#Lucania
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Lucanian oinochoe depicting a symposium
* Basilicata
* 380-360 BCE
* Brooklyn-Budapest Painter
* British Museum
London, July 2022
#Oinochoe#Lucania#Basilicata#4th century BCE#symposium#my photo#British Museum#Brooklyn Budapest Painter
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“ Disteso sul pagliericcio del carcere, mi sentivo a casa mia, dissi a Chiellino, nel sogno ora stavo bene, ma lui mi svegliò veramente dal bel torpore dell’ultimo sonno con le parole “La campagna si fa lunga”. Il carcere era per lui, come quella della Libia e del fronte italiano, un’altra campagna. Caddi dalla branda. Volli prendere lo straccio, non so se mi spettava, e se pure mi spettava, Chiellino in mia vece era già accoccolato e così, piegato sulle ginocchia, indietreggiava man mano che con lo straccio puliva il pavimento e la striscia bagnata arrivava ai suoi piedi. «No, no, deve venire uno specchio, tu lo lisci, devi calcare; calca forte» mi diceva Chiellino. Calcavo forte e nello sventagliare lo straccio due opposti pensieri, a destra e a sinistra, mi salivano in capo: perché dobbiamo pulirci noi il pavimento? Ecco l’origine della schiavitù. Giappone, perciò, non si abbassa mai, è lì che fischietta e sorveglia, da padrone: lui, ed anch’io, faremmo crescere la polvere dei mesi e degli anni, lui per protestare e chiedere il colloquio e dire al procuratore di provvedere con uno spazzino o con una guardia, io per richiudermi nello sdegno e nell’isolamento, per non darla vinta ai boia, ai comandanti, ai giudici: essi non ci hanno soltanto messi in galera per scacciarci dalle strade, ma così ottengono che ci avvezziamo all’umile ordine interno e che ricreiamo tra noi la gerarchia dei servizi, la necessità di una legge. Loro ci volano sopra, sorridenti e beati come il generale passa a cavallo a dire col mento, col mento suo e con quello del cavallo: “Bravi, voi siete il mio ordine e la mia volontà, il mio regolamento. Fra poco morirete da cani in battaglia; anche questo è previsto”. Noi siamo le pecore e i buoi dei macellai e dei proprietari di bestiame. Così essi mantengono la loro ragione sugli operai, sui contadini, sui pezzenti e il sempre nuovo annuncio del vangelo, ogni giorno e ogni domenica, ripete la legge degli uomini e ognuno dice a se stesso: “Io sono la via, la verità, la vita” e subito corre a comandare alla moglie, ai figli, al fratello più piccolo, al più debole di sé. Il pavimento si bagnava, potevo vedermi la faccia dentro e mi arrestai nel vederla. “
Rocco Scotellaro, L' uva puttanella-Contadini del Sud, Laterza (collana Universale, n° 4; prefazione di Carlo Levi), 1977⁴, pp. 79-80.
[Prime Edizioni originali, postume: Laterza (collana Libri del tempo), 1956-1954]
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Tempio delle Tavole Palatine, Metaponto
I resti del monumento sono situati nell'area archeologica di Metaponto, più precisamente sull'ultima ondulazione dei Givoni, antichi cordoni litoranei, presso la sponda destra del fiume Bradano, eretto sui resti di un antico villaggio neolitico, lungo la strada preistorica proveniente da Siris-Heraclea, a circa 3 km dall'antica città di Metaponto.
Il tempio delle Tavole Palatine, restaurato nel 1961, era stato inizialmente attribuito al culto della dea Atena, successivamente sul frammento di un vaso, trovato nel corso degli scavi archeologici del 1926, venne rinvenuta una dedica votiva alla dea Hera. Fino al XIX secolo le Tavole Palatine erano localmente definite anche "Mensole Palatine" o "Colonne Palatine", probabilmente in ricordo alle lotte contro i Saraceni dei Paladini di Francia. Il tempio era anche chiamato "Scuola di Pitagora", in memoria del grande filosofo Pitagora. Nel medioevo era ancora chiamato "Mensae Imperatoris", probabilmente a ricordo dell'imperatore Ottone II che, nella spedizione contro i Saraceni del 982, si accampò a Metaponto.
