#nessuna croce in mano
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Ho incontrato il tuo sorriso - The Best Of
Ho incontrato il tuo sorriso The Best Of Giuseppe Iannozzi Foto di Vinicius Wiesehofer su Unsplash SMILE (Ho incontrato il tuo sorriso) Ho incontrato ieri il tuo sorriso Mi chiedevi una poesia, ma soltanto avevo in tasca una monetina di stanchezza Ho visto la delusione oscurare la tua bellezza Facendomi forza ho voluto sapere perché su due piedi spezzi agli uomini tu il cuore; e subito è tornato…
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#Allen Ginsberg#da bambino#fine degli angeli#Giuseppe Iannozzi#ho incontrato il tuo sorriso#Io e Isabella#Jimi Hendrix è vivo#lascia che sia l&039;anima#moriremo tutti#nessuna croce in mano#nuvole nere#padre e figlia#questa rosa#smile#the best of#Tyson#una foglia#Violetta
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Quando ti ho conosciuto avevo 14 anni, ero una bambina ma ti ho amato dal primo sguardo, da quel sorriso che ci siamo scambiati, da quel "Ciao, come stai?" che mi hai sussurrato, sottovoce.
Ti ho giurato amore dal primo istante. Era la prima volta anche per me: le farfalle nello stomaco, il formicolio sulle dita, il cuore finalmente sereno. Sì, era la prima volta anche per me, ma l'ho sentito forte e chiaro: il mio cuore batteva.
Era la prima volta che mi sentivo forte, e viva.
Quando sei andato via non mi sono sentita solo sola, no, ma completamente persa. Quella fame di te mi si stava divorando dentro, senza lasciar spazio più a nulla. Ho costruito intorno a me muri su muri per proteggermi, mi cercavo ovunque ma non ero da nessuna parte... fino a quando mi sono ritrovata poi nella mia stessa prigione: una gabbia dal quale non si fugge, un labirinto senza via d'uscita. E poi ci ho fatto amicizia, è diventata casa mia. Un luogo sicuro da cui non penetrava un filo di luce, e di aria.
Con l'andare del tempo ho avuto modo di prendere consapevolezza di ciò che mi stava succedendo. Ti ho cercato, perdutamente. E perdutamente ho provato a scordarmi di quella sete di te. Perdutamente annegavo nella valle di lacrime che avevo pianto, e navigavo fra le onde, senza meta, dolcemente. Senza la mia perfetta metà, tu mi completi.
Ti ho amato sottovoce e senza volerlo, ti ho amato con tutti contro, compresa me stessa. E ti ho difeso nonostante la prima ad essere colpita ero stata proprio io. Non eri un mio nemico, ma un mio intimo amico.
Ad oggi, quel rumore è ancora cieco, e assordante, dentro me. Un suono dolce che mi accompagna durante il giorno, ed una ninna nanna che mi culla la sera.
Il desiderio è ancora forte Jhon. Dimenticarti per me è inconcepibile, o meglio, lo è per il mio cuore, per la mia mente, per quei sogni nel cassetto di cui non trovo più la chiave.
Sono trascorsi secoli dall'ultima volta, ma gli anni non potranno mai cancellare quello che è stato. Io ti aspetto ancora, dietro questo muro so che ci sei, ovunque tu sia, la mia mano è quì.
Croce sul cuore.
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Da: SGUARDI SULL'ARTE LIBRO QUARTO - di Gianpiero Menniti
L'ENIGMA PERENNE
Il pensiero occidentale è segnato da un evento che lo ha "deciso": la rivelazione cristiana. È un fatto. Tra i primi testi che compongono il cosiddetto "Nuovo Testamento" compaiono le "Lettere" di Paolo di Tarso. Nella "Prima Lettera ai Corinzi", capitolo 13, versetto 12, è scritta una frase che può essere assunta a modello del pensiero cristiano e occidentale:
«Videmus nunc per speculum et in enigmate, tunc autem facie ad faciem». «Ora vediamo le cose attraverso uno specchio, per enigmi, ma un giorno le vedremo faccia a faccia».
Questa la traduzione più comune. Significa che l'esperienza della rivelazione possiede un limite. Il "logos" umano non è misura sufficiente alla conoscenza perfetta: la conoscenza della "visio facialis" di Dio. Questo modello di pensiero rappresenta il confine invalicabile nel tempo secolare. Ma ne costituisce anche la sfida. Il grande idealismo tedesco culmina, nella conciliazione degli opposti, alla spiegazione che annulla ogni mistero. La "sintesi" hegeliana è la conoscenza. Lo specchio di Paolo non è più una superficie limpida eppure resa in frammenti: è riflesso unitario. L'intelletto, che possiede il "logos" della natura, è "physis" svelata. Nessuna "Apocalisse". Nessun "Giorno del Signore" dovrà venire. La verità è nelle "cose" che sono e che sempre sono state. Il passato è il presente. Il futuro è già nel passato. Nessun fine. Ma un inarrestabile in-finito. Così, "la croce è vuota". Il nostro tempo, tra XX e XXI secolo, crede di aver inventato e compreso l'abisso del nulla. Non è vero. Il '500 di Giorgione aveva già intuito e mostrato. Il giovane, seduto davanti al baratro buio della grotta, tiene in mano le formule matematiche del cosmo: è placato, conosce. I profeti del passato sono alle sue spalle. Il passato è ordine. Anche se di una fitta foresta. È allusione che indica. Dunque, il futuro non è più dis-ordine del buio. Non è più indeterminatezza. La luce è già alla portata della contemplazione intellettuale. Eppure, nessuno la osserva. Lo sguardo rimane sull'enigma perenne. Rimane "appeso alla croce".
