#Cultura e lettura
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Cagliari: Cambia l'articolazione oraria delle Biblioteche comunali nelle festività di San Saturnino e Ognisanti
Nei giorni che andranno da mercoledì 30 ottobre a domenica 3 novembre 2024, le Biblioteche comunali osserveranno, considerate le festività di San Saturnino e Ognisanti, una differente articolazione oraria. Tutte le strutture resteranno chiuse al pubblico mercoledì 30 ottobre e venerdì 1 novembre. Sia nella giornata di giovedì 31 ottobre e di sabato 2 novembre, la MEM – Mediateca del…
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Che tu sia il mio ?!
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Appunti rozzi di un lettore de "Il dottor Živago" di Pasternak su Pangea.news
Il mio articolo “Appunti rozzi di un lettore de Il dottor Živago di Pasternak” (già pubblicato su questo blog, qui) è stato riproposto su Pangea, rivista avventuriera di cultura e idee, “una delle migliori rassegne culturali in Italia”, curata dal giornalista, poeta, scrittore e critico letterario Davide Brullo e che da sempre pubblica articoli interessanti e culturalmente stimolanti. Per leggere…
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La Biblioteca Gianni Rodari di Corciano è stata riconosciuta come un punto di riferimento di eccellenza per il territorio, offrendo un servizio di alta qualità nel campo letterario e promuovendo una vasta gamma di attività culturali. L’Assessore alla Cultura, Francesco Mangano, ha recentemente incontrato il personale e i volontari della biblioteca per apprezzarne il contributo […]
#BibliotecaGianniRodari#IniziativeCulturali#InnovazioneDigitale#StrategiaOnu2030#biblioteca#lettura#volontari#EVENTI E CULTURA#San Mariano
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Più vuota è la mente di una persona, più denaro ha bisogno per riempire i suoi fine settimana. Non creando o producendo nulla da sola, deve comprare tutto per divertirsi. Invece qualcuno con un certo livello di cultura trova piacere in una buona conversazione, nella lettura di un libro o nel godersi la musica, arricchendo il suo tempo in modo più profondo e significativo.
La ricchezza che ci forniscono i libri è una vera fortuna, più duratura e pura di qualsiasi ricchezza materiale possa essere posseduta.
Fernando Savater
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Cervelli pesanti
Ci si preoccupa della fuga dei cervelli. Giusto, ma dovremmo preoccuparci anche dei cervelli che non possono fuggire. Voglio dire, sarebbe tempo che tutti ci preoccupassimo anche di quei due terzi di connazionali che non possono sperare di esportare le loro incompetenze ed elaborare un progetto di fuga e consumano il meglio del loro potenziale nell’escogitare le astuzie utili a nascondere le loro o totali incapacità o drammatiche difficoltà di lettura, di comprensione, di calcolo: quei due terzi dei cervelli che pesano sulla nostra vita sociale e produttiva e incidono in modo pesantemente negativo sulla qualità della formazione dei loro figli.
T. De Mauro, La cultura degli italiani [2010], Roma-Napoli, Laterza, ebook 2013
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(Rivolgendomi direttamente a Pavese:)
《 Sto completando la lettura di Paesi tuoi in un solo giorno, perché è molto coinvolgente.
C'è una povera ragazza uccisa da un fratell(astr)o che già prima l'aveva sverginata: una storia forte, che si mischia agli odori della campagna. C'è il protagonista, ultimo arrivato, che viene dalla civile Torino e si scontra con un ambiente rurale atavico, in apparenza accogliente - ma refrattario nel suo nucleo, composto da persone ignoranti.
La terra e il sangue sono i due elementi simbolici fondanti del mito, che si ritrovano, evidentissimi, in questo racconto.
[...] In una tua lettera dici che, se non avesse agito su di te quel poco di educazione ricevuta, saresti stato un banale "tipo da coltello". 😁
~ ~ ~
Devo ancora terminarlo, me ne restano alcune pagine, e non ho fretta. Ho letto evidenziando le rese narrative più magistrali, perché voglio capire come facevi a raccontare le cose: voglio "smontare la macchina", insomma, non solo leggere la storia per vedere come va a finire. Capisco perché sei ritenuto un autore importante: sei senza dubbio originale e "mimetico", adotti il linguaggio e persino il ritmo dei pensieri del protagonista.
Sai raccontare tanto bene le donne e l'effetto che fanno su un uomo. Infatti la povera ragazza, prima di essere uccisa, stava avendo una delicata e sensuale storia d'amore col protagonista. Ma vincono l'insensatezza e la brutalità del fratell(astr)o "tonto"...
Una lotta tra bestialità e civiltà, tra anarchia morale ed etica ragionata, tra cervello da rettile e cuore umano.
Il cittadino viene messo in mezzo e buggerato dal campagnolo, che non dispone di furbizia, ma del mero istinto dell'animale che si muove nel proprio habitat.
Si vede che avevi un rapporto ambivalente con le donne: un po' ti facevano tenerezza e le volevi coccolare, poi però pensavi a ciò che ti avevano fatto, alle tue difficoltà con loro, e allora ti saliva la rabbia e avresti voluto distruggerle insieme al dolore che ti davano.
