#sicurezza domestica
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report360it · 10 days ago
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Rivoluzione Cloud: Come Arlo Rende Più Sicura la Tua Casa! Arlo evidenzia l'importanza del cloud storage per la sicurezza domestica. Accesso remoto, backup sicuro e AI per una protezione completa e innovativa della tua casa.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Alessandria, 10 marzo 2025 – Grave incidente nel Quartiere Cristo, dove un bambino di due anni è precipitato dal terzo piano di un’abitazione. Il piccolo è stato immediatamente soccorso dai sanitari del118, che lo hanno trasportato in codice rosso al Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale di Alessandria.
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zeroloop · 8 months ago
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Guida Completa al Rilevatore Portatile di Gas: Sicurezza e Funzionalità a Portata di Mano
Se stai cercando un rilevatore portatile di gas affidabile e facile da usare, sei nel posto giusto. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche principali di un dispositivo indispensabile per garantire la sicurezza domestica, specialmente in ambienti dove il gas è utilizzato frequentemente. Cosa Trovi nella Confezione All’interno della confezione di questo rilevatore di gas troverai…
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infogenesis · 9 months ago
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Capire e Utilizzare l'Indirizzo IP 192.168.1.1
Un indirizzo IP (Internet Protocol) è un identificatore numerico univoco assegnato a ogni dispositivo connesso a una rete informatica che utilizza il protocollo IP per comunicare. È come l'indirizzo di una casa: permette ai dispositivi di trovarsi e scambiare dati.
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Esistono due principali tipi di indirizzi IP: pubblici e privati. Gli indirizzi IP pubblici sono unici in tutto il mondo e vengono assegnati dai fornitori di servizi Internet (ISP). Gli indirizzi IP privati, invece, sono utilizzati all'interno di reti locali, come quella domestica, e non sono raggiungibili direttamente da Internet.
Capire l'Indirizzo IP 192.168.1.1
L'indirizzo IP 192.168.1.1 è un esempio di indirizzo IP privato comunemente utilizzato dai router domestici per identificarsi all'interno della rete locale. Questo significa che se vuoi accedere alle impostazioni del tuo router, di solito dovrai inserire questo indirizzo nel browser web.
Attraverso l'interfaccia di configurazione del router, puoi gestire molte impostazioni della tua rete domestica, come ad esempio:
Configurazione della rete Wi-Fi (nome rete, password, sicurezza)
Gestione dei dispositivi connessi alla rete
Impostazioni di accesso a internet
Controllo parentale
Configurazione della rete per dispositivi smart home
Accedere al Tuo Router
Utilizzando l'Indirizzo IP Predefinito 192.168.1.1
Apri il tuo browser internet (Chrome, Firefox, Edge, Safari, ecc.).
Nella barra degli indirizzi, digita "192.168.1.1" e premi Invio.
Ti verrà richiesto di inserire nome utente e password. Questi dati di solito si trovano sul manuale del router o sul suo adesivo. Se non li conosci, prova con "admin" come nome utente e password.
Risoluzione dei Problemi: Cosa Fare se l'Indirizzo IP è Diverso
Non tutti i router utilizzano l'indirizzo IP 192.168.1.1. Alcuni potrebbero usare indirizzi come 192.168.0.1, 192.168.0.100 o altri. Per scoprire l'indirizzo IP corretto del tuo router, puoi:
Consultare il manuale del router.
Cercare informazioni sul modello del router online.
Controllare l'adesivo sul router stesso.
Utilizzare alcuni strumenti di rete disponibili online.
Considerazioni sulla Sicurezza
È fondamentale proteggere il tuo router per prevenire accessi non autorizzati. Uno dei modi più importanti per farlo è cambiare la password predefinita del router. Le password deboli sono un obiettivo facile per gli hacker.
Per creare una password forte:
Utilizza una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali.
Scegli una password lunga almeno 12 caratteri.
Evita di utilizzare informazioni personali facilmente intuibili.
Assicurati di cambiare la password regolarmente per mantenere un alto livello di sicurezza.
Configurare correttamente il tuo router è essenziale per garantire una connessione internet sicura e affidabile. Capire come accedere al router e proteggerlo da intrusioni è fondamentale per la sicurezza della tua rete domestica. Ricorda sempre di aggiornare il firmware del router quando disponibile per beneficiare delle ultime correzioni di sicurezza.
