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#mitologiagreca
scienza-magia · 5 months
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Quando la donna scoperchiò tutti i mali di Zeus
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Perché si dice “aprire il vaso di Pandora”? Il significato deriva da un mito greco. "Aprire il vaso di Pandora" è un'espressione che trae origine dal mito di Pandora, prima donna mortale, che per curiosità scoperchiò il vaso contenente tutti i mali affidatole da Zeus. Per questo l'espressione è usata per indicare le gravi e impreviste conseguenze di un'azione apparentemente innocua. Avete mai sentito dire l'espressione "aprire il vaso di Pandora" per descrivere un'azione che sembra innocua, ma che in realtà scatena una serie di mali imprevisti e inarrestabili? Ecco, e vi siete mai chiesti chi è Pandora e cosa significa esattamente aprire questo vaso? In sintesi il detto deriva da un antico mito greco, cantato nelle opere di Esiodo. Approfondiamo la questione. Il mito di Pandora e l'apertura del vaso Secondo il mito narrato da Esiodo, Pandora sarebbe stata la prima donna mortale a comparire sulla Terra: fu creata per ordine di Zeus, il signore degli dei, come parte di una punizione per l’umanità (costituita da soli uomini di genere maschile), dopo che Prometeo rubò il fuoco agli dei per darlo ai mortali.
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Pandora fu inviata sulla Terra con un vaso che conteneva tutti i mali del mondo, allora sconosciuti, come la malattia, il vizio, la follia e la fatica. Aveva l’assoluto divieto di aprirlo. Il gesto di Zeus non bastò però a danneggiare l'umanità: per ottenere questo risultato Pandora venne mandata da Epimeteo, fratello di Prometeo. Questa figura incarna svariate qualità negative, prettamente umane: emergono già dal suo nome, che significa “colui che pensa dopo”, cioè senza badare alle conseguenze delle proprie azioni. Il suo nome è quindi in contrapposizione con quello del fratello Prometeo, che significa invece “colui che pensa prima”. Presso Epimeteo, per pura curiosità, Pandora alzò il coperchio del vaso così che il suo contenuto si sparse sulla Terra, condannando l'umanità a una vita con sofferenze, mali e afflizioni: ciò completò la punizione di Zeus. Per volere del signore degli dei, inoltre, Pandora richiuse il vaso prima che da esso potesse uscire anche Elpis, la speranza. Il fatto che la speranza sia rimasta nel vaso, d'altro canto, ha un valore positivo: significa che gli uomini possono conservare la speranza e ne possano disporre, contrariamente a quanto succederebbe se fosse uscita nel mondo insieme agli innumerevoli dolori. Interpretazione e significato del mito Il mito greco però ha anche risvolti positivi. L'apertura del vaso non è infatti solo un gesto di disobbedienza, ma simboleggia il momento in cui l'innocenza umana viene persa a fronte della conoscenza e della verità dolorosa, all’inevitabile presenza del male nel mondo. Il vaso simboleggia ciò che è nascosto, occulto perché chiuso.
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Il mito di Prometeo, colui che avrebbe rubato il fuoco agli dei per darlo agli uomini Pandora è diventata anche sinonimo di curiosità incosciente: proprio la sua curiosità da un lato riflette l’incessante ricerca di conoscenza dell’uomo, la voglia di andare oltre quello che non si conosce; dall’altro indaga le conseguenze imprevedibili che possono scaturire da un singolo atto impulsivo. È interessante notare che anche nella mitologia greca, come in quella cristiana (pensate alla mela di Eva), l'origine dei mali del mondo deriverebbe dalla curiosità femminile. Ma il mito greco ha anche un'interpretazione positiva, secondo cui il gesto di Pandora non è una condanna per l'umanità ma la possibilità di acquisire consapevolezza. Come spesso accade quando si scoprono i lati bui delle cose, infatti, l’uomo ne rimane in qualche modo vittima, perdendo la sua innocenza. La perdita dell’innocenza lascia però sempre posto a una più profonda conoscenza, a una vera e propria catarsi, se l’uomo accetta la sfida e non si lascia sopraffare dal lato oscuro. Fonti:  Treccani - Libero arbitrio - mydbook Read the full article
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theartofmattia · 2 years
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While I was talking to a friend about #medea 's story, I thought about creating some #illustrations about this interesting #character. This is the result! . #myth #mythology #greekmythology #mythologiegrecque #mythart #mythologyart #mito #mitologia #mitologiagreca #illustrazione #illustrationwork #illustrationart #illustrationartist #illustrated #digitalart #digitalpastel #digitalbrush #digitalpainting #digitalillustration #digitalpainter #digitalartwork #artillustration #artedigital #artedigitale #digitalpainting🎨 (presso Talsano (TA)) https://www.instagram.com/p/CdGzWUvMgmg/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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daqualchearte · 4 years
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Jean-Baptiste Pigalle 
Mercurio 
1748
Marmo 
Parco di Sanssouci, Potsdam
Jean-Baptiste Pigalle (1714-1785) è stato uno scultore francese, tra gli artisti prediletti di re Luigi XV.
