#ricerca lavoro
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indirezioneostinata · 1 year ago
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L'Arte del Curriculum 2.0: Unisciti all'AI e All'autenticità per Brillare nella Tua Carriera
Negli ultimi anni, il modo in cui presentiamo la nostra carriera è cambiato radicalmente grazie all’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI). Non più relegato a un elenco freddo di esperienze, il curriculum è diventato un’opera d’arte che combina la potenza dell’AI con l’autenticità personale. In questo articolo, esploriamo come fondere queste due forze per creare il curriculum perfetto. Una…
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gregor-samsung · 6 months ago
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" «Con la cultura non si mangia» ha dichiarato […] Tremonti il 14 ottobre 2010. Poi, non contento, ha aggiunto: «Di cultura non si vive, vado alla buvette a farmi un panino alla cultura, e comincio dalla Divina Commedia». Che umorista. Che statista. Meno male che c’è gente come lui, che pensa ai sacrosanti danè. E infatti, con assoluta coerenza, Tremonti ha tagliato un miliardo e mezzo di euro alle università e otto miliardi alla scuola di primo e secondo livello, per non parlare del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo e altre inutili istituzioni consimili. Meno male. Sennò, signora mia, dove saremmo andati a finire?
In questi ultimi anni, però, l’ex socialista Tremonti non è stato il solo uomo politico a pronunciarsi sui rapporti tra cultura ed economia. Per esempio, l’ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, ha sostenuto che per i laureati non c’è mercato e che la colpa della disoccupazione giovanile è dei genitori che vogliono i figli dottori invece che artigiani. Sapesse, contessa… E il filosofo estetico Stefano Zecchi, in servizio permanente effettivo nel centrodestra, ha chiuso in bellezza, come del resto gli compete per questioni professionali: ha detto che in Italia i laureati sono troppi. Insomma, non c’è dubbio che la destra italiana abbia sposato la cultura della non cultura e (chissà?) magari già immagina un ritorno al tempo dell'imperatore Costantino, quando la mobilità sociale fu bloccata per legge e ai figli era concesso fare solo il lavoro dei padri. (Non lo sapeva, professor Sacconi? Potrebbe essere un’idea…) E la sinistra o come diavolo si chiama adesso? Parole, parole, parole. Non c’è uno dei suoi esponenti che, dal governo o dall'opposizione, non abbia fatto intensi e pomposi proclami sull'importanza della cultura, dell'innovazione, dell'istruzione, della formazione, della ricerca e via di questo passo, ma poi, stringi stringi, non ce n’è stato uno (be’, non esageriamo: magari qualcuno c’è stato…) che non abbia tagliato i fondi alla cultura, all'innovazione, all'istruzione, alla formazione, alla ricerca e via di questo passo. Per esempio, nel programma di governo dell'Unione per il 2006 si diceva: «Il nostro Paese possiede un’inestimabile ricchezza culturale che in una società postindustriale può diventare la fonte primaria di una crescita sociale ed economica diffusa. La cultura è un fattore fondamentale di coesione e di integrazione sociale. Le attività culturali stimolano l’economia e le attività produttive: il loro indotto aumenta gli scambi, il reddito, l’occupazione. Un indotto che, per qualità e dimensioni, non è conseguibile con altre attività: la cultura è una fonte unica e irripetibile di sviluppo economico». Magnifico, no? Poi l’Unione (o come diavolo si chiamava allora) vinse le elezioni e andò al governo. La prima legge finanziaria, quella per il 2007, tagliò di trecento milioni i fondi per le università. Bel colpo. Ci furono minacce di dimissioni del ministro per l’Università e la Ricerca, Fabio Mussi. Ma le minacce non servirono. Tant’è che, nella successiva legge di bilancio, furono sottratti altri trenta milioni dal capitolo università a favore… degli autotrasportatori. E inoltre, come scrivono Francesco Sylos Labini e Stefano Zapperi, nel 2006 con il governo Prodi «c’è stato un calo del trenta per cento circa dei finanziamenti, cosicché il già non generoso sostegno alla ricerca di base è diminuito, da circa centotrenta a poco più di ottanta milioni di euro, proprio nel periodo in cui al governo si è insediato lo schieramento politico che, almeno a parole, ha sempre manifestato un grande interesse per la ricerca». Certo, dopo quanto avevano scritto nel programma, non sarebbe stato chic e «progressista» avere la faccia tosta di dire che bisognava sottrarre risorse alla scuola e all'università, e allora non l’hanno detto. Però l’hanno fatto, eccome. "
Bruno Arpaia e Pietro Greco, La cultura si mangia, Guanda (collana Le Fenici Rosse), 2013¹ [Libro elettronico]
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ideeperscrittori · 1 year ago
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– Cerco lavoro. – Per trovare la tua strada? – No. – Perché nobilita l'uomo? – No. – Per il riconoscimento sociale? – No. – Per cosa allora? – Non ci arrivi proprio, eh? – No. – Per i soldi. – Dai tutta questa importanza ai soldi? – Ho sentito dire che sono utili quando devi pagare le bollette. FINE
[L'Ideota]
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killiandestroy · 3 months ago
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I'm spending way too much time on a doc for a concorso that I 100/100 won't win
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mentefinanziaria · 7 months ago
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persa-tra-i-miei-pensieri · 2 years ago
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Qualcuno fermi la mia immaginazione
(stavolta in ambito lavoro dei miei sogni)
perché sognare di trasformare un bar sull'orlo del fallimento nel locale più ricco di attività e divertimento della città è veramente un'utopia ...
