#amazzoni

[michael-svetbird]

AMAZONOMACHY Sarcophagus From Soli, Northern Cyprus [found in 1557] https://en.wikipedia.org/wiki/Soli,_Cyprus Hellenistic period, 2nd half of the 4th c. BC Marble Provenance and additional data: https://www.khm.at/objektdb/detail/50832

KunstHistorisches Museum, Vienna | KHMV ["Ancient Greece and Rome", Saal XI] • Web : https://www.khm.at/en • FB : https://www.facebook.com/KHMWien • IG : @kunsthistorischesmuseumvienna

KHMV | Michael Svetbird phs©msp | 08|23 6300X4200 600 [I.-VII.] The photographed object is collection item of KHMV, photos are subject to copyright. [non commercial use | sorry for the watermarks]

📸 Part of the "SARCOPHAGI:Reliefs" MSP Online Photo-gallery:

👉 D-ART: https://www.deviantart.com/svetbird1234/gallery/69396046/sarcophagi-reliefs

👉 FB | Album: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.843393602695885&type=3

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[pier-carlo-universe]

Recensione di Il mistero delle Amazzoni di Hannah Lynn. A cura di Alessandria today

Un viaggio tra mito e storia alla scoperta di un popolo guerriero, custode di segreti antichi e leggende mai dimenticate.

Un viaggio tra mito e storia alla scoperta di un popolo guerriero, custode di segreti antichi e leggende mai dimenticate. Titolo: Il mistero delle AmazzoniAutrice: Hannah LynnGenere: Romanzo storico/mitologicoCasa editrice: Newton Compton EditoriAnno di pubblicazione: 2023 (prima edizione) Breve riassunto della trama:Il mistero delle Amazzoni ci porta nella dimensione sospesa tra mito e realtà,…

[sauolasa]

Spettacolari palloni aerostatici in Indonesia e surfisti sul Rio delle Amazzoni

In Indonesia un festival di palloni aerostatici colora il cielo, mentre surfisti sfidano le onde del Rio delle Amazzoni

[mjstral]

Meet Michiko!

Name: Michiko Ishihara

Age: 20 in the canon universe, 24 in my fanfiction

Affiliation: Black Oak, Amazzoni

Occupation: • flowerist (before)

• whatever the Amazzoni are lol (after)

Ability: the setting sun; it allows her to absorb the life energy of other living beings. If she absorbs too much energy all at once, she runs the risk of losing control. In this case her body can suffer serious consequences that often manifests as maniacal phases. To avoid this risk she always wears an obsidian stone around her neck which absorbs excess energy. If she absorb energy little by little she can heal herself and extend her life as much as she wants (to do so she must first remove the stone).

Love interest: Dazai ihih

Hobby: doesn't really have one and always complains about being bored

Likes: coffee, dogs, the sea

Dislikes: boredom, lemons, wasps

Personality: lively, confident, curious, sensitive, shrewd, spontaneous, witty, compassionate, honest, rebellious, naïve

Personal motto: life is painful and hilarious

More undercut

Trivia

• inspired by the real Michiko Ishihara, Dazai Osamu's second wife

• I decided to give her the biological surname of her real counterpart and not the surname "Tsushima" to make her character more independent from Dazai;

• irl Michiko was a teacher but BSD Michiko doesn't want to become one, plus she's not very good with children because she doesn't have any patience;

• her ability is inspired by one of the book of Dazai Osamu, The setting sun in which her best friend Kazuko is the main character

• awful sense of humour. Just awful.

• Clumsy, not in the adorable sense, in the sense that she falls, taking down with her the name of every saint she knows and whoever is walking with her to hold on to her

• Happy that life has no meaning because she believes that in this way the human being can be the architect of their own destiny, but at the same time she's suffocated by the absurdity of life

• Too sincere

• "The greatest thing you'll ever learn is just to love and be loved in return"

• Mary Oliver poetry incarnated

• Sexy dumb bitch

• "the very reason to live is whatever you do that prevent you to kill yourself" (A. Camus)

• Crave a deep emotional connection with ppl

• Has a specific taste in men but can't recognise/explain it so if you aks her she'd be like:

"What's your type?"

"I like pathetic men."

• Parents issues

• Good and big heart but doesn't really know how to show affection (bc her father never did)

• Always down for throwing punches, but always tries to talk first

• Verbally attacks if she feels verbally attacked

• not to mention when she feels physically attacked

• Wants to understand people and why they do what they do, in fact it's hard for her to blame someone for their actions (unless they kill someone of course)

• Sees the good in everything, but it's far from being a soft character

• Sometimes she think she's God, sometimes she's a drama queen: "God's sense of humour is me", "but weren't you god?", "in fact I'm very self deprecating"

• Fear of abandonment but the one that makes you cry when you're alone bc you think about when shit will end so you self sabotage yourself and leave before you get left

• Michiko: I'm so wise.