Nel 1744 realizza una piccola statua di Mercurio che si allaccia le ali, la quale riscuote notevole successo, tanto che il re lo incarica di crearne una copia da donare al re di Prussia, Federico il Grande. Tale copia è collocata oggi nel Parco di Sanssouci.
L'opera rappresenta il messaggero degli dei seduto su una roccia, intento ad allacciarsi i sandali alati. La posizione del corpo, con lo sguardo rivolto all'orizzonte, dà un senso di dinamismo: sembra pronto per spiccare il volo.
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Foto: Miguel Hermoso Cuesta
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lalulona · 4 years
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*BRIGHT HORSES*
Costellazione della Lucertola
La storia della costellazione Lucertola risale a diversi anni prima del 1690, quando questa venne ufficialmente resa nota. A scoprirla fu l’astronomo polacco Johannes Hevelius che, secondo quanto viene riportato da parte degli storici del periodo, trascorse interi anni a scrutare il cielo stellato alla ricerca di una costellazione che non fosse ancora stata scoperta. Egli riuscii nella sua impresa, ovvero scoprire una nuova costellazione: questa si trovava in uno spazio ristretto delimitato da due diverse costellazioni maggiori. Notando le dimensioni ridotte lo stesso astronomo decise di dare il nome di Lucertola a questa costellazione e la motivazione che giustificò la sua scelta fu abbastanza semplice: essendo uno spazio molto ridotto solo una creatura di piccole dimensioni si sarebbe potuta inserire nella fessura che veniva lasciata dagli astri di dimensioni maggiori.
Fonte:osr.org
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fleurduart · 4 years
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Correggio, Giove ed Io #correggio #giove #gliamoridigiove #mitologiagreca #artdetails #paintings #detailsofpaintings #historyofart #italianoldmasters #italianart #details #fleurduart https://www.instagram.com/p/B_QNu4fJHqp/?igshid=lwi9f7ddhx8h
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Anello testa di medusa in argento 925 realizzata a mano @gioiellicreazioniorafefabozzi #ring #fashionrings #ringstyle #ringsofinstagram #rings #customized #realizzatoamano #gioiellipersonalizzati #uniquering #anelliargento925 #anello #beautifulring #unique #myring #fashiongirl #anellomedusa #medusa #mitologia #mitologiagreca #style #etsyring #etsy #urbanring #jewelrystyle #gioiellifattiamano #madeinitaly #instarings #pezziunici (presso Creazioni orafe Fabozzi Aversa) https://www.instagram.com/p/B34IFjYoAE3/?igshid=us1y7ikyyvu3
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klaudia96art · 5 years
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Commissione finita ;) villaggio dei barbari #art #artwork #illustration #illustrator #disegni #commissionsopen #barbari #fantasy #mitologiagreca #digitalart https://www.instagram.com/p/B31d-2coUKh/?igshid=oymor3yy56pp
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blue5now-blog · 2 years
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SISIFO, tratta dalla raccolta Dove i Clown Vanno Quando Sono Tristi (Brè Edizioni, 2020)
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scienza-magia · 2 years
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Un mitologico essere mostruoso e molto pericoloso
La chimera tra mitologia greca e Harry Potter. La chimera è uno dei prodotti più spaventosi della fantasia greca. Una bestia formata da diversi animali e da sempre uno dei principali pericoli per l’essere umano. Chimera è un termine che racchiude un mondo dentro di sé: non è solo la leggendaria creatura partorita dalla mitologia greca ma anche un parola che, in senso lato, esprime qualcosa di tremendamente irreale o fantasioso (una concezione legata proprio alla natura della bestia). Oggi siamo qui per parlare del mostro leggendario che affonda le proprie radici nell’apparato mitologico greco, in quello romano e persino in quello etrusco, anche se possibili influenze sulla sua genesi possono essere rintracciate persino presso l’antico Egitto o la civiltà neo-ittita stanziata in quella che ora è l’attuale Siria. Ma andiamo con ordine approfondendo tutto ciò che si sa su questa creatura a partire dalla sua etimologia alle sue caratteristiche fisiche e ai temibili poteri, mettendo l’accento sul suo ruolo anche nella cultura popolare di oggi.
