#Mutazioni
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Come si intitola quel film dove le assurdità sono una prassi e il popolo di quel pianeta perde tempo a parlare di cose completamente inutili?
- Terrestri.
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#sistema#manipolazioni#schiavi#rincoglioniti#generi#fluid#arcobaleno#mutazioni#distorsioni#futuro#genitori#figli#scuola#educazione#propaganda#discernimento#responsabilità#mondo marcio#mass media
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PRIMA PAGINA Il Manifesto di Oggi domenica, 18 agosto 2024
#PrimaPagina#ilmanifesto quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi culture#ambigua#strana#circe#medicea#mutazioni#visioni#locarno#regista#racconto#sulla#sabba#sala#spiaggia#manifesto#della#verso#voto#scelta#morale#aspettative
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Antropocene Horror è il dossier di Nocturno n.250, novembre 2023. La sorgente di tutto è stata un libro: Antropocene Horror – Mostri Virus e Mutazioni: il Cinema dell’Orrore nell’Era della Clisi Climatica. Fabio Malagnini, 2023, Odoya Editore. Da qui siamo partiti per costruire uno speciale che ci sembra epocale, nel senso che attiene alla nostra epoca, la fissa, la riguarda.
Orche all’attacco. In gruppi familiari, al largo di Gibilterra, a dar di muso alle chiglie di yacht dal prezzo criminale. Alcuni dei mammiferi marini colti in fragranza da watercam stereoscopiche, mentre addentano timoni in carbon style. E poi, orsi di montagna. Plantigradi autoctoni, o figli di ripopolamento, che vengono via dalle magliette delle Pro Loco e sferrano attacchi ferali, imprevedibili predatori di runner con calzature sgargianti e plantari idrogel. Correre nei boschi fa male alla salute, meglio sfrecciare in megavan elettrici ecosostenibili, ma attenzione a schivare gli ungulati, centinaia di cinghiali por la carretera. Nemmeno il tempo di porgere l’altro guanciale, che i letti dell’intero Occidente vengono infestati da cimici bio-nike, invincibili, non debellabili, all’attacco del PIL francese e del turismo globale. Ci vorrebbe Guy Montag, a lavare albergoni ostelli AirBnB col fuoco; quello stesso fuoco che annichilisce senza distinzione di latitudine e longitudine, senza sapere quando, passando per Maui da Rodi fino al Québec, cercando te. Te, uomo gatto, catman o meglio Stalking Cat, così ti chiamano, che hai speso migliaia di dollari in chirurgia plastica estrema. Volevi felinizzarti, poi il suicidio ha suggellato la tua storia da freak, me lo hanno detto su Tik Tok.
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Karel Thole (1914-2000) - Terra di Mutazioni
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Pensando al Primo Maggio
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Crimes of the future (2022) David Cronenberg
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Deborah Turbeville Le Passé imparfait 1978-1997
Steidl, Gottingen 2009, 192 pages, Texte en français, 30,2x25cm, ISBN 978-3-86521-964-0
euro 90,00
email if you want to buy [email protected]
Past Imperfect raccoglie le immagini rivoluzionarie di Deborah Turbeville create tra il 1974 e il 1997. Molte delle sue immagini, spesso iconiche, sono state riciclate dall'improbabile mezzo della fotografia di moda. Una quindicina di vignette catturano la sua sensibilità unica e la sua estetica elegante. Si tratta di una visione non ortodossa, allo stesso tempo ossessionante e memorabile. I personaggi (per lo più donne) interagiscono con i loro strani e sfuggenti ambienti come anacronismi; fuori luogo, fuori sincrono con il loro tempo e contesto. Mutazioni in un laboratorio di manichini, statue in una scuola d'arte di Parigi, automi in una fabbrica abbandonata. Rivelano pensieri interiori, emozioni e un senso di disagio. C'è un senso di sogno frammentato, di dislocazione, di allucinazione, di un tempo senza confini - continuo - di un passato imperfetto.
