmente offerta da me
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: LA BAMBINA DI HIROSHIMA
Nazim Hikmet
“Apritemi sono io…
busso alla porta di tutte le scale
ma nessuno mi vede
perché i bambini morti nessuno riesce a vederli.
Sono di Hiroshima e là sono morta
tanti anni fa. Tanti anni passeranno.
Ne avevo sette, allora:
anche adesso ne ho sette perché i bambini morti non
diventano grandi.
Avevo dei lucidi capelli, il fuoco li ha strinati,
avevo dei begli occhi limpidi, il fuoco li ha fatti di vetro.
Un pugno di cenere, quella sono io
poi il vento ha disperso anche la cenere.
Apritemi; vi prego non per me
perché a me non occorre né il pane né il riso:
non chiedo neanche lo zucchero, io:
a un bambino bruciato come una foglia secca non serve.
Per piacere mettete una firma,
per favore, uomini di tutta la terra
firmate, vi prego, perché il fuoco non bruci i bambini
e possano sempre mangiare lo zucchero.”
6 Agosto 1945 ...
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Lei si chiama Kebrat, lui Pietro.
Lei è la ragazza che, nell’ottobre di sette anni fa, è arrivata sul molo di Lampedusa, dopo un naufragio, senza polso, senza battito, già dentro un sacco con la cerniera chiusa.
Lui è l’uomo, il medico, venuto solo per constatarne il decesso, che in quel sacco ha trovato una donna attaccata disperatamente alla vita con l’ultimo fiato che aveva ancora in corpo.
Poi la corsa disperata in ambulanza, l’ambulatorio, il primo soccorso, il viaggio in elicottero verso il reparto di rianimazione più vicino. Infine la notizia: Kebrat è viva. Ancora viva.
Ripresa per i capelli da un uomo che non crede nei miracoli ma nel potere straordinario dell’umanità.
Oggi si sono ritrovati di nuovo vicini a Bruxelles, Kebrat e Pietro Bartolo, nel frattempo diventato europarlamentare, con gli occhi lucidi.
La ragazza che non voleva morire e l’uomo che le ha salvato la vita.
Semplicemente un uomo e una donna.
Quanta straziante, meravigliosa, bellezza in questi occhi.
Lorenzo Tosa
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Capelli arruffati, pieni di fango e di nodi.
Mani amputate, dita mozzate, protesi d'argento.
Stracci insudiciati, abiti inadeguati, divise dimesse.
Il TEMA DELLA VERGOGNA, nel mito e nelle fiabe, non viene quasi mai proclamato a gran voce, ma "fatto vivere", al lettore o a chi ascolta, attraverso un universo di simboli vorticanti, in un crescendo sempre più asfittico e insostenibile.
È a causa della Vergogna che alcuni di noi non rispondono alla Chiamata del Daimon, per rinchiudersi, a poco a poco, dentro la propria TORRE d'Isolamento.
NON PER TIMIDEZZA. E NEPPURE PER AUTOSVALUTAZIONE, ma per qualcosa di molto più profondo che risponde proprio alla Ferita della Vergogna.
Questo disagio può agire in due modi diametralmente diversi.
Costringendoci in questa sorta di autoesilio e impedendoci di fare tutti i "grandi passi" della nostra vita, oppure, CONTROFOBICAMENTE, spingendoci a confrontarci di continuo con situazioni che non ci favoriscono per niente, fuori dalla nostra portata.
Contesti del tutto incoerenti con il nostro Daimon che ci portano a fallire sistematicamente in modo clamoroso, aggiungendo così altra vergogna alla vergogna.
Impastoiati dentro l'archetipo del Brutto Anatroccolo, di Bridget Jones e di tutti coloro che, costantemente immersi in questo mal stare, vivono schiavi di un PROGRAMMA INCONSCIO che li porta a trovarsi quasi sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Dove ricevere giudizi sbagliati dalle persone sbagliate.
Alcuni di noi attraversano questa gogna da bambini, altri durante l'adolescenza.
Altri ancora attraverso l'automortificazione delle proprie scelte adulte.
Altri, infine, rispetto alla propria condizione, fisica o relazionale, della vecchiaia.
È IL FLUSSO SANGUIGNO, in genere, ad essere sospinto da questi maremoti psichici.
È il sangue che ci porta ad arrossire e impallidire tante di quelle volte da scatenare, nel tempo, seri problemi di rosacea.
È l'assenza di sangue che, ritiratosi dalla periferia del nostro corpo, barricatosi nella torre del cuore, può provocare geloni alle dita di mani e piedi e scatenare il Morbo di Raynaud.
Quando il sangue non scorre libero, può esserci un enorme blocco del ciclo mestruale, gravi ristagni ed edemi linfatici. Celluliti eterne anche in donne magrissime.
Vergogna su vergogna.
È il PUNGITOPO la pianta che, in casi come questi, può rappresentare una SVOLTA.
Il Pungitopo lavora sul "povero me" anche quando non abbiamo contatto alcuno con la nostra autocommiserazione. Non la avvertiamo, perché non stiamo neppure così male, all'interno del nostro habitat impeccabilmente studiato ad arte.
Ma non stiamo neppure bene.
Il Pungitopo ci pungola, ci strattona, ci consola e ci incita.
Il Pungitopo SA MUOVERCI IL SANGUE.
Ci aiuta a divenire più lucidi, come le sue foglie e le sue bacche.
Non ci porta a voler svettare a tutti i costi, a progettare chissà che cosa, a sognare l'impossibile.
Il suo carattere saturnino è molto più concreto.
Questo elisir inizia ad esprimere il suo effetto facendoci rendere conto, innanzitutto, che un cambiamento è necessario.
Il Pungitopo ci aiuta a capire che il senso perenne di Vergogna non è timidezza, ma qualcosa di molto più invalidante.
Che arriva quando, sulla nostra vita, IL SENSO DI AUTORITÀ è posto costantemente FUORI DA NOI.
Ci fa capire che, da troppo tempo, stiamo osservando il mondo da una prospettiva esterna: come potrebbero vederla gli altri, cosa potrebbero dire gli altri, chissà come mi giudicherebbero.
Gli Altri, gli altri, gli altri.
Un senso di separazione potentissimo. Gli Altri.
