#Enrico Olivieri
Explore tagged Tumblr posts
Text
29 gennaio … ricordiamo …
29 gennaio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Annie Wersching, attrice statunitense. Attiva prevalentemente in televisione, è nota per aver interpretato Amelia Joffe nella soap opera General Hospital, Renee Walker nella serie 24, Lily Salvatore nella serie The Vampire Diaries e la Regina Borg nella serie Star Trek: Picard. Ha iniziato l’attività di attrice nel 2002. Wersching ha sposato l’attore comico Stephen Full nel 2009. La coppia…
View On WordPress
#29 gennaio#Alan Ladd#Alan Walbridge Ladd Jr#Annie Wersching#Enrico Olivieri#Frances Goodrich#George R. Robertson#George Ross Robertson#Helen Darling#Helen Talbot#Howard Hesseman#Jean-Pierre Aumont#Jean-Pierre Philippe Salomons#Leif Erickson#Marie-Laure de Noailles#Marie-Laure Henriette Anne Bischoffsheim#Nazareno Fonticoli#Ricordiamo#Robert Frost#Sara Teasdale#Thelma Furness#Thelma Morgan#Ugo Bologna#Vicomtesse de Noailles#viscontessa Furness#William Wycliffe Anderson
1 note
·
View note
Text
Pesaro, torna il Grand Tour Musei : aperture straordinarie notturne e 4 proposte per conoscere la cultura della città
Pesaro, torna il Grand Tour Musei : aperture straordinarie notturne e 4 proposte per conoscere la cultura della città Torna la XVI edizione del Grand Tour Musei, l'appuntamento alla scoperta del patrimonio conservato nei musei marchigiani, promosso dall'Assessorato alla Cultura della Regione Marche e dalla Fondazione Marche Cultura, in collaborazione con il MiC - Ministero della Cultura/Direzione Regionale Musei Marche e il Coordinamento Regionale Marche di International Council of Museums (ICOM) Italia. L'iniziativa ruota attorno a due importanti eventi internazionali - la Giornata Internazionale dei Musei e la Notte dei Musei - che quest'anno coincidono in un'unica giornata: sabato 18 maggio. In programma, eventi e incontri, laboratori e inediti itinerari di visita, seguendo Il tema indicato da ICOM per la Giornata Internazionale dei Musei 2024 - Musei, Educazione e Ricerca - che sottolinea il ruolo svolto dai musei in quanto istituzioni educative dinamiche che promuovono l'apprendimento e l'arricchimento culturale con un obiettivo finale: il completo benessere della persona. Ricca e decisamente interessante la proposta di Pesaro 2024 che coinvolge diversi musei.Sabato 18 maggio Pesaro Musei offre l'apertura straordinaria fino a mezzanotte dei Musei Civici di Palazzo Mosca e di Casa Rossini e tre eventi speciali – pensando pure ai più piccoli - che coinvolgono anche il Museo Archeologico Oliveriano. Alle ore 21, "Bisbigliare d'arte", una passeggiata per bambini 5-10 anni tra i vicoli della città in cui si custodiscono saperi che verranno mormorati e intravisti con torce al chiaro di luna. Aneddoti e quesiti verranno attivati al ritrovamento di piccole tracce che conducono alla scoperta del patrimonio che ci circonda. Costo € 4, info e prenotazioni 0721 387541 [email protected]. Punto d'incontro ai Musei Civici, si consiglia di portare una torcia. Alle 23 parte la visita guidata "Eros ai musei", un percorso che mette in luce gli aspetti d'amore delle opere esposte a Palazzo Mosca e Casa Rossini, con l'accompagnamento di sensuali letture di miti e leggende. Un itinerario che nasce fondamentalmente dall'incontro delle due grandi passioni: l'arte e l'amore. Costo € 4, info e prenotazioni 0721 387541 [email protected], punto d'incontro ai Musei Civici. Ancora sabato 18 maggio (a partire dalle 17.30) l'Ente Olivieri, le associazioni L'Anfora di Novilara e Teuta Senones Pisaurenses e il Quartiere 3 - Colline e Castelli propongono 'In viaggio con la Storia', un percorso itinerante tra Pesaro e il borgo di Novilara, sulle tracce dei Piceni, l'antico popolo italico di lingua umbro-sabellica che tra IX e III sec a.C. visse nella fascia medio-adriatica delimitata al Nord dal fiume Foglia e a Sud dal fiume Tronto. La prima tappa è alle 17.30 al Museo Archeologico Oliveriano con 'Alla scoperta dei Piceni: passeggiata tra la vita e la morte' a cura di Brunella Paolini, direttrice dell'Ente Olivieri, e dell'archeologo Enrico Sartini, una visita guidata della Necropoli di Novilara conservata al Museo Archeologico Oliveriano, e alle Capanne Picene di via delle Galligarie ritenute le più antiche abitazioni di Pesaro, scoperte in uno scavo del 1977 condotto dal professor Mario Luni/Università degli Studi di Urbino. Alle 19.30 il pomeriggio continua al Castello di Novilara, con l'esposizione 'A tavola con gli antichi' che espone strumenti da cucina, corredi da banchetto, prodotti alimentari, spezie ed erbe aromatiche; i rievocatori dell'associazione Teuta Senones Pisaurenses mostreranno come i popoli antichi praticavano la caseificazione. A seguire, l'incontro a cura di Nicoletta Tagliabracci, ambasciatrice enogastronomica delle Marche 'Il miele, nettare delle Dee, bellezza e cosmesi nell'antichità': un excursus nella storia della cosmetologia antica attraverso gli affascinanti utilizzi del miele. Alle 20.45 Apericena dei sapori antichi: zuppa, formaggi e miele, uva secca e dolci, pane integrale, il tutto annaffiato da vino e idromele e allietato dalle Note Antiche al tramonto di Annalisa Cancellieri, che interpreterà brani di musica antica all'arpa celtica. Le visite guidate e le attività sono gratuite senza necessità di prenotazione a eccezione dell'apericena (costo di 15 euro, prenotazione obbligatoria 339 3707313 o 366 5408316). Info 0721 33344 [email protected]. Al Museo Nazionale Rossini, doppio appuntamento. Sabato 18 maggio alle 21, l'imperdibile visita guidata "Contaminazioni culturali: Rossini e i Giganti del suo tempo" che racconta gli incontri e le frequentazioni del genio con le più grandi personalità del suo tempo, da Paganini a Wagner che conversò con Rossini nell'ultima parte della sua vita, fino a figure di spicco del panorama politico, artistico e letterario come Metternich e Stendhal. Un percorso affascinante che sarà arricchito da un momento musicale a sorpresa a cura degli studenti del Conservatorio "G. Rossini": Ada Ricioppo (violino), Martina Giulianelli (viola), Leonardo Muccioli (violoncello). La visita è compresa nel biglietto di ingresso, prenotazione obbligatoria, info e biglietti 0721 1922156 [email protected]. Domenica 19 maggio - in occasione della Stradomenica - alle 16, la visita speciale su "La gazza ladra" nell'ambito della rassegna "Capolavori in scena. Guida alle opere di Rossini. L'appuntamento è dedicato all'opera lirica andata in scena per la prima volta il 31 maggio 1817 al Nuovo Regio Ducale Teatro alla Scala, sancendo il ritorno di Rossini a Milano, con un altro incredibile successo dopo "La pietra del Paragone" del 1812. Il soggetto dell'opera è tratto dal dramma La Pie voleuse ou La Servante de Palaiseau di Théodore Badouin d'Aubigny e Louis-Charles Caigniez del 1815, poi musicato da Rossini su libretto di Giovanni Gherardini. Secondo la critica, la partitura ha un'altissima qualità musicale e un intreccio di intensa drammaticità tipico dell'opera semiseria, che unisce commedia e tragedia, ispirandosi a fatti di cronaca veramente accaduti. Ambientata dopo la Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche, in un villaggio contadino presso Parigi, la trama narra della serva Ninetta che, vittima della calunnia e di un errore giudiziario, viene ingiustamente condannata per il furto di una forchetta d'argento durante una festa ma la colpevole era solo una gazza. L'opera divenne molto popolare fino alla fine del secolo, poi ripresa da metà Novecento, e inaugurò la prima edizione del Rossini Opera Festival nel 1980. La visita è compresa nel biglietto di ingresso (prenotazione consigliata). Info e biglietti 0721 1922156 [email protected]... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Photo
#black sunday#barbara steele#john richardson#andrea checchi#ivo garrani#arturo dominici#enrico olivieri#mario bava#1960
1 note
·
View note
Photo
The Vatican Issues a Street Art Stamp and Gets Sued
One night in early 2019, Rome street artist Alessia Babrow glued a stylized image of Christ she had made onto a bridge near the Vatican. A year later, she was shocked to learn that the Vatican had apparently used a reproduction of her image, which featured her hallmark heart emblazoned across Christ’s chest, as its 2020 Easter postage stamp.