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italiani-news · 3 days ago
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personal-reporter · 4 days ago
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Cilindro europeo: perché è la scelta migliore per la sicurezza della tua porta
Quando si parla di sicurezza domestica, la serratura gioca un ruolo fondamentale, spesso sottovalutato rispetto a porte blindate o sistemi d’allarme. Tuttavia, utilizzare modelli obsoleti o poco sicuri espone la propria casa a seri rischi di effrazione. Continue reading Cilindro europeo: perché è la scelta migliore per la sicurezza della tua porta
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tuttoinunclick · 9 days ago
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Spioncini digitali sicurezza casa: come proteggono l’ingresso e migliorano il controllo
Nel panorama delle soluzioni smart per la protezione domestica, gli spioncini digitali stanno rivoluzionando il concetto di sicurezza alla porta di casa. Da semplici dispositivi ottici tradizionali, oggi si sono evoluti in strumenti tecnologici dotati di videocamera, schermo LCD, visione notturna e persino connessione Wi-Fi. Utilizzati sia in appartamento che in villette, gli spioncini digitali…
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stranotizie · 14 days ago
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Prezzo: (as of - Details) Questo sistema di allarme Kit Ring Alarm - M è ideale per case con 2 camere da letto.Ti presentiamo il tuo primo sistema di allarme domestico per appartamenti e case: Kit Ring Alarm M + Indoor Camera (2ª gen.). Questo pacchetto da 8 pezzi include una stazione base, un tastierino, un sensore di contatto, un sensore di movimento, un amplificatore di portata per wifi e una videocamera di sorveglianza Indoor Camera (2ª gen.).Ovunque ti trovi, puoi inserire e disinserire il sistema di allarme Ring Alarm con un semplice clic nell'app Ring.Aumenta la tranquillità della casa con Ring Alarm e la piccola ma potente telecamera Indoor Camera (2ª gen.). Abbastanza piccola da poter essere montata quasi ovunque, Indoor Camera (2ª gen.) si collega facilmente a una presa elettrica standard per vedere cosa accade dentro casa ogni volta che Ring Alarm viene attivato.Ring Alarm si installa velocemente ed è facile da usare. Segui questa procedura tramite l'app Ring. Aggiungi altri sensori di movimento, sensori di contatto o una sirena per esterni per migliorare la protezione in base alle dimensioni e alla conformazione della casa.Abbonati a Ring Home (venduto separatamente) e usufruisci delle Chiamate d'allarme che avvisano automaticamente i contatti da te designati in caso di emergenza, del Backup cellulare che mantiene il sistema di allarme online in caso di interruzione della connessione Internet e molto altro ancoraAttiva e disattiva il tuo sistema di sicurezza Ring Alarm nell'app Ring o abbinalo a dispositivi compatibili con Alexa per assumere il controllo tramite la tua voce. (È richiesto un abbonamento Ring Home, venduto separatamente) I clienti diconoI clienti sono soddisfatti della facilità di installazione del prodotto. Lo descrivono come un kit completo che non richiede l'intervento di un tecnico, con spiegazioni chiare e intuitive. Apprezzano la funzionalità dei sensori, la telecamera e il buon rapporto qualità-prezzo.
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tecnoandroidit · 29 days ago
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Il TP-Link Tapo T30 KIT è un kit di sensori smart pensato per la sicurezza domestica “fai da te”, composto da un hub centrale con sirena (Tapo H100), un sensore di movimento (Tapo T100) e due sensori magnetici per porte/finestre (Tapo T110). Si propone come soluzione entry-level economica (~50€) ma completa, ideale per monitorare intrusioni e automatizzare la casa. In questa recensione tecnica e dettagliata ne valutiamo le prestazioni attraverso test pratici e dati oggettivi, analizzando contenuto della confezione, installazione, prestazioni dei sensori, prove sul campo, integrazioni smart, difetti e considerazioni finali. Contenuto della confezione e qualità costruttiva Il kit Tapo T30 include un hub sirena (al centro) da collegare alla rete elettrica e comunicante via 868 MHz con vari sensori Tapo (contatti porte/finestre a destra e sensore di movimento in basso a destra). Altri dispositivi dell’ecosistema Tapo (es. pulsanti smart e sensori di temperatura) sono compatibili ma venduti separatamente. All’interno della confezione troviamo tutti i componenti necessari: l’hub Tapo H100 (il “cervello” del sistema), un sensore di movimento T100, due sensori di contatto T110 (ognuno composto da elemento sensore e magnete) e gli accessori per l’installazione​. Sono incluse le batterie a bottone necessarie (una CR2450 per il T100 e due CR2032 per i T110) e sette adesivi 3M per fissare i dispositivi​. La qualità costruttiva è buona considerando il prezzo: i sensori sono compatti e discreti (il PIR T100 misura solo ~4,2×4,2×3,4 cm) e presentano un design minimal in plastica bianca resistente, con finitura opaca gradevole. Dai feedback degli utenti i componenti risultano solidi (“robust”) e leggeri, facili da collocare praticamente ovunque con il biadesivo o la base magnetica​. L’hub H100 si collega direttamente a una presa di corrente (100-240V AC) ed è anch’esso di plastica robusta; include uno speaker (sul frontale) per l’allarme sonoro e un piccolo LED di stato. Nel complesso, gli elementi del kit appaiono ben assemblati e pensati per mimetizzarsi nell’ambiente domestico senza dare nell’occhio (grazie alle dimensioni ridotte e al colore neutro). Installazione e configurazione Installazione fisica: L’installazione è tool-less, non richiede attrezzi né cablaggi, risultando semplice anche per i meno esperti. È sufficiente posizionare l’hub e attaccare i sensori nei punti strategici usando gli adesivi forniti​. L’hub H100 va inserito in una presa di corrente, preferibilmente in una zona centrale della casa per coprire bene tutti i sensori via radio​. Bisogna anche considerare che l’hub funge da sirena: meglio quindi non metterlo troppo vicino al letto (per non spaventarsi in caso di allarme) ma nemmeno in un punto dove l’allarme sarebbe difficilmente udibile​. Il sensore di movimento T100 va idealmente collocato in alto (es. sopra una porta, su uno scaffale) in un’area di passaggio obbligato (ingresso, corridoio, scale) in modo da massimizzare la copertura e ridurre il rischio di manomissioni​. È consigliabile evitare di puntarlo verso finestre, specchi o fonti di calore (termosifoni, climatizzatori) per