#David Sacco
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Minutemen Outlast Warriors
North Andover, MA – The Massachusetts Minutemen rode 26 saves from freshman goalie Michael Hrabal and two-point nights from juniors Lucas Mercuri and Scott Morrow to a 3-2 win over the Merrimack Warriors in front of 2,314 at J. Thom Lawler Arena on the Merrimack campus. Cole O’Hara gave the visiting Minutemen the early 1-0 lead when he deposited a Jack Musa cross-crease pass past Zachary…
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#Cole O&039;Hara#David Sacco#Ethan Bono#Greg Carvel#Hockey East#Lucas Mercuri#Massachusetts Minutemen#Merrimack Warriors#Michael Hrabal#NCAA Men&039;s Ice Hockey#Scott Morrow#Zachary Borgiel
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kvara si rende conto che forse la rivalità che sente per davide non è esattamente platonica. enjoy!
Lui non era mai stato un tipo molto aperto, anzi, fin da piccolo era stato un ragazzo di poche parole, che faticava a fare amicizia con gli altri. Impacciato, taciturno, goffo.
Khvicha non aveva molti posti nel mondo da chiamare casa. Certo, c'era la sua terra natale, ma ormai la Georgia si trovava a migliaia di kilometri si distanza da lui. E quella grande e strana città nella quale ora viveva, dove tutti lo trattavano come un dio, dove inneggiavano il suo nome e dove avevano esposto foto, bandiere e murales con la sua faccia e quelle dei suoi compagni, non poteva certo essere considerata davvero casa, o perlomeno non ancora. Si sentiva più come un re nel suo palazzo dorato pieno delle sue chincaglierie: bello, anche divertente viverci, ma gli mancava quel calore, quella familiarità che solo un posto che veramente si considera casa potrebbe dare.
Ma il campo. Il campo da calcio era tutta un'altra storia.
Forse era lì, solo lì, che si sentiva veramente nel luogo dove poteva essere completamente libero. Senza paranoie, senza pensieri. Gli bastava avere un pallone tra i piedi e nient'altro per tornare a respirare con leggerezza. Per tornare a sentirsi di nuovo vivo.
E non c'era momento in cui si sentiva più vivo che durante i big match, quelli contro le altre grandi squadre, quelli che contavano davvero, quelli dove giocano i fuoriclasse che ti spingono a dare il meglio di te per non esserne da meno, che ti fanno sudare ogni centimetro conquistato, ogni pallone, l'adrenalina alle stelle.
Era da poco più di un anno al Napoli, eppure già si era scontrato con alcune delle più grandi squadre europee, contro diversi calciatori che gli avevano dato filo da torcere e che gli avevano regalato la soddisfazione di un vero duello.
Eppure.
Eppure c'era qualcosa di diverso con quel Calabria.
Dal primo momento in cui si erano ritrovati faccia a faccia, con lo sguardo intenso dell'altro completamente concentrato su di lui, Khvicha era stato investito da una scarica di adrenalina diversa dalle altre. Era come se Calabria fosse il suo doppio, anticipava quasi ogni sua mossa, gli era costantemente col fiato sul collo. Khvicha era suo, e non se lo sarebbe fatto scappare per nulla al mondo.
Anche questo primo scontro di stagione non era stato diverso. Khvicha avrebbe mentito se non avesse ammesso di aver aspettato con ansia proprio il momento in cui lui e Calabria si sarebbero di nuovo ritrovati sullo stesso campo.
Alla fine però, questa volta, nessuno dei due aveva davvero vinto. Un pareggio, forse evitabile, forse no, ma comunque un pareggio. La frustrazione gli bruciava dentro. Aveva deluso i loro tifosi, per giunta in casa, e se solo quella palla fosse entrata in porta all'ultimo momento, allora –
«Hey, great match!»
Khvicha si girò verso Calabria. Gli si stava avvicinando ancora col fiatone, ma con un sorriso compiaciuto sulle labbra. Inspiegabilmente, il suo primo, irrazionale pensiero fu che gli mancava vederlo coi suoi vecchi capelli ricci.
Scosse la testa. «Yeah, you've been very good, man» gli rispose, ricambiando il sorriso.
Questa volta Calabria rise di gusto. «You're pretty good yourself!» disse, per poi avvicinarglisi ancora di più, a braccia aperte. E per quanto solitamente lui non fosse il tipo da contatto fisico ravvicinato con persone che conosceva poco, aprì a sua volta le braccia e ricambiò l'abbraccio senza un attimo di esitazione. Poteva giurare di sentire Calabria sorridere mentre gli stringeva un braccio intorno alle spalle, la mano che si alzava ad accarezzargli la testa.
Una calda sensazione che proveniva da qualche parte nella sua pancia gli risalì fino al petto. Cercò di ignorarla, focalizzandosi solo sul calore dell'abbraccio dell'altro. Respirò a fondo l'odore di sudore dell'altro per calmarsi. Sudore, erba falciata, terreno umido: quelli erano gli odori del campo, odori di casa, che non mancavano mai di farlo stare meglio. Calabria sapeva di tutti questi messi insieme, e di un altro odore che non riusciva a classificare ma che doveva essere semplicemente lui. Era un buon odore, pensò.