- Giorgione (1478 - 1510): "I tre filosofi", 1508-1509, Kunsthistorisches Museum, Vienna - In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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"Dicono
che domani ci sarà la guerra
tornerete carichi di gloria
solo questo mi ha detto il generale
e mi ha stretto una mano
senza guardarmi
Mi hanno detto di morire
senza fare tante storie
e chi scriverà la storia
non parlerà di noi
Dicono
che domani ci sarà la guerra
e domani sotto la tua casa
torneranno cento baschi neri
e i tuoi occhi rotondi
mi piangeranno."
Questa è la prima versione del brano "La guerra" di Sergio Endrigo, tratta dall'album "Endrigo" del 1963.
youtube
Se vi va, potete ascoltare anche la versione degli Acquaragia Drom contenuta nell'album tributo del 2002 "Canzoni per te".
youtube
Infine, aggiungo una versione dal vivo risalente al 1970 introdotta dai versi della poesia di Ungaretti nota come "San Martino del Carso" (1916).
Valloncello dell’albero isolato il 27 agosto 1916
Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
È il mio cuore
Il paese più straziato
#cantiantimilitaristi#antiwarsongs#guerra#guerre#endrigo#music#sergio endrigo#musica#acquaragia drom#Youtube#Ungaretti#Giuseppe Ungaretti
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IL GRANDE BLUFF.
SOVRAPPOSTO EMPIRISMO TRASCEDENTALE IL FUTURO CHE RIVENDE IL PASSATO DOPO CHE LO HAI VISTO NEL PASSATO DOPO CHE TI HANNO VISTO CHE LO HAI VISTO ANDATI NEL FUTURO ATTUALE DELATORE REPLICANTE SUBENTRANTE NEL PASSATO CON IL COMUNISMO OCCULTATORE REALE DINAMICA REALE CAUSA REALE RAGIONE REALE FUNZIONE PUBBLICAZIONE DELLA CHIARIFICA SOLARE MEMENTO LA MENTE CHE ENTRA DEOSTRUISCE E CONOSCE ERASERHEAD LA LINEA DELL'ISTANTE SOVRAPPOSTA CHE CANCELLA FALSA CAUSA FALSA DINAMICA DEMONE ESSERE CELESTE VISIBILE PER TUA ESPERIENZA FALSA CAUSA FALSA DINAMICA SUL PREZZO DELL'ARTE RIVENDITRICE GIUNTA DOPO BAGAVAD GITA UPANISAD VEDICHE TESTI ANTICHI EGIZI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE AL DI LA DELLA ESPERIENZA SAPUTA USATA LO STESSO COME SE NON CI FOSSE MANGIATA STACCATA E RUBATA RIVENDUTA SPAZIALMENTE CUI NON TE LO DICONO CUI NON POSSONO PRODURLA SOVERTIMENTO GERARCHICO SOVRAPPOSTO ALLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA PRESENTE COME SE NON CI FOSSE AUTISTICA AUTISTICAMENTE COMPOSTA PER MANO DI CHI IGNORA DI ESSERLA CUI NON TE LA DICONO STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA LADRO ASSASSINO CREDITORE RIVENDITORE FALSAMENTE ONNISCENTE NULLA SAPIENTE TECNICA DEL NEMICO DALLO SPAZIO A MANGIARCI NELLA SUA NULLA SAPIENZA CONCETTO DI BEATITUDINE IN QUANTO NESSUNO DA NESSUNO COMPOSTO DA NESSUNO CONOSCIUTO DA NESSUNO INCONTRATO NESSUNA AUTO CONOSCENZA SOVRAPPOSTO EMPIRISMO TRASCEDENTALE IL FUTURO CHE RIVENDE IL PASSATO QUALCUNO GLIELA DICA FALSAMENTE ONNISCENTE NULLA SAPIENTE TECNICA DEL NEMICO DALLO SPAZIO LO VEDI QUANTO TI AMPUTI È STUPIDO PERCHÉ SEI STUPIDO AUTISTICO MANGIATORE SUCCHIATORE IPNOTIZZATORE DI MONDO NATURA SCIBILE SCIENZA BENI SCIENTIFICI DEI NULLA ASSUNTI RIVENDUTI SUCCHIATI IPNOTIZZATI RIVENDUTI AUTISTICAMENTE DA NULLA AUTISTICI MANGIATI DA SPAZIO AUTISTICO SCADUTO CON CONDANNA AUTISTICA ASSOLUTA PRESSO L'INDEFETTIBILE CONCETTO DI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE RIVENDITORE SOVRAPPOSTO ALLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA ENTRO IL RAPPORTO TRA LA PROPRIA INTELLIGENZA E LA PROPRIA INTELLIGENZA OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA AUTISTICA AUTISTICAMENTE COMPOSTA PER MANO DI CHI IGNORA DI ESSERLA VITTIMA O RESPONSABILE A SECONDA DI COSA TI MANGI A PRANZO SUL PREZZO DELLA VITA