#Il fuoco di Pandora
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Ho l'anima incrinata di sogni, una voce candida come neve che racconta il silenzio, come acqua abissale che custodisce segreti, mentre il vento sussurra verità dimenticate e l'universo si riflette nelle profondità del mio essere. - Leizha D. Danae
"She's like the moon"
Per aspera ad astra. Asta inclinant, sed non obligant 🦢
Pugnare cum diis cumque fortuna, grave est. [Nessuno può sfuggire il proprio destino]
Se una cosa è destinata ad essere non importa quanti ostacoli ci siano di mezzo, ritornerà sempre — Leizha D. Danae
Figlia del Destino, sei l'organo muto del Caos. Ti lasci piegare dal vento, come un filo d'erba, inganni tutti, fingendo spalle fragili. Con i tuoi capelli tessi filigrane d'oro e di ombre, in cui nascondi la promessa di un nuovo mondo, di un giorno in cui il fuoco inghiottirà di nuovo il cielo. Tu sai cosa sogna il vulcano mentre dorme, nel silenzio profondo della terra che pulsa. (Credit to: Machi __polariss_)
"A priestess is a woman who owns her power. She is the embodiment of divine feminine energy. Her existence is alchemy. She is a healer. She is an oracle."
"lo sono la volontà degli Dei, io sono la vita. Io sono la Signora del plenilunio, colei che ritorna per ricordare ai Figli del Cielo l'Antica Arte. Io sono la Dea dell'amore che stende un mantello di stelle sopra la notte. lo annuncio l'alba e saluto il tramonto. lo possiedo il segreto di ogni incantesimo. Io sono colei che comanda la folgore. lo sono la rugiada che scende sui prati fioriti, la linfa che scorre nei boschi, che anima i venti e le acque, che sposa e feconda la terra, che nasce nel fuoco e alimenta la fiamma perenne che grida giustizia agli Dei. lo sono colei che sconfigge la morte e spezza le catene della paura, io sono lo Spirito puro della Natura, lo Spirito libero dell'universo. Io sono la Gloria immortale della verità mai tradita. Io sono l'amore, io sono la vita. Io sono la figlia della Luce infinita". — Canto di Aradia di G.G. Leland
“On snowy days like this my heart dances, as if something might appear at any time to take advantage of this white stillness.”
“I love this cruel, ridiculous, beautiful world.”
"Thank to these eyes... I came to understand how cruel and despicable people can be...but that also allowed me to appreciate true beauty. All you have to do is look at things from a different perspective. Once I realized that the things we usually take for granted are really miracles. I came to see everything in its preocious, emphereal beauty. I love this world"
Ciò che pensavi fosse un dato di fatto è in realtà un prodotto di miracoli. Io... amo questo mondo.
— Lacie Baskerville, Pandora Hearts
“C’è splendore in ogni cosa, io l’ho visto. […] Ciao faccia bella, gioia più grande. Il tuo destino è l’amore. Sempre. Nient’altro” —Mariangela Gualtieri
"Gli altri sono troppi, per me. Ho un cuore eremita. Sono impastata di silenzio e di vento. Sono antica. [...] E se sfreccio a volte sulla modesta moto, è per cantare a gola stesa l'ultimo del paradiso fare il mio guizzo pericoloso con tutto quel vento nel petto seminare parole beate nel panorama nervoso. — Mariangela Gualtieri da "Acqua rotta”, in “Senza polvere senza peso", Einaudi, Torino, 2006
Nella serenità del mio femminile moto perpetuo, trovo la forza di amarmi per ciò che il cielo ha voluto che io fossi. Sono la combinazione perfetta dei pianeti opposti a se stessi....Polvere di fata e di stelle.... [...] - Mariangela Ceci
"She doesn't speak too much but she leads the most intelligent conversations. She is a thinker. She has her coffee and books and music. She has her style. There's something so deep in her eyes. That's why everybody stares at her. She has a beautiful soul. She has a power and she is not afraid to be different. She is the art." (Credit to joytri)
She's a dreamer, and a badass, and a romantic to the bones. She's the moon, stars, earth, water, and fire. She's fierce, and soft, fabulous, and forever. - Mark Anthony
"She did not want to move, or to speak. She wanted to rest, to lean, to dream. She felt very tired." — Virginia Woolf, The Years
She is kind and very beautiful. But she can be so cruel and it comes so suddenly and such birds that fly, dipping and hunting, with their small sad voices are made too delicately for the sea. — Ernest Hemingway
"She is the virgin-harlot. She is vulgar, witty, knowledgeable to a depth that terrifies, cruel when she is most kind, unthinking while she thinks, and when she seeks to build she is as destructive as a coriolis storm." — Dune Messiah by Frank Herbert
"I was one of the insatiables. The ones you'd always find sitting closest to the screen. Why do we sit so close? Maybe it was because we wanted to receive the images first. When they were still new, still fresh, before they cleared the hurdles of the rows behind us, before they'd been relayed back from row to row, spectator to spectator, until worn-out, secondhand, the size of a postage stamp it returned to the projectionist's cabin." — The Insatiables
Habent sua fata libelli. [I libri hanno un loro destino]
"La morte è l'ignoto in cui tutti noi siamo vissuti prima di nascere. Nulla è più creativo della morte perché essa è l'intero segreto della vita. Ciò significa che il passato va abbandonato, che l'ignoto non può essere evitato, che l' io non può continuare, che niente può essere fissato per sempre. Quando un uomo sa questo, vive per la prima volta nella sua vita. Trattenendo il respiro lo perde. Lasciandolo andare lo trova." — Alan Watts, La saggezza del dubbio
Ascolta, è proprio perché ho nuotato negli abissi che ho iniziato ad amare l’abisso della quale sono fatta
Io canto la mia canzone solo a quelli che vengono con me a danzare in un bosco pieno di fate e lupi selvaggi. — Fabrizio Caramagna
Il violino – il più umano di tutti gli strumenti… — Louisa May Alcott)
Un poeta è un uomo che mette una scala su una stella e vi sale mentre suona un violino. — Edmond de Goncourt
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“After all, [the world] is on my side. That is, I’m a part of it. Not separate from it. I walk on the ground and the ground’s walked on by me, I breathe the air and change it, I am entirely interconnected with the world.” — Ursula K. Le Guine, the Lathe of Heaven
Io sono completa 🦋 - Leizha D. Danae
"Lord Visnu said: 'Since your heart is filled immovably with trust in Me, you shall, through My blessing, attain freedom from existence.'" (Vishnu Purana, 1.20.28)
Leizha's core 🦋🩵🦚🎼🪞✨️🦢
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Dalla notte del 24 febbraio del 2022 Putin è entrato nei cuori di coloro che non si sono mai rassegnati all’epilogo della guerra fredda. L’invasione russa ai danni dell’Ucraina ha riattizzato il fuoco antico e mai sopito dell’odio per l’Occidente a guida americana. I talk show televisivi, i giornali, i social hanno contribuito a stappare un vaso di Pandora di risentimento che covava livido dal giorno della caduta del muro di Berlino. Putin ha il demerito di non essere spinto da una qualche ideologia salvifica che mira a distruggere il capitalismo. Eppure, ha riacceso una fiammella che sembrava spenta: l’odioso Occidente non l’avrà vinta.