I resti del tempio sono composti da 15 colonne con 20 scanalature e capitelli di ordine dorico. Delle 15 colonne, 10 sono sul lato settentrionale e 5 sul meridionale. In origine le colonne erano 32, poiché il tempio aveva una forma periptera con 12 colonne sui lati lunghi e 6 sui lati corti. Lo stilobate era lungo 34,29 metri e largo 13,66 metri, la cella di 17,79 x 8,68 metri. Il tempio risulta molto degradato, poiché costruito con calcare locale (detto mazzarro)
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Triobol of Metapontum, a Greek polis located in the southern Italian region of Lucania. On the obverse, the laureate head of Apollo Karneios, a manifestation of the god worshiped by Doric Greeks. On the reverse, a five-grained barley ear (the region was known for the fertility of its grain crops) with the inscription META. Artist unknown; minted ca. 430-400 BCE. Photo credit: Classical Numismatic Group, Inc. http://www.cngcoins.com
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HYDRIA | Described as "Patroclus killing Sarpedon, whose body is carried away by Hypnos and Thanatos" [around the neck]. Body : Amazonomachy [Patroclus and Two Amazons]. Proto-Lucanian Red-figured Hydria attributed to the Policoro Painter End of the 5th c. BC [From Herakleia Tomb I. also known as "Tomb of the Policoro Painter"]
[Loan to] Baths of Diocletian, Museo Nazionale Romano | MNR BOD [Ground Floor Hall II. "The Eternal Fame of Heroes" Exhibition, June 2023] From Museo Archeologico Nazionale della Siritide or "Policoro Museum": • Web : https://museosiritide.beniculturali.it • IG : @museonazionaleromano @museibasilicata
MNR BOD MANSiritide | Michael Svetbird phs©msp | 18|06|23 6000X4300 600 The photographed object is the collection item of MAN Siritide & MNR and subject to copyrights. [non commercial use | sorry for the watermarks]
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I LAGHI DI MONTICCHIO: LA BASILICATA DA SCOPRIRE.
Basilicata da scoprire Le meraviglie del Monte Vulture: I laghi di Monticchio Alle pendici del Monte Vulture, uno dei più antichi vulcani dell’Appennino Meridionale, perfettamente immerso in un luogo incontaminato dove vivono numerosissime specie sia faunistiche, che avifaunistiche che vegetali, si trova Monticchio. Suddiviso in Monticchio Bagni, Monticchi Sgarroni e Monticchio Laghi, si…
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Recall
The picture “Recall” was selected to be Digitally showcased in the “Art of Black & White” exhibition at 6×6 Centre for Photography, in Limassol, Cyprus.
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Was not expecting a trained assassin to try and unionise the archeo-firefighters but here we are
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N.E. 02/2024 - "La religiosità spirituale nelle opere delle poete lucane: da Isabella Morra ad Anna Santoliquido", saggio di Francesca Amendola
L’opera di un poeta è fusione totale tra parole e immagine, che origina quello che Bachelard chiama retentissement, ossia la capacità della poesia di creare una sorta di “vicinanza” tra poeta e lettore, che mette in moto l’attività di comprensione e interpretazione. Petrarca scriveva che «la poesia, in quanto vera poesia, è sempre sacra scrittura» poiché nasce da una commistione tra ispirazione…
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“ Noi dobbiamo cessare di attendere in ogni occasione l'uomo provvidenziale: ci dobbiamo convincere che quest'uomo provvidenziale è in tutti, e dobbiamo considerare gli altri uomini non già come il mezzo, ma come lo scopo. L'uomo provvidenziale non esiste: e se a un uomo è dato di far più che agli altri, non bisogna nemmeno esagerare ciò che un uomo può. Quei grandi politici o finanzieri che noi invidiamo spesso agli altri, se si potessero trasportare da noi non farebbero se non ciò che i nostri fanno: infatti essi sono grandi perché imperniano movimenti che in realtà esistono. Questa contemplazione buddistica, per cui in ogni partito ci asteniamo da ogni opera attiva di bene e aspettiamo