È interessante che ti accada di provare "pena" per una ragazza: anche in questo romanzo, come già nel Diavolo sulle colline, il tuo protagonista prova questo sentimento per la ragazza che gli piace, mentre ella, avvicinando la faccia a lui perché la baci, si blocca per qualche istante, e sembra che stia cercando di guardare la propria faccia con lo sguardo di lui, temendo di non essere voluta, e rivelando la propria insicurezza.
~ ~ ~
Ho terminato di leggere nel giro di poche ore il tuo romanzo breve. Dicono che tu sia uno scrittore amato dai giovani, ma io credo che questa storia così forte, pur se il protagonista è un venticinquenne, vada letta da persone adulte ed esperienti. È una storia archetipica, mitica, sulle pulsioni maschili più turpi: violare, possedere gelosamente, uccidere la donna. Il tutto, esasperato dall'ambiente chiuso, ignorante e fatalista della campagna. Sembra una tragedia greca, una tragedia annunciata, un passaggio obbligato del destino (un po' come il tuo suicidio e altri fatti di sangue che tuttogiorno accadono).
Credo che in paradiso non si possano più scrivere opere così truculente. Chissà come ti trovi in ambiente spirituale, senza questa materia ardente da plasmare. Sono preoccupata. 😅
È una bellissima risposta, grazie. 💗 La ricorderò, perché il tuo stato è una delle mie frequenti preoccupazioni.
Ho ammirato molto la precisione e varietà lessicale nel tuo romanzo: io ti abbraccerei infinitamente anche solo per la quantità di parole che conosci e per il gusto con il quale le adoperi. Altro che ufficiale! Non ho mai considerato affascinante la divisa, non m'interessano i gradi e le cariche militari e civili, m'incanta solo la tua umanità, così com'è: gli sforzi che fai per vivere, ciò che ti si agita dentro, la tua cultura, intelligenza, buon gusto; amerei anche la tua depressione, ma amo molto di più non vederti soffrire.
Adesso continuerò a leggere le tue Lettere. Quando incontrerò lettere indirizzate a donne, cercherò di non essere gelosa, pensando che una come me non l'hai incontrata mai, e praticamente con me la tua esperienza di donne riparte da zero. 》
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4 aprile 1951
Nasce a Roma Francesco De Gregori, il Principe dei cantautori. Molti di noi sono cresciuti con la sua musica che, fatto rarissimo, si è trasmessa anche alle generazioni più giovani.
Era un frequentatore del Folkstudio, locale capitolino dove capitava di veder suonare gente come Bob Dylan, ovviamente ancora ben lontani dalla notorietà.
Il primo a portare in scena le canzoni di Francesco sarebbe stato il fratello Luigi, cui è spettato l’onore di presentare al piccolo pubblico presente Buonanotte Nina.
Il successo insperato spinge Luigi a fare pressioni sul fratello perché vinca le sue titubanze e si esibisca in pubblico.
Più che la musica Francesco respira sin da piccolo l’aria della cultura.
Con il padre bibliotecario e la mamma insegnante di lettere il giovane De Gregori sembra più intenzionato alla lettura e alla scrittura che alla musica. Poi il colpo di genio: fonde le due cose al ritmo del folk e del rock e diventa unico.
L’incontro con la chitarra avvenne solo all’età di quindici anni e sembra che la prima canzone eseguita (con discreto successo) fosse Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano.
Eppure la carriera musicale non era la prima scelta di Francesco De Gregori che tentò prima la sorte come attore partecipando a un casting per un film di Fellini.
Le doti non erano male ma l’aspetto estetico non era quello ricercato. L’appuntamento con il grande schermo è solo rimandato al 2003, quando partecipa al primo film da regista di Franco Battiato, Perdutoamor.
È spesso definito cantautore e poeta, sebbene egli preferisca essere identificato semplicemente come "artista".
È inoltre uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe Tenco e un Premio Le parole della musica.
Nel 2022 è diventato protagonista di un grande tour italiano con il suo amico Antonello Venditti, l’artista con cui aveva iniziato la carriera.
