#amore e pregiudizi
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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Gli anni della polvere di Susanne Abel: un viaggio emozionante tra memoria, amore e perdono. Recensione di Alessandria today
"Gli anni della polvere" di Susanne Abel, pubblicato da Nord e tradotto da Roberta Zuppet, è un romanzo che si addentra nei meandri della memoria, esplorando il delicato rapporto tra madre e figlio e il peso del passato sulle relazioni familiari.
Scoprire il passato per comprendere il presente“Gli anni della polvere” di Susanne Abel, pubblicato da Nord e tradotto da Roberta Zuppet, è un romanzo che si addentra nei meandri della memoria, esplorando il delicato rapporto tra madre e figlio e il peso del passato sulle relazioni familiari. La storia intreccia i ricordi dolorosi di Greta, una donna alle prese con la demenza senile, e la…
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solosepensi · 6 months ago
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"Non bisogna mettere a posto le cose.
Le cose vanno lasciate come sono.
Non si può trattenere un amore finito e nemmeno fissarsi a proseguire un progetto che non vuole essere realizzato.
Tutte le nostre energie sono indirizzate a questo: a mettere a posto le cose.
E trascorriamo ore a cercare di capire di chi è la colpa, a piangerci addosso, a ripetere in modo continuativo quell'atteggiamento che sappiamo non portare a nulla.
Vogliamo essere più espansivi, più simpatici, meno sensibili.
Perché vogliamo essere a posto. Cerchiamo la perfezione.
E non riusciamo a comprendere invece che è proprio il disordine della nostra vita, l'inaspettato, il non accettato che ci guidano alla comprensione più autentica di noi stessi e degli altri.
Dobbiamo solo affidarci alla vita e lasciarci guidare da ciò che accade.
Senza porci domande, senza chiedere il perché di ciò che è successo. Dobbiamo solo gustarci gli eventi che accadono e sentire profondamente cosa suscitano in noi.
Tutto il resto verrà da sé.
Perché saremo così colmi di energia vitale, così svegli e presenti, così attenti che la via da seguire sarà lì chiara davanti ai nostri occhi. E a noi non resterà altro da fare che imboccarla nel modo più naturale e semplice possibile.
E' giunto il momento di non fare niente.
Di spegnere la mente con i suoi pensieri, i pregiudizi, le preoccupazioni.
Non cercate più nulla.
Fatevi vuoto. Ricercatelo in ogni dove.
E vi stupirete di come le cose si metteranno a posto da sole."
Elena Bernabè
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canesenzafissadimora · 6 months ago
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"Non bisogna mettere a posto le cose.
Le cose vanno lasciate come sono.
Non si può trattenere un amore finito e nemmeno fissarsi a proseguire un progetto che non vuole essere realizzato.
Tutte le nostre energie sono indirizzate a questo: a mettere a posto le cose.
E trascorriamo ore a cercare di capire di chi è la colpa, a piangerci addosso, a ripetere in modo continuativo quell'atteggiamento che sappiamo non portare a nulla.
Vogliamo essere più espansivi, più simpatici, meno sensibili.
Perché vogliamo essere a posto. Cerchiamo la perfezione.
E non riusciamo a comprendere invece che è proprio il disordine della nostra vita, l'inaspettato, il non accettato che ci guidano alla comprensione più autentica di noi stessi e degli altri.
Dobbiamo solo affidarci alla vita e lasciarci guidare da ciò che accade.
Senza porci domande, senza chiedere il perché di ciò che è successo. Dobbiamo solo gustarci gli eventi che accadono e sentire profondamente cosa suscitano in noi.
Tutto il resto verrà da sé.
Perché saremo così colmi di energia vitale, così svegli e presenti, così attenti che la via da seguire sarà lì chiara davanti ai nostri occhi. E a noi non resterà altro da fare che imboccarla nel modo più naturale e semplice possibile.
E' giunto il momento di non fare niente.
Di spegnere la mente con i suoi pensieri, i pregiudizi, le preoccupazioni.
Non cercate più nulla.
Fatevi vuoto. Ricercatelo in ogni dove.
E vi stupirete di come le cose si metteranno a posto da sole."
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Elena Bernabè
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be-appy-71 · 5 months ago
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A cinquant'anni e oltre, i sentimenti diventano più veri, i sorrisi più onesti, e gli sguardi meno sorridenti... ma brillano più delle stelle!
A questa età, rompi stereotipi, distruggi pregiudizi, smascheri l'ipocrisia e pieghi i bugiardi. Non c'è pelle più saggia della tua, segnata dalle mille storie e dalle centinaia di vittorie.
Non credi più alle favole da quattro soldi, ma la passione nei tuoi baci è più intensa che mai. Le tue labbra non sono più semplici passeggeri, ora tremano e ti trasformano in poesia.
Il tuo corpo non è più lo stesso, plasmato da battaglie e glorie. Non ti interessano più le misure o i corpi perfetti, ma cerchi un'anima che combatta al tuo fianco con amore eterno.
Non hai più tempo per dubbi o codardi. Rischi e crisi sono opportunità. Preferisci le menti folli, contorte e leali. Non ramendi cuori spezzati, li ricostruisci, li modelli, e se non vogliono restare, te ne vai.
Il tuo cuore non è più un affare, non chiedi, non supplichi, non implori. Ora scegli, insegni e il tuo amore non è per i mediocri. Protegge, cura, e se non ti apprezzano... addio.
A cinquant'anni e più, diventi sogno, diventi magia. Non giochi più, vivi la vita fino in fondo, apprezzi ogni momento e non corri più alla cieca. Vai sul sicuro.
Goditi ogni istante... ♠️🔥
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greenbor · 4 months ago
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Avvicinati,
vieni amore...
toccami con le parole
che tu sai...
sono fuoco
che si consuma senza te...
voglio baci indecenti
su tutta la pelle
che sappiano spogliare
il corpo dai miei demoni...
e poi voglio sentirti entrare
fino a farmi male...
scava nel mio inferno
e fammi entrare nel tuo
sono con te...
senza pregiudizi,
libera di essere quella che sono...
non aspettare...
ti voglio adesso...
addosso...
con mani roventi
a bruciarmi il corpo...
...e l'anima...
M.C.©
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ambrenoir · 10 months ago
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Tu non capisci proprio niente
Alla moglie, qualunque fosse il motivo, ripeteva:
“Tu non capisci proprio niente!”
Effettivamente lei non aveva studiato oltre la terza media, non si interessava di politica, non leggeva giornali, eccetto i bollettini della parrocchia, si occupava soltanto dei figli, della casa, del bucato, della cucina, e di qualche ora nell’ufficio del parroco.
Quando si accendeva una discussione in famiglia, il marito, rifiutando per principio ogni dialogo sereno, intelligente ed educato, con i suoi soliti pregiudizi, le chiudeva la bocca dicendo:
“Tu non capisci proprio niente!”
