#politica estera italiana
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pier-carlo-universe · 26 days ago
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Sergio Mattarella sul diritto d'asilo: un richiamo alla responsabilità internazionale
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene sui drammi migratori, evidenziando le derive sovraniste e l'importanza del rispetto delle convenzioni internazionali.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene sui drammi migratori, evidenziando le derive sovraniste e l’importanza del rispetto delle convenzioni internazionali. Sergio Mattarella, durante il suo intervento agli stati generali della diplomazia alla Farnesina, ha affrontato il delicato tema dei drammi migratori, sottolineando come questi siano spesso strumentalizzati da alcuni…
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crazy-so-na-sega · 13 days ago
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dal servilismo europeo,
alle sanzioni ONU contro l'Iran revocate nel 2015 MA mantenute unilateralmente dagli USA
alla logica masochistica UE dei Regolamenti (puntualmente aggirata dai rifornimenti di Cina e Russia).
[Se L’Europa non avesse accettato le imposizioni americane di sanzioni unilaterali Najafabadi sarebbe stato un normale broker per di componenti elettronci europei senza ricorrere a complicate e occulte manovre di acquisto]
all'impossibile rilascio di Abedini Najafabadi 
all'epilogo:
Martedì 17 dicembre il Ministero degli Esteri della Repubblica islamica convoca Paola Amadei, Ambasciatrice italiana a Teheran e Eva Weigold Schultz, l’Incaricata d’Affari USA in Svizzera per protestare contro gli arresti di Najafabadi e Sadeghi. Il rilascio dei due cittadini iraniani avrebbe chiuso la vicenda ma, purtroppo, tale rilascio era impossibile in quanto gli Stati Uniti non si piegano mai e l’Italia ha perso qualsiasi autonomia decisionale in materia di politica interna e estera. Al contrario Washigton ordina il trasferimento di Abedini Najafabadi dall’Italia agli Stati Uniti.
Dinnanzi a questa decisione il 19 dicembre il governo iraniano decide di arrestare la giovane giornalista Cecilia Sala per usarla come merce di scambio al fine di avere indietro Najafabadi e Sadeghi. Più che arresto si tratta di sequestro di persona visto che nessun capo d’accusa é stato formulato dalle competenti autorità contro Sala che é stata semplicemente sbattuta in carcere in attesa di effettuare lo scambio di ostaggi.
Di fatto Cecilia Sala é rientrata nella nota strategia iraniana denominata: “diplomazia degli ostaggi” avviata dal 1979 che prende di mira cittadini occidentali soprattutto giornalisti o con doppio passaporto.
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qualcosa in + ¯(°_o)/¯
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vintagebiker43 · 4 months ago
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“Fratelli di Italia non è un movimento fascista, come la carismatica leader dell’estrema destra italiana Giorgia Meloni insiste a ripetere. Ma non sono neanche non fascisti”. Inizia cosi l’editoriale pubblicato dal Washington Post il 26 luglio dal corsivista di politica estera Ishaan Tharoor e che segue di pochi giorni l’articolo del New York Times “Il futuro è l’Italia, ed è desolante” sulla crisi politica italiana firmato da David Broder, esperto di fascismo contemporaneo, che si pone molti meno dubbi del collega del Post e attacca apertamente il partito di Giorgia Meloni definendolo pericoloso per la democrazia visto che è il più importante tra tutti i partiti di destra, estrema e non, in Italia.
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fatalquiete · 1 year ago
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Leggo dello scherzo perpetrato ai danni della ns presidende del consiglio, ma davvero la madre italiana ha parlato amabilmente di politica estera con due perfetti sconosciuti che hanno violato con una facilità IMBARAZZANTE i filtri di sicurezza fino ad arrivare a lei ? Ma davvero è possibile alzare il telefono e parlare con un capo di stato ? Una roba del genere, nel 2023, ma nemmeno dei sogni più sfrenati di Kevin Mitnick...
