#Incidenti sul lavoro
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Sicurezza sul Lavoro: Cia Alessandria risponde alle accuse della Cgil.
Cia Alessandria e Cia Asti hanno preso una posizione netta in risposta alle recenti accuse mosse dalla Cgil e dal segretario Luca Quagliotti, che hanno criticato le associazioni datoriali sulla gestione della sicurezza sul lavoro, con particolare riferime
Cia Alessandria e Cia Asti hanno preso una posizione netta in risposta alle recenti accuse mosse dalla Cgil e dal segretario Luca Quagliotti, che hanno criticato le associazioni datoriali sulla gestione della sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento all’incidente mortale di Luca Oldano nell’Astigiano. La Cgil ha accusato le associazioni di “negare il problema e il caporalato,” ma Cia…
#Alessandria#Alessandria today#Asti#aziende agricole#Caporalato#CGIL#Cia Alessandria#Cia Asti#cordoglio incidenti#dialogo istituzioni#formazione lavoratori#Google News#Incidenti sul lavoro#italianewsmedia.com#Luca Oldano#Luca Quagliotti#Osservatorio provinciale sicurezza#Pier Carlo Lava#politica del lavoro#Prefettura Alessandria#prefettura Asti#prevenzione infortuni#prevenzione sul lavoro#salute e sicurezza.#Settimana Europea Sicurezza sul Lavoro#Sicurezza sul lavoro#Spresal
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Caporalato, morti sul lavoro, immigrazione
Meloni vogliamo ricordarla anche così... mentre promette immunità alle aziende agricole...
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#meloni#fdi#fratelli d'italia#caporalato#agricoltura#morti bianche#morti sul lavoro#incidenti sul lavoro#puglia#Youtube
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Infortuni sul lavoro: la prima causa di morte sono gli incidenti stradali. I sindacati però non ne parlano [Inail, Pedalognigiorno]
Grafico da Pedalognigiorno Un’alta percentuale di infortuni e incidenti sul lavoro avvengono con l’utilizzo di mezzi di trasporto, e gli scontri stradali sono la prima causa di morte per incidente sul lavoro secondo i dati Inail. È stato così nel 2022, è stato così nel 2019: Incidenti sul lavoro e incidenti stradali sono strettamente correlati: 40% dei morti sul lavoro avvengono in strada…
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Sfruttamento lavoratori cinesi per gli iPhone
Svenimenti e turni massacranti (anche 20 senza riposo) alla fabbrica degli iPhone. Sotto accusa lo stabilimento della Foxconn a Zhengzhou. Operai della Foxconn che svengono esausti per i turni massacranti a cui sono sottoposti per sfornare i nuovi modelli dell'iPhone. È la denuncia affiorata attraverso alcuni video pubblicati nelle scorse settimane sui social network cinesi dai lavoratori dello stabilimento di Zhengzhou, nella provincia di Henan, e rilanciati dal sito 'China Labour Bulletin', osservatorio con base a Hong Kong che monitora le questioni legate al lavoro nella Repubblica popolare cinese. Lo scrive l'agenzia Asianews. "Chi può sopportare 20 giorni consecutivi di turni notturni senza alcun riposo?", si legge a commento di un video pubblicato su Douyin che descriveva una lavoratrice portata in ospedale dopo giorni di lavoro notturno. Tre giorni dopo, un altro video (che nel frattempo è stato rimosso) ha riferito che due lavoratori erano svenuti nell'area F dello stabilimento Foxconn. Un altro video caricato il 12 ottobre (anch'esso rimosso) riportava un altro episodio di svenimento di un lavoratore in un'officina. Il 'China Labour Bulletin' non è stato in grado di verificare se questi casi segnalati si sovrapponessero. Gli stabilimenti della Foxconn nella provincia dell'Henan - prosegue Asianews - hanno prolungato notevolmente l'orario di lavoro in seguito all'uscita degli iPhone 16 Pro e Pro Max: avrebbero continuato a funzionare il sabato e la domenica, con il risultato che i lavoratori avrebbero dovuto affrontare 20 giorni di lavoro consecutivi prima di ricevere un solo giorno di riposo. La settimana lavorativa prolungata promette una retribuzione più elevata, considerando che il salario orario medio è relativamente basso, pari a circa 25,6 yuan (3.33€).
