#Premios Annie
Explore tagged Tumblr posts
shiguresouma · 10 months ago
Text
El Niño y la Garza (película, 2023): acerca de la manera en que escoges vivir
Me tomo un momento de mis nuevas obligaciones paternales para darme el gusto de ver por primera vez el estreno de una película de Studio Ghibli en una pantalla de cine y sin saber más que lo indispensable de ella. Sin haberla visto antes en las funciones de Club SUGOI, por ejemplo. Y encima con un buen par de amigos también fans del anime y conocedores de la carrera de Miyazaki. Y la experiencia…
Tumblr media
View On WordPress
3 notes · View notes
eloscartimes · 9 months ago
Text
Spider-Man: Across the Spider- Verse destaca en los Annie Awards 2024
#SpiderManAcrossTheSpiderVerse domina los #AnnieAwards 2024 y gana como Mejor Película. Robot Dreams logra lo propio como Película Animada Independiente.
En la edición 51 de los premios Annie de Animación destacan las siguientes películas: ‘Spider-Man: Across the Spider-Verse’ logra siete premios, entre ellos el de Mejor Película Animada. ‘Robot Dreams’ consigue premio a Película Animada Independiente.   spiderman across the spider verse fyc   Lista de ganadores de los Annie Awards 2024   MEJOR PELÍCULA ANIMADA Nimona, Annapurna Animation for…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Quote
Para mí no había cronología en esa relación solamente conocía la presencia o la ausencia.
Pura pasión, Annie Ernaux.
300 notes · View notes
omarfor-orchestra · 1 year ago
Text
Buongiorno mi sono svegliata col sangue avvelenato
3 notes · View notes
paseodementiras · 2 years ago
Text
Pura pasión
Tumblr media
Este verano he visto por primera vez una película clasificada X en la televisión, por el Canal +.
-Annie Ernaux
4 notes · View notes
pier-carlo-universe · 30 days ago
Text
"Vegliare su di lei" di Jean-Baptiste AndreaUn affresco storico e passionale tra arte, amore e destino. Recensione di Alessandria today
"Vegliare su di lei", pubblicato il 3 settembre 2024, è il romanzo vincitore del prestigioso Premio Goncourt 2023
“Vegliare su di lei“, pubblicato il 3 settembre 2024, è il romanzo vincitore del prestigioso Premio Goncourt 2023. Scritto da Jean-Baptiste Andrea, il libro è una storia toccante che intreccia le vite di Mimo e Viola Orsini sullo sfondo degli eventi cruciali del XX secolo, dalla Prima Guerra Mondiale alla Liberazione. Mimo, affetto da nanismo, cresce in una famiglia povera di immigrati italiani…
0 notes
primepaginequotidiani · 3 months ago
Photo
Tumblr media
PRIMA PAGINA Corriere Della Sera di Oggi sabato, 17 agosto 2024
0 notes
sauolasa · 2 years ago
Text
Bielorussia, condannato il Premio Nobel per la pace Ales Bialiatski. 10 anni di reclusione
Il procedimento penale nei confronti dell’uomo e di altri fondatori dell'organizzazione per la tutela dei diritti umani Viasna, non riconosciuta dalle autorità bielorusse, è stato avviato lo scorso gennaio
0 notes
revistaalmiar · 2 years ago
Text
Tumblr media
Annie Ernaux fue homenajeada en la Biblioteca de Rinkeby
Annie Ernaux, ganadora del Premio Nobel de Literatura 2022, fue agasajada el 12 de diciembre del pasado año de 2022 en la Biblioteca de Rinkeby (Estocolmo; Suecia). Artículo y fotografías por Javier Claure Covarrubias.
⭐ leer más
⌚ Tiempo aprox. de lectura: 8 min
0 notes
eloscartimes · 10 months ago
Text
Nominaciones a los Annie Awards 2024
#Nimona lidera las nominaciones de los Annie Awards 2024, mientras que Suzume logra la nominación en Película. Ausencia de Elemental en la categoría principal.