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nooradeservedbetter · 1 year ago
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Tempo fa ti avevo chiesto perché considerassi zerocalcare basically a lib e mi avevi spiegato come quando si sta nella politica interna alla fine ci si trova, ma nella politica estera si vedono tutti gli errori di analisi. E tbh solo ora capisco. Io sconvolta dalla mancanza di presa di posizione del movimento rispetto alla questione palestinese. Zero controinformazione, zero adesione alle manifestazioni. Immagino per paura di mostrare supporto ad Hamas? Sono felice che un anno fa pur non avendo alcuna comprensione della realtà della "sinistra radicale" italiana ho scelto in una direzione che non mi sta deludendo.
A VOLTE RITORNANO ANON! Ci si rivede, ciao :D
Ti devo dire, onestamente la non-presa di posizione sulla questione palestinese in particolare mi ha stupito, non perché non sia d'accordo con te sulle possibili motivazioni (e di lì ripeto, trovatemi qualcuno che stia materialmente facendo quanto Hamas ma più carinamente e poi ne parliamo), ma perchè lui è stato a Gaza anche.
(Il fatto che ci sia stato in maniera dubbia e molto occidentale e molto shady è un'altra storia ma non mi va di parlarne pubblicamente.)
Era andato là tipo nel... 2014/15? Per insegnare ai bambini a disegnare. Giustissimo non parlare di cose che non si conoscono, ma lui, ripeto, a Gaza c'è stato.
Vabbe' ma poi intanto Chef Rubio che dice invece?
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forzaitaliatoscana · 24 days ago
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Bergamini: Forza Italia orgogliosa del ruolo Italiano in UE
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Discorso alla Camera della vicesegretario nazionale e responsabile esteri di Forza Italia Deborah Bergamini: "Forza Italia è molto orgogliosa di poter rivendicare il proprio ruolo per aver raggiunto il traguardo di avere Fitto vicepresidente esecutivo della Commissione Europea"  Nel contesto di un discorso alla Camera dei Deputati, Deborah Bergamini, vice segretario e responsabile esteri di Forza Italia, ha sottolineato l'importanza del ruolo che l'Italia sta assumendo all'interno dell'Unione Europea con il nuovo assetto della Commissione Europea. Bergamini ha espresso un forte orgoglio per il traguardo raggiunto con Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo, rimarcando il dialogo costruttivo all'interno del Partito Popolare Europeo (PPE), dove Forza Italia è riconosciuta come la colonna portante italiana. La politica toscana ha rilevato come il continuo confronto tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il presidente del PPE Manfred Weber abbia permesso di creare un argine popolare contro l'offensiva politica di quella sinistra europea che, secondo Bergamini, ha rivolto pregiudizi e contumelie ideologiche contro Fitto e l'Italia. Questo successo è visto come un'ulteriore credenziale italiana nel contesto comunitario, aggiungendosi al lavoro svolto dalla presidente del Consiglio Meloni, dal ministro Tajani e da tutto il governo, che oggi sono considerati fattori stabilizzanti e propositivi all'interno dell'Unione. Bergamini non ha mancato di ironizzare sulla critica delle minoranze parlamentari, definendo le loro dichiarazioni non solo nervose, come ha ricordato Meloni, ma anche "livorose", "rancorose" e prive di rispetto istituzionale. Ha sottolineato come sia paradossale che l'Italia venga criticata sia per la sua presenza che per la sua assenza agli eventi internazionali, con frasi come "se l'Italia non c'è, non va bene perché è marginalizzata, se l'Italia c'è, non è che ci può essere perché invitata, no, è imbucata." Nel discorso, Bergamini ha anche toccato questioni geopolitiche come l'immigrazione illegale, ricordando come l'Italia abbia coniugato legalità e cooperazione, riducendo gli arrivi irregolari del 60%, un risultato riconosciuto anche da Frontex. Sull'Ucraina, ha ribadito il sostegno italiano all'aggredito senza mai esitare, ma con la fermezza di non voler vedere le proprie armi utilizzate sul suolo russo, riprendendo le parole del ministro Tajani. In Medio Oriente, Bergamini ha evidenziato l'impegno italiano per il diritto di Israele