La riduzione dei giorni di riposo rende però il lavoro più impegnativo dal punto di vista fisico. Accordi simili per l'allungamento dell'orario di lavoro sono stati segnalati anche nelle fabbriche Foxconn di Shenzhen, anche se non sono stati segnalati episodi di svenimento. Dopo la presentazione di denunce anonime, alcune linee della fabbrica Foxconn di Zhengzhou sono tornate a un sistema di giorni di riposo settimanali, probabilmente in risposta all'orario di lavoro irragionevolmente elevato e agli incidenti di svenimenti. Far lavorare un operaio per 20 giorni consecutivi contraddice la stessa legislazione sul lavoro in Cina. L'articolo 38 afferma chiaramente che i datori di lavoro devono garantire almeno un giorno di riposo alla settimana. Inoltre, anche le ore di straordinario previste dal programma della Foxconn superano notevolmente i limiti di legge. I resoconti di diversi lavoratori indicano che molti hanno lavorato oltre 300 ore nel mese di ottobre, con straordinari che sono quasi quattro volte superiori a quanto consentito dall'articolo 41 della Legge sul lavoro. Un recente rapporto del 'China Labour Bulletin' evidenziava già il problema diffuso degli orari di lavoro eccessivamente lunghi nel settore manifatturiero cinese. Questa situazione ha portato a un tragico caso di morte per eccesso di lavoro nella fabbrica di elettronica Qisda di Suzhou, Jiangsu, nel 2023. Il lavoratore migrante Xiao Xu, di 23 anni, è morto dopo aver lavorato per 13 turni notturni consecutivi. 'China Labour Bullettin' ricorda anche che, in qualità di principale acquirente dei prodotti Foxconn, anche Apple ha la responsabilità sociale di garantire che le condizioni di lavoro nelle sue fabbriche siano conformi alle leggi locali sul lavoro. Read the full article
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“Sono certa che tutti concordiamo sull’importanza di porre fine alla tragedia degli incidenti, anche mortali, sul lavoro. Il tema, qui, non è introdurre nuove norme, ma piuttosto garantire la piena attuazione di quelle che esistono”.
Giorgia Meloni, ottobre 2022.
Oggi…
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Tre operai morti, altri cinque feriti e quattro ancora dispersi per l'esplosione di una turbina.
Ancora vittime immolate sull'altare del profitto e del lavoro.
Una strage quotidiana. Una mattanza senza fine.
Aggiungo una considerazione al margine, ma non troppo.
Cosa sarebbe successo se quella, invece che una centrale idroelettrica, fosse stata una centrale nucleare?
Dice, ma no, certe incidenti non si posso verificare in una centrale di ultima generazione. Ok, sì, ma nemmeno certe morti si possono ripetere in un paese europeo membro del G7, della NATO e di non so che altro patto dell'Occidente sviluppato. Eppure si ripetono. Ogni giorno.
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Lavoro, la strage dei giovani. In 5 anni morti 74 ragazzi tra i 14 e i 19 anni. Veneto la regione con più vittime
Da brividi.....
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Il 30 agosto 5 operai sono morti travolti da un treno a Brandizzo. Lavoravano sui binari, costretti dall'azienda a farlo nonostante il passaggio dei convogli non venisse interrotto, per risparmiare tempo e soldi.