Kazuko: You're a problem child.

Michiko: A wise one. I don't make the rules.

• naïve but doesn't seem to bother her

Dazai: why did you call me?

Michiko: I had nothing to do

Dazai: and I'm the one who came to your mind first?~

Michiko: yes, why? Oh, wait....... Eh, nevermind I guess you're right.

• she likes to give nicknames to people that think can represent their personality or traits.

Dazai: Bakazai

Atsushi: lil tiger

Murakami: mr. handsome asiatic (in Italian it's funnier)

Kunikida: kunikidazilla

•owns a motorbike. She bought it to piss her father off.

[metmuseum]

Two ladies and two gentlemen dancing within an ornate architectural setting, a fountain at center in the background, a scene from "Talestri, Regina delle Amazzoni". 1765. Credit line: Bequest of Phyllis Massar, 2011 https://www.metmuseum.org/art/collection/search/397332

[anchesetuttinoino]

Rouge

@Ivanohe60

Teseo ordisce il piano per eliminare le amazzoni Oreiteia e Antiope nella rappresentazione dell’ intellighenzia progressista lgbt.

[fuoridalcloro]

Io per guarirmi dei miei noiosi amori ascolto i noiosissimi racconti di altri amori. Pur nella noia il dolore è vero, ma per un po’ lo vedo in queste storie simili, irreale, e mi sottraggo al mio perché è uguale. Pensando a questo mi pento e mi vergogno di aver sforzato con parole e pianti i cuori calmi di chi mi stava intorno. Ora capisco che è una presunzione con abitanti di climi temperati parlare di ghiacciai e di amazzonie.

-Patrizia Cavalli-

[allecram-me]

È molto importante l’essere o non essere su una sponda del Rio delle Amazzoni, avere o non avere una minuscola cicatrice che ricalca la punta del becco di un pappagallo, avere o meno la mano impigliata nella stretta di una femmina di bradipo, o poggiata sulla pelle di una poderosa anaconda. Fa la differenza, come occupare le ore a fissare lettere minuscole su uno schermo, video su YouTube che spostano solo le lancette degli orologi, e le lacrime agli occhi - per quale tipo di stanchezza?

Me lo dicevo più o meno dieci anni fa, ero una sirena, vivevo impagliata su di una scrivania senza targhetta a reclamare un senso. Avevo un padrone e nessuna spiegazione. La vita poi è cambiata, di un cambiamento che è stato un bene - come solo il bene può essere: radicale. Dopo il Rio delle Amazzoni e la baita sul mare, d’improvviso a Berlino non ho avuto padroni, per un po’ nemmeno la paglia ad asciugarmi le viscere, né lacrime, a bagnarmi di desiderio. E’ stato un sogno, me lo sono smarrito dentro, sono stata pavida, poi impavida, poi questa di adesso. Questa è una forma in divenire di cui non catturo essenza, la mia sostanza si è mischiata con le cose che faccio, le stanze che mi contengono, dove mi annoio una volta nuova. Se mi innamoro o no non è facile capirlo: pensieri possono ossessionarmi ad un prezzo bassissimo, possono diventare il decino su cui costruisco imperi di fortuna, idee monumentali che poi sedimentano, e scompaiono nella forma. Ad esempio, quando ero impavida sono andata di domenica mattina allo zoo, piccola e sola nella mia mantella di lana senape, ho cantato ai mustelidi e pianto per le scimmie, coi rapaci tra i capelli ed il tè nero da asporto tra i guanti a mezze dita. In questa settimana informe ho ascoltato ore di interviste ad una persona con cui non condivido niente, e mi sono ammalata di quei se che descrivono le sigarette condivise con gli amici, un modo di essere parte di una comunità che legittima, le montagne che alzerei domani se qualcuno mi dicesse andiamo ad Hainoi. I romanzi che scriverei, scriverei di sicuro, se avessi qualcosa da dire che non dico sempre, una voce diversa da quella che mi scrive in testa a leggermi, a dirmi cosa di me funziona anche fuori, per il mondo.