a difendersi e per il sostegno umanitario alla popolazione di Gaza, citando l'iniziativa "Food for Gaza" come modello di intervento concreto. Anche in Siria e Libano, l'Italia ha promosso azioni diplomatiche e di pace, come il ritiro delle credenziali all'ambasciatore presso Assad e il supporto alla missione UNIFIL. Bergamini conclude il suo intervento riprendendo la "dottrina Berlusconi", che ha fissato le coordinate della politica estera del centrodestra, basata su libertà, pragmatismo e ricerca della pace, valori che Forza Italia continua a seguire in un contesto geopolitico profondamente cambiato. Concludendo, Bergamini ha espresso la speranza che la presidente Meloni porti un messaggio di europeismo consapevole e laico al Consiglio Europeo, dove l'Italia si presenta con un ruolo di rilievo, consapevole che in un mondo in evoluzione, l'Unione Europea deve governare la globalizzazione, non subirla. Edoardo Fabbri Nitti Forza Italia - Coordinamento Regione Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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alephsblog · 29 days ago
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Ma cos’è lo «strizzare l’occhio» di cui parla il professore Burioni? È un tratto decisivo di questa destra al potere in Italia, e ormai in gran parte del mondo, che consiste nel voler fare intendere che è suonata la campanella del liberi tutti, dell’abbattimento delle regole, dell’assalto alla scienza in nome di una libertà rivolta innanzi tutto contro gli altri: la mia libertà e basta.
Siamo a un passo da una frettolosa lettura hobbesiana della società, prodromica al primato dell’autorità volubile ma insindacabile del Sovrano-governo. È un aspetto cruciale dello scontro tra populisti-no vax-filorussi contro democratici-pro scienza- pro europei: se è così, questa scelta del governo Meloni conferma il suo spostamento verso il trumpismo, e vedremo cosa questo significherà in politica estera e in particolare sull’Ucraina.
Il nuovo melonismo sembra rassomigliare per certi versi al «fate un po’ come vi pare» con cui Corrado Guzzanti sintetizzava il berlusconismo: ma quello semmai era un omaggio, per quanto discutibile, a un certo individualismo di matrice liberale; mentre qui siamo al trionfo dell’oscurantismo e dell’irrazionalità diretti dall’alto e portati a livello di massa.
Ed è una nemesi persino inattesa da parte di chi, come la destra-destra, si è sempre considerata paladina dell’ordine e della legge. Evidentemente Giorgia Meloni non esita, con notevole cinismo, a solleticare il peggio della famosa Nazione pur di ricavarne consenso a buon mercato, nella convinzione, errata, di avere l’Italia in mano quando ne ha solo metà. E senza rendersi conto dei danni incalcolabili che il suo trumpismo alle vongole può recare alla società italiana.
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lamilanomagazine · 1 month ago
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Il Ministro Tajani presiede l'evento alla Farnesina per la Giornata Internazionale Anticorruzione In occasione della Giornata Internazionale Anticorruzione, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha aperto il 9 dicembre l'evento "L'impegno della politica estera italiana nel contrasto alla corruzione ed al crimine organizzato transnazionale", in collaborazione con i Ministeri della Giustizia e dell'Interno.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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m2024a · 5 months ago
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Arriva la risposta di Giorgia Meloni a Crosetto: critiche dalla Lega La premier Meloni conferma il sostegno a Kiev in una telefonata con il ministro Crosetto, nonostante le critiche della Lega. La premier Giorgia Meloni ha ribadito il sostegno incondizionato del governo italiano a Kiev durante una telefonata con il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Questo confronto arriva in seguito a dichiarazioni di Crosetto che hanno suscitato perplessità all’interno della maggioranza di governo, specialmente riguardo all’interpretazione delle recenti operazioni ucraine in territorio russo. Meloni ha voluto chiarire la posizione italiana, sottolineando la necessità di un approccio