scongiurare falsi allarmi dovuti a variazioni termiche o riflessi​. I sensori magnetici T110 vanno montati sulle porte/finestre assicurandosi che la parte sensore e la parte magnete siano allineate e distino non oltre ~1 cm quando la porta è chiusa (distanza tipica per garantire l’attivazione corretta)​. Anche per i contatti vale il consiglio di installarli in alto sul serramento, così da non urtarli accidentalmente con i piedi o aspirapolvere/robot pavimento​. In generale, il processo di montaggio fisico è rapido: in pochi minuti tutti i sensori possono essere al loro posto, grazie alla praticità degli adesivi ad alta tenuta e al supporto magnetico integrato nel T100 (che permette di orientarlo facilmente sul suo supporto). Configurazione software: Una volta installati i dispositivi, la procedura di configurazione tramite l’app Tapo è risultata immediata e senza intoppi. Dopo aver scaricato l’app sullo smartphone (Android/iOS), basta aggiungere un nuovo dispositivo: si collega prima l’hub H100 seguendo le istruzioni a schermo (l’hub supporta Bluetooth per semplificare il pairing iniziale e si connette poi al Wi-Fi di casa a 2,4 GHz). In seguito si associano i sensori uno ad uno premendo il piccolo pulsante di sincronizzazione (ad esempio il T100 ha un pulsante Sync laterale) quando richiesto dall’app. I vari passaggi sono guidati e molto semplici, tanto che in circa un’ora siamo riusciti a configurare l’intero kit (hub + 3 sensori) e alcuni dispositivi aggiuntivi, con tutti i device pronti all’uso​. Consigliamo di assegnare nell’app un nome chiaro ad ogni sensore (es. “Sensore Movimento Cucina” o “Porta Ingresso”) per identificare subito nelle notifiche quale dispositivo si è attivato​. L’app Tapo offre anche impostazioni specifiche: ad esempio per il T100 è possibile regolare la sensibilità/distanza di rilevamento su tre livelli (3 m, 5 m, 7 m) e impostare un intervallo minimo tra due rilevazioni consecutivi da 4 fino a 60 secondi​. Noi abbiamo impostato il PIR al massimo raggio (7 metri) e abbassato il tempo di intervallo a circa 10 secondi per i test, ma è molto positivo avere questa flessibilità – significa poter evitare rilevazioni troppo frequenti se non necessario (risparmiando batteria) o renderlo più reattivo se si vuole immediata notifica ad ogni movimento. Compatibilità e integrazione iniziale: L’hub supporta fino a 64 dispositivi Tapo collegati simultaneamente​, consentendo di espandere facilmente il sistema con altri sensori o attuatori TP-Link. Fin da subito, l’ecosistema Tapo si è dimostrato compatibile con gli assistenti vocali più diffusi: l’hub (e quindi i sensori a esso collegati) si integra con Amazon Alexa, Google Home e perfino con Apple Siri/Home (supporto aggiunto recentemente tramite aggiornamento Matter)​. Abbiamo collegato l’account Tapo ad Alexa in pochi minuti utilizzando la skill dedicata TP-Link Tapo. Alexa ha riconosciuto l’hub e i sensori, permettendoci di includerli in Routine personalizzate (nell’app Alexa è possibile usare la condizione “quando il sensore rileva movimento/apertura” come trigger, segno che l’integrazione è completa). Allo stesso modo Google Home vede i sensori (inizialmente via cloud, e ora anche localmente grazie al supporto Matter recentemente aggiunto). L’aspetto interessante è che l’app Tapo consente anche automazioni dirette senza passare dagli assistenti vocali, quindi l’utente può scegliere se gestire il tutto nell’app proprietaria (molto ben fatta, come vedremo) o sfruttare Alexa/Google per scenari che coinvolgono dispositivi di ecosistemi diversi. Prestazioni dei sensori (T100 e T110) Sensore di movimento Tapo T100 Il Tapo T100 è un sensore PIR (infrarosso passivo) molto compatto, ma dalle specifiche notevoli in relazione alle dimensioni. Nei nostri test si è dimostrato rapido e sensibile: è in grado di rilevare movimenti fino a 7 metri di distanza con un angolo di copertura di 120°​, valori confermati anche dal datasheet e facilmente replicabili nella pratica (posizionandoci a varie distanze, l’indicatore LED verde del sensore si accendeva puntualmente al nostro passaggio entro quel raggio). La precisione è buona: all’interno del cono di rilevazione i movimenti umani vengono captati con affidabilità, mentre piccoli animali domestici potrebbero non farlo scattare se abbastanza lontani e a terra (il T100 non ha una vera funzione “pet immunity” avanzata, ma l’utente può mitigare eventualmente installandolo ad un’altezza e angolazione tali da evitare di inquadrare zone dove transitano animali di piccola taglia). È possibile regolare la sensibilità via app scegliendo il raggio di azione (ad es. riducendo a 3 m per zone strette onde evitare segnalazioni indesiderate in fondo a un corridoio) e impostare un breve tempo di riposo tra una rilevazione e l’altra (4 secondi minimi)​. Abbiamo apprezzato questa possibilità: nei test lo abbiamo provato sia con intervallo standard (30s) sia con l’impostazione più rapida (4s) e in entrambi i casi il sensore ha sempre reagito immediatamente a nuovi movimenti dopo il cooldown impostato, senza perdere colpi. In situazioni normali, il tempo di reazione del PIR stesso è immediato (sostanzialmente in tempo reale al movimento rilevato, come conferma anche un utilizzatore: “Triggered immediately”​). Anche la portata wireless è risultata eccellente grazie al protocollo Sub-1GHz utilizzato: con l’hub distante circa 10 metri e interposti due muri, il sensore comunicava comunque l’evento senza problemi (questo protocollo a bassa frequenza è pensato proprio per coprire tutta la casa affidabilmente​​). Unico appunto: il T100 utilizza una piccola batteria CR2450 non ricaricabile, che secondo TP-Link può durare fino a 2 anni in condizioni d’uso normali​. Di fatto la durata dipenderà dalla frequenza di attivazione: se il sensore scatta di continuo più volte al giorno, è realistico prevedere una durata inferiore (ad esempio circa 1 anno di autonomia con uso intenso, come suggerisce un’esperienza d’uso​). Resta comunque un ottimo risultato per un PIR wireless senza fili. Sensori di contatto Tapo T110 I Tapo T110 sono i classici sensori magnetici per porte/finestre, composti da due parti: un piccolo blocco sensore con radio e batteria, e un piccolo magnete. Funzionano come ci si aspetta: quando il magnete viene allontanato dal sensore oltre la distanza limite (circa 1-2 cm), il sensore invia immediatamente un segnale di allarme all’hub​. Nei nostri test pratici, l’apertura della porta è sempre stata rilevata in modo puntuale: anche aprendo solo di pochi centimetri, appena le due parti si separano oltre la soglia, l’evento viene