A questo si deve lo spettacolare rovesciamento della realtà messo in scena, con la complicità del solito mediocre circolo mediatico, dove una serie di pittoreschi personaggi, piuttosto che inorridire di fronte al terrore russo, hanno continuato a concionare sulle colpe dell’Occidente e a considerare gli ucraini come burattini in mano agli americani e altre amenità.
C’è di buono che fino ad oggi la realtà dei fatti, espressa dalle azioni concrete dei governi occidentali, non si è curata più di tanto di questi odiatori e dei loro sogni distopici. Eppure, abbiamo ascoltato e letto ogni sorta di vaneggiamento sull’aggressività della Nato, sul nazismo degli ucraini, sul genocidio del Donbas. Abbiamo visto sedicenti “pacifisti” e sedicenti “partigiani” insolentire un popolo invaso e martoriato per voler continuare a combattere per la propria libertà senza mai e dico mai citare il regime criminale che ha scatenato quella guerra insensata. Ci è toccato sopportare che personaggi, presentati come accademici e studiosi, si siano rivelati megafoni della più ridicola e spudorata propaganda russa. Abbiamo visto politici con ruoli istituzionali correre in soccorso del regime criminale di Putin e puntare il dito contro l’Unione europea e la Nato di cui l’Italia è un membro fondatore.
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La delusione arrivava sempre più in giù, fino a logorarmi le ossa,le viscere,l'anima.
Il mio essere combatteva all'impazzata contro la voglia di sentirsi un'altra volta ''io quella sbagliata'''.
''Non ora,non in questo caso'' mi ripetevo.
''Siamo la tua famiglia''; mi ripetevano. ''ti troverai bene, con noi sarai al sicuro''..
...Eppure io mi sentivo solamente in un covo, in un covo di vipere!
Mi avevano calpestata emotivamente,frustata,affranta per la persona che ero, sottovalutata? Forse, ma non doveva importarmene più.
Giocavano con il fuoco senza sapere che ero come il vaso di pandora,contenevo al mio interno i loro mostri del passato,che poi tanto passato non era.. Dovevano solo sperare che io non venissi scoperchiata..
Dovevano solo sperare che continuassi ad essere addomesticata.
-Jeeyda.
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Quando la donna scoperchiò tutti i mali di Zeus
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Perché si dice “aprire il vaso di Pandora”? Il significato deriva da un mito greco. "Aprire il vaso di Pandora" è un'espressione che trae origine dal mito di Pandora, prima donna mortale, che per curiosità scoperchiò il vaso contenente tutti i mali affidatole da Zeus. Per questo l'espressione è usata per indicare le gravi e impreviste conseguenze di un'azione apparentemente innocua. Avete mai sentito dire l'espressione "aprire il vaso di Pandora" per descrivere un'azione che sembra innocua, ma che in realtà scatena una serie di mali imprevisti e inarrestabili? Ecco, e vi siete mai chiesti chi è Pandora e cosa significa esattamente aprire questo vaso? In sintesi il detto deriva da un antico mito greco, cantato nelle opere di Esiodo. Approfondiamo la questione. Il mito di Pandora e l'apertura del vaso Secondo il mito narrato da Esiodo, Pandora sarebbe stata la prima donna mortale a comparire sulla Terra: fu creata per ordine di Zeus, il signore degli dei, come parte di una punizione per l’umanità (costituita da soli uomini di genere maschile), dopo che Prometeo rubò il fuoco agli dei per darlo ai mortali.
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Pandora fu inviata sulla Terra con un vaso che conteneva tutti i mali del mondo, allora sconosciuti, come la malattia, il vizio, la follia e la fatica. Aveva l’assoluto divieto di aprirlo. Il gesto di Zeus non bastò però a danneggiare l'umanità: per ottenere questo risultato Pandora venne mandata da Epimeteo, fratello di Prometeo. Questa figura incarna svariate qualità negative, prettamente umane: emergono già dal suo nome, che significa “colui che pensa dopo”, cioè senza badare alle conseguenze delle proprie azioni. Il suo nome è quindi in contrapposizione con quello del fratello Prometeo, che significa invece “colui che pensa prima”. Presso Epimeteo, per pura curiosità, Pandora alzò il coperchio del vaso così che il suo contenuto si sparse sulla Terra, condannando l'umanità a una vita con sofferenze, mali e afflizioni: ciò completò la punizione di Zeus. Per volere del signore degli dei, inoltre, Pandora richiuse il vaso prima che da esso potesse uscire anche Elpis, la speranza. Il fatto che la speranza sia rimasta nel vaso, d'altro canto, ha un valore positivo: significa che gli uomini possono conservare la speranza e ne possano disporre, contrariamente a quanto succederebbe se fosse uscita nel mondo insieme agli innumerevoli dolori. Interpretazione e significato del mito Il mito greco però ha anche risvolti positivi. L'apertura del vaso non è infatti solo un gesto di disobbedienza, ma simboleggia il momento in cui l'innocenza umana viene persa a fronte della conoscenza e della verità dolorosa, all’inevitabile presenza del male nel mondo. Il vaso simboleggia ciò che è nascosto, occulto perché chiuso.
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Il mito di Prometeo, colui che avrebbe rubato il fuoco agli dei per darlo agli uomini Pandora è diventata anche sinonimo di curiosità incosciente: proprio la sua curiosità da un lato riflette l’incessante ricerca di conoscenza dell’uomo, la voglia di andare oltre quello che non si conosce; dall’altro indaga le conseguenze imprevedibili che possono scaturire da un singolo atto impulsivo. È interessante notare che anche nella mitologia greca, come in quella cristiana (pensate alla mela di Eva), l'origine dei mali del mondo deriverebbe dalla curiosità femminile. Ma il mito greco ha anche un'interpretazione positiva, secondo cui il gesto di Pandora non è una condanna per l'umanità ma la possibilità di acquisire consapevolezza. Come spesso accade quando si scoprono i lati bui delle cose, infatti, l’uomo ne rimane in qualche modo vittima, perdendo la sua innocenza. La perdita dell’innocenza lascia però sempre posto a una più profonda conoscenza, a una vera e propria catarsi, se l’uomo accetta la sfida e non si lascia sopraffare dal lato oscuro. Fonti: Treccani - Libero arbitrio - mydbook Read the full article
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Seguici sul:https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/01/chiara-ferragni-mette-in-vendita-un.html Chiara Ferragni, mette in vendita un pigiama dell'influencer e riceve improperi: «Nemmeno per regalo» Ha messo in vendita per 70 euro il pigiama di Chiara Ferragni in un popolare gruppo social di Fano e, invece di proposte d'acquisto, ha ottenuto in cambio solo una valanga di improperi. Effetti collaterali del caso Balocco che trovano sfogo, ora, sui social anche verso chi (s)vende prodotti griffati Ferragni. «Quindi, veramente, esistono persone che comprano abbigliamento di Chiara Ferragni?» ha scritto un uomo sotto la proposta di vendita del "Pigiama estivo Chiara Ferragni taglia s nuovo con scatola". «Non lo metterei neanche dentro alla cassa da morto» ha commentato una donna. E ancora: «Nemmeno per regalo lo vorrei», «Fai ancora in tempo a dargli fuoco» o «70 euro? Me ne compro 10 normali». Chiara Ferragni e il caso della bambola Trudi, l'associazione no profit americana: «Mai avuti soldi, non conosciamo questa donna» IL CASO PANETTONE Dal caso Panettone al vaso di Pandora, scoperchiato: reazioni ironiche e rabbiose, sintomatiche di un sentimento più o meno comune verso l'influencer ma che, di sponda, si riversano anche contro chi osa o ha osato solo mettere in vendita prodotti con il suo marchio comprati quando Ferragni era per molti un must have. «Il mondo è pieno di odio, gli articoli li ho venduti altrove» ha spiegato la venditrice, senza aggiungere altri particolari. A lei, quindi, è andata bene visto che sul sito di Chiara Ferragni (complice i saldi) lo stesso pigiama è passato dal prezzo pieno di 141 euro a 56,40 euro in promo. Chiara Ferragni disattiva i commenti su Instagram: il primo post dopo il caso Balocco (con Leone e Vittoria) è «muto» Meno, quindi, del market social in cui insieme all'ormai ripudiato piagiama della Ferragni si è abituati a veder messo in vendita di tutto (e per tutto, si intende tutto): dalle ville alle impastatrici passando per auto, trattori e scarpe usate. Chi l'avrebbe mai detto? «Se pensate che un pandoro scaduto è stato pagato 600 euro - ha scritto una ragazza in bacheca - lei sicuramente riuscirà a venderlo anche a 70 euro». E così, pare, è stato.