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La chimera: etimologia e caratteristiche Prima di addentrarci nel mondo della chimera approfondiamo rapidamente la sua etimologia: cosa significa questo termine? La parola viene dal greco antico Χίμαιρα (pronuncia Chimàira) traducibile letteralmente come “capra”, che altri non è che una delle sue immaginarie componenti zoologiche. La chimera infatti è a tutti gli effetti una creatura che unisce in sé aspetti estetici e caratteristiche di diverse bestie che variano nel corso dei secoli, andando a modificare in maniera più o meno invasiva il suo aspetto. A volte questo mostro viene infatti rappresentato con testa e corpo di leone, una seconda testa di capra che fuoriesce dalla propria schiena e la coda di serpente, altre volte invece con la testa di leone, il corpo di capra, una coda di drago e viene dotata della capacità di sputare fuoco dalle sue fauci. Talvolta la coda della chimera è un serpente vero e proprio dal morso velenosissimo; in alcune rappresentazioni poi appare con una sola testa, mentre in altre è una creatura bicefala o addirittura tricefala. Insomma, come è noto nel mondo della fantasia non esistono limiti e la chimera raccoglie e rappresenta al meglio questo concetto. La chimera nella mitologia Ora che avete (più o meno) capito qual è l’aspetto di una chimera è il momento di approfondire la sua storia nel mito e nelle diverse leggende che la accompagnano. Questa creatura è figlia di Tifone, un essere mostruoso pieno di furia distruttiva e parimenti leggendario noto per una furiosa battaglia contro Zeus e tutti gli dei che termina con la sua sconfitta e la sua prigionia sotto l’Isola della Sicilia solo per mano del Re dell’Olimpo. Dall’unione tra questo essere ed Echidna (altra creatura mitologica in parte bellissima donna ed in parte serpente) nascono una serie di mostri poderosi quali l’Idra di Lerna, la scrofa di Commione, Drago della Colchide, Cerbero, Ortro, la Sfinge, Caribea e appunto Chimera.
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La storia della chimera La figura della chimera viene cresciuta sotto la tutela del tranquillo e nobile Amisodaro: tuttavia la bestia sfugge al suo controllo diventando presto un veicolo di panico e paura seminando la distruzione tra i villaggi della Macedonia e dell’antica patria degli Achei. Secondo la Teogonia di Esiodo questa bestia è la personificazione della tempesta, tanto che la sua voce è il rombo del tuono: l’età “adulta” della chimera è intrinsecamente legata al mito di Bellerofonte, un giovane eroe figlio del Dio del Mare che viene presto incaricato da uno dei sovrani locali (il re di Licia Iobate) di porre fine agli orrori seminati dalla creatura. Abbattere la bestia però è tutt’altro che un compito facile per una singola persona e così Bellerofonte decide di avvalersi dell’aiuto di Pegaso, il leggendario cavallo alato. Sulla sua groppa il guerriero riesce a duellare con il nemico prevalendo infine grazie ad uno stratagemma: immergendo la lancia di piombo nella bocca della Chimera fa sì che questa reagisca emettendo il fuoco dalla propria bocca, sciogliendo così il materiale e morendo soffocata.