Deborah Turbeville (1932-2013), a fashion photographer representing postwar America, has created a collection of works "Le Passé Imparfait" (English version "Past Imperfect 1978 --1997"). Since the 70's, Helmut Newton, Guy Bourdin and others have transformed fashion photography with innovative works that portray the strength and beauty of women in avant-garde, while Turbeville and Sarah Moon. From a female perspective, Moon has become a contributor to the sublimation of fashion photography into art, capturing the delicacy and cuteness of women, which is mysterious and fantastic. In Japan, he also works on the images and visuals of Comme des Garcons in the 1980s, and fans who love this fantastic atmosphere are incessant. Although he died of lung cancer in 2013, this book is a collection of works that summarizes the trajectory of 20th century Turbeville published by Steidl before his life, and also includes a collage of Diana Vreeland. ..
19/09/24
#Deborah Turbeville#Le passé imparfait#photography books#Diana Vreeland#fashion photographer#fashion books#fashionbooksmilano
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A nascere son buoni tutti!
Persino io sono nato!
Ma poi bisogna divenire! Divenire! Crescere, aumentare, svilupparsi ingrossare (senza gonfiare)
accettare i mutamenti
(ma non le mutazioni)
maturare (senza avvizzire)
evolvere (e valutare)
progredire (senza rimbambire)
durare (senza vegetare)
invecchiare (senza troppo ringiovanire)
e morire senza protestare, per finire...
Un programma enorme, una vigilanza continua...
Perché a ogni età l'età si ribella contro l'età, sai!
E se fosse solo questione di età... ma c'è anche il contesto!
Daniel Pennac, Signor Malaussène, 1995
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DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI FRAINTENDIMENTI
Post ad alto tenore nerd.
Ieri @nusta ha rebloggato un pool in cui si chiedeva quale superpotere avresti desiderato avere e subito sono tornato indietro di una trentina d'anni ai tempi in cui con @salfadog e gli altri sociopatici discutevamo notti intere sulle caratteristiche e le inaspettate implicazioni di avere determinati superpoteri.
Come puoi scegliere un superpotere se non è ben specificato come funziona?!
Il pool comprendeva le seguenti mutazioni e dal momento che i vostri testicoli mi sembrano ben saldi, mi appresterò a farveli vacillare e poi rotolare sul pavimento:
Invisibilità
Telecinesi
Teletrasporto
Lettura della mente
Superforza
Mutaforma
Volo
Cura
Supervelocità
Precognizione
Invisibilità
Che cosa si intende esattamente per invisibilità? La completa trasparenza del proprio corpo oppure l'invisibilità neuropercettiva? Nel primo caso mi auguro che sia a comando sennò che vita di merda a scansare le macchine (e comunque saresti sempre visibile a sensori di calore o di movimento ambientale), se invece si parla di invisibilità neuropercettiva (sei visto ma il cervello non elabora la visione) dipende dal raggio del potere e se questo funziona anche per visione a distanza con dispositivi elettronici (se visto su uno schermo ma ignorato)
Telecinesi
Molto semplicemente: qual è il tuo raggio di controllo e quanto puoi sollevare? Puoi agire solo su oggetti a vista ed entro certe dimensioni/peso oppure anche su oggetti visti su schermo? La forza di sollevamento è variabile proporzionalmente alla volontà?
Teletrasporto
Ok, questa è difficile. Devi poter vedere il punto in cui ti teleporti? Basta conoscerne le coordinate o conservarne memoria? Esiste un meccansimo automatico di fuga qualora ti teleportassi in un punto in cui c'è un oggetto? Nel caso non esistesse, ti fondi con l'oggetto oppure chi ha resistenza inferiore riceve un danno? Puoi teleportare oggetti e persone? Le devi toccare o devono essere in un certo raggio da te? Qual è il limite o il raggio di azione?
Lettura della mente
Funziona a comando oppure 'ascolti' sempre? Riesci a filtrare i pensieri di fondo delle persone? Qual è il tuo raggio di 'ascolto'? Ascolti solo i pensieri coscienti oppure puoi scavare nei ricordi?
