#rinascita Ostia
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Ostia: Dalle Origini Antiche alla Modernità di una Città che Ha Attraversato i Secoli
Una panoramica completa sulla storia di Ostia, dalle sue radici romane fino alla trasformazione in una moderna città di mare.
Una panoramica completa sulla storia di Ostia, dalle sue radici romane fino alla trasformazione in una moderna città di mare. La storia di Ostia è un affascinante viaggio attraverso secoli di cambiamenti e di trasformazioni che hanno plasmato il territorio romano in una moderna città di mare. Situata alla foce del Tevere, Ostia è stata fondata nel 620 a.C. secondo la tradizione romana, per…
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valhallarealm · 9 months ago
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I May Destroy You - Amore, stupro e relazioni tossiche tra Londra e Ostia
Vale la pena di vedere ‘I May Destroy You – Trauma e Rinascita’. Soprattutto perché l’attrice che interpreta la protagonista, Michaela Coel (Arabella Essiedu), è stata vittima di stupro mentre recitava nella serie Netflix, ‘Chewing Gum’ (ora non più disponibile sulla piattaforma) e questo telefilm di Bbc/Hbo è l’occasione per raccontare la sua traumatica esperienza (lo trovate su Now Tv e Sky).…
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soisbelle-et-soistriste · 1 year ago
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1 Dicembre 2023
Un anno fa ero altrove ed ero triste e sicuramente meno vincente di un anno dopo ovvero oggi.
E comunque è bello avere i capelli lunghi mi dà una sensazione di femminilità.
Penso anche che dovrei buttare la biancheria di casa nera e concentrarmi sul bianco, sul chiaro.
In un'ottica in cui dimagrisco, anche cambiare abbigliamento ed avvicinarmi a del basico lavorato su tessuti e forme più che sulle stampe potrebbe essere interessante.
Qualcosa di più lussuoso volendo, di qualità indipendentemente dal marchio.
Quando una donna vuole cambiare parte dai capelli, mi sembra corretto che io cambi il resto.
Serve un cambio annuale, possiamo dire che il mio percorso di rinascita parte da Ostia, maggio 2021.
E si sta concludendo in queste giornate in realtà.
Perciò serve un cambio da donna a quanto pare e rispetto allo scorso anno, secondo me una differenza importante è che non mi fa paura crescere, anzi proprio oggi nonostante pensavo che sicuramente ogni anno in più ti "invecchia" sono comunque molto giovane e che comunque se voglio fare la pazza in discoteca posso farlo serenamente, ma che forse, come stasera, semplicemente non mi va.
E va bene così.
#u
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giammydorazio · 6 years ago
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Ogni giorno, un ciclo . . . . . #ArabaFenice #Rinascita #EkisBday #sole #sun #tramonto #sunset #sunset_lovee #sunset_pics #instasunsets #all_sunsets #ig_sunsetshots #isea_sunsets #scenicsunset #sunsetlovers #mare #sea #seascape #ostia #ostiabeach #ostialido #mare (presso Ostia Lido) https://www.instagram.com/p/BsjRrfVnZS8/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1vjbsjb78uayz
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susieporta · 5 years ago
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C’è un italiano a cui chiedere di non uscire più di casa dovrebbe pesare più che a tutti gli altri, a cui togliere la piscina è come togliere l’aria, ma quando glielo chiedo mi sorprende: «La cosa importante è non lasciarsi andare e continuare a fare fatica, non spezzare il ritmo. Un giorno senza fatica è un giorno perso».
Questo italiano ha 21 anni e la sua storia la conosciamo tutti: è la notte del 3 febbraio dello scorso anno quando fuori da un pub alla periferia di Roma, verso Ostia, un nuotatore ventenne viene colpito alla schiena da due proiettili. Sopravvive ma perde l’uso delle gambe. A sparargli sono due giovani criminali, condannati poi a 16 anni di carcere, che si difenderanno parlando di un errore di persona.
Ha subito due interventi e, con una forza di reazione straordinaria, dopo due settimane era già al Santa Lucia, centro di riabilitazione romano, e un mese dopo l’incidente per la prima volta riusciva a tornare in acqua.
Il suo video dalla piscina, postato su Facebook, ha commosso tutti e da quel giorno #ManuelBortuzzo ha conquistato l’affetto degli italiani. Allora ha cominciato un cammino lunghissimo, con l’obiettivo di continuare a nuotare e di recuperare la capacità di camminare, partendo dal fatto che la lesione al midollo spinale non è completa.
Insieme a Manuel questa settimana avrei dovuto aprire il International Journalism Festival di Perugia, dovevamo parlare del suo libro pubblicato da Rizzoli, che si intitola “#Rinascere”. Le domande per lui erano pronte, non volevo rinunciare a fargliele così ho pensato di dedicare a lui la storia di oggi sulla newsletter #altrestorie.
L’ho chiamato per sapere come sta reagendo al mondo fermo in cui siamo costretti a vivere, mi ha risposto da Roma, dove vive con il papà Franco che lo aiuta e lo assiste, mamma Rossella è rimasta a Treviso dove lavora e segue gli altri tre figli: “Qui la casa è piccola ma ho un terrazzo e quello spazio è la mia salvezza, sto fuori il più possibile, ci ho messo i pesi, i bilancieri, i manubri e mi alleno lì, lo faccio con calma, senza tempo”.