Quando la moglie tentava di coinvolgerlo in qualche problema serio sui risultati scolastici dei figli o per valutare l’opportunità di una spesa o la scelta del luogo di villeggiatura o il bilancio familiare… la sua risposta era sempre la stessa, pronta, secca, senza possibilità di replica:
“Tu non capisci proprio niente!”
Una sera, in casa, mentre la televisione trasmetteva una partita della Nazionale, venne a mancare improvvisamente la corrente.
Il marito, tutto nervoso e agitato, si avviò a scendere nel buio dello scantinato per controllare ed eventualmente sostituire la valvola fusibile nel quadro di distribuzione dell’energia elettrica.
“Accendi una candela!” gli suggerì timidamente la moglie.
Al solito, il marito, furibondo, le gridò:
“Tu non capisci proprio niente, conosco il posto a memoria!”
Ma quella sera, evidentemente, qualcosa non funzionò a dovere; perché il pover’uomo scivolò su un gradino, sbattè la testa in modo tremendo e, dopo aver lanciato un urlo disumano, rimase a terra tramortito, sanguinante e con rotture varie.
Il caso era molto grave, ma i medici dell’ospedale, dopo giorni e giorni nell’Intensiv Station e con cure forti e adeguate, riuscirono a salvare la vita al poveretto.
Quando l’infortunato si risvegliò dopo quattro giorni di coma, vide la moglie accanto al letto, dolcemente china su di lui, trepidante, con gli occhi pieni di lacrime e piena di amore.
La povera donna non l’aveva abbandonato un solo istante:
giorno e notte, sempre vicina a lui, con mille attenzioni e con infinite preghiere.
Dopo due settimane dall’uscita dal coma, quando finalmente l’uomo poté cominciare a mormorare le prime parole, mentre due grosse lacrime gli brillavano negli occhi, con fatica disse:
“Sono proprio un animale.
Non avrei mai creduto che tu mi volessi tanto bene!”
E lei, col sorriso di sempre, amabile, dolce e con gli occhi umidi e luminosi, gli bisbigliò sottovoce: “Tu non capisci proprio niente”.
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ilomiiilo · 3 months ago
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se non comprendi il tuo vero valore, che non ha nulla a che vedere col valore che hanno le altre persone, continuerai a basare ciò che sei sul parere altrui e non riuscirai mai a costruirti un’identità, continuando a paragonarti agli altri e valutando in percentuale chi è meglio rispetto a te e in cosa.
Disprezzerai ogni tuo risultato positivo valutandolo come ‘una fortuna’ quasi non meritata perché odi il fatto che tu possa aver compiuto qualcosa di buono perché in primis odi te perché non ti conosci e hai solo pregiudizi negativi sulle tue potenzialità.
Neghi qualsiasi cosa positiva ti si possa avvicinare perché ripudi qualsiasi tipo di amore.
La società ci plasma così tanto a piacer suo che cresciamo senza sapere come si cresce, senza sapere come si prende posizione, senza capire che non esiste un canone estetico.
Tutti devono riuscire a guardarsi allo specchio e dire ‘wow sono proprio bell*’ senza dover rispettare una cazzo di icona e senza paragonarsi ad altre bellezze. L’apprezzamento di se stessi è semplicemente fine a se stessi e non deve comprendere altri al di fuori di noi.
Non dobbiamo pensare ‘sono bella perché sono più magra di-, più alta slanciata simpatica…’ e tutti meccanismi vari di paragone che ci ammazzano.
Dobbiamo pensare ‘sono bella perché anche oggi conosco la persona che sono e sono capace di apprezzare le mie capacità senza però limitarmi e cercando di scoprirmi ogni giorno di più; sono bella perché oggi ho mangiato quella cosa che mi faceva stare bene e sono felice di essermi fatta questo regalo, sono bella perché sono sincera con me stessa e con gli altri e non li vedo come un mezzo di paragone per i miei canoni estetici’
Siamo tutti belli e speciali e importanti, la bellezza è eterna ed è infinita e non cerca perfezione canonica e schematica.
Siamo tutti meritevoli di amore da parte di noi stessi, quindi proviamoci un po’ di più come quando ci proviamo per chi nemmeno ne vale la pena, solo che noi ne varremo sempre la pena.
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weirdesplinder · 7 months ago
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I miei film classici vintage preferiti
Angeli con la pistola
Trama: Annie è una vecchia mendicante di Broadway che sopravvive vendendo mele. Dave “lo Sciccoso”, un famoso gangster, le compra una mela ogni giorno convinto che siano i frutti di Annie a portargli fortuna e a procurargli l'impunità. Una mattina, quando va da lei per avere la solita mela rossa, la vecchietta pensierosa e triste gli confida che sta per arrivare dalla Spagna sua figlia Louise. La ragazza è cresciuta in un importante collegio grazie agli sforzi economici di tutti i mendicanti del quartiere e ritiene che sua madre sia una gran dama. Convinto dalla sua fidanzata, soprannominata “Regina”, una ragazza di gran cuore, Dave compie il miracolo, trasforma la vecchia Annie in una vera signora e organizza un sontuoso ricevimento in onore di Louise e del suo ricco fidanzato, ma l’intervento della polizia e la voglia di Dave di concludere un nuovo losco affare rischiano di rovinare tutto.
La donna senza amore
Trama: Una donna, a capo di un grande magazzino, non ha molte gioie dalla vita a parte il proprio lavoro e il figlio di una sua vicina, vedova di guerra, con cui si diverte a passare il tempo. Quando la madre del piccolo muore, il bimbo rischia di finire in orfanotrofio e la donna decide di adottarlo. Non essendo sposata, però, è molto difficile. Nel frattempo ha conosciuto l'autista di autobus Doug Andrews al quale offre un lavoro. Sarà lui ad insegnarle come essere seduttiva allo scopo di trovare un marito senza il quale non può avere il bimbo chiuso intanto in orfanatrofio.
Incontro a Central Park
Trama: Durante un alterco con il marito, che poi l'abbandona, Rose-Anne rende accidentalmente cieca la propria bambina, Selina. Da allora la vita della giovane non è che un monotono susseguirsi di giorni sempre uguali. Gli umili lavori domestici, le sfuriate della madre - una donna dal passato turbolento, ìincattivita dall'inesorabile declino - l'avvilente compagnia del nonno ubriacone, costituiscono tutto il suo squallido mondo. Un giorno, dopo aver convinto il nonno ad accompagnarla al parco cittadino, Selina fa la conoscenza di Gordon Ralfe, un giovane di colore il quale, commosso dalla cecità della fanciulla e soprattutto dalla fresca gentilezza del suo spirito, ne diviene l'affettuoso amico e maestro. Selina se ne innamora profondamente e il calore di quel sentimento nuovo ed inebriante per lei la spinge a difendere risolutamente Gordon dalle accuse volgari della madre, preda di profondi pregiudizi razziali. Gordon, comunque, è deciso a strappare la fanciulla al suo ambiente soffocante. Anche lui la ama, ma non intende legarla a sé finché Selina non abbia conosciuto il mondo e la vita per quel tanto che basti, almeno, a giudicare obiettivamente dei propri sentimenti. Convince così Selina ad entrare in un istituto specializzato che le permetterà di istruirsi e di frequentare persone civili che non vogliono approfittarsi di lei.