A DEOSTRUIRTI SUL PREZZO DI QUANTO LA PROSTITUTA ABBIA VOGLIA DI ESSERTI AMICA PUBBLICAZIONE DELLA CHIARIFICA SOLARE NON DETTA ANTEPRIMA DELIBERA UFFICIALE AD OGNI FATTO ESEMPIO DI INTUIZIONE TRASCEDENTALE IL PREZZO DI UN FUTURO SUBENTRANTE NEL PASSATO ANTERIORE AD OGNI FATTO QUALCUNO GLIELA DICA TECNICA DEL DALLO SPAZIO FALSA CAUSA FALSA DINAMICA SOVRAPPOSTO EMPIRISMO TRASCEDENTALE INTELLIGENZA PERSONALE OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA CUI POLDO TUTTO STELLA FORATTINIANA RE CIECO INDRA RE DELL'INFERNO CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA TANTO NON PUOI PARLARE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA BANCA DATI COMUNISTA SOVRAPPOSTA REALE CAUSA REALE RAGIONE PROFITTI DI GENTE ANDATA IN COMA HAI RUBATO LE TUE RAGIONI DAI LIBRI VAI A PROSTITUTE CUI ALLA PROSTITUTA NON GLIELA DICONO SCIENZA TRASCEDENTALE ONNIPAROLIERA PRESENTE COME SE NON CI FOSSE SEMPLICE PUTTANIERE CHIARA E PRESENTE COME SE NON CI FOSSE SUL PREZZO DEI CANI MORTI DI EUTANASIA NATURA SENZA DIMENSIONE ASSUNTA RIVENDUTA AUTISTICAMENTE DA NULLA AUTISTICI MANGIATI DA SPAZIO AUTISTICO SCADUTO CON CONDANNA AUTISTICA ASSOLUTA PRESSO L'INDEFETTIBILE CONCETTO DI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE RIVENDITORE SOVRAPPOSTO ALLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA FALSO SCOPO CROCE ROVESCIATA RELEGAZIONE A COMUNISMO MIRACOLI ASSOLUTI POSATI SU STRONZI E MULI RELEGAZIONE A COMUNISMO RUBATI OSTRUITI RIVENDUTI DA RESI MIRACOLI DELL'INFERNO DA CONSEGUENTE SPAZIO PORTALE ASSUNTO SOGGETTIVAMENTE NON RIROVESCIATO AD ERRATA CONVERGENZA COMUNISTA SPAZIALE...
POLDO TUTTO STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA RE CIECO TUTTO NESSUNO CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA INTELLIGENZA PERSONALE OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA PRESENTE COME SE NON CI FOSSE CONFLITTO CREATO MUTAMENTO DI ARGOMENTI RESA OMBRA MANGIATA RUBATA E RIVENDUTA ADOPERATA AD TRIPLICE OSTRUZIONE PER UN FALSAMENTE ONNISCENTE NULLA SAPIENTE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA TANTO NON PUOI PARLARE CATEGORIE DEI VALORI COMUNISTE SOVRAPPOSTE LA SACRALITÀ DELLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA TANTO NON PUOI PARLARE TECNICHE PROIBITE AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA CONSEGUENTE ANIMA AUTISTICA AUTISTICAMENTE COMPOSTA PER MANO DI CHI IGNORA DI ESSERLA CHIARA E PRESENTE COME SE NON CI FOSSE CUI NON TE LA DICONO RESA OMBRA MANGIATA RUBATA E RIVENDUTA ADOPERATA AD TRIPLICE OSTRUZIONE CONFLITTO CREATO MUTAMENTO DI ARGOMENTI CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA TANTO NON PUOI PARLARE ECC ECC
HAI RUBATO IL TUO LADRO ASSASSINO CREDITORE RIVENDITORE FALSAMENTE ONNISCENTE NULLA SAPIENTE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA SOVRAPPOSTO EMPIRISMO TRASCEDENTALE INTELLIGENZA OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA PRESENTE COME SE NON CI FOSSE MANGIATA STACCATA E RUBATA RIVENDUTA SPAZIALMENTE CUI NON POSSONO PRODURLA SOVERTIMENTO GERARCHICO SOVRAPPOSTO ALLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA CUI NON TE LA DICONO RESA OMBRA MANGIATA RUBATA E RIVENDUTA ADOPERATA AD TRIPLICE OSTRUZIONE PER UN FALSAMENTE ONNISCENTE NULLA SAPIENTE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA FANTOMATICA LOGGIA PRIGIONIA DI DIO DEL CONSEGUENTE COMUNISMO AUTO DEGLUTITO PER I SUOI SOGNI MORTE SOGNO POST MORTEM ANIMA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA CUI POLDO SI SOVRAPPONGONO SOPRA RESA OMBRA MANGIATA RUBATA E RIVENDUTA ADOPERATA AD TRIPLICE OSTRUZIONE FALSO ESTERNO DI NATURA VERSIONE DIMENSIONE