Superforza
Qua bisogna ancora scomodare la fisica e non ci sono domande ma solo constatazioni. La superforza non può essere cosi super. Ammesso che la la struttura muscolo-scheletrica e cutanea del soggetto riesca a sopportare la pressione del sollevamento di parecchie tonnellate, l'ambiente circostante non lo è! Se tu afferri e sollevi un blocco di cemento enorme i casi sono due: o le tue mani sbriciolano il blocco nel punto di presa o il peso fa penetrare i tuoi piedi nel terreno. Tertium non datur.
Mutaforma
Ti puoi trasformare in qualsiasi cosa o solo in esseri viventi? Devi toccare il soggetto (tipo 'copiare' il dna/struttura molecolare) o vederlo oppure puoi plasmarti a piacimento con la volontà? E' un'illusione oppure hai le caratteristiche biologiche del soggetto copiato? Dove va la differenza di massa?
Volo
Nessuna domanda, tranne per ciò che concerne la velocità ma vi invito a riflettere cosa significhi volare veloci senza adeguate protezioni contro l'attrito dell'aria e le basse temperature in quota.
Cura (healing, nell'originale)
Qua ho qualche dubbio se si riferisca a una rigenerazione di se stessi tipo Wolverine o alla cura delle ferite/malattie di un altro soggetto.
In ogni caso, anche qua dipende dalla velocità di risanamento e a che livello agisce il potere... mi spiego: non esiste uno stato 'sano' di un soggetto al quale 'ritornare' grazie a questo potere. Se questi non può essere indirizzato a una lesione specifica, quale sarebbe lo stato 'sano' originale? Viene curata anche l'artrosi o la flaccidità dei muscoli dovuta alla sedentarietà? L'invecchiamento cellulare? Questo potere ringiovanisce o, se funzionante solo su se stessi, non ti fa invecchiare o ammalare? Sei immortale?
Supervelocità
Vale lo stesso discorso del volo: quanto vai veloce? Il potere ti conferisce protezione all'attrito dell'aria e alla collisione con oggetti?
Precognizione
Quanto tempo prima 'vedi' le cose e come le vedi? Tipo senso di ragno che ti avverte di un generico pericolo imminente oppure dei flash con immagini dettagliate sul futuro? Riesci a capire oppure vanno interpretate? Puoi cambiare il corso degli eventi o solo vedere come obbligatoriamente andrà e correre ai ripari?
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Un aggiunta finale, per essere 'scientificamente accettabili' di solito alcuni di questi poteri 'consumano' energia fisica che può essere giustificata con un maggiore introito calorico o più semplicemente con lo stratagemma grazie al quale si fa attingere il soggetto a un'energia 'cosmica' non meglio definita.
E io comunque scelgo healing, confidando che possa curare sia me stesso che gli altri.
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ti spiego....
COME FUNZIONA (Far nascere un'emergenza che non esiste) IL FINE Se lo scopo è (esempio) impedire che venga mangiata carne bovina, bisogna creare una realtà virtuale, simulare gli eventi e poi dettare un'agenda che consenta di arrivare allo scopo (iniettare un finto vaccino per ridurre la popolazione mondiale). IL MODUS OPERANDI 1) Tramite i media viene divulgata una notizia assolutamente inventata, ma plausibile, in modo che gli imbecilli che guardano i telegiornali inizino a provare i primi brividi. " A Lima sono stati ricoverate 10 persone (di cui una subito deceduta) con sintomi simili alla meningite batterica fulminante. Le 10 persone, di nazionalità ghanese, si sono sentite male dopo aver consumato tre giorni prima, durante un battesimo, una cena a base di carne cruda di manzo mantecata con ananas e spezie del luogo. Le notizie sono frammentarie, possiamo solo confermare che la carne bovina del locale è stata posta sotto sequestro per verifiche di laboratorio" Poi il giorno dopo "Si estende l'EPIDEMIA di meningite batterica da carne bovina (ECCO CREATA LA CORRELAZIONE), 287 (numero a cazzo) casi si sono verificati sempre a Lima, ma anche 142 (a caso) in argentina ed 1 caso sospetto a Lisbona (ECCO