Quando si separarono – e oddio, quanto tempo era passato? Gli era sembrata passata un'eternità, ma dovevano essere stati solo pochi secondi – Calabria gli stava ancora sorridendo, tutto denti. Khvicha notò che quando sorrideva gli si formavano delle rughe di espressione intorno agli occhi. Perché le trovava adorabili?
Dopo un attimo di quella che per un momento gli era sembrata esitazione – doveva essere un abbaglio, esitazione per cosa? – Calabria si allontanò, salutandolo con una mano. «To the next match!» urlò, prima di raggiungere i suoi compagni.
Khvicha restituì il saluto, anche se ormai non gli stava più prestando attenzione. Al prossimo match, di nuovo. Sarebbero passati mesi prima di riscontrarsi. Non era una novità.
E allora perché il cuore gli si era stretto in petto a sentire quelle parole?
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Khvicha non aveva idea del perché, ma quell'abbraccio era stato ripreso da praticamente tutti gli account sportivi italiani.
Cioè, era solo un abbraccio. Un sacco di avversari si salutano alla fine di una partita, no? Però tutti sembravano voler elevare quel momento a picco massimo della sportività tra due avversari, per qualche strana ragione. Forse era proprio perché la rivalità tra lui e Calabria era ormai nota, e quell'abbraccio a qualcuno poteva essere sembrato strano per quello. Sbuffò. Per certe persone era davvero difficile distinguere la rivalità sul campo dalla vita vera. Lui era esattamente l'opposto, e una rivalità così sentita non poteva portargli altro che avere maggior ammirazione del suo avversario, e quell'abbraccio non ne era stato che la naturale conseguenza. Semplice rispetto reciproco. Nulla di più.
Il fatto che si fosse andato a cercare e salvare tutte le angolazioni possibili in cui i giornalisti avevano scattato quel momento era un altro discorso. Era un bel ricordo da mantenere, ecco tutto.
Fu proprio mentra scollava il feed di Instagram che si accorse che Calabria aveva messo una nuova storia. Toccò l'icona rotonda colorata senza neanche pensarci su e si ritrovò davanti la foto di loro due che si abbracciavano, con la caption Respect.
Di nuovo quella sensazione di calore in fondo allo stomaco. E stava pure sorridendo come un deficiente.
Mise un cuore alla storia e gli mandò un messaggio.
Respect to you too, brother
It was a fun match
Chiuse Instagram e bloccò lo schermo del telefono. Aspettò la bellezza di dieci secondi netti prima di sbloccarlo di nuovo per controllare se ci fosse un messaggio di risposta. Ma che cazzo gli stava prendendo.
Stava per ribloccare il telefonino e andarlo a chiudere a chiave in un cassetto per non toccarlo mai più, quando il suono di una notifica echeggiò per la stanza. Erano due messaggi di Calabria.
Li aprì subito.
It's always fun to play against you! 😉
I wish we could do it more often... ☹
Oh. Quindi anche a Calabria mancava scontrarsi con lui. Sentì il cuore iniziare a battere più forte.
Me too
Si fermò un secondo, poi aggiunse un altro messaggio:
I really like how we fit together on the field
Ecco, l'aveva inviato. Oddio, sperava di non essere andato troppo oltre con quel commento. E se avesse frainteso? Se gli avesse dato fastidio? Se –
Oh you bet we fit well together 😉
Khvicha dovette ripetersi più volte che stavano parlando solo ed esclusivamente dei loro scontri sul campo di calcio. Nient'altro.
Uno scontro sul campo particolarmente allusivo.
Cazzo cazzo cazzo.
Il suono di una nuova notifica gli evitò un crollo mentale imminente riportandolo alla realtà.
How about we see each other for a rematch next time we both have a free day? I could come to Napoli or you could come to Milano
What do you think? 😁
Khvicha rilesse quelle parole.
Cosa ne pensava? Pensava che forse, forse, quello che provava per Calabria non era solo ammirazione da avversario e che forse aveva un principio di infatuamento...
(Ripensò ai suoi occhi azzurri, ai suoi capelli ricci, al suo sorriso che gli arrivava fino agli occhi: forse il forse era un eufemismo)
...e forse questo suo infatuamento era ricambiato.
I would like that very much, Cala
La risposta arrivò dopo qualche istante.
❤
And please, call me Davide 😉
Khvicha sorrise. Forse poteva anche trovarsi a migliaia di kilometri da casa sua, ma chi lo diceva che non se ne poteva costruire una nuova dalle fondamenta?
Thank you, Davide
#kvalabria#DOVEVO scrivere qualcosa su sti due dopo i recenti risvolti#risorgo dopo millemila anni apposta per loro <3#non so perché ma davide me lo immagino un tipo molto flirty che usa un sacco le emoji asahdksdsf
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Marriage Contract by Ben Shahn, 1961, Ink, watercolor, paint, and graphite on paper
Most decorated Jewish marriage contracts use ornamental motifs as framing devices for their written Aramaic text. Ben Shahn's Ketubbah is a marked departure from this model. In the superb execution of this document, the artist has integrated floral and foliate decorations within his lyrical Hebrew calligraphy, the predominant design element.