Li chiamano incidenti, ma è una strage continua di lavorator3 in nome del profitto. Ma non siamo impotenti di fronte a questi orrori. Possiamo unirci, convergere per mettere insieme le forze e attaccare questo sistema. L'Unione Sindacale di Base insieme a diverse forze politiche d'alternativa #anticapitalista ha messo in campo una legge di iniziativa popolare per introdurre il reato di omicidio sul lavoro. Potete partecipare alla campagna e sapere dove firmare contattando le organizzazioni del comitato promotore e saperne di più da qui:
#lavoro#omicidio sul lavoro#working class#working class art#diritti#diritti dei lavoratori#anti capitalism#drawing#digital art#lotta di classe#class struggle#socialist art
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1 set 2023 10:36
“I PROCESSI FINISCONO CON LA PRESCRIZIONE E LA GIUSTIZIA NON FA PIÙ PAURA A NESSUNO” – RAFFAELE GUARINIELLO, EX PM DELL’INCHIESTA THYSSENKRUPP DI TORINO, NEL 2007, COMMENTA SCONSOLATO L’ENNESIMA STRAGE SUL LAVORO, A BRANDIZZO: “NON SONO PER NULLA SORPRESO. NON ESISTE UNA STRUTTURA DELLA GIUSTIZIA PENALE DEDICATA A QUESTI REATI. C’È UNO SCONQUASSO DEGLI ORGANI ISPETTIVI E LA PREVENZIONE È DIVENTATA DIFFICILE, COSÌ COME LA MANCANZA DI DETERRENZA DELLE CONDANNE PER CHI VIOLA LE NORME…” -
(ANSA) - "Non sono per nulla sorpreso" della strage sul lavoro a Brandizzo, afferma Raffaele Guariniello, ex pm dell'inchiesta sul rogo alla ThyssenKrupp di Torino del 2007, in un'intervista al Fatto Quotidiano. "Il messaggio che avevamo dato al paese, con il processo Thyssen, ormai è andato smarrito", sostiene.
La causa del ripetersi degli incidenti sul lavoro, secondo l'ex magistrato, è che "la giustizia penale, in tema di sicurezza sul lavoro, non fa più paura a nessuno". "Sempre di più quei processi, per omicidio colposo o lesioni personali colpose - spiega Guariniello -, finiscono con la prescrizione. E tutto ciò perché non esiste una struttura della giustizia penale dedicata a questi reati. Con magistrati preparati ed esperti su quei temi".
L'ex pm punta il dito anche sullo "sconquasso degli organi ispettivi". "La prevenzione - dice - è diventata difficile, così come la mancanza di deterrenza delle condanne per chi viola le norme". Secondo Guariniello serve "una procura nazionale per la sicurezza sul lavoro". "Ho mandato questa proposta all'attuale governo e anche a quelli precedenti - rivela -, la risposta è sempre stata la stessa: il silenzio".
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r/TrueOffMyChest
u/Rough_Run4427.2d
Ho appena capito di essere gelosa del mio bambino di 6 anni
Mi sono svegliata stamattina e ho trovato il mio bambino di 6 anni sul divano, completamente vestito e pronto per la scuola... un'ora prima del previsto. Gli ho chiesto, "Ehi amico, cosa ci fai sveglio così presto?" Lui ha risposto, "Stamattina ho fatto la pipì a letto per sbaglio verso le 4 e ho provato a svegliarti ma non ci sono riuscita, quindi ho tolto le coperte, le ho messe vicino alla lavanderia e mi sono cambiata. Poi sono uscita qui."
L'ho ringraziato per essersi presa cura della cosa e gli ho detto di non preoccuparsi. Avremo tutto pulito e pronto per il suo letto più tardi. La prossima volta, assicurati di fare la pipì prima di andare a letto, gli incidenti capitano... bla bla bla... ecc.
Poi si è alzato e ha fatto colazione, io ho preparato il caffè e mi sono seduta lì e ho pensato tra me e me. Sono gelosa di questo bambino. Poi mi ha ricordato quando ero più o meno alla sua età da bambino, e ricordo di aver bagnato il letto. Ma il mio primo istinto non è stato quello di svegliare i miei genitori. No diamine. Mi avrebbero pestato a sangue. Sono andato invece in bagno, ho rubato un rotolo di carta igienica e ho cercato di asciugare la mia biancheria inzuppata di pipì. Perché sapevo che se i miei genitori lo avessero scoperto, sarei stato nei guai e ne ero terrorizzato.