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1988
Per dare un inizio a questo racconto, ho pensato semplicemente di iniziare da una data , l’inizio di quella che allora era una pratica per bulletti… In realtà non è stata proprio quella la data in cui ho cominciato, quella era la data scelta dal giovanissimo Maestro Monti per gratificarmi nell’impegno preso, tramite la “cintura nera”, inizio di un percorso durato una vita ed ancora non terminato, e forse mai terminerà…. Un' attimo ! Faccio un passo indietro, a sottolineare, quanto il caso ( almeno quello è il termine che di solito si utilizza), possa giocare ruoli importanti. Ad occhio e croce ero un quindicenne infastidito per la negligenza, di una segreteria associativa, a quel tempo ero un ragazzo fuori età che provava di fare ginnastica artistica alla palestra dello stadio Dall’Ara. Così assieme ad un compagno di classe ci mettiamo alla ricerca di un degno posto per noi……. entrammo nella scuola del M°Monti. I tempi del Kung Fu Tiger Style ! Bhe! Questo era l’inizio….. al 2024 son passati 36 anni un percorso piuttosto lungo pieno di fatica , ma che rifarei senza esitare un attimo. Il 1988 nasce la Pellegrini , lo studio Ghibli fa uscire “Il mio vicino Totoro”, George Bush è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, in Russia c’è la perestroika, in America riapre il programma shuttle dopo il disastro del 1985, il mondo comincia ad avere la percezione reale del problema ozono. Questo per dare una collocazione temporale. Il 1983 sancisce 10 anni dalla morte fisica del maestro Bruce Lee, che rimarrà per sempre colui che ha aperto il vaso di Pandora delle arti marziali e l’ha mostrato al mondo, portando all’individuo qualunque la possibilità della "4°" via “le arti marziali”! . Ipimi passi Io cominciavo a muovere i primi passi in quel mondo magnifico, ed ancora oggi rimane una continua scoperta. I rapporti umani nati in grembo a quella confusa cozzaglia di persone, unite da una scuola marziale agli albori, rimarranno come incisi a fuoco, nell’anima e nella mente di chi come me è passato da lì . Amici si sono fermati altri hanno proseguito, molti hanno scelto vie diverse, ma tutti hanno ricevuto un’impronta, che contraddistingueva quel gruppo così “sopra le righe” . Io…. sono ancora qua ! Read the full article
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Il Vaso Di Pandora - “Il Re Servo”
Il singolo entra in rotazione nelle radio
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“Il Re Servo” è il terzo estratto del fortunato album d’esordio “Psicosi di una Donna Curiosa”, edito nel 2012 della rock band bolognese de Il Vaso Di Pandora. Passata la decade di storia il brano viene riscoperto e lanciato nelle radio in promozione nazionale, continuando così un ufficiale e intimo viaggio a ritroso nella discografia della band in attesa del nuovo lavoro di prossima pubblicazione. “Il Re Servo”, gemella del singolo “Fuori” anche se dall’atmosfera del tutto diversa, parla di chi gravita sfortunatamente attorno a persone come quelle rappresentate nel brano citato e ne vengono ammaliate e sfruttate inconsapevolmente. Arrangiamento che sfocia in un raffinato pop d’autore a conferma della versatilità della band che, già dal primo album, sperimentava nuove soluzioni sonore destinate negli anni a divenire firma autoriale e artistica.
“La manipolazione è un’arte subdola, è colei che t’incensa e poi ti dà fuoco.” Il Vaso Di Pandora
Storia della band
La band de Il Vaso Di Pandora nasce nel 2009 dall’intuito della cantante Antonella Farace e del batterista Francesco Scaglioni. Dopo vari cambi di line up il quartetto si completa con Mario Guizzardi al basso e Gabriele Andrisani alla chitarra. L’innegabile matrice del quartetto basato a Bologna è quella del rock, specialmente quello più contemporaneo sviluppatosi negli anni zero, da cui Il Vaso Di Pandora mutua quel particolare gusto per edificare muri sonori con i quali colpire il proprio pubblico in modo diretto, potente, come uno schiaffo. Dopo “Psicosi Di Una Donna Curiosa” del 2012, “Massacri per Diletto”, uscito nel marzo 2015 e “L’Astronaufrago”, pubblicato nell’Aprile 2019, la band è pronta al suo gran ritorno con un singolo in pubblicazione nel prossimo novembre e che aprirà le porte a un nuovo progetto discografico.
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Benvenuto settembre!
Settembre è uno dei miei mesi preferiti, i colori si raffreddano per poi riaccendersi: esplodono i colori caldi, l’aria profuma di qualcosa che si tramanda da secoli, aspetto la pioggia e il vento, voglio avere la necessità di coprirmi e il piacere di sentire i brividi di freddo. L’autunno è qualcosa di unico, la perdita è naturale eppure diventa bello anche vedere gli alberi che perdono le…
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#Alessandro Piperno#America non torna più#Andrew Micheal Hurley#Aria#Banana Yoshimoto#Brit Bennett#Charlotte Jacobi#Clive Cussler#Croci rosse#Di chi è la colpa#Diego De Silva#Elif Shafak#Essere un uomo#Fabio Bartolomei#Francesco Carofiglio#Gelosia#Giulio Perrone#I sette mariti di Evelyn Hugo#Il filo avvelenato#Il fuoco di Pandora#Il rospo e la badessa. Venetia 1172#Il suono della montagna#Il tesoro dei Romanov#Ivy#Jo Nesbo#La metà scomparsa#La voce della quercia#Laura Purcell#Le minime di Malinconico#Le nostre vite
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Vorrei condividere “solo” un pensiero che mi tormenta da giorni. Riguarda l’emergenza climatica (non l’emergenza “incendi”, non l’emergenza “piogge”, eccetera). Spoiler: depression.
Leggere le conclusioni del report IPCC mi ha gettata nello sconforto. Per la prima volta leggo una denuncia così chiara e senza mezzi termini, per la prima volta la notizia è stata ripresa dai media per più di un giorno, cosa che nell’era dell’effimero è sconvolgente.
Sono tutte cose che sapevo già, ma leggerle per la prima volta anche su media in cui spopolano cazzate, narcisismo e balletti, in un momento in cui l’Europa va a fuoco e i disastri in genere non si contano le ha rese maledettamente reali.