registrato. La latenza della comunicazione sensore->hub è impercettibile, praticamente istantanea, il che è fondamentale per attivare subito sirene o notifiche. Non abbiamo riscontrato falsi positivi: il sensore rimane “chiuso” finché magnete e sensore restano allineati a pochi millimetri; solo all’effettiva apertura scatta. Come tutti i contact sensor economici, va segnalato che un ladro esperto potrebbe teoricamente ingannare il sensore avvicinando un altro magnete esterno per tenerlo chiuso anche aprendo l’infisso​, ma parliamo di scenari avanzati; per l’uso comune in casa il T110 “fa semplicemente il suo lavoro” di monitoraggio apertura, senza fronzoli aggiuntivi​. La portata radio è altrettanto buona (protocollo sub-GHz condiviso col T100), consentendo di posizionarli anche su garage o portoncini un po’ distanti dall’hub, purché nel raggio di copertura. Ogni T110 monta una batteria CR2032 a bottone (fornita) che, analogamente al PIR, è data per circa 2 anni di durata da TP-Link​. Anche in questo caso la manutenzione è minima: l’app Tapo invia notifica quando la batteria è in esaurimento, e sostituirla è semplice (si apre il guscio del sensore per accedere alla cella). In termini di costruzione, i T110 sono molto piccoli (circa 6×2,5×1,2 cm la parte sensore​​, ancora più piccolo il magnete) e dotati di biadesivo già applicato sul retro. Una volta installati risultano molto discreti sulla cornice della porta/finestra. Non offrono funzioni avanzate (es. anti-sabotaggio tamper o doppio reed switch) ma considerando il costo contenuto svolgono efficacemente la funzione di “guardiani” di porte e finestre, rilevando in tempo reale ogni apertura non autorizzata. Test pratici e prestazioni sul campo Per valutare a fondo il Tapo T30 KIT, abbiamo eseguito diversi test pratici simulando situazioni reali di utilizzo: Reattività delle notifiche push e allarmi Un aspetto cruciale in un sistema di allarme è la velocità con cui l’utente viene avvisato di un’intrusione. A tal fine, abbiamo simulato sia movimenti in casa sia aperture di porta, misurando i tempi di risposta delle notifiche push sull’app e dell’attivazione della sirena dell’hub. I risultati sono ottimi: entro ~1-2 secondi dal movimento rilevato dal PIR, le automazioni locali si attivano (ad esempio abbiamo collegato una lampadina smart Tapo: si accende quasi istantaneamente) e l’app Tapo riceve l’evento; la notifica push sullo smartphone arriva tipicamente dopo ~3-4 secondi​ dall’istante del movimento. Anche aprendo una porta (sensore T110), l’allarme ha suonato con un ritardo praticamente impercettibile (12 mesi anche con uso quotidiano intenso, come suggerito in precedenza​). È importante che l’app Tapo invii notifiche di batteria bassa con largo anticipo​: nei menu dell’hub è indicato che verrà avvisato l’utente quando la carica scende sotto una certa soglia, in modo da poter sostituire la batteria tempestivamente. Dal punto di vista dell’hub H100, i consumi sono ridotti (pochi watt) e non destano preoccupazioni, dato che resta sempre alimentato a rete. Il beneficio dell’architettura hub+sensori sub-GHz rispetto a sensori Wi-Fi diretti è proprio la maggiore efficienza energetica: TP-Link afferma che questa tecnologia consente ai dispositivi a batteria di durare fino a 10 volte di più rispetto a equivalenti su Wi-Fi​, ed effettivamente nel nostro uso non abbiamo mai dovuto preoccuparci di ricariche frequenti. In conclusione, dal punto di vista energetico il T30 Kit si comporta egregiamente: richiede minima manutenzione, giusto un controllo annuale alle batterie (che sono economiche e facilmente reperibili) per sicurezza, e un consumo trascurabile sulla bolletta per tenere l’hub alimentato. Compatibilità con assistenti vocali e scenari d’uso Abbiamo voluto testare a fondo la compatibilità con gli assistenti vocali Alexa e Google Assistant, dato che è una caratteristica spesso decisiva per integrare il kit in un ecosistema smart home esistente. Come anticipato, il collegamento ad Alexa è semplice tramite la skill Tapo: una volta aggiunti i dispositivi, nell’app Alexa compaiono i sensori come “dispositivi di tipo sensore” e l’hub come dispositivo con sirena. Alexa permette di usarli all’interno delle Routine – ad esempio abbiamo creato una routine “Allarme Porta” in cui “Se sensore Porta Ingresso aperto, allora Alexa emette annuncio su Echo ‘Attenzione, porta aperta!’”. Questo ha funzionato correttamente: l’evento del T110 viene visto da Alexa in tempo reale (grazie al cloud Tapo) e può scatenare azioni come annunci vocali, accensione di luci di altri brand, ecc. Per il sensore di movimento T100, Alexa espone due trigger: “rilevato movimento” e “nessun movimento per X minuti”​. Ciò significa che si possono creare automazioni più elaborate (es. spegnere automaticamente una luce se non viene rilevato movimento per un certo tempo). Durante le prove, la routine su Alexa attivata dal T100 ha funzionato, ma con un leggerissimo ritardo aggiuntivo (~2 secondi in più rispetto alla notifica su app Tapo): comprensibile, in quanto l’informazione passa dal cloud TP-Link a quello Amazon. Google Assistant, dal canto suo, consente anch’esso di rilevare i sensori (soprattutto ora con Matter) e integrarli nelle “Routine della casa” di Google Home. Abbiamo testato una routine su Google Home (“se movimento rilevato in Cucina allora accendi lampada”) e ha funzionato, ma come detto Google Home in cloud ha un refresh circa ogni 60 secondi per considerare il movimento terminato​. In pratica Google notificherà un nuovo movimento al massimo una volta al minuto – un dettaglio che potrebbe rendere Alexa preferibile per reattività se si usano le piattaforme vocali. Da notare che Apple HomeKit è ora supportato tramite Matter: aggiornando l’hub H100 al firmware più recente e seguendo la procedura di pairing Matter, siamo riusciti a far comparire i sensori nell’app Casa di Apple (vengono riconosciuti come sensore di movimento e di contatto generici). HomeKit/Matter ha il vantaggio di una connessione locale e sicura, con possibilità di automazioni nell’ecosistema Apple (es. far suonare un HomePod). Questa apertura multipiattaforma è un grande punto a favore, perché evita di restare chiusi nell’app proprietaria se l’utente ha già un sistema domotico misto. In sintesi, il T30 KIT si è dimostrato compatibile con Alexa, Google e Siri, senza gravi limitazioni se non qualche lieve latenza via cloud. L’integrazione migliore resta comunque attraverso l’app Tapo, che offre funzionalità dedicate e consente di combinare i sensori con tutti gli altri prodotti Tapo in modo molto ricco. Integrazione con dispositivi