E poi, laggiù, in fondo in fondo, noi.
"Dovresti solo vergognarti". "Ma non ti vergogni?".
Un Sortilegio Nero, ancora più potente quando non ci è mai stato espresso così chiaramente, ma solo lasciato intendere.
Uccidere psichicamente chi ci ha ordinato di vergognarci prima di sciogliere il nodo rappresenta una delle tappe più feroci del Viaggio dell'Eroe.
Ma per fortuna e per grazia degli Dei, abbiamo il Pungitopo!
Esiste, uno Spirito lo incarna!
È lì per proteggere le nostre scorte interiori, i nostri granai di speranze, i nostri sogni di libertà.
Di rivincita.
A volte, SIMBOLICAMENTE, quando la vergogna si è radicata troppo in profondità, dobbiamo prepararci a morire anche noi, insieme a lei e insieme a chi ci ha instillato questo complesso.
Fosse anche tutto il mondo.
È quello che farà CATTARINETTA, la ragazza che verrà divorata da sua zia, la Strega Malvagia, PER POTER PAGARE PEGNO per aver fatto qualcosa di estremamente sporco e irrimediabile.
Questa stranissima Non-Eroina delle Fiabe ci insegna il potere degli Atti Simbolici DE-PROGRAMMANTI, gli unici così forti da sturare e disostruire finalmente i nostri circuiti emozionali.
In modo forte, grezzo. Inelegante, forse.
Ma vero.
Proprio come il Pungitopo. O Ruscus, da "rusticus", pianta delle campagne.
Di tutti quei boschi umili, mica delle Fate o attraversati da cavalieri sfavillanti.
Boschi Qualunque.
Ma, proprio in quanto tali, Straordinari.
Buona Luna Piena di Fine Novembre,
cari Amici ErboNarranti❤
Che ci porti a mostrarci senza più timori
perché consapevoli
da prima, da adesso e da poi,
di essere tutti
gira che ti rigira
dentro la stessa Fiaba,
dentro la stessa Pianta
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Nota: vale anche per i 40...50..60..70 e oltre....
Io mi diverto ad avere trent’anni, io me li bevo come un liquore i trent’anni: non li appassisco in una precoce vecchiaia ciclostilata su carta carbone. Ascoltami, Cernam, White, Bean, Armstrong, Gordon, Chaffee: sono stupendi i trent’anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque! Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perchè è finita l’angoscia dell’attesa, non è incominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent’anni! Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perchè anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile. Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c’è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell’olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi. Siamo un campo di grano maturo, a trent’anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più, si pensa e si capisce come non ci riuscirà mai più.
Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui scenderemo. Un po’ ansimanti e tuttavia freschi, non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e in avanti, a meditare sulla nostra fortuna: e allora com’è che in voi non è così? Com’è che sembrate i miei padri schiacciati di paure, di tedio, di calvizie? Ma cosa v���hanno fatto, cosa vi siete fatti? A quale prezzo pagate la Luna? La Luna costa cara, lo so. Costa cara a ciascuno di noi: ma nessun prezzo vale quel campo di grano, nessun prezzo vale quella cima di monte. Se lo valesse, sarebbe inutile andar sulla Luna: tanto varrebbe restarcene qui. Svegliatevi dunque, smettetela d’essere così razionali, ubbidienti, rugosi! Smettetela di perder capelli, di intristire nella vostra uguaglianza! Stracciatela la carta carbone. Ridete, piangete, sbagliate. Prendetelo a pugni quel Burocrate che guarda il cronometro. Ve lo dico con umilità, con affetto, perché vi stimo, perché vi vedo migliori di me e vorrei che foste molto migliori di me. Molto: non così poco. O è ormai troppo tardi? O il Sistema vi ha già piegato, inghiottito? Sì, dev’esser così.”
Oriana Fallaci
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Incontri-2
È un uomo tra i trenta e i quaranta, non bello, minuto; cammina con una leggera zoppia o forse una torsione della parte sinistra del corpo che precede la destra, e le spalle dondolano, le strette e piccole spalle; non sembra un atleta ma, forse, sa giocare a calcio, è il tipo che corre veloce e disegna verso porta un rischioso zig-zag tra gli ostacoli più alti e muscolosi di lui. Ha un corpo secco e nervoso e l'unica cosa bella della sua persona sono le mani bianche e ben tenute, dalla bella forma quadrata. Il viso è piccolo e squadrato, ha un che del topo: vi si aprono due occhi profondamente neri e spenti per via dell'iride che inghiotte le pupille. Nella sclera destra ha due vistose macule nere e la rima più bassa della palpebra inferiore pare incollata alla congiuntiva. Quelle chiazze sembrano una dimenticanza dell'iride, come se avesse, correndo verso il centro dell'occhio, perso qualche goccia, e danno all'occhio una strana fissità, come se avesse più pupille dalle quali scrutare. La pelle è pallida e soffre facilmente di arrossamenti e infezioni: solo il sole arriva a indorarla appena, ma non molto, dato il suo pallore, e i capelli neri, lunghi poco sopra le spalle, sembrano sempre un po' troppo lucidi, in modo malsano. Dai modi che ha, inizialmente, sembra abbia imbarazzo di sé e fastidio degli altri e non pare amichevole; dopo poche volte che si abitua alla vostra presenza, invece, il suo contegno cambia e inizia a sorridere, a cercare il vostro sguardo e si fa burbero in un modo di vecchio bilioso e civettuolo. Ride sommessamente nel naso, arrossendo facilmente, e ha una maniera sgraziata di essere gentile: l'imbarazzo di sé, un'insolenza popolana che si compiace di risultare plebea e, di fondo, come una specie di timore che maniere più aggraziate possano avere scarso risultato mentre una certa spazientita grevità potrà renderlo diverso e più gradito - tutte queste cose nel suo modo di fare e, insieme, una specie di forastica bonomia che, se emerge, rende gradevole lo sguardo e il sorriso. Parla in romanesco, abbonda di turpiloquio e se ne diverte da solo come se l'idea di insolentire il mondo lo rassicurasse del suo corpicino lungo e sottile. Ha nelle mani una forza insospettabile: quando decide di spingere o di afferrare, se ne sente tutta la volontà ferrea e fa quasi spavento. Il suo tocco ha qualcosa di animale, ma di un animale puro e spensierato, che non intende recare offesa ma cerca fiduciosamente un altro calore: gli viene naturale toccare l'interlocutore e lo fa con una curiosa facilità alla confidenza che non era sembrata possibile all'inizio.