Ho troppe idee creative per una città così "morta" come la mia (al di là del periodo estivo) e per un'epoca in cui rischierei di investire inutilmente in un progetto che non interesserebbe a nessuno visto che non implicherebbe nulla di virtuale.
Ma soprattutto nessuna persona sana di mente affiderebbe la sua attività alle idee folli di una ragazzina comparsa dal nulla 😂
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deathshallbenomore · 2 years ago
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leonmarchon · 2 years ago
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Preferisco morire di cancro che permettere che un inadeguato Scaltriti, privo di deontologia medica, faccia parte del mondo scientifico in modo improprio e ci guadagni pure soldi.
Il lavoro di ricerca non si fa più da soli da oltre un secolo: è un team ad ottenere risultati.
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ufficioreclami · 2 years ago
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Pillole di facebook o del favoloso mondo della precarietà
Mi sto immergendo nel favoloso mondo della ricerca di lavoro per assistenza clienti (per il momento è studio delle proposte delle aziende). Sono tre anni che sono lontana da quel mondo e non sembra che la considerazione per chi si occupa di assistenza clienti inbound sia migliorata, con gli anni.Al contrario. Se prima erano eccezioni i contratti diversi da quello delle Telecomunicazioni, ora…
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pier-carlo-universe · 17 days ago
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3 percorsi universitari più utili al mondo nel futuro secondo l’Intelligenza Artificiale
Scopri i 3 percorsi universitari che l’Intelligenza Artificiale ritiene più utili per il futuro: IA e dati, biotecnologie e ambiente. Perché sceglierli e quali opportunità offrono. Scopri di più su Alessandria today. In un’epoca in cui la tecnologia evolve a ritmi vertiginosi, il mondo del lavoro si trasforma e le competenze richieste cambiano in modo sempre più dinamico. L’Intelligenza…
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tinadicit · 2 months ago
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Ritorno di nuovo a scrivere, penso lo farò più spesso. È un ottimo modo per distrarmi dalla mia depressione, insomma.
Tema di oggi: ricerca del lavoro
Dagli annunci che circolano, senza tener conto della distanza km dal luogo in cui vivo senza possibilità di raggiungere con i mezzi pubblici anche 20km sono circa 1h30min/2h tra pullman, treni e coincidenze varie solo di andata. Dunque andata e ritorno un totale di 4h e anche un part time di 20 ore alla settimana te ne viene di un totale di 40h la settimana. Quindi insomma, automuniti. Ma è un altro discorso, seppur importante.
Competenze per fare lavoretti online che se ti va bene ti danno €5 a progetto (di cui ogni progetto sono una media di 5h di preparazione): esperienza pluriennale, frequenza di corsi specialistici e tutto un insieme di requisiti che se vuoi farti un lavoretto per arrotondare o anche solo per mantenerti gli studi non lo puoi fare perché devi essere uno specialista nel settore oppure niente, campi di stenti. €5 a progetto metti un progetto al giorno 25€ a settimana che in un mese sono 100€ che non ti servono neanche per pagarti il cibo per mangiare figurati un affitto. Insomma, però quei €5 sono sempre €5 e meglio di niente rimangono.
Per non parlare che di sussidi non ce ne sono, perché quelli che ci sono sono familiari e chi glielo spiega che il reddito non è familiare ma personale? Perché la famiglia tutta può anche lavorare e tu rimani nel letto su indeed a iscriverti alle newsletter. Chi glielo spiega che non è questa la vita?
Per non parlare dell'attesa anche annuale dei lavori stagionali senza la benché minima certezza di essere ripreso oppure no e vivi con un'ansia costante e nel mentre i tuoi soldi scendono e non ti puoi permettere un cinema, un libro, una maglietta, anche una birra con gli amici diventa un problema. Ovviamente non ti puoi stare fermo e quindi continui a cercare. E ti devi far andare bene tutto, perché se poi cominci a scegliere, questo no, questo è lontano, questo mi danno poco, questo non è attinente a ciò che voglio diventare, be'... Non te ne esci più. La risposta è solo un aumento della tua miserabile povertà. In tutti i sensi: economica, culturale, sociale, lavorativa...