Mi sento come se mi avessero appena comunicato una condanna a morte che forse (forse!) si può evitare… a condizione che TUTTI decidano di seguire una terapia drastica, dolorosa, l’adesione alla quale nel migliore dei casi richiede “solo” rinunce, forza di volontà e grande consapevolezza. Guardando alla collettività non riesco ad essere ottimista.
Ho deciso di avere figli nonostante fossi dolorosamente consapevole di ciò che stava accadendo. Forse ho sbagliato, non lo so; è un atto di speranza che - me ne rendo conto - di razionale ha ben poco e che stupisce anche me. In testa ho un incendio.
Oggi sono triste e preoccupata più del solito per il futuro delle mie figlie, che non hanno chiesto di nascere e che non possono cambiare le cose. Vorrei per loro un mondo diverso, ma ho la sensazione che tutto stia sfuggendo di mano.
So che sono pensieri cupi, sono la prima a volerli scacciare, ma credo che tutti - a maggior ragione chi ha figli - dovremmo accettare fino in fondo la portata di questa emergenza ed agire di conseguenza.
Le piccole cose contano, certo, ma non bastano più. Non bastano gli shampoo solidi, i pannolini lavabili, i viaggi in treno, gli acquisti oculati, la dieta vegana. Non basta riciclare, non basta non sprecare. Non bastano ahimè le cazzate da primo mondo con cui speriamo di fare una differenza (“If it's inaccessible to the poor it's neither radical nor revolutionary”, ho letto da qualche parte).
Bisogna scoperchiare un vaso di Pandora colmo di problemi complessi e avere il coraggio di affrontarli. Bisogna pretendere che chi ci rappresenta prenda decisioni drastiche supportate dalla scienza, accettare che saranno misure impopolari, che non piaceranno nemmeno a chi ne comprende la ratio. Bisogna andare oltre l’egoismo dei singoli, oltre l’ignoranza incolpevole delle masse, capire che la decrescita è necessaria. Bisogna scegliere la cura, e farlo costa fatica.
Mi dico tutto questo.
Poi apro un social a caso.
L’ignoranza fa comodo e a me viene da piangere.
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Ti ho chiuso dentro una scatola beige, e l'ho stipata sul fondo del doppiofondo di tutte le anime che possiedo.
Ho messo via il grande male e il poco bene, le illusioni che mi avvinsero come il flauto col serpente, la cortina di nebbia dei sogni che non furono mai e che avrei desiderato fossero sempre.
Ho sigillato, al suo interno, ogni tuo incantesimo. Oggi è lei il mio anatema, il vaso di Pandora a cui fisso forte il coperchio così che gli effluvi di fiele non ammorbino l'aria.
Ti amai di un amore ingiusto. Intollerabile. Ingovernabile. Di un amore, ti amai, che seppe essere pur non dovendo essere.
Fui la donna del pianerottolo, e sul pianerottolo mi infransi, simile al bicchiere che, precipitando al suolo, proietta a raggiera i suoi frantumi.
Non dissi mai quali nomi ebbe il dolore di quei cocci.
Resteranno i crateri delle domande a cui non desti pace; una stilla di lava sgorgherà, domani, dalle mie fornaci, ma saprò farne passo e non pietra, strada e non solco, fuoco che scalda e non fiamma che brucia.
Antonia Storace
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BAULE:
- Un muso serpentesco, triangolare e lievemente schiacciato, piccoli occhi di un azzurro glaciale che spiccano sulle lucide scaglie nere. E su quelle si concentra, su come quel disegno di scaglie sul legno che si scurisce, vada a nascondere come quel corpo sia composto da nient’altro che piccoli cilindri in legno, che s’incastrano fra loro, permettendo così un minimo di mobilità. (...) muso del serpente, immaginando che la testa troppo schiacciata si gonfi e s’arrotondi un po’, senza perdere quella forma triangolare che è propria dei rettili, cosparsa di scaglie nere lucide come il resto del corpo. Con questo, gli occhi dovrebbero spostarsi, posizionandosi sì di lato al muso, ma in maniera adeguata al rettile che, infine nella sua mente subisce un ultima trasfigurazione. Gli occhi, che cambiano colore, assumendone uno bluastro, che recupera facilmente dalla sua memoria e che dovrebbe essere famigliare alla grifondoro. TRISTAN D. (Post lezione di Antiche Rune ‘77)
- Bottiglia d’Acquavite. ELEANOR (Natale ‘76)
- Dentro la piccola scatolina si trova un orologio da polso dal cinturino sottile bordeaux scuro, quasi nero. Il quadrante è tondo e piccolino. Una piccola M incisa fa da centro al quadrante mentre sulla lancetta dei minuti vi è incisa una T. TASHA (Natale ‘76)
- Un paio di guanti in cuoio, a mezze dita e con le nocche e l`interno del palmo rinforzati. «Quando imparerai a tenere le briglie, ti torneranno utili», solleva la mano e si indica le nocche, per poi capovolgerla e indicare il palmo. «Sono i due punti dove tirano le briglie. Ma credo li troverai adatti anche al duello, non impacciano la bacchetta.» ROBERT (Natale ‘76)
- Contiene una scatola di legno semplicissima riempita con alcune conchiglie di diverse forme e dimensioni. A ben guardare, tra di esse si cela anche una Maginchiglia incantata che, se portata all'orecchio, farà risuonare una cover rock di Beat Back Those Bludgers, Boys, and Chuck That Quaffle Here, vecchio successo di Celestina Warbeck. Tuttavia, ogni volta che la canzone nomina i Puddlemere United, la voce del cantante viene sovrastata da quella di Tristran che grida "GRYFFINDOOOR" con sentimento. TRISTRAN G. (Natale ‘76)
- All'interno del pacchetto, troverà un fermaglio per capelli, di quelli che possono essere usati anche per raccogliere piccoli ciuffi o tutti i capelli indietro. Il fermaglio è di legno scuro con sopra un paio di foglie di stoffa a coprire il meccanismo di chiusura. Non è estremamente elegante o particolare, ma una di quelle cose che puoi mettere sia con un vestito elegante che con il pigiama a casa senza sembrare fuori luogo. BRANDON (Natale ‘76)
- Un Magic Fix, che riporta la scritta "trucco indelebile per 12 ore", similare alla vista ad uno spray, la finitura della bottiglietta è deliziosa e in linea con la femminilità della Grifondoro. ALLISTER (Natale ‘76)
- All’interno del pacchetto una custodia portaocchiali di velluto rosso scuro, contenenti un paio d’occhiali da sole neri, dalla montatura squadrata ma leggermente allungata sulla punta, vagamente cat-eye. Oltre a questo, una copia della foto scattata al ballo con tutti i loro amici, dietro di essa una didascalia “Ballo dell’Agrifoglio, 2076” CORNELIA (Natale ‘76)
- nel pacchetto potrà trovare una cera per manici di scopa di alta qualità ed una piccola spilla dorata a forma di testa di leone. KAEL (Natale’76)
- All'interno del pacchettino c'è: un altro pacchetto... e una bustina; entrambi color cartone e legati insieme con uno spago. Nella bustina una targhetta metallica, incisa con stelline ai quattro angoli e il nome "Ophelia" scritto con calligrafia chiara e ampia. Nel pacchetto una lanterna portacandele di metallo particolarmente scuro, decorata sulle quattro facce con la forma stilizzata di un cavallo alato. Mettendo una candela all'interno, a luci, spente proietterà sul muro della stanza la luce della fiamma con la forma del Pegaso. DOMINIC (Natale’76)