Buon compleanno Francesco ❤️
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"Una delle tante chiavi di lettura di Parthenope è che Parthenope non esista. Cioè, tutta la storia, tutta la vicenda ruota intorno a questa figura che non è altro che una sorta di sogno collettivo. E perché non esiste? Perché non esiste una ragazza così giovane che parla solo con le frasi dei film e dei romanzi, che è così bella e allo stesso tempo così clamorosamente intelligente ma ancora allo stesso tempo così ingenua. Parthenope esiste neglì occhi di chi la guarda, anzi, di chi la desidera e basta. E allora diventa l'amore impossibile di Sandrino. E diventa il sogno erotico del fratello. E diventa l'oggetto da esporre alla famiglia del camorrista. E diventa il desiderio irraggiungibile del miliardario. Diventa la santa di Napoli, diventa lo scudetto dei tifosi. Parthenope è una grande illusione collettiva. Ognuno ci vede quello che vuole, quello che desidera. Quello che spera di essere. Quando si parla di Napoli si parla di un dolce amaro perenne, come la sua bellezza e i suoi occhi tristi. Il suo profumo e la puzza di quella sigaretta sempre sulla sua bocca. E Parthenope accoglie i mostri fatti acqua salata, dove lei è nata. E forse pure lei è il mostro, bello o brutto, di questa grande fiaba che ha raccontato Sorrentino." @giuseppedorsi6332
"A me è piaciuto molto. Sicuramente è un film paraculo per mirare a dei premi, ma ho capito il messaggio, mi è arrivato quello che voleva trasmettere. Questo è un film su napoli e su come la vede lui. Partenope è napoli, i napoletani la amano alla follia, ma lei non si concede a loro, se la tira, si sente più in alto, è crudele con chi la ama davvero, mentre si concede alla mafia e alla superstizione del clero, che infatti sono gli unici che non la amano davvero e dopo averla avuta " tranquilla ti chiamo io". Il napoletano che è costretto a emigrare perché è un amore non corrisposto che finché uno è bambino va bene ma poi da grande vuole quagliare , lei gli ricorda che pure se va a milano e gli andrà bene, quando avrà un momento di debolezza, penserà che tornare da lei sia la soluzione, ma sarà troppo tardi ed è perfettamente il sentimento di chi ha lasciato Napoli, la mia ragazza è napoletana e il sentimento è quello, vai via da un luogo che ami, ma non sei ricambiato nella stessa maniera. Il dissing a sofia loren che dissa i napoletani è lo specchio di questo sentimento di amore odio con questa città . Si sono discorsi fatti più per il pubblico che tra i personaggi, ma a me piace la poetica decadentista di Sorrentino che dipinge una la dea napoli che nasce in una ricca casa e che poi va verso il declino tanto è bella che gli frega? Ma non basta la bellezza, serve la cultura per mantenere bella una società." @valerioivrelao6724
“Io non so niente, ma mi piace tutto” Parthenope
“Un napoletano non va mai a Capri in vacanza: o è troppo povero o è troppo pigro” Pranzo con il miliardario
“Il mistero è desiderio ed il funerale è il sesso” Discorso della Diva
“Alla fine della vita resterà solo l’ironia” Cardinale
“Che cosa ti piace di una donna? La schiena. Tutto il resto è pornografia” Cardinale
“Dio non ama il mare” Cardinale
“Sei bella ed indimenticabile”
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Ho deciso di riproporre un post per ringraziare i blog che seguo e per dire loro quanto sono speciali e quanto, ognuno in modo diverso abbia arricchito il mio 2022:
@animatralefiamme: la tua impronta artistica e culturale mi ha permesso di comprendere quanto,sebbene non studi poi storia dell'arte da diversi anni, l'arte sia ancora una materia che mi piace ed affascina e mi hai permesso di scoprire anche alcune opere che non conoscevo approfittando dei tuoi post. Lo stesso per l'aspetto più letterario e culturale dei tuoi post.
Hai arricchito la mia cultura personale e per questo ti ringrazio per la cura che poni nel tuo blog.
@abbicuradirisplendere : la raffinatezza e l'eleganza che il tuo blog sprigiona permette di apprezzare grazie alla semplicità dei piccoli dettagli ogni sfumatura di ciò che ti piace e che impreziosisce il tuo piccolo spazio; ti ringrazio perché con i tuoi contenuti mi ricordavi ancor più il valore delle piccole cose e la bellezza della semplicità.
@akindofartist:le diverse gradazione di colori ed emozioni dei tuoi reblog e post mi hanno permesso di trovare molti post, come avrai potuto notare tu stessa, di mio gusto in quanto rispecchiavano cosa mi piaceva o mi piace e al contempo uno stato d'animo di quel momento oppure un desiderio più o meno profondo e recondito, ti ringrazio quindi per tutte le sfumature che riesci ad inserire nel tuo spazietto e per consentirmi di trovare attraverso foto o frasi modi di esprimermi.
@al-sapore-di-sigarette: hai un blog molto personale, che racconta parti della tua storia personale attraverso la narrazione diretta di episodi o stati d'animo legati alla tua sfera personale, ma anche attraverso l'utilizzo di citazioni di libri, che ammetto non conoscessi, ma che più di una volta mi hanno incuriosita. Inoltre in alcune parole che hai postato mi sentivo capita in certe situazioni, per questo motivo ti ringrazio per aver messo per iscritto alcuni pensieri che io non avevo avuto forse il coraggio di esternare ed anche per avermi avvicinata a libri interessanti e per nulla banali. @amarocaffe : raffinato,classico ed elegante, il tuo blog ti rispecchia perché ho avuto modo di conoscerti un po' e tu sei così, nel tuo minimalismo, non scontato mal selettivo, sai usare bene l'arte oratoria e le tue parole non sono mai poste a caso. Sei una persona matura e che sa cosa vuole e per questo lavora sodo, sei ironica e intelligente. Mi fa piacere che abbiamo iniziato a parlare e quindi ti ringrazio per la possibilità che mi dai di conoscerti.