While Shahn's artistic personality emerged through the religious themes in his illustrations for the 1931 Haggadah for Passover, he would not return to such subjects for many years. The artist spent most of the 1930s and 1940s as a social realist painter. Along with so many other painters and sculptors during those difficult years, Shahn felt that art could help right the inequities of society. His terse visual commentaries on such topical subjects as the Sacco and Vanzetti case, Nazism, poverty, and labor problems brought him great recognition as both a humanitarian and an artist. It was after World War II that he turned inward through what has been called his transition from social to personal realism. During this period he incorporated allegory and religious and philosophical symbolism in his work, often based on his own cultural heritage.
Shahn's updating of the traditional ketubbah results from his changing stylistic and subjective concerns. He became fascinated with letters, both Hebrew and English, which became essential elements in his work. This calligraphic preoccupation led to his 1954 illustrations for The Alphabet of Creation, a book which related a parable of the origin of the Hebrew alphabet. His own combination of these twenty-two letters become a personal stamp and appears on most of his prints and drawings after 1960, including this Ketubbah.
Like the butterfly stamp of James Whistler and the Japonist monogram of Toulouse-Lautrec, this symbol shows Shahn's stylistic inspiration as coming from outside mainstream Western culture. The expressive style of Shahn's Hebrew characters changes with the meaning of each theme he depicts. For this Ketubbah, which is presented at the joyous celebration of marriage, he develops a commanding but elegant Hebrew appropriate to the legal nature of the document and the solemnity of the moment-a calligraphy markedly different from the flame-like evanescences in his tribute to the Feast of Lights, Hanukkah. As had been the custom of Hebrew scribes throughout the ages, Shahn adds eccentric elements to certain letters. Most notable here is the oft-repeated, stylized Star of David.
Shahn's meandering floral and foliate forms refer to Psalm 128:3, a common visual allusion in Jewish marriage contracts: "Thy wife is a fruitful vine in the midst of thy house, thy children are as young olive trees set around thy table." (Kleeblatt, Norman L., and Vivian B. Mann. TREASURES OF THE JEWISH MUSEUM. New York: Universe Books, 1986, pp. 192-193.)
#the jewish museum ny#ben shahn#kettubot#marriage contracts#jewish art#judaica#hebrew calligraphy#calligraphy
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Aforismi e citazioni sul lavoro
Aforismi e citazioni sul lavoro Aforismi e citazioni sul lavoro, una raccolta di varie citazioni di autori famosi su una delle attività più importanti e spesso faticose della nostra società. La festa internazionale dei lavoratori si celebra il 1 maggio di ogni anno, una tradizione che continua ancora oggi in più di 60 paesi. Tutte le professioni sono delle cospirazioni contro i profani. George Bernard Shaw Il lavoro mi piace, mi affascina. Potrei starmene seduto per ore a guardarlo. Jerome Klapka Jerome Dobbiamo lavorare di meno, perché un uomo sfinito dalla fatica è costretto ad essere fedele alla propria moglie. Occorre del tempo, invece, per danzare, cantare, amare la propria donna e quella degli altri. Rajneesh Bhagwan Più desidero che qualcosa sia fatto, meno lo chiamo lavoro. Richard Bach È troppo difficile pensare nobilmente quando si pensa a guadagnarsi da vivere. Jean-Jacques Rousseau Tutti gli sventurati, tutti coloro la cui schiena brucia / sotto il sole feroce e che vanno, che vanno / con la fronte che scoppia in un lavoro infame. / Giù il cappello, borghesi. Questi sono i veri uomini. Arthur Rimbaud Lavoriamo senza pensare: è il solo mezzo per rendere sopportabile l’esistenza. Voltaire Il lavoro è uno sforzo diretto ad ottenere una remunerazione. Th. R. Malthus Si gusta doppiamente la felicità faticata. Baltasar Gracián Non voglio raggiungere l'immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo. Woody Allen Si sa che il lavoro ha sempre addolcito la vita: rimane tuttavia il fatto che non a tutti piacciono i dolciumi. Victor Hugo Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno. Ennio Flaiano L'avidità è il pungolo dell'operosità. David Hume Al mondo non ci sono che due modi per fare carriera: o grazie alla propria ingegnosità o grazie all'imbecillità altrui. La Bruyère De, Jean Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore. Bertolt Brecht E' impossibile godere appieno dell'ozio se non si ha un sacco di lavoro da fare. Jerome Klapka Jerome Il lavoro allontana tre grandi mali: la noia, il vizio ed il bisogno. Voltaire Occorre che un uomo muoia per divenire forza-lavoro. È quella morte che egli trasforma in salario. Jean Baudrillard Dopo tutto, l’intera storia del lavoro umano è una storia di resistenza all’organizzazione