- Nel pacco c'è una ventina di muffin salati, con pancetta, zucchine e carote nell'impasto. Sotto la scatola di muffin, una splendida tracolla in cuoio, dall'aria terribilmente comoda, sicuramente adatta a scarrozzare i libri in giro per la scuola. JONATHAN (Natale’76)
- Si tratta di una… mano. Una grossa manona con le dita che si muovono e possono essere strette attorno alle cose. Attaccata alla mano una molla ed all’estremita’ opposta una manopola che, se girata, arrotola tenendo in tensione una molla ed aziona quello che sembra essere un timer visto che inizia subito a ticchettare. Allo scadere del timer la molla prima tenuta in tensione viene liberata di colpo con la mano che parte in direzione della manopola. LANCE (Natale’76)
- Tolto il biglettino, la Loghain potrà vedere due gioiellini in oro bianco posati sul cuscinetto della scatolina. Sono due orecchini, raffiguranti un fiore di loto. LUKE (Natale’76)
- Nel pacchetto più sottile e quadrato l'ultimo vinile degli Hobgoblins. Nel pacchettino morbido una maglietta degli Hobgoblins. Nel pacchetto impacchettato peggio si trovano due palline e una confezione deluxe di biscottini per Ophelia. Ma l'ultimo pacchettino è il più prezioso. Sottile e rettangolare, al suo interno contiene un blocchetto fatto a mano da Rebecca. All'interno diversi foglietti strappabili, ognuno recante una diversa scritta. Eccone alcune: Buono valido per un abbraccio gratis. Non posso chiedere perché. Buono silenzio. Starò con te senza aprire bocca. Buono allenamento di Quidditch. Buono per una sessione di studio comunitario in biblioteca. Buono per un'acconciatura. Buono per uno sfogo qualsiasi. Buono per una fuga illegale a un concerto a cui non potrei prendere parte. Buono per una fuga da amici considerati dai nostri genitori poco appropriati. Buono per una vacanza a Schreiber Schloss. Buono per una vacanza a Knight Manor.
E così via. REBECCA (Natale’76)
- Una scatolina imbottita in velluto scuro e sullo stesso adagiata una collana che sembra risplendere quasi di luce propria. Viene chiamata “Lacrime di Sirena”. TRISTAN D. (Natale’76) Distrutta da Xavier (02.02.77)
- All'interno, diversi oggetti: un giocattolino in plastica morbida a forma di dodo, che fischietta ogni volta che viene strizzato. Palesemente per Ophelia. Un minuscolo diario dalle pagine bianche ed una micromatita, per Mr. Waistcoat. Ed infine, per Merrow, un grosso, morbidissimo pigiamone di ciniglia rossa, la cui casacca è corredata di cappuccio con due orecchiette da gatto nere che spuntano. WILLIAM D.T. (Natale’76)
- All'interno della scatola un braccialetto d'oro bianco con un ciondolo (simil-Pandora) con inciso un grifone con le ali d'aquila. All'interno del braccialetto sono incise in ordine sparso delle iniziali: R.K., M.L., W.D.T., L.C. e una frase in corsivo: Famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato. REBECCA (Compleanno Merrow 15 anni)
- Il pacchetto contiene una scatola rettangolare con il logo di una marca famosa e al suo interno si trova un 'chiodo' piegato. La pelle del giubbotto è di drago nero, trattata in modo da risultare morbida ma resistente. Una zip attraversa il giubbotto per la sua lunghezza, chiudendosi a doppiopetto ;delle fibbie argentate passano sopra là zip, per aumentarne la chiusura e dare un tocco di eleganza rock; e delle borchie decorano i polsini del chiodo. Il modello è abbastanza aderente e mette quindi in risalto la zona del seno per poi assecondare i fianchi. Nel fogliettino che ne garantisce la qualità vi è spiegato l'utilizzo d’incantesimi che rendono il giubbotto termico-caldo o fresco a seconda del tempo- ed impermeabile e (perché no?) resistente a graffi e piccoli urti. TASHA (Compleanno Merrow 15 anni)
- Una volta aperto Merrow troverebbe al suo interno una maglietta rosso fuoco, con disegnata una radura con tanti animali tutti felici che si rotolano nell’erba emettendo fumi colorati: chi rosso, chi rosa shocking, chi rosa normale, e chi verde. Il motivo della loro felicità non sarebbe da ricercare molto lontano nella parte sinistra sul bordo del disegno vi è un calderone rovesciato. Assieme alla maglietta una bottiglietta di metallo argentato abbastanza larga ma sottile, con due tappi fatti a testa di crup. Un crup sta’ ringhiando mentre l’altro ha un espressione pucciosa con gli occhietti “luccicosi”. A racchiudere entrambe le teste un collare minaccioso con le borchie inciso nella bottiglietta che fa’ tutto il giro attorno. La bottiglietta è piuttosto leggera ma sembra abbastanza robusta ed è divisa effettivamente in due permettendo cosi' di riempirla con due contenuti diversi. Risulterebbe positiva ad un incanto di Detècto. LANCE (Compleanno Merrow 15 anni)
- Una coppia di diari Whatsowl ancora non assegnati. Un biglietto a nome di Merrow Loghain ed un +1 per l'avventura "Massacro di Mostri" presso il M.A.E.S.T.A., da usare durante una gita ad Hogsmeade. L'orario e giorno esatto va concordato e confermato via gufo entro il giovedì precedente. Un manuale sull'addestramento dei Crup. Un sacchetto di biscottini per crup di qualità eccelsa. Un completo elegante in tweed per topi enfatici maschi. Una foto magica animata che ritrae Merrow, Lance e Rebecca sotto un albero nel giardino della scuola, con Ophelia che fa le feste e Cagliostro che si arrampica a caccia di Lempo tra i rami. Una piccola maginchiglia da infilare nell'orecchio. WILLIAM D.T. (Compleanno Merrow 15 anni)
- Il disegno di un Abraxas con le varie parti del corpo indicate da frecce, più un riquadro che mostra la giusta posizione su una sella. ROBERT (Compleanno Merrow 15 anni)
- Una volta revertato, il libro si rivela essere un piccolo e morbido peluche di Stitch, alto una trentina di centimetri e particolarmente coccoloso. Tra le zampe tiene un sacchettino di maglina rossa, palesemente aggiunto a posteriori e facilmente staccabile. Contiene alcuni elastici per capelli ed un paio di fascette adatte allo sport. JONATHAN (Compleanno Merrow 15 anni)
- Buono omaggio per un soggiorno nei Grampians all'allevamento di cavalli alati della famiglia McReady comprensivo di un corso privato di equitazione. (Premio per lo studente Grifondoro con più punti - Ottobre ‘76) OLIVER MARSHALL