@blog-ragazza-invisibile : hai nel tuo spazio una bella varietà di contenuti e tipologie degli stessi, ritrovandomi spesso in ciò che posti lo ricondivido perché o mi piace il contenuto in sé oppure trovo in modi diversi pezzettini di me o di ciò che penso in quel momento e quindi non ho bisogno di spiegare, quindi ti ringrazio per i bei contenuti e anche per quelli che ho trovato a me più affini.
@dalprofondodellanima : Hai una bellissima tecnica di scrittura, già lo dissi, perciò applicarmi e immergermi nella lettura dei tuoi post è stimolante e mi ha permesso di riflettere e comprendere alcuni aspetti del tuo pensiero ed anche del mio per questo ti dico grazie.
@elestellequantesono : spesso sono entrata in risonanza con parti o con interi tuoi post, un po' per la bella forma in cui scrivi ed un po' per la storia contenuta in essi. Hai permesso che leggendolo potessi sia capire un po' di te che capire un po' di più si me stessa e anche di risolvere alcune diatribe e far pace con alcune situazioni, grazie.
@fabrissio4: Fabri sei sempre stato presente nonostante la grande mole di lavoro e sei sempre stato pronto ad una parola gentile o di conforto, grazie per la bella persona che sei e che si intravede nel tuo blog, non aver paura di mostrarti per come sei e sorridi. Ogni tanto riposati ok?
@frammenti--di--cuore: il tuo blog rispecchia ciò che sei anche nella tua vita quotidiana, sono abbastanza convinta di questo.
Abbiamo entrambe avuto un'esperienza non bella che spero per entrambe non si riprenderà mai più perché siamo state più forti e abbiamo saputo feci fronte; mi rivedo nelle parole che usi in alcuni post tant'è che spesso le riposto o comunque lascio un like perché mi sento compresa, quindi di ringrazio per il tatto delle tue parole e per capirmi senza conoscermi.
@frangettaa : il tuo blog mi trasmette sensazioni positive, good vibes insomma, perché si percepisce che sei una persona solare, che apprezza ciò che ha e sa come valorizzarlo, non ti abbatti e hai sempre il sorriso, quindi ti ringrazio per questa ventata che hai saputo trasmettere e che porti nel tuo blog.
@hope-now-and-live : Teresa ho avuto la fortuna sia di seguire il tuo blog, con i suoi numerosi e diversi contenuti sempre significativi, che personali e sai che mi piacciono le tue foto per la luce che infondono come la fotografa che vi sta dietro. Ho potuto vedere anche la bella ragazza che sei non solo esteticamente perché sei super carina, ma anche per la tua saggezza ed il tuo modo di esserci, ho avuto modo di ascoltarti ed anche di venire ascoltata da te e questo non ha prezzo perché la reciprocità è una qualità rara ormai, quindi grazie per le tue parole ed il tuo tempo.
@itsmyecho : la profondità, la maturità, la purezza dei post, delle frasi e delle citazioni, l'accuratezza nella scelta si cosa e quando pubblicarla, il tramsetrere dei messaggi e dei consigli ai vostri lettori senza mai imporre loro niente è una caratteristica che apprezzo e stimo in quanto a mia volta lettrice dei vostri contenuti, grazie per il vostro impegno.
@imponderabile : il tuo blog, per quanto mi concerne, trasuda dolcezza e spontaneità per questo apprezzo il suo contenuto e trovo piacevole sia guardarlo che comprenderlo e a volte anche condividerlo per permettere non solo a me di averlo, ma anche che altri possano avere interesse per il tuo blog,grazie per i tuoi post.
@lettersandpostards : apprezzo sempre i tuoi post perché sono pensato e seguono un loro criterio che non solo è piacevole alla vista, esteticamente parlando, ma ha senso proprio per come viene pensato. Conversare con te è piacevole e sei un ragazzo gentile, qualità che apprezzo molto, perciò ti ringrazio soprattutto per la tua gentilezza.
@littlespotsofmylife: mi piacciono i tuoi post e si percepisce che ti piaccia lo spagnolo o forse anche la cultura spagnola non saprei dirlo con esattezza non conoscendoti, però ho potuto apprezzare anche questa lingua per mezzo delle frasi o dei post che inserisci nel tuo blog, è piacevole imparare cose nuove quindi ti ringrazio.
@lunamarish :i tuoi post mi piacciono molto e mi piace apprezzarli e leggerli, mi piace il tuo stile e mi fa perciò piacere aver scoperto in quest'anno il tuo blog e poter vedere sempre bei contenuti.
@lasagnefrittee : la simpatia e la solarità che trasmetti attraverso il tuo blog sono uno dei motivi per il quale ho iniziato a seguirlo,inoltre porti contenuti di diverso tipo, più o meno personali, ma tutti ben corsi tra loro ed è anche piacevole vedere la cura al dettaglio e anche la tua bravura nella fotografia, almeno a mio parere posti sempre delle belle foto.