che venga l'uomo forte, l'uomo provvidenziale, è quanto di più dissolvente si possa immaginare, ed è il risultato della nostra concezione eroica della storia. Le società umane in tanto valgono in quanto valgono non alcuni uomini, ma tutti gli uomini che le compongono. I popoli che prevalgono durevolmente sono quelli di cui la educazione intellettuale e materiale delle masse è più alta e dove la solidarietà è più grande. Dove l'anima collettiva vibra di più, dove più grande è l'unione, ivi la forza è maggiore. Pensate invece quale effetto debba avere sopra menti incolte, in cui fermentano l'odio e la superstizione, l'insegnamento che noi diamo. Noi siamo gli eredi dei meriti e delle colpe dei nostri padri, e noi già scriviamo con le opere nostre la storia dei nostri figliuoli. Facciamo che questa storia sia meno faziosa; insegnamo che il lavoro umano è sacro; che la violenza comunque adoperata è male; infondiamo quel rispetto della libertà umana da cui purtroppo ci allontaniamo; evitiamo anche di ripetere, ciò che non è vero, che il passato è più grande del presente. “
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Brano tratto dal saggio breve Eroi (1898) raccolto in:
Francesco Saverio Nitti, Eroi e briganti, Edizioni Osanna (collana Biblioteca Federiciana n° 3), Venosa (PZ), 1987¹; pp. 28-29.
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[Amare una sirena][Sophia Fucci]
Amare una sirena di Sophia Fucci un romanzo sulla transizione di genere: un viaggio personale tra identità e umanità Titolo: Amare una sirenaScritto da: Sophia FucciEdito da: Prospero EditoreAnno: 2024Pagine: 152ISBN: 9791281091238 La trama di Amare una sirena di Sophia Fucci Il romanzo della transizione di genere di un giovane lucano che riscopre sé stesso nella figura di una donna avvenente…
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Lana Mediterranea: Il Cuore Sostenibile di Fibre Gentili per lo Knitting
Nella vibrante cornice dei festival del filato, si celano storie affascinanti di passione, innovazione e impegno per la sostenibilità.
È qui che Fibre Gentili ha iniziato il proprio viaggio, immersa nell'atmosfera energica e appassionata di coloro che condividono un amore profondo per la natura, gli animali e la conservazione delle tradizioni più care.
Il lavoro a maglia, antica pratica tessile che intreccia anelli di filo per creare tessuti unici, è il cuore pulsante di questa realtà.
Sia eseguito a mano o a macchina, il lavoro a maglia crea punti che si trasformano in capi d'abbigliamento di vario genere, ciascuno con la propria storia da raccontare.
I fili utilizzati per queste creazioni sono la vera essenza di Fibre Gentili per lo knitting, un'azienda che si impegna a promuovere la sostenibilità e la qualità attraverso la produzione di filati pregiati.
Ma cosa rende così speciale la lana utilizzata da Fibre Gentili? La risposta si trova nel cuore dell'Italia, nella regione della Lucania, dove pascolano le pecore della razza Gentile.
Conosciuta per la sua eccezionale qualità della lana, la Gentile della Lucania è una delle gemme nascoste del mondo tessile italiano. La sua storia risale all'epoca dei romani, quando era già ammirata per la morbidezza straordinaria della sua lana.
Attraverso i secoli, questa razza ha mantenuto la sua reputazione di eccellenza, superando i suoi omologhi della penisola italiana e diventando una fonte preziosa di lana, latte e carne di alta qualità.
Ma non è solo la qualità della lana a rendere la Gentile della Lucania così speciale.
È anche la sua triplice attitudine che la rende unica nel suo genere. Oltre a essere una fornitrice di lana pregiata, questa razza offre anche latte e carne pregiati, che occupano un posto significativo nel patrimonio culturale della regione.
Le sue origini affondano nel passato, ma il suo ruolo nel presente è altrettanto importante, poiché gli sforzi dedicati alla sua protezione e conservazione testimoniano il valore storico e culturale che questa razza rappresenta per la comunità locale e per il mondo tessile nel suo complesso.
