Nella vignetta c'è il tipico investimento dei fasulli e dei subdoli. Lo definisco il verme con aspettativa mascherata: le parti investono le proprie risorse "a patto che" l'altra risponda alle aspettative (comportamento della maggioranza).
Quando il bisogno non viene soddisfatto, l'immaturitá non permette di accettare il rifiuto, viene rinnegata l'azione e si rivela la natura del tornaconto.
Il tornaconto è la compra-vendita a energie basse di una società malata, molto diversa dalla legge dello scambio di una sana civiltà.
Il tornaconto appartiene agli esseri umani privi di coerenza interna. Cioè le persone che non hanno integrità e per questo motivo vivono reagendo e quasi mai agendo (secondo valori profondi, rettitudine ecc).
Se qualcuno pensasse che è ovvio fare così perché altrimenti gli altri se ne approfittano, qui nessuno dice di diventare idioti, ma di osservare attentamente su quali valori programmi il tuo comportamento.
Se continui a stare in certi schemi inoltre è molto probabile che:
1. Di base trovi corretto il ragionamento del verme, cioè faccio solo per avere qualcosa in cambio.
2. Non sai selezionare le donne o gli uomini perché ti basi solo su quello che vuoi tu.
3. Non ammetti i tuoi errori di valutazione e riversi la responsabilità sempre all'esterno.
3. La tua reale attenzione è sul denaro e per questo temi costantemente di perderlo.
“Il fiume della vita scorre tra le sponde del dolore e del piacere. Il problema sorge solo quando la mente rifiuta di fluire con la vita e si arena sulle sponde. Per fluire intendo l’accettazione: accogliere ciò che viene e lasciare andare ciò che va”.
La peggior pena che si può infliggere a un essere umano non sono le bruciature, pensò Emilia, i tagli, il dolore. È la solitudine: nessun volto in cui riconoscerti, nessuna voce a ricordarti che sì, sei una persona anche tu.
Il rifiuto farà sempre male. Ti rialzerai e andrai avanti con la tua vita, riderai e proverai felicità di nuovo, ma quella delusione sarà sempre sotto pelle, quel ricordo sarà sempre una voragine, quel rifiuto sarà per sempre una cicatrice.
Attorno a me vedo le persone, ma non influiscono sul mio benessere, nonostante a me sembri di fare il possibile per influire sul loro.
Vivo con mia madre e mia sorella, nessuna delle due si interessa a me. Dicono che è colpa mia. Ho due amici, nessuno di loro si interessa a me. Dicono che non è vero, ma lo è. Ho una migliore amica che non si interessa a me. Dice che è colpa mia. Ho un ragazzo, lui si interessa fin troppo a me. Ma dipendo totalmente da questo. Ho un padre, non è per niente fiero di me. E appena nata, aveva puntato tutto su di me. Non ho nessuno su cui posso contare. Faccio del bene alle persone di cui mi importa, ma sembro sempre cattiva in qualche modo.
I mostri nella mia testa mi stanno mangiando, vorrei sparire… Mi sento circondata da movimenti, respiri, sangue e ossa ma non da persone.
Per me niente ha senso. Mi sento sola, sento la mia faccia sparire ma il mio corpo non sparisce. Le cose intorno a me si muovono e io sono ferma, io resto qua. Mi sento terribilmente sola
Primo, non buttare. Avete mai provato a gettare un libro, anche il piú
deplorevole dei libri, nella spazzatura? Sentirete una forza soprannaturale che vi trattiene nel momento di lasciarlo cadere nel cestino, piú irresistibile
dell’angelo che fermò la mano di Abramo pronta ad abbattersi su Isacco.
[...]
I libri no. I libri si conservano, e se li scopriamo ammucchiati in un cassonetto sentiamo che c’è qualcosa, se non proprio di
sacrilego, quantomeno di incongruo.
Cit. "Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri"
24h di odio: NON accetterò e NON risponderò a qualsiasi tipo di domanda mi poniate, che sia in anonimo o senza. Nessuno ti costringe a rompermi le palle e vattene a fanculo.
“La vita ci dà sempre esattamente l'insegnante di cui abbiamo bisogno in ogni momento. Questo include ogni zanzara, ogni disgrazia, ogni semaforo rosso, ogni ingorgo stradale, ogni supervisore (o dipendente) antipatico, ogni malattia, ogni perdita, ogni momento di gioia o depressione, ogni dipendenza, ogni rifiuto, ogni respiro. Ogni momento è il guru.”
Gli sbagli si commettono a tutte le età, nessuno ci spedisce qui col libretto di istruzioni per la vita, per le relazioni sentimentali, per la sopravvivenza, per i problemi. Però alla mia età credevo che quelle figure da stupida che invece capitavano durante l'adolescenza, quelle dove magari ti fai un film e poi la realtà è tutta diversa e ti ci scontri improvvisamente e dolorosamente schiantandoti col culo per terra, fossero quantomeno finite ed invece NO. Giusto ieri nella mia testa stavo organizzando un posto carino dove andare consultando Google Maps, cercando ricette per preparare un dolcetto per san Valentino, avevo anche scritto un msg di invito tutta speranzosa che sarebbe stato accettato (povera illusa!!), per poi cancellarlo perché mi è salita la paura e l'insicurezza (reminescenze adolescenziali). Per poi avere il coraggio finalmente di scriverlo e ricevere un sonoro rifiuto che echeggia ancora nei meandri della mia testa e farà male per un po', oltre che stare lì a ricordarmi ad imperitura memoria che ho ricevuto un sonoro rifiuto e ho passato il giorno di san valentino. Ora la mia mente vaga pensando "eppure non resterà rintanato in casa anche se non si sente di uscire, qualcun'altro lo vedrà per forza, se non oggi nei prossimi giorni, e per me invece non c'è stato spazio ". Io che ho sempre voluto essere una priorità nella sua vita, non ero neanche in lista questa volta.
Rifiuto.
Non mi vuoi.
Ti num me vui.
Ti, mare, nun me vui pi.
Ti, pare, nun me vui pi.
Voialtri no me volé.
Voialtri no me volé pi.
Umiliazione.
Scemo, scemo, scemo!
Ti se semo,
ti se mona,
ti se insemenio,
ti se bauco,
ti se baucot.
Tradimento.
Questo non me lo dovevi fare.
Me gavevi dito na roba e na ti fata n’altra,
me gavevi promeso un gato nero e no bianco,
me gavevi giurà che non lo disevi…