CHA ARRIVA LA PAURA). NOTA In questa fase tutti i casi di meningite batterica del mondo devono essere correlati alla carne bovina (ordini Gates & C) in modo che la pandemia (fake) sembri diffondersi a macchia d'olio con il relativo terrore nelle popolazioni. Poi il giorno dopo IN ANTEPRIMA TG MONDO "Non si ferma la pandemia da meningite da carne bovina, le autorità peruviane ne hanno vitato il consumo ed anche il Cile, la Colombia ed il Portogallo hanno deciso di limitarne consumo, solo cotta. (si fa così vedere che si cerca di mantenerne il consumo, LA NORMALITÀ). Riunione d'urgenza all'OMS e la Commissione Europea sta vigilando sugli sviluppi. DURANTE IL TG Non si ferma l'ondata di meningite batterica da carne bovina, 1784 contagiati ed 11 morti in Perù, ai quali si aggiungono i 175 contagiati e 18 morti in Portogallo e 12 casi in Francia, tutti letali. Il primo sospetto caso in Italia è seguito dallo Spallanzani di Roma, sentiamo ora cosa ci dice il prof Bassoni nel merito: "Esiste una pandemia fuori controllo di meningite batterica da carne bovina, consiglio il non consumo della stessa, di lavarsi le mani al contatto della carne e di non recarsi al lavoro con la febbre. Questa meningite è contagiosissima, ma a breve sarà pronto un vaccino per arginare il contagio, vaccino realizzato sull'anomala variante di questa meningite che, dalle prime ricerche risulta avere una tasso di mortalità altissimo. Consiglio comunque di farsi il vaccino tradizionale contro la meningite, disponibile, per fortuna, in tutta Italia, ma dobbiamo aspettarci queste nuove mutazioni perché il #CambiamentoClimatico sta agendo anche sui batteri. Ora il panico è fra la gente. In questo esempio ho dimenticato il MIO FINE, Sostituite la parola meningite batterica con COVID e l'ordine di Gates & C di ricondurre tutti i morti d'influenza al COVID stesso. AVETE CAPITO COME VI HANNO FOTTUTO iniettandovi merda purissima già pronta prima dell'epidemia ? Svegliamoci e riprendiamoci la nostra libertà.
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sarà...ma a me quelli che -ti spiego- stanno sulle palle....:-)
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Roberto De Mitri - Emily Dickinson
..................~il mondo di Emily~...................
Non puoi sapere quale fosse la dimensione... In quale angolo della dimensione vive Emily... Giardino Segreto, Limbo o Purgatorio. Qualunque fosse l'esistenza, lei era li... senza sapere di esserne parte. Senza ricordare come è arrivata Il. Indipendentemente dalla nostra volontà, ci troviamo in quell'illusione. Fatta di nebbia, veli e di echi lontani. Elementi di un sogno in cui vaghiamo, oltre l'alba. Siamo apparenze e allo stesso tempo siamo vittime di un miraggio. Non possiamo sapere quali insidie, inganni... o quali speranze possiamo trovare nascoste in questa illusione... perché è il nostro inconscio che crea e dà forma alle visioni. E la nostra anima più profonda è influenzata, a sua volta, dalle nostre esperienze del passato. Oggi siamo le ombre dei nostri perduti. Solo marionette in questo circolo di passioni e mutazioni che è la vita. E riempiamo e mascheriamo questa nebbia delle nostre paure e dei nostri desideri. II mondo di Emily è un mondo malinconico, fatto di solitudine, fatto di infiniti spazi vuoti. Spazi che a volte solo la nebbia riesce a riempire. Una nebbia trascendente e remota, che sale dal profondo dell'anima, come materializzazione metafisica di tutti i nostri pensieri, paure, fantasmi e perdite. È una dimensione atemporale, o meglio, una condizione di sospensione infinita e adimensionale. Una percezione latente di assenza, di impotenza cosciente nei confronti di un desiderio che non può essere soddisfatto.....
#journey into Emily's world #my post
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Why are so many young people getting cancer? Perché tanti giovani si stanno ammalando di cancro? Sintesi dell'articolo con spunti personali.