Babrow sued the Vatican City State’s telecommunications office in a Rome court last month, alleging it was wrongfully profiting off her creativity and was violating the original intent of her artwork. The lawsuit, which is seeking nearly 130,000 euros in damages, said the Vatican never responded officially to Babrow’s attempts to negotiate a settlement after she discovered it had used her image without her consent and then allegedly sold it.
“I couldn’t believe it. I honestly thought it was a joke,” Babrow told The Associated Press in an interview, steps from St. Peter’s Square. “The real shock was that you don’t expect certain things from certain organizations.” The Vatican is home to some of the greatest artworks ever made, and it vigorously protects its right to reproduce them by enforcing its copyright over everything from the Sistine Chapel to Michelangelo’s Pieta. But now the tables have turned, and the Vatican stands accused of violating the intellectual property rights of a street artist.
Copyright lawyers familiar with the case say it is an important benchmark for Italy and evidence of the increasing appreciation for Banksy-style street art and the belief that even anonymous “guerrilla art” deserves protection against unauthorized corporate merchandising. Or, in this case, church merchandising.
Massimo Sterpi, whose Rome firm has represented Banksy’s Pest Control agency in copyright cases, said intellectual property law in much of Europe and the U.S. protects artists’ rights even if the artwork was created on public or private property illegally.
“The law considers it irrelevant if the work is made on paper, canvas or a wall or a bridge,” Sterpi said. People who then commercialize the work without making good-faith efforts to find the artist and negotiate use of the image “do so at their own risk and peril,” he said.
The Vatican stamp office declined to comment on the lawsuit, said the stamp office chief, Massimo Olivieri. The Vatican press office also declined requests for comment.
The artwork in question is a 35-centimeter-high printed picture of Christ styled on the famous work by the 19th-century German painter Heinrich Hoffmann. On Christ’s torso is Babrow’s telltale tag: An image of a human heart with the words “JUST USE IT” written graffiti-style across.
The work is part of Babrow’s “Just Use It” project, which began in 2013 and has included similar hearts on Buddhas, the Hindu deity Ganesha and the Virgin Mary that can be found on walls, stairwells and bridges around Rome, as well as on a huge version gracing a palazzo scaffolding.
The concept of the project, Babrow says, is to “promote the intelligence and the brain of the heart” in a holistic, non-judgmental way. Lawyer Mauro Lanfranconi argued in the lawsuit that by appropriating the image to promote the Catholic Church, the Vatican “irrevocably distorted” Babrow’s artistic intent and message that there are no universal truths.
Babrow says she created the Christ image on Feb. 19, 2019, and glued it soon thereafter onto a travertine marble wall just off the main bridge that leads to the Vatican, one of a dozen or so pieces of poster art she put up that night around central Rome. The work bears her scripted initials inside the heart.
She found out it had been used as the Vatican stamp when a well-known Rome street art photographer saw it and immediately recognized it as Babrow’s handiwork.
Olivieri, the Vatican’s numismatic chief, has told an Italian journalist that he took a photo of the Christ when he saw it while riding his moped one day and decided to use the image for the Easter stamp in an apparent attempt to appeal to a new generation of stamp enthusiasts.
In comments reported by the journalist in the online arts blog “Artslife.com,” Olivieri said he feared the Holy See higher-ups might resist using a hip, graffiti-style stamp for Easter. Normally the Vatican might select an Old Master to reproduce from the Vatican Museums.
“Instead, the acceptance was immediate and convinced,” Olivieri was quoted as saying.
The Vatican printed an initial 80,000 stamps of the Christ at 1.15 euros apiece, according to the lawsuit. The stamps and a commemorative folder were still on sale at the Vatican post office last week and were prominently featured at the cashier’s desk as a promotional item for sale.
Babrow’s lawyers sent a registered letter and an email to the philatelic and numismatic office identifying Babrow as the artist, the lawsuit says, but there was no written response to her request to negotiate terms of use, prompting her to sue.
“I thought they were acting in good faith, that it was true they were looking for me, like had been written in the papers,” she said. “Only it seems it wasn’t that way because they never wanted to meet with me.”
Babrow stressed that the lawsuit wasn’t an attack on the Catholic Church or Vatican, but rather an attempt to protect her rights and make sure her artwork wasn’t being used to finance things outside her control.
Copyright lawyers said the Vatican’s status as a sovereign state likely wouldn’t protect it from an Italian court’s jurisdiction, given the commercial activity occurred in Italy.
The case is somewhat surprising, given the Vatican is well-versed in intellectual property rights and has shown its eagerness to protect its own copyright over everything from the pope’s words to its vast art collections.
Years ago, the Vatican’s publishing house demanded royalties from journalists who wrote books reprinting Pope Benedict XVI’s homilies. The Vatican Museums has long required media covering news events in the museum to agree to turn over the copyright of their images, lest anyone try to reproduce a Raphael without the pope’s authorization.
Enrico Bonadio, professor of intellectual property law at the University of London’s City Law School, said street artists can use those same protections for their own creations.
“The law does not discriminate,” Bonadio said in a phone interview. “Copyright laws do not subject the protection of an artwork to the fact that it is in a gallery or a museum.”
By Nicole Winfield.
#The Vatican Issues a Street Art Stamp and Gets Sued#art#art work#art news#artist#alessia babrow#just use it#christ#christian#heart
4 notes
·
View notes
Photo
Nobody's Children (Raffaello Matarazzo, 1951) Cast: Yvonne Sanson, Amedeo Nazzari, Françoise Rosay, Folco Lulli, Enrico Olivieri, Enrica Dyrell, Teresa Franchini, Gualtiero Tumiati, Alberto Farnese, Aristide Baghetti. Screenplay: Aldo De Benedetti, based on a novel by Ruggero Rindi. Cinematography: Rodolfo Lombardi. Production design: Ottavio Scotti. Film editing: Mario Serandrei. Music: Salvatore Allegra. If you think of postwar Italian cinema in terms of the neorealism of Rossellini and De Sica, the satiric grotesquerie of Fellini, or the existential angst of Antonioni, it's worth checking out the popular film of the era as represented by Raffaello Matarazzo. He crafted a bunch of melodramas that combine the delights of soap opera, Hollywood weepies, and Italian opera libretti. Nobody's Children features the handsome Count Guido Cavalli, who is in love with the lovely Luisa, whose elderly father is the security guard at the marble quarry in Carrara, owned by the Cavalli family. But the relationship of the count and Luisa is stymied by his imperious mother, the countess, who connives with the scheming quarry foreman, Anselmo, to separate the lovers. Eventually, the count gives up Luisa to wed his mother's choice, the unwed Luisa gives birth to their child, Anselmo abducts it and makes it look like the baby died in a fire, Luisa enters a convent, the child grows up and goes in search of his parents, and ... oh, much, much more. It's all so well done that I couldn't hate myself for enjoying it as much as I did.
0 notes
Text
Susanna Messaggio: biografia della nota conduttrice televisiva
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/susanna-messaggio-biografia-della-nota-conduttrice-televisiva/111876?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=111876
Susanna Messaggio: biografia della nota conduttrice televisiva
Susanna Messaggio è una conduttrice italiana.