Tutto si è fermato, la piscina è chiusa e anche la fisioterapia si è interrotta, ma non c’è traccia di scoraggiamento nella sua voce: “Il mio fisioterapista, lavorando in ospedale, non può più seguirmi, però mi ha lasciato una tabella con gli esercizi e io faccio quello che posso, insomma mi arrangio. La cosa fondamentale è non mollare mai, non lasciarsi andare. La monotonia è dura, non poter uscire e dover rinunciare all’acqua è ancora più duro, allora bisogna darsi un ordine, non smettere un solo giorno di allenarsi”.
Manuel è fissato con la fatica, ne parla continuamente, è la sua compagna di vita e di viaggio più fedele: “Ho passato anni a fare fatica, come tutti gli sportivi. Tutta la fatica serve, non è mai sprecata e il tuo sforzo ti ripaga sempre. Sono sicuro che anni a faticare in silenzio mi abbiano aiutato tantissimo a recuperare dopo l’incidente. Era richiesta una fatica immensa per alzarsi da quel letto, ma io ero allenato a farla. È la cosa più importante da insegnare ai bambini e ai ragazzi, fategli fare sport, fateli faticare!”.
E adesso che la piscina è chiusa cosa fai in quel tempo rimasto vuoto? “Suono il pianoforte, lo faccio per ore prima e dopo gli allenamenti: ho incominciato da autodidatta con una tastiera, guardando i tutorial su Internet senza saper leggere la musica”.
Un metodo che Manuel ha applicato a tutto nella vita, dal disegno all’inglese, imparato guardando i film. La sua è una fame di esperienze e di conoscenza che sembra non essere mai sazia: “Dopo l’incidente è scoppiata la passione e ho cominciato a studiare seriamente il piano, a leggere la musica. Il mio insegnante è il mio vicino di casa: apro la porta e lui mi ascolta. Se per qualche ora non mi sente suonare, allora esce sul balcone e mi urla di esercitarmi. E allora io comincio, mi piacciono le musiche tristi e malinconiche, che mi fanno l’effetto di incoraggiarmi, invece di abbattermi”.
La storia di #ManuelBortuzzo è una storia di una rinascita bellissima, qui riporto solo uno stralcio di cosa mi ha raccontato, trovate la versione integrale sulla mia newsletter di oggi, ci si iscrive e si può leggere su www.mariocalabresi.com
La foto che vedete è di Andrea Varani/Karma Press, ringrazio Vanity Fair Italia per avermi dato la possibilità di utilizzarla per la newsletter.
Mario Calabresi
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tempi-dispari · 2 years ago
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Città Possibili: alla scoperta della periferia di Roma
Prosegue LE CITTA’ POSSIBILI – Invasioni artistiche Sulle orme di Vittorio Emanuele III, Plinio il Vecchio, Margherita Sarfatti visite teatralizzate nei luoghi meno conosciuti di Roma, nella periferia della periferia tra recenti ritrovamenti e la storia del Novecento
26/11, ex Colonia Vittoria Emanuele, il sogno di Ostia Moderna, tra Paolo Orlando e Pasolini. Ore 10.30 e 15.00, Cortile Biblioteca Elsa Morante, via A. Cozza 7 (Lido di Ostia)
3/12, Le antiche origini di Acilia e la misteriosa fondazione di Ostia, declino e rinascita di una città leggenda – Ore 10.30 e 15.00, Via Monti di San Paolo (Acilia)
10/12, “Margherita Sarfatti: l’amore per il Duce e l’amicizia con i pescatori di Ostia” – Ore 10.30 e 15.00, Chiesetta di San Nicola, Borghetto dei Pescatori (Lido di Ostia)
Dal centro città alla periferia della periferia, dal 26 novembre al 10 dicembre 2022, con “A spasso nella storia”, Le Città Possibili porteranno visitatori e curiosi attraverso inedite visite teatralizzate alla scoperta dei luoghi meno conosciuti della storia di Roma, in cui si snodano la cultura, le tradizioni e il ricordo di personaggi che hanno contribuito a lasciare un segno indelebile nel passato. 
Dall’antichità fino alle porte dell’età contemporanea, i percorsi in collaborazione con Visit Ostia racconteranno volti e storie mai dimenticate, che riemergeranno attraverso lo spettacolo e le interpretazioni attoriali. Vittorio Emanuele III, Plinio il Vecchio, Margherita Sarfatti, sono solo alcuni dei grandi nomi della storia che hanno volto lo sguardo alla periferia e che saranno rievocati in questo tour di sensazioni, storia e cultura.
“A spasso nella storia” è un programma di tre itinerari di edutainment che associano la performance attoriale alla narrazione della storia dei luoghi: gli insediamenti romani recentemente scoperti ad Acilia, la Colonia Vittorio Emanuele e il Borghetto dei Pescatori, in collaborazione con Visit Ostia Antica.
Si comincia il 26 novembre alle ore 10:30 e alle 15 presso il Cortile ex Colonia Vittoria Emanuele con la storia dell’ex- colonia Vittorio Emanuele III, rievocando il sogno di Ostia Moderna, quando ancora sul lido non esisteva nulla e le possibilità erano infinite. Emergono la dolorosa bellezza e le irresistibili miserie di una periferia abbandonata, attraverso le figure dell’Ing. Paolo Orlando, fondatore e presidente del “Comitato Pro Roma Marittima” e Pasolini, il “profeta delle borgate”.