@momentidicri : ti ringrazio per la pace e la serenità che il tuo blog mi trasmette e per la bellezza e la purezza di ciò che ti piace e decidi di postare e condividere qui su questa piattaforma, la bellezza dell'impostazione del tuo spazietto è invidiabile.
mynameis-gloria : seguo il tuo blog da pochissimo, ma mi piace il calore che si intravede nella luce delle foto e anche i tuoi post, penso che ilt io blog trasmetta luce perché rifletta quella che è la tua di luce, non ti conosco abbastanza per averne certezza, ma è ciò che percepisco e ti ringrazio.
@nochkoroleva : piacevole trovare cultura, letteratura ed arte ben amalgamate insieme ed altresì piacevole scoprire nuovi artisti, scrittori ecc. che non conoscevo o conoscevo poco grazie ai tuoi post. Grazie quindi per la cura con cui scegli i post e per la conseguente opportunità di apprendimento.
@piantisorrisiparole : personale e pregno di emozioni, empatizzo con alcuni post per il loro carico emotivo e per come mi fanno riflettere, è bello nella sua personalità. Grazie.
@piccolacombattentesblog : il nome del tuo blog ti calza bene e non è scontato, i tuoi contenuti penso che siano belli e he ti rispecchino al contempo, è piacevole trovarli nella dashboard e poterli apprezzare.
@persotralestelle : Adoro come i tuoi post non siano mai ripetitivi e sono belli sia da vedere che da utilizzare come reblog perché sono curati e diversi tra loro, davvero complimenti.
@piantarampicante : sei fortissima, sebbene io ti conosca unicamente da un blog e quindi non possa dire di sapere davvero niente di te, ti vedo coraggiosa e combattiva e riesci a reagire a situazioni anche molto brutte, hai una grande forza interiore e sei bella dentro, sei bella anche fuori ovviamente però penso sia molto il riflesso di quella bellezza che non tutti riescono a cogliere in te, spero tu possa sorridere molto di più in questo nuovo anno e avere le soddisfazioni che meriti.
@princessofmistake : letteratura e cultura usufruibile da tutti, ti ringrazio perché per mezzo dei tuoi post ho potuto avvicinarmi a testi ed autori a me sconosciuti, grazie per avermi arricchita e grazie anche per le tue parole ed il tuo ascolto in quelle occasioni nelle quali abbiamo avuto piacere e modo di interloquire, grazie per la tua maturità e bellezza interiore.
@pestobarilla : La spontaneità del tuo blog ne costituisce il suo fascino, hai sempre un sorriso e non so non si può essere tristi se ci si ritrova davanti un tuo post, porti un sorriso ed allegria e penso sia un dono bellissimo il tuo, quello di far sorridere gli altri.
@quafafreddoesonosolo : non seguo da molto il tuo blog, ma è un blog piacevole ed in alcuni tuoi post posso rivedermi o rispecchiarmi come ho già detto precedentemente, perciò ti ringrazio per i tuoi contenuti.
@ragazzoarcano : quotidianamente ho il piacere di leggere e talvolta anche ricondividere o leggere nuovamente i tuoi post e le tue citazioni ed ogni volta ho l'impressione di coglierne nuove sfumature, hai un'accuratezza davvero bella nella scelta di cosa postare e in quale momento, anche per le immagini o le foto che selezioni, crei una bella visione di insieme e ti ringrazio per l'amore che metti nel tuo blog che permette di apprezzarne i contenuti e anche arricchire le proprie cobosvenze.
@scappandodaquestarealta : mi piacciono le tue frasi ed il loro significato si vede l'impegno e la profondità che ricerchi nei contenuti e che poi riesci a trasmettere.
@shadowofablackwolf: ti ringrazio perché in quest'anno ci sei sempre stato sia per ascoltarmi che in generale, ti ringrazio perché sei un buon amico e una bella persona e questo si percepisce anche dal tuo piccolo mondo, sei dolce e gentile e io non posso che sperare per te che quest'anno che sta arrivando ti porti tutti i sorrisi che meriti e tutto i colori del mondo. @staystrongwarrior : ti ringrazio e per essere stata con me quest'anno, hai una forza incredibile che nemmeno ti immagini, sei una bella persona e una favolosa amica. Adoro i tuoi post ed ancora di più te ti voglio un mondo di bene e spero tu possa sorridere sempre e trovare serenità.
@sacredheart-97 : i tuoi post più di una volta mi hanno toccata profondamente, non ti conosco se non per quello che leggo, ti ringrazio per ciò che scrivi perché rispecchia talvolta anche il mio stato d'animo e ti mando un abbraccio.
@therefore-farewell: bei post, belle citazioni e frasi anche d'autore, hai un blog davvero piacevole da scorrere e leggere lo avevo già detto, ma confermo quanto sopra perché è arricchente e ti ringrazio per questo.
@thesmellof-silence : mi piace riutilizzare i tuoi post e leggerli, perché belli ed interessanti. Grazie per la cura che hai negli stessi.