coerente e unito in un contesto internazionale sempre più delicato. Meloni e Crosetto rinnovano il sostegno a Kiev Il colloquio tra i due esponenti di Fratelli d’Italia è stato descritto come costruttivo, con l’obiettivo di mantenere una linea comune su una questione di grande rilevanza strategica. Meloni ha ribadito che il sostegno a Kiev è parte integrante della politica estera italiana, una posizione che riflette la fedeltà dell’Italia agli impegni presi con i partner internazionali e all’interno dell’Unione Europea. Tuttavia, l’unità del governo su questo fronte non sembra essere scontata, con la Lega che esprime sempre più apertamente le sue riserve sulle forniture di armi all’Ucraina. Le critiche della Lega e il dibattito interno al governo La Lega, partner di coalizione di Fratelli d’Italia, ha manifestato una crescente preoccupazione riguardo alla continuità delle forniture di armi a Kiev, mettendo in luce il rischio di un’escalation incontrollata del conflitto. Alcuni esponenti del partito temono che l’Italia possa essere trascinata in una guerra su larga scala, compromettendo la sicurezza nazionale. Questa posizione trova eco anche in alcuni settori dell’opposizione, che pur sostenendo la causa ucraina, invitano a valutare con attenzione le conseguenze delle scelte militari. In questo contesto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante una visita ufficiale in Svizzera, ha ribadito che il sostegno dell’Italia a Kiev è “incessante e non negoziabile“, sottolineando che la pace può essere raggiunta solo attraverso la forza del diritto internazionale e il rispetto della sovranità dei popoli. Tuttavia, il dibattito interno al governo evidenzia una frattura che potrebbe ampliarsi se il conflitto dovesse ulteriormente intensificarsi. La sfida per Meloni sarà mantenere l’unità della coalizione mentre naviga in un contesto geopolitico sempre più complesso.
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bigarella · 8 months ago
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Il percorso che alla fine degli anni Sessanta la diplomazia italiana prefigurava per la convocazione di una conferenza paneuropea richiedeva gradualità
Accanto alle ambizioni terzomondiste, la politica estera italiana dedicava le sue più vive attenzioni all’Europa, al dialogo con le realtà ad Est della Cortina, alla distensione e alla sicurezza nucleare del Vecchio continente nel suo insieme. Non sempre attraverso il ricorso a strumenti istituzionali del multilaterale, le solerzie diplomatiche italiane si collocavano comunque nel più pieno senso…
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adrianomaini · 8 months ago
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Il percorso che alla fine degli anni Sessanta la diplomazia italiana prefigurava per la convocazione di una conferenza paneuropea richiedeva gradualità
Accanto alle ambizioni terzomondiste, la politica estera italiana dedicava le sue più vive attenzioni all’Europa, al dialogo con le realtà ad Est della Cortina, alla distensione e alla sicurezza nucleare del Vecchio continente nel suo insieme. Non sempre attraverso il ricorso a strumenti istituzionali del multilaterale, le solerzie diplomatiche italiane si collocavano comunque nel più pieno senso…
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bagnabraghe · 8 months ago
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Il percorso che alla fine degli anni Sessanta la diplomazia italiana prefigurava per la convocazione di una conferenza paneuropea richiedeva gradualità
Accanto alle ambizioni terzomondiste, la politica estera italiana dedicava le sue più vive attenzioni all’Europa, al dialogo con le realtà ad Est della Cortina, alla distensione e alla sicurezza nucleare del Vecchio continente nel suo insieme. Non sempre attraverso il ricorso a strumenti istituzionali del multilaterale, le solerzie diplomatiche italiane si collocavano comunque nel più pieno senso…
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fatalquiete · 7 months ago
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Sembra che ai ballottaggi la dx abbia preso una bella usciata nei denti, ma visto i casini che il governo ha combinato e sta per combinare, mi pare il minimo.