Mio figlio non deve vivere con quel tipo di paura. Invece ha cercato di prendermi e quando non mi sono svegliato, se ne è occupato lui stesso. E vorrei aver provato quel senso di sicurezza e rassicurazione quando avevo la sua età.
- ◆ -
Subject_237
Non possiamo cambiare il modo in cui siamo cresciuti, ma possiamo assicurarci che i nostri figli si divertano meglio di noi.
Sembra che finora tu stia facendo un buon lavoro.
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Svolta nel caso di Artan Kaja, un operaio di 52 anni trovato morto a Capannori, in provincia di Lucca. Inizialmente si pensava a un incidente sul lavoro o a un malore, ma i carabinieri ora indagano per omicidio. Kaja sarebbe stato ucciso con un colpo di arma da fuoco e un sospetto è già stato fermato. Il corpo dell’uomo è stato rinvenuto nel deposito della cartiera Smurfit Kappa, dove lavorava. Durante i primi soccorsi, si era ipotizzato che la sua morte fosse dovuta a una caduta dall’alto. Tuttavia, questa teoria ha perso forza quando gli investigatori hanno iniziato a considerare l’ipotesi dell’omicidio. Il 9 gennaio, i carabinieri hanno confermato che la causa del decesso di Kaja è stata una ferita alla testa provocata da un proiettile. La morte è avvenuta dopo una serie di divisioni nelle ipotesi investigative: inizialmente si era pensato a un incidente o a un malore, ma la natura violenta della ferita ha portato a considerare la possibilità dell’omicidio. Sono stati i colleghi di Kaja a lanciare l’allerta quando non hanno visto il loro compagno tornare, e la moglie, preoccupata per la sua assenza, ha deciso di controllare la situazione. Quando i soccorsi sono arrivati, però, era ormai troppo tardi. Sulla scena del crimine, oltre ai carabinieri, erano presenti anche i tecnici della Usl Toscana Nord Ovest, che hanno notato anomalie sia sul corpo dell’operaio che nell’ambiente circostante. Artan Kaja, soprannominato Tony, era un imprenditore albanese conosciuto in zona, attivo nella gestione di movimenti merci e collaborava con la cartiera. La morte di Kaja ha suscitato grande preoccupazione e interesse nella comunità: l’uomo lascia dietro di sé non solo una moglie, ma anche due figli. Al momento, le motivazioni dietro al delitto sono ancora in fase di accertamento, mentre gli inquirenti continuano a seguire le piste suggerite dalle indagini.
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“Sicuramente in Campo”: Una Giornata Dedicata alla Sicurezza sul Lavoro in Agricoltura
La Cia Alessandria, in collaborazione con lo S.Pre.S.A.L., organizza un incontro formativo nell’ambito della Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro 2024.
