#piccola e media editoria
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elelandia · 11 months ago
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Editori della domenica: Abeditore.
Tappa fissa al Salone del Libro, quest’anno possibilmente al primo giorno perché il loro stand viene giustamente preso d’assalto e al lunedì rischiate di trovarlo vuoto, Abeditore ha da sempre un catalogo interessante e di tutto rispetto legato al fantastico, al horror con spruzzi di gotico e di weird. L’anno scorso ho acquistato da loro quattro titoli: due potete trovarli qui, mentre i restanti…
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marcogiovenale · 2 months ago
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oggi, 5 dicembre, l'aamod a più libri più liberi
cliccare per ingrandire L’AAMOD, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, sarà presente alla Fiera della Piccola e Media Editoria “Più libri più liberi”, che si terrà dal 4 all’8 dicembre 2024 al Centro Congressi La Nuvola di Roma. Tra le iniziative in programma, giovedì 5 dicembre alle 14:30, nella Sala Vega, verrà presentata la nuova ricerca “Migranti: le nuove misure del…
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bibliotecasanvalentino · 14 days ago
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Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica Valentina Pace
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: Sellerio
Buona lettura a tutti!
UNA GIURIA DI SOLE DONNE di Susan Glaspell
Durante la mia ultima visita a Più Libri Più Liberi, la fiera romana della piccola e media editoria indipendente, “Una giuria di sole donne”, della scrittrice americana Susan Glaspell, ha subito attratto la mia attenzione per la bellezza della copertina e per l’eloquenza del titolo. Dopo aver letto la sinossi non ho potuto fare a meno di acquistarlo.
Ambientato in una piccola contea dell’America rurale d’inizio Novecento, il libro appartiene al genere del racconto poliziesco, e si presenta come un vero e proprio enigma della camera chiusa. All'interno di una fattoria viene rinvenuto il cadavere di un uomo morto nel proprio letto con una corda al collo.
Il procuratore distrettuale e lo sceriffo hanno già arrestato l’unica sospettata: la moglie della vittima, che sostiene di non essersi accorta di nulla. Tuttavia mancano le prove, gli indizi e il movente, e gli inquirenti sono costretti a tornare di mattina presto sul luogo del delitto per ricostruirne la dinamica con l’aiuto di un testimone: il primo a scoprire il cadavere e a dare l’allarme.
I tre uomini si recano sul posto in compagnia di due donne, la signora Peters, moglie dello sceriffo e la signora Hale, moglie del testimone, le vere protagoniste del racconto, il cui unico compito è quello di prendere gli effetti personali della donna arrestata da portare in prigione.
Gli investigatori esperti svolgono il loro lavoro con molta professionalità, ma non vengono a capo di nulla, mentre le due signore, caratterizzate da un acuto spirito di osservazione e da una profonda empatia, riescono a cogliere gli indizi che sfuggono ai loro mariti, incapaci di intrepretare quei piccoli segnali, quelle inezie, che sono parte integrante del mondo femminile.
Compiuta l’indagine, le due signore assumono anche il ruolo di giudici e amministrano la giustizia secondo il loro personalissimo metro di giudizio.
COSA MI È PIACIUTO
Ho amato moltissimo “Una giuria di sole donne” per l’approfondimento psicologico con cui l’autrice delinea il carattere delle due protagoniste e per il modo in cui fa riferimento alla vita dura e difficile delle donne, mogli di contadini, in alcune zone impervie degli Stati Uniti, dove bisogna imparare a fare a meno delle più piccole comodità.
COSA NON MI È PIACIUTO
Come sempre quando un libro mi piace enormemente, mi trovo in difficoltà a evidenziarne gli aspetti negativi. Sinceramente, in questo caso, non ne ho trovato nessuno.
L’AUTRICE
Susan Glaspell (Davenport, 1876-Pro-vincetown, 1948), scrittrice, considerata la più importante autrice drammatica americana del Novecento (Premio Pulitzer per il teatro nel 1931), impresaria teatrale, è stata una pioniera del femminismo.