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La chimera nella cultura popolare Come tutte le creature fantastiche e semi-divine, anche la chimera è stata inclusa in diversi prodotti mediatici come libri, film e videogiochi: è ad esempio uno dei personaggi più ricorrenti nella nota saga videoludica God of War ed in particolare nei capitoli Ascension e God Of War III; ha anche un ruolo fondamentale nell’arcade Gauntlet Legends e nell’espansione Gauntlet Dark Legacy. Ma non è finita qui, perché le chimere sono uno dei principali pericoli anche nel mondo di Harry Potter, dove sono molto rare e vengono classificate dall’Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche con un livello XXXXX, ossia come noto AmmazzaMaghi o creatura impossibile da ammaestrare. Nonostante non abbiano un ruolo essenziale nella storia limitandosi ad essere nominate o studiate sui libri sono dunque estremamente temute: visivamente parlando una chimera compare in una scena (successivamente eliminata) dello spin-off Animali fantastici e dove trovarli. Read the full article
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likarotarublogger · 3 years
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Le origini di Rosarno sono da ricercare nell'antica colonia greca di Medma, fondata dai locresi alla fine del VI secolo a.C. La città scomparve nel II secolo d.C. ed il suo posto fu preso da Nicotera, città di probabile fondazione medmea.navigazione in altra maniera, acconsenti l'uso dei cookie. Rosarno è un comune italiano di 14.380 abitanti della provincia di Reggio Calabria in Calabria. Vertice settentrionale di un'area densamente popolata (170.000 abitanti circa), la Piana di Rosarno. La cittadina, confinante con la Provincia di Vibo Valentia.. *****'' #geografia Rosarno si trova su una collina che si affaccia come un balcone naturale sul porto di Gioia Tauro e sulla pianura circostante (Piana di Rosarno). Comprende un vasto e fertilissimo territorio che ha per limiti a nord il fiume Mésima, ad est il fiume Metramo ed i primi contrafforti delle Serre calabresi, a sud il Comune di Gioia Tauro, ad occidente San Ferdinando (frazione di Rosarno fino al 1977). La cittadina è adagiata su una collina a 67 m. s.l.m., da cui domina la sottostante pianura, ricca di aranceti ed uliveti, ed il porto di Gioia Tauro, distante in linea d’aria appena 6 km. Nel 2004 Rosarno ha ottenuto il titolo di città, conferitogli del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno. Il suo territorio (di cui 120 ettari sono parte del Piano Regolatore predisposto dall'ASI - Area Sviluppo Industriale - per gli insediamenti industriali) è la porta di ingresso terrestre (ferroviaria ed autostradale) al porto di Gioia Tauro ed alle aree destinate agli insediamenti produttivi. #rosarnorc📍 #I❤️Rosarno #fashionbloggerstylebloggerofinstagram♥️♥️♥️♥️ #instagrammemesita #bloggerstyl #cittàantica #mitologiagreca #medma #grecia #rosarno🔝🔝 #photography📷📸 #selfiegramers (presso Rosarno) https://www.instagram.com/p/COct72-DEzy/?igshid=qa2zk0u3ktnb
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Continuando con la serie #sitiarcheologici Lixus è Il sito archeologico più importante del Marocco. Un luogo antico fondato dai Fenici, sviluppato dai Romani e vissuto dagli arabi fin dal 1500. Ma molti non sanno che secondo la mitologia greca è in quel di Lixus che Ercole porto a termine la sua 11 fatica, raccogliere le mele d'oro Il sito di Lixus meno famoso di Volubilis, ma non per questo meno ricco ed importante, si trova a circa 5 km da Larache, cittadina importante nel Nord del Marocco, con importanti resti della dominazione spagnola. Dopo un periodo di restauri ha riaperto al pubblico, che potrà scoprire la storia di questo sito che si distingue per i suoi tesori archeologici, risalenti al neolitico. Il restauro e il recupero degli scavi archeologici ha avuto il contributo e la partnership dell’Ambasciata italiana a Rabat, l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) e l’Università italiana di Siena” I resti della città che oggi sono maggiormente visibili risalgono al XII secolo a.C., ad opera della civiltà fenicia. Le prime rovine che si incontrano a Lixus sono quelle delle fabbriche di Garum, dove veniva salato il pesce. Dopodiché salendo verso la collina si incontrano i resti dei bagni pubblici e dell‘anfiteatro romano. I mosaici rinvenuti nel sito, oggi sono esposti al museo archeologico di Tetouan, l’unico visibile è quello che raffigura il dio greco dell’oceano ” Oceanus”. Le altre rovine visibili sono la cinta muraria, il quartiere dei Templi, delle terme d’epoca romana ed un quartiere di epoca pre-romanica. #Marrakech #marocco #inmaroccoconlaura #raccontidiviaggio #viaggiatori #vacanze #medina #oldmedina #mitologiagreca #sitiarcheologici https://www.instagram.com/p/CN_-u3vAufW/?igshid=16tkef28xiug8