Nata a Milano il 30 gennaio del 1963, ha 58 anni.
Dal punto di vista dell’istruzione, la bella Susanna risulta essere laureata presso la facoltà di lingue ma anche in pedagogia. Quest’ultimo titolo le ha consentito di occuparsi di varie rubriche legate in particolar modo al settore dell’infanzia.
Tuttavia, la sua carriera nel mondo della tv comincia verso la fine degli anni ’70.
In quel periodo, debuttò con la trasmissione La Bustarella. Non molto dopo, la Messaggio raggiunge una discreta popolarità, grazie al programma Portobello.
Gli anni ’80 per lei furono l’apice del successo. Susanna infatti, prese parte a numerose produzioni televisive, basti pensare a quelle con il grande Mike Bongiorno, come ad esempio Telemike. Per quanto riguarda il settore recitazione invece, la Messaggio è comparsa in tre film, ovvero: Lui è peggio di me, Italian Fast Food e Asfalto Rosso.
Susanna Messaggio oggi
In molti si sono chiesti: ma che fine ha fatto Susanna Messaggio?
Effettivamente, non la si vede da un bel po’ sul piccolo schermo. L’anno scorso però, è stata ospite in una puntata di “Vieni da me” (il programma condotto da Caterina Balivo). Lì, ha ripercorso alcuni momenti salienti della sua carriera televisiva e ha raccontato qualcosa riguardo la sua vita privata.
Oggi Susanna è più che altro una ricercatrice. Secondo quanto riportato da varie fonti (e confermato da lei stessa), si occupa di varie tematiche molto importanti, come ad esempio la salute, il benessere ma soprattutto la psicologia dell’infanzia (restando dunque fedele al suo percorso di studi seguito ai tempi dell’Università).
Una cosa è certa: per la Messaggio il tempo sembra non essere mai trascorso. E’ una donna super affascinante, intelligente e non dimostra affatto la sua età.
Susanna Messaggio marito
Il marito di Susanna Messaggio si chiama Giorgio Olivieri.
I due si sono sposati oltre 16 anni fa, precisamente nel 2005. La nota conduttrice ha avuto tre figli, Alice (nata nel ’92 ma morta subito dopo il parto), Martina, e Iacopo.
Susanna Messaggio instagram
Per scoprire qualche informazione in più sulla vita privata di Susanna Messaggio, basta andare su Instagram.
Sulla piattaforma social infatti, ha un account ufficiale con più di 27,8 mila followers (la trovate digitando il nickname @susanna.messaggio).
Come è possibile leggere dalla bio, Susanna svolge attualmente la professione di psicopedagogista. E’ abbastanza attiva nella pubblicazione di contenuti, tant’è che potete trovare vari post e stories in evidenza in cui tratta diverse tematiche.
Susanna Messaggio programmi
Quali sono i programmi in cui ha partecipato e/o svolto il ruolo di conduttrice?
Ecco gran parte delle sue esperienze (le più significative), a partire dagli esordi fino ai primi anni ‘2000:
La bustarella (su Antennatre, nel 1979)
Portobello (su Rete 2, nel 1982)
Il cappello sulle ventitré (su Rai 2, nel 1983)
Popcorn (su Canale 5, dal 1983 al 1984)
Bis (su Canale 5, dal 1984 al 1990)
Azzurro (su Italia 1, dal 1985 al 1987, dal 1991 al 1992)
Zodiaco (su Italia 1, nel 1985)
Gran Premio Internazionale dello Spettacolo (su Canale 5, nel 1985)
Festivalbar (su Canale 5, dal 1985 al 1987; su Italia 1, dal 1989 al 1991)
Buon Anno Musica (su Canale 5, nel 1986)
Venezia ’87 (su Canale 5, nel 1987)
Parole d’oro (su Canale 5, dal 1987 al 1988)
Telemike (su Canale 5, dal 1988 al 1989)
Natale al circo (su Canale 5, nel 1989, su Italia 1, nel 1993)
Sabato al circo (su Canale 5, dal 1990 al 1991; su Italia 1, nel 1993)
Ma anche:
Circo sul ghiaccio di Mosca (su Canale 5, nel 1991)
Enrico Ruggeri in Concerto (su Italia 1, nel 1993)
Sgorbi e Bennoto presentano Persone Pulite (su Italia 1, nel 1993)
Gran Gala della Musica (su Canale 5, nel 1993)
Gran Premio Internazionale del Circo (su Rai 3, nel 1994)
Stelle a quattro zampe (su Canale 5, nel 1994)
Stelle della moda (su Rete 4, dal 1995 al 1996)
Pianeta bimbo (su Rete 4, dal 1996 al 1997)
Speciale Pitti Bimbo (su Rete 4, nel 1997)
Le Mode di Moda (su Rete 4, dal 1997 al 1998)
Sabato 4 Duemila (su Rete 4, dal 2000 al 2001)
Melaverde (su Rete 4, nel 2002)
Sapore di vino (su Rete 4, nel 2002)
0 notes
Text
Prosegue il Trofeo Rossetti ... orari del 15/09
ORE 13.00: LUSARDI CARLO vs q9/SARTORI LUCA
ORE 16.00: DE GRANDIS IGOR vs q8
ORE 16.30: PETTENON STEFANO vs CRESPI FABIO
ORE 18.00: MOROSI THOMAS vs q2
ORE 18.00: COLLA CRISTIANO vs q6
ORE 19.30: SORIA NICCOLO vs q4/LEGNANI FABIO
ORE 20.00: GENOVESI PIETRO vs vinc: PROCOPIO/MAZZETTO
ORE 21.00: CASSANI ENRICO vs q1
ORE 21.30: MELLACE THOMAS vs vinc: CARMAGNOLA/OLIVIERI
0 notes
Text
«Non possiamo permettere che ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna»: una lettera ai direttori
«Non possiamo permettere che ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna»: una lettera ai direttori (la pubblica Nazione Indiana qui) Siamo studiosi e studiose, scrittori e scrittrici, preoccupati dal dilagare dell’odio nei media italiani. Odio verso le donne, i migranti, i figli di migranti, la comunità Lgbtq. Un odio che è ormai il piatto principale di moltissimi talk show televisivi nei quali vige da tempo la politica dei microfoni aperti, senza nessuna direzione o controllo. E spesso le parole che escono fuori da alcuni dibattimenti televisivi sono parole che mettono fortemente in crisi o addirittura contraddicono l’essenza stessa della nostra Costituzione, il richiamarsi a un patto antifascista e democratico. L’attentato di Macerata, dove un simpatizzante neonazista ha cercato la strage di uomini e donne africani, è qualcosa che ci interroga nel profondo. Le vittime sono diventate il bersaglio di un uomo la cui azione terroristica si è nutrita della narrazione tossica veicolata non solo da internet ma anche dal mainstream mediatico. Dopo quello che è successo non possiamo restare in silenzio. Serve una maggiore assunzione di responsabilità, serve un nuovo patto fra chi fa comunicazione e i cittadini. Le parole di odio, lo abbiamo visto chiaramente, possono tradursi in atti di violenza omicida. Azioni che, acclamate e imitate, rischiano seriamente di innescare una spirale di violenza. Per noi è evidente che il nodo mediatico ha contribuito a produrre e legittimare lo scatenarsi delle pulsioni peggiori. Per questo