LA CASA EDITRICE
La Sellerio è nata nel 1969 a Palermo da Elvira Giorgianni e suo marito Enzo Sellerio su ispirazione di Leonardo Sciascia e dell’antropologo Antonino Buttitta. La casa editrice ottiene visibilità nazionale (e internazionale) con la pubblicazione nel 1978 de L'affaire Moro di Sciascia. Cresce il numero delle collane, a cominciare da La Memoria, oggi simbolo della produzione selleriana. Fra gli scrittori che hanno collaborato con la casa editrice: Gesualdo Bufalino, lanciato nel 1981, vincitore del Premio Campiello e del Premio Strega, e Andrea Camilleri ("padre" della serie TV Montalbano).
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dailygreenit · 21 days ago
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Dracula è on the road
Presentazione al pubblico, interviste agli 11 giovani autori, firmacopie e sold out in fiera:  DRACULA ON THE ROAD ha iniziato il suo viaggio a Più libri più liberi, la Fiera della Piccola e Media Editoria, chiusa con successo alla Nuvola di Roma, anche con ottime notizie per il mondo editoriale fantasy e fantastico. In controtendenza con i dati trade, infatti, il genere fantasy cresce nelle…
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ilcaoselastelladanzante · 2 months ago
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radiotusciaevents · 2 months ago
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All Around a Più Libri Più Liberi 
All Around a Più Libri Più Liberi  La Nuvola (Roma), 4-8 dicembre 2024.     La casa editrice All Around sarà anche quest’anno presente a Più Libri Più Liberi, la Fiera nazionale dedicata alla Piccola e Media Editoria che si svolgerà presso il Centro Congressi La Nuvola, in Viale Asia 40/44 (Roma), dal 4 all’8 dicembre. Il tema dell’edizione 2024 è La misura del mondo: “se leggere è percorrere…
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downtobaker · 2 months ago
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Perché diciamo no a PLPL, la fiera dell'ipocrisia
da redazione Chiara Valerio, meme. Ciao. Siamo le case editrici Armillaria, Capovolte, Edicola Ediciones, effequ, Liberaria, Moscabianca edizioni, Pidgin, Racconti edizioni, e questi sono i motivi per cui – in alcuni casi, come il nostro, già da tre anni – non partecipano alla più importante fiera libraria di Natale, quella che si proclama dedicata alla Piccola e media editoria. Una…
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rinaldinicoletta · 2 months ago
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Fiabe: ARTEMISIA
Oggi vi sottopongo un nuovo racconto che è stato selezionato in un concorso fatto con Rudis Edizioni.( il tuo racconto inviato per il concorso “Fiabe e fantasy” è stato selezionato e ritenuto meritevole di pubblicazione all’interno di una raccolta che verrà pubblicata con Rudis Edizioni ed esposta presso la Fiera della Piccola e Media Editoria di Roma “Più Libri Più Liberi”. )   ARTEMISIA   Nel…
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agrpress-blog · 2 months ago
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Paesi Edizioni a “Più Libri Più Liberi” 2024 Fra i nuovi saggi un libro-inchiesta, l... #dilettabelotti #evagiovannini #gabrielebarbati #gianfrancopasquino #lilianafacciolipintozzi #lucianotirinnanzi #mariacristinabulgheri #mariannaaprile #marinacatucci #marinacremonini #martabardoni #massimodalema #maurobiani #paesiedizioni #pierosansonetti #piùliberi #piùlibri https://agrpress.it/paesi-edizioni-a-piu-libri-piu-liberi-2024/?feed_id=8411&_unique_id=674ceacf60128
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enkeynetwork · 5 months ago
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marikabi · 10 months ago
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Scrittore per caso
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Perché si diventa scrittori? Perché si anela a pubblicare? 
In un'Italia - in cui diffusa è l’iperbole secondo la quale ci siano più scrittori che lettori - si registra una smania grafomane, rectius: tastieromane. 