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FARFALLE | SANGIOVANNI
Hai una casa un po' piccola, sembra fatta per te You have a slightly small house, it seems made for you È diventata la nostra da quando hai appiccicato It became ours since when you stucked/glued Tutti i momenti-i che hai passato con me-e-e All the moments-s that you spent with me-e-e Sopra il frigorifero (sopra il frigorifero) c'è la mia faccia On the fridge (on the fridge) there's my face
E mi fa ridere che sono da tutte le parti And it makes me laugh that I'm everywhere Girando gli angoli di questo mondo Turning the corners of this world Non posso trovarmi in un luogo migliore I cannot find myself in a better place Se non tra le tue braccia, in mezzo a tutte le luci If not in between your arms, among all the lights Noi siamo gli unici con le tapparelle chiuse We're the only ones with the shutters/blinds closed
E non l'ho detto a nessuno And I haven't told anyone Che ho perso la testa e sono pazzo di te That I lost my mind and I am crazy about you Non volano farfalle Butterflies don't fly Non sto più nella pelle I can't wait anymore/I'm too excited Ho perso le emozioni me le ritrovi tu? I lost my emotions can you find them for me? Da questa notte From tonight No, no non voglio stare male No, I don't want to feel unwell Dammi due ali per volare Give me two wings to fly Sei una boccata d'aria-ia You're a breath of fresh air-ir
Hai un elastico tra i capelli You have a hairband in your hair Per tenerci legati To keep us bonded Non ho nulla a parte te I have nothing aside from you Che mi faccia respirare That can make me breathe Sei una botta di ossigeno in mezzo all'industria You're a shot of oxygen in the industry/factory La vita è un po' tossica, strappi un sorriso Life is a little bit toxic, you manage to get a smile out of me Quando mi guardi con quegli occhi lucidi When you look at me with those shiny eyes Non sento i limiti nel mio futuro I cannot feel the limits in my future
E non l'ho detto a nessuno And I haven't told anyone Che ho perso la testa e sono pazzo di te That I lost my mind and I am crazy about you Non volano farfalle Butterflies don't fly Non sto più nella pelle I can't wait anymore/I'm too excited Ho perso le emozioni me le ritrovi tu? I lost my emotions can you find them for me? Da questa notte From tonight No, no non voglio stare male No, I don't want to feel unwell Dammi due ali per volare Give me two wings to fly Sei una boccata d'aria-ia You're a breath of fresh air-ir
Volano farfalle sulle lampadine Butterflies fly on the bulbs Attratte come fosse la luce del sole Attracted as if it was the sunlight Come me che tra miliardi di persone Like me who among billions of people Vengo verso di te I come towards you
E non l'ho detto a nessuno And I haven't told anyone Che ho perso la testa e sono pazzo di te That I lost my mind and I am crazy about you Non volano farfalle Butterflies don't fly Non sto più nella pelle I can't wait anymore/I'm too excited Ho perso le emozioni me le ritrovi tu? I lost my emotions can you find them for me? Da questa notte From tonight No, no non voglio stare male No, I don't want to feel unwell Dammi due ali per volare Give me two wings to fly Sei una boccata d'aria-ia You're a breath of fresh air-ir
Sei una boccata d'aria-ia You're a breath of fresh air-ir
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una cosa di cui mi vanterò sempre sono i miei capelli no giuro ho i capelli bellissimi stupendi lucidi ecc ecc nonostante tutte le tinte le decolorazioni i tagli ecc SONO BELLISSIMI ODDIO LI AMO SAREMO SEMPRE IO E I MIEI CAPELLI CONTRO IL MONDO
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Niente sto capendo che d'estate, per quanto mi dica e prometta di starci dietro, alla fine il tempo corre, inesorabilmente, le cose son sempre troppe, e non riesco a scrivere, documentare, aggiornare e raccontare. Perciò lo faccio a distanza di giorni, oramai mi son messa il cuore in pace e in un certo senso va bene cosi, che vuol dire che le cose le sto vivendo e per quanto tutto frenetico, con l'umore tra alti e bassi, pianti di felicità e di gioia, crisi e giornate di spensieratezza, significa che sono impegnata, che il tempo per poi mettere tutto nero su bianco me lo devo ritagliare ma con calma, senza impazzire, perché questo è quello che ho e la notte bisogna pure dormire. E quindi rieccomi qua, sempre con tante e troppe cose, che accadono e che rendono le mie giornate intense. Alcune le scelgo, altre succedono e basta
Dopo un weekend duro a lavoro, tra una macchina in riparazione dopo il guasto di venerdì, l'essere letteralmente a piedi e dipendere dai miei, aver festeggiato una laurea in un posto super, corso contro il tempo per arrivare in orario ovunque, docce a lavoro, serate in cui la testa aveva bisogno solo di un abbraccio, piatti tipici da festa di paese la domenica sera, un lunedì di riposo passato in casa a riprendermi, siamo arrivati a ieri. Martedì
Questo Martedì 18 luglio che ricorderò per tanti motivi. Alcuni più belli di altri
Ho realizzato uno dei miei sogni, riuscendo ad andare al concerto di una persona che con la musica mi ha curato e fatto compagnia in un periodo passato della mia vita, che con ritmo e parole poetiche sa farmi star bene e ieri lo son stata davvero, era come rivivere quei giorni, ma cantando e ballando a squarciagola, chiudere gli occhi e muovermi, fregarmeme dei capelli gonfi, della pelle appicicaticcia, degli occhi delle persone, conoscerne di nuove, ridere e cantare insieme, connettermi con la musica e basta e lo so, è strano come genere, eppure non so come, mi manda fuori di testa. Più riguardo i video, più risale l'euforia, la felicità e l'adrenalina e mi sento fortunata e grata per chi lo ha reso possibile.