del lavoro, al potere politico, all’ideologia del lavoro. Vittorio Foa La grande maggioranza delle persone lavora soltanto per necessità e da questa naturale avversione umana al lavoro nascono i più difficili problemi sociali. Sigmund Freud Lavorare è meno noioso che divertirsi. Charles Baudelaire Intelligenza: quando ti accorgi che il ragionamento del tuo principale non fila. Saggezza: quando eviti di farglielo notare. Anonimo Per ridurre il costo del lavoro si potrebbe ritornare allo schiavismo puro, no! Carl William Brown Fa’ sempre qualcosa, di modo che il diavolo ti trovi sempre impegnato. San Gerolamo Alla fin fine, il lavoro rimane sempre il miglior mezzo per far passare la vita. Gustave Flaubert I consumatori ricercano la massima soddisfazione, i produttori il massimo profitto e i lavoratori devono lottare contro il massimo sfruttamento. Carl William Brown Spesso le grandi imprese nascono da piccole opportunità. Demostene Una persona che usa merci e servizi, senza produrre merci e servizi equivalenti, arreca al Paese esattamente lo stesso danno che arreca un ladro: in effetti si tratta proprio di un furto. G.B. Shaw Quando il caos è intorno a te, ricorda: quello che sopravvive alla storia è il lavoro dell'uomo. Anonimo Se il riposo non è un po' ancora lavoro, è subito noia. Jules Renard La riduzione della giornata lavorativa a un punto in cui la quantità del lavoro non impedisce lo sviluppo umano, è il primo elemento di libertà. H. Marcuse E noi qui in tuta a far la classe operaia, come dei pirla. Altan Non dimostrarti insostituibile; se non puoi essere sostituito, non sarai promosso. Anonimo Oggi anche il cretino è specializzato. Ennio Flaiano Tutti lavoriamo per arrivare al riposo: è ancora la pigrizia a renderci laboriosi. Jean-Jacques Rousseau La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca, sotto forma di lavoro liberamente salariato. G.B. Shaw Il lavoro non è altro che uno stupido sforzo per un inutile spostamento. Carl William Brown Siamo arrivati a un tal grado di imbecillità da considerare il lavoro non solo come onorevole, ma addirittura come sacro, mentre non è che una dolorosa necessità. R. de Gourmont Mani inanellate non sanno mungere vacche Mani nere e callose fanno pane bianco. Canto popolare lituano, XVIII sec. Noi viviamo nell'epoca in cui la gente è così laboriosa da diventare stupida. Oscar Wilde Il lavoro d'equipe è essenziale. Ti permette di dare la colpa a qualcun altro. Arthur Bloch Si sa che il lavoro ha sempre addolcito la vita: il fatto è che non a tutti piacciono i dolciumi. Victor Hugo Un uomo non è un pigro, se è assorto nei propri pensieri; esistono un lavoro visibile ed uno invisibile. Victor Hugo Erano in tre e si doveva eseguire un lavoro; il più forte decise che avrebbe diretto le varie fasi dell'esecuzione, il più furbo disse che avrebbe controllato il buon esito dell'operazione e al più debole non rimase altro che iniziare. Carl William Brown La paura della noia è la sola scusa del lavoro. Jules Renard Ogni volta che basta una sola persona per eseguire un compito con la dovuta applicazione, il compito viene eseguito in modo peggiore da due persone e non viene affatto eseguito se l'incarico è affidato a tre o più persone. George Washington I malvagi lavorano più duramente per andare all'inferno di quanto non facciano i giusti per andare in paradiso. Josh Billings La fatica rende le donne loquaci e ammutolisce gli uomini. Clive Staples Lewis Ad ogni periodo di attività deve seguirne uno di riposo. Mao Tse-tung Il frutto del lavoro è il più dolce dei piaceri. Luc de Clapiers de Vauvenargues Ogni abitudine rende la nostra mano più ingegnosa e meno agile il nostro ingegno. Friedrich Nietzsche L'uomo è l'unica creatura che consuma senza produrre. George Orwell Il lavoro duro paga nel lungo periodo. La pigrizia paga subito. Anonimo Il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare. Oscar Wilde La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature. Franklin Delano Roosevelt Recessione è quando il tuo vicino perde il lavoro. Depressione è quando lo perdi tu. Panico quando lo perde anche tua moglie. Boris Makaresko Il lavoro è la maledizione delle classi alcolizzate. Oscar Wilde Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione. Alessandro Morandotti Lui non sa nulla e pensa di sapere tutto: tutto ciò fa pensare chiaramente ad una carriera politica. George Bernard Shaw Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il proprio lavoro. Bertrand Russell La religione ci rende inadatti ad ignorare la nullità e ci butta nel lavoro della vita. John Updike Non un giorno senza una riga. Plinio il Vecchio Lavoro è vita, lo sai, e senza quello esiste solo paura e insicurezza. John Lennon Non ci sono lavoro stupidi, è evidente... Ma ce ne sono di quelli che vengono lasciati agli altri. Miguel Zamacoïs Il lavoro è stato il primo prezzo che si è pagato per ognicosa ed è la misura reale del valore di scambio di ogni merce. Adam Smith Il Governo ha due doveri, quello