TP-Link e automazioni avanzate Uno dei punti di forza del sistema Tapo è la possibilità di creare scenari personalizzati e automazioni collegando i sensori ad altri dispositivi smart. Abbiamo sperimentato diverse combinazioni attraverso l’app Tapo (sezione Smart Actions). Ad esempio, abbiamo impostato che all’apertura di una porta (T110) di notte, si accendano automaticamente le luci smart del corridoio collegate a prese Tapo P105. Il risultato è stato ottimo: aprendo la porta, nel giro di un paio di secondi la lampada si accende, illuminando l’area e fungendo anche da segnale visivo di allarme. Allo stesso modo, è possibile far interagire i sensori con le telecamere Tapo: nel kit non sono incluse, ma noi abbiamo abbinato una Tapo C310 (camera Wi-Fi) configurando un’automazione per cui “se il sensore di movimento T100 rileva qualcuno in salotto, allora la telecamera inizia a registrare e invia notifica foto”. In pratica si ottiene un sistema di videosorveglianza attivato da sensore. TP-Link stessa suggerisce scenari simili: ad esempio far partire la modalità Patrol di una camera Pan/Tilt quando un sensore rileva movimento, in modo da far ruotare la camera verso il punto interessato​, oppure far sì che all’apertura di una porta/finestra le telecamere puntino l’intruso e facciano suonare la sirena integrata​. Abbiamo provato a riprodurre quest’ultimo scenario con la nostra Tapo C310: l’automazione “porta aperta -> attiva sirena della telecamera” funziona, e aggiunge un ulteriore dispositivo sonoro lontano dall’hub principale, per aumentare la copertura acustica. Le combinazioni possibili sono tantissime: tramite l’app si può scegliere come trigger uno qualsiasi dei sensori (movimento iniziato, movimento terminato, porta aperta, porta chiusa) e come azione qualsiasi altro dispositivo Tapo (accendere/spegnere plug o lampadine, far suonare l’hub con un certo tono, attivare registrazione camera, notificare etc.). Noi abbiamo anche testato un bottone smart Tapo S200B aggiuntivo (non nel kit) configurato per inserire/disinserire “modalità allarme”: premendolo attiviamo o meno determinate automazioni dei sensori. Questo supplisce in parte alla mancanza di un comando dedicato “Casa”/“Fuori” nell’app. Infatti, un punto migliorabile è l’assenza di una funzione integrata che con un tap permetta di attivare o disattivare tutti i sensori insieme come farebbe una centralina di allarme tradizionale​. Tuttavia, grazie alla flessibilità delle scene Tapo siamo riusciti a creare uno shortcut per armare/disarmare: sostanzialmente impostando una Scena che attiva tutte le automazioni di allarme (sirene, notifiche) e un’altra che le disattiva, richiamabili rapidamente dall’app. In alternativa, come detto, si può usare un pulsante fisico Tapo programmato allo scopo. Durante i test di integrazione con altri dispositivi non abbiamo rilevato problemi di compatibilità: le lampadine e prese Tapo hanno reagito sempre correttamente ai comandi provenienti dai sensori. L’unica attenzione da porre è nel progettare automazioni sensate per evitare comportamenti indesiderati (ad esempio, come notato da un utente, se si posiziona il PIR in una zona di passaggio dentro casa, non conviene far scattare la sirena interna quando si è presenti, per evitare falsi allarmi a ogni nostro movimento​). Meglio riservare l’attivazione della sirena ai sensori sulle vie di accesso (porte/finestre) o a PIR in zone che dovrebbero essere deserte quando inserito. Read the full article
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itintervento · 1 month ago
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Trucchi per la sicurezza domestica: 5 consigli essenziali dai fabbri
Visita:https://prontointerventofabbrogenova.it/fabbro-genova-centro/
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siciliatv · 2 months ago
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Un bambino di quattro anni è stato ricoverato in ospedale con un braccio e una gamba fratturati, segni di presunti maltrattamenti subiti all’interno delle mura domestiche. Il piccolo è giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Modica lo scorso 4 febbraio e, inizialmente, la madre ha cercato di giustificare le gravi lesioni affermando che il figlio era caduto dal letto. Tuttavia, le indagini condotte dai carabinieri hanno portato a una diversa e più inquietante ricostruzione dei fatti, culminata con l’arresto del compagno della donna a Scicli, in provincia di Ragusa. L’uomo, che sarebbe il padre biologico del bambino ma che non lo ha mai riconosciuto legalmente, conviveva con la madre del piccolo, originaria della provincia di Caltanissetta. Gli investigatori, mantenendo il massimo riserbo sul caso, hanno lavorato per venti giorni per ricostruire l’accaduto, giungendo infine all'arresto del sospettato. Sin dal primo momento, i medici hanno riscontrato che le fratture riportate dal bambino non erano compatibili con una semplice caduta, motivo per cui è stata immediatamente avviata la segnalazione alle autorità. I sanitari del 118 hanno allertato i carabinieri della compagnia di Modica, i quali hanno raccolto elementi determinanti per l’arresto dell’uomo. Il provvedimento è stato eseguito non appena sono emersi indizi concreti sulla responsabilità del compagno della madre, ponendo fine a una situazione di presunta violenza domestica che si sarebbe protratta nel tempo. L’uomo è ora accusato di maltrattamenti aggravati e lesioni personali nei confronti del minore. Nel frattempo, il bambino, sottoposto a un intervento nel reparto di Ortopedia, è stato spostato in osservazione presso la pediatria dell’ospedale di Modica. Le sue condizioni sono apparse stabili, mentre le autorità competenti stanno valutando le misure più adeguate per garantirgli protezione e sicurezza. Read the full article
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spaziodisplay · 4 months ago
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Meletios Meletiou
Sinodós
(a cura di Ilaria Monti)
30.11.2024 - 19.01.2025
Letteralmente “Compagno di viaggio”, nell’antica Grecia il termine “sinodós” (Συνοδός) aveva un’accezione sia pratica che simbolica: indicava la persona con cui si intraprendeva un viaggio, fisico o spirituale – come ad esempio accadeva durante i Misteri Eleusini, dove il sinodós era la guida che accompagnava l’iniziato nel proprio rito di passaggio. Abbracciando la complessità celata dietro i riferimenti e la lingua comune alla propria terra d’origine, Cipro, Meletios Meletiou realizza un’installazione site-specific concepita come un vagabondaggio disorientante tra percezioni e associazioni spontanee.
