#Fuga di cervelli
Explore tagged Tumblr posts
italianiaberlino · 28 days ago
Text
Italia, un Paese che perde i giovani: 750.000 in meno in dieci anni
L’Italia sta affrontando una crisi demografica senza precedenti, con un esodo giovanile che ha ridotto di 750.000 unità (-5,8%) la popolazione tra i 15 e i 34 anni nell’ultimo decennio. Questo fenomeno, particolarmente acuto nel Mezzogiorno, riflette problematiche strutturali che minacciano la sostenibilità socioeconomica del paese. Un’emorragia generazionale senza freni Il calo colpisce in…
0 notes
pier-carlo-universe · 3 months ago
Text
Laurea e lavoro: dove si guadagna di più? Crescita salariale nei settori e Paesi chiave
Neolaureati: stipendi in crescita in Europa, ma l’Italia arranca nel confronto globale
Neolaureati: stipendi in crescita in Europa, ma l’Italia arranca nel confronto globale Il mercato del lavoro per i neolaureati sta vivendo una trasformazione significativa, con differenze marcate a livello internazionale in termini di crescita salariale. Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio sul capitale umano di Mercer, tra il 2021 e il 2024 si è registrata una crescita importante degli…
0 notes
blogitalianissimo · 9 months ago
Note
sai tutto quello che è successo ieri mi ha fatto pensare ad una cosa…
per contesto: vivo nel sud della Svizzera, nell’unica area italofona, anche se sono italiano. Ho iniziato a riflettere su quanto queste dinamiche italiane si riflettano anche qui in Svizzera, anche se i problemi non sono nemmeno paragonabili a quelli che il sud deve affrontare. Però anche solo pensando alla percezione che quelli più a nord (o come piace a loro chiamarsi “della Svizzera centrale”) hanno di quelli al sud, in particolare del cantone italiano, quello più al sud di tutti i cantoni (che sono come le regioni), ti fa capire quanto ottusi gli uomini siano. Quanto idioti e bigotti. Quanto ripetitivi nel loro pensare. Il sud della Svizzera è percepito anche lui come una “spiaggia a basso costo con buon cibo”. Questo è quello che siamo per loro. Siamo quelli esotici che non si comprendono, perché in italia è una questione di dialetti (o comunque di lingue come il napoletano che hanno avuto una metamorfosi a partire dal latino in parallelo al volgare italiano), ma qui è una questione di lingue. Non mi sento di screditare la parte francese, spesso sono molto educati e sanno parlare sicuro anche il tedesco e l’inglese, ma spesso ti sorprendono e sanno anche l’italiano. Però gli svizzeri tedeschi (secondo me da distanziare totalmente dai tedeschi di Germania) oh poveri noi. Loro lo sanno di essere la maggioranza (non badano molto allo studio di altre lingue) e lo sanno che il nostro futuro dipende tanto dalla capacità di esprimerci nella loro lingua, che per nota personale: la odio. Suona così male, soprattutto lo svizzero tedesco (che è il loro dialetto, molto diverso dal tedesco che impari a scuola). Esiste una unica università italiana in Svizzera, la quale non ha una gamma ampia di corsi. Se vuoi fare il medico, il fisico, il chimico, letteratura straniera, psicologia e non so quanti altri devi studiare o in tedesco (miglior scelta, perché è dove ci sono le università più prestigiose) oppure in francese. E lo so che ora penserai: beh studia in italia. E ti rispondo subito dicendo: non dopo tutta quella fatica che uno fa per prendere una maturità svizzera. Perché se in italia tanti bocciano il primo anno di università, qui il vero ostacolo è il primo anno di liceo (dove mediamente quasi il 40% non ce la fa). I programmi sono diversi, ma ora non voglio scendere troppo nei dettagli. Inoltre studiare in italia per fare l’avvocato in Svizzera non funziona. Devi studiare per forza in un’altra lingua (e per forza parzialmente in tedesco, perché alcuni codici sono solo in tedesco). Molte persone della mia età se ne sono andate in altri cantoni, a settembre perderò le mie ultime amicizie del liceo di qui. La “fuga di cervelli” c’è anche qui. Eccome se c’è. Ci sono i salari più bassi, mentre le spese aumentano e la nostra lingua viene sempre messa da parte a favore del tedesco (nel nostro stesso cantone intendo). Ci sono tutti questi problemi, tutte queste dinamiche, ma poi oltre passo il confine e le carte si girano, improvvisamente gli stereotipi si invertono. Perché non parlo più una lingua estranea, solo l’accento cambia. Dei pregiudizi calano e nuovi sorgono.