Ed è proprio questa combinazione di storia, qualità e sostenibilità che ha ispirato Fibre Gentili nel suo impegno a creare una collezione unica di filati sostenibili. Attraverso una filiera controllata e rispettosa dell'ambiente, l'azienda si impegna a promuovere la conservazione della Gentile della Lucania e a garantire la sostenibilità dell'industria tessile nel lungo termine.
L'inclusione di questa razza nel progetto di produzione di filati sostenibili rappresenta un passo cruciale verso la sua conservazione e la promozione della sostenibilità all'interno dell'industria tessile.
Con ogni filo tessuto, Fibre Gentili celebra la bellezza e l'autenticità della lana mediterranea, offrendo agli amanti del lavoro a maglia l'opportunità di creare capi unici, arricchiti dalla storia e dal valore di una tradizione antica che vive ancora oggi.
ragncampagnin
Esempi di Prodotto Tessile Italiano
Il Cuore Sostenibile di Fibre Gentili per lo Knitting
Vai sul sito di Fibre Gentili
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Il Comune di Muro Lucano ha ottenuto € 2.236.000,00 di fondi regionali per la sistemazione, il rifacimento opere d’arte e pavimentazione in asfalto delle strade comunali Pascone - Piani Pagani - Ponte Giacoia - Vallone Torbido che si vanno ad aggiungere ai € 640.486,20 di opere già in cantiere sulle strade Vallone Torbido e Serra del Vento che vedranno la conclusione dei lavori nelle prossime settimane.
Come promesso, andremo a valorizzare un’intera area che diventerà sempre più strategica per la nostra città e ricca di servizi, ancor di più in vista della realizzazione del nodo di interscambio gomma-ferro che si sta realizzando sulla stazione di Bella Muro, insieme all’apertura della strada Nerico-Muro Lucano, aperta già nel 2019 grazie ad una serie di interventi della mia amministrazione presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sulla quale avremo presto nuovi aggiornamenti.
Abbiamo in programma molti altri interventi relativi alla sistemazione di strade e messa in sicurezza del territorio per le diverse aree della nostra città.
Ringrazio la Giunta Regionale per la grande attenzione avuta nei confronti della mia amministrazione e dell’intera comunità murese.
La linea tracciata anni fa, continua a trasformarsi in fatti concreti.
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VIVI LUCANIA, LA PRIMA MANIFESTAZIONE PER LA PODOLICA
Forse è arrivata con le invasioni barbariche, forse da Creta. Parliamo della razza Podolica, una razza antica ma non vecchia. Vive tutto l’anno in un ambiente montano difficile, dove altri animali non riuscirebbero ad adattarsi, su pascoli poveri ed estremi e contribuisce a migliorare l’ambiente: pulisce il sottobosco, arricchisce il suolo, evita l’uso di concimi chimici. A Nemoli, lo scorso luglio, si è svolta “Vivi Lucania 2023”, prima manifestazione dedicata alla razza Podolica organizzata dall’Associazione Regionale Allevatori della Basilicata. Gli allevatori chiedono maggior attenzione alle istituzioni e alle associazioni agricole per il sostegno del settore, lanciando anche un grido d’allarme contro i rischi della carne e del latte sintetici, la cui produzione a livello industriale rappresenterebbe una seria minaccia alle filiere zootecniche di qualità e strettamente ancorate al territorio, come è il caso della Podolica. (In foto Capi di Podolica in mostra a Vivi Lucania 2023, prima esposizione interregionale degli allevamenti di bovini di razza Podolica iscritti al L.G.N.).
Photo© Massimiliano Rella
Fonte: Massimiliano Rella “Vivi Lucania, la Podolica vive!” di Massimiliano Rella, Eurocarni 9/23
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Tre poesie su "LucaniArt Magazine"
Un grazie sincero a “LucaniArt Magazine” e a Maria Pina Ciancio per aver ospitato alcuni miei versi… (per leggerli clicca sul box qui sotto! 😉 ) Tre poesie di Michele Nigro
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