C'è più gente che vuole dire qualcosa di quanta ce ne sia che abbia genuinamente qualcosa da dire. Ci s'inventa scrittori, quando non si ha la possibilità di sfoggiare la propria vanità in un talk show, oppure quando non si è influencer? Ci si sogna scrittori perché abbiamo tutti qualche velleità e questa è a buon mercato? 
Tralascio tutta la nota questione sull'Editoria che pubblica la qualunque e a qualunque titolo, mentre alcuni intellettuali s'interrogano, per quanto timidamente, sullo scadimento qualitativo delle proposte editoriali. Qualcun altro svela che le vendite medie dei libri sono ridicole e che addirittura con meno di 1500 copie vendute si entra pure in Top 10 di categoria. 
In generale, le grandi case editrici pubblicano nomi già forti, soprattutto per notorietà mass mediale (TV, YouTube, star system, showbiz). Le piccole pubblicano ad occhi chiusi per puntellare i bilanci annuali. 
Se un islandese mediamente legge dieci libri all'anno, più del 60% degli Italiani non ha letto neanche un libro a stampa nel 2022 (fonte: ISTAT). Sic stantibus data, perché si scrive e si pubblica così tanto? 
Ma vi è di più. Fioriscono a decine i corsi per aspiranti scrittori. Si aprono laboratori di scrittura creativa. Si tengono seminari per futuri romanzieri anelanti un ISBN, tipo "Come pubblicare un romanzo (e vivere felici lo stesso)" pubblicizzato sui social. Suppongo che il relatore come pure gli eventuali partecipanti siano già ben consapevoli che 'essere pubblicati' non è sinonimo di 'avere successo' e/o di ‘scrivere bene’, ed è per questo che il titolo chiosa sul vivere felici lo stesso. 
Corollario a tali seminari, sono blog, podcast nonché altri seminari ed altri libri sui metodi per ignorare la frustrazione da insuccesso editoriale, spronando ad insistere, insistere, insistere nello scrivere e nel cercare editori. Si alimenta così la fola per la quale saremmo tutti degli sfortunati Hemingway non riconosciuti - umanità, quell’ingrata! - e si moltiplica l’editoria minuscola e a pagamento, oltre a consolidarsi la schiera delle attività inutili: trainer e motivatori di scrittori.  
Non nego, tuttavia, che esistano davvero perle nascoste nella piccola e media editoria, che mai conosceranno vasti pubblici, vuoi per carenza di risorse nel marketing, vuoi perché l'autore è territoriale, vuoi perché le grandi case editrici non perdono tempo a fare scouting, vuoi perché - è spesso così, credetemi – mancano al pur bravo autore gli agganci giusti. 
Nonostante l'insuccesso, l'invenduto e tutto il tempo sprecato a fare presentazioni (ci ritorno fra qualche rigo), la gente scrive, scrive più di quanto essa stessa legga. 
Personalmente, sono convinta che se si leggesse di più, avremmo meno scrittori, o quanto meno più qualità dei testi, dalla sintassi all'accuratezza di fonti e riferimenti, in narrativa e in saggistica. Se si leggesse di più, gli aspiranti scrittori capirebbero pure - nel confronto - che non sono poi quei novelli Manzoni, o nascosti Baricco che in pectore s’immaginano, e magari potrebbero pure desistere dall'inutile intento. 
Se si leggesse di più, voglio aggiungere, avremmo anche giornalisti migliori, meno sgrammaticati e più attendibili. Tuttavia, spesso ci s'improvvisa giornalisti come ci s'improvvisa scrittori: voler a tutti i costi dire qualcosa, talvolta pure sfidando il ridicolo. 