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I senza vergogna rimettono in moto la macchina del fango contro i migranti La macchina del fango si è rimessa in moto. Il “nemico” è stato individuato. La narrazione che violenta la realtà cerca di far breccia in una Italia insicura, impaurita, ingabbiata in un presente “virale” che non ha fine e consapevole che il futuro, che in questo si fa già presente, marchiato da una crisi economica e da una devastazione sociale che fa impallidire la crisi finanziaria del 2008-2009. In questo scenario, la destra torna ad alimentare l’odio – alla faccia del siamo tutti eguali di fronte al Coronavirus - e apre la sua campagna elettorale. In piena emergenza il governo tutela gli immigrati. La denuncia arriva direttamente da Daniela Santanchè che sul suo profilo Twitter scoperchia il vaso di Pandora: "Covid-19 è scattato l’allarme 'centri immigrazione' dov’è impossibile mantenere le prescrizioni igieniche. Eppure il Governo giallo-rosso decide di accogliere tutti, anche chi non ne ha diritto In un momento drammatico, un bel regalo agli scafisti serviva", cinguetta in riferimento alle volontà del Viminale. Che il governo Conte II non abbia deciso di “accogliere tutti” – magari ne avesse avuto il coraggio – è documentato da rapporti aggiornati di organizzazioni umanitarie e agenzie delle Nazioni Unite al di sopra di ogni sospetto di parte. Ma alle Santanchè in servizio di guerra permanente, questo non interessa. Come non interessa al direttore di Libero, presenza immancabile nei salotti tv, Alessandro Sallusti. Che in un editoriale di fuoco, scrive tra l’altro: “La parola ‘migranti’ è molto opportunamente scomparsa dal Def del 2020, caso mai a qualcuno venga in mente che il governo utilizzi il ricavato delle nostre tasse per incrementare il traffico di esseri umani, più che le terapie intensive degli ospedali italiani. In ogni caso, già solo le cifre riscontrabili (poi ci sarebbe tutto il gineprario dei sussidi camuffati qua e là nelle varie leggi di bilancio alle cooperative dell'accoglienza, ma sorvoliamo per residua carità di patria) parlano di 20 miliardi. Destinati alla gestione e al mantenimento dei migranti, nello stesso periodo storico in cui si martoriava il Sistema Sanitario Nazionale. ...Ecco, la narrazione è compiuta. Il Sistema Sanitario Nazionale veniva martoriato? La responsabilità non è di chi, in particolare negli anni berlusconiani, ha puntato alla privatizzazione del sistema sanitario, con una sinistra inerme e sulla difensiva; no, la responsabilità è dei migranti che hanno “sottratto”, con la complicità di governi compiacenti, 20 miliardi di euro alla salute degli italiani! ...L’Italia che include contro l’Italia che odia. Ognuno scelga da che parte stare. I “pilati” non sono ammessi. di Umberto De Giovannangeli
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Se vi va, dedicate 5 minuti a leggere questo post, e fatemi sapere cosa ne pensate :)
Oggi, dopo tanti anni, ho rivisto Hunger Games La ragazza di fuoco, il secondo capitolo della saga Hunger games.
Questa saga mi ha appassionato tantissimo da ragazza, ho letto tutti i libri e sono entusiasta dell’uscita del nuovo a breve.
Riguardandolo oggi non più con gli occhi di un’adolescente ma con uno sguardo più maturo, ho colto tantissimi messaggi che, quando avevo 16 anni, ovviamente non coglievo (nonostante sapessi tutto della saga).
La prima cosa è ovviamente il messaggio generale di tutti i film e libri, il capitalismo.
La struttura a piramide, secondo la quale solo chi sta in cima gode di tutti i beni eccessivamente e in abbondanza, con molta cafoneria e egoismo nei confronti di chi si trova a un livello inferiore.
Nel caso di questa saga, al primo posto ovviamente troviamo CAPITAL CITY, capitale dello stato, dove vive il presidente è tutta la popolazione privilegiata.
Ricchezza, lusso, cibo.. è tutto eccessivo.
In una scena al palazzo reale (durante il tour della vittoria) vediamo una strana usanza che adottano per poter mangiare il più possibile, bere una strana bevanda (offerta dal palazzo nel buffet) che ti permette di vomitare e di ingozzarti di nuovo “così puoi provare tutto” come dice un personaggio nel film. La cosa che più mi sconvolge, è che ha offerto a Peeta di vomitare perché era sazio, non curandosi del fatto che lui provenisse dal distretto 12, dove si muore di fame.
Subito dopo abbiamo i 12 distretti, dal 1 (il più privilegiato ma non hai livelli di Capital City) al 12, dove le persone muoiono di fame ogni giorni e Katniss caccia illegalmente per sfamare sua mamma e sua sorella.
Tutti gli abitanti dei distretti lavorano per procurare a Capital City energia, cibo, tessuti e via dicendo, quindi lavorano come schiavi e sottopagati, per fare stare sulla poltrona ai privilegiati.
Il messaggio mi sembra abbastanza chiaro, una società capitalista, non troppo lontano dalla nostra realtà. Anche se ci sembra così diverso è lontano da noi, semplicemente perché noi non abbiamo la nostra città capitale che rende il tutto così palese, mi sembra una chiara rappresentazione della società in cui viviamo, dove un medico che salva la vita alle persone viene pagato 2000€ al mese, mentre un calciatore milioni su milioni (ci sono altri mille esempi, questo mi sembrava il più semplice).
Poi ho notato tantissime cose nella trama che non avevo notato prima.. tanti piccoli messaggi che, se colti al momento giusto, ci avrebbero spoilerato tutta la saga.
Perché i tributi salvano Katniss e Peeta? Semplice.
Katniss, non ingerendo le bacche e facendo vincere sia lei che Peeta, ha scatenato una rivoluzione in tutti i distretti, e qui torna il discorso del sistema piramidale, che approfondirò più avanti.
Le persone nei distretti vivono male, sono stanche e tutte loro vogliono che le cose cambino. Il loro obiettivo non è vincere gli Hunger Games, ma scatenare la rivoluzione. Come viene citato diverse volte nel film, devi ricordarti chi è il vero nemico.
Il vero nemico non è il tributo che devono ammazzare per vincere i giochi, ma Snow, presidente e ideatore di quella società capitalista di cui parlavo prima. Lui sta a capo di un sistema molto grande ma molto fragile, che può essere distrutto da poco (da una manciata di bacche, come dice Katniss) o da una rivoluzione.
Numericamente parlando, gli abitanti dei distretti sono molti di più che a Capital City, quindi non ci vuole nulla ad abbatterli.
Lo hanno capito tutti i tributi questo, tranne i favoriti, che si allenavano anni e anni per affrontare i giochi, che possiamo paragonarli alle persone che ignorano il sistema capitalista nonostante siamo ai piani inferiori e che pensano solo alla loro pagnotta, e ovviamente la nostra amata Katniss, bella ma non troppo sveglia.
Ho trovato un nesso anche al sistema ad “orologio” dell’arena, che indica il tempo, che nonostante tutto passa e va sfruttato.
Katniss e Peeta vengono dal 12 e secondo me non è casuale, anzi sta a significare che se vogliamo effettuare la rivoluzione o il cambiamento, dobbiamo partire dalle classi più basse per avere delle fondamenta solide e un coinvolgimento totale da tutti i livelli. Sono proprio i più deboli a dover dare il grido, il canto della rivolta, così da smuovere pian piano tutti i distretti.
Si può vedere Katniss anche come la speranza che si trova sempre nel punto più profondo, come in un vaso (possiamo prendere anche il vaso di Pandora come esempio) o una pentola dove dobbiamo grattare il fondo.
Solo così possiamo far arrivare il messaggio ai piani più alti.