chiediamo ai media di non prestare più il fianco alla propaganda d’odio, ma di compiere anzi uno sforzo nel contrastarla. Intere fette di società (per esempio i migranti e i figli di migranti) nella rappresentazione mediatica esistono pressoché solo come stereotipo o nei peggiori dei casi come bersaglio dell’odio, contraltare utile a chi fa di una propaganda scellerata il suo lavoro principale. Sappiamo che nei media lavorano seri professionisti che come noi sono molto preoccupati per la piega degli eventi. Servono contenuti nuovi, modalità diverse, linguaggi aperti e trasparenti. Non possiamo permettere che nel 2018, ad 80 anni dalle leggi razziali, ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna. Dobbiamo cambiare ora e dobbiamo farlo tutti insieme. Ne va della nostra convivenza e della nostra tenuta democratica. Quello che chiediamo non è un superficiale politically correct. Chiediamo invece una presa in carico di un mondo nuovo, il nostro, che ha bisogno di conoscersi e non odiarsi. Antonio Gramsci scriveva: Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri. Dipende da noi non lasciar nascere questi mostri. Dipende da noi evitare che torni lo spettro del fascismo nelle nostre vite. Per farlo però dobbiamo lavorare in sinergia e cambiare i mezzi di comunicazione. E dobbiamo farlo ora, prima che sia troppo tardi. Giulio Cavalli Vanessa Roghi Helena Janeczek Igiaba Scego Sabrina Varani Christian Raimo Paolo di Paolo Michela Monferrini Frederika Randall Graziano Graziani Francesca Capelli Shaul Bassi Loredana Lipperini Shulim Vogelmann Amin Nour Reda Zine Sabrina Marchetti Amir Issa Alessandro Triulzi Francesco Forlani Fiorella Leone Francesca Melandri Ilda Curti Marco Balzano Alessandro Portelli Attilio Scarpellini Filippo Tuena Francesco M.Cataluccio Laura Bosio Gianfranco Pannone Antonio Damasco Franco Buffoni Evelina Santangelo Caterina Bonvicini Lisa Ginzburg Camilla Miglio Emanuele Zinato Andrea Inglese Andrea Raos Maria Grazia Meriggi Alessandra Di Maio Roberto Carvelli Francesco Fiorentino Grazia Verasani Caterina Venturini Alessandra Carnaroli Lorenzo Declich Gennaro Carotenuto Silvia Ballestra Chiara Valerio Marco Belpoliti Paola Caridi Marco Missiroli Alessandro Robecchi Valeria Parrella Nicola Lagioia Enrico Manera Jamila Mascat Maria Luisa Venuta Rossella Milone Giacomo Sartori Antonella Lattanzi Barbara del Mercato Amara Lakhous Rino Bianchi Carola Susani Roberto Carvelli Isabella Perretti Rosa Jijon Davide Orecchio Antonella Lattanzi Simone Giusti Simone Siliani Alberto Prunetti Chiara Mezzalama Elisabetta Mastrocola Teresa Ciabatti Andrea Tarabbia Antonella Anedda Elisabetta Bucciarelli Francesco Fiorentino Paola Capriolo Paolo Morelli Simona Vinci Giorgio Vasta Orsola Puecher Antonio Scurati Vins Gallico Daniele Petruccioli Enrico Macioci Maria Grazia Calandrone Eraldo Affinati Elena Pirazzoli Leonardo Palmisano Emiliano Sbaraglia Maura Gancitano Marco Mancassola Rosella Postorino Alessandra Sarchi Carlo Lucarelli Giorgio Pecorin Gianni Biondillo Ornella Tajani Mariasole Ariot Giorgio Fontana Girolamo Grammatico Francesca Ceci Brunella Toscani Tommaso Giartosio Attilio Scarpellini Simone Pieranni Elisabetta Liguori Giuliano Santoro Orofino di Giacomelli Maria Grazia Porcelli Giovanni Contini Federico Faloppa Federico Bertoni Flaminia Bartolini Dario Miccoli Emanuela Trevisan Semi Alessandro Mari Tommaso Pincio Laura Silvia Battaglia Anna Maria Crispino Andrea Bajani Renata Morresi Francesca Fiorletta Federica Manzon Angiola Codacci Pisanelli Alessandro Chiappanuvoli Società italiana delle Storiche Benedetta Tobagi Giuseppe Genna Fabio Geda Daniele Giglioli Angelo Ferracuti Alessandro Bertante Riccardo Chiaberge Giorgio Mascitelli Gherardo Bortolotti Annamaria Ferramosca Anita Benedetti Letizia Perri Luisella Aprà Masturah Atalas Rosalia Gambatesa Barbara Summa Lorenzo D’Agostino Anna Toscano Fabrizio Botti Chiara Veltri Sergio Bellino Barbara Benini Valentina Mangiaforte Maria Motta Emanuele Plasmati Giuseppe Maimone Paolo Soraci Pina Piccolo Graziella Priulla Leonardo Banchi Valentina Daniele Massimiliano Macculi Susanna Marchesi Corrado Aiello Giovanni Scotto Liliana Omegna Domenico Conoscenti Francesco Falciani Mario Di Vito Ileana Zagaglia Maria Elena Paniconi Antonio Corsi Stefano Luzi Nicola Marino Barbara Lazzarini Antonella Bottero Camilla Mauro Pietro Saitta Gianni Montieri Francesca Del Moro Adam Atik Maurella Carbone Sabrina Fusari Francesa Perlini Antonella Bastari Donatella Libani Alessandra Pillosu Lidia Massari Gianni Girola Andrea Fasulo Lidia Borghi Roberta Chimera Gaetano Vergara Camilla Seibezzi Lisa Dal Lago Nicoletta Mazzi Annamaria Laneri Sandra Paoli Cristina Nicoletta Leonardo De Franceschi Olga Consoli Chiara Barbieri Valentina De Cillis Letizia Perri Angelo Sopelsa Alessandra Greco Simone Buratti Giacomo Di Girolamo MariaGiovanna Luini Costanza Matafù Lorenza Caravelli Elena Maitrel Cavasin Leopoldina Bernardi Donatella Favaretto Simona Brighetti Margherita D’Onofrio Ivana Buono Manuela Olivieri Maria Cristina Mannozzi Helleana Grussi Elisabetta Galeotti Antonio Sparzani (si può firmare qui)
(la pubblica Nazione Indiana qui) Siamo studiosi e studiose, scrittori e scrittrici, preoccupati dal dilagare dell’odio nei media italiani. Odio verso le donne, i migranti, i figli di migranti, la comunità Lgbtq. Un odio che è ormai il piatto principale di moltissimi talk show televisivi nei quali vige da tempo la politica dei microfoni aperti, senza nessuna direzione o controllo. E spesso le…
View On WordPress
2 notes
·
View notes
Text
di CLAUDIO GALIANI ♦
LA SQUADRA DI MARONCELLI
La banda Maroncelli si costituisce subito dopo l’8 settembre. All’inizio si compone di circa venticinque elementi. In breve tempo, con la propaganda e con l’immissione di sottufficiali e militari sbandati, si allarga notevolmente.
Questo è l’elenco dei partigiani combattenti, riconosciuto dalla Commissione regionale del Lazio il 13 gennaio 1949, con i gradi partigiani e la loro corrispondenza alla gerarchia militare.
Oltre ai settantaquattro partigiani combattenti, di cui tre feriti e quattordici morti, sono stati riconosciuti 189 patrioti, a dimostrazione di un’estesa fascia di sostenitori.