MORTE SOGNO CEREBRALE VISIONE DI TOPO NULLA INCASTRAMENTO CEREBRALE TALE CHE ASSUMANO POTERE INCUBATORE DIVENENTE MARCIO SOGNO SONNO CONSEGUENTE COMUNISMO PRESSO L INDEFETTIBILE CONCETTO DI INTUIZIONE PURA CHIARIFICA SOLARE ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE RIVENDITORE SOVRAPPOSTO ALLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA SAPUTA USATA LO STESSO COME SE NON CI FOSSE OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA CUI NON TE LA DICONO INTUIZIONE PURA AL DI LA DELLA ESPERIENZA A POSTERIORE MANGIATORE CONCAUSALE EMPIRICO A MUNGERE IL TORO FALSA CAUSA FALSA DINAMICA HAI RUBATO IL TUO LADRO PROFITTI DI GENTE ANDATA IN COMA HAI RUBATO DAI LIBRI DIO AUTO DEGLUTITO PER I SUOI SOGNI MORTE SOGNO POST MORTEM ANIMA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA PRESENTE COME SE NON CI FOSSE STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA CUI NON TE LA DICONO CHE CI SIA CHE NON CI SIA RESA OMBRA MANGIATA RUBATA E RIVENDUTA ADOPERATA AD TRIPLICE OSTRUZIONE CROCE ROVESCIATA RELEGAZIONE A COMUNISMO AUTO ELUSIONE DI DIO COMUNISTICAMENTE DEPOSTO NON SAPUTO PER SE STESSO CHE LO SIA SEMPLICI VIAGGI ANCESTRALI IL SOLE NOTTURNO FALSA PORTA FALSO ESTERNO DI NATURA NULLA INCASTRAMENTO CEREBRALE TALE CHE ASSUMANO POTERE INCUBATORE DIVENENTE MARCIO SOGNO SONNO LOGGIA NASCOSTA FALSO IDEALISMO TRASCEDENTALE LA STORIA DEL NEMICO DELLA LUNA LA STORIA DEL NEMICO DELLE QUATTRO LUNE ABUSO DELLA TECNICA DEI VIAGGI ANCESTRALI ANDATA E RITORNO NELLA PROPRIA VITA GIORNO SOVRAPPOSTO DIO DEGLI DEI PER MANO DI ANALFABETI PRIMA STAVANO SUL MIRACOLO TENUTO SUL CULO CROCE ROVESCIATA COMUNISTA ALL'INFERNO ANIMA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA ENTRO IL RAPPORTO TRA LA PROPRIA INTELLIGENZA E LA PROPRIA INTELLIGENZA CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA TANTO NON PUOI PARLARE ECC ECC
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Olympus Legacy Challenge
Sul, sul amici! Visto che mi piacciono particolarmente le sfide, ma avevo voglia di qualcosa di “nuovo”, ho deciso di collaborare con Rebel_Dayream a una nuova #legacy
Vi piacciono gli Dei dell’Olimpo? Allora questa legacy fa proprio al caso vostro. A seguire tutte le regole:
REGOLE GENERALI
Si parte con un sim giovane adulto femmina.
Non si possono utilizzare trucchi o mod per i soldi.
Si parte con 1800 simoleon (se vuoi azzardare puoi partire da zero inserendo nella barra dei trucchi la cheats: money 0 o money 1800 se si parte da quella somma)
Sono ammessi CC
Sono ammessi le mod (ma non vanno sfruttate per guadagnare più simoleon)
Tratti acquistabili vietati:
pozione della giovinezza
frugale
imprenditoriale
servizi gratuiti
contatti
albero del denaro
indipendente
autosufficiente
Impostare la lunghezza della vita su normale. Se si utilizza la MCC command center non impostare una vita più lunga dei seguenti parametri:
bebè 3 giorni
Toddler 10 giorni
Bambino 15 giorni
Adolescente 15 giorni
Giovane adulto 30 giorni
Adulto 30 giorni
Anziano 15 giorni
GENERAZIONE 1
DEMETRA
Si parte con una sim DONNA, giovane adulta. COLORE PREFERITO: Verde
Descrizione: Dea dei cereali, della flora, dell'agricoltura, del raccolto, della crescita e della nutrizione. Era una delle divinità maggiori dei misteri eleusini, dove il suo potere sul ciclo della vita delle piante simboleggia il passaggio dell'anima umana dalla vita all'oltretomba. Era rappresentata come una donna matura, spesso con una corona, un fascio di graminacee e una torcia. I suoi simboli sono la cornucopia, la spiga, il serpente alato, e il loto con il fusto. Gli animali a lei sacri sono i maiali e i serpenti.