En la edición 51 de los premios Annie, enfocado en lo más destacado de la animación, sobresalen las siguientes películas: ‘Nimona’ lidera con nueve nominaciones. ‘Suzume’ logra la nominación en Película Animada. Ausencia de ‘Elemental’ en Mejor Película Animada. ‘Robot Dreams’ consigue la nominación como Película Animada Independiente. El cortometraje mexicano ‘Humo’ logra la nominación en el…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
gregor-samsung · 7 months ago
Text
«Vede, a me non piace né comandare né essere comandato. A me piace lavorare da solo, così è come se sotto al lavoro finito ci mettessi la mia firma; ma lei capisce bene che un lavoro come quello non era per un uomo solo. Così ci siamo dati da fare: dopo quella gran tormenta che le ho raccontato era tornata un po' di calma e non si andava tanto male, ma a colpi veniva giù la nebbia. Per capire ognuno che tipo era ci ho messo un po' di tempo, perché non siamo mica fatti tutti uguali: specie poi coi forestieri. L'ortodosso era forte come un toro. Aveva la barba fin sotto gli occhi e i capelli lunghi fin qui, però lavorava preciso e si vedeva subito che era del mestiere. Solo che non bisognava interromperlo, se no perdeva il filo, cascava dalle nuvole e doveva ricominciare tutto dal principio. Di Staso è venuto fuori che era figlio di un barese e di una tedesca, e difatti si vedeva che era un po' incrociato; quando parlava facevo più fatica a capirlo che se fosse stato un americano d'America, ma per fortuna parlava poco. Era uno di quelli che dicono sempre di sì e poi fanno alla sua maniera: insomma bisognava starci attenti, e il suo guaio era che pativa il freddo, così tutti i momenti si fermava, si metteva a ballare magari anche in cima al traliccio, che mi faceva venire la pelle di gallina, e si metteva le mani sotto le ascelle. Il pellerossa era una sagoma: l'ingegnere mi ha raccontato che era di una tribù di cacciatori, e che invece di stare nella loro riserva a fare tutti quei gesti per i turisti, avevano accettato in blocco di trasferirsi nelle città per fare la pulizia delle facciate dei grattacieli; lui aveva ventidue anni, ma quel mestiere lo facevano già suo padre e suo nonno. Non è che sia la stessa cosa, per fare il montatore ci va un po' più di cervello, ma lui cervello ne aveva.
Però aveva delle abitudini strane, non guardava mai negli occhi, non muoveva mai la faccia e sembrava tutto d'un pezzo, anche se poi sul montaggio era svelto come un gatto. Anche lui parlava poco: era grazioso come il mal di pancia, e a fargli osservazione rispondeva; dava anche dei nomi ma per fortuna solo nel dialetto della sua tribù, così si poteva far finta di non capire e non nascevano questioni. Mi resta da dire del regolare, ma quello ho da capirlo ancora adesso. Era proprio un po' intiero, ci metteva tempo a capire le cose, ma aveva volontà e stava attento: perché lo sapeva, che non era tanto furbo, e cercava di farsi forza e di non sbagliare, e difatti in proporzione sbagliava abbastanza poco, appunto, non capivo come facesse a sbagliare così poco. Mi faceva pena perché gli altri gli ridevano dietro, e mi faceva tenerezza come un bambino, anche se aveva quasi quarant'anni e non era tanto bello da vedere. Sa, il vantaggio del nostro lavoro è che c'è posto anche per gente come quella, e che sul lavoro imparano quelle cose che non hanno imparato a scuola; solo che con loro ci va un po' più di pazienza.»
Primo Levi, La chiave a stella, Einaudi (Supercoralli Nuova serie); prima edizione 1978.
11 notes · View notes
Quote
La chica de la foto es una extraña que me ha legado su memoria.
Memoria de chica, Annie Ernaux.
90 notes · View notes
pier-carlo-universe · 1 month ago
Text
"Settembre Nero" di Sandro Veronesi: La Fioritura dell’Innocenza tra Musica e Dolore. Recensione di Alessandria today
Un romanzo di formazione ambientato nella Versilia del 1972, tra scoperta e tragedia, raccontato attraverso gli occhi di un ragazzo e la potenza evocativa delle parole
Un romanzo di formazione ambientato nella Versilia del 1972, tra scoperta e tragedia, raccontato attraverso gli occhi di un ragazzo e la potenza evocativa delle parole In “Settembre Nero”, Sandro Veronesi ci porta nella Versilia del 1972 per raccontare l’estate che cambia per sempre la vita del giovane Gigio Bellandi, dodicenne alle prese con il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. In questo…
0 notes
angelap3 · 1 month ago
Text
Tumblr media
La pinguina più chiara è una femmina anziana il cui compagno è morto quest'anno. Quello più scuro è un maschio più giovane che ha perso la sua compagna due anni fa. I biologi li hanno seguiti mentre si incontrano ogni notte per confortarsi a vicenda. Stanno insieme per ore a guardare le luci.
Il fotografo Tobias Baumgaertner ha catturato queste immagine di due pinguini vedovi che osservano lo skyline di Melbourne. Ha vinto un premio agli Ocean Photography Awards 2020 della rivista Oceanographic. 🐧❤️🐧
47 notes · View notes
donaruz · 24 days ago
Text
Tumblr media
"Nel paese della bugia, la verità è una malattia".
Il 23 ottobre 1920
Esattamente 104 anni fa nasceva ad Omegna Gianni Rodari.
"Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti,
ma perché nessuno sia più schiavo."
Scrittore, pedagogista, giornalista e poeta, si specializza nella letteratura per l'infanzia e diviene l'unico vincitore italiano del Premio Hans Christian Andersen.
Atlantide
53 notes · View notes
mccek · 1 year ago
Text
Tumblr media
“Nonoo” questa mattina sei venuto a mancare e dopo aver lottato per altri tre mesi, anche se in ospedale ti avevano dato pochi giorni, ininterrottamente non hai mai mollato quel filo sottile che divide la vita dalla morte; anche contro le tue volontà a testa alta col tuo carattere (in cui non mi rispecchiavo) sei riuscito a tenerti vivo, ahimè, purtroppo, la morte vince si tutto, non ha pietà.
Fin da piccolo il tuo sogno era di vedermi guidare, cosa che se pur col tempo ho saputo apprezzare non ho mai amato fare come te, prima che l’infarto ti colpisse definitivamente ti avevo fatto una promessa, di portarti a vedere un gran premio di formula uno, da noi tanto amata, questo seppur per evidenti problemi economici non mi avrebbe mai impedito di non farlo, però non avresti avuto le forze, anche se immagino che ti saresti commosso, anche se una persona come te era difficile vederla piangere.
Abbiamo avuto periodi in cui ci costruivamo mentalmente dei muri invisibili e proprio per la differenza del nostro carattere questo ci ha ferito entrambi, fuori sicuramente eravamo orgogliosi ma il problema poi è sempre dentro, quel peso che a lungo andare ti consuma fino a trasformalo in malattia.
Col senno di poi siamo bravi tutti, tu hai le tue responsabilità e io le mie, non esistono santi, nessuno di noi due ha vinto o perso, nonostante abbiamo sofferto, ci siamo riavvicinati pian piano, con più fiducia e lo abbiamo fatto raccontandoci la mia, la nostra infanzia, nostra perchè alla fine hai passato davvero tanti anni assieme a me quando ero piccolo, io non dimentico i tuoi errori nonno, ma nemmeno il bene che mi hai fatto, la tua immensa disponibilità per me e la mamma quando aveva bisogno di essere portata per lunghi anni su e giù in ospedale, sappi che queste cose rimarranno impresse nella mia testa, perché col tempo, forse crescendo, anche se ancora mi vedo, sai, un po’ bambino, quel Mattia che era il tuo idolo, che doveva essere il migliore di tutti, ma che in realtà voleva solo essere come tutti, e che quei tutti avessero il mio stesso cuore, quella bontà che col tempo è pian piano svanita.
Chi si dimentica di tutta quella gente che ci Incontrava in bici la mattina presto?
La tua felicità negli occhi, nel vedere come tutti si fermassero a guardarmi, a parlarmi e a sottolineare il fatto che il sorriso non mi mancasse mai.
Si andava a prendere il pane, ne volevo subito un pezzo, ci fermavamo a vedere tutti i cani della via con la speranza che rispondessero alle mie parole, e restavo lì convinto fino a quando sentivo abbaiare e tu mi davi conferma delle loro risposte.
Che periodi, cercavo sempre mia mamma, purtroppo per via del lavoro per me era come stesse via intere settimane ma in realtà così non era, però tu ben sapevi quanto io sia legato a mamma, e tranquillo ricorderò sempre quanto anche tu lo fossi, anche se spesso avevi qualcosa da ridere per via del tuo carattere ricorderò le tue ultime parole: “La mamma è la donna più intelligente che ho conosciuto, fin troppo buona e disponibile per tutti, voglio che lei lo sappia”.
Potrei scrivere un libro, non un poema su ciò che abbiamo vissuto insieme, sei stato la mia infanzia, il mio periodo preferito, lo rivivrei mille volte, nonostante il tuo modo di essere, ma chi sono io per giudicare? Certo, quello che penso lo dico, come hai sempre fatto tu, ma allo stesso tempo non mi nasconderò mai come non giudicherò mai!
Ora stai vicino alla nonna, e assieme fatemi il regalo più grande, che non sono i soldi, non sono una vita di successi, ma la speranza di vedere vostra figlia, mia mamma, stare un po’ meglio.
Solo questo.
Il pensiero rimbomberà sempre nella mia testa, fra cose belle e cose brutte, ma per vivere di questi tempi, bisogna affidarsi solo all’amore, lo sai nonno no?
Quella piccola parte di odio che io ho sempre avuto verso la mia generazione, e tu, verso chi ben sapevi, era molto simile, però se fossi qui so che con un sorriso, e magari una lacrima, diresti: “Qua te ghe rason”.
Ciao caro nonno, ti voglio bene❤️
241 notes · View notes