Certo, la storia d’amore, i drammi, i personaggi, è tutto bellissimo, ma si deve vedere più in fondo, altrimenti possiamo considerarci passivi non solo nella visione dei film ma nella società in generale, dove non facciamo altro che ignorare le persone che stanno ai piani alti che mangiano sulle spalle di chi muore di fame.
So che è tutto un po’ contorto, ma questo è quello che ho visto rivedendo dopo anni il secondo episodio di Hunger Games.
Adesso che ho quasi 21 anni mi sembra palese, ma prima non lo era, e spero che dopo aver letto questo mio pensiero sia palese anche per voi, e vi abbia smosso qualcosa per cercare di cambiare il nostro sistema..
-Erika💗
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Ballate nelle Terre di Confine
Un viaggio inizia con una stretta di mano
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Sanctuary.
Una delle -se non l'unica- città più importanti di Pandora. Suggestiva per il fatto che volasse, ma per Rider era una come le altre; in fondo era andato lì per lavoro.
Non ci mette molto per trovare la casa del proprio cliente, fermandosi a guardare l'insegna sopra di lui: Zed, l'unica persona su quel pianeta che potesse venire chiamata e definita come medico. Certo, nulla a che vedere con i medici di Concordia, ma per un luogo squallido come questo era già tanto.
Prende un respiro prima di sistemarsi il cecchino sulla schiena ed entrare. Viene subito accolto da delle urla di due persone che cercano di comunicare da una parte all'altra della casa, ma decide di aspettare lì all'entrata, non volendo impicciarsi nel discorso.
Nella sala medica, in mezzo a tutto quel casino, nota una piccola cornice appoggiata sul bancone con una foto all'interno. Si guarda intorno, assicurandosi che non ci sia nessuno in giro: preferiva mantenere i rapporti con i propri clienti al minimo, ma acquisire qualche informazione in più su Zed gli faceva comodo. Bastava che il medico non ne guadagnasse su di lui e sarebbe andato tutto per il meglio.
Prende in mano la foto guardandola: una bambina con i boccoli sta sorridendo verso l'obiettivo, con a fianco una gamba di una persona su cui corre una lunga sfilza di punti. Nell'angolo c'è scritto "Prima operazione andata bene!", ma senza contesto non si capisce se è la prima operazione della bambina ed è andata bene, o è la prima in assoluto ad essere andata bene. Guardando più attentamente, nota che è molto coperta in fatto di vestiti, ma sul collo si intravedono dei segni azzurri che corrono su fino all'occhio sinistro.
Purtroppo non fa in tempo a guardare di più poiché sente dei passi, allora rimette subito la foto al suo posto, allontanandosi da essa.
Difatti, dalla porta che dà al resto della casa esce una ragazza che corre subito all'altro lato della stanza, raccogliendo una pistola da sotto il tavolo. Al passare di nuovo davanti al mercenario lo nota, guardandolo dritto negli occhi ma urlando subito dopo verso le scale.
<Papà, c'è qua quel tizio che aspettavi!>
E con questo corre di nuovo via, senza dire nulla al mercenario.
Dopo qualche secondo finalmente arriva Zed, stranamente senza essere sporco di sangue e vestito in borghese, ma portando sempre la sua mascherina.
Va da Rider porgendogli la mano e lui ricambia il gesto.
<Zed, tu sei Rider, giusto?>
<Esatto.>
<Bene, allora non perdiamo tempo. Eris!>
L'uomo grida verso la porta da cui è arrivato, aspettando una qualche risposta; poco dopo si sente il legno della scale scricchiolare e torna la ragazza di prima con un borsone a tracolla.
Adesso che ha tempo di guardarla meglio, capisce che è la bambina raffigurata nella foto. Stessi boccoli e capelli dalla sfumatura particolare: viola, arancioni e gialli, per poi tornare viola. Come nella foto è molto coperta, portando un dolcevita a maniche lunghe come i pantaloni, senza lasciare spazio libero alla pelle, tranne per la mano destra, l'unica parte del corpo libera da vestiti visto che quella sinistra aveva un guanto.
<Rider, lei è mia figlia Eris.>
Figlia adottiva, probabilmente.
<Visto che ormai è abbastanza grande e continua ad insistere, ho deciso di farle fare delle commissioni in giro per Pandora da parte mia per la clinica.>
Ai commenti su sé stessa, la ragazza sbuffa con un sorrisetto, ma Zed la ignora. Un discorso che avevano fatto molte volte, probabilmente.
<Vorrei che tu la accompagnassi in giro per queste prime volte, insegnandole a sopravvivere, combattere e altre cose. Insomma, fai in modo che non si uccida.>
Lui non aggiunge altro, mantenendo un tono secco. All'apparenza potrebbe sembrare un comportamento menefreghista, ma Rider ormai sa leggere bene le persone. Per un uomo così cinico che vive di persone ferite o malate, dire una frase del genere non è roba da poco.
Porge la mano verso Eris che a sua volta gliela stringe con una stretta troppo energica e un sorriso troppo grande.
<Non vedo l'ora di passare del tempo con te- Mr, Ms..?>
<Mr Rider. Ma Rider va bene>
<Perfetto Rider! Allora partiamo subito che abbiamo un botto di robe da fare. Ciao papà!>
L'energia e l'entusiasmo della ragazza gli sembra troppo per una che sta per andare nel territorio desolato e ostile di Pandora. Eris si gira a salutare il padre, dandogli un bacio sulla guancia. Lui si toglie un filo della mascherina e da quanto vede il mercenario, la zona nascosta da essa è sfigurata e istintivamente Rider si porta la mano al petto, togliendola subito. Quando Zed ricambia il bacio sulla guancia e guarda la figlia con così tanto amore, lui gira la testa di lato, concentrandosi su un'interessantissima piastrella del muro. Sono proprio necessari tutti sti saluti?
<Se avete finito, io avrei anche un lavoro da fare.>
<Tu vai dove vado io, no? Quindi sei io rimango qua, pure tu ci rimani.>
Rider spalanca gli occhi a quel commento e si gira guardando Eris, che in quel momento ha un sorrisetto furbo stampato in faccia: vuole pure fare la furba.
<Dai scherzo, era una battuta! Ciao papà, ci vediamo!>
L'uomo si rimette la mascherina e saluta le due mentre escono. Appena uscite, Eris si stiracchia, sospirando.
<Finalmente! Non vedo l'ora di andare in giro per Pandora!>
<..Hai un desiderio di morte o l'aria di quassù ti ha dato alla testa?>
Qualsiasi altra persona che abbia conosciuto durante la sua vita lo avrebbe insultato o avrebbe cercato di picchiarlo e non si aspettava nulla di meno da una ragazzina, ma invece Eris scoppia a ridere, lasciandolo spiazzato.
<Chissà, forse la seconda!>
Mentre si teletrasportano giù a terra la sente ancora ridere: certo che era strana.
Finito il teletrasporto, vanno subito al "Catch a Ride" dove aveva parcheggiato la moto. Quando però da lontano non la vede più, il mercenario corre dove l'aveva parcheggiata, guardandosi intorno confuso, cercando tracce della sua amata moto.
No, non possono averla portata via, non vede tracce di ruote a terra. Oppure-
<Scooter? Non è che hai tu la moto del bel tenebroso?>
<Tranquilla, ce l'ho io. Ho dovuto solo fare un ritocco, omaggio per il tuo primo viaggio!>
Sentendo quelle voci, Rider gira così velocemente la testa che sembrava stesse per staccarsi, correndo al monitor e prendendolo fra le mani facendo quasi cadere Eris.