di mantenere l'ordine pubblico a qualunque costo ed in qualunque occasione, e quello di garantire nel modo più assoluto la libertà di lavoro. Giovanni Giolitti Se fai il lavoro male, dopo magari non te lo fanno fare più. Bill Watterson L'etica del lavoro è l'etica degli schiavi, e il mondo moderno non ha bisogno di schiavi. B. Russel Gli errori, come pagliuzze, galleggiano sulla superficie: chi cerca perle deve tuffarsi nel profondo. John Dryden Una piccola quantità di denaro che cambia di mano rapidamente farà il lavoro di una grande quantità che si muove lentamente. Ezra Pound L'artista è niente senza il dono, e il dono è niente senza il lavoro. Émile Zola Essere uomo è un mestiere difficile, soltanto pochi ce la fanno. Ernest Hemingway Una macchina è in grado di lavorare come cinquanta uomini comuni, ma nessuna macchina può svolgere il lavoro di un uomo straordinario. Elbert Hubbard L'opera esce più bella da una forma ribelle al lavoro dell'artista: verso, marmo, onice, smalto. Théophile Gautier Dio mi perdonerà: è il suo mestiere. Heinrich Heine La differenza tra un intellettuale e un operaio? L'operaio si lava le mani prima di pisciare e l'intellettuale dopo. Jacques Prévert Sulla tematica del lavoro potete anche leggere: Umorismo nero e lavoro Scuola, ozio e lavoro Labor Day explained Aforismi sulle pensioni Aforismi sulle pensioni di C.W. Brown Aforismi per autore Aforismi per argomento Riflessioni e pensieri Saggi e aforismi Read the full article
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Esperienza, varietà, curriculum, e sentieri battuti
Ogni tanto penso a che tipo di corridore vorrei essere. Continuo a credere che spesso facciamo le gare più per lo status che perché vorremmo facessero parte del nostro cammino. LUT, Western States, UTMB: è come se fosse una lista di gare fondamentali, con accanto una casella da spuntare. Ma sono tutte strade già battute. E se penso ai corridori che mi ispirano non mi vengono in mente grandi nomi dello sport, ma miei amici, spesso quelli col curriculum meno sorprendente. Non mi frega nulla che abbiano corso una lista di gare prestabilita. Con questo non voglio dire che le gare non siano importanti, o che l’esperienza non sia importante: non sei un ultrarunner se non corri ultramaratone, e ci sono ultramaratone più dure e più importanti di altre, non fingiamo che sia tutto uguale, Jurassic Miles non è Wasatch. Ma aver corso certe gare non ci rende automaticamente corridori d’esperienza. Se devo pensare a un corridore di 100 miglia in Italia continua a venirmi in mente sempre e soltanto un nome: Davide Grazielli. Ci sono un sacco di corridori più forti di Davide in Italia, corridori che hanno avuto risultati più importanti, corridori che hanno corso più 100 miglia di lui. Ma nessuno di loro, credo, è un interprete della distanza come lui. Per le gare che ha fatto, per la varietà soprattutto, per il fatto di essere stato tra i primi a correrle, per la maturità con cui le interpretava. Se penso a Davide non penso alle sue Western, a LUT o a UTMB, e non penso a un curriculum sterminato su UltraSignup: penso a una lista di gare relativamente contenuta, ma solida e completa, cucita su di lui. Molti corridori hanno curriculum fatti con lo stampino, Davide no, ha corso gare importanti e famose, e gare piccole che senza di lui nemmeno conosceremmo, e gare corribili e gare dure. Se penso a un corridore a cui, un giorno fra tanti tanti anni, vorrei assomigliare come maturità ed esperienza è Davide. Che non significa fare le gare che ha fatto lui come lui, ma seguire il mio percorso, indipendentemente dalla lista di cose che sembra che tutti debbano fare. Essere un corridore di 100 miglia completo, e stampare un bel tempo in una 100 miglia semi sconosciuta dell'Oregon, sarebbe davvero una figata.
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Comunque Erry è un sacco felice delle candidature ai David
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"Avremo un sacco di primi incontri come quello e ogni volta ci scopriremo in modo nuovo. Perché rinunciare a qualcosa? Perché rinunciare a tutto? Voglio tutto con te, perché solo con te posso volere tutto. Perché, forse, solo attraverso questo prodigo tutto ci verrà svelata, a poco a poco, l'essenza particolare che può crearsi tra te e me, ma mai tra altre due persone."
(David Grossman, Che tu sia per me il coltello)
#david grossman#che tu sia per me il coltello#citazioni libri#citazioni amore#citazioni tumblr#amore
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Episode 192 - Non-Fiction Graphic Novels & Comics
This episode we’re discussing the format of Non-Fiction Graphic Novels & Comics! We talk about what we even mean when we say “non-fiction,” comics vs. graphic novels, art vs. writing, memoirs vs. other stuff, and more. Plus: It’s been over 365 days since our last gorilla attack!
You can download the podcast directly, find it on Libsyn, or get it through Apple Podcasts or your favourite podcast delivery system.
