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A cosa serve riempirmi di sta merda ogni giorno se tanto il mondo non cambia e se tanto la gente continua ad avere una testa di nerchia
Dammi un motivo per non aprirmi una gamba cazzo
Non ce la faccio più
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Avrei voluto passare il Natale con te, davanti al camino della tua nuova a casa, a fumare un po' di cime delle tue sacre piantine, senza pensieri.
A vedere il tuo gatto arrampicarsi sugli armadi. Mi dimentico sempre il suo nome ... ricordo però che era un nome abbastanza filosofico.
Amavi prendere tutto con filosofia e io apprezzavo molto questo lato di te. Cercavi sempre di dare un senso alle cose ma il dolore ti stava schiacciando e ti stava portando via tutto. Non è bello da dire, ma io ero in stretta sintonia con te anche per questo: finalmente avevo trovato qualcuno che mi capiva. Avevi soltanto bisogno di aiuto e a volte penso di non aver fatto abbastanza. A volte temo anche che lui abbia avuto la meglio. Ma cosa me ne dovrebbe importare? Tanto è come se tu non ci fossi più. Ma continuo a pensarti, perchè solo ora mi accorgo che in poco tempo hai lasciato un grande segno dentro di me. Funziono un po' male anche io.. mi accorgo dell'importanza delle persone dopo averle perse. Ora devo però chiudere questo capitolo della mia vita, devo costringermi a non farti entrare nei miei pensieri per evitare di disintegrarmi totalmente.
Spero solo che tu abbia trovato la tua pace interiore in un modo o nell'altro. Anche se smetto di pensarti non ti dimenticherò comunque, rimarrai solo in un luogo sicuro nella mia psiche. Ciao. (Ho pianto tantissimo mentre scrivevo).
C
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Volevo nascere più forte, invece sono sensibile ed è quindi inevitabile che non venga schiacciata dalla vita. E no, non è vero che forti non si nasce ma si diventa, perchè chi ha un'indole debole può solo diventare un po' meno debole ma debole rimane.
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So che non devo...
ma la verità è che ti penso sempre
e mi manchi tipo tantissimo
e la notte quando mi sdraio a letto non riesco a prendere sonno,
piango sapendo che tu non ci sei più.
Vorrei che tornassi...so che devo andare avanti ma non ci riesco.
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Nella testa i tuoi orgasmi
i miei drammi
i tuoi sorrisi
recisi
gli sbagli
e il male che ci siamo fatti.
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non darmi neanche quel minimo di attenzioni se poi non sei disposto a continuare a darmele.
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Mi dissi "non ho intenzione di ferirti"
Quando ormai avevo il cuore infranto.
E il tuo pensiero nella testa
nocivo come l'amianto
impresso come l'asfalto
Ogni notte
cosciente che sei stata una sbaglio
mi induci a un altro taglio
ma è una ferita autoindotta.
Incisione profonda o superficiale
che importa?
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Quando guardo una tua foto,
mi sento bruciare lo stomaco da dentro
e non è piacevole.
Esci dalla mia testa ti prego.
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Tanta tanta solitudine e confusione esistenziale.
Una fossa nel petto.
Un peso vuoto e morto nel letto.
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