@tuseisolotu: trovo bellezza nei tuoi post e mi piace quindi vedere e rivedere i tuoi post per poterli apprezzare. @un-mei-no-akai-ito : siamo simili e mi rispecchio in alcuni tuoi interessi o modi di pensare, apprezzo i tuoi contenuti e sei gentile e dolce, davvero una bella persona, ti mando un abbraccio.
@ulricrank : grazie per esserxi stato in quest anno, per il tuo sostegno ed appoggio e per altri mille motivi. Torna presto a scrivere i tuoi bei post ok?
@vaerjs :
hai una maturità bella e rara, sei davvero brava in ciò che fai e non ti arrendi nonostante le difficoltà, apprezzo il tuo blog per le foto e per i contenuti.
@vita-sardanapalesca : artisticità, bellissime foto con soggetti d'arte, personalità bella colorata una pennellata di vita e di colore.
@vivimaperchi : hai dei bei post piacevoli così come il tuo blog quindi è bello poterlo apprezzare.
@zibaldone-di-pensieri: blog di un mezzo matto, sconsigliata la visione as un pubblico noioso, scherzo ovviamente, ti voglio bene e ti ringrazio per essere così come sei anche se sei matto.
@whoslexa: mi piace leggere i tuoi post e se posso anche consigliarti, sei te stessa anche con le tue piccole ansie e paranoie, ciò ti rende autentica al 100% nella tua spontaneità e semplicità.
@50-sfumature-di-indaco : belle frasi, anche in inglese, contenuti che rendono il blog davvero interessante e particolare, piacevole da vedere e scoprire.
@9760km : profondità e leggerezza che rendono il tutto coeso ed elegante, è piacevole e spontaneo.
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Una Maledetta Notte d'Autunno di Pietro Bertino: Il Monaco Indaga e Svela gli Oscuri Segreti di Genova. Recensione di Alessandria today
Un thriller avvincente che intreccia indagini, filosofia zen e complotti in una città dalle mille ombre
Un thriller avvincente che intreccia indagini, filosofia zen e complotti in una città dalle mille ombre “Una maledetta notte d’autunno”, scritto da Pietro Bertino, è un romanzo che cattura l’essenza di una Genova oscura e complessa, dove il crimine e la corruzione si celano dietro una facciata di rispettabilità. Pubblicato il 30 settembre 2024, il libro appartiene alla serie “Il Monaco Indaga”,…
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Ultimamente si inizia a parlare con un po' meno timidezza di un problema matematico tutto sommato abbastanza semplice:
Se uno stato prevede un calendario scolastico che annovera fra le 13 e le 14 settimane continuative di ferie estive (escluse quindi ferie natalizie e pasquali) e contratti lavorativi che prevedono in media (quando regolari) 22 giorni in un intero anno (incluse quindi ferie natalizie e pasquali), si spieghi: 1) con che faccia rappresentanti di suddetto stato possono parlare di diritto al lavoro e parità di genere o di crisi della natalità 2) come coppie di genitori lavoratori ci possono mettere una pezza
Risposte: 1) da culo o di bronzo (valide entrambe) 2) secondo l'equazione:
Gestione estiva cinni = € + N² + Lm
Dove € è la pecunia, N sono i nonni, Lm è lavorare di merda (ove uno di questi addendi tende allo zero, gli altri dovranno essere aumentati di conseguenza).
In questo emblematico articolo la situazione è descritta in maniera più circostanziata e impietosa: https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/sono-una-madre-parcheggina-e-per-questo-odio-lestate-hld1bsfn anche se manca completamente (e mi rendo conto di essere un disco rotto) una chiave di lettura di classe, perché i genitori che hanno carenze economiche (o di nonni) rischiano di offrire ai propri figli (ma anche a sé stessi) un periodo estivo di qualità radicalmente diversa rispetto ad altri genitori con prevedibili effetti negativi sulla mobilità sociale.
La questione è comunque complessa perché come tocchi, sbagli. Come dice un amico, il dramma è che sotto sotto è una guerra fra poveri; chiunque proverà a risolverla scontenterà inevitabilmente una fettona di persone (che è poi uno dei motivi per cui a livello nazionale nessuno sul tema muove un dito da mezzo secolo) (oltre al fatto che finché le guerre restano fra poveri, non c'è forte motivazione a intervenire).
A livello di indirizzo, anche volendo ignorare completamente l'articolo 31 della ns. costituzione (no, il gruppo musicale non ha preso il nome da quello) che recita che la Repubblica "protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo." credo valga la pena farsi un paio di domande sul modello di nucleo familiare che uno stato vorrebbe promuovere perché allo stato attuale non è uno sport agevole per coppie di lavoratori e in media queste difficoltà pesano prevalentemente sulla componente femminile.
Questo scritto in realtà è nato da aneddoti personali elevati a considerazioni generiche (che è sempre indice di grande qualità), visto che sono ormai svariate estati che vedo amiche lavoratrici e amici lavoratori (ma prevalentemente amiche lavoratrici) avere un evidente aumento di stress e flessione di benessere psico-fisico con saltuarie penalizzazioni lavorative (quando non direttamente abbandono temporaneo o permanente del posto di lavoro) dovute all'organizzazione estiva dei propri figli.