[chez-mimich]

PARAVENTI:FOLDING SCREENS FROM THE 17TH TO 21ST CENTURIES

C'è un'illustrazione degli anni Settanta di Bruno Munari che riproduce una sedia realizzata nei diversi stili riconducibili ad un artista, così abbiamo una sedia cubista alla Pablo Picasso, una dadaista alla Marcel Duchamp, una surrealista alla René Magritte e così via. Ecco la mostra "Paraventi. Folding Screens from the 17th to 21st Centuries", in corso alla Fondazione Prada di Milano e curata da Nicholas Cullinan (aperta fino al prossimo 22 febbraio), concettualemnte mi ha fatto tornare in mente quell'immagine così sinteticamente efficace. Il "Podium", nei suoi due piani espositivi, raccoglie una serie di paraventi che sembrano piccole cifre stilistiche di tanti artisti, quasi degli autografi anche un po' prevedibili, pur trattandosi di oggetti pregevolissimi, delle "quasi-opere d'arte" che riassumono per il visitatore le tappe dell'arte antica, moderna e contemporanea. Come volete che sia un paravento decorato da Yves Klein? Blu, naturalmente. e quello a firma di Jim Dine? Sgocciolante come i suoi cuori, va da sé. Quello di Alvar Aalto? Di legno di pino ondulato, impossibile sbagliare. Vediamo se indovinate quello di Cy Twombly... un foglio scarabocchiato e macchiato. Insomma, qualche buon grado di prevedibilità, in questi oggetti liminari che stanno sulla soglia tra intimità e mondo esterno era prevedibile, ma non in dosi così massicce. Questo però riguarda fortunatamente solo i nomi degli artisti più celebrati ed esposti al secondo piano del Podium. La musica cambia decisamente però quando ci troviamo di fronte ad un Coromandel cinese del XVII secolo (tanto amati da Coco Chanel) o quando ci pariamo dinnanzi a qualche originalissima creazione contemporanea come quella di Francesco Vezzoli, "The assasination of Trotsky" un paravento specchiato sul quale campeggiano le riproduzioni fotografiche a grandezza naturale di Romy Schneider, Alain Delon e Leone Trotsky appunto, allusione all'omonimo film progettato dallo stesso Delon (forse per non lasciar decadere la sua già notevole autostima). La mostra, benché dall'impianto non originalissimo e con le massicce dosi di prevedibilità di cui si è già detto, può essere affrontata come una caccia al tesoro che ci rivela non poche preziose ed originalissime scoperte, sia nell'arte antica, sia in quella moderna e contemporanea. E' il caso del paravento di Pedro de Villegas del 1718, con la raffigurazione di una mirabile conquista del Messico da parte delle truppe di Cortes e con scene descrittive di grande valore documentario, oltre che decorativo. Che demone abbia nella mente il committente di un simile soggetto su un paravento, non è dato sapere, ma certamente si tratta di un bellissimo oggetto. Molto particolare il paravento-arazzo, ideato da William Morris (e realizzato da Elizabeth Burden) che ritrae Lucrezia, Ippolita ed Elena protagoniste del poema trecentesco di Geoffrey Chaucer (quello dei "Racconti di Canterbury) di sapore Preraffaellita, molto molto "Art and Craft". Tra quelli di realizzazione piu recente, non posso passare sotto silenzio quello di Lisa Brice, una tempera sintetica e pastello che raffigura un mondo tutto al femminile e godereccio, dove tra queste pittrici-amazzoni c’è chi ridipinge il celeberrimo quadro di Courbet “L'origine du monde”, come fosse un autoritratto della stessa pittrice; un soggetto quantomai criptico anche se si dà per scontato che l’artista produca un’opera dall’evidente significato anti-patriarcale. Tra gli strabilianti, sicuramente il paravento di Kelichi Tanaami, una "Guernica" del 2023, per così dire rivisitata e intrista di Pop Art e Manga, da dove occhieggiano, paludate tra una fauna immaginifico-fumettistica, anche le figure picassiane della grande tela. L'elenco potrebbe continuare molto a lungo, ma come tutte le liste, per citare Umberto Eco, anche questa rischia di diventare una vertigine e allora la cosa migliore da fare è sbrigarsi ed andare a dare un'occhiata in loco, magari sbirciando da dietro un paravento...

[michael-svetbird]

AMAZONOMACHY: Attic Red-figured Column Krater Attributed to the Polignotos Painter https://en.wikipedia.org/wiki/Polygnotos_(vase_painter) 450-440 BC Side A: Two Amazons [depicted in Hellenic clothing, one with a sagaris] confront two Greek warriors. From Tomb 724B, the Valle Pega, Chiusi area [near Ferrara], Spina.