In this episode
Anna Ferri | Meghan Whyte | Matthew Murray | Jam Edwards
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Things We Read (or tried to…)
Moi aussi je voulais l'emporter by Julie Delporte
This Woman's Work by Julie Delporte, translated by Helge Dascher and Aleshia Jensen
Sông by Hài-Anh and Pauline Guitton
Kimiko Does Cancer by Kimiko Tobimatsu and Keet Geniza
Why I Adopted by Husband by Yuta Yagi
The Art and Life of Hilma af Klint by Ylva Hillström, translated by Karin Eklund
Go to Sleep (I Miss You): Cartoons from the Fog of New Parenthood by Lucy Knisley
Nuking Alaska: Notes of an Atomic Fugitive by Peter Dunlap-Shohl
My Brain is Different: Stories of ADHD and Other Developmental Disorders by Monzusu, translated by Ben Trethewey
The Comic Book Guide to Growing Food: Step-by-Step Vegetable Gardening for Everyone by Joseph Tychonievich and Liz Kozik
Other Media We Mentioned
Fun Home by Alison Bechdel
Fun Home (musical) (Wikipedia)
Maus by Art Spiegelman
Persepolis by Marjane Satrapi, translated by Mattias Ripa
Ducks: Two Years in the Oil Sands by Kate Beaton
Understanding Comics by Scott McCloud
The Essential Dykes To Watch Out For by Alison Bechdel
Displacement by Lucy Knisley
Pedro and Me: Friendship, Loss, and What I Learned and Judd Winick
Melody: Story of a Nude Dancer by Sylvie Rancourt, translated by Helge Dascher
Kid Gloves by Lucy Knisley
The Mental Load by Emma
The Secret to Superhuman Strength by Alison Bechdel
What Is Obscenity?: The Story of a Good for Nothing Artist and Her Pussy by Rokudenashiko
Homestar Runner
Button Pusher by Tyler Page
Last of the Sandwalkers by Jay Hosler
Clan Apis by Jay Hosler
Ping-pong by Zviane
Dumb: Living Without a Voice by Georgia Webber
When David Lost His Voice by Judith Vanistendael
Blankets by Craig Thompson
Smile by Raina Telegmeier
Dog Man by Dav Pilkey
Sensible Footwear: A Girl's Guide by Kate Charlesworth
Links, Articles, and Things
Harvey Pekar (Wikipedia)
Joe Sacco (Wikipedia)
Japanese adult adoption (Wikipedia)
In the name of the queer: Sailor Moon's LGBTQ legacy
The Spectre of Orientalism in Craig Thompson’s Habibi
Cultural Appropriation in Craig Thompson’s Graphic Novel Habibi
35 Non-fiction Graphic Novels by BIPOC Authors
Every month Book Club for Masochists: A Readers’ Advisory Podcasts chooses a genre at random and we read and discuss books from that genre. We also put together book lists for each episode/genre that feature works by BIPOC (Black, Indigenous, & People of Colour) authors. All of the lists can be found here.
This Place: 150 Years Retold
Zodiac: A Graphic Memoir by Ai Weiwei with Elettra Stamboulis & Gianluca Costantini
Nat Turner by Kyle Baker
The Talk by Darrin Bell
The Best We Could Do by Thi Bui
I’m a Wild Seed by Sharon Lee De la Cruz
Messy Roots: A Graphic Memoir of a Wuhanese American by Laura Gao
Stamped from the Beginning: A Graphic History of Racist Ideas in America by Joel Christian Gill and Ibram X. Kendi
Wake: The Hidden History of Women-Led Slave Revolts by Rebecca Hall and Hugo Martinez
The 500 Years of Resistance Comic Book by Gord Hill
Good Talk: A Memoir in Conversations by Mira Jacob
The American Dream? A Journey on Route 66 Discovering Dinosaur Statues, Muffler Man, and the Perfect Breakfast Burrito: a Graphic Memoir by Shing Yin Khor
Banned Book Club by Kim Hyun Sook, Ryan Estrada, and Ko Hyung-Ju
In Limbo by Deb J.J. Lee
This Country: Searching for Home in (Very) Rural America by Navied Mahdavian
Mexikid: A Graphic Memoir by Pedro Martín
Monstrous: A Transracial Adoption Story by Sarah Myer
Steady Rollin': Preacher Kid, Black Punk and Pedaling Papa by Fred Noland
Citizen 13660 by Mine Okubo
Your Black Friend and Other Strangers by Ben Passmore
Kwändǖr by Cole Pauls
Worm: A Cuban American Odyssey by Edel Rodriguez
Power Born of Dreams: My Story is Palestine by Mohammad Sabaaneh
A First Time for Everything by Dan Santat
Persepolis: The Story of a Childhood by Marjane Satrapi
Grandmothers, Our Grandmothers: Remembering the "Comfort Women" of World War II by Han Seong-Won
Death Threat by Vivek Shraya and Ness Lee
Palimpsest: Documents From A Korean Adoption by Lisa Wool-Rim Sjöblom
Big Black: Stand at Attica by Frank "Big Black" Smith, Jared Reinmuth, and Améziane
Victory. Stand!: Raising My Fist for Justice by Tommie Smith, Dawud Anyabwile, and Derrick Barnes
The High Desert by James Spooner
They Called Us Enemy by George Takei, Justin Eisinger, Steven Scott, and Harmony Becker
Feelings by Manjit Thapp
The Black Panther Party: A Graphic Novel History by David F. Walker and Marcus Kwame Anderson
Now Let Me Fly: A Portrait of Eugene Bullard by Ronald Wimberly and Braham Revel
Bonus list: 21 Non-Fiction Manga
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Character Songs Tag
Got tagged by @itzsassha and although I've already done it once I wanna get into this with a couple more songs for Macha.