Donne verso l'ignoto
Trama: Fine 800’. Una vallata della California è abitata da una pacifica comunità di coloni. L'unico problema è che scarseggiano le donne. A Roy viene affidato il compito di andare a Chicago a reclutare 150 fanciulle disposte ad accettare la dura vita del West.  Il viaggio è impervio e carico di avvenimenti drammatici, ma le donne, appartenenti ai ceti più svariati, sapranno affrontare le insidie del viaggio con spirito indomito. Alcune non raggiungeranno mai la meta. L'organizzatore della carovana, Roy Whitman,  sceglierà per giudarla l'espreto Buck che, ha inizialmente un atteggiamento preconcetto e quindi ostile. Tale atteggiamento muterà radicalmente di fronte al valore palesato dalle donne, e prima di consegnarle agli uomini che attendono impazienti, parla loro con accenti di autentica commozione e rispetto per chi, come le donne, ha saputo vincere la paura dell'ignoto. Inoltre saranno le donne a scegliere gli uomini alla fine del film.
Colpo di fulmine (con Gary Cooper)
Trama: Un filologo americano che insieme ad altri profesori sta scrivendo da anni un enciclopedia ospita a casa sua con i suoi colleghi una cantante di night club in fuga dal suo ex, un boss ricercato, per apprendere lo slang che gli serve per redigere un'enciclopedia. Nasce un amore insolito, contrappuntato da curiosità linguistiche
Arianna (con Audrey Hepburn e Gary Cooper)
Trama: Arianna, figlia dell’investigatore privato Claude Chavasse, seguendo il lavoro del padre, scopre che un suo cliente, marito tradito, intende uccidere il famoso miliardario e noto dongiovanni Frank Flannagan (Gary Cooper), amante di sua moglie. Cercando di aiutare Flannagan, Arianna finisce per cedere anche lei al fascino dell’uomo. Sa che per lui, lei  rappresenta solo un’avventura come altre mille, una ragazza con cui spassarsela di pomeriggio prima di uscire con altre di sera, ma una piccola parte di lei continua a sperare che lui possa cambiare ed imparare davvero ad amare. Per caso scopre che lui è suscettibile alla gelosia ed inizia ad inventare storie amorose passate basandosi sui vari casi del padre per ispirarsi. Flannagan roso dalla gelosia finirà per rivolgersi proprio al padre di Arianna per farla pedinare….scoprendo così la verità, non ci sono altri uomini per Arianna solo lui. Per la prima volta nella sua vita deciderà di essere nobile, e di lasciarla in modo che possa scordarsi di lui più in fretta, ma davanti alle lacrime che la ragazza cerca di nascondere dietro un sorriso coraggioso si renderà conto che non può più fare a meno di lei.
La casa dei nostri sogni (con Cary Grant)
Trama: le disavventure di una famiglia americana, che sogna di vivere in una casa di campagna. Quando il capofamiglia trova finalmente la dimora dei suoi sogni, si trova sommerso da problemi edili ed ipoteche e non riesce nemmeno più a concentrarsi sul suo lavoro di pubblicitario o a godersi la casa tanto agognata.
Torna a settembre
Trama: Il miliardario americano Robert Talbot (Hudson) è solito passare il mese di settembre nella sua lussuosissima villa nei dintorni di Firenze in compagnia di Lisa (Lollobrigida), una ragazza romana. Un anno però arriva in anticipo rispetto al solito e viene a sapere che Lisa sta per sposarsi. Recatosi alla villa, scopre inoltre che il maggiordomo l'ha trasformata in un hotel.
Indiscreto, con Cary Grant e Ingrid Bergman
Trama: un'attrice famosa intreccia una relazione con un diplomatico pur essendo in conflitto con la sua morale perchè lo crede sposato. Poi scopre che lui non è sposato e le ha mentito e si sente tradita. Lui lo ha fatto perchè non era pronto per una storia seria ma poi si è innamorato e ora vorrebbe un legamo duraturo e progetta di dirle che divorzierà, ma non sa che lei sa e che intende vendicarsi di lui.
Non mangiate le margherite, con Doris Day e David Niven
Trama: Il film narra le vicende di un professore di drammaturgia Larry (Niven), sposato con Kate (Day) e padre di 4 bambini msachi, delle verre pesti che ne combinano di tutti i colori. Larry diventa critico teatrale e la fama che questo gli procura gli dà presto alla testa. Dovrà essere Kate già ben indaffarata con i bambini, un trasloco e un cane fifone a farlo rinsavire….
Governante rubacuori, con Clifton Webb
Trama: Il libro è ambientato durante la seconda guerra mondiale. Le babysitters sono difficili da trovare, visto che molte donne ora lavorano in fabbrica, per questo Tracy King madre di tre vivaci discoli, che non riesce a tenersi una governante per più di pochi mesi, decide di cercarne una scrivendo un annuncio su una rivista letteraria, offrendo uno stipendio, vitto e alloggio a un’aspirante romanziera, in cambio di servizi di babysitting e riordino della casa. All’annuncio risponde Lynn Belvedere, che lei crede una donna, ma chi si presenta alla sua porta è un uomo, di mezza età, che si auto proclama genio in mille ambiti. E il bello è che è vero. Nonostante sembri un misogino mette in riga i bambini che lo adorano e risolve mille problemi in casa. Anche il marito di Tracy e il cane di famiglia ne sono conquistati. I padroni di casa sono curiosi di sapere che genere di romanzo stia scrivendo Belvedere ma lui tiene tutto segreto chiudendo la sua camera a chiave. I primi problemi in questo quadro idilliaco sembrano comparire per colpa dei pettegoli del paese, in particolare a causa di una madre con un figlio scapolo, che non fanno che sparlare di tutto e tutti, e insinuano più e più volte che esista una tresca tra Belvedere e Tracy. Suo marito sa che non è vero, ma quando il suo capo inizia a fargli pressioni in quanto pretende una condotta esemplare dalle famiglie dei suoi sottoposti, nonostante lui stesso abbia in corso diverse scappatelle, comincia ad inquietarsi e scoppia una tremenda lite con sua moglie che addirittura se ne va di casa. A risolvere tutto ci penserà proprio Belvedere che, finito finalmente il libro, lo pubblicherà rivelando che si tratta di un romanzo che svela tutti i reali segreti della comunità del quartiere!