(Diciamocela fino in fondo: di giornalisti che raccolgono vere notizie e fanno inchiesta ce ne sono sempre meno, laddove il giornalismo dovrebbe essere solo inchiesta e ricerca. Una crescente parte di noi iscritti all’Ordine, ed io sono in prima fila, rimesta notizie già date agghindandole con sofismi ed opinioni personali - un esempio da manuale sono le Inchieste da fermo di un sopravvalutato Federico Rampini - spesso chiamando altri giornalisti a raccolta per rimestare meglio, quando non butta lì vere e proprie fesserie. Ho raccolto una delle tante sboronate – riportata dall’effervescente youtuber Gio’ Pizzi – raccontate durante i giorni delle colonne dei trattori agricoli in protesta. Trattasi di un episodio che sembrerebbe un peccatuccio veniale se non mascherasse invece perniciosa propaganda. Mario Sechi – direttore di una testata, manco un quidem de populo – ha proclamato [nella trasmissione Otto e mezzo, tra i più patinati consessi di giornalisti che rimestano solo opinioni, null’altro che opinioni] che l’agroalimentare in Italia vale 500 miliardi di euro, pari al 16% dell’intero PIL nazionale, mentre in realtà il valore reale del settore è di 74 miliardi pari al 3,5%. Se i dati sparati da Sechi fossero veri, il PIL italiano sarebbe di 3100 miliardi - e non di 2100 miliardi, com’è realmente - e l’Italia sarebbe un Paese agricolo fondato sui caciocavalli ed il lievito madre, laddove invece siamo molto più bravi, noti e richiesti per la raffinatezza e l’ingegno delle nostre tecnologie e non per il pistacchio di Bronte. Il teatrino di Sechi era strumentale a fomentare politicamente lo sdegno contro l’Unione europea che vessa gli eroici e sottovalutati agricoltori elettori e bla bla bla. Il mio rispetto agli agricoltori, il mio disprezzo agli imbonitori. E vogliamo sottacere il caso in cui il direttore di RAINews – Petrecca – ha oscurato le dichiarazioni del Procuratore di Napoli – Gratteri – sui politici che sniffano strisce di ‘bianca’?) 
Torniamo alle smanie letterarie. Chi pubblica un libro vuole anche presentarlo, o forse vuole soprattutto presentarlo, e ciò è ancor più valido in proporzione inversa alla notorietà. Diventa più appagante per la vanità personale avere una platea - ancorché minima – che sta lì a vederti ed ascoltarti, che non le cifre delle vendite dei volumi. Presentare libri non incide sulle vendite, ma coccola e nutre l’orgoglio personale. 
State leggendo un libello di una giornalista-scrittrice (eh già, sono a pieno titolo nel vituperato novero dello stesso oggetto dei miei strali) che presenta per hobby molti libri altrui. Mi piace presentare solo libri altrui, non i miei, avendo compreso appieno le ragioni di Groucho Marx quando affermò di non voler mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come sé stesso. D’altronde, cantava Vecchioni, o uno vive per le cose che dice o non vive più, ed è per questo che non presento più i miei libri, per coerenza. 
Tuttavia, mi piace presentare quelli degli altri, in quanto tale attività mi offre uno spaccato psico-antropologico, nel combinato disposto ‘autore-contenuti-platea'. L'unico sopravvissuto insuperabile merito della psicanalisi è di essere il miglior strumento per valutare i libri (ed i film), sia nello stile, che nei contenuti (mi riferisco alla narrativa – con netta esclusione di quella per bambini e ragazzi, davvero di ottimo livello in Italia - e alla saggistica da diporto, non a quella accademica e scientifica). 
Mi piace presentare libri altrui perché posso spaziare con gli argomenti, attingendo a tutto ciò che ho letto nella mia vita per fare collegamenti, operare agganci, suscitare evocazioni, rimproverare errori. Mi piace anche leggere ed analizzare per benino i libri che presento, perché imparo a scrivere meglio, a fare debunking, nonché a ridimensionare eventuali borie dell’autore, oltre a cercare di fare le domande giuste. 
Mi piace pure scoprire i motivi per cui si diventa scrittori. 
Così, durante questa mia attività collaterale (nonché assolutamente gratuita) ho scoperto un motivo in più, la spinta per la quale l’Autore che sto per introdurre è diventato scrittore: parlare ai propri figli. 
Mauro Del Mauro - di professione informatico (di alto livello), irpino (della notoria enclave autonoma di San Barbato) trapiantato in provincia di Milano, padre di due post-adolescenti - ha scritto numerosi testi per raccontare ai suoi figli il suo pensiero e la sua storia, razionalizzando la sua rabbia politica e i suoi rancori, ricordando le sue origini e la sua gioventù, acquietando i suoi tormenti ed i suoi dolori famigliari. 