Un pupazzo di poliuretano termoplastico, cucito a mano e a misura d’uomo, abita sospeso lo spazio come un amuleto o un ingombrante ricordo d’infanzia, dialogando con una serie di sculture pavimentali, il cui pattern richiama il bugnato dell’architettura antica, che interrompono e contaminano l’articolazione dello spazio. Gli elementi apparentemente disconnessi delineano un paesaggio interiore ambiguo e dislocato, dove l’atmosfera raccolta e della dimensione domestica e infantile stride con il riferimento alle cortine esterne di edifici monumentali.
Gioco, affetto, innocenza, nostalgia, familiarità, sicurezza, separazione. Meletios Meletiou costruisce un sistema di contraddizioni e frizioni sulle categorie normalmente associate al pupazzo come oggetto ludico o come figura di sostituzione affettiva, e ai materiali e le forme dell’architettura classica occidentale. La trasparenza del materiale sintetico del pupazzo attiva uno scenario visionario, trasformando l’oggetto in un dispositivo ottico, una lente che plasma e riformula lo spazio circostante. Byung-Chul Han, nel suo saggio La società della trasparenza (2012), ipotizzava l’esistenza di una “dittatura della visibilità”, descrivendo il passaggio dal mondo come teatro e forma di rappresentazione, al mondo come spazio di prossimità assoluto, luogo di pura esposizione dove si annullano i confini tra dentro e fuori, dove “l’intimità distrugge la distanza”, anche quella necessaria al gioco, dove è impossibile delimitare i confini di se stessi. L’installazione di Meletiou rovescia il concetto stesso di trasparenza come elemento di verità, validazione e controllo, suggerendone piuttosto un utilizzo magico e ludico con cui trasformare lo spazio. Nella partitura di luci, ombre e superfici monocrome, l’artista simula il funzionamento della lanterna magica: il pupazzo trasparente e vuoto, attraversato da un fascio di luce ed esposto come unico protagonista su un palcoscenico buio, non proietta la forma di se stesso, ma soltanto la propria texture, simile a quella di un mare mosso. Nella teatralizzazione della trasparenza, a luci spente, tutto accade dentro e attraverso. La transizione tra ambiente diurno e notturno è il viaggio tracciato dall’opera: come un mondo fantastico che si manifesta soltanto al buio, innescando il sistema di proiezione, l’opera rivoluziona lo spazio valicando il confine tra realtà e finzione.  Il grande pupazzo-manichino sembra perdere i connotati di riconoscibilità e familiarità, diventando piuttosto una presenza inquietante; le superfici scultoree riecheggiano la pelle di palazzi imponenti, simulano la plasticità e la durezza del cemento nascondendo un’anima di spugna. Intrecciando materiali e scenari diversi, Meletiou offre una nuova declinazione della propria ricerca sul gioco come pratica di percezione e rovesciamento dei codici estetici, e sull’etica ed estetica del decorativismo urbano. In uno spazio privo di altre coordinate e indizi specifici, l’artista intesse un’anti-narrazione basata sull’indicibilità e sull’epifania di una storia interiore.
BIO
Meletios Meletiou (Lemesos, Cipro, 1989) vive e lavora tra Cipro e Roma. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove si laurea in Arti Visive e Decorazione nel 2016. Tra le mostre personali e collettive: 2024, The Companions no.4, International Short Film Festival di Oberhausen, GE; 2023, Playground, a cura di Panos Giannikopoulos, Eins Gallery, Limassol, CY; 2022, Buffer Zone, a cura di Gaia Bobò, Fondazione Pastificio Cerere, Roma, IT; 2021, Porta Portese, SPAZIOMENSA, Roma, IT; 2020, ReSize To Fit (installazione site-specific), a cura di Giulia Pollicita, Una Vetrina, Roma, IT; 2018, Fenêtre Jaune Cadmium, a cura di Sarah Linford, Istituto Francese di Cultura, Roma, IT; Maps-Spam, a cura di Alessandra Arancio, Società Geografica Italiana/Villa Celimontana, Roma, IT; Developing Cities, a cura di Angelica Gatto ed Emanuele Riccomi, Superstudio, Milano, IT; 2016, Quattro artisti al Castello, a cura di Cecilia Casorati, Castello di Santa Severa, IT. 