Il molto onorevole Mr. Pennypacker
Trama: America. Primi del 1900. Orazio Pennypacker è un uomo che si vanta di essere molto moderno. Porta pantaloni alla zuava, non inamida i colletti delle sue camice e crede nelle teoria Darwiniane. Ma il suo essere moderno diventa eccessivo quando ha l'idea di costruirsi due famiglie, una a Philadelphia e l'altra ad Harrisburg, dove sono le filiali delle industrie, procreando tra tutte e due la bellezza di diciassette figli. E naturalmente i guai non mancano.Quando, per puro caso, il suo segreto viene scoperto, la sua famiglia di Harrisburg si rivolterà contro di lui…..tra pattini, svenimenti e camion dei pompieri le risate e i sorrisi sono assicurati.
Situazione imbarazzante (con David Niven e Ginger Rogers)
Trama: Commessa licenziata trova un bambino abbandonato e quando lo porta in orfanotrofio viene presa per la madre. Il direttore dell'istituto scopre dove lavora e va dal proprietario del grande magazzino pregandolo di ridarle il lavoro in modo che possa tenere il bambino. Lui le ridà subito il lavoro e il bambino. Lei insiste che non è suo figlio, lui non le crede e minaccia di licenziarla se non riprende il bambino. Lei finisce col tenerlo e ci si affeziona. E il proprietario del Grande Magazzino si affeziona a tutti e due….
La lunga estate calda
Trama: Nel profondo Sud afoso, arriva Ben Quick, un piantagrane, vagabondo e faccia da schiaffi con la fama di piromane (che si scoprirà essere in realtà suo padre). Va a lavorare per Willy Varner, proprietario terriero che domina tutti con pugno di ferro, dai famigliari al paese. Willy intuisce che il nuovo arrivato ha una grande personalità e di trovarsi di fronte a un suo pari. La figlia di Willy, Clara, non ne è entusiasta all'inizio, ma con il tempo apprezza Ben sempre più. L'unico geloso di Ben è Jody, il debole figlio di Willy, il quale in uno scatto di ira, appicca il fuoco a una stalla con il padre dentro, che fortunatamente si salva.
12 metri d'amore, con Lucille Ball
Trama: La vicenda è raccontata con un lungo flashback. Tacy Bolton e Nicky Collini, appena sposati, dovendosi trasferire in California per motivi di lavoro, decidono di trasformare il lungo viaggio nella loro luna di miele, acquistando una enorme roulotte superaccessoriata che dovrà far loro anche da casa una volta arrivati a destinazione. In verità, la decisione è presa dall'entusiasta Tacy, mentre il più riflessivo Nicky si limita ad assecondare la moglie, sia pure con scarso entusiasmo. La faccenda si rileva subito più complicata del previsto, dato che, per trascinare un simile bestione, è necessario comprare una nuova macchina ed affrontare quindi ulteriori spese. Inoltre la guida è molto difficoltosa: ad esempio, durante una visita ad una zia di Tacy, Nicky sfonda con la roulotte la recinzione del giardino, inimicandosi i parenti dai quali si aspettavano un sostanzioso dono di nozze. Tutto il viaggio è costellato da piccoli e grandi incidenti, che incidono sull'umore dei novelli sposini. Particolarmente disgraziata risulta l'idea di Tacy di restare dentro la roulotte per cucinare in viaggio, senza tener conto dei sobbalzi della strada.
Segretaria tuttofare, con Lucille Ball
Trama: Una bella dattilografa trova lavoro nell'ufficio del giovane uomo d'affari Richmond, che in realtà è un disonesto allibratore, che si cela sotto la facciata di immobiliarista. Cercando di fare bella figura e vendere delle villette che in realtà non esistono la ragazza metterà nei guai l'allibratore.
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Alla scoperta dell'intramontabile "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen. Recensione di Alessandria today
Una recensione del romanzo che ha definito il genere del romanzo d'amore e di costume
Una recensione del romanzo che ha definito il genere del romanzo d’amore e di costume Orgoglio e Pregiudizio è uno dei romanzi più celebri della scrittrice inglese Jane Austen, una delle autrici più influenti della letteratura inglese. Pubblicato per la prima volta nel 1813, questo capolavoro continua a essere apprezzato per la sua vivida esplorazione delle dinamiche sociali, dei pregiudizi di…
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susieporta · 1 year ago
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LA DIPENDENZA AFFETTIVA, SESSUALE, EMOTIVA
(Tematica che affronteremo nei 5 seminari gratuiti online dedicati alla dipendenza. Il link per iscrivervi lo trovate qui sotto nei commenti)
"Non puoi cercare di amare, non puoi sforzarti. Non puoi cercare di essere compassionevole.
Un seme non può sforzarsi di essere una pianta.
Ci vorrà del tempo, il seme dovrà maturare lentamente, dovrà passare da uno stato a un altro".
Bisogna avere pazienza ed essere molto presenti, molto sensibili, molto consapevoli, perché questi passaggi non avvengono da soli, in automatico, ma solo se ne comprendiamo la necessità e prepariamo il terreno nella giusta maniera, altrimenti c’è sempre il rischio di rimanere lì impantanati e svuotati di senso, come un seme racchiuso in un vaso, lontano dalla terra fertile ed umida, lontano dal vento e dai raggi di sole.
Il primo stadio della trasformazione inizia dall’energia sessuale che possiamo considerare un seme che un giorno potrà crescere e trasformarsi in amore.
L’amore lo possiamo a sua volta considerare anche un seme, il seme della compassione che forse, e se lo vogliamo davvero, potrà un giorno maturare e fiorire a sua volta facendoci assaporare il punto più alto dell’amore stesso.
Nessuno però può sforzarsi di essere ciò che non è.
Esiste sempre il rischio di ingannare se stessi e gli altri.
Questo rischio deriva dal senso di colpa, dal senso d’inferiorità.
Devo essere il migliore in tutto, così nel mondo esterno, così nel mondo interiore.
La mia famiglia, i miei amici e la società si aspettano delle cose da me, e io devo essere all’altezza delle loro aspettative.
Non sono ancora in grado di amarmi e di accettarmi per quello che sono, per dove sono realmente, ed allora, da una parte, la frustrazione e il senso di colpa, e dall’altra la commedia: mi comporto in maniera adeguata facendo finta di essere positivo, amorevole, accomodante, sensibile, mentre in realtà dentro, se ho il coraggio di affrontare quello che si nasconde dentro di me, c’è un mondo di dolore e di insoddisfazione.
Mi manca la terra sotto i piedi.
Ho perso le mie radici.
Non sono collegato al mio centro più profondo ed intimo: l’Essere.
Come la pianta è radicata profondamente con la terra dalla quale trae nutrimento, sostegno e forza, così l’uomo dovrebbe essere radicato nel suo Centro, il suo Essere reale.
Altrimenti egli è vuoto e vive solo alla periferia di se stesso compensando, in mille modi, il senso di vuoto che sente dentro se stesso e la mancanza di significato della sua vita.
Tornando a noi, e come abbiamo detto poco fa, il primo passo è il sesso, ovvero: l’energia sessuale. Tutti partiamo da lì, dalle nostre funzioni istintuali di base.