La Cia Alessandria, in collaborazione con lo S.Pre.S.A.L., organizza un incontro formativo nell’ambito della Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro 2024. Alessandria, 21 ottobre 2024 – In occasione della Settimana Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, la Cia Alessandria, in collaborazione con il Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.)…
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Sono in corso indagini sull'incidente mortale avvenuto nel porto di Genova, dove ha perso la vita Giovanni Battista Macciò, un portuale di 52 anni della Culmv. L'incidente si è verificato intorno alle 3 di notte nell'area 'ferrovia' del terminal Psc-Vte, quando Macciò stava smarcando sigilli da un mezzo fermo ed è stato travolto da una motrice in manovra. Il video dell'incidente mostra la rapidità con cui si è verificato, con il mezzo che ha fatto una manovra a 'u' prima di colpire Macciò. Nonostante i tentativi di soccorso, è deceduto sul colpo. Un secondo portuale, G.C., anch'egli coinvolto nell'incidente e a bordo del mezzo fermo, ha riportato gravi ferite, tra cui un trauma cranico e fratture vertebrali, ma è stato dichiarato fuori pericolo dopo i controlli in ospedale. Alla guida della motrice c'era P.R., un altro portuale di 54 anni, che è stato sottoposto ad esami tossicologici. Non si esclude l'ipotesi di un malore o di un colpo di sonno, e un fascicolo è stato aperto per indagare sull'accaduto. Macciò, originario di Chiavari e figlio di portuali, lavorava in Culmv dal 1997 e lascia una moglie e un figlio. I colleghi lo ricordano come una persona generosa e laboriosa. Sergio Meneghello, un amico di infanzia, ha raccontato di come abbia compreso la gravità della situazione quando è stato avvertito dell'incidente. Duilio Falvo, segretario della Uiltrasporti Liguria, ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza nel lavoro portuale, sottolineando l'età avanzata degli operatori e l'assenza di un ricambio generazionale. Inoltre, ha evidenziato come le difficoltà del settore, tra notti di lavoro e ritmi intensi, aumentino il rischio di incidenti. Stefano Degli Innocenti, coordinatore della Uiltrasporti Genova, ha fatto notare che la continuità nel lavoro portuale è messa a rischio dalla mancanza di giovani, aumentando l'incidenza di malori e cali di attenzione tra i lavoratori, prevalentemente over 50.
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Morte operaio, Tenerini: Sicurezza sul Lavoro Prioritaria
Operaio morto a Padova, La deputata toscana di Forza Italia Chiara Tenerini: "È fondamentale rispettare rigorosamente le norme sulla sicurezza" Oggi, un altro drammatico incidente sul lavoro ha colpito la comunità di Padova, dove un operaio toscano ha perso la vita in un tragico incidente. La deputata di Forza Italia, Chiara Tenerini, ha espresso il suo dolore e la sua preoccupazione per l'ennesima perdita umana dovuta a rischi sul posto di lavoro, sottolineando l'importanza cruciale delle norme di sicurezza. L'incidente, accaduto mentre l'operaio stava tagliando dei tronchi di albero, ha visto il lavoratore essere travolto da una catasta di legna, causando la sua morte immediata. "Un evento terribile che evidenzia ancora una volta le difficoltà e i rischi connessi a molteplici professioni che richiedono attenzione e misure di sicurezza costanti," ha dichiarato Tenerini. La deputata ha espresso le sue condoglianze: "Esprimo il mio più profondo cordoglio alla famiglia della vittima, ai colleghi e a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia." La sicurezza sul lavoro, ha sottolineato, non è solo una questione di legge, ma di umanità e responsabilità. "Non si ribadisce mai abbastanza che la sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere una priorità per tutti, e nessuna vita umana può essere messa a rischio per mancanza di protezioni adeguate o per disattenzioni," ha aggiunto Tenerini, insistendo sulla necessità di una rigorosa applicazione delle normative di sicurezza. La risposta immediata alle tragedie come questa è l'accertamento delle responsabilità. "Le indagini tempestive serviranno ad accertare eventuali responsabilità e fare luce su quanto accaduto," ha affermato, ribadendo che la prevenzione è l'unica strada per evitare il ripetersi di tali incidenti. Tenerini ha concluso il suo intervento con un appello alla comunità lavorativa e industriale: "È fondamentale che tutte le aziende e i lavoratori si impegnino per rispettare rigorosamente le normative sulla sicurezza, affinché nulla venga lasciato al caso." La sicurezza sul lavoro è un tema che ha visto numerosi interventi nel corso degli anni, con politici e sindacalisti che hanno spesso richiamato l'attenzione su questa emergenza. Come ha detto Ronald Reagan: "La sicurezza sul lavoro è il primo diritto di ogni lavoratore." Questo concetto deve guidare ogni azione in ambito lavorativo, per garantire che nessuno debba più pagare con la vita per mancanza di sicurezza. Edoardo Fabbri Nitti Coordinamento regionale Forza Italia Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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