Non ha mai pensato di scrivere per un pubblico diverso da sua figlia e suo figlio; non gli è mai importato avere una platea più vasta. Ha scritto a loro e per loro, invece che annoiarli con les neiges d’antan, affinché potessero scegliere di conoscere e non subire la conoscenza delle sue storie di vita. 
Così, rimanendo un po’ spiazzato quando – per caso – qualcuno gli ha chiesto per la prima volta in assoluto di presentare i suoi testi, Mauro mi ha chiamato a correità per un’inaspettata scorribanda nei cunicoli della sua robusta anarchia di pensiero, attraverso alcuni libri che più di altri (tra i suoi molteplici scritti) si collegano tra loro per sviluppo socio-storico-politico. Il Nostro, da intransigente e veemente kantiano per etica e morale, col tempo, diviene osservatore disincantato, più preso dai colori della campagna irpina (è originario di San Barbato, non dimentichiamolo mai) che dall’insistenza delle giovanili smanie di cambiare il mondo, denunciandone alcune aberranti storture, attraverso la satira, l’irriverenza o la semplice cronaca. 
Mauro – per inciso, mio compagno di liceo - è diventato Scrittore per caso (ma anche un po’ per necessità) ed è questo il titolo dell’incontro di domenica 7 aprile, dalle 17, organizzato dalla Pro Loco Mons Militum presso la biblioteca “Franco Basile”, in Piazza Umberto I a Montemiletto, un’occasione per riconsiderare storia, cronaca, politica e Irpinia da una prospettiva sui generis. 
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Rai Libri, incontro con Augias tra i più seguiti a Più Libri
Successo di Rai Libri a Più Libri più Liberi, la fiera della piccola e media editoria, dal 6 al 10 dicembre alla Nuvola dell’Eur a Roma. Tra le presentazioni più seguite quella di Corrado Augias che ha avuto una standing ovation per il suo ‘Paolo. L’uomo che inventò il cristianesimo’ in cui ha ricostruito la vita pubblica e religiosa dell’Apostolo delle genti e l’anteprima del fan book della…
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marcogiovenale · 3 months ago
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l'aamod a pù libri più liberi, il 5 dicembre
L’AAMOD, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, sarà presente alla Fiera della Piccola e Media Editoria “Più libri più liberi”, che si terrà dal 4 all’8 dicembre 2024 al Centro Congressi La Nuvola di Roma. Tra le iniziative in programma, giovedì 5 dicembre alle 14:30, nella Sala Vega, verrà presentata la nuova ricerca “Migranti: le nuove misure del mondo”, con interventi di…
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kalabriatv · 1 year ago
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Il Sogno Americano alla Nuvola di Roma
Tanto pubblico dal 6 a oggi ha preso in assalto la Nuvola di Roma dove era in programma l’appuntamento più Libri e più libri, annuale appuntamento organizzato dall’Associazione degli Editori e riservato alla piccola e media editoria. Nello stand di Libritalia il libro scritto dall’antropologo Pino Cinquegrana e dal giornalista Nicola Pirone, giunto alla terza ristampa, ha suscitato molto…
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personal-reporter · 2 years ago
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Elba Book Festival 2023
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L’edizione 2023 di Elba Book Festival ha lo scopo di spronare gli editori indipendenti a confrontarsi sul futuro dei libri e tracciare nuove rotte mentali.  