Il 3 dicembre si prosegue con gli stessi orari presso il Pianoro oggetto di scavo e di indagine scientifica Monti S.Paolo Acilia, con la visita guidata “Le antiche origini di Acilia e la misteriosa fondazione di Ostia, declino e rinascita di una città leggenda”. Nel corso della visita si seguirà il racconto attraverso i secoli di una storia ancora da ricostruire: quella della scomparsa città di Ficana, narrata da Plinio il Vecchio e ritrovata grazie ad un’epigrafe celebrante Marte Ficano.
Una città che affonda le sue radici nell’età del bronzo medio di cui ancora sappiamo poco, ma che avvolge nel suo mistero la storia della fondazione della prima colonia romana voluta dal Re Anco Marzio, Ostia.
Si conclude il 10 dicembre presso il Borghetto dei pescatori con una visita che si allontana dalle misteriose origini antiche e si avvicina ai tempi moderni. “Margherita Sarfatti: l’amore per il Duce e l’amicizia con i pescatori di Ostia” vede protagonista un personaggio eclettico del primo Novecento, giornalista, scrittrice, critica d’arte e femminista: Margherita Sarfatti, una donna dai mille volti.” Quando il Lido di Ostia cominciò a prendere forma, negli anni ’20 del ‘900, Margherita Sarfatti ebbe un ruolo decisivo nell’impedire che i pescatori insediati in una sorta di baraccopoli alla foce dell’attuale Canale dei Pescatori fossero sgomberati. È opinione diffusa, infatti, che fu proprio Margerita a convincere Mussolini, di cui era diventata amante, a costruire delle casette per ospitare questa comunità. Così nasce nel 1931 il “Borghetto dei Pescatori”, uno dei luoghi più caratteristici di Ostia.
Multi-artistiche e multi-disciplinari, fino al 18 dicembre si svolgerà “Le Città Possibili”, prima edizione del festival diffuso nella periferia della periferia di Roma, in quelle aree urbane che si snodano tra Ostia, Acilia, Dragona e il Borghetto dei Pescatori, seguendo il format inclusivo, accessibile e sostenibile di scoperta e valorizzazione del territorio già collaudato da Valdrada Teatro con Ri-gener-azioni Contemp-humanity e Le parole hanno le ali.
Una rassegna di teatro ragazzi, una di danza urbana, tre visite guidate drammatizzate e tre parate performative per un totale di 29 eventi completamente gratuiti, in 7 differenti location: il Teatro del Lido di Ostia, il cortile della Colonia Vittorio Emanuele, l’area urbana tra The Spot – lo skate park più grande d’Europa, nell’area di Ostia Ponente – e il Teatro del Lido, il tratto tra via di Acilia e via di Saponara (Acilia), il tratto tra via Donato Bartolomeo e Parco Donne Vittime del Femminicidio a Dragona, Ficana (antico nome di Acilia) e il Borghetto dei Pescatori. 
Realizzato su vari spazi, urbani e non, del Municipio X, “Le città possibili – invasioni artistiche” vuole raccontare e valorizzare il territorio e le sue anime con tutte le arti possibili, attraverso una narrazione performativa multidisciplinare, trasversale e innovativa della sua storia, del suo fermento artistico, del suo patrimonio immateriale e delle sue anime multiculturali, invadendo artisticamente il contesto urbano.
“Le città possibili – invasioni artistiche” si sviluppa lungo quattro diversi percorsi, ognuno orientato a diversi obiettivi, contesti e target. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro -Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali Prenotazione obbligatoria su [email protected], www.valdradateatro.it
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sibilla27vane · 3 years ago
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manifestazioni contro il GreenPass
Manifestazioni previste per SABATO 24 LUGLIO 2021.
MILANO: Piazza Fontana, 17:30
ALESSANDRIA: Piazza della libertà, 17:30
ANCONA: Piazza Cavour, 17:30
ASCOLI PICENO: Piazza del Popolo, 17:30
BARI: piazza Ferrarese, 17:30
BERGAMO: Davanti la Procura, 17:30
BIELLA: Piazza Martiri della Libertà, 17:00
BOLOGNA: Piazza Maggiore, 17:30
BRESCIA: Piazza della Vittoria, 17:30
CAGLIARI: Piazza Garibaldi, 18:00
CATANIA: Fontana dell'Elefante, 17:30
COMO: Piazza Cavour, 17:30
COSENZA: Piazza Bilotti 17:30
FERRARA: Piazza Trento e Trieste 17:30
FIRENZE: Piazza della Signoria, 17:30
FORLÌ: piazzale della Vittoria, 17:30
GENOVA: Piazza De Ferrari, 17:30
LECCE: Piazza Sant'Oronzo, 17:30
LODI: Piazza della Vittoria, 17:30
LUCCA: Piazza Napoleone, 17:30
MESSINA: Piazza Duomo, 17:30
MONZA: Piazza Trento, 17:30
NAPOLI: Piazza Dante, 17:30
NOVARA: Piazza Puccini, 17:30
OSTIA : viale mediterraneo 85, dalle 15:00 alle 20:00
PADOVA: Piazza Duomo, 17:30
PALERMO: Piazza Castelnuovo (Palchetto della Musica), 17:30
PARMA: Piazza Garibaldi, 17:30
PESCARA: Piazza della Rinascita (Piazza Salotto), 17:30
PORDENONE: Piazza XX settembre ore 17:30
RAGUSA: Piazza Libertà, 17:30
RAVENNA: Piazza del popolo, 17:30
REGGIO EMILIA: Piazza della Vittoria, 17:30
ROMA: PIAZZA DEL POPOLO, 17:30
SALUZZO (CN): Piazza Cavour, 17:30
SAVONA: Piazza Sisto IV, 17:30
TORINO: Piazza castello, 17:30
TRENTO: Piazza Dante, 17:30
TREVISO: Piazza dei Signori, 17:30
TRIESTE: Piazza Unità d'Italia, 17:30
UDINE: Piazza della Libertà, 17:30
VARESE: Piazza Monte Grappa, 17:30
VENEZIA: Campo San Geremia - palazzo della RAI, 17.30
VERONA: Piazza Bra, 17:30
(In aggiornamento)
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eventiincalabria · 4 years ago
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TauriaDance Campus 8.0
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TauriaDance Campus 8.0 definito l’evento piu’ grande della Calabria; un festival interamente dedicato allo studio della Danza in tutti i suoi linguaggi e incentrato sulla crescita artistica di ogni giovane danzatore.