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Supported by Halime Özdemir-Larusso
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ENGLISH
(curated by Ilaria Monti)
The ancient Greek term “sinodós” (Συνοδός), which literally translates as “Travel Companion,” carries both practical and symbolic dimensions. It refers to the person who shares one’s journey, whether across physical landscapes or through spiritual realms. In the sacred context of the Eleusinian Mysteries, the sinodós was the guide entrusted with leading the initiate through a profound rite of passage, marking the transition into deeper knowledge and transformation. Embracing the intricate layers of references and the shared cultural language of his homeland, Cyprus, Meletios Meletiou creates a site-specific installation conceived as a disorienting journey through perceptions and spontaneous associations.
A life-sized puppet, meticulously hand-stitched from thermoplastic polyurethane, hovers in the space like an amulet or a cumbersome relic of childhood memory. It engages in a silent dialogue with a series of floor sculptures, whose patterns recall the rusticated stonework of ancient architecture, disrupting and transforming the spatial order. These seemingly disjointed elements sketch an ambiguous and displaced inner landscape, where the familiar aura of domestic and childhood realms clashes with allusions to the imposing facades of monumental buildings.
Play, affection, innocence, nostalgia, familiarity, safety, separation. Meletios Meletiou weaves a tapestry of contradictions and tensions around the associations typically evoked by the puppet as a playful object or surrogate figure of affection, and the materials and forms of classical Western architecture. The transparency of the puppet’s synthetic material conjures a visionary scenario, transforming it into an optical device, a lens that refracts and reshapes the surrounding space. In his essay The Transparency Society (2012), Byung-Chul Han, envisioned a “dictatorship of visibility,” describing the shift from a world conceived as theater and representation to one transformed into a domain of absolute proximity—a place of relentless exposure where the boundaries between interior and exterior dissolve. Here, “intimacy destroys distance,” erasing even the essential separation required for play and making it impossible to trace or preserve the contours of the self.
Meletiou’s installation challenges the conventional notion of transparency as a symbol of truth, validation, and surveillance, instead presenting it as a playful and magical force that reshapes space. Through a choreography of light, shadow, and monochromatic surfaces, the artist evokes the mechanisms of a magic lantern: the hollow, transparent puppet, illuminated by a beam of light and cast as the lone protagonist on a dark stage, does not project its own form but only its texture, reminiscent of the surface of a restless sea. In this theater of transparency, with the lights extinguished, everything unfolds both within and through. The journey traced by the work is defined by its transition from light to dark, as a fantastical world that reveals itself only in darkness, activating the projection system and blurring the boundary between reality and illusion.
The oversized puppet-mannequin sheds its familiar features, transforming into an uncanny presence. The floor sculptures mirror the skin of monumental architectural facades, mimicking the hardness of concrete while concealing a soft, spongy core. By weaving together diverse materials and scenarios, Meletiou deepens his exploration of play as a tool for perception and a subversion of aesthetic codes, while also probing the ethics and aesthetics of urban ornamentation. In a space devoid of familiar references or clear markers, the artist creates a reverse narrative grounded in the ineffable and in the epiphany of an inner story.
BIO
Meletios Meletiou (b.1989, Lemesos, Cyprus) lives and works between Cyprus and Rome. He studied at the Academy of Fine Arts in Rome, where he graduated in Visual Arts and Decoration in 2016. Solo and group exhibitions: 2024, The Companions no.4, International Short Film Festival of Oberhausen, GE; 2023, Playground, curated by Panos Giannikopoulos, Eins Gallery, Limassol, CY; 2022, Buffer Zone, curated by Gaia Bobò, Fondazione Pastificio Cerere, Rome, IT; 2021, Porta Portese, SPAZIOMENSA, Rome, IT; 2020, ReSize To Fit (site-specific installation), curated by Giulia Pollicita, Una Vetrina, Rome, IT; 2018, Fenêtre Jaune Cadmium, curated by Sarah Linford, Istituto Francese di Cultura, Rome, IT; Maps-Spam, curated by Alessandra Arancio, Società Geografica Italiana/Villa Celimontana, Rome, IT; Developing Cities, curated by Angelica Gatto and Emanuele Riccomi, Superstudio, Milan, IT; 2016, Quattro artisti al Castello, curated by Cecilia Casorati, Castello di Santa Severa, IT. 
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ph credit: Antonin Roure
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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I Carabinieri in cattedra all’Università della Terza Età sul tema “truffe agli anziani”. Tortona
Tortona – Un incontro piacevole e denso di spunti di riflessione, in cui non sono mancate occasioni di confronto e di scambio su esperienze personali, dirette o de relato.
Tortona – Un incontro piacevole e denso di spunti di riflessione, in cui non sono mancate occasioni di confronto e di scambio su esperienze personali, dirette o de relato. È stata la locale Università della Terza Età, nella circostanza, a ospitare l’incontro fra i Carabinieri e gli studenti, che hanno assistito a una insolita lezione sul tema delle truffe. Il Comandante della Compagnia…
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oltrearcobaleno · 6 months ago
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Domotica per la disabilità : un passo verso una vita autonoma e sicura
La domotica sta cambiando il modo in cui gli anziani e le persone con disabilità vivono nelle loro case, offrendo loro l’opportunità di mantenere l’indipendenza, la sicurezza e la comodità senza dover necessariamente trasferirsi in strutture sanitarie. Grazie all’evoluzione della tecnologia, è oggi possibile implementare sistemi domotici che non solo migliorano la qualità della vita quotidiana, ma permettono anche il monitoraggio della salute e la gestione delle emergenze.
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Il concetto di domotica per anziani e disabili si basa sull’integrazione di soluzioni tecnologiche avanzate che assistono nella vita quotidiana, fornendo una serie di servizi che spaziano dalla sicurezza, alla gestione degli elettrodomestici, fino al monitoraggio medico a distanza. Questa tecnologia, originariamente sviluppata per automatizzare le abitazioni, viene ora adattata per rispondere alle esigenze specifiche di chi affronta difficoltà motorie o di salute legate all’età.