La pulsione sessuale fa parte della nostra biologia e deriva dalla nostra funzione (pacchetto base di software) per la sopravvivenza della specie.
Così il mondo animale, e così tutta la natura. Essa ha previsto di replicare se stessa attraverso il desiderio - più o meno automatico - del sesso.
Ma se osserviamo attentamente, possiamo notare che nell’essere umano, a differenza del mondo animale, la sessualità è una scelta, è non un obbligo biologico.
L’uomo ha la possibilità di scegliere e di utilizzare una parte della sua energia di base per la riproduzione, se lo desidera, e la restante parte, sempre se lo ritiene importante per la sua crescita, per lo sviluppo del centro emozionale superiore che comprende la reale capacità di amare – facoltà non prevista dai centri inferiori – e questo è possibile a patto che non abbiamo dei problemi o pregiudizi nei confronti della sessualità.
Qualsiasi giudizio negativo, condizionamento, o blocco dell’energia sessuale, rende molto difficile la trasformazione del sesso in amore.
Inoltre, se rimaniamo confinati nel sesso e nei nostri bisogni “ossessivi” rimarremo confinati nei centri inferiori, certamente molto importanti per la sopravvivenza e per la nostra biologia, ma certamente questa situazione renderà il passaggio dal sesso all’amore quasi impossibile.
Osserviamo: nel sesso (a parte l’uso che ne facciamo per la riproduzione), se ci ascoltiamo profondamente e sinceramente, vedremo che quando siamo presi dai nostri bisogni, la nostra consapevolezza tende ad abbassarsi, perdiamo quasi del tutto la coscienza di noi stessi.
E questo è un fatto naturale, previsto dalla natura, perché la sessualità è un fenomeno automatico: non necessita di una particolare coscienza, anzi, più sei inconsapevole e più la natura ti domina e ti controlla.
Quando sei preso dai tuoi bisogni sessuali, non guardi in faccia nessuno, devi ottenere quello che vuoi, è più forte di te, tu devi appagare questo bisogno di “scaricarti”, altrimenti compenserai su altri fronti…
Tutti in un modo o nell’altro si sentono in colpa nel sesso.
Tutti sanno, magari a livello inconscio, che stiamo sfruttando il partner per il nostro piacere personale, per i nostri bisogni, lo stiamo usando come un oggetto per appagare noi stessi. Il fatto che entrambi, siano “quasi sempre” consenzienti è dovuto al fatto che dipendono uno dall’altro, e tutti e due hanno paura di essere abbandonati, rifiutati, non amati, ecc.
Questo è il gioco di dominio fra gli uomini e donne.
L’uomo usa dei sottili e quasi invisibili ricatti per dominare la donna, e la donna fa lo stesso con l’uomo.
Siamo ancora molto lontani dall’amore e lo vediamo bene.
Osserviamo i cosiddetti rapporti: gelosia, invidia, possesso, controllo, paura, sfiducia, sospetto, risentimento, vendetta; ovviamente fra le mura domestiche. Ma lì fuori, in mezzo agli altri, per uno strano e tacito accordo comune si finge che tutto è perfetto, tutto va bene.
So no… cosa penseranno gli altri?
Facci caso che la maggior parte delle persone sta assieme, non per amore, ma per paura della solitudine, e magari anche per dividere le spese...
Non ti piace questa visione delle cose?
Mi dispiace per te, ma non posso farci niente se non ti piace vedere la realtà!
Forse ti piace più credere, ma non vedere…
Vedi forse tutto questo amore nelle persone, nelle famiglie e nel mondo?
Lo vedi realmente?
Non si sono mai spese tante parole sull’amore nei libri, nei film, nella poesia, nell’arte in genere, proprio perché non c’è amore nel mondo.
Se ami realmente, anzi se “vivi in amore” (perché non è un verbo, un fare, l’amore è uno stato di coscienza), non hai bisogno di parlarne continuamente.
Comunque sia, il sesso è la base, il primo stadio dell’amore ed è importante viverlo in modo sano e naturale. Questo è il terreno sul quale potrà crescere l’amore.
Se sei un minimo consapevole, sensibile e rispettoso, potrai cogliere i limiti del sesso.
E se ti guardi dentro senti che ti manca qualcosa, lo sai che anche questa volta non sei realmente appagato, allora forse sei pronto ad andare oltre.
Il sesso ti lascia sempre un senso di vuoto, di mancanza di qualcosa, la sensazione di aver mancato il punto.
Molti a questo punto credono che sia colpa del partner, pensano che non sia la persona giusta, ed allora provano a cambiare partner, ma dopo un po ti ritrovi di nuovo nella stessa situazione... manca sempre qualcosa.
Qui c’è il rischio di rimanere impantanati nel bisogno di soddisfare il proprio piacere pensando che forse devo cambiare ancora persona.
Ed è qui che non utilizziamo sufficientemente la consapevolezza, non ci guardiamo a fondo, sinceramente...
Il sesso non centra; la persona con la quale ti relazioni in realtà non centra; manchiamo il punto, non vediamo la situazione attraverso la consapevolezza... ci manca qualcosa perché abbiamo sempre chiamato il sesso “fare l’amore”. Il sesso è sesso, con i suoi pregi, difetti e limiti.
Sta a te farlo evolvere in amore.
Ma come fai a cercare qualcosa che non conosci?
Come fai a distinguere il vero amore, quello che ti rende totalmente pago di te stesso, in primis, se finora hai conosciuto solo l’attaccamento, la bramosia, il piacere fisico che spesso passa attraverso l’usufrutto di un'altra persona?
Alle volte i rapporti, e i matrimoni, sembrano più una cessione di una persona in accomodato d’uso che ad una vera condivisione di anime.
Nessuno dovrebbe mai usare un'altra persona, e per nessun motivo violare le sue scelte, il suo essere, e la sua unicità.
Il vero amore (stato di coscienza) rende impossibile a una persona consapevole di interferire nella vita di qualcun altro.
Desideri il suo bene… dunque non interferisci, condividi con lei il tuo essere, non la utilizzi per soddisfare i tuoi “pruriti”.
Roberto Potocniak
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canesenzafissadimora · 5 months ago
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A cinquant'anni e oltre, i sentimenti diventano più veri, i sorrisi più onesti, e gli sguardi meno sorridenti... ma brillano più delle stelle!
A questa età, rompi stereotipi, distruggi pregiudizi, smascheri l'ipocrisia e pieghi i bugiardi. Non c'è pelle più saggia della tua, segnata dalle mille storie e dalle centinaia di vittorie.
Non credi più alle favole da quattro soldi, ma la passione nei tuoi baci è più intensa che mai. Le tue labbra non sono più semplici passeggeri, ora tremano e ti trasformano in poesia.
Il tuo corpo non è più lo stesso, plasmato da battaglie e glorie. Non ti interessano più le misure o i corpi perfetti, ma cerchi un'anima che combatta al tuo fianco con amore eterno.