Nucleo iniziale dell’8 settembre 1943
Maroncelli Ezio Comandante Capitano
Morra Antonio Commissario “
Foschi Antonio Comandante Tenente
Antonini Secondiano Commissario “
Conti Riccardo Comandante “
Volpi Eldo Commissario “
Pistolesi Vidio “ “
Mori Libero “ “
Foschi Alessandro Vice Comandante “
Del Duca Giulio Vice Commissario “
Morra Giuseppe Ispettore Organizzativo “
Pagani Anna Comandante S.Tenente
Zamparini Orzio “ “ ferito il 6 giugno a Veiano
Pierucci Enrico “ “
Catalani Fiore “ “
Mazzella ? Commissario “
De Paolis Mario V. Comandante “
Salerni Giulio V. Commissario “
Olivieri Ermanno Intendente “
De Santis Agostino Ispettore “
Scotti Remo Capo di S. M. “
Niedda Pietro “ “
Abbadini Aldo Com.te di Squadra Maresciallo
Foschi Amerigo “ “
Comite Franco Sergente Maggiore ferito il 7 giugno ad Allumiere
Inseriti il 24 settembre
Minio Alfonso Comandante S. Tenente
Conte Raffaele “ “
Giordani Paolo Capo di S.M. “
Terribili Eritreo Commissario ”
Pierotti Italo “ “
Salerni Settimio Ispettore Organizzativo “
Piroli Nemesio V. Comandante “
Galli Antonio V. Commissario “
Ravaioli Domenico Capo di S.M. “
Mattera Francesco Com.te di Squadra Maresciallo
Vittori Vincenzo “ ”
Laurindi Alberto “ “ ferito il 29 ottobre a Bieda
Angelini Mario “ “
Bianchi Gervasio “ “
Galletti Gualtiero “ “
Rinallo Diego Com.te di Nucleo Sergente
Scotti Paolo “ “
Gaudenzi Guerrino “ “
Panico Angelo “ “
Peris Domenico “ “
Busnengo Arrigo “ “
Inseriti nelle settimane successive
Morra Alfonso Comandante S. Tenente
Faccenda Francesco Commissario “
Lucidi Roberto Com.te di Squadra Maresciallo
Stefanini Ottorino “ “
De Somma Gino “ “
Struelli Gottardo “ “
Morra Domenico “ “
Giudice Agostino “ “
Amanti Marcello “ “
Piendibene Renato Comandante di nucleo Sergente
Vegro Alberto “ “
Maroncelli Altero “ “
Rocchi Antonio “ “
Bartolini Elio “ “
Caduti civili
Consolati Romeo La Bianca, 6 ottobre 1943
Caciornia Angelo Casalone, 17 novembre 1943
Gabrielli Luigi “
Belfiore Carlo “
Santi Emiliano “
Speroni Dino Aurelia, 11 febbraio 1944
Fanelli Felice “
Caduti militari
Russo Luigi
Nobili Mariano
Nobili Orsio
Piras Antonio
Caddu Antonio
Casamassima Franco
Lai Francesco
L’identikit
Ezio Maroncelli, muratore di 33 anni, è il Comandante militare. Rilasciato il 16 agosto da Regina Coeli, dove è recluso da aprile, promuove con altri l’ organizzazione della banda. E’ interessante la testimonianza che più tardi renderà sul valore formativo che per lui ha avuto l’esperienza del carcere, dove ha potuto stringere contatti importanti. In particolare, con Filiberto Sbardella, uno dei capi di “Bandiera Rossa”, formazione comunista molto attiva a Roma e ben radicata in alcuni Comuni, come Viterbo,Tarquinia e Tuscania.
In polemica con il PCI, “Bandiera Rossa” resta ostile al Governo Badoglio e rifiuta l’ingresso nel C.L.N.
Ezio Maroncelli
Antonio Morra è il Commissario politico. Su di lui c’è poco da scoprire. Iscritto sin dalla fondazione al Partito comunista, in prima fila in tutte le azioni degli Arditi del popolo, sorvegliato speciale, confinato tre volte, agitatore permanente, garantisce anche i contatti con i militanti tolfetani, dove ha formato dal 1937 una cellula comunista.
Un ruolo di primo piano hanno Giulio Del Duca, impiegato ragioniere, e i fratelli Foschi, Antonio, Alessandro, Amerigo, commercianti.
Alessandro è anche membro del C.L.N. che si è formato il 10 settembre, riunito in un bosco di castagni, dove rappresenta la componente comunista con Antonio Morra e Persilio Persi.
I socialisti sono rappresentati nel C.L.N. da Vincenzo Benedetti e Domenico Pierucci, i democristiani da Gatta Cheren, Ortensio Pierantozzi e Agostino Mendola, il Partito d’Azione da Giocondo De Dominicis e Pietro Amorosi.
Settimio Salerni appartiene, con i fratelli Benedetto, Menotti e Augusto, ad una famiglia leggendaria del sovversivismo anarchico cittadino. Il padre Adamo e lo zio Settimio sono stati tra i più accesi partecipanti alla lotta dei portuali del 1897, arrestati e processati, ma assolti, per l’accusa di minacce verso un caporale.
Agitatore antimilitarista, tra i fondatori dell’ Arditismo locale, spirito combattente impegnato in tutti i conflitti contro le squadre fasciste, Settimio ha scontato tre anni a Lipari.
Con lui è il nipote Giulio, figlio di Menotti. Militare alla Maddalena, rientrato in continente e recluso per un breve periodo al Forte Boccea, appena liberato si trasferisce ad Allumiere per unirsi alla banda.
Italo Pierotti, portuale, è anche lui tra gli ammoniti della polizia, sotto controllo dal 1930 al 1932, noto alla polizia per la frequentazione di altri sovversivi, come Morra e Pucci.
Il padre, Pietro, è stato nel 1895 tra i fondatori del circolo socialista Karl Marx, ha guidato nel 1897 le lotte dei portuali nel corso delle quali è stato arrestato insieme a Giuseppe Alocci, è stato tra i fondatori della Cooperativa tra i lavoratori del porto.
Secondiano Antonini, nato a Priverno, muratore, è legato strettamente ad Antonio Morra. Rilasciato dal carcere insieme a Ezio Maroncelli, gli resta a fianco nella costituzione della banda.
Antonio Galli, comunista, è controllato dalla polizia sin dal 1931, perché tenta di organizzare l’eversione tra gruppi di giovani, senza apparenti successi. Ha in progetto di espatriare con Edmondo Marcucci e Gottardo Struelli. I suoi movimenti vengono seguiti costantemente fino al 1942.
Gottardo Struelli, amico di Antonio Morra, è uno dei sovversivi che hanno frequentato la famigerata osteria di via Trieste 43, vigilato speciale fin dal 1931.
Tra i patrioti vicini a Morra, di Tolfa, troviamo Gino Chiavoni, anche lui spedito al confine, Domenico Fronti e Augusto Ruina, impegnati nella nascita della cellula comunista di Tolfa alla fine degli anni 30.
Nemesio Piroli, di Allumiere, è un maturo militante, sorvegliato dal 1931. Tra i patrioti c’è il figlio Ennio, giovane universitario.
Nella lotta, cinquantenni come Antonio Morra e Nemesio Piroli militano a fianco di giovani come Marcello Amanti, diciassettenne.
Alcuni, come Renato Piendibene, Domenico Peris, Giulio Salerni, Ottorino Stefanini o Ennio Piroli non hanno compiuto i venti anni o li hanno superati da poco.
Carlo Belfiore, ucciso nel corso di in un rastrellamento, ne aveva 12.
Renato Piendibene è fuggito da La Spezia, dove era marinaio. Antifascista, oltre che per tradizione di famiglia, ”per amore del Jazz”. E’ stato arrestato dai tedeschi dopo l’8 settembre, è riuscito a fuggire travestito da prete e, raggiunta avventurosamente Allumiere, si è aggregato alla banda.
Domenico Peris, figlio di un portuale antifascista che ha partecipato alla fondazione della Cooperativa, si è allontanato dopo l’8 settembre da Roma, dove prestava servizio nel reparto dei carabinieri a cavallo, e si è unito ai partigiani di Allumiere.
Giovani sono, naturalmente, i militari aggregati, compresi i morti nello scontro a fuoco di Monte Cucco.
Abbiamo sottolineato alcuni casi, ma tutti i membri della banda, partendo dalla A di Angelini, passando per Riccardo Conti e gli Scotti, fino alla V di Vincenzo Vittori e Eldo Volpi, sono convinti militanti antifascisti.
La base sociale é sostanzialmente popolare, ma variegata: molti gli operai e i portuali, qualche artigiano e alcuni, come i Foschi, commercianti.
Gli anarchici
In entrambe le formazioni partigiane militano molti anarchici. Non è un fatto consueto.
Gli anarchici preferiscono, dove possono, formare loro proprie organizzazioni o associarsi ad altre meno ostiche al loro credo “libertario”, come “ Bandiera Rossa” o “Giustizia e Libertà”.
La loro confluenza ad Allumiere e a Bieda non si spiega col fatto banale che convivono come sfollati. Le ragioni di questa collaborazione sono forti e antiche.