Da martedì 18 a venerdì 21 luglio, tra vicoli e piazzette, il borgo di Rio nell’Elba ospiterà il momento di confronto estivo della piccola e media editoria italiana e il tema di quest’anno sarà  Mappe. Le mappe sono di varie tipologie, ma spiegano, uniscono, concorrono a creare una comunità e sono una ventina gli editori che hanno sposato la visione dell’iniziativa toscana, come Odoya, La Vita Felice, Exòrma, Marcos y Marcos e Wom. Ogni sera i laboratori ElbaKids si prenderanno cura dei più piccoli, grazie alla dedizione del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, focalizzandosi sul concetto di orientamento, specialmente del singolo nei confronti di una società complessa e diversificata. Sia Elba Book sia I fumi della fornace,  a Valle Cascia dal 24 al 27 agosto si sono costituiti nei loro territori, rendendosi condivisibili nell’approccio e nell’ascolto del genius loci di appartenenza. Il gemellaggio tra i due festival si concretizzerà durante la kermesse elbana, attraverso una performance poetica di rifondazione semantica di un luogo, a partire dal libro La specie storta, e curata da Giorgiomaria Cornelio, Lucamatteo Rossi e Valentina Compagnucci. Entrambe le realtà sono rivolte ai fantasmi dei rispettivi paesaggi per colmare un’identità industriale perduta e rimediare a diversi dissesti ambientali dove, se il versante orientale dell’Elba ha subito l’abbandono delle miniere ferrose, la provincia di Macerata ha la dismissione dell’imponente fornace di mattoni. Il programma di Elba Book verrà inaugurato martedì 18 luglio alle 18:30 nella terrazza mozzafiato del Barcocaio con la cerimonia di assegnazione del premio Lorenzo Claris Appiani, nato con l’Università per Stranieri di Siena per celebrare la memoria del giovane avvocato ucciso nel Palazzo di Giustizia di Milano e il legame con la sua terra d’origine. L’obiettivo è dare luce alle figure quasi invisibili di traduttori e traduttrici, attori insostituibili nel delicato processo di mediazione linguistica e antropologica. Quest’anno la vincitrice sarà Francesca Lazzarato con la traduzione del romanzo argentino Le cugine di Aurora Valentini e la menzione d’onore andrà a Valerio Nardoni per la traduzione di La voce a te dovuta di Pedro Salinas. Inoltre entra nel vivo la terza edizione del Premio Demetra, riconoscimento dedicato ad autori e editori indipendenti che mettono al centro delle loro opere le tematiche ambientali, concepito da Elba Book Festival e da Comieco – Consorzio per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica. La giuria ha selezionato 12 finalisti dopo aver vagliato 53 opere che, sommate a quelle candidate nelle due edizioni precedenti, portano a 150 i titoli presentati in rassegna in tre anni. I vincitori di ciascuna categoria verranno premiati nel corso della cerimonia di chiusura del 21 luglio, alle 18:30, sempre nella terrazza del Barcocaio ed è previsto un premio speciale della giuria,  consistente in un’opera dell’artista Elena Marengoni. Lo staff di Elba Book, sostenuto dal Consorzio Comieco, riconoscerà pubblicamente al fotografo Hans Georg Berger un encomio per il recupero dell’Eremo di Santa Caterina d’Alessandria, orto botanico di origine medievale nell’arcipelago toscano. Grazie all’associazione fondata dal filantropo tedesco nei primi anni Ottanta, dopo l’incontro con l’intellettuale parigino Hervé Guibert, che lo scelse come luogo ideale per la genesi delle sue opere, l’Eremo è diventato un centro culturale deputato all’incontro tra arte e scienza. Situato sul monte Serra e in cima a una periferie depauperata dal sistema capitalista del proprio passato prossimo, quello minerario, l’Eremo ha mantenuto le fondamenta più remote, quelle legate a un passato religioso e valoriale, rimanendo ancora oggi meta di pellegrinaggi e cammini spirituali. Read the full article
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lartespiegataaitruzzi · 2 years ago
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Esce oggi!
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Da oggi disponibile in libreria e online La mitologia spiegata ai truzzi di Paola Guagliumi, per Mimesis Edizioni.
Qui se vuoi acquistare dal sito di Mimesis:
https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857593647
Per chi è a Roma, il libro sarà presentato all’interno della Fiera della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi, l’8 dicembre alle ore 19, Sala Giove.
https://plpl.it/event/storie-antiche-parole-nuove-il-mito-narrato-ai-truzzi/
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