Non ha letteralmente senso. Sono tutti persi in un bicchier d’acqua. Volevo concludere dicendo che queste separazioni sono assurde ed è assurdo pensare di imporre un modello del genere in Italia. Di frantumare il sogno secolare dell’unità. Chi sono queste persone contro ogni figura storicamente importante della tradizione che credeva in questo ideale? Non verranno mai ricordate e dovrebbero sperare che vada così, perché in caso contrario non sarà per buone ragioni. la Svizzera funziona con i cantoni come cantoni sovrani (qui c’è tanta indipendenza), ma funziona perché non c’è mai stato un’altro modello. L’Italia non è stata pensata così. Mi spiace per tutto quello che sta succedendo, spero in colpo di fortuna.
L'unica cosa che posso aggiungere è che la Svizzera è schifosamente ricca e ogni cantone può autonomamente sostenersi da solo, anche quello "più povero", in Italia se lo fai condanni alla povertà oltre la metà del paese e ALL'INEFFICENZA l'altra, perché la Lombardia in questi anni ci ha dimostrato di essere un disastro, e dall'autogestione s'incasinerà ancora di piu.
Per il resto per carità capisco, ma tieni conto che i problemi della Svizzera in Italia sono quintuplicati e ci sto andando piano, e non è per sminuire quello che passate voi lì ma santo iddio qua stiamo vivendo un incubo e stiamo valutando l'emigrazione
33 notes · View notes
libriaco · 9 months ago
Text
Cervelli pesanti
Ci si preoccupa della fuga dei cervelli. Giusto, ma dovremmo preoccuparci anche dei cervelli che non possono fuggire. Voglio dire, sarebbe tempo che tutti ci preoccupassimo anche di quei due terzi di connazionali che non possono sperare di esportare le loro incompetenze ed elaborare un progetto di fuga e consumano il meglio del loro potenziale nell’escogitare le astuzie utili a nascondere le loro o totali incapacità o drammatiche difficoltà di lettura, di comprensione, di calcolo: quei due terzi dei cervelli che pesano sulla nostra vita sociale e produttiva e incidono in modo pesantemente negativo sulla qualità della formazione dei loro figli.
T. De Mauro, La cultura degli italiani [2010], Roma-Napoli, Laterza, ebook 2013
25 notes · View notes
thebirdkiwi · 8 months ago
Text
no seriously I had this thing where first aid and Vortex were like schoolmates in Italy and then vortex once he hits 18 leaves for the military and at the same time First aid goes up north to go to uni and they then meet in the hospital. One being the "fuga di cervelli" because he can't fucking find a job in Italy while the other just went as well Meet back in another country because where they are from fucking suck and they miss the food and the culture but now first aid can just be chubby and happy and vortex can transition
5 notes · View notes
zibaldone-di-pensieri · 5 months ago
Text
Non diamo la cittadinanza a chi sta qui solo 5 anni e poi se ne va e magari torna solo per farsi curare
Okay, ma tecnicamente questo può farlo anche un "italiano classico" per così dire
Forse dovremmo togliere la cittadinanza a tanti che sono già italiani più che darla ad altri nuovi 🤔
Siccome l'Italia poi non è un paese in via di estinzione, con sempre meno italiani e sempre meno figli e sempre più fuga di cervelli e fuga di pensionati 👀
3 notes · View notes
orotrasparente · 2 years ago
Text
comunque secondo me questa sensazione come se i nostri politici, almeno per la stragrande maggioranza, non volessero cittadini che stanno bene, che sono felici ecc. è perché governare su delle persone, in particolare nel caso degli italiani che siamo tutti bravi a lamentarci (io soprattutto) ma poi nella pratica non facciamo nulla, che sono infelici è più facile, perché tanto ormai gran fetta della popolazione ragione con “un nome vale l’altro” e ci ritroviamo in mano a persone non competenti, ma se gran parte della popolazione fosse soddisfatta, contenta, piena di lavoro, senza limiti che incidono sulla sfera personale, (vedi etnia, sessualità ecc.) non si accontenterebbero più, non basterebbe più a nessuno quel poco che fanno al parlamento e al governo da ormai troppi anni, cadrebbero tante di quelle poltrone che si dovrebbe rifare tutto daccapo, quindi a loro va bene che siamo un popolo di “arresi” senza speranza ne futuro, a loro va bene la fuga di cervelli, va bene che in italia rimangano i razzisti, gli omofobi e che quelli bravi se li fottono in germania, in olanda, in francia ecc. perché quelli bravi noi non li vogliamo, noi vogliamo gli stupidi, gli ignoranti, perché loro li puoi controllare facilmente, quelli intelligenti no, quelli felici no, quelli che hanno voglia di fare no
5 notes · View notes
viunews · 9 hours ago
Text
Fuga di cervelli: in 13 anni persi 550.000 giovani italiani
Un arco temporale di 13 anni per registrare in Italia un esodo significativo dei sui giovani. Sono 550mila giovani italiani che, dall’età compresa tra i 18 e i 34 anni, hanno deciso di lasciare il proprio Paese in cerca di migliori opportunità lavorative, una maggiore qualità della vita o percorsi formativi più adeguati alle proprie esigenze. Una situazione alquanto paradossale se considerato che…
0 notes
b0ringasfuck · 2 months ago
Text
0 notes
pier-carlo-universe · 4 months ago
Text
La perdita dei talenti italiani: un impatto economico da 134 miliardi di euro
Il fenomeno dell'emigrazione giovanile continua a crescere, con gravi ripercussioni economiche e sociali
Il fenomeno dell’emigrazione giovanile continua a crescere, con gravi ripercussioni economiche e sociali La migrazione dei giovani talenti italiani verso l’estero rappresenta una sfida significativa per il Paese, con costi economici e sociali sempre più evidenti. Secondo il recente rapporto “I giovani e la scelta di trasferirsi all’estero” della Fondazione Nord Est, il costo della cosiddetta…
0 notes
bernar-dino-galgano · 7 months ago
Text
Il Restare, per migliorare le radici, progettando un futuro.