Richiamano le lotte del movimento degli Arditi, una consuetudine cospirativa che si protrae lungo il ventennio, per alcuni l’ esperienza comune del confino.
Per qualche categoria, come i portuali, opera la solidarietà maturata sul posto di lavoro.
Tutti condividono in fondo una cultura della ribellione, che in alcuni casi ha reso naturale lo spostamento da un’organizzazione all’altra.
Non va sottovalutato lo spirito cameratesco temprato nelle osterie cittadine, divenute punto di ritrovo degli inquieti sovversivi, che ad ogni stormir di fronda si riaccendono e sognano il riscatto, brindando al sole dell’avvenire.
L’ora del riscatto sembra essere giunta e non si può assolutamente lasciarla sfuggire.
Le donne
All’interno di un universo quasi interamente maschile, nelle due bande operano alcune donne.
Quattro, patriote, nella banda Barbaranelli: di Bieda sono le sorelle De Santis, Maria e Caterina, e Gnocchi Antonia, di S. Giovenale Canaletti Francesca.
Quattro sono anche le donne impegnate nella banda Maroncelli.
Una, Anna Pagani, 46 anni, è partigiana combattente, le altre, la diciassettenne Adriana Randazzo, Alba Volpi e Adele Cima, sono patriote.
Adele è la degna componente di una famiglia impegnata da decenni. Salvatore Cima è stato segretario della Sezione PCI di Civitavecchia fino al 1925 e ha subìto una condanna al confino, mentre i due fratelli Aurelio e Aristodemo per il loro atteggiamento sono stati sottoposti al controllo costante della polizia.
Anna viene invece citata in una testimonianza, riportata da Ferdinando Bianchi nella sua “Storia dei Tolfetani” , resa da uno degli arrestati del 7 aprile: “ Non ci fucilarono perchè una donna di Allumiere, Anna Pagani, aveva fatto in tempo a nascondere tutte le armi destinate alla banda, i libri di Lenin e altri volantini partigiani. Se li avessero trovati non ci saremmo salvati.”
La citazione sottolinea il ruolo attivo di queste donne e la loro vigile concretezza.
In pochi giorni la banda ha raggiunto una dimensione complessa.
“ Alla fine di settembre, avendo la banda partigiana raggiunto un numero di componenti facilmente individuabili, è stato necessario stabilire vari accampamenti e creare un’organizzazione per l’approvvigionamento dei viveri e delle armi come pure all’equipaggiamento dei vari nuclei dislocati nei boschi della zona”.
This slideshow requires JavaScript.
L’altra metà della Resistenza: Targa commemorativa in ricordo del contributo femminile alla Resistenza; Ancora fischia il vento; Olema Righi; Partigiana Juna.
CLAUDIO GALIANI
… continua (il prossimo capitolo (IV) venerdì 19 luglio 2019)
ANATOMIA DI DUE BANDE (III) di CLAUDIO GALIANI ♦ LA SQUADRA DI MARONCELLI La banda Maroncelli si costituisce subito dopo l’8 settembre.
0 notes
Text
Fedeli d’Amore
Torna a casa Fedeli d’amore. Il nuovo spettacolo di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, in scena al Teatro Rasi di Ravenna
(more…)
View On WordPress
#Alessandro Pippo Bonoli#Alessandro Volpe#Anusc Castiglioni#Enrico Isola#Ermanna Montanari#Gostanza da Libbiano#Luca Pagliano#Luigi Ceccarelli#Marco Martinelli#Marco Olivieri#Simone Marzocchi#Teahupoo#Theo Angelopoulos
0 notes
Link
GROTTAMMARE – Va in archivio con successo la prima esperienza di evento pubblico “smart” che si è svolta ieri pomeriggio, domenica 10 maggio, dal vecchio incasato di Grottammare: i contatori della piattaforma Facebook, che ha ospitato la diretta streaming del taglio del nastro della riqualificata via Palmaroli, hanno registrato 1262 clic per la riproduzione del video, 2600 interazioni (tra like, commenti e condivisioni) e 12.600 persone raggiunte dall’annuncio postato sulla pagina “Città di Grottammare”.
“Esperimento molto gratificante – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – sia per i contatti che hanno seguito la diretta, sia per i contenuti che questa modalità virtuale ha permesso di trasmettere, sia soprattutto per la prova tecnica che abbiamo potuto fare di un evento culturale per la prima volta trasmesso in diretta streaming. Volevamo dare l’idea di una iniziativa professionale, curata nelle immagini, nella regia e nel ritmo, ai livelli di una trasmissione televisiva di qualità. Credo che questo obiettivo sia stato raggiunto”.
L’iniziativa salutava la conclusione di una importante opera pubblica che ha valorizzato l’accesso al vecchio incasato e che in corso di esecuzione ha fatto tornare alla luce un pezzo di storia del borgo, fino a quel momento noto solo attraverso le memorie storiche: oggi, i resti dell’impianto architettonico della Porta Maggiore sono ben visibili dall’affaccio sullo scavo archeologico in via Palmaroli.
Su questo e altre curiosità è stato costruito l’impianto dei collegamenti affidati dal servizio Cultura del Comune alla ditta RS Project di Monterubbiano. Una rete che ha riunito sulla pagina “Città di Grottammare” gli interventi degli amministratori (il sindaco Piergallini e l’assessore Manolo Olivieri, uniche presenze fisiche sul posto, oltre al conduttore Luca Stestili), il racconto degli archeologi (Sara Capriotti e Marco Menechini), il commento del presidente dei Borghi più Belli d’Italia (Fiorello Primi) ed altri ospiti, interpellati dalle loro case nelle Marche, in Umbria fino ad Innsbruck in Austria, da dove il trombonista Lito Fontana ha offerto il suo omaggio musicale.
Il video è visibile su “Città di Grottammare”. Con l’estate alle porte, l’iniziativa non resterà a lungo fine a se stessa. E’ intenzione dell’Amministrazione comunale ragionare su un calendario di intrattenimento che tenga conto sia di eventi virtuali che di eventi in presenza.
“Ora ci aspetta l’estate e posso dire con tutta franchezza che questa prova generale ci servirà per elaborare un programma di eventi fruibili in modalità virtuale, consentendo così ad alcuni festival storici della città di svolgere la loro attività anche nel 2020, in modalità smart – annuncia il primo cittadino -. La diretta di ieri, infine, ci ha consentito, tra l’altro, di comunicare all’esterno la voglia che c’è a Grottammare di continuare ad andare avanti, di ripartire nel pieno delle forze e di ospitare nuovamente i turisti che avranno voglia di scegliere la nostra città”.
“È ancora tutto incerto – precisa Piergallini -, siamo in attesa delle linee guida nazionali che diranno ai Comuni come poter organizzare eventi all’aperto. Prepariamoci comunque ad una estate che sarà molto diversa rispetto alle precedenti. Anche qualora fosse possibile tornare in piazza per festeggiare, l’amministrazione potrà organizzare manifestazioni all’aperto soltanto in estrema sicurezza. Purtroppo, per loro natura, alcuni grandi eventi di piazza non potranno essere organizzati poiché in essi sarebbe impossibile garantire il rispetto del distanziamento sociale”.