Game Rules: pick one of your OCs and list song(s) that fit them
1. Tori Amos - Sweet the Sting
Macha is a big Toriphile, she knows all of her albums including lyrics to a T and was elated to find the Dewdrop Inn Hotel when she had to go there for a gig.
This song is very "Macha" it's sensual but in a playful way, and she loves the rhythm of it.
2. David Rolas - Muèvelo
Vinnie put this one on her playlist she uses to time herself for gigs. He wanted her to be flustered by this, and he definitely succeeded. She can't listen to this song without blushing, but she loves it and can't get enough of it. She can not use it on gigs, though, bc it messes with her concentration.
3. Amy Shark - I said Hi
She loves the changes in tempo and the lyrics of this one. "I bet the whole world thought I would give up today." Yes, she does have a couple of days like this.
3. Stéphane Pompougnac - The Ballad of Sacco and Vanzetti
This has been a favorite of hers for a long time. The subject matter is dark, but the music is light - and that's Macha for you in a nutshell. She's been through very dark times, but she refuses to let that keep her down.
5. Damien Rice - It Takes a lot to Know a Man
She cried when she heard that song for the first time. She was at her lowest point in life, she had just left Arasaka bc of what had been done to her (I'll write something about that in the future, but it's very personal) and she needed something to let herself cry and sink into. In many ways, she was also reborn through this song.
"It takes a lot to give, to ask for help - To be yourself, to know and love what you live with"
Tagging is hard bc so many people have done this already, so feel free to ignore.
@nullvektor
@dustymagpie
@arcandoria
@nightcxty
@wastedyouth-wasteddreams
@ugh-my-back
#tag games#cyberpunk tag game#shes very soft#compared to most other lists I've seen so far#but yes#this is extremely important to her personality#she stays as soft and open as possible in a cruel and tough world#except when she's working#she shows no mercy then#so there's that#music#macha energy#macha lore#its such a fun way to flesh out characters tho#buy yes shes basically me who am i kidding#oc: macha
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Avrò il mio momento da italiana media, ma voglio commentare questa stagione di Bake Off fin'ora.
-Mi dispiace ma la ship esiste ed è innegabile. Ho convinto la mia migliore amica a guardare Bake Off letteralmente solo facendole vedere Gabriele e Tommaso insieme.
-Tommaso è tutto piccolo e carino, ma ogni volta che apre bocca tira fuori one-liner dietro one-liner e ogni volta mi spezza (per non parlare dei suoi commenti su Twitter).
-A proposito di Twitter. È. Così. Tossico. L'avevo già capito l'anno scorso con l'odio ingiustificato verso Ginevra, ma il modo in cui si offendono ogni volta che Giovina viene salvata. Dio mio, calmatevi, è uno show, non vengono ammazzati gli altri concorrenti.
-Sono abbastanza convinta da quello che ho visto che il momento in cui Gabriele dice di non conoscere Micheal Jackson sia inscenato.
-Giovanni è un mood di vita, non so da dove sia uscito fuori ma lo amo. Quando uscirà piangerò tanto.
-Idem Davide, ma più per la sua ansia che per il mood.
-Sofferto tanto per l'uscita di Xi. Per me lei, Gabriele, Tommaso, Fabio e Irene erano la top 5. Immaginatevi la mia reazione quando due di loro sono uscite una di seguito all'altra.
-Ora punto su Danila per la quota femminile della semifinale. E per orgoglio bresciano, come l'anno scorso con Davide.
-Altro mood per me era Dany. Una regina, è uscita solo per sfiga. Idem Aurèlien.
-Gli occhiali di Eleonora erano bellissimi.
-Unpopular opinion, scommetto che se Gabriele e Tommaso fossero stati insieme nella prova a squadre sarebbero andati male, tipo Chiara e Davide l'anno scorso.
-Il tema dei sogni mi piace un sacco, e fin'ora lo stanno rispettando benissimo.
-In generale amo l'amicizia che c'è fra tutti i concorrenti quest'anno. Non sono divisi in gruppetti, il che è proprio bello. Amo vedere i loro post il venerdì sera mentre guardano le puntate tutti insieme.
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Oggi una valanga di sogni autodenigratori; per lo meno in mezzo c'era David Tennant che era mio zio e mi voleva un sacco bene
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Avremo un sacco di primi incontri come quello e ogni volta ci scopriremo in modo nuovo. Perché rinunciare a qualcosa? Perché rinunciare a tutto? Voglio tutto con te, perché solo con te posso volere tutto. Perché, forse, solo attraverso questo prodigio tutto ci verrà svelato, a poco a poco, l’essenza particolare che può crearsi tra te e me, ma mai tra altre due persone.