Nel pomeriggio invece, le ore prima di questo grande ricordo, mentre il mio stomaco era già in agitazione per l'incertezza della sera, ho incontrato S. Rivederci era deciso, avremmo fatto in tempo, e ne ero contenta perché passate diverse settimane, perché ancora noi due nonostante tutto, e perché volevo sentir raccontare la sua estate. Ed invece quell'ora è passata tra parole che vorresti non sentire, per entrambi. Tra parole non dette ed occhi lucidi, silenzi che non puoi coprire, abbracci che parevano più un addio che un arrivederci e mentre camminavo sulla strada di casa ho pensato a così tante cose, con le lacrime agli occhi, così confusa, che far star male non fa per me, e inconsapevolmente è anche peggio, che non saper cosa è giusto o sbagliato, per quanto ti ripeti che sia giusto com'è andata, fa male ugualmente. E che un pò di paura c'è. Buttarsi nuovamente
Perché quando si tiene a qualcuno, succede.
Ho condiviso questi pensieri assordanti con P tramite audio, non volevo rovinarmi l'intera giornata, ed ho poi pensato a quello che sarebbe arrivato successivamente, ma non dopo aver scritto comunque due righe.
Ha funzionato ed il resto è tutto qui, nero su bianco.
Ammetto che un pò mi fa ridere che nei miei day off, riposi sicuramente a livello fisico ma la mente è sempre bella accesa, ricca di scariche ed impulsi!
Oggi invece, un mercoledì particolare, servito per elaborare, tra dipinti al mattino per imprimere ciò che provavo e mezza giornata di lavoro, un caldo bollente, la spesa fatta con mamma ed i piedi scalzi sul sedile, momenti di amore verso me stessa, pesche per merenda e la quiete di questa sera, passata a scrivere. Amo l'estate in ogni sua sfumatura, anche questa così sensibile.
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“ Seduta sul letto, con la camicia da notte scomposta sul corpo e le gambe nude fino al biancore dei fianchi, lasciavo che la brezza della notte arrivasse dal balcone aperto sulla strada silenziosa. Stava esplodendo l’estate, benché si fosse ancora in maggio, e l’odore passo e carnale di certe rose gialle che fioriscono in quel mese giungeva fino a dentro la stanza, e si mescolava all’odore stralunato del mio corpo. A tratti, quand’anche non sudassi, sentivo giungere gli effluvi delle mie ascelle, laddove una tenue peluria bionda era cresciuta a proteggere l’incavo che, dalle braccia, sale fino alla morbidezza dei seni. Se infilavo le mani in quel punto segreto e pudico della mia femminilità, scoprivo di non sapere quand’era accaduto che avessi dismesso le sembianze fanciulle per divenire una donna. Mi annusavo lentamente, con una voluttà senza memoria, scoprendomi a me stessa per la prima volta; mi cullavo dolcemente, come si culla un bambino stretto fra le braccia, e ripetevo piano il mio nome, come se a chiamarmi fosse lui: “Chiara!” sussurravo, “Chiara! ” E nel sentire il suono del mio nome, immaginavo che lui tremasse intenerito. “Chiara! Moglie mia!” ripetevo, mentre le braccia incrociate attorno al corpo, mi stringevano con forza dolorosa. Sentivo aggiungersi, all’odore della pelle, un aroma pungente di succhi segreti che il corpo, languidamente, scioglieva. Dondolavo profondamente cullandomi nell’abbraccio, e l’aria della notte mi accarezzava con un brivido meraviglioso. Oh! Mi sarei amata anch’io: ero bella, e la bellezza mia non era muta. Un piacere sottile si irradiava per tutto il cammino dei nervi, e le tempie, mano a mano, battevano un ritmo denso e convulso. Le mani, sciolto l’abbraccio con cui mi cingevo, corsero al cuscino che ristava abbandonato sul letto. Con un gesto impetuoso, lo abbracciai come fosse stato il mio amato, e mi volsi a esso affamata d’amore. Lo accarezzavo come se, sotto le mie mani, ci fosse non il grezzo lino, ma la sua cara pelle sconosciuta ai miei sensi; chiudevo gli occhi e lo cercavo con la punta sensibile delle dita: qua c’era l’incavo leggero del naso, proprio dove la fronte diritta e breve inizia correndo fino all’attaccatura dei capelli riccetti e lucidi che gli coronano il capo, come un’aureola cupa. Qua ci sono le orecchie grandi e attaccate alla testa, con i lobi carnosi e tondi che si arrossano lievemente per l’eccitazione; se li sfioro per caso, mi giunge l’ondata del loro calore. Qua, seguendo a occhi chiusi la linea degli zigomi, si giunge fino alla mascella dura, da zingaro e, accarezzando con un brivido la barba che cresce ruvida e insieme tenera, si tocca la fossetta sul mento; un ammicco lievissimo di quella più aperta che ha sulla guancia. No! Non gli tocco le labbra carnose e sanguigne che si chiudono sui denti bianchi e aguzzi da animale carnivoro. Lentamente, inghiottendo saliva arida, percorro la linea struggente degli occhi; quel richiamo doloroso al mio sangue che fiammeggia sotto la sua fronte. Questi occhi catturanti dei D’Auria: così belli e così malinconici; così appassionati e così vuoti; così avveduti e così folli. In questi occhi vorrei perdermi per sempre, anima mia! Così sussurro, mentre cerco la bocca che intanto si è schiusa sui denti che illuminano la notte. Poso le mie labbra sulle sue in un bacio casto come il primo suggimento di un neonato. “Vita mia!” lo imploro, e sento che non vivrò senza di lui. “
Mariateresa Di Lascia, Passaggio in ombra, Feltrinelli (collana I Narratori), 1995¹; pp. 241-242.
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Quasi come..
Ed è quasi come rilasciare un sospiro di sollievo,
il mio starti vicino.
Uno soffio nella direzione sbagliata e potresti volarmi via,
estrapolando dalla mia mente
ogni singolo ricordo di noi due stesi sotto le coperte
le mie mani nei tuoi capelli
le tue guance così rosse e ardenti
sei così delicato che ho paura di spezzarti.
A tratti mi dimentico di averti davanti,
sei solo una mia piccola fantasia,
un desiderio costante,
un segreto che devo tenere chiuso nelle tenebre dei miei pensieri più sporchi.
Il tuo respiro affannato e corto mi annebbia la testa,
i tuoi occhi lucidi e pieni di desiderio mi spingono a sfiorarti in posti che ho immaginato solamente quando non ero cosciente.