Museo Archeologico Nazionale di Ferrara | MANF [1st Fl. Sala XV] • Web : http://www.archeoferrara.beniculturali.it/index.aspx?lng=ENG • FB : https://www.facebook.com/museo.archeologico.ferrara • IG : @museo_archeologico_ferrara • X : @ArcheoFerrara

MANF | Michael Svetbird phs©msp | 21|02|24 5500X4200 600 [I.-V.] The photographed object is collection item of MANF, photos are copyrighted [non commercial use | sorry for the watermarks]

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[joekirby]

Oggi è una giornata importante.

Una giornata che non dovrebbe esistere.

Una giornata che siamo costretti a ricordare, ma nonostante tutto la situazione non migliora.

È increscioso che ancora oggi si debba parlare di femminicidio e violenza sulle donne, che il nostro paese sia tra i più colpiti da questa piaga.

Un uomo che commette violenza su una donna non è un uomo.

Le donne sono guerriere, e sono state costrette a diventarlo per difendersi dal suo compagno aguzzino. Ed allora io oggi voglio celebrare il coraggio delle donne prendendo in prestito questa Diana da Mahmud Asrar, trasformandola in una reduce da una battaglia durissima ma vincente. In ogni tono di rosso e rosa. Segnata dalla lotta ma con lo sguardo fiero della principessa delle Amazzoni, la lottatrice di Temiscyra.

Dedico questa Diana a tutte le donne che lottano ogni giorno, perché in ogni donna c'è Wonder Woman.

No more violence

[ballata]

Fotografai questo centauro con in groppa un amorino al Louvre quando avevo 16 anni è una copia di una statua Romana del I secolo d.c . .... è diventata la copertina del mio Romanzo gli Audaci.....ed ha un particolare significato per chi come me è padre d'una piccola amazzone.....

....Roma n'ha visti de papi, re e imperatori

Li lascia fà ma si se sveglia li caccia fori

Roma è de tutti,

de li scienziati e de li ignoranti

De chi va in chiesa, de chi smadonna tutti li santi,

Roma è de tutti, pure de chi l'hanno ammazzato

Pe' ave' difeso la libertà co' tutto er fiato

Ne so' venuti de prepotenti a cercà gloria

Pò funzionà

Dalle altre parti

A Roma è n'artra storia.....

#gliaudaci #robertonicolettiballatibonaffini #romanzo #padriefigli #giulioperroneeditore #centauri #cavalli #equitazione #sportequestri #fatheranddaughter #letture #roma #autore #narrativa #amazzoni

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[mjstral]

Yamazaki Tomie

Tomie has a new design now!

I'm not talking about her because I'm obsessed with Michiko of the people who think they have the right to take my character and my art and post it somewhere else affirming that's disrespectful having a character named over Tomie Yamazaki :) I hope to not see anything more from those people because I really love Tomie, she's been my first OC for BSD fandom (that is becoming more and more toxic over the years) but anyway!

And now some basic info about her!

Name: Yamakazi Tomie Age: 25 (in my ff), 21 (in canon) Nationality: Japanese Affiliation: Blue Bamboo, Amazzoni Occupation: • librarian (before) • whatever the Amazzoni are (after) Ability: none Likes: books, cats, rainy days Dislikes: Dazai, ignorance Trivia • Tomie's inspired by the real mistress of Dazai sensei; • Tomie and Dazai were ex lovers, they broke up for many reasons, one of them is Dazai being a womaniser • "Blue Bamboo" is the name of a collection of stories written by Dazai sensei

If you're curious feel free to ask me about her!

[stilouniverse]

Voland le novità di marzo 2025

“Voglio la mia geografia e la mia storia. Voglio i miei sogni. Non voglio sognare soldati.Voglio la libertà di volere.” Sari Bashi Maqluba Amore capovolto dal 7 marzo in libreria collana Amazzoni traduzione di Olga Dalia Padoa Febbraio 2010. Sari è un’avvocata israelo-americana che si occupa di diritti umani. Osama è un professore universitario originario di Gaza, vive a Ramallah e non è…

[carmenvicinanza]

Jerrie Cobb 

Jerrie Cobb è la pilota statunitense nota per il suo impegno per consentire alle donne ad andare nello spazio anni prima che la discriminazione di genere diventasse illegale.

Dal suo primo volo in aereo, all’età di 12 anni, aveva costruito una carriera nell’aviazione in un’epoca in cui alle donne venivano negati persino i diritti fondamentali.

Prima pilota a superare tutti i test pre-lancio e di volo spaziale previsti dal Programma Mercury, nonostante avesse brillato in tutte le prove, non venne inclusa tra i sette astronauti solo perché donna.

Da allora era partito il suo impegno contro il sessismo della NASA per consentire alle donne di non essere discriminate in base al sesso e di poter partecipare alle missioni spaziali.