Non hai più tempo per dubbi o codardi. Rischi e crisi sono opportunità. Preferisci le menti folli, contorte e leali. Non ramendi cuori spezzati, li ricostruisci, li modelli, e se non vogliono restare, te ne vai.
Il tuo cuore non è più un affare, non chiedi, non supplichi, non implori. Ora scegli, insegni e il tuo amore non è per i mediocri. Protegge, cura, e se non ti apprezzano... addio.
A cinquant'anni e più, diventi sogno, diventi magia. Non giochi più, vivi la vita fino in fondo, apprezzi ogni momento e non corri più alla cieca. Vai sul sicuro.
Goditi ogni istante.
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cit.
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yes-angel-luna · 2 years ago
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Mi sono seduta dalla parte del torto solo perché non  c'era più posto. Nessuno pertanto era al posto giusto. Da lì ho visto pagliacci seduti al posto del re, la superbia seduta  al posto dell' umiltà e la  sensibilità seduta tra i posti comuni. I sensibili erano contenti di occupare quella sedia  speravano  di sentire tutto meno o di non sentirlo proprio. Pensavano di essere  guariti dal male della sensibilità.  Di non sentire più l 'anima crivellata, il cuore battere  all' impazzata e il cervello arrovellarsi   per ciò che  altri neanche vedono. E gli insensibili si proclamavano  sensibili pur non conoscendo la profondità del dolore. Tutti eravamo seduti ad aspettare, tutti sapevamo di occupare dei posti che non corrispondevano al vero. Gli oratori parlavano pur non conoscendo il significato delle parole. Chi inseguiva le etichette si professava libero pur restando ingabbiato da preconcetti e pregiudizi, ancorato dal partito preso. Chi amava diceva di non amare per paura di perdere l'amore e chi non amava giurava amore eterno. Chi tradiva negava e dall'altra parte si girava continuando ad urlare. Perché i traditori  e i bugiardi più urlano più vogliono ragione. Il silenzio è dei forti. Sedevano  gli ipocriti al posto dei sinceri  e con la mano al petto giuravano un po' agli uni  e un po' agli altri  detorcendo la realtà, mentre i sinceri  seduti tra gli ipocriti impazzivano di verità e con occhi sgranati imploravano pietà. Parlo' allora la  coscienza : Il posto che occupi è dentro il tuo cuore, lì trovati, abbracciati e qualunque sedia ti daranno tu  accomodati.  E non importa chi sarai   per gli altri, ma chi sei per te. Solo tu conosci il peso del tuo cuore, l'onestà nel trattarlo e la spiritualità di viverlo. Quelli senza coscienza rimasero in piedi, trovando un difetto per ogni sedia.
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ilsupremomacchinista · 2 years ago
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❤️ Auguri a tutte voi che lottate ogni giorno contro tutti quei “non fa per te”, contro quei “ma anche le donne possono guidare i treni?”, contro tutti quei pregiudizi che cercano di creare disparità e insicurezze. Vorrei poter dire che non serve essere donne per capire fino in fondo tutto ciò, ma la realtà è che solo chi è donna può capire quanto bisogna essere forti, dure, lottare e andare sempre dritti come un treno verso la libertà e la soppressione dei pregiudizi. Io non vi starò davanti, non vi starò dietro, ma vi starò affianco, come un secondo agente per imparare da voi, supportarvi in questo percorso di sensibilizzazione, e seppur non so fin dove ci porterà, sono certo che sarà il viaggio più bello di tutti. @ilsupremomacchinista 🌹 #donne #donna #festadelladonna #uguaglianza #amore #love #ferrovia #ferrovie #ferroviere #macchinista #macchinisti #festadelledonne #treno #treni #binario #mimose #woman #womanpower #stazione #capostazione #capotreno #locomotiva #binario #uguaglianza #libertà #viaggio #ilsupremomacchinista https://www.instagram.com/p/Cphi0_Hot3Q/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ambrenoir · 8 months ago
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Mi sono seduta dalla parte del torto solo perché non c'era più posto. Nessuno pertanto era al posto giusto. Da lì ho visto pagliacci seduti al posto del re, la superbia seduta al posto dell' umiltà e la sensibilità seduta tra i posti comuni. I sensibili erano contenti di occupare quella sedia speravano di sentire tutto meno o di non sentirlo proprio. Pensavano di essere guariti dal male della sensibilità. Di non sentire più l 'anima crivellata, il cuore battere all' impazzata e il cervello arrovellarsi per ciò che altri neanche vedono. E gli insensibili si proclamavano sensibili pur non conoscendo la profondità del dolore. Tutti eravamo seduti ad aspettare, tutti sapevamo di occupare dei posti che non corrispondevano al vero. Gli oratori parlavano pur non conoscendo il significato delle parole.
Chi inseguiva le etichette si professava libero pur restando ingabbiato da preconcetti e pregiudizi, ancorato dal partito preso.
Chi amava diceva di non amare per paura di perdere l'amore e chi non amava giurava amore eterno. Chi tradiva negava e dall'altra parte si girava continuando ad urlare. Perché i traditori e i bugiardi più urlano più vogliono ragione. Il silenzio è dei forti. Sedevano gli ipocriti al posto dei sinceri e con la mano al petto giuravano un po' agli uni e un po' agli altri detorcendo la realtà, mentre i sinceri seduti tra gli ipocriti impazzivano di verità e con occhi sgranati imploravano pietà.
Parlo' allora la coscienza :
Il posto che occupi è dentro il tuo cuore, lì trovati, abbracciati e qualunque sedia ti daranno tu accomodati. E non importa chi sarai per gli altri, ma chi sei per te. Solo tu conosci il peso del tuo cuore, l'onestà nel trattarlo e la spiritualità di viverlo.
Quelli senza coscienza rimasero in piedi, trovando un difetto per ogni sedia.
Rosanna Badalamenti
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nuttypoetryzombie · 2 years ago
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Cosa si intende per 'famiglia'.
La famiglia è spesso definita come un gruppo di persone legate da 'vincoli di sangue', di matrimonio, che condividono il loro tempo, le loro risorse e responsabilità per prendersi cura l'uno dell'altro; accade però che di essa facciano parte anche persone che spartiscono solo un legame d'affetto e riguardo reciproci, senza alcun vincolo.
In molte culture e società, la famiglia 'tradizionale' è composta da una madre e da un padre eterosessuali, ma ci sono molte altre configurazioni familiari, tra cui famiglie monoparentali, famiglie adottive e famiglie formate da genitori/tutori delle stesso sesso.