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collasgarba · 8 months ago
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Il percorso che alla fine degli anni Sessanta la diplomazia italiana prefigurava per la convocazione di una conferenza paneuropea richiedeva gradualità
Accanto alle ambizioni terzomondiste, la politica estera italiana dedicava le sue più vive attenzioni all’Europa, al dialogo con le realtà ad Est della Cortina, alla distensione e alla sicurezza nucleare del Vecchio continente nel suo insieme. Non sempre attraverso il ricorso a strumenti istituzionali del multilaterale, le solerzie diplomatiche italiane si collocavano comunque nel più pieno senso…
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forzaitaliatoscana · 1 month ago
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Bergamini: Siria, Pd tra mistificazioni e demagogia
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Siria, la vicesegretario nazionale e responsabile esteri di Forza Italia Deborah Bergamini: Dal PD "Mistificazioni, contraddizioni, pura demagogia"  Nel contesto della crisi siriana, la nostra deputata Deborah Bergamini, vicesegretaria nazionale di Forza Italia e responsabile degli affari esteri, non ha risparmiato critiche al Partito Democratico (Pd), tracciando una linea di demarcazione tra politica seria e quello che lei definisce un teatro di "mistificazioni, contraddizioni, pura demagogia". Bergamini sottolinea come il Pd, con la sua lunga storia di ministri degli Esteri "inconsistenti e marginali" sullo scacchiere internazionale, non possa sorprendere con una gestione efficace della crisi. "Ma almeno, ci risparmino le contraddizioni, perché il tema è serio," afferma Bergamini, mettendo in luce l'incoerenza che caratterizza l'opposizione. La critica si fa ancora più pungente quando si riflette su un episodio recente: solo cinque mesi fa, durante una seduta congiunta delle Commissioni Affari Esteri, un esponente del Pd aveva riconosciuto la validità di un'iniziativa italiana, guidata dal Ministro Tajani, che chiedeva un approccio più pragmatico alla crisi siriana. Questa iniziativa, condivisa con Austria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Grecia, Slovacchia e Slovenia, mirava a stimolare l'Unione Europea a un maggiore coinvolgimento in un Paese devastato da una crisi di proporzioni immense. La recente decisione di inviare un ambasciatore in Siria, secondo Bergamini, non è un tentativo di "normalizzare" i rapporti con Assad, come erroneamente sostenuto dal Pd. Piuttosto, si tratta di una mossa strategica per affermare la presenza italiana in una regione cruciale del Mediterraneo, senza però che l'ambasciatore abbia consegnato credenziali al dittatore siriano caduto. Bergamini evidenzia che l'Italia non ha mai offerto "nessuna sponda" a un dittatore sanguinario, ribadendo l'assurdità di aspettarsi un cambiamento di rotta da un'opposizione che, secondo lei, eccelle nella demagogia anziché nella politica costruttiva. Per Bergamini, è essenziale che l'Italia mantenga il suo ruolo nei contesti di crisi, ispirato da principi di umanitarismo, pace e democrazia, con un pragmatismo volto a prevenire ulteriori conflitti e migrazioni di massa. Nei recenti sviluppi diplomatici, l'Italia ha ospitato il Summit G7 dei ministri degli Esteri a Fiuggi, coinvolgendo figure chiave come il segretario generale della Lega Araba, e ha partecipato al vertice del Cairo, dove si è distinta per il sostegno umanitario con iniziative come "Food for Gaza". Inoltre, è stato ricordato un colloquio telefonico tra il Ministro Tajani e l'omologo turco Fidan sulla transizione siriana, sottolineando l'azione concreta e pragmatica dell'Italia. In questo scenario, Bergamini critica aspramente l'assenza di una visione a sinistra, che secondo lei ha lasciato l'Italia "in balìa degli eventi" durante i loro governi. Questa critica non risparmia il Pd, dipingendo un quadro di un'opposizione che, nel migliore dei casi, ha fallito nel dare una direzione chiara e coerente alla politica estera italiana. La critica di Bergamini, quindi, non è solo una denuncia delle incoerenze del Pd ma un richiamo a una politica estera più responsabile e meno soggetta alle onde della demagogia. Edoardo Fabbri Nitti Forza Italia - Coordinamento Regione Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Il Mar Rosso divide il centrosinistra. Il M5S non manda giù le 'missioni difensive'
AGI – Come già accaduto in altre occasioni, la politica estera continua a dividere il fronte delle opposizioni, che si spacca sulla nuova missione italiana nel Mar Rosso. Pd, Azione, Più Europa e Italia viva votano a favore della relazione delle commissioni Esteri e Difesa della Camera sulle nuove missioni Aspides e Levante, mentre il Movimento 5 stelle si astiene e Verdi e Sinistra non…
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