<Che cazzo hai fatto alla mia moto?!>
<Calmati bello! Fidati, adesso che la vedrai mi ringrazierai. Volevi sul serio andare in giro con Tatsu su una moto? Na nah, adesso capirai.>
Rider subito si gira alla sua sinistra e guarda insieme a Eris la moto che si materializza, o almeno- il sidecar che si materializza.
Eris si lascia scappare un urlo di gioia e dopo aver ringraziato Scooter corre verso il veicolo.
<Amico, la moto è perfetta come prima e così sarà più comoda per questa lavoro. Fidati, Eris È IPERATTIVA.>
Scooter scandisce bene le parole assicurandosi di farsi sentire, ma lui non risponde, andando alla moto dove la ragazza si è seduta al posto di guida. Lui incrocia le braccia, aspettando che si tolga, ma lei lo imita guardandolo con uno sguardo divertito. Ha voglia di giocare col fuoco?
<Togliti.>
<Potrei dire la stessa frase alle robe che hai in faccia. Dai, fatti vedere!>
Non ha tempo per stare dietro a dei giochi di una bimba, quindi con un sospiro si abbassa la bandana e toglie gli occhiali. Aspetta una qualche reazione da lei: schifata, sorpresa, dispiaciuta, qualsiasi cosa, ma lei invece rimane impassibile.
<Tutto qua? Eddai, tragico! Susu, andiamo. Dobbiamo trovare un sacco di cose!>
Si butta nel sidecar tenendo sulle gambe il borsone pieno di munizioni a giudicare dal rumore.
Rider mette in moto il veicolo e mentre si allontana da Sanctuary, accompagnato dalle chiacchiere di Eris, si domanda: ma chi glielo ha fatto fare questo lavoro da babysitter?
-
Ehilà! Questo è un nuovo blog creato per la storia “Ballate nelle Terre di Confine”, concentrata sulle avventure di Eris e Rider in giro per Pandora. Nonostante questa sia una storia basata su Borderlands, gli eventi canonici rimarranno di background per il momento. Siamo in due a gestire il blog e fra poco ci presenteremo. Spero che questa prima fanfiction vi sia piaciuta e spero di rivedervi nelle prossime!
Io, scrittrice, sono Greg e il mio profilo Tumbrl è @proteccdabees
La copertina è stata fatta dall’altra povera cristiana che mi sopporta e ha creato questo blog con me, @ladydate9652!
Infine @astrapanda ci ha aiutati colorando la copertina <3
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Tenho os caprichos inerentes à natureza da mulher
abro a caixa de pandora que eu quiser
e lanço mão de todo mal e todo bem
avanço a passos largos
alcanço o ponto extremo e vou além
onde se estende a palpitação das células
e se prolongam feixes de neurônios
onde se nasce, morre ou se enlouquece
íntima de deuses e demônios.
Onde habitam as feras, os espíritos das florestas
onde se determina a primavera
e se marcam as nossas testas.
Onde se aprende a sabedoria do fogo
e todas as forças de atração
e se descobre o ponto que orienta
esse mapa de navegação.
Estrela solitária, asteróide desgarrado
luz que aponta o caminho
da viagem da paixão.
🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟
Ho i capricci inerenti alla natura delle donne
Apro la scatola di Pandora che voglio
e io uso tutto il male e tutto il bene
andare avanti
raggiungere il punto estremo e andare oltre
dove si estende la palpitazione delle cellule
ed estendere fasci di neuroni
dove sei nato, muori o impazzisci
di dei e demoni.
Dove abitano le bestie, gli spiriti delle foreste
dove viene determinata la molla
e segna le nostre fronti.
Dove si impara la saggezza del fuoco
e tutte le forze di attrazione
e scopri il punto che guida
questa mappa di navigazione.
Stella solitaria, asteroide vagante
luce che indica la strada
del viaggio della passione.
🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟
I have the vagaries inherent in the nature of women
I open the pandora box I want
and I use all evil and all good
stride forward
reach the extreme point and go beyond
where the palpitation of cells extends
and extend beams of neurons
where you are born, die or go crazy
of gods and demons.
Where the beasts dwell, the spirits of the forests
where is the spring determined
and mark our foreheads.
Where one learns the wisdom of fire
and all the forces of attraction
and you discover the point that guides
this navigation map.
Lonely star, stray asteroid
light that points the way
of the journey of passion.
🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟🌟
Tengo los caprichos inherentes a la naturaleza de las mujeres.
Abro la caja de pandora que quiero
y uso todo mal y todo bien
avanzar
llegar al punto extremo e ir más allá
donde se extiende la palpitación de las células
y extender haces de neuronas
donde naces, mueres o te vuelves loco
de dioses y demonios.
Donde habitan las bestias, los espíritus de los bosques
donde se determina la primavera
y marca nuestras frentes.
Donde uno aprende la sabiduría del fuego
y todas las fuerzas de atracción
y descubres el punto que guía
Este mapa de navegación.
Estrella solitaria, asteroide perdido
luz que señala el camino
del viaje de la pasión.
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Avatar 🍿 Ritorno a Pandora
Sono andata al cinema a vedere Avatar per la prima volta dopo averlo visto più di 10 volte nel corso di 12 anni in televisione ed è stato emozionante. È stata anche la prima volta che volevo andare al cinema sul serio ultimamente, mi piace sempre ma ci vado spesso senza quella necessità invece questa è stata proprio una favola, quel genere di aspettativa che ti fa star bene, vai a vedere un film perché ne hai bisogno.
La pellicola si può suddividere in due parti.
La prima parte è caratterizzata dai colori verde e azzurro che sono le caratteristiche di Pandora che è come la nostra Terra ma incontaminata, popolata da chi ha saputo rispettarla.
La seconda parte è rappresentata invece dai colori rosso e arancione come quelli del fuoco e delle fiamme e del sangue che sono stati la conseguenza della distruzione portata dagli umani che sono andati su Pandora per saccheggiarla e ridurla a brandelli come avevano fatto con la Terra. Un messaggio che non è mai scaduto.
Nei Navi, il popolo locale, io ritrovo la disperazione nel vedere i soprusi fatti alla Natura (Eywa per loro), Natura fatta di animali e piante e loro stessi. Questo mi fa star bene a guardarlo, perché qui da noi la natura viene considerata come uno sfondo che può essere cementificato senza problemi.
Quando I Navi piangono per l’abbattimento di ogni albero mi ritrovo in loro e dunque per questo dico che Pandora è il mio pianeta. Qui quando provi a dire che ti dispiace e che soffri quando trattano male un albero già è tanto che non ti insultano. Essendo un’animalista apprezzo anche come si comportano nei confronti della caccia, cacciano gli animali e li ringraziano dicendo: Io ti vedo fratello e ti ringrazio. Il tuo spirito va con Eywa e il tuo corpo rimane qua per diventare parte del popolo. Ciò mi riporta sempre a tutti i miei dispiaceri causati dalla caccia e dai cacciatori e pescatori che tra l’altro considerano queste due attività degli sport quando non sono altro che un massacro.
Dunque mi sono sentita a casa e anche per questo emozionata.
🍿
Per ora è tutto, dal vostro inviato al Cinema Strop 🍿 sala 6️⃣ Miao 🐱
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