Per chi NON possiede vita in campagna
Tratti:
ama l’aria aperta
Corretta
Fanatico del verde
Tratti premio da acquisire:
pollice verdissimo
Scenario in cui vivere: Windenburg
Aspirazioni: Natura - Fanatico dell’aria aperta
Carriera: nessuna
Tratti lotto: terreno ottimo (gli altri a scelta)
Obiettivi della generazione:
deve avere almeno un figlio maschio e una figlia femmina. (continuare a fare figli finché non escono entrambi i sessi). Se si ha avuto da subito gemelli un maschio e una femmina, è possibile decidere se far avere altri figli o meno.
non può avere una carriera canonica, può solo registrarsi in municipio come agricoltore e vivere dei frutti della terra (frutta, fiori, verdure ed erbe aromatiche) che dovrà coltivare lei stessa (è vietato assumere giardinieri).
Può fare composizioni floreali e venderle.
Raggiungere il livello 10 nell’abilità di giardinaggio.
Raggiungere il livello 10 nell’abilità di composizione floreale.
Raggiungere il livello 10 in erboristeria.
Celebrare ogni stagione con decorazioni e/o eventi (festività invernale, giorno del raccolto, giorno dell’amore, e crea una festività come ferragosto per l’estate).
Deve sposarsi solo raggiunta l’età adulta. Non è obbligatorio che sposi il padre dei figli.
Deve avere almeno un cane e quando muore, deve adottarne un altro.
Per chi possiede vita in campagna
Corretta
Appassionata di animali
Ama l’aria aperta
Tratti premio da acquisire:
pollice verdissimo
Scenario in cui vivere: Henford-on-Bagley
Aspirazioni: Custode di campagna
Carriera: nessuna
Tratti lotto: terreno ottimo (gli altri a scelta)
Sfida del lotto: Vita semplice | Lotto per volpi
Obiettivi della generazione:
deve avere almeno un figlio maschio e una figlia femmina. (continuare a fare figli finché non escono entrambi i sessi). Se si ha avuto da subito gemelli un maschio e una femmina, è possibile decidere se far avere altri figli o meno.
Raggiungere il livello 10 nell’abilità di giardinaggio.
Raggiungere il livello 10 in punto croce.
Celebrare ogni stagione con decorazioni e/o eventi (festività invernale, giorno del raccolto, giorno dell’amore, e crea una festività come ferragosto per l’estate).
Deve sposarsi solo raggiunta l’età adulta. Non è obbligatorio che sposi il padre dei figli.
Deve partecipare ad ogni contest (torta, ortaggi e animale) e vincerne almeno 1
Il figlio maschio durante l’infanzia e l’adolescenza dovrà acquisire il tratto speciale: irresponsabile e polemico
Il figlio maschio (erede) e la figlia femmina devono avere un brutto rapporto.
FACOLTATIVO: La founder può essere incantatore (l’erede della prossima generazione deve essere umano)
GENERAZIONE 2
ARES
L’erede che prosegue la legacy deve essere MASCHIO- COLORE PREFERITO: Arancione
Descrizione:
Dio della guerra, dello spargimento di sangue e della violenza. Le leggende lo rappresentano come un dio dalla forza bruta e impulsiva. Era molto fortunato in amore. Tutti i suoi figli presero il temperamento bellicoso del padre. Omero lo descrive come inaffidabile, umorale, sanguigno.
Tratti:
Testa calda
Sicuro di sé
Perfido
Tratti premio da acquisire:
Senza vergogna
Scenario in cui vivere: Strangerville
Tratti lotto: Atmosfera perfida
Aspirazione: Luogo - Mistero di Strangerville
Aspirazione per chi non ha il pacchetto: Devianza - modello di malizia
Carriera: Criminale - ramo boss
Obiettivi della generazione:
Deve farsi almeno 5 nemici in tutta la sua vita.
Raggiungere il livello 10 nella carriera.
Prima di sposarsi deve avere almeno 2 relazioni con simme che non saranno la moglie.
Una volta sposato dovrà avere e mantenere una relazione extraconiugale (a discrezione può avere anche altre avventure).
Raggiungere il livello 10 di malizia
Raggiungere il livello 10 nell’attività fisica
Deve avere 3 figli da 3 simme diverse (obbligatorio avere almeno una femmina).
Deve creare un club e fare un raduno almeno una volta a settimana le cui attività dovranno essere: arraffare oggetti, hackerare, sabotare oggetti e usare interazioni maliziose.