Le tue mani, grandi e possenti, sfiorano le mie cosce tremanti e impazienti.
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Sono lì che ci ripenso...e mi sembra che io non sia invecchiata di un giorno.
Certi amori possono scavare in profondità che senti ti cambino per sempre.
Eppure qualcosa di te ancora brilla in questa preziosa miniera scintillante.
La tua armatura, che dinnanzi a me indossi di nuovo,
ed io che vi bacio gli angoli, quelli che tu definisci ''spigolosi''.
Poi proverei a sollevarti il morale, tenterei di farti ridere.
Ti salterei in braccio presa da una confusa gioia ed esclamerei; ''portami fino a li'''
e tu lo faresti. Berremmo acqua da un ruscello incantato e ci guarderemmo negli occhi, ci accorgeremmo allora che siamo ancora gli stessi, e che esiste ancora una possibilità.
''Baciami finché le labbra son ancora rosee''
finché siamo ancora giovani, finché troviamo un angolo di forza o un briciolo di motivazione a scriverci.
Ti vorrei dire tutto su quello che significa per me, vivere senza di te.
Ed ogni volta la scelta sarà la stessa: lascerò puntualmente andare.
I sassolini che lanceremo sopra lo stagno faranno dei rimbalzi, tre, quattro, e i nostri desideri si mischieranno nelle notti più insonni.
Cos'é un desiderio, questa tenacia, questa esasperazione.
E quella voglia di correrti incontro e dirti che non è finita, non finirà mai. E tu mi darai un buffetto sulla spalla, farai un sospiro.
Mi sorriderai.
Ci sorrideremo come se non avessimo mai pianto.
Ti prenderò la mano e scuoterò la testa. Della neve mi cadrà dai capelli e ti toccherà i dorsi.
Avrai un brivido, ed avrai paura. Io avrò la stessa paura tua, spererò nel sole, nell'estate. Ci scioglieremo in un granello di malinconia.
E quella sigaretta che lanciai in mezzo alla pioggia: ''poverina, è tutta sola'' somiglierà al mio vano tentativo, di salvare un po' la tua salute, dimenticando la mia innumerevoli volte, aprendo le tende ad ogni visita illusoria in cui la tua anima bussava ai cancelli del nostro amore inconsumato per chiedere forse solo una carezza, magari niente, non una cosa in più, ed io avrei voluto sapertela dare.
Ti sistemerò la cravatta, mi lascerai le chiavi sulla scrivania, ti dimenticherai di segnare i giorni sul calendario. Ti scriverò una lettera piena di sentimenti che non leggerai, metterai della legna nel caminetto ad ardere, la farò sfumare al suo interno senza dirtelo. Penserai che il mio amore sia stato solo un illusione, ti scalderò con una coperta al mattino gelido prima di andare via. Guarderò l'orologio e sistemerò il tuo, le lancette sembravano essersi fermate.
I fiori sul davanzale della tua finestra profumeranno tutta la casa, saranno più vivi che mai. Prenderai alcune bollette tra le mani, detesterai l'ordinario.
Ma la vita è una cosa pratica, dirai sbucciando un frutto amaro, ogni pezzo che con l'unghia scavi via, sarà parte di una tristezza che senza guardare, distrattamente, avrai messo da parte.
Ed io danzerò, danzerò sull'asprezza. Danzerò sul non detto, danzerò per quella mia fiamma sempre scintillante come la tua armatura, danzerò sulle volte in cui non volevamo più saperne di avere a che fare l'uno con l'altra. Danzerò su quella volta che ti ho detto ad occhi lucidi e con voce rotta che ti amavo, e tu mi hai baciata.
I miei capelli si solleveranno in aria in un frame di pochi millisecondi dove avrò dimenticato per tanto poco, di aver annusato il tuo profumo addosso ai miei vestiti, tanti anni fa, e non aver desiderato esperire di meglio.
Soffierò sui miei guanti, ed un respiro di vita immaginata insieme a te lascerà la mia mente e le mie fantasie, per sempre.
Tuttavia il resto della vita arriverà,
Lo accetterò, lo saprò accogliere. Forse non ti saprò più in luogo alcuno.
Forse mi volterò e ti volterai, forse diremo solo... ''ehi''.
Nulla di più semplice, un esclamazione di riconoscimento.
ti scoprirò a credere in un nuovo amore, che forse prima o poi porterai al dito,
ed in quel momento finalmente saprò, che sarà possibile anche per me ricominciare, metterci di nuovo tanto impegno. Ti darò una pacca sulla spalla e sarò Felice per te con tutto il cuore, perché è questo che l'amore fa, dipinge sul volto gli stessi sentimenti di una persona cara.
Non c'é più possesso, oramai, non so amare che così, ed è solo così che voglio amare.
Forse è proprio questo che accade, quando il dolore scava tanto affondo. Si trovano pietre rare e preziose, ed allo specchio, ti senti etereo, ti pervade una cura miracolosa, che somiglia alla luce dell'alba, la quale sveglia ed irradia i pochi presenti.
#addiomapertuttalavita
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I miei occhi si fanno lucidi se penso che, quando qualche giorno fa ci siamo visti e abbiamo discusso, nonostante io fossi rimasta a letto dandogli le spalle, lui sia sceso dal letto, abbia fatto il giro verso di me, si sia messo di ginocchia per terra e mi abbia accarezzato i capelli continuando a darmi dei baci sulla testa.
Senza parlare mi ha detto "Sono qui, mi scuso se ti ho ferita, ora risolviamo questo problema insieme e andiamo a dormire abbracciati come sempre".
Auguro a tutti di trovare una persona così, che ti fa sentire amata anche nei momenti in cui l'amore viene oscurato da sentimenti negativi, che fa di tutto per risolvere una situazione scomoda e/o dolorosa per entrambi, che ti lascia i tuoi spazi senza lasciarti sola.