E’ IL MOMENTO DELLA RINASCITA E NOI SIAMO PRONTI! Accessi controllati Solo 60 posti disponibili Sale Danze altamente qualificate Igienizzazione continua dei nostri spazi
– DOCENTI 1 ALESSANDRA CELENTANO 2 VERONICA PEPARINI 3 ANDREAS MULLER 4 KLEDI KADIU 5 ROCCO GRECO 6 FABRIZIO PROLLI 7 MACIA DEL PRETE 8 ROSSELLA LUBRINO 9 CLAYTON MIFSUD 10 DAPHNE GATT 11 MARTINA DIODOVICH 12 DEMIS AUTELLITANO 13 STEFANO FORTI 14 DANILO ANZALONE 15 CIALI SPOSATO 16 GIANMARIO PASSANTI
– AREA KIDS 1 CLAYTON MIFSUD 2 DAPHNE GATT 3 VANESSA AIELLO 4 IVANO GRECO 5 CONCETTA PORCO
L’evento ospitera’ oltre 18 docenti di fama nazionale ed internazionale offrendo ai giovani talenti provenienti da tutto il mondo la possibilita’ di studiare per circa 10 ore al giorno in classi suddivise per stile, livello ed eta’.
Il Campus TauriaDance è autentico per la sua accoglienza e il suo intrattenimento serale con un fantastico cast di animazione per grandi e piccoli.
PERFOMANCE COREOGRAFICHE – AUDIZIONI – CONCERTI – SHOW E SERATE A TEMA saranno gli ulteriori appuntamenti che prenderanno vita nel corso dei 5 Giorni al TauriaDance Campus 8.0
Ospitato da una struttura alberghiera a 4 Stelle a due passi dal Mare che con tutti i suoi comfort (PISCINA INTERNA – PISCINA ESTERNA – SPA – BAR – RISTORANTE – PIZZERIA) fara’ da perfetta cornice all’evento.
La direzione Artistica e’ affidata al noto coreografo di fama nazionale ed internazionale Rocco Greco.
Discipline: DANZA CLASSICA – DANZA MODERNA – MODERN CONTEMPORARY- CONTEMPORANEO – STREET JAZZ – BREAK DANCE – HIP HOP – LAB. COREOGRAFICO – FITNESS
________DANZATORI_________ RED CARD STAGE 4 GIORNI con accesso a tutte le lezioni Pranzo non incluso GOLD CARD HOTEL STAGE . 5 NOTTI Pensione Completa . 4 GIORNI accesso a tutte le lezioni
______DANZATORI KIDS (FINO A 7 ANNI) _______ – KIDS RED CARD STAGE 4 GIORNI con accesso a tutte le lezioni Pranzo non incluso – KIDS GOLD CARD HOTEL STAGE . 5 NOTTI Pensione Completa . 4 GIORNI accesso a tutte le lezioni
_________ ACCOMPAGNATORI _______________ BLU CARD HOTEL Pensione Completa,con accesso a tutte le serate, alle attività fitness,alla piscina
N.B. – Il pranzo e la cena di giorno 24 non sono inclusi nel prezzo, La GOLD CARD E LA BLU CARD prevedono una sistemazione in camera doppia/tripla/quadrupla fino ad esaurimento posti Possibilità di scelta camera singola con supplemento.
– Durante le nostre cene le serate saranno allietate da vari ospiti legati al mondo dell’arte – spettacoli – Dj che si alterneranno con la migliore musica del momento e a farci scatenare ci sarà l’ANIMAZIONE di successo TAURIADANCE presente per tutta la durata del CAMPUS.
____BORSE DI STUDIO IN AGGIORNAMENTO____ Borse di studio per La Scuola Di Danza (RM) Borse di studio per Liceo Coreutico (Ostia) Borse di studio per TauriaDance Concorso Internazionale 2021 Borse di studio per Ionio Danza Festival 2021 Borse di studio per Roma Dance 2021 Borse di studio per Corso Professionale Danzatori TD (RC) 2020/21 Borse di studio per Dancing Center 2020/21 Borse di studio per Stabbia summer dance Borse di studio per maratona d’estate
_________SERVIZI_________ – SERVIZIO FOTOGRAFIA CON STAMPA AL MOMENTO PER TUTTI I PARTECIPANTI ALL’EVENTO
– POSSIBILITÀ DI USUFRUIRE DI AGEVOLAZIONI SU VIAGGI CON LE NOSTRE AGENZIE VIAGGIO
– PRESENZA DI UNO STAFF A COMPLETA DISPOSIZIONE PER OGNI ESIGENZA
– POSSIBILITÀ DI PRENOTARE SERVIZIO NAVETTA DALLA STAZIONE TRENO/AEREOPORTO AL PARK HOTEL
– POSSIBILITÀ DI PRENOTARE SERVIZIO NAVETTA PER LA SPIAGGIA (NON INCLUSO NEL PACCHETTO) Da prenotare in struttura.