David Grossman
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“Il quinto effetto dipende più da te, da come ti considerano gli altri. È efficace anche se ha un uso più limitato. Facci caso, ragazzo. Appena ti ritrovi a fare due chiacchiere con la persona giusta, interrompiti all’improvviso a metà del discorso, guardala dritto negli occhi e dì: “Cosa c’è che non va?” Dillo in tono preoccupato. Quella dirà: “In che senso?” E tu: “Qualcosa non va. Si capisce. Che cos’è?” E quella ti guarderà sbigottita dicendo: “Come fai a saperlo?” Non si rende conto che c’è sempre qualcosa che non va, in tutti. Spesso più di una sola cosa. Non sa che tutti vanno sempre in giro con qualcosa che non va e sono convinti di fare un grande sforzo di volontà e di controllo per impedire agli altri, che secondo loro non hanno mai niente che non va, di accorgersene. Le persone sono fatte così. Chiedi di punto in bianco cosa c’è che non va e, che decidano di vuotare il sacco o neghino fingendo che sei fuori strada, ti considereranno intuitivo e perspicace. O ti saranno grate, o si spaventeranno evitandoti a partire da quel momento. Due reazioni che hanno una loro utilità, come vedremo. Puoi giocartela come meglio credi. Funziona il novanta per cento delle volte.”
-David Foster Wallace, “Il re pallido” da "Tra sottosuolo e sole"
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Filmmaker-A-Month: Dario Argento- Extra Credit
Dario Argento: Panico (2023) Documentary
Director: Simone Scafidi Writers: Simone Scafidi, Giada Mazzoleni, Manlio Gomarasca, Davide Pulici Cinematographer: Patrizio Sacco Seen before: No
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Events 10.29 (before 1970)
312 – Constantine the Great enters Rome after his victory at the Battle of the Milvian Bridge, stages a grand adventus in the city, and is met with popular jubilation. Maxentius' body is fished out of the Tiber and beheaded. 437 – Valentinian III, Western Roman Emperor, marries Licinia Eudoxia, daughter of his cousin Theodosius II, Eastern Roman Emperor in Constantinople unifying the two branches of the House of Theodosius. 1390 – First trial for witchcraft in Paris leading to the death of three people. 1467 – Battle of Brustem: Charles the Bold defeats Prince-Bishopric of Liège. 1611 – Russian homage to the King of Poland, Sigismund III Vasa. 1621 – The London Pageant of 1621 celebrates the inauguration of Edward Barkham (Lord Mayor). 1658 – Second Northern War: Naval forces of the Dutch Republic defeat the Swedes in the Battle of the Sound. 1665 – Portuguese forces defeat the Kingdom of Kongo and decapitate King António I of Kongo, also known as Nvita a Nkanga. 1675 – Leibniz makes the first use of the long s (∫) as a symbol of the integral in calculus. 1792 – Mount Hood (Oregon) is named after Samuel Hood, 1st Viscount Hood by Lt. William E. Broughton who sighted the mountain near the mouth of the Willamette River. 1863 – Eighteen countries meet in Geneva and agree to form the International Red Cross. 1863 – American Civil War: Battle of Wauhatchie: Forces under Union General Ulysses S. Grant repel a Confederate attack led by General James Longstreet. Union forces thus open a supply line into Chattanooga, Tennessee. 1888 – The Convention of Constantinople is signed, guaranteeing free maritime passage through the Suez Canal during war and peace. 1914 – Ottoman entry into World War I. 1918 – The German High Seas Fleet is incapacitated when sailors mutiny, an action which would trigger the German Revolution of 1918–19. 1921 – United States: Second trial of Sacco and Vanzetti in Boston, Massachusetts. 1923 – Turkey becomes a republic following the dissolution of the Ottoman Empire. 1929 – Black Tuesday: The New York Stock Exchange crashes, ending the Great Bull Market of the 1920s and beginning the Great Depression. 1941 – The Holocaust: In the Kaunas Ghetto, over 10,000 Jews are shot by German occupiers at the Ninth Fort, a massacre known as the "Great Action". 1942 – The Holocaust: In the United Kingdom, leading clergymen and political figures hold a public meeting to register outrage over Nazi Germany's persecution of Jews. 1944 – The Dutch city of Breda is liberated by 1st Polish Armoured Division. 1944 – World War II: The Soviet Red Army enters Hungary. 1948 – Israeli-Palestinian conflict: Safsaf massacre: Israeli soldiers capture the Palestinian village of Safsaf in the Galilee; afterwards, between 52 and 64 villagers are massacred by the IDF. 1953 – BCPA Flight 304 DC-6 crashes near San Francisco. 1955 – The Soviet battleship Novorossiysk strikes a World War II mine in the harbor at Sevastopol. 1956 – Suez Crisis begins: Israeli forces invade the Sinai Peninsula and push Egyptian forces back toward the Suez Canal. 1957 – Israel's prime minister David Ben-Gurion and five of his ministers are injured when Moshe Dwek throws a grenade into the Knesset. 1960 – An airplane carrying the Cal Poly football team crashes on takeoff in Toledo, Ohio. 1964 – The United Republic of Tanganyika and Zanzibar is renamed to the United Republic of Tanzania. 1964 – Biggest jewel heist; involving the Star of India in the American Museum of Natural History in New York City by Murph the Surf and gang. 1967 – Montreal's World Fair, Expo 67, closes with over 50 million visitors. 1969 – The first-ever computer-to-computer link is established on ARPANET, the precursor to the Internet.
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