#me#love#quotes#frasi vere#frasi belle#frasi tumblr#frasi d'amore#sfogo#amore#sfogo personale#ti amo#mi manchi#relazione a distanza#discussione#litigata#solitudine#incomprensioni#baci sulla testa#abbraccio#occhi lucidi#relazione#spazio
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COLOR VISIONARY
Condizioni di partecipazione
Il National TrendVision Award (NTVA) è un concorso fotografico online organizzato da Wella Germany GmbH, Berliner Allee 65-65a, 64295 Darmstadt (di seguito denominata "Wella Company" insieme a tutte le filiali e alla casa madre).
L'NTVA Germania/Austria/Svizzera (DACH, Deutschland/Österreich/Schweiz) è un concorso che si articola in diverse categorie:
DACH Color Visionary dell’anno (by Wella Professionals)
DACH Craft Visionary dell’anno (by Wella Professionals)
Questo documento contiene le condizioni di partecipazione solo per la categoria DACH Color Visionary dell'anno.
PARRUCCHIERI
La categoria DACH Color Visionary dell'anno è riservata ai parrucchieri/coloristi qualificati che lavorano come acconciatori (senza limiti di età) in DACH.
Sono esclusi dalla partecipazione i familiari stretti delle collaboratrici e dei collaboratori Wella (fratelli e sorelle, genitori, figli, coniuge o convivente).
Il premio DACH NTVA Color Visionary dell’anno può essere assegnato solo al/alla partecipante che ha creato e pubblicato il look. Dal post sui social media dovrebbe essere chiaro chi è il/la partecipante (vedi paragrafo 4).
Il/la partecipante deve avere una formazione come parrucchiere/a.
Il/la partecipante e la modella devono avere almeno 18 anni.
I/le partecipanti possono presentare tutte le proposte che desiderano in tutte le categorie, ma ogni proposta deve rappresentare un modello/look diverso, con differenze evidenti per quanto riguarda il colore, il taglio o lo styling. Se un/una partecipante raggiunge la finale in diverse categorie, sarà contattato/a per sapere quale categoria sceglie.
IL CONCORSO
DACH NTVA è un concorso fotografico online in cui i/le partecipanti postano sui social media la foto di un look che hanno realizzato esclusivamente con i prodotti Wella Professionals.
Inviando fotografie per il concorso TrendVision Awards, il/la "partecipante" dichiara e garantisce a Wella Company che tutti i look mostrati nelle fotografie inviate sono stati creati utilizzando i prodotti Wella Professionals. Su richiesta di Wella Company, ogni partecipante deve presentare (entro cinque giorni di calendario dal ricevimento della richiesta) un elenco dei prodotti Wella Professionals utilizzati. La mancata presentazione di questa documentazione o la mancata dimostrazione, su richiesta, che i look sono stati creati con i prodotti Wella Professionals può comportare la squalifica in qualsiasi fase del concorso; un'altra persona sarà poi selezionata come finalista o vincitore/vincitrice.
Una giuria valuterà tutte le foto e selezionerà i/le tre migliori partecipanti nel DACH.
Ogni contributo sarà giudicato sulla base del risultato della votazione online (20% del risultato complessivo) e conformemente ai criteri della sezione 3.8 (80% del risultato complessivo).
Un look vincente deve avere le seguenti caratteristiche:
Il colore deve mettere in risalto la bellezza naturale della modella.
Il colore e lo styling devono essere complementari e creare un look generale bello, portabile e adatto al salone.
L’ispirazione deve essere tratta da diverse fonti.
Il risultato del colore deve mostrare l'abilità e la capacità tecnica del colorista di ottenere un risultato finale professionale personalizzato.
I capelli devono essere lucidi e in ottime condizioni, e presentare il migliore styling professionale.
Il make-up e l'abbigliamento devono completare il quadro generale, abbinarsi all'acconciatura e dimostrare il massimo livello di capacità manuali.
In questa categoria non sono ammesse le acconciature raccolte, né i capelli sintetici, le ciocche di capelli applicate, le extension, ecc.
FASE DI PARTECIPAZIONE
Completare il look e postare una foto prima e dopo del look finito sull'account Instagram pubblico del/della partecipante. All'inizio del post devono essere citati gli hashtag #DACH_Color Visionary e #DACH_NTVA2024. Inoltre, nel titolo (non nei commenti) e nella foto deve essere taggato @wellapro_dach.
Con l'invio di fotografie al concorso TrendVision Award, il/la "Partecipante" dichiara e garantisce a Wella Company che tutti i look mostrati nelle fotografie inviate sono di sua creazione e che il/la partecipante autorizza Wella Company in modo non esclusivo, gratuito e irrevocabile (cui ha diritto) a copiare, distribuire, mostrare ed elaborare il materiale inviato in relazione al Concorso e alla sua promozione in qualsiasi mezzo di comunicazione attualmente o in futuro conosciuto. Qualora la foto contenga materiali o componenti che non sono di proprietà del/della partecipante e/o che sono soggetti a diritti di terzi e/o nelle foto siano visibili persone, è responsabilità del partecipante ottenere tutti i consensi necessari prima di inviare la foto in modo che possa essere pubblicata e utilizzata gratuitamente come descritto nei presenti condizioni di partecipazione. Se la foto ritrae persone minorenni nel paese di residenza, è necessaria la firma di un genitore o di un tutore legale sul rispettivo consenso. Il/la partecipante dovrà tenere indenne Wella Company da qualsiasi perdita subita dalle parti indennizzate a causa della violazione da parte del/la partecipante degli obblighi e degli impegni previsti dal presente accordo. Su richiesta di Wella Company, ogni partecipante deve fornire (entro cinque giorni di calendario dal ricevimento della richiesta) il consenso firmato di tutte le persone che compaiono nelle fotografie inviate, e/o dei proprietari dei materiali che appaiono sulle fotografie. Tale consenso deve garantire a Wella Company il diritto di copiare, distribuire, mostrare ed elaborare il materiale concernente il concorso e la sua promozione in qualsiasi mezzo di comunicazione attualmente o in futuro conosciuto. Se non si fornisce tale consenso quando richiesto, si rischia la squalifica in qualsiasi momento del concorso; un'altra persona sarà allora selezionata come finalista o vincitore/vincitrice.
A ogni potenziale partecipante Concorso verrà chiesto di aggiungere il seguente commento su Instagram: "Postando questa foto, accetto le condizioni di partecipazione e cedo i miei diritti d'autore a Wella Company".