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campadailyblog · 9 months ago
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Cercare lavoro: trova la tua strada professionale
Trovare il lavoro giusto non è facile, ma con la giusta strategia si può fare. Oggi, essere proattivi e conoscere le proprie aspirazioni è fondamentale. Se stai iniziando o vuoi cambiare lavoro, pianifica bene. Questa guida ti dà consigli per cercare lavoro. Ti aiuterà a capire le opportunità e a costruire un futuro che ti piace. Punti chiave Definire un piano per la ricerca di lavoro. Conoscere…
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rosaleona · 2 years ago
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“Quella pirla là ha dormito, e non si è iscritta”. Negli audio del prof la prova del concorso col trucco. Ma non vale una sanzione, né un reato
“Quella pirla là ha dormito, e non si è iscritta”. Negli audio del prof la prova del concorso col trucco. Ma non vale una sanzione, né un reato https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/03/quella-pirla-la-ha-dormito-e-non-si-e-iscritta-negli-audio-del-prof-la-prova-del-concorso-col-trucco-ma-non-vale-una-sanzione-ne-un-reato/7134353/
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e-ste-tica · 20 days ago
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magico mondo di tumblr, oggi mi rivolgo a te per un aiuto con la mia ricerca! sono un dottorando (dignitosamente disperato) in sociologia e ricerca sociale, e la mia ricerca si concentra sugli ostacoli e le discriminazioni che le persone trans* incontrano nel mondo del lavoro.
cerco persone di qualsiasi età che abitino in emilia-romagna (soprattutto bologna, reggio emilia, rimini e rispettive province!) e si riconoscano come persone trans, non binarie, agender, genderfluid o qualsiasi altra identità nell'ombrello trans*, che abbiano voglia di farsi una chiacchierara in un’intervista!
l'intervista può essere fatta online o di persona, non ci sono risposte giuste o sbagliate e sono anch’io una persona trans, quindi non ho un approccio da zoologo che studia le cavallette: il mio obiettivo è far risuonare le nostre voci in posti come l'università, dove raramente arrivano, e portare un tema iper mega ignorato.
se vi interessa o conoscete persone a cui potrebbe interessare scrivetemi! se volete fare un reblog per il sociale (o meglio, per il sociologico) apprezzo, grazie mille ♡
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falcemartello · 11 days ago
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Un recente rapporto di Legambiente ha generato i soliti titoli terrorizzanti, ma i dati italiani e mondiali parlano chiaro: non c'è alcuna tendenza all'aumento degli eventi estremi legati al clima.
In occasione della pubblicazione del rapporto di Legambiente “Bilancio 2024 dell’Osservatorio Città Clima”, ci sono state diverse agenzia stampa con comunicati terrorizzanti: ne riporto qui uno, volutamente senza indicarne l’origine (si dice il peccato ma non il peccatore!): «È stato un anno nero per il clima dall'Atlantico al Pacifico, il 2024 è stato segnato da eventi estremi senza precedenti. In Italia sono stati 531, sei volte in più in un decennio».
La prima considerazione che viene alla mente è che un aumento di 6 volte in dieci anni degli eventi estremi climatici in Italia è qualcosa che non può avere alcun senso reale! Ma al di là di considerazioni di “buon senso”, ciò che contano sono i dati.
Ed i dati parlano chiaro. Basta vedere il report a cura del CNR-IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica) sulle frane ed inondazioni in Italia dal 1951 ad oggi (clicca qui). Come purtroppo ultimamente spesso succede, bisogna saltare a piè pari il titolo (spesso anche l’abstract di articoli scientifici, alle volte scritti più per compiacere l’editore che non per presentare il vero contenuto del lavoro) ed avere il coraggio di leggere l’intero scritto. Si scopre che gli eventi di frane ed inondazioni in Italia con almeno un decesso o un disperso hanno un andamento costante dal 1951 ad oggi, sia come numero di eventi che come vittime. Ci sono stati anni particolarmente nefasti come il 1951 ed il 1966 (le alluvioni del Polesine e di Firenze tra tutte) e tra i decessi non può non spiccare la tragedia del Vajont, che nulla ha a che vedere col clima. Ma negli ultimi anni non si osserva nulla di anomalo ed il recente aggiornamento del 2024 conferma la stazionarietà dei fenomeni con 14 eventi e 19 tra decessi e dispersi.
(continua)
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ideeperscrittori · 2 months ago
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BRUNO VESPA
Su Bruno Vespa mi torna in mente un episodio emblematico, che ben descrive la sua "caratura giornalistica".
Anno 2020. Scoppio della pandemia. Emergency e Medici Senza Frontiere si attivano immediatamente. MSF fornisce personale medico e infermieristico per dare assistenza sanitaria nei luoghi in cui si è sviluppato il primo focolaio. Emergency mette a disposizione le sue competenze mediche e organizza un servizio per fornire beni di prima necessità agli over 65 e alle persone fragili. Ebbene, mentre le ONG sono al lavoro in Lombardia, Bruno Vespa chiede polemicamente: "Dove sono ora le ONG?". Sarebbe bastata una ricerca su Google. Troppo difficile per lui. Ecco, uno che non è nemmeno in grado di reperire informazioni di pubblico dominio ci spiega il mondo, ha il posto assicurato alla RAI e lo usa per difendere a spada tratta Giorgia Meloni.
[L'Ideota]
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