– PERCORSO SPA’ PER TUTTI (NON INCLUSO NEL PACCHETTO) Da prenotare in struttura.
CONTATTACI tel: 334/7129862 [email protected] – www.tauriadance.it
SCARICA IL MODULO COMPLETO https://www.tauriadance.it/tauriadance-campus
https://www.eventiincalabria.it/eventi/tauriadance-campus-8-0/
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italianaradio · 5 years ago
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Giudiceandrea (Pd): “Provincia. Infiltrazioni: serve un piano per la rinascita”
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/giudiceandrea-pd-provincia-infiltrazioni-serve-un-piano-per-la-rinascita/
Giudiceandrea (Pd): “Provincia. Infiltrazioni: serve un piano per la rinascita”
Giudiceandrea (Pd): “Provincia. Infiltrazioni: serve un piano per la rinascita”
“Nel crotonese non possono eleggere il presidente della Provincia perché è commissariato per infiltrazioni mafiose un numero di Comuni tale che col voto ponderato non riescono a raggiungere il quorum del 50 % degli aventi diritto. Aveva ragione Callipo quando diceva che bisognava dare una scossa. L’esempio lo ha dato lui stesso anche perdendo voti e consensi pur di vedere ripulite le liste anche solo nel dubbio: meglio fermare un candidato in attesa di risolvere le proprie vicende giudiziarie che ritrovarsi in situazioni spiacevoli poco dopo. Nella politica calabrese continua la mattanza: in una società depauperata per emigrazione dei suoi figli migliori, la ‘ndrangheta aggredisce le istituzioni, le penetra e permea gestendole ai livelli più alti”. Lo dichiara Giuseppe Giudiceandrea (Pd) che aggiunge “è venuto il momento di una riflessione corale, trasversale, definitiva, per estirpare questo male che non è atavico o connaturato con la calabresità ma solo con l’avidità, l’ignoranza, l’incapacità di creare reddito e credito con il proprio lavoro. Abbiamo un compito come Partito Democratico: parlare a tutte le persone di buona volontà, coinvolgerle tutte, ognuna per le proprie competenze, in questo progetto di rinascita Telesiano. Poi provvedere, insieme al Governo, a stilare una sorta di Piano Marshall per garantire, in tempi brevissimi, il rientro in regione di tutta la “forza lavoro” residente in Calabria ma che lavora e produce e spende e vive fuori dalla nostra regione”. “Solo recuperando il loro background, le loro esperienze, e perché no, il loro reddito pro capite facendolo diventare ricchezza da spendere sul nostro territorio, riusciremo a sconfiggere questo cancro. La Calabria può rinascere, o forse finalmente nascere, e non essere più un peso economico per il Paese e l’Europa. Lasciare la politica nelle mani del 40% degli aventi diritto al voto, molti dei quali sotto il ricatto del potere (?) economico mafioso rimasto in piedi, è l’anticamera del delitto. La magistratura calabrese, – incalza Giudiceandrea componente del Pd – la stragrande parte sana di essa, lotta al fianco delle forze dell’ordine e di quel che resta di un tessuto politico da rinnovare. Se persino i giovani rampanti sono chini ai voti delle cosche, va trovata una soluzione terminale, definitiva, di destrutturazione delle modalità di scelta del personale da offrire alla politica e del procacciamento del consenso.” “E mentre ad Ostia la Regione Lazio inaugura oggi una palestra realizzata con fondi pubblici in un immobile sequestrato alla mafia, – conclude – in Calabria c’è chi continua imperterrito a chiedere ed elemosinare consensi alla ‘ndrangheta, senza vergogna, al solo fine del povero arricchimento personale da quattro soldi. Lealtà, rispetto asfissiante delle norme in materia e della legge in genere, per dare l’esempio e riuscire a rivoltare questa povera terra, che non merita una classe politica così corrotta e scadente”.