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UNA QUESTIONE CULTURALE
Quando, sotto l’onda emotiva provocata da uno spaventoso fatto di cronaca (come nel caso recente del giovane uomo che ha ucciso la compagna), ci sentiamo in dovere di esprimere tutta la nostra indignazione e la nostra rabbia, spesso, cercando di non essere impulsivi e alla disperata ricerca di una causa per fatti che non riusciamo razionalmente a spiegarci, diciamo che “è una questione culturale” e ci affanniamo subito a dire che dovremmo cambiare mentalità, e cultura appunto. Solo che le “questioni culturali” non si cambiano da un giorno all’altro e nemmeno da una generazione all’altra: per cambiare abitudini e forme mentali ci vogliono dei secoli. Se in Italia, e anche altrove, la donna è stata fatta ed è, talvolta ancora, oggetto di sentimenti di possesso, questo atteggiamento non data qualche decina d’anni, ma millenni. È ora evidente che non si possa decidere a tavolino che “l’approccio culturale” vada cambiato e, tantomeno, che questo possa accadere in una decina d’anni o nel corso di un ciclo di studi. Vale però la pena anche di ricordare che non tutti hanno avuto verso le donne lo stesso “approccio culturale”. Io mi ricordo ancora quando, l’otto marzo di circa quarant’anni fa, sfilavano i cortei delle femministe e metà della cittadinanza le guardava con compatimento, pensando di loro tutto il male possibile e mettendo persino in dubbio la loro “moralità”. Mi ricordo bene quanta velenosa ironia sugli zoccoli e sulle gonne a fiori, così come mi ricordo bene i saluti romani dei “camerati” che hanno sempre considerato la donna un puro oggetto di piacere, una macchina per fare figli e, nella migliore delle ipotesi, una domestica a tempo pieno che lavora gratuitamente. Altrettanto ricordo bene i democristiani che si indignavano e ancora si indignano, contro la legge sull’interruzione della gravidanza. Oggi quelli che facevano il saluto romano si sono dati una (salutare) calmata, almeno esteriore, ma maschilisti e “machisti” erano e tali restano (nonostante le indignazioni di facciata). Ricordo anche molto bene la destra italiana, insofferente al massimo grado, per gli slogan come “il femminismo non è separatismo, ma lotta per il comunismo” urlato delle ali più estreme del Movimento. Ricordo con tristezza quali epiteti riservava la destra italiana a personaggi come Franca Rame, Lidia Menapace, Rossana Rossanda o, per non andare troppo lontano nel tempo, ricordo come le organizzazioni di destra appellavano la Presidente della Camera, On. Laura Boldrini. Sì è una questione culturale, ma non dimentichiamoci, figlia di quale cultura, tanto per non fare di tutte le erbe un fascio. Anzi un Fascio. Se qualcuno poi, volesse approfondire l’argomento in senso “culturale”, mi permetterei di consigliare la lettura di un librettino di qualche annetto fa (1884) dal titolo “L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato”: lo ha scritto tale Friedrich Engels. Visto che si tratta di una “questione culturale” qualche riferimento culturale va pur fatto…
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“Il discorso è vecchio, sostanzialmente falso, ma tutti lo ripetono e facciamo dunque finta di crederci anche noi: la vera cultura si fa in provincia. Lontani dalle distrazioni e dal tumulto delle grandi città, i giovani hanno tempo per pensare, discutere, dibattere. Si formano così cervelli e coscienze: poi arriva la grande città, screma il meglio dell’intelligenza periferica e l’adopera per la fabbricazione dei suoi formaggini culturali. In provincia c’è ancora la possibilità di studiare, di leggere. Molti giovani ci cascano, studiano, leggono. Anzi, hanno la pretesa di voler leggere tutto.
Ora, statistiche alla mano, si sa che escono ogni anno in Italia dodicimila libri, il che fa una media di quaranta al giorno, domeniche escluse. Ci sarebbero poi i libri stranieri, per lo meno quelli nelle tre lingue principali d’Occidente, che non vanno ignorati: il totale cresce a centocinquanta opere giornaliere: non c’è neanche il tempo di leggere i titoli e i risvolti di copertina. Chi si butta nella lettura è destinato ad affogarvicisi; anche se opera una scelta severissima e decide di leggere soltanto, per esempio, i narratori contemporanei (italiani e stranieri, inevitabilmente, perché ormai non esistono più frontiere di nazione e di scuola letteraria) rischia l’indigestione. Perché bisognerà non ignorare il teatro e il cinema, seguire la critica militante, dare un’occhiata alla televisione e un’orecchiata ala radio (mezzi di comunicazione di massa). Chi vuol darsi una formazione culturale ha dinanzi a sé questa prospettiva: morire prima”.
-L. Bianciardi
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Più vuota è la mente di una persona, di più denaro ha bisogno per riempire i suoi fine settimana. Non creando o producendo nulla da sola, deve comprare tutto per divertirsi. Invece qualcuno con un certo livello di cultura trova piacere in una buona conversazione, nella lettura di un libro o nel godersi la musica, arricchendo il suo tempo in modo più profondo e significativo.