0 notes
Text
29 gennaio … ricordiamo …
29 gennaio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Enrico Olivieri, è stato un attore italiano attivo fino al 1960, noto soprattutto per i suoi ruoli come attore bambino tra il 1948 e i primi anni cinquanta. Il suo esordio al cinema risale al 1948. Diplomatosi nel frattempo ragioniere come molti altri attori bambini del cinema italiano decide di abbandonare le scene quando con la crescita i ruoli offerti e le possibilità di lavoro si…
View On WordPress
#29 gennaio#Alan Ladd#Alan Walbridge Ladd Jr#Enrico Olivieri#Helen Darling#Helen Talbot#Howard Hesseman#Jean-Pierre Aumont#Jean-Pierre Philippe Salomons#Leif Erickson#Marie-Laure de Noailles#Marie-Laure Henriette Anne Bischoffsheim#Nazareno Fonticoli#Ricordiamo#Robert Frost#Sara Teasdale#Thelma Furness#Thelma Morgan#Ugo Bologna#Vicomtesse de Noailles#viscontessa Furness#William Wycliffe Anderson
0 notes
Text
Verona: inaugurato il giardino d'estate, recuperato al degrado e restituito alla città
Verona: inaugurato il giardino d'estate, recuperato al degrado e restituito alla città. Aperto nei mesi scorsi in via sperimentale con lo spazio dedicato al gioco della dama e degli scacchi, oggi il giardino d'estate inaugura ufficialmente, pronto ad accogliere grandi e piccini in uno spazio polifunzionale e aperto a tutti. Realizzato con il contributo della Banca D'Asti. L'area in questione si trova all'angolo tra viale Cristoforo Colombo e via Vittime Civili di Guerra, una superficie di quasi 4 mila metri quadrati a ridosso del Parco delle Mura, a due passi dal quartiere di San Zeno così come da borgo Milano, dal Saval e dai quartieri Navigatori e Catena. La riqualificazione del giardino, che dopo aver ospitato negli anni 80 la balera dei veronesi ha conosciuto un lungo periodo di abbandono e degrado, è iniziata a settembre scorso per volontà dell'Amministrazione ed è il frutto di una collaborazione tra enti pubblici e privati. A fianco del Comune ci sono il Bacanal del Gnooco, a cui è affidata la gestione dell'area attraverso un patto di sussidiarietà, Amia, che ne ha effettuato la pulizia straordinaria, Agsm Aim per la parte impiantistica, e la Banca D'Asti, il soggetto privato che ha contribuito al progetto in quanto in linea con la vision aziendale di vicinanza al territorio. Il giardino sarà aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 19, fatta eccezione per il fine settimana in cui sarà fruibile anche alla sera, secondo un calendario di eventi work in progress che sarà definito con il mondo dell'associazionismo. Confermati il gioco della dama, dello scacchi e del burraco. Per i bambini è stata posizionata una pavimentazione antitrauma in gomma riciclata multicolore che propone diverse attività ludiche. Presente anche un piccolo chiosco per il ristoro. "Oggi portiamo a compimento un progetto a cui abbiamo lavorato da subito, convinti nell'importanza di restituire questa area ai veronesi. Un risultato frutto della collaborazione tra più enti e che ha visto la partecipazione di un soggetto privato, che ha sposato il progetto per la sua valenza sociale" ha detto l'assessore ai Giardini e Arredo urbano Federico Benini. "Siamo contenti di aver avuto in gestione questo luogo, a pochi passi dalla sede del Bacanal del Gnoco. Si completa un percorso iniziato con la realizzazione del Museo del Carnevale, ora l'impegno è far vivere al meglio questa area a tutti i veronesi" ha detto il presidente del Comitato Bacanal del Gnoco Valerio Corradi. "Banca D'Asti è a Verona da pochi anni ma sente forte la vicinanza con il territorio. La sinergia con il Comune per questa iniziativa va proprio in questa direzione", ha detto il Capo Area Andrea Potecchi, presente all'inaugurazione insieme al direttore della filiale veronese Francesco Pozzani. "Un modello di lavoro da replicare anche in futuro" ha aggiunto il presidente della Circoscrizione 3^ Riccardo Olivieri. "Amia ha provveduto nel corso degli ultimi mesi allo sfalcio dell'erba e di arbusti dell'intera area. Un'area di circa 4 mila metri quadrati di proprietà demaniale e che da anni versava in uno stato di degrado ed abbandono. Un importante intervento di riqualificazione ambientale e paesaggistica per riportare questa zona limitrofa al centro cittadino fruibile a cittadini e turisti" ha commentato Bruno Tacchella, presidente di Amia. Presenti all'inaugurazione anche l'on. Flavio Tosi e il consigliere regionale Enrico Corsi, oltre a consiglieri comunale e di Circoscrizione e numerosi cittadini e residenti. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Video
youtube
Bentrovati amici di ALITIA! Ho voluto con questo secondo video onorare le splendide immagini realizzate dai fotografi presenti in ALITIA PHOTOGRAPHIA. che raccontano le donne nel loro vissuto quotidiano, sublimate dalle emozioni e dalle fascinazioni presenti nella creatività e sensibilità di ogni autore/autrice. Ripercorrendo ogni fotogramma insieme alla colonna sonora da me scelta mi sono resa conto che non si trattava esclusivamente di un tributo all'universo femminile ma di una finestra aperta su ciò che sta accadendo oggi nel nostro paese e nel mondo. Quello che per ora è sospeso non è solo il tempo e la quotidianità nelle sue infinite manifestazioni ma soprattutto ciò per cui la natura umana si è evoluta così come la conosciamo oggi: la capacità di aggregazione e di socializzazione per soddisfare i bisogni primari e poter così esprimere la sua creatività e le esperienze comuni. La società attuale per sconfiggere la pandemia in atto implode dentro se stessa e segue delle norme di isolamento precise per sopravvivere ad un virus che sta mutando gli equilibri nelle nostre comunità. Oggi sono state estese a molti territori italiani delle norme che cambieranno in profondità le abitudini quotidiane, mettendo in discussione le noste certezze. Auspicando ed augurando a tutte le popolazioni coinvolte di poter superare la crisi sanitaria in atto tutti noi siamo chiamati a fare sacrifici. L'umanità esprime i propri sentimenti e bisogni, la gioia e la paura, ogni sfumatura emozionale attraverso il linguaggio del corpo umano e le arti sublimano e trasmettono alla memoria collettiva questo patrimonio che la specie umana si tramanda di generazione in generazione da secoli. In questo video è l'arte fotografica che trasmette l'abbraccio di una madre mentre allatta, tiene in braccio od accudisce i propri figli, donne in viaggio sui mezzi pubblici e nella vita che comunicano tenerezza e senso di appartenenza alla vita ed a chi l'ha loro donata. Gli autori e le autrici delle fotografie hanno fissato per sempre le loro madri, mogli, compagne di vita, figlie, sorelle, amiche, conoscenti, modelle, durante la condivisione dello spazio, del tempo e delle emozioni che li vestono, un corredo di esperienze che sinteticamente chiamiamo "Vita". Ecco bambine/i che giocano ed urlano, giovani donne che saltano sulla rena tornando bambine respirando orizzonti sconfinati, donne anziane che guardano dalla finestra o chiacchierano tra i vicoli antichi dei borghi. La fotografia ci racconta di coppie che si sposano o cresciute insieme che camminano per strada sostenendosi a vicenda, narra del bisogno di pregare insieme e di confortarsi durante i periodi storicamente più difficili della storia umana. Non mettiamo in quarantena la nostra umanità. Poter pregare insieme, stringere la mano, ricevere una carezza, rinunceremo a tutto questo ed al conforto degli amici durante un funerale, dovremo gestire non solo i lutti ma la paura e la solitudine, ci allontaneremo dall'incontro, dalle relazioni, seguendo comportamenti precisi e corretti per sconfiggere un virus che invade i corpi non le idee e lo spirito umano. Le risate dei bambini mentre giocano, una stretta di mano, il suono dei passi ed il mormorio delle voci della gente per strada rendono vive le fotografia, ci faranno provare nostalgia verso l'ordinaria vita quotidiana resa straordinaria dalle misure di sicurezza e di contenimento per sconfiggere il virus. Siamo consapevoli di dover attenerci alle norme proposte dalle autorità sanitarie e governative, rivolgiamo al futuro la promessa di non soccombere alla paura ed al panico. Alle donne di ieri, di oggi e di domani ed agli uomini che con la loro complicità accrescono il valore aggiunto di una solidarietà fra generi che ci ha fatto vincere molte sfide in passato. Il mio pensiero va a tutte le province colpite dove vivono bambini, giovani, vecchi e non solo uomini e donne. Oggi si festeggiano le conquiste sociali e giuridiche delle donne, la loro creatività e storia, la crisi sanitaria in atto che mette in discussione la salute, l'economia e le relazioni sociali ci deve far progredire e non tornare indietro nel tempo. Un abbraccio a tutti coloro che stanno affrontando questi giorni. Come dice un proverbio irlandese: " Abbiamo conosciuto altri giorni, il meglio deve ancora venire" P.P. P.P. Grazie a: Laura Domenichelli, Lore Inofa, Rosita Lusignani, Fabry Cara, Maria Grazia Formichella, Marca Barone, Zarrelli Saverio, Claudio Garofalo, Antonella Gamberucci, Rossano Percoco, Nail Gürşener, Maria Grazia Cicala, Lina Franquillo, Enrico Nocito, Jean-Charles Léon, Gina Bochis, Marina Tomasi, Roberto Burchi, Saro Di Bartolo, Pino Giuseppe Barreca, Carlo Antonio Atzori, Francesco Olivieri, Mancini Alfredo, Mimmo Disamistade, Salvatore Montemagno, Paolo Bellisai, Giovanni Paolini, Mario Antonino Ingegneri, Francesco Congedo, Mariano Zé, Ivo Ferigra, Thore Scanu, Francesco Caprino.