Il coraggio di restare in questa amara terra, ormai rimasta all’osso, le male politiche l’hanno divorata, e quindi come quei villaggi dei coloni ricercatori d’oro nelle Americhe, sono tutti fuggiti via lontano, lasciando fermo il tempo, dicono fieri che sia la fuga dei cervelli, come se chi non fugge non ne abbia, avere abbastanza cervello per fuggire via a cercare fortuna. Mentre noi stupidi…
0 notes
gennarocapodanno · 9 months ago
Text
Festa della Repubblica. L'intervento del docufilm: "Caro Presidente"
A seguito della lettera, inoltrata al presidente Mattarella, alla vigilia delle festività natalizie sulla “fuga dei cervelli” dall’Italia Gennaro Capodanno – Docufilm “Caro Presidente” La  lettera sui giovani a “Caro Presidente”             Il 2 giugno scorso di due anni fa, in occasione delle festa della Repubblica, su Rai 3, andò in onda, in prima visione assoluta, il documentario “Caro…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
newsnoshonline · 10 months ago
Text
Le sovvenzioni per gli espatriati non risolveranno la ricerca brasiliana Le sfide delle sovvenzioni per gli espatriati nel settore della ricerca brasiliana Il Consiglio nazionale delle ricerche brasiliano ha annunciato un programma di rimpatrio dei talenti per contrastare la fuga di cervelli. Tuttavia, l’iniziativa a breve termine pone dubbi sulla sua efficacia nel lungo periodo, poiché le infrastrutture e le opportunità di carriera sono limitate. La necessità di riforme strutturali per attrarre gli espatriati La mancanza di posizioni di ruolo nel sistema accademico brasiliano potrebbe scoraggiare il ritorno dei ricercatori espatriati, dimostrando la necessità di riforme profonde per garantire opportunità di carriera stabili. Le limitazioni dei precedenti programmi di internazionalizzazione
0 notes
giancarlonicoli · 11 months ago
Text
25 mar 2024 09:03
LA DISTRUZIONE DELL’ISTRUZIONE – NEL 2022 I GIOVANI CHE IN ITALIA HANNO ABBANDONATO LA SCUOLA PREMATURAMENTE SONO STATI 465 MILA, PARI ALL'11,5% DI TUTTI GLI STUDENTI TRA I 18-24 ANNI – NELLO STESSO ANNO, I “CERVELLI IN FUGA” CHE SE NE SONO ANDATI DAL PAESE PER TRASFERIRSI ALL'ESTERO SONO STATI 55 MILA – I PRIMI SONO OTTO VOLTE SUPERIORI DEI SECONDI, EPPURE LA DISPERSIONE SCOLASTICA NON È AVVERTITA COME UN’EMERGENZA DALL'OPINIONE PUBBLICA... -
(ANSA) - Nel 2022 i giovani che in Italia hanno abbandonato la scuola prematuramente sono stati 465.0001, pari all'11,5% della popolazione presente nella fascia di età compresa tra i 18-24 anni. Sempre nello stesso anno, invece, i cosiddetti 'cervelli in fuga' che se ne sono andati dal Paese per trasferirsi all'estero sono stati 55.500.
I primi, dunque, sono un numero 8 volte superiore a quello dei secondi. Lo denuncia la Cgia di Mestre, sottolineando che sono due problematiche estremamente delicate che, tuttavia, continuano ad avere, da parte dell'opinione pubblica, livelli di attenzione molto diversi.