Per prima cosa sgombriamo il campo dall'associazione tra cancri, turbocancri e vaccini ad RNA che personaggi senza scrupoli stanno diffondendo per (cinicamente o incoscientemente, ognuno scelga) instillare dubbi e paure in chi in questo periodo si ritrova ad affrontare una diagnosi di tumore. Vorrei spiegare il mio accanimento su questo aspetto: una reazione molto frequente in chi riceve una diagnosi di tumore è chiedersi perché. Secondo me offrire ad una persona in un momento di grande fragilità una risposta falsa e che lo spinga a colpevolizzarsi (se avessi dato ascolto, se non mi fossi vaccinato, forse oggi non…) è riprovevole. Et de hoc satis.
E' vero che i dati ci dicono che c'è un'aumento di tumori, ed un aumento di tumori che si presentano in modo insolitamente precoce, ma è un fenomeno che si osserva dagli anni '90, i vaccini ad mRNA non c'erano.
Il punto è che il perché questo succeda ancora non si capisce. E non sarà facile capirlo, almeno per un po'.
La premessa è che il cancro, nella nostra cultura scientifica (che poi trova conferma nella nostra esperienza) è sempre stato una malattia statisticamente legata all'età (qui sotto c'è un grafico con l'andamento dell'incidenza di vari tipo di tumore in relazione all'età).
Un primo motivo è che le cause iniziali del cancro sono le mutazioni. Che siano dovute a fattori endogeni (acquisite in modo casuale nel corso della vita) o esogeni (causate dall'esposizione a fattori ambientali come inquinamento, alimenti, fumo, uso di sostanze chimiche…), solo poche di queste mutazioni avranno un'effetto sulla cellula, solo poche delle cellule che portano mutazioni riusciranno ad andare avanti. Per questo le probabilità che si verifichi un evento critico aumenteranno con il passare del tempo.
Ma una mutazione da sola non basta. Perché si abbia un tumore la cellula deve accumulare più mutazioni che compromettano aspetti diversi dei suoi sistemi di controllo. Questo succede, è nella nostra esperienza quotidiana, ma le probabilità che più mutazioni utili si ritrovino nella stessa cellula sono basse, e allora ci vuole ancora più tempo. Possono essere necessari anche decenni. E ancora altro tempo è necessario perché la cellula vada incontro ad ulteriori cambiamenti e deregolazioni che fanno la differenza tra una cellula fuori controllo che sarà eliminata ed un tumore che crescerà, sarà capace di invadere ed infiltrare altri tessuti, crearsi un sistema circolatorio privato e mandare in giro cellule metastatiche.
Per questo i tumori in genere si manifestano coi loro sintomi e si scoprono dopo una certa età. Hanno bisogno di tempo. Per questo, scoprire un tumore del colon ormai intrattabile in una sedicenne, o scoprirne uno con metastasi al fegato in una 32enne, è qualcosa di assolutamente anomalo. Nell'articolo vengono definiti "improbable forms of cancer", tumori improbabili.
Ovviamente tumori infantili ce ne sono, fin troppi. Tumori giovanili pure, ma sono rari, e particolari (spesso con una componente ereditaria), a causa dei meccanismi alla base in genere diversi da quelli dei tumori dell'età adulta ed avanzata (diciamo dai 50 in su). Che però si stanno presentando in aumento ben sotto i 50 (secondo alcuni modelli tra il 2019 ed il 20230 si osserverà un aumento del 30%). Ed anche se la mortalità per cancro globalmente è in calo, questo aumento potrebbe contribuire a riportare su la curva dei decessi nei prossimi anni. Anche perché nei giovani per ora non si fa prevenzione (controlli e screening) per cercare i tumori tipici dell'età più avanzata, quindi spesso questi tumori vengono scoperti in modo tardivo. Ma c'è chi sta già pensando di correre ai ripari ed anticipare di almeno 10 anni alcuni programmi di screening.
Ovviamente oltre a capire che sta succedendo qualcosa di strano, è importante scoprirne le cause. Ma non è facile.