Ha passato il resto della sua vita a pilotare aerei per compiere missioni umanitarie attraverso l’Amazzonia.

Nata col nome di Geraldyn M. Cobb a Norman, Oklahoma, il 5 marzo 1931, figlia del tenente colonnello William H. Cobb e di Helena Butler Stone, aveva volato, incoraggiata dal padre, sin da bambina.

A sedici anni faceva barnstorming intorno alle Grandi Pianure lanciando sulle cittadine volantini che annunciavano l’arrivo dei circhi, a diciassette si era già guadagnata la licenza di pilota privata e a diciotto quella di pilota commerciale.

A diciannove anni insegnava agli uomini a volare e a ventuno consegnava caccia militari e bombardieri quadrimotori alle aeronautiche militari straniere in tutto il mondo.

A causa della discriminazione sessuale e del ritorno di molti piloti maschi qualificati dopo la seconda guerra mondiale, svolgeva lavori considerati di minor rilievo, come il pattugliamento di oleodotti e la pulitura delle colture. Ma, con la tenacia che la contraddistingueva, continuava a guadagnare qualifiche come quella di pilota Multi-motore, Strumentale, Istruttrice di Volo, Istruttrice di Terra e la licenza di Trasporto Aereo.

È stata la prima donna a volare nel Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget, la più grande esposizione aerea del mondo.

Per risparmiare i soldi necessari per comprare un suo veicolo ed essere autonoma, aveva giocato a softball femminile in una squadra semi-professionale, la Oklahoma City Queens.

Nel 1959 è stata una delle poche donne a diventare dirigente nel settore dell’aviazione per la Aero Design and Engineering Company.

Nel maggio 1961, con settemila ore di volo alle spalle, dopo aver volato con 64 tipi di aerei ad elica e stabilito record mondiali di velocità, distanza e altitudine assoluta, venne nominata consulente per il programma spaziale della NASA.

Dopo aver completato con successo tutte e tre le fasi di valutazione fisica e psicologica utilizzate nella scelta dei primi sette astronauti del Mercury, il Congresso aveva negato la partecipazione delle donne al programma.

Nel 1962 ha testimoniato davanti al Congresso nelle udienze che indagavano sulla discriminazione sessuale dell’Agenzia spaziale.  

A trentadue anni, dopo la profonda delusione per il fatto che non ci sarebbero stati ulteriori test e la possibilità di entrare nel programma spaziale statunitense, divenne una pilota missionaria che trasportava medicine e rifornimenti alle popolazioni indigene dell’Amazzonia.

Ma anche lì venne discriminata perché donna e decise, allora, di creare una fondazione non affiliata per la quale ha volato da sola per più di 50 anni. Sosteneva il suo lavoro con donazioni private, rilievi aerei e consulenza. Rispettosa delle culture native, offriva aiuto durante i periodi di malattia o inondazioni e suggerimenti per aiutare la loro precaria esistenza nella foresta pluviale.

Di giorno, sorvolava territori inesplorati aprendo rotte aeree e quando non c’erano mappe, ne creava di proprie. Immagazzinava carburante alle sorgenti e percorreva centinaia di miglia lungo gli affluenti del Rio delle Amazzoni. Di notte, dormiva nella sua amaca legata al suo aereo o nelle case comuni.

La sua autobiografia Jerrie Cobb: Solo Pilot racconta nei dettagli la sua vita straordinaria.

Per il suo impegnato umanitario venne premiata da diversi paesi come Brasile, Colombia, Ecuadoriano, Francia e Perù.

Nel 1981 è stata nominata per il Premio Nobel per la Pace.

Nel 1999, la National Organization of Women ha condotto una campagna senza successo per mandarla nello spazio per indagare gli effetti dell’invecchiamento.

L’University of Wisconsin Oshkosh nel 2007 le ha consegnato una laurea honoris causa in Scienze.

Numerosi i riconoscimenti ricevuti nel settore dell’aviazione, tra cui l’Harmon International Trophy del 1972 come donna pilota dell’anno e l’Amelia Earhart Gold Medal of Achievement. Ha ricevuto il premio Pioneer Woman Award per il suo coraggioso spirito di frontiera. È stata inserita nella Oklahoma Hall of Fame, nella Oklahoma Aviation and Space Hall of Fame e nella Women in Aviation International’s Pioneer Hall of Fame.

Il 18 marzo 2019 è morta nella sua casa in Florida.

L’Oklahoma Historical Society e la Schlesinger Library del Radcliffe Institute conservano importanti collezioni e archivi delle sue gesta.