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plgcorea · 3 years
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<Μέδουσα> #Μέδουσα #pic #pics #mitologiagreca #mithologygreek #art #artistsoninstagram #artoftheday #artwork #artgallery #insta #instaart #picsart #picsoftheday #picstagram #picoftheday📷 https://www.instagram.com/p/CNNSIN5LA_-/?igshid=14xxlwg9yy7a8
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rensoeildon · 4 years
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Gō Nagai, al secolo Nagai Kiyoshi, autore dall’animo irrequieto che ha segnato attraverso le sue opere una netta rottura rispetto ai canoni classici del manga. Con il suo prio grande successo, la scuola senza Pudore, Nagai offre ai lettori un primo assaggio di quelli che saranno alcuni dei tratti distintivi delle sue opere: scene erotiche e disegni sensuali uniti ad un umorismo caustico.Quella nella quale vive il giovane Gō Nagai , all’epoca è una società segnata da profonde agitazioni studentesche e tensioni sociali che lo ispirano a produrre Guerilla High. Gli anni successivi sono quelli della consacrazione , sia pe la produzione di opere come Cutie Honey e Violence Jack , sia per l’inizio del filone robotico che porterà Nagai alla grande ribalta internazionale. Il 1972 è l’anno che vede la nascita di Mazinger Z. Nagai è da sempre legato a doppio filo all’opera più rappresentativa del Sommo Poeta Dante Alighieri.Sin daglie esordi come assistente di Shōtarō Ishinomori , sviluppa un interesse crescente nei confronti di tematiche esoteriche che lo condurranno alla creazione di Mao Dante e Devilman. La dualità tra bene ed il male è uno dei temi più ricorrenti della produzione nagaiana.Nella sua piena maturità artistica affronta quindi la trasposizione a fumetti della sua più grande ispirazione con la Divina Commedia. Voi che ne pensate di questo mangaka? Quali delle sue opere avete letto e come le avete trovate? Fatecelo sapere nei commenti! -Renso- Tratto dall’articolo di Matteo de Marzo Nagai, G. (26/03/2021). La divina commedia. Milano: Edizioni bd. #animeartshare #animearte #gonagaiworld #divinacommedia #aforismi #dante #dantealighieri #inferno #operadarte #mitologiagreca #anime #cartagena #anime_sketches25 #animedoodle #seasonalanime #mangartist #mangaka #mangakawaii #drawmanga #traditionalartwork #mangaartworks #mangaillustration #hashmeapp #sunglasse #grate #creativedirection #tokyo🗼 #tokyo #japanese (presso Castelfranco Veneto) https://www.instagram.com/p/CM4ufUeha3p/?igshid=1fhjvcfi68pki
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Quanto può passare inosservata Helen nelle città di Dicotomia? 😂 Ma soprattutto, cosa ci fa a Delfi? Ricordo che Cronache di un Mesotes parte seconda è in crowdfunding! Link in biografia! ... #cronachediunmesotes #crowdpublishing #crowdfunding #fantasyitaliano #fantascienza #grecia #anticagrecia #delfi #mitologia #romanzifantascienza #libribelli #scrittoriemergenti #scritti #scrittoriesordienti #romanzifantasy #filosofia #mitologiagreca https://www.instagram.com/p/CLKNKQ2nFEU/?igshid=18hmmz6oauf9h
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verawintersautrice · 6 years
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Monster Legacy - Scilla - I write sin not tragedies (on Wattpad) https://my.w.tt/yPt3rdy8mM - Raccolta di racconti - E se i mostri che hanno popolato gli incubi degli antichi greci camminassero tra noi oggi? Nascosti ai nostri occhi, spacciandosi per semplici umani, queste creature popolano il nostro mondo. Ma se improvvisamente non avessero più voglia di vivere pacificamente insieme a noi? Il racconto - Into the monter mind- presente in questa raccolta è stato pubblicato in un'antologia edita da "VelediCarta"
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