Un primo problema è quello temporale. Anche in un caso veramente semplice da capire, come i tumori alla tiroide in chi da ragazzo (quindi con una tiroide molto attiva) in Ucraina e Bielorussia è stato esposto allo Iodio 131 liberato dalla centrale di Chernobyl, furono necessari comunque diversi anni prima di avere i primi casi. In pratica, anche in condizioni indotte in modo quasi sperimentale, c'è stato un periodo di latenza rispetto agli eventi iniziali. Diamo per scontato quindi che per capire quello che si osserva oggi non ci interessa qualcosa che è successo uno o due anni fa ma dobbiamo andare indietro nel tempo, di qualche decennio. E non sarà facile associare in modo retroattivo qualcosa che non sappiamo cosa sia, ma è successo 30-40 anni fa, ad un fenomeno che vediamo oggi.
L'altro problema è nei numeri. La tendenza è netta ma i numeri non sono tanto grandi da consentire studi solidi, e se per aumentare la numerosità del campione mettiamo insieme individui e malattie che apparentemente hanno in comune solo una diagnosi precoce, rischiamo di non scoprire i fattori discriminanti. Perché i tumori in aumento sono diversi per tipo, per età di insorgenza, per popolazione, e poi un tumore è per definizione una patologia multifattoriale che può rispondere a fattori molto diversi. La cosa più probabile però è che non ci sia una vera e propria pistola fumante da scoprire, ma una serie di fattori che singolarmente o in sinergia determinano questo risultato.
Di ipotesi se ne fanno tante che però possono spiegare alcuni casi ma non altri. Si va dai cambiamenti nell'alimentazione, sia in quantità che in qualità rispetto alle generazioni precedenti, all'obesità in netto aumento nei giovani, al consumo di alcoolici, a cambiamenti nel microbiota (che ha effetti sul sistema immunitario e sempre più correlazioni col cancro, ma che sarà difficile confrontare con quello di chi si è ammalato in età "normale"). Si stanno considerando anche effetti epigenetici dovuti all'esposizione a sostanze chimiche (disruttori endocrini) durante la gravidanza. Per questa ipotesi ci sono dei precedenti ormai ben caratterizzati, ragazze nate da madri che avevano fatto uso di un ormone sintetico (il dietilstillbestrolo) durante la gravidanza sviluppavano con frequenza insolita un tumore genitale raro ed in adolescenza, età decisamente insolita. Solo in seguito si capì che l'ormone disturbava il programma differenziativo di quei tessuti in una fase critica dell'embriogenesi per cui le bambine nascevano con una sorta di predisposizione a quel tumore. Può darsi che quello che vediamo oggi dipenda da qualcosa del genere. Sarebbe molto utile andare a studiare quelle che si chiamano coorti di nascita, ovvero un grande numero di bambini (e le loro madri) seguiti fin da prima di nascere. Di dati e di campioni biologici da analizzare in cui trovare contaminanti che potrebbero avere questo tipo di effetti però purtroppo non ce ne sono molti.
Stanno emergendo anche altri aspetti significativi a livello di popolazione. Il fenomeno sembra riguardare le donne più degli uomini, negli Stati Uniti gli ispanici ed i neri più che i bianchi, ed ancora di più alcune minoranze etniche native dell'Alaska. Ma sicuramente non si tratta di una questione etnica e di polimorfismi, quanto di aspetti socioeconomici. Livello economico, stili di vita, alimentazione, obesità, sicurezza delle abitazioni, accesso a prevenzione e cure precoci sono strettamente correlati tra loro, e possono essere un fattore importante. Lo abbiamo già visto col Covid. Ma è difficile che siano la causa diretta dell'aumento di incidenza del cancro tra i giovani.
E poi c'è il solito problema (ormai ci torniamo sempre più spesso) delle aree grigie, dei dati che non abbiamo perché riguardano quegli ultimi di cui ci importa poco. Come esempio, in Sudafrica i dati sull'incidenza dei tumori sono noti solo per il 16% della popolazione che è coperta da un'assicurazione sanitaria. Degli altri non si sa. Se tra gli altri ci fosse la risposta alle nostre domande, non lo sapremmo.
In sintesi, oggi oltre a farci le domande dobbiamo anche iniziare a raccogliere tutte le informazione possibili in cui, prima o poi, trovare le risposte.