“Nel crotonese non possono eleggere il presidente della Provincia perché è commissariato per infiltrazioni mafiose un numero di Comuni tale che col voto ponderato non riescono a raggiungere il quorum del 50 % degli aventi diritto. Aveva ragione Callipo quando diceva che bisognava dare una scossa. L’esempio lo ha dato lui stesso anche perdendo voti e consensi pur di vedere ripulite le liste anche solo nel dubbio: meglio fermare un candidato in attesa di risolvere le proprie vicende giudiziarie che ritrovarsi in situazioni spiacevoli poco dopo. Nella politica calabrese continua la mattanza: in una società depauperata per emigrazione dei suoi figli migliori, la ‘ndrangheta aggredisce le istituzioni, le penetra e permea gestendole ai livelli più alti”. Lo dichiara Giuseppe Giudiceandrea (Pd) che aggiunge “è venuto il momento di una riflessione corale, trasversale, definitiva, per estirpare questo male che non è atavico o connaturato con la calabresità ma solo con l’avidità, l’ignoranza, l’incapacità di creare reddito e credito con il proprio lavoro. Abbiamo un compito come Partito Democratico: parlare a tutte le persone di buona volontà, coinvolgerle tutte, ognuna per le proprie competenze, in questo progetto di rinascita Telesiano. Poi provvedere, insieme al Governo, a stilare una sorta di Piano Marshall per garantire, in tempi brevissimi, il rientro in regione di tutta la “forza lavoro” residente in Calabria ma che lavora e produce e spende e vive fuori dalla nostra regione”. “Solo recuperando il loro background, le loro esperienze, e perché no, il loro reddito pro capite facendolo diventare ricchezza da spendere sul nostro territorio, riusciremo a sconfiggere questo cancro. La Calabria può rinascere, o forse finalmente nascere, e non essere più un peso economico per il Paese e l’Europa. Lasciare la politica nelle mani del 40% degli aventi diritto al voto, molti dei quali sotto il ricatto del potere (?) economico mafioso rimasto in piedi, è l’anticamera del delitto. La magistratura calabrese, – incalza Giudiceandrea componente del Pd – la stragrande parte sana di essa, lotta al fianco delle forze dell’ordine e di quel che resta di un tessuto politico da rinnovare. Se persino i giovani rampanti sono chini ai voti delle cosche, va trovata una soluzione terminale, definitiva, di destrutturazione delle modalità di scelta del personale da offrire alla politica e del procacciamento del consenso.” “E mentre ad Ostia la Regione Lazio inaugura oggi una palestra realizzata con fondi pubblici in un immobile sequestrato alla mafia, – conclude – in Calabria c’è chi continua imperterrito a chiedere ed elemosinare consensi alla ‘ndrangheta, senza vergogna, al solo fine del povero arricchimento personale da quattro soldi. Lealtà, rispetto asfissiante delle norme in materia e della legge in genere, per dare l’esempio e riuscire a rivoltare questa povera terra, che non merita una classe politica così corrotta e scadente”.
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sportlaziale · 5 years ago
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Pescatori Ostia, parla Alessio Rossini: "2019 positivo, pronti per un grande 2020 a suon di goals"
Pescatori Ostia, parla Alessio Rossini: “2019 positivo, pronti per un grande 2020 a suon di goals”
Poche ore ormai alla fine del 2019, sta per calare il sipario sull’anno solare che ha segnato, senza dubbio, la rinascita del club gialloverde, protagonista di una fase iniziale di campionato molto positiva tra grandi e piccoli, e con una Prima Squadra, in particolare, che ha chiuso a 29 punti totali, al quinto posto nel Girone C di Promozione, a -6 dal terzo posto. Si ripartirà il 5 Gennaio con…
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personal-reporter · 5 years ago
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Al via il 5 settembre PLASTICAd’A-MARE
In programma al Porto Turistico di Roma fino all’8 settembre. Organizzato da DOC Live, con la preziosa partecipazione di WWF Italia e PolarQuest, l’evento rientra all’interno del programma Estate Romana 2019, promosso da  Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale  e realizzato in collaborazione con  SIAE.   La quattro  giorni sarà anticipata da una settimana di attività e di percorsi organizzati in compagnia di  WWF – Litorale Laziale  e  Associazione  Cyberia  idee in rete  alla scoperta del territorio di Ostia Antica (23 agosto / 1° settembre). PLASTICA d’A-MARE  vuole essere un momento di sensibilizzazione  e formazione  sul tema dell’inquinamento massiccio della plastica a discapito dei mari, arricchito da un importante aspetto ludico, creativo e artistico. Per comprendere sia i danni che la plastica sta arrecando all’ambiente naturale, sia come lo stesso materiale, opportunamente recuperato, possa essere portato a nuova vita, trasformandosi da plastica a mare in plastica d’amare. Attività e dibattiti si affiancheranno a performance, laboratori per grandi e piccini, esposizioni di artigiani, designer e artisti selezionati tramite una specifica CALL FOR ARTISTS, workshop, live painting, installazioni site specific, e concerti di esponenti della musica ecologica. Il tutto per imparare e diffondere nuove pratiche di raccolta e riciclo creativo. Location della manifestazione sarà il Porto Turistico di Roma, insieme al territorio del X° Municipio, con le aree naturali, il litorale, le riserve, la sua storia e il borgo della suggestiva Ostia Antica: un contesto urbano da tempo impegnato a trovare una nuova identità schierata dalla parte della legalità e della voglia di rinascita. «La manifestazione si propone – spiega Nadia Di Mastropietro ideatrice e curatrice dell’evento – da un lato, di sensibilizzare un pubblico vasto ed eterogeneo, rispetto all’impatto della plastica sugli ecosistemi marini, dall’altro di mostrare alcuni fra gli artisti che hanno affrontato il tema in maniera creativa, trasformando e riutilizzando la plastica nei modi più diversi. Ecco perché grande spazio sarà dato agli artisti emergenti di ogni età che vorranno presentare opere inedite». Read the full article
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pangeanews · 6 years ago
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“E cominciò a mangiare il corpo del padre perché di lui non restasse neanche il ricordo”. Diario di Davide
“Senza gestire l’ignoto” significa, appunto, farsi azzannare dall’ignoto. Il carteggio tra Vera e Nathan si interrompe e cambia la ‘quinta’, la scenografia – e quindi la sceneggiatura. Qui si comincia a raccontare ciò che ha portato alla scrittura di quel carteggio, quale malia o malattia. Il ‘Diario di Davide’, ambientato tra il 2018 e i nostri giorni, ovviamente, è una finzione: una nube di pensieri scritti da un personaggio fittizio che si chiama così, Davide. Perché due persone, altrimenti sconosciute, scelgono di amarsi attraverso lo spettro della letteratura, indossando prodigiose maschere? Anche questa è una delle domande. Ringrazio, va da sé, Veronica Tomassini, complice in questa mia conversione narrativa.