Possono essere presentate anche foto non scattate specificamente per l'evento, purché non siano già state presentate a un precedente NTVA. Tuttavia, la foto non deve essere stata scattata più di 12 mesi prima della partecipazione al concorso.
Le fotografie scattate con un cellulare sono assolutamente accettabili, anche se occorre prestare attenzione a presentare fotografie della migliore qualità possibile. Tutte le foto saranno giudicate allo stesso modo, sia quelle scattate professionalmente sia con un cellulare.
La modella può anche indossare una maschera.
Il termine ultimo per le iscrizioni è il 21.02.2025. Le iscrizioni ricevute dopo tale data non saranno prese in considerazione.
Le foto saranno giudicate da una giuria di esperti Wella Professionals ("Giudici") secondo i seguenti criteri:
40% del punteggio totale per la scelta del colore e per la sua armonia con i lineamenti, la pelle e il colore degli occhi della modella
30% del punteggio totale per la qualità del finishing e in generale per la bellezza del colore, la qualità dei capelli, la cura e la lucentezza
30% del punteggio totale per il look generale finito: colore, taglio, styling
Sarà inviata una comunicazione per i 15 look migliori con la richiesta di inviare, entro cinque giorni di calendario dal ricevimento della stessa, la formula di colore utilizzata per il look, nonché una descrizione dell'ispirazione per il look creato.
I 15 migliori look saranno valutati dalla giuria in base ai criteri descritti nel paragrafo 3.8 per la scelta del/della vincitore/vincitrice del bronzo, dell'argento e dell'oro al NTVA Color Visionary dell'anno.
DACH NTVA COLOR VISIONARY – LE VINCITE
In data 03.03.2025, i vincitori di bronzo, argento e oro della categoria DACH NTVA Color Visionary saranno proclamati sui social media tramite @wellapro_dach.
Il/la vincitore/vincitrice del bronzo del DACH NTVA Color Visionary dell'anno riceverà 2 ticket giornalieri per Top Hair 2025, 29. + 30.03.2025, Fiera di Düsseldorf + 100,- € di spese di viaggio (valore totale 260,- €/ 260,- CHF).
Il/la vincitore/vincitrice dell‘argento del DACH NTVA Color Visionary dell'anno riceverà in premio 2 posti al seminario per un valore totale di 500,- € / 500,- CHF
La vincitrice/Il vincitore dell’oro al DACH NTVA Colour Visionary of the Year riceve un invito a partecipare a un viaggio Global Destination a partire dal 29.04. al 02.05.2025 a Malta, del valore di € 1’650.-/ CHF 1’650.-, comprensivo di 3 notti in camera singola, 2,5 giorni con programma Wella e costi di volo.
Nella remota ipotesi che un premio non sia disponibile, Wella Company si riserva il diritto, a sua esclusiva discrezione, di sostituirlo con un premio di pari valore.
È escluso il pagamento in contanti delle vincite o del loro equivalente. Le vincite non possono essere trasferite a terzi.
IL CONCORSO ITVA 2025
Il/la vincitore/vincitrice dell'oro al DACH NTVA Color Visionary dell'anno concorrerà con tutti gli altri vincitori dell'oro del NTVA Color Visionary dell'anno di tutto il mondo all'International TrendVision Award (ITVA).
Nel concorso ITVA, una giuria valuterà i look vincenti di ogni vincitore del NTVA. Il giudizio si sarà basato sui seguenti criteri:
80% del punteggio totale per il look vincitore del NTVA:
70% per la tecnica di colorazione:
Spiegazione della tecnica, dell'applicazione, della scelta del colore, dell'idoneità commerciale
Deve essere chiaro in che misura il colore si integra con il taglio di capelli (forma e lunghezza)
Il taglio e il colore devono essere complementari e creare un look generale bello, portabile e adatto al salone
Colorazione finita
30% per l‘impatto generale e look:
Look generale (styling, finishing, make-up, abbigliamento)
Interpretazione personale riconoscibile e realizzazione creativa
Look complessivo professionale
Interpretazione personale e realizzazione creativa
10% del punteggio totale: look precedentemente creati nel portafoglio del concorrente e visibili su Instagram.
Capacità manuali
Bellezza dei look
10% del punteggio totale: attività su Instagram:
Canale attivo con almeno 3 post la settimana
Più di 1000 follower
Il/la partecipante che avrà ottenuto il punteggio più alto secondo l'articolo 5.2 sarà proclamato/a vincitore/vincitrice all'ITVA Color Visionary dell‘anno sui social media il 2 maggio 2025.
Il/la vincitore/vincitrice all'ITVA Color Visionary dell‘anno riceverà il seguente premio:
Il trofeo ITVA
La possibilità di partecipare a uno shooting o a un evento internazionale (luogo e data esatti saranno comunicati) (Wella Professionals coprirà le spese di viaggio, alloggio, cibo e bevande).
Tutte le altre spese e i costi non elencati sopra, tra cui, a titolo esemplificativo, tasse, assicurazioni, spese telefoniche, servizi di camera e lavanderia, spese personali, mance, spese di ospitalità, spese accessorie e qualsiasi altra voce non espressamente menzionata nelle presenti condizioni di partecipazione, nonché le spese di viaggio non menzionate nella descrizione del premio, saranno interamente a carico del partecipante all'ITVA Color Visionary dell‘anno.
Non è possibile trasferire, sostituire o pagare in contanti i premi se questi non sono disponibili per qualsiasi motivo, come ad esempio cancellazioni, conflitti di programmazione o eventi di forza maggiore, se non a esclusiva discrezione di Wella Company; in questo caso, sarà assegnato un premio alternativo/una parte del premio, adempiendo così agli obblighi della Società Wella nei confronti del vincitore; non verrà concesso alcun ulteriore compenso. Si declina ogni responsabilità per eventuali danni, perdite o lesioni derivanti dall'accettazione o dall'utilizzo di un premio.
Il/la vincitore/vincitrice all'ITVA Color Visionary dell'anno deve essere in possesso di documenti di viaggio validi (documento d'identità con foto, passaporto, visto, ecc.) per poter eventualmente viaggiare. Se il/la vincitore/vincitrice all'ITVA Color Visionary dell'anno non provvede in tempo utile a farlo, rischia di perdere il premio.