“We never saw this coming. But in 20 years if we don’t have databases to record this, it’s our failure. It’s negligence.” - Ettore Meccia, fb
Più informazioni e link nell'articolo: https://www.nature.com/articles/d41586-024-00720-6
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PRIMA PAGINA Il Manifesto di Oggi sabato, 17 agosto 2024
#PrimaPagina#ilmanifesto quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi oggi#alias#interviste#pasquale#malti#colloqui#destate#domani#impronte#gabbia#marinaio#senza#elefante#spiaggia#culture#dagli#uomini#alle#donne#ragno#mutazioni
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A nascere sono buoni tutti...
Persino io sono nato!
Ma poi bisogna divenire. Divenire.
Crescere, aumentare, svilupparsi,
ingrossare (senza gonfiare)
accettare mutamenti (ma non mutazioni),
maturare (senza avvizzire),
evolvere (e valutare),
progredire (senza rimbambire),
durare (senza vegetare),
invecchiare (senza troppo ringiovanire)
e morire senza protestare.
- Daniel Pennac
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aracne
Filo per filo Punto per punto Segno per segno
MUST Museo storico città di Lecce
Must Edizioni, Lecce 2024, 288 pagine, 21x21cm, ISBN 9788894758115
euro 45,00
email if you want to buy [email protected]
Mostra MUST Lecce 22 marzo 22 ottobre 2024
L’esposizione presenta una significativa selezione di opere di Fiber Art, «una corrente che fonda il suo operare sull’uso della tessilità, intesa sia come polpa, filo, fibra o tessuto, sia come procedimenti tecnici, concettuali o virtuali», come l’ha definita la docente, giornalista e saggista Renata Pompas. La trama e l'ordito, i movimenti sapienti e reiterati per tradizione nei secoli dalle donne diventano spunti e materiale per l'espressione artistica, uscendo dallo stretto ambito domestico e superando i limiti del genere. Osservando la vasta fenomenologia dell'arte contemporanea, si comprende come il tessuto sia divenuto un linguaggio artistico, autonomo da quello prettamente sartoriale seguendo, come ogni altro ambito umano, l'evoluzione della società. Non sono pochi gli artisti che utilizzano intrecci, ricami, stoffe, fili per la realizzazione delle loro opere, al fine di trasmettere messaggi eterogenei, in linea con le proprie linee di ricerca. È il caso – solo per fare degli esempi – di Alighiero Boetti (1940 – 1994) che, a partire dagli anni Settanta, eseguì le sue celebri “Mappe ricamate”, vere e proprie tavole geografiche realizzate con tessuti cuciti. L’ago e il filo divennero, per l’artista, che le considerava “il massimo della bellezza”, strumenti per osservare il mondo dal punto di vista delle sue mutazioni politico-sociali. Anche Maria Lai (1919–2013) adoperò la tessitura per trasmettere messaggi sociali: la similitudine tra il cucire e la costruzione di rapporti comunitari è, ad esempio, alla base di “Legarsi alla montagna”, evento partecipativo del 1981.
17/11/24
#aracne#filo per filo#mostra Lecce 2024#Fiber art#MUST Lecce#Alighiero Boetti#Maria Lai#textiles books#art exhibition catalogue#designbooksmilano#fashionbooksmilano
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Spesso rimango disteso qui fino a tarda sera e sento il tempo ripiegarsi dentro di me, disse Austerlitz […] [Austerlitz]
La negazione del tempo, si legge nello scritto sull’Orbis Tertius, è l’assioma principale delle scuole filosofiche di Tlon. Stando a questo assioma il futuro possiede realtà solo nella forma delle nostre presenti paure e speranze, il passato solo come ricordo. Secondo un’altra opinione, il mondo e tutto quanto in esso vive, è stato creato appena pochi istanti fa insieme alla sua completa quanto illusoria storia precedente. Una terza scuola di pensiero descrive la terra vuoi come un vicoletto cieco nell’immensa città di Dio, vuoi come una camera buia ricolma di quadri incomprensibili, vuoi come un alone di foschia attorno a un sole migliore. I seguaci di una quarta scuola filosofica sostengono invece che il tempo è già finito e che la nostra vita non è che un riflesso postumo di un processo irreversibile. In effetti non sappiamo quante delle sue possibili mutazioni il mondo si sia già lasciato alle spalle e quanto tempo, ammesso che ne esista uno, ancora gli resti. Certo è che la notte dura molto più a lungo del giorno, se si confronta la vita del singolo, la vita nel suo insieme o il tempo stesso con il rispettivo sistema di ordine superiore. The night of time, scrive Thomas Browne nel suo trattato The Garden of Cyrus del 1658, far surpasseth the day and who knows when was the Aequinox? [Gli anelli di Saturno]