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Novembre 2018
Allora, non ho altro, quella è la parentela: la mia sorellastra che sgancia il corpo del padre dalla corda – la immagino lunghissima, la corda, perfora il soffitto, le nuvole, annodata direttamente alla caviglia di Dio, senza che per altro, nonostante gli strattoni (un suicida strappa Dio alla sua distrazione), Dio si accorga di lui. Poi allunga il corpo del padre in un luogo visibile, la piazza, di solito – a volte è il centro della basilica, poco prima delle scale su cui salta l’altare – l’importante è che sia sotto gli occhi di molti, sguardi che brillano di gioia – è toccato a lui, a lui, e se lui è morto noi siamo vivi, lui si è ucciso perché a noi sia concesso di vivere un tocco di più – e lo spoglia. Qui l’immaginazione aderisce alla realtà: Liv – mia sorella è stata chiamata così perché mio padre adorava Liv Ullmann, una delle svariate muse di Ingmar Bergman, quella di Persona e L’ora del lupo – è bellissima. Una bellezza geometrica, glaciale, che non lascia traccia di aggettivi, che è un rifiuto, senza ombra di sesso, vendicativa. Ingrid spoglia il padre e lo pulisce – tutta la ammirano perché pensano a un gesto di grazia, radicata, la figlia che prepara il padre alla rinascita nell’altro mondo, soltanto io so che così Ingrid impedirà a mio padre di morire, soggiogandolo a una memoria cattiva. Con attenzione piena di minuzie Ingrid leva le scarpe del padre, poi le calze, gli lecca i piedi, lecca nel groviglio tra le dita, poi risale, lecca ovunque, anche il cazzo che sembra muoversi come uno scorpione, è l’unica cosa ancora viva di mio padre. La chiamo, urlo il suo nome perché se ne ricordino tutti, mentre Ingrid morde e mangia le labbra di mio padre, poco prima che aspiri il naso, che succhi le palpebre come fossero ostriche. Dice “sono stata la puttana di tuo padre” – rimarca tuo padre, perché una volta, tentandola, credendo che distillare una parentela arcana fosse sufficiente a scoparla, mi aveva detto, quello non è mio padre, è tuo padre – forse sono invidioso perché il padre ha smerciato la mia primogenitura consegnandola a questa donna che ora lo sputtana pubblicamente – suicida, traditore, puttaniere, sputtanato. Poi torna a fare quello che fa, pubblicamente, Ingrid – indossa un tailleur molto elegante, ha studiato da avvocato a Parigi, d’altronde – si alza la gonna, scosta le mutande – ha gambe che sembrano soffio ed epitaffio – e si scopa mio padre, il morto, il suicida – e dopo che ne ha goduto si getta sul suo petto, che si apre, cremoso, e lo mangia. Incurante delle mie urla, Ingrid mangia mio padre, così tuo padre sparirà dalla faccia della terra, mi sembra che dica, forse mi sbaglio, forse mi perdona.
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Si chiama Veronica e mi ha salvato – per questo non le chiedo di spogliarsi – è lei che con la sua richiesta mi ha spogliato. Che qualcuno ti richieda mentre precipiti fa dell’abisso una tenda e impone una crescita, un aranceto, dove non c’era che roccia – chiederti, proprio come si prega l’attenzione di un superiore che può organizzare la grazia o schiacciare il viso, fino all’esplosione. Mi ha scritto una mail – a me è sembrata un anello.
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Dice che non ci vedremo, che non voglio vederla, questa cosa la turba, non le piace che la chiami ‘la Santa’ – eppure conosce il tessuto dell’assenza, sa che la carne è perentoria, è ostia, soltanto una volta, poi è la consuetudine del pasto. Dobbiamo saggiarci, prima dell’assaggio.
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Proprio quando non ho più nulla se non una sorella che ha nove anni meno di me e da sette ha dichiarato di non volermi più vedere. Ammetto che mi esaltava unirmi con la sorella – ritrovarci dopo che il destino ci ha dannati, da destini dispari, e amarci, in spregio al mondo, un amore come una faglia, una di quelle faglie oceaniche che testimoniano lotte continentali e che il tormento e l’amore è la ragione del pianeta, e che è turbata per questo la contorta ideologia dei capodogli. Scopare mia sorella, edificare, insieme, in un’Asia della fantasia, una fila di figli, una foresta genealogica: questo pensiero dava oro alla mia lingua.
Proprio quando non avevo altro che questa fantasia disfatta – tra l’altro, quando mio padre si suicida, con il gas, il gas che costruisce un tessuto blu, giottesco, sul corpo del morto, in un paese di mare, squallido nel polline turistico, nel pollame delle chiacchiere, mia sorella aveva poco più di un anno, io quasi undici – arriva la sua domanda. Anzi una pretesa. Qualcosa di inequivocabile. Ho bisogno di essere percosso, picchiato – quindi di disobbedire – essere la sola preda che divora il predatore. Non avevo niente – neanche la ventenne che ho inondato di libri per una mezza stagione di lussuria – sono una mezza sega, in effetti, non vado mai meticolosamente in fondo, cado, piuttosto, appena tentenno Giustizia e Colpa, i demoni che mi ha scagliato addosso mio padre dalla tomba, cominciano a mordere, facendomi demordere da ogni istinto alla felicità, alla fede nell’io, all’impresa delle voglie.