Se la dispersione scolastica non è ancora avvertita come una piaga educativa con un costo sociale spaventoso, la 'fuga' all'estero di tanti giovani, invece, lo è, sebbene il numero della prima criticità sia molto superiore a quello della seconda.
0 notes
Text
Cgia, 500mila ragazzi hanno lasciato la scuola nel 2022
Nel 2022 i giovani che in Italia hanno abbandonato la scuola prematuramente sono stati 465.0001, pari all’11,5% della popolazione presente nella fascia di età compresa tra i 18-24 anni. Sempre nello stesso anno, invece, i cosiddetti ‘cervelli in fuga’ che se ne sono andati dal Paese per trasferirsi all’estero sono stati 55.500.     I primi, dunque, sono un numero 8 volte superiore a quello dei…
View On WordPress
0 notes
micro961 · 1 year ago
Text
Michele Bo - Il singolo “Pasticciotta alla crema” direttamente da Abu Dhabi
Il brano del cantautore sugli stores digitali e dal 1° dicembre nelle radio
Tumblr media
“Pasticciotta alla crema” è il primo singolo dell’eclettico cantautore Michele Bo, sui principali stores digitali e dal 1° dicembre nelle radio in promozione nazionale. Una ballad pop intima e delicata dagli arrangiamenti semplici e diretti, in cui la voce dell’artista si mette al servizio delle parole, della narrazione, come il classico e stimato cantautorato italiano esige. La nascita del brano è frutto di una ispirazione nascosta tra gli eventi che hanno accompagnato Michele nel suo percorso di vita. A motivarlo anche la rottura di una relazione importante con la ragazza con cui aveva condiviso il percorso di studi universitari. La proposta di lavoro e l'imminente partenza per Abu Dhabi, infatti, hanno portato con sé anche una difficile separazione. È proprio da questo episodio che nasce il brano “Pasticciotta alla crema”.
Poche settimane dopo aver preso l'aereo che lo avrebbe portato in un paese sconosciuto Michele non sapeva cosa aspettarsi. Era emozionato per la nuova avventura, ma anche emotivamente scosso per quello che era successo. Lasciava il paese in cui era cresciuto, ma più di tutto non riusciva ancora a credere che fosse finita la relazione che aveva illuminato gli ultimi anni della mia vita. Non appena si trasferì nel nuovo appartamento ad Abu Dhabi, a gennaio di quest'anno, una tra le prime cose che fece fu comprare una chitarra (dato che in aereo non era riuscito a portarla). Appena l'ha avuta tra le mani, racconta, si è chiuso in casa e ha suonato ininterrottamente per tutto il weekend. Una di quelle sere, durante uno di quei momenti particolarmente nostalgici, d'impulso, d'improvviso, ha sentito il bisogno di cantare le emozioni che provava in quel momento, e così è nata la canzone per la ragazza che aveva rapito il suo cuore.
“Le parole sono venute spontanee, gettate al vento al ritmo dei palpiti delle emozioni celate, che non aspettavano altro che essere liberate.
Un canto d'amore, di speranza e di abbandono. Una consapevolezza della distanza, ma della persistenza dei sentimenti e dei ricordi.” Michele Bo
Storia dell’artista
Classe 1997, Michele Baldo, in arte Michele Bo, è un brillante studente italiano espatriato all'estero, ora ad Abu Dhabi dove lavora come ingegnere di intelligenza artificiale. Ma l'Italia la porta nel cuore e la cultura del suo paese natale non può che manifestarsi nella musica e nella poesia. Aspirante cantautore, il suo primo brano “Pasticciotta alla crema” è uscito il 6 giugno. Michele fa parte dei tanti cervelli in fuga. Laureato in informatica nel 2020 all'Università di Trento e in neuroscienze cognitive nel 2022, con un periodo di ricerca tesi ad Amsterdam, vola a dicembre dello stesso anno ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, dove viene assunto in un centro di ricerca per lavorare sulle frontiere delle nuove tecnologie di intelligenza artificiale. Ma nel tempo libero, tra un esperimento e l'altro, una duna di sabbia e l'altra, un po' di mare e qualche trasferta a Dubai, la sua passione è la musica. Michele scrive da quando era solo un adolescente, ma solo recentemente ha preso seriamente questa passione.
Instagram: https://instagram.com/mickbo32
Tik Tok: https://tiktok.com/@mickbo32
YouTube: https://www.youtube.com/@mickbo32
Facebook: https://www.facebook.com/mickbo32
Spotify: https://open.spotify.com/artist/6FH8rkGnsOQtjAdr9Ucl8O
0 notes