La ricchezza che ci forniscono i libri è una vera fortuna, più duratura e pura di qualsiasi ricchezza materiale possa essere posseduta.
Fernando Savater
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Basta una parola
Scriveva Abatelunare, una decina di giorni fa, che spesso leggendo un libro si imparano delle parole nuove, e faceva riferimento a un toscanismo: costassù, trovato in una vecchia versione de Il ragazzo di Sycamore di Erskine Caldwell.
A me occorre poco, appena una parola, per impantanarmi in una serie di percorsi da cui poi faccio fatica a uscire; così è stato anche questa volta.
Infatti, in sintesi:
Da toscano conosco e uso la parola costassù, così come anche gli altri avverbi costì, costà, costaggiù; ricordo bene come, una decina di anni fa, me ne chiese il significato una collega, di madrelingua inglese, da poco arrivata a Siena.
Più di recente, saranno passati tre o quattro anni, durante una lettura condivisa de La vita agra del grossetano Luciano Bianciardi, le due amiche con cui leggevo, una di origine siciliana ma da anni a Napoli, l'altra veneta, mi chiesero lumi su due strane parole in cui si erano imbattute in quel testo: costì e costassù.
Ho chiesto ad Abatelunare chi avesse tradotto il libro, sospettando appunto un toscano, e mi ha indicato Marcella Hannau. Il mio sospetto era ben fondato, anche se non corretto, perchè la Hannau era nata a Trieste ma ha avuto frequentazione lunga e anche intima con la Toscana.
Le ricerche fatte mi hanno portato subito in ambiente fiorentino; la Hannau, traduttrice dall'inglese di oltre una settantina di libri, figlia di uno stakholder della Standard Oil, di famiglia ebraica, sposò molto giovane [nel 1921] Corrado Pavolini, nato a Firenze: regista, drammaturgo, critico letterario, poeta, librettista e traduttore. Corrado era figlio del professor Paolo Emilio, traduttore e docente universitario di Sanscrito, nato a Livorno da padre dell'isola d'Elba. La coppia frequentava l'ambiente culturale italiano del tempo: ci sono ad esempio foto degli anni '30, sulla spiaggia di Castiglioncello, sempre in Toscana (Livorno) in compagnia di Luigi Pirandello, Nicola De Pirro, Marta Abba, Maria Stella Labroca e Silvio D'Amico; le due famiglie, Hannau e Pavolini, frequentavano spiaggia, locali e ville di amici nella zona, già dalla fine degli anni 10 dello scorso secolo.
Corrado Pavolini era il fratello del gerarca fascista Alessandro, Ministro della Cultura Popolare e segretario del Partito Fascista.
Alessandro si rifiutò di aiutare il fratello e la cognata Marcella nel momento della promulgazione delle leggi razziali e Corrado e Marcella scapparono a Cortona (Arezzo) rifugiandosi nella villa dell'amico Debenedetti. A Cortona trovarono un buon nascondiglio anche gli Hannau, i genitori di Marcella, a cui offrì riparo il Vescovo, Monsignor Franciolini, direttamente nella sua abitazione.
Cortona piacque così tanto alla coppia Pavolini-Hannau che fecero della villa "del Bacchino" un loro punto di riferimento a guerra finita e poi, dal 1961, la loro residenza. Ecco come, con tutte queste frequentazioni toscane, la Hannau abbia potuto utilizzare parole ancora in uso nell'italiano del tempo, adesso segnalate dalla Treccani come semplici "toscanismi" vista la loro odierna più ristretta circolazione.
Restano da citare, in questi miei giri intorno alla coppia, due notiziuole "rosa": l'infatuazione per Corrado Pavolini, prima da parte di Anna Maria Ortese, poi di una sua carissima amica, Helle Busacca. [Interessante e rivelatrice questa pagina di Dario Biagi]. Su questo ramo della ricerca mi sono fermato, perché infiniti altri percorsi mi si sono aperti, relativi ai personaggi della cultura italiana dell'epoca e dei loro rapporti di amicizia, rivalità od odio.
Nonostante le ricerche sul web, non sono riuscito a trovare informazioni certe sulle date di nascita e di morte di Marcella Hannau; ho pensato allora di utilizzare il Copilot di Microsoft Bing. L'Inintelligenza Artificiale si è data da fare ma le date che cercavo non me le ha recuperate; in compenso ha tratteggiato un profilo, sintetico ma efficace, del marito Corrado. Peccato, però, che, da brava Inintelligenza, si sia confusa e abbia scritto i dati relativi ad Alessandro Pavolini, il gerarca titolare del MinCulPop e Segretario del Partito Nazionale Fascista, che fu processato per collaborazionismo, fucilato e poi esposto, insieme a Mussolini e alla Petacci, a Piazzale Loreto...
*Aggiornamento del 29/03/2024: Corrado Pavolini e Marcella Hannau riposano ora l'uno accanto all'altra nel piccolo cimitero del Torreone al sommo della collina di Cortona.
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