La famiglia può assumere molte forme diverse e può includere persone, di qualsiasi sesso o orientamento sessuale, che accudiscono un bambino o un adolescente. Non esiste una definizione di famiglia 'tradizionale' universalmente applicabile o accettata, così quanto non c'è una distinzione predefinita dei ruoli e dei comportamenti fra padre e madre o dei tutori all'interno di una famiglia. Le responsabilità e i comportamenti dei genitori o dei tutori possono variare ampiamente da famiglia a famiglia e dipendere da una serie di fattori, come le preferenze personali, le circostanze economiche e le responsabilità lavorative. Ciò che conta è che i genitori/tutori forniscano amore, supporto e un ambiente stabile e sicuro per i minori.
La definizione 'normale' non esiste scientificamente per indicare una qualità degli esseri umani, così quanto non esiste in etica; essa è stata coniata per consolidare pregiudizi, discriminazioni, fomentati dalla morale religiosa, cioè dalla maleducazione. Sono i conservatori, i tradizionalisti, a dividere le persone in modo binario (solo maschi e femmine eterosessuali), per convinzioni religiose: per loro enorme ignoranza su come sia davvero la realtà che li circonda. 
La 'cultura' patriarcale lede chiunque: così come esistono donne imprigionate in stereotipi di ruolo 'materni' o 'iperfemminili', così accade che esistano 'maschi' nati e cresciuti in contesti per i quali è un dovere dimostrare il proprio 'eroismo sacrificante' di 'padre di famiglia' che si prende molte responsabilità. Quando, come uomo, sei cresciuto in un contesto patriarcale e 'ti sei fatto una famiglia', in tale stile retrogrado, diventa difficile mollare la presa sul 'tengo famiglia', tradendo le aspettative dei tuoi 'subordinati' (moglie, figli) e della società maschilista che ti circonda.
E' importante che i genitori/tutori lavorino insieme per stabilire le responsabilità e i comportamenti che funzionino meglio per loro e per i loro figli, indipendentemente dal loro sesso e dall'orientamento sessuale - che non contano quando si tratta di crescere un bambino.
Con il 'nato da' non si matura bene, come persone; con tutori che abbiano empatia e cultura invece si. Essere persone dotate di cultura ed empatia non dipende dall'identità sessuale, dal genere sessuale, ma dall'intelligenza che un adulto qualsiasi deve avere quando ha a che fare anche con bambini.
Gusti sessuali (non solo eterosessuali) e biologia di un corpo umano, non sono la stessa cosa. Si può nascere in un corpo femminile, ma essere attratti da corpi femminili - e non perché venga insegnato o qualcuno ci abbia influenzati, ma poiché la nostra specie umana è fatta così. 
Essere sensibili, empatici, attenti alle esigenze altrui, non è legato in alcun modo al sesso o all'identità sessuale di una persona. Esistono soggetti di vario sesso e identità di genere che sono empatici, sensibili, attenti alle altrui necessità - così come accade il contrario.
Pecca di ingenuità colui che arrivi a pensare che i 'legami di sangue' offrano automaticamente anche amore e cure adeguate ad un bambino o ad un adolescente; non è così: esistono migliaia di minori abusati, molestati, schiavizzati e pure uccisi da familiari.
Avere una vagina e un pene 'funzionanti' garantisce di poter mettere al mondo un bambino, ma non di essere dei buoni tutori per un minore. L'omofobia di un genitore, di un adulto, è uno dei segnali da cui si comprende che tale soggetto è nato e cresciuto in un ambiente familiare, sociale, disfunzionale - cioè da 'cattivi' genitori.
L'omofobia è odio irrazionale, non supportato da alcuna logica ed è la prova oggettiva di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale. Tale odio irrazionale può essere superato tramite corretto approccio sanitario, rivolgendosi ad un buon psicologo.
I soggetti che si accaniscono contro terzi, che godono dell'altrui dolore (infliggendolo), rappresentano una delle specifiche sfumature che connotano chi è nato e cresciuto in una famiglia disfunzionale. Non tutti sono in grado di spezzare e imparare dal proprio dolore, ma lo rimettono in scena, continuamente.
Non è necessario vivere un'esperienza diretta di famiglia disfunzionale per capire quanto dolore comporti: può capitare, ad esempio, di assistere, all'interno del proprio condominio, ad episodi di maltrattamento di bambini e di occuparsene; o di incontrare persone che ti raccontano i loro traumi vissuti.
Il fatto che esistano molte realtà di famiglia disfunzionale definisce, scientificamente, che il sesso di un tutore, di un genitore, e la 'fertilità di una coppia' non incidono sull'educazione di un bambino o di un adolescente; ciò che rende davvero capace un genitore in ambito educativo è la sua cultura, la sua empatia, il suo equilibrio mentale. Essere 'mamma' o 'papà' di qualcuno non è sufficiente. 
Le famiglie vere sono dove c'è amore, cultura, rispetto per ogni tipo di altrui famiglia. Chi vive realmente un'esperienza di famiglia felice, non ha dubbio alcuno sul fatto che non conti il sesso dei tutori, l'identità di genere, ma i rapporti sani che si costruiscono fra persone.
Sono i conservatori a pensare che esista una lotta politica atta ad eliminare l'eterosessualità e la famiglia eterosessuale; di fatto, c'è solo la richiesta di riconoscere coloro che non sono eterosessuali quali persone a tutti gli effetti, con sentimenti, propensioni non diverse dagli eterosessuali. 
In molte parti del mondo, le coppie delle stesso sesso possono adottare e crescere bambini con successo; l'importante è che ci sia amore e supporto nella famiglia e che il benessere del bambino sia tema centrale per la sua crescita.
Due persone dello stesso sesso possono essere considerate una famiglia e crescere bene un bambino: la ricerca ha dimostrato che i bambini cresciuti da genitori omosessuali hanno lo stesso livello di benessere emotivo, sociale e psicologico di quelli educati da genitori eterosessuali.
Il problema non è 'mettere al mondo figli' (fin dall'antichità esiste il sistema 'utero in affitto'), ma se si è adatti a crescere un bambino: a farlo diventare un adulto sano, mentalmente equilibrato, poiché è questo lo scopo fondamentale del prendersi cura di qualcuno: renderlo felice.
'Fare figli' non è atto obbligatorio: merita rispetto sia la coppia con figli che la coppia senza figli, che va considerata altrettanto una famiglia a tutti gli effetti.
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gioviannasposts · 2 years ago
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Cosa si intende per 'famiglia'.
La famiglia è spesso definita come un gruppo di persone legate da 'vincoli di sangue', di matrimonio, che condividono il loro tempo, le loro risorse e responsabilità per prendersi cura l'uno dell'altro; accade però che di essa facciano parte anche persone che spartiscono solo un legame d'affetto e riguardo reciproci, senza alcun vincolo.
In molte culture e società, la famiglia 'tradizionale' è composta da una madre e da un padre eterosessuali, ma ci sono molte altre configurazioni familiari, tra cui famiglie monoparentali, famiglie adottive e famiglie formate da genitori/tutori delle stesso sesso.