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So cos’è la deposizione e perché è importante pulire i piedi del morto: l’altro mondo è un cammino. In vita le mani servono ad afferrare, nell’altro mondo le mani sono ostaggio di altri, non le abbiamo, siamo monchi, mancanti, non ci resta che camminare, allenare fremito e fretta all’incontro. Gli angeli ci sequestrano le mani, perché siamo noi gli afferrati, e bocca e occhi sono dita. Ieri mi è arrivata, da valutare per un restauro, una Pietà di un ignoto belga del Seicento. Un Giovanni fin troppo turbato regge il corpo di Cristo, una enormità rispetto alla stazza del ragazzo, un tracollo di carne bianca e bluastra – ancora divina? Ai piedi del Cristo, come un cane sulla ciotola, la Maddalena, immagino, che gli succhia i piedi – ha un piede in bocca, sta bevendo dalla stimmate i residui di sangue. I piedi sono neri ed è certo che la Maddalena li mangerà, perché del Cristo non deve restare nulla, né corpo né traccia tra i cronachisti e gli storici, ma il ricordo, sbandato dalla contraffazione come ogni ricordo, e il buco in fronte dell’ostia.
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Mi impediscono di vedere i miei figli – li guardo, così, da lontano, in macchina, quando escono da scuola, senza disturbarli, la loro gioia leggera e fragile, come se fossero figure di un quadro. Tutto sembra perfetto se non lo tocchi, se non lo inietti di parole.
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Istigo i miei studenti a scoprire il mostro che si agita dentro di loro e dietro, ad accarezzarlo, a regalargli parole d’amore affinché non gli si rivolti contro. Spero nella loro mostruosità, piuttosto – e che me ne facciano dono – voglio perlustrare la loro indole per dominarla, appendere l’inconscio e lo sconosciuto al gancio di una mia parola. “Voglio essere adorato da tutti gli alfabetizzati”, dico a una donna complice nelle mie ovvie voluttà – ha una voluminosa fantasia e io la penso sempre, mentre immagino di lacerare qualcuno, come alla dama delle ninfe, a quella che prepara le ragazze alla mia sovranità. Ne adoro il cinismo, tipicamente femminile, la qualità nel carpire l’oscuro e l’immensità dell’immondo dietro gesti quotidiani, catodici, milanesi.
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Veronica mi ha salvato – va detto che ai più paio un uomo intelligente, a volte volitivo, volenteroso, che sta dalla parte dei buoni – sono generoso, dicono, e quella che appare come aristocratica educazione è indifferenza. Probabilmente stai già pensando a come sedurre l’amica di nostra figlia quando sarà maggiorenne, mi dice ciò che fu di mia moglie. Mia figlia ha dieci anni – mia moglie ha talento nel farmi male, ma ha ragione. Ho bisogno di essere amato, il corpo è una effervescenza della mente, infine, è il frutto di una frugata e fuggitiva fantasia, di per sé non esiste, per questo quando Veronica insiste per vederci io erigo un’alba di avverbi e lì mi incurvo per cena.
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Ciò che tocco si infetta: anche se amo nel bene, chi amo incorre nel male, lascio, dopo il mio passaggio, che è sempre parziale, un’armerie di parole insulse, di desideri inesauditi, esausti. Le lettere con cui corredo i miei amori – tutti drastici, naturalmente assoluti – sono teche piene di spade di antichi re del Nord, archi di Navaho, vestaglie di samurai in meditazione. Puri ornamenti, insomma. Quando mia moglie, nelle sue arcane ricerche, ha scoperto che ho avuto una relazione con una sua ex alunna, mi ha relazionato sul fatto che lei ha cambiato città, con il suo nuovo amore, pur di non vedermi. Addirittura. Secondo me è uno scherzo, perché non mi ricordo neanche il suo nome. Questo vuol dire che non ho la forza di amare o che “non hai il coraggio di essere amato”, come dice mia moglie? Entrambe le conclusioni sono troppo semplici: semplicemente, sto bene ovunque, mi adatto a soddisfare ogni corpo, poi, senza motivo, me ne disfo, sono stufo di me stesso, piuttosto, di ciò che sono. Per questo, tengo Veronica a distanza, in un mausoleo di verbi: non voglio che si corroda, che avvampi svanendo. Voglio che sia salva. Oppure. Sono io che non voglio salvarmi, perché salvezza significa anche morire.
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Veronica è sorpresa dal mio entusiasmo – non so nulla di lei – remota ammirazione per l’onestà radiosa da cui scrive. Per scrivere Veronica ha bisogno di un contatto, di vedermi, almeno attraverso la voce – la voce è speculare agli occhi. Io invece ho bisogno di sapere che non ci vedremo mai, perché di noi diamo la cosa più cara a chi non può averne cura, allo sconosciuto – quello è il privilegio dell’amore, il pregio della fratellanza, lo sfregio.
L'articolo “E cominciò a mangiare il corpo del padre perché di lui non restasse neanche il ricordo”. Diario di Davide proviene da Pangea.
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redazione-rosebud · 7 years ago
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Il cammino dei perplessi (11) – Ostia. Di una piccola grande vittoria contro la mafia e sulla “supposta” rinascita della destra.
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giammydorazio · 5 years ago
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Finalmente. Si ricomincia. Sono felice. #Natale #goodvibes #goodfeeling #rinascita #recovery #running #correre #instarunning #runforfree #runforlife #pineta #natura #castelfusano #ostia #ostialido (presso Pineta di Castelfusano) https://www.instagram.com/p/B6fiJnBAE-9/?igshid=hyunvmwgfgbj
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