Women
0 notes
Link
La Tuscia del Vino 2019 di Carlo Zucchetti, Alessandra Di Tommaso e Francesca Mordacchini Alfani, Carlo Zucchetti Il Giornale Enogastronomico con il Cappello. Con Francesco Corsi, Gianluca Pepe, Marco Ceccobelli, Popartstyle Roma, Antonio Vaia, Fabrizio Picchiarelli, Riccardo Roselli, Ilaria Moscatelli, Sara Ronca, Andrea Pechini, Palombi Dante, Annamaria Olivieri, Armando Beneduce, Donata Baccelliere, Libero Bruno Maggi, Lino Catalano, Wiliam Delli Poggi, Tamara Gori, Andrea Occhipinti, Antonella Pacchiarotti, Antonio Camillo, Bernardo Barberani, Niccolo' Barberani, Enrico Neri, Enzo Barbi, Enrica Cotarella, La Palazzola | Azienda Agricola La Palazzola di Stefano Grilli, Leonardo Bussoletti Viticoltore in Narni, Leonardo Bussoletti, Ilaria Ricci, Marco Muscari, Azienda Agricola Palazzone, Giovanni Dubini, Benedetta Dubini, Pietro Dubini, Simona De Vecchis, Carla Benini, Edoardo Ventimiglia, Sergio Mottura, Sergio Mottura, Laura Verdecchia La Pazzaglia, Mariateresa Verdecchia, Alessandro Leoni, Silvia Santori, ecc. ecc. Il Gourmet Errante.
0 notes
Photo
New Post has been published on http://www.tempi-dispari.it/2018/11/20/la-conquista-dellimpero-e-le-leggi-razziali-alla-casa-del-cinema-rassegna-su-impero-italiano-in-africa-e-discriminazioni-razziali/
La conquista dell'impero e le leggi razziali: alla Casa del Cinema rassegna su Impero italiano in Africa e discriminazioni razziali
Nell’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali, registi, storici contemporanei, critici cinematografici e studiosi intendono analizzare attraverso il cinema documentario e di finzione la memoria dell’Impero africano e delle discriminazioni razziali operate in Italia e in colonia fino alla caduta del Fascismo e oltre. Nasce così una rassegna cinematografica e una giornata di studi che la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, CSC- Cineteca Nazionale e Casa del Cinema promuovono ed organizzano a Roma dal 4 al 7 dicembre p.v. alla Casa del Cinema, con un’appendice, il 12 dicembre, all’Università di Roma Tor Vergata. La conquista violenta dell’Etiopia, la dichiarazione dell’Impero, e la promulgazione delle leggi razziali sono eventi strettamente collegati tra loro: eventi che, nell’ottica del regime all’apice delle sue strutture di potere (e consenso), dovevano assicurare all’Italia un impero e alle sue genti di ‘razza’ bianca la supremazia in patria e in colonia… Se gli anni Trenta riflettono la forte discontinuità impressa allo Stato unitario dal regime fascista, essi sono un osservatorio di straordinaria importanza per cogliere le rimozioni dell’Italia contemporanea rispetto al suo passato e alle molteplici eredità e chiusure verso l’alterità nelle sue diverse forme, ieri e oggi.
IL PROGRAMMA
CASA DEL CINEMA
Rassegna cinematografica
Martedì 4 dicembre – Sala Deluxe
Ore 20,00 Proiezione speciale del film Inconscio italiano, di Luca Guadagnino (1h40’ – Istituto Luce, 2012) Sarà presente il regista Introducono Enrico Bufalini, Alessandro Triulzi, Vincenzo Maria Vita Proiezione a inviti Mercoledì 5 dicembre – Sala Kodak Ore 16,00 – Italia vittoriosa (50’ – 1937) regia sconosciuta – presenta Claudio Olivieri (Aamod) 17,00 – Stadio, di Carlo Campogalliani (62′- 1934) presenta Alessio Argentieri 18,30 – Oltremare, di Loredana Bianconi (1h 24’- 2017) presenta Dagmawi Yimer/Alessandro Triulzi 20,00 – Abuna Messias (1h 36’ – 1939) di Goffredo Alessandrini – presenta Lucia Ceci
Giovedì 6 dicembre – Sala Kodak Ore 16,00 – Sotto la croce del sud, di Guido Brignone – presenta Maria Coletti Ore 18,00 – Porrajmos, parole in musica (46’ – 2010) di Fabio Parente, Luca Ricciardi, Matteo Parisini- presenta Santino Spinelli Ore 19,00 – Pagine nascoste, di Sabrina Varani (1h 9’– 2018) presentano la regista e Luca Ricciardi Ore 21,00 – Il cavaliere di Kruja, di Carlo Campogalliani (1h18’ – 1938) presenta Roland Sejko
Venerdì 7 dicembre – Sala Deluxe
Ore 18,00 –1938. Diversi (65’ -) Introduce Giorgio Treves Ore 19,30 – Concorrenza sleale ( 1h 50’ – 2001) di Ettore Scola – presenta Silvia Scola
**********
Giornata di Studi
Venerdì 7 dicembre – Sala Kodak 9,30 Saluti Roberto Cicutto (Istituto Luce Cinecittà) e Vincenzo Maria Vita (Fondazione AAMOD)
10,00 Presiede e introduce Alessandro Triulzi
Intervengono: Gianmarco Mancosu Quando il cinema si fa regime Gian Luca Gabrielli Razza e impero visti dai banchi di scuola Lucia Ceci “Pulizia della razza”: una genealogia? Paolo Bertella Farnetti Returning & sharing: la memora coloniale Dagmawi Yimer L’esperienza di un film maker etiopico in Italia
12,00Dibattito
13,00-15,00 Pausa pranzo
15,00-17,30
Presiede Carlo Felice Casula
Intervengono: Giulia Barrera Donne imperiali e donne suddite in colonia Alessandro Volterra Le truppe coloniali tra mito e razzismo Leonardo De Franceschi Cinema italiano di oggi fra colonialismo e razzismo: memorie in conflitto Maurizio Zinni Razzismo e spettacolo nel cinema coloniale post-1936 Nadia Pizzuti Il colonialismo italiano raccontato dalle donne
17,00 Dibattito Intervento conclusivo
18,00 Ripresa rassegna Sala Deluxe (vedi sopra)
—————————————————————————————–
Martedì 12 dicembre 2018 Università di Roma Tor Vergata Sala Cinema, Macroarea di Lettere e Filosofia via Columbia 1 – Roma Ore 10,00
Proiezione del film documentario 1938.Diversi, di Giorgio Treves (65′ – 2018). Sarà presente il regista. Interverranno Lucia Ceci, Claudia Hassan, Giovanni Spagnoletti.
Un’iniziativa promossa dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e dall’Istituto Luce-Cinecittà, in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, CSC- Cineteca Nazionale, Casa del Cinema
1 note
·
View note