La famiglia può assumere molte forme diverse e può includere persone, di qualsiasi sesso o orientamento sessuale, che accudiscono un bambino o un adolescente. Non esiste una definizione di famiglia 'tradizionale' universalmente applicabile o accettata, così quanto non c'è una distinzione predefinita dei ruoli e dei comportamenti fra padre e madre o dei tutori all'interno di una famiglia. Le responsabilità e i comportamenti dei genitori o dei tutori possono variare ampiamente da famiglia a famiglia e dipendere da una serie di fattori, come le preferenze personali, le circostanze economiche e le responsabilità lavorative. Ciò che conta è che i genitori/tutori forniscano amore, supporto e un ambiente stabile e sicuro per i minori.
La definizione 'normale' non esiste scientificamente per indicare una qualità degli esseri umani, così quanto non esiste in etica; essa è stata coniata per consolidare pregiudizi, discriminazioni, fomentati dalla morale religiosa, cioè dalla maleducazione. Sono i conservatori, i tradizionalisti, a dividere le persone in modo binario (solo maschi e femmine eterosessuali), per convinzioni religiose: per loro enorme ignoranza su come sia davvero la realtà che li circonda. 
La 'cultura' patriarcale lede chiunque: così come esistono donne imprigionate in stereotipi di ruolo 'materni' o 'iperfemminili', così accade che esistano 'maschi' nati e cresciuti in contesti per i quali è un dovere dimostrare il proprio 'eroismo sacrificante' di 'padre di famiglia' che si prende molte responsabilità. Quando, come uomo, sei cresciuto in un contesto patriarcale e 'ti sei fatto una famiglia', in tale stile retrogrado, diventa difficile mollare la presa sul 'tengo famiglia', tradendo le aspettative dei tuoi 'subordinati' (moglie, figli) e della società maschilista che ti circonda.
E' importante che i genitori/tutori lavorino insieme per stabilire le responsabilità e i comportamenti che funzionino meglio per loro e per i loro figli, indipendentemente dal loro sesso e dall'orientamento sessuale - che non contano quando si tratta di crescere un bambino.
Con il 'nato da' non si matura bene, come persone; con tutori che abbiano empatia e cultura invece si. Essere persone dotate di cultura ed empatia non dipende dall'identità sessuale, dal genere sessuale, ma dall'intelligenza che un adulto qualsiasi deve avere quando ha a che fare anche con bambini.
Gusti sessuali (non solo eterosessuali) e biologia di un corpo umano, non sono la stessa cosa. Si può nascere in un corpo femminile, ma essere attratti da corpi femminili - e non perché venga insegnato o qualcuno ci abbia influenzati, ma poiché la nostra specie umana è fatta così. 
Essere sensibili, empatici, attenti alle esigenze altrui, non è legato in alcun modo al sesso o all'identità sessuale di una persona. Esistono soggetti di vario sesso e identità di genere che sono empatici, sensibili, attenti alle altrui necessità - così come accade il contrario.
Pecca di ingenuità colui che arrivi a pensare che i 'legami di sangue' offrano automaticamente anche amore e cure adeguate ad un bambino o ad un adolescente; non è così: esistono migliaia di minori abusati, molestati, schiavizzati e pure uccisi da familiari.
Avere una vagina e un pene 'funzionanti' garantisce di poter mettere al mondo un bambino, ma non di essere dei buoni tutori per un minore. L'omofobia di un genitore, di un adulto, è uno dei segnali da cui si comprende che tale soggetto è nato e cresciuto in un ambiente familiare, sociale, disfunzionale - cioè da 'cattivi' genitori.
L'omofobia è odio irrazionale, non supportato da alcuna logica ed è la prova oggettiva di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale. Tale odio irrazionale può essere superato tramite corretto approccio sanitario, rivolgendosi ad un buon psicologo.
I soggetti che si accaniscono contro terzi, che godono dell'altrui dolore (infliggendolo), rappresentano una delle specifiche sfumature che connotano chi è nato e cresciuto in una famiglia disfunzionale. Non tutti sono in grado di spezzare e imparare dal proprio dolore, ma lo rimettono in scena, continuamente.
Non è necessario vivere un'esperienza diretta di famiglia disfunzionale per capire quanto dolore comporti: può capitare, ad esempio, di assistere, all'interno del proprio condominio, ad episodi di maltrattamento di bambini e di occuparsene; o di incontrare persone che ti raccontano i loro traumi vissuti.
Il fatto che esistano molte realtà di famiglia disfunzionale definisce, scientificamente, che il sesso di un tutore, di un genitore, e la 'fertilità di una coppia' non incidono sull'educazione di un bambino o di un adolescente; ciò che rende davvero capace un genitore in ambito educativo è la sua cultura, la sua empatia, il suo equilibrio mentale. Essere 'mamma' o 'papà' di qualcuno non è sufficiente. 
Le famiglie vere sono dove c'è amore, cultura, rispetto per ogni tipo di altrui famiglia. Chi vive realmente un'esperienza di famiglia felice, non ha dubbio alcuno sul fatto che non conti il sesso dei tutori, l'identità di genere, ma i rapporti sani che si costruiscono fra persone.
Sono i conservatori a pensare che esista una lotta politica atta ad eliminare l'eterosessualità e la famiglia eterosessuale; di fatto, c'è solo la richiesta di riconoscere coloro che non sono eterosessuali quali persone a tutti gli effetti, con sentimenti, propensioni non diverse dagli eterosessuali. 
In molte parti del mondo, le coppie delle stesso sesso possono adottare e crescere bambini con successo; l'importante è che ci sia amore e supporto nella famiglia e che il benessere del bambino sia tema centrale per la sua crescita.
Due persone dello stesso sesso possono essere considerate una famiglia e crescere bene un bambino: la ricerca ha dimostrato che i bambini cresciuti da genitori omosessuali hanno lo stesso livello di benessere emotivo, sociale e psicologico di quelli educati da genitori eterosessuali.
I bambini non hanno pregiudizi, ma potrebbero maturarli qualora crescano in un ambiente patriarcale, poiché in esso si continuano ad assegnare, a torto, ruoli e diritti diversi a seconda dell'identità sessuale; potrebbero divenire, a loro volta, come i genitori, adulti ignoranti molesti.
Il problema non è 'mettere al mondo figli' (fin dall'antichità esiste il sistema 'utero in affitto'), ma se si è adatti a crescere un bambino: a farlo diventare un adulto sano, mentalmente equilibrato, poiché è questo lo scopo fondamentale del prendersi cura di qualcuno: renderlo felice.
Quello che conta per un bimbo, anche quando ne sei solo il tutore, è il rispetto che hai per lui: della sua integrità come individuo, della sua intelligenza. Più che di una famiglia, abbiamo tutti bisogno di una intera società sana, che ci ami, che ci rispetti e non ci molesti.
'Fare figli' non è atto obbligatorio: merita rispetto sia la coppia con figli che la coppia senza figli, che va considerata altrettanto una famiglia a tutti gli effetti.
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