Due approcci alla domotica per anziani e disabili
Nell’ambito della domotica, esistono due principali tipologie di sistemi che vengono utilizzati per assistere gli anziani e le persone con disabilità: i sistemi sanitari integrati e le reti sanitarie private. I sistemi sanitari integrati utilizzano sensori e microprocessori integrati in elettrodomestici, mobili e indumenti per raccogliere e analizzare dati sulla salute degli utenti. Questi dati possono essere utilizzati per diagnosticare malattie o identificare potenziali rischi, consentendo un intervento rapido. Le reti sanitarie private, d’altra parte, si concentrano sulla raccolta e l’archiviazione dei dati sanitari mediante dispositivi portatili e la loro trasmissione tramite tecnologie wireless a un database sanitario domestico.
Entrambi i tipi di sistemi domotici si rivelano particolarmente utili nell’ottica dell’invecchiamento della popolazione, in quanto offrono una soluzione pratica e sostenibile per mantenere l’indipendenza delle persone anziane, riducendo al contempo la necessità di trasferirsi in strutture assistenziali. La possibilità di monitorare la salute a distanza e di ricevere aiuto immediato in caso di emergenza rappresenta un grande vantaggio per coloro che vogliono vivere in sicurezza nel proprio ambiente domestico.
Implementazione della telemedicina nella domotica
La telemedicina è un altro elemento fondamentale nel panorama della domotica per anziani e disabili. Essa consente di fornire assistenza sanitaria a distanza, promuovendo la diagnosi e il trattamento a casa. Grazie ai dispositivi di telemonitoraggio, come sensori di pressione sanguigna o monitor glicemici, gli operatori sanitari possono monitorare i parametri vitali dei pazienti in tempo reale, intervenendo in caso di anomalie.
Per le persone con disabilità o limitazioni funzionali, la telemedicina rappresenta un’opzione preziosa per gestire la loro salute senza la necessità di recarsi in ospedale o dal medico. L’integrazione di questi dispositivi con i sistemi domotici permette inoltre ai familiari di tenere sotto controllo lo stato di salute dei propri cari da remoto, offrendo un ulteriore livello di sicurezza e tranquillità.
Soluzioni domotiche per la sicurezza e la gestione delle emergenze
Uno degli aspetti più importanti della domotica per anziani e disabili riguarda la sicurezza domestica e la gestione delle emergenze. I sistemi di sicurezza intelligenti possono includere sensori di movimento, telecamere di sorveglianza, serrature automatiche e sistemi di controllo remoto delle porte e delle finestre. Queste tecnologie offrono agli utenti la possibilità di mantenere la propria casa sicura, riducendo i rischi legati a intrusioni o incidenti domestici.
In caso di emergenza, i sistemi domotici possono inviare avvisi automatici a familiari o operatori sanitari, garantendo un intervento tempestivo. Ad esempio, un semplice dispositivo indossabile, come un braccialetto o un ciondolo, può essere utilizzato per attivare una richiesta di soccorso, permettendo alle persone con difficoltà motorie di chiedere aiuto senza dover raggiungere un telefono o un altro dispositivo.
L’importanza dei sistemi di promemoria nella domotica
Un altro importante beneficio offerto dalla domotica per anziani e disabili è rappresentato dai sistemi di promemoria. Questi sistemi possono ricordare agli utenti di assumere i farmaci, di seguire le terapie o di svolgere attività quotidiane come spegnere le luci o chiudere le porte. I promemoria possono essere personalizzati in base alle esigenze dell’utente e possono essere attivati automaticamente in determinati momenti della giornata o in base a specifici comportamenti.
Le sfide della domotica per anziani e disabili
Nonostante i numerosi vantaggi offerti dalla domotica, ci sono alcune sfide che devono essere affrontate per garantire un’efficace implementazione di queste tecnologie. Una delle principali preoccupazioni riguarda la facilità d’uso dei sistemi, soprattutto per gli anziani che possono avere difficoltà a utilizzare dispositivi tecnologici avanzati. È essenziale che i sistemi domotici siano progettati per essere intuitivi e accessibili, affinché possano essere utilizzati senza problemi anche dalle persone con limitazioni cognitive o motorie.
Inoltre, i costi di implementazione della domotica possono rappresentare un ostacolo per molte famiglie. Sebbene esistano alcune forme di supporto economico in alcuni paesi, in molti casi i costi iniziali dei sistemi e dei dispositivi possono essere elevati, limitando l’accesso a queste tecnologie per chi ne avrebbe maggiormente bisogno.
Conclusioni
La domotica rappresenta una soluzione innovativa e sempre più diffusa per migliorare la qualità della vita degli anziani e delle persone con disabilità. Grazie a un’ampia gamma di dispositivi e sistemi, è possibile garantire maggiore sicurezza, autonomia e comfort, permettendo agli utenti di vivere in modo più indipendente nelle proprie case. Tuttavia, per massimizzare i benefici della domotica, è fondamentale continuare a sviluppare soluzioni personalizzate e accessibili, tenendo conto delle esigenze individuali e delle barriere economiche che possono limitare l’adozione di queste tecnologie.
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italiani-news · 11 days ago
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personal-reporter · 24 days ago
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L'importanza della pulizia e manutenzione delle canne fumarie per la sicurezza domestica
Le canne fumarie sono elementi fondamentali per il corretto funzionamento di camini, stufe e caldaie, poiché consentono l’evacuazione sicura dei fumi di combustione. Tuttavia, senza una regolare pulizia e manutenzione, possono rappresentare un serio rischio per la sicurezza domestica, causando incendi, intossicazioni da monossido di carbonio e malfunzionamenti degli impianti. L’articolo evidenzia…
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