A mio giudizio, disse Austerlitz, noi non comprendiamo le leggi che regolano il ritorno del passato, e tuttavia ho sempre più l’impressione che il tempo non esista affatto, ma esistano soltanto spazi differenti, incastrati gli uni negli altri, in base a una superiore stereometria, fra i quali i vivi e i morti possono entrare e uscire a seconda della loro disposizione d’animo, e quanto più ci penso, tanto più mi sembra che noi, noi che siamo ancora in vita, assumiamo agli occhi dei morti l’aspetto di esseri irreali e visibili solo in particolari condizioni atmosferiche e di luce. [Austerlitz]
Ogni volta che, per via di un piccolo spostamento che si verifica nella vita psichica, riemerge un frammento di questo tipo, si crede di poter ricordare. Ma in verità naturalmente non si ricorda: troppi gli edifici crollati, troppe le macerie accumulate, insuperabili i sedimenti e le morene. [Gli anelli di Saturno]
[…] e tutte le volte che arrivavamo alla pagina – diceva Vera, disse Austerlitz – in cui si parlava della neve che scendeva in mezzo ai rami degli alberi e presto avrebbe ricoperto l’intero sottobosco, io alzavo lo sguardo su di lei e domandavo: Ma quando tutto sarà bianco, come faranno gli scoiattoli a sapere dove hanno nascosto le loro provviste? Ale kdyz vsechno zakryje snih, jak veverky najdou to misto, kde si schovaly zasoby? Proprio così, disse Vera, suonava quella domanda che io ripetevo di continuo e che ogni volta, da capo, mi metteva in ansia. Sì, come fanno a saperlo gli scoiattoli, e che cosa veramente sappiamo noi, e qual è il meccanismo che muove i nostri ricordi e che cosa in definitiva riusciamo a scoprire? [Austerlitz]
Vero è però che anche io non sono in grado di difendermi dai miei ricordi, che mi assolgono tanto spesso e in maniera tanto imprevista, se non mediante la scrittura. Se rimanessero chiusi nella mia memoria, diventerebbero sempre più grevi col passare del tempo, tanto che alla fine sarei costretto a soccombere sotto il loro peso sempre crescente. Per mesi e per anni i ricordi dormono dentro di noi, e continuano a crescere finché vengono evocati da una qualsiasi futilità e in maniera strana ci accecano per la vita. Quante volte, per questa ragione, ho considerato i miei ricordi e la trascrizione dei miei ricordi una faccenda svilente e in fondo deplorevole! Eppure, cosa saremmo senza ricordi? Non saremmo in grado di mettere ordine tra i pensieri più elementari, il cuore più sensibile perderebbe la capacità di aprirsi a un altro, la nostra esistenza sarebbe solo un’infinita sequela di attimi senza senso, e non ci sarebbe più alcuna traccia del passato. Che gran miseria è la nostra vita! Così piena di idee sbagliate, così vana che in fondo altro non è che l’ombra delle chimere prodotte dalla nostra memoria. [Gli anelli di Saturno]
Su ogni forma nuova pende già l’ombra della distruzione. La storia di ogni individuo, quella di ogni essere comune e quella dell’universo intero, non si sviluppa secondo un arco che si libra in alto sempre più ampio e sempre più bello, ma segue una traiettoria che, dopo aver raggiunto lo zenit, riaffonda nelle tenebre. La tesi della scomparsa di ogni cosa nel buio è per Browne indissolubilmente legata alla fede che nel giorno della resurrezione, come a teatro, compiute le ultime rivoluzioni, tutti gli attori ritorneranno sul palcoscenico to complete and make up the catastrophe of this great piece. [Gli anelli di Saturno]
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