Modifica delle condizioni di partecipazione
Wella Company si riserva il diritto di modificare singole disposizioni delle presenti condizioni di partecipazione qualora ciò sia assolutamente necessario al fine di garantire la realizzazione del TrendVision Award. Wella Company informerà tempestivamente i partecipanti in merito alle modifiche apportate.
Responsabilità
Wella Company declina ogni responsabilità per le perdite di dati, in particolare per quelle che si sono verificati durante la loro trasmissione, per problemi tecnici o per la perdita o il ritardo delle iscrizioni, dovuti a guasti di rete, hardware o software che non rientrano nella responsabilità dell'organizzatore.
Wella Company è responsabile dei difetti materiali dei premi solo nel caso in cui ne abbia occultato dolosamente i difetti.
Wella Company è tenuta a fornire ai vincitori del viaggio solo tale prestazione nella misura descritta al punto 5.4.2. Wella Company non è responsabile dei difetti riguardanti la realizzazione del viaggio o dei servizi forniti dal tour operator. Wella Company non è inoltre responsabile delle conseguenze di una modifica giustificata dell'offerta di viaggio o dell'annullamento giustificato del viaggio da parte del tour operator. È esclusa la possibilità di pagamento del valore del viaggio.
Wella Company risponde dei danni solo se il danno è dovuto a dolo o colpa grave. Wella Company è responsabile per lesioni colpose che possano mettere in pericolo la vita, l'incolumità o la salute di una persona fisica anche in caso di semplice negligenza. Inoltre, Wella Company è responsabile anche per la violazione meramente colposa di un obbligo essenziale. Gli obblighi cardinali sono quelli il cui adempimento consente in primo luogo la corretta esecuzione del concorso e il raggiungimento dello scopo contrattuale e sulla cui osservanza un partecipante può regolarmente fare affidamento. La responsabilità ai sensi della Direttiva sulla responsabilità del prodotto rimane inalterata.
Disposizioni finali
L'eventuale invalidità di singole disposizioni delle presenti Condizioni di partecipazione non inficia la validità delle restanti disposizioni. La disposizione non valida sarà sostituita dalla corrispondente norma di legge.
Il concorso è disciplinato dalle leggi della Repubblica Federale di Germania, ad esclusione della Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti per la vendita internazionale di beni.
Non siamo né obbligati né disposti a partecipare a una procedura di risoluzione delle controversie davanti a una commissione di arbitrato dei consumatori.
Note sulla protezione dei dati
Il titolare del trattamento dei dati personali nell'ambito del presente concorso è Wella Germany GmbH, Berliner Allee 65-65a, 64295 Darmstadt, Germania (di seguito "Wella", "noi").
Il/la responsabile della protezione dei dati può essere contattato/a all'indirizzo e-mail [email protected].
Per la partecipazione a TrendVision Award verranno raccolte le seguenti informazioni: nome, cognome, nome del salone, via, numero civico, CAP, città, paese, indirizzo e-mail, nome dell'account Instagram.
I dati saranno trattati esclusivamente per lo svolgimento del concorso e per la gestione in caso di vincita. Utilizzeremo i dati per scopi pubblicitari solo se il partecipante ha dato il suo esplicito consenso. In questo caso, informeremo separatamente i partecipanti sul tipo e sullo scopo del trattamento dei dati.
La divulgazione a terzi (ad esempio il partner o il fornitore del servizio di spedizione) avverrà solo nella misura in cui ciò sia necessario per lo svolgimento del concorso e il trattamento del premio.
La base giuridica per il trattamento dei dati è l'art. 6 comma 1 lett. b del Regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD). I dati saranno cancellati non appena il concorso sarà terminato.
Diritti della persona interessata
Gli interessati al trattamento dei dati personali hanno i seguenti diritti:
Diritto all‘informazione sui dati personali da noi trattati, le finalità del trattamento, le categorie di destinatari, la durata della conservazione o sui criteri utilizzati per determinare tale periodo, sull'origine dei dati, sui diritti dell'interessato, sull'esistenza di un processo decisionale automatizzato, compresa la profilazione, e sulle garanzie adeguate in caso di trasferimento dei dati a un paese terzo, nonché sul diritto di ricevere una copia dei propri dati personali;
Diritto alla rettifica di dati personali inesatti o incompleti;
Diritto alla cancellazione dei dati personali, nel caso in cui sia venuta meno la finalità del trattamento, sia stato revocato il consenso o non sussista alcun fondamento giuridico per il trattamento o i dati siano stati trattati illecitamente o l'interessato si sia opposto al trattamento;
• Diritto alla limitazione del trattamento;
Diritto alla portabilità dei dati, se il trattamento dei dati si basa sul consenso ai sensi dell'Art. 6 (1) lit. a) o dell'Art. 9 (2) lit. a) o su un contratto ai sensi dell'Art. 6 (1) lit. b) dell'RGPD;
Diritto di opposizione al trattamento, se il trattamento è necessario per il perseguimento del legittimo interesse ai sensi dell'Art. 6 (1) lit. f) dell'RGPD.
Se l'interessato ha acconsentito al trattamento dei dati personali, ha il diritto di revocare il proprio consenso in qualsiasi momento. La revoca del consenso non pregiudica la liceità del trattamento basata sul consenso fino alla revoca.
L'interessato ha il diritto di opporsi in qualsiasi momento al trattamento dei propri dati personali a fini pubblicitari o di analisi web, senza doverne fornire la motivazione.
L'interessato ha il diritto di ottenere dal responsabile del trattamento la cancellazione dei dati se il trattamento cui sono stati sottoposti si rivela illecito.
Ulteriori informazioni sulla protezione dei dati presso WELLA sono disponibili su https://www.wellacompany.com/de-de/privacy-policy.
ATTENZIONE:
LA DECISIONE DELLA GIURIA È INAPPELLABILE. NON SI TIENE ALCUNA CORRISPONDENZA SUI RISULTATI. È ESCLUSO QUALSIASI RICORSO ALLE VIE LEGALI.
CON LA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO, IL/LA PARTECIPANTE SI IMPEGNA A RISPETTARE LE CONDIZIONI DELLO STESSO.
QUALSIASI VIOLAZIONE DELLE CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE COMPORTERÀ LA SQUALIFICA.
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