Lui non sarà un buon padre, troppo preso dai suoi loschi affari e dal suo caratteraccio. Pertanto si curerà poco della prole lasciando il compito alla compagna.
I figli che genererà, dovranno trasferirsi nel lotto familiare.
GENERAZIONE 3
AFRODITE
L’erede che prosegue la legacy deve essere FEMMINA. COLORE PREFERITO: Rosa
Descrizione:
Dea dell'amore, della bellezza, del desiderio, della fertilità e del piacere carnale. Secondo Omero, Afrodite, per volere di Zeus sposò Efesto, che tradì ripetutamente con Ares, da cui ebbe molti figli.
Tratti:
Romantica
Egocentrica
Estroversa
Tratti premio da acquisire:
Allettante
Abile a baciare
Scenario in cui vivere: Del Sol Valley
Tratti lotto: Aura romantica, Casa di celebrità (arrivati al livello massimo di celebrità)
Aspirazione: Amore - romantico seriale
Carriera: Attrice
Obiettivi della generazione:
Deve intraprendere la carriera e vincere almeno un premio per la recitazione
Deve sposarsi in età di giovane adulta con un sim poco piacevole di aspetto
Non deve mai fare figli con il marito.
Dovrà avere diversi amanti e avere figli da loro (senza essere beccata, il marito deve crederli figli suoi).
Il numero di figli è a libera scelta, ma deve avere almeno un maschio.
Deve fare almeno una volta la maratona di streaming
Deve andare alla SPA almeno una volta a settimana
Raggiungere il livello 10 di benessere
Raggiungere il livello 10 di carisma
Raggiungere il livello 5 di fama prima che diventi anziana.
Raggiungere il livello 10 della carriera.
Dopo essere stata ignorata dal padre per tutta l’infanzia, adesso lei vuole essere per i suoi una brava madre. Deve avere un buon rapporto con tutti i suoi figli.
GENERAZIONE 4
POSEIDONE
L’erede che prosegue la legacy deve essere MASCHIO. COLORE PREFERITO: AZZURRO
Descrizione:
Dio del mare, dei fiumi, dei laghi, delle alluvioni, dei maremoti e dei terremoti. Aveva il potere di suscitare le più violente tempeste e di instaurare la pace più completa. Gli animali a lui sacri sono il cavallo e il delfino.
Tratti:
Figlio del mare
Buono
Solitario
Tratti premio da acquisire:
Cacciatore di tempeste
Tratto del lotto: zona sismica, Fuori dalla rete
Scenario in cui vivere: Sulani
Aspirazione: Vita da spiaggia - una volta completata scegliere Progenie di successo
Carriera: Ambientalista - biologo marino
Obiettivi della generazione:
Deve andare a fare volontariato almeno una volta a stagione.
Deve ripulire la spiaggia e portare Sulani al livello massimo, togliendo l’inquinamento.
Raggiungere il livello 10 di pesca
Raggiungere il livello 10 di sommozzatore
Deve innamorarsi di una simma e corteggiarla. Potrà però sposarla e andarci a convivere solo in età adulta.
Deve essere sempre fedele alla compagna.
Deve raggiungere il livello 10 della sua carriera prima di diventare anziano.
Deve avere almeno 4 figli.
Deve avere almeno 4 amici fuori dalla propria unità familiare.
Completare la collezione di conchiglie.
L’erede della prossima generazione deve guadagnare il tratto responsabile e risoluzione dei conflitti e andare bene a scuola.
Deve far amicizia con un delfino
FACOLTATIVO: Per chi lo desidera, puoi rendere il sim un tritone e se vuoi, puoi trasformare in sirena anche la moglie. L’erede della prossima generazione, tuttavia, deve obbligatoriamente essere una creatura umana.
GENERAZIONE 5
ATENA
L’erede che prosegue la legacy deve essere FEMMINA. COLORE PREFERITO: Grigio
Descrizione:
Dea vergine dell'intelligenza, della pace, delle arti manuali, della strategia militare, dei manufatti e della saggezza. Nacque dal cervello di Zeus, già adulta con in mano una lancia e uno scudo. Protesse sempre la giustizia e la conoscenza, fu la fautrice del lavoro operoso.
Tratti:
Genio
Perfezionista
Ambiziosa
Tratti premio da acquisire:
Lettrice veloce
mentore e sapiente
Tratto del lotto: pace e tranquillità, covo scientifico, buone scuole
Scenario in cui vivere: Oasis Spring
Aspirazione: Sim rinascimentale o a scelta prima Accademico e dopo Sim rinascimentale
Carriera: A scelta tra Legge - procuratore privato oppure Scienziata
Obiettivi della generazione:
Deve avere un fidanzato da adolscente e sposarlo raggiunta l’età di giovane adulta.
Il matrimonio non va bene e i due divorziano.
Potrà avere un’altra relazione stabile, ma potrà sposarsi solo da adulta.
Raggiungere il livello 10 di logica
Raggiungere il livello 10 di missilistica
Raggiungere il livello massimo di ricerca e dibattito
Raggiungere il livello 10 nella sua carriera
Deve avere un solo figlio (deve mangiare le mele per far sì che sia maschio, per questo sono ammessi anche trucchi e mod per decidere il sesso del nascituro).
Deve completare la collezione dei minerali
Deve leggere un libro almeno una volta a settimana.
Sarà un genitore attento e severo. Tiene particolarmente all’istruzione di suo figlio e perciò lo aiuta a fare i compiti.
Atene dovrà morire prima di arrivare all’età anziana (sono permessi trucchi).
GENERAZIONE 6
DIONISO
L’erede che prosegue la legacy deve essere MASCHIO. COLORE PREFERITO: Giallo
Descrizione:
Dio del vino, delle feste, della follia, del caos, dell'ubriachezza, delle droghe e dell'estasi. Nacque a Tebe dall’amore di Zeus e di Semele. Rimase senza madre perché questa volle vedere il marito in tutta la sua maestà e ne fu folgorata.
Tratti:
Buongustaio
Buffo
Amicone
Tratti premio da acquisire:
Animale notturno
incredibilmente amichevole
Tratto del lotto: Ambiente da festa, conviviale, accogliente
Scenario in cui vivere: San Myshuno
Aspirazione: Animale da festa
Carriera: Chef - mixologo
Obiettivi della generazione:
Deve avere almeno 3 relazioni prima di sistemarsi.
Il sim può convivere, ma non deve sposarsi mai.
Deve organizzare almeno 4 party in cui guadagnare la medaglia d’oro (gli eventi sono a vostra scelta).
Deve recarsi in un lotto comunitario notturno almeno una volta a settimana.
Deve partecipare ad ogni festival di San Myshuno almeno una volta per ogni tipo.
Raggiungere il livello 10 in comicità.
Raggiungere il livello 10 di mixologia.
Raggiungere il livello 10 nella carriera.
Raggiunto il livello 10 nella carriera di mixologo deve licenziarsi e trovare un nuovo lavoro o come Intrattenimento - comico oppure Social Media - pubbliche relazioni
Quando si reca nei locali notturni può guadagnare simoleon esibendosi come DJ
Può avere un numero di figli a scelta, obbligatorio una figlia femmina.
GENERAZIONE 7
ARTEMIDE
L’erede che prosegue la legacy deve essere FEMMINA. COLORE PREFERITO: Marrone
Descrizione:
Dea vergine della caccia, del selvaggio, degli animali, della foresta, e della luna, protettrice delle fanciulle, delle vergini e del parto senza dolore. Possedeva una bellezza austera e fredda, come si addiceva a una dea simbolo di castità. Infatti non volle esser toccata da amorose passioni ma vivere nei boschi, inseguendo gli animali che cacciava con il suo infallibile arco. Dotata di uno spirito vendicativo pari a quello del fratello (Apollo), Artemide uccideva chiunque suscitasse la sua ira. Gli animali a lei sacri, oltre al cervo, comprendono orsi, cinghiali, cani e altri animali di bosco.
Tratti:
Non flirtante
Amante dei cani
Pessimista
Tratti premio da acquisire:
Sim mattiniero
Tratto del lotto: Ritrovo per cani e gatti
Scenario in cui vivere: Brindleton Bay
Aspirazione: Amico degli animali
Carriera: Clinica veterinaria oppure Medico
Obiettivi della generazione:
Non ama essere toccata, per questo ha avuto solo storie platoniche. La simma deve arrivare al matrimonio senza aver mai fatto fiki fiki.
La sua vita è dedicata alla conoscenza e alla carriera.
Fino all’età adulta la sua unità familiare dovrà essere composta solo dai animali in special modo i cani
Dovrà adottare una volpe e almeno un altro cane.
Incontrerà l’amore della sua vita solo nell’età adulta e si sposeranno in privato senza invitati.
Deve avere almeno due figli di cui un maschio.
Raggiungere il massimo valore della clinica veterinaria (se si è scelta questa carriera) o raggiungere il livello 10 di medico.
Raggiungere il livello 10 di addestramento
Deve avere una migliore amicizia.
Deve far acquisire al figlio il tratto educato.
GENERAZIONE 8
ERMES
L’erede che prosegue la legacy deve essere MASCHIO. COLORE PREFERITO: Bianco
Descrizione:
Dio dei confini, dei viaggi, delle comunicazioni, degli scambi commerciali, dei linguaggi e della scrittura, protettore dei viandanti, dei vagabondi e viaggiatori. Figlio di Zeus e Maia, era il messaggero degli dèi e uno psicopompo che accompagnava le anime dei trapassati nell'aldilà. Gli animali a lui sacri erano la tartaruga, il gallo e l'avvoltoio.
Tratti:
Avventuroso
Attivo
Allegro
Tratti premio da acquisire:
Sguardo acuto
ottimo narratore, mania ginnica
Tratto del lotto: brezze tonificanti, conviviale
Scenario in cui vivere: Monte Komorebi
Aspirazione: Atletica -> Appassionato di sport estremi (una volta completata la prima turista del Monte Komorebi)
Carriera: Atleta - Atleta professionista
Obiettivi della generazione:
Deve andare in palestra almeno una volta a settimana
Deve completare con successo l’evento di scalata del Monte Komorebi
Raggiungere il livello 10 in attività fisica
Raggiungere il livello 10 di sci e/o snowboard
Deve imparare a mangiare con le bacchette
Raggiungere il livello 10 nella sua carriera
Durante il corso della sua vita deve fare almeno due vacanze
Deve sposarsi e divorziare con almeno 3 simmine e morire single.
Scelta libera sul numero dei figli, ma deve avere almeno una femmina.
Deve avere almeno 5 amici.
GENERAZIONE 9
ERA
L’erede che prosegue la legacy deve essere FEMMINA. COLORE PREFERITO: Viola
Descrizione:
Regina degli dèi e dea del matrimonio, delle donne adulte, dell'eredità, dei re e degli imperi. È la moglie e sorella di Zeus. Benché fosse la dea del matrimonio, Zeus le era molto infedele e questo le procurava gelosia e sete di vendetta.
Tratti:
Amante della famiglia
Gelosa
Ordinato
Tratti premio da acquisire:
Fertile
maestra delle griglie e delle cucine
pulitrice veloce
Tratto del lotto: accogliente, linea temporale, cucina dello chef
Scenario in cui vivere: Willow Creek
Aspirazione: Famiglia - grande famiglia felice
Carriera: istruzione - professore oppure avere e gestire un ristorante
Obiettivi della generazione:
Si sposa con il suo amore adolescenziale
Deve avere almeno 5 figli (tra cui un maschio)
Raggiungere il livello 10 di cucina
Raggiungere il livello 10 di cottura al forno
Raggiungere il livello 10 di Cucina gourmet
Raggiunge il livello 10 in genitorialità
Deve infornare dei dolci ogni domenica e organizzare cene in famiglia.
Deve preparare lei stessa le torte di compleanno per i membri della sua famiglia.
Deve raggiungere il massimo nella sua carriera.
(se si sceglie carriera dell’istruzione) si licenzia arrivata al livello 10 per potersi dedicare alla famiglia.
GENERAZIONE 10
ADE
L’erede che prosegue la legacy deve essere MASCHIO. COLORE PREFERITO: Nero
Descrizione:
Re del mondo sotterraneo, della morte, del rimorso e del rancore. Sua moglie è Persefone. Animali a lui sacri sono il lupo, il serpente e il gufo. Sposò Persefone contro il volere di Zeus. Gli antichi evitavano di nominarlo per paura di suscitarne la collera.
Tratti:
Snob
Odia i bambini
Malvagio
Tratti premio da acquisire:
coraggioso
licenza paranormale
Tratto del lotto: maledetto, spettrale, creature zampettanti
Scenario in cui vivere: Forgotten Hollow
Aspirazione: Devianza - Nemico pubblico oppure se si sceglie il paranormale Maestro dei vampiri
Carriera: Agente segreto - criminale oppure Investigatore del paranormale
Obiettivi della generazione:
Deve avere una brutta reputazione.
Raggiungere il livello massimo nell’attività paranormale (se si ha il pack).
Raggiungere il livello 10 in organo (o pianoforte se non si ha il pack)
Deve organizzare la festa in costume a tema spettrale (da scegliere negli eventi a premio) e vincere la medaglia d’oro.
Si sposa da giovane adulto, ma dopo aver avuto l’erede decide di cacciare moglie e figlio dalla propria casa.
Raggiungere il livello 10 nella carriera
Sposa un fantasma che dovrà far tornare umano prima che muoia.
Deve salvare un sim dalla morte
Deve coltivare il fiore della morte
FACOLTATIVO: l’erede di questa generazione può essere un vampiro.
GENERAZIONE 10 ALTERNATIVA
APOLLO
L’erede che prosegue la legacy deve essere MASCHIO. COLORE PREFERITO: Rosso
Descrizione:
Dio della musica, delle arti, della conoscenza, della cura, della profezia, della bellezza maschile, del tiro con l'arco e del sole. In miti più antichi è in competizione con Ermes, suo fratellastro. Nelle sculture è rappresentato come un ragazzo molto bello, senza barba e con lunghi capelli, dal fisico ideale. Essendo perfezionista poteva essere crudele e distruttivo, e i suoi amori sono raramente felici. Per esempio, l'inutile corteggiamento della ninfa Dafne, entrambi vittime di Eros che aveva colpito lui con una freccia d'amore (per punirlo della sua vanità) e lei con una d'odio. Lei venne trasformata in lauro e perciò Apollo ne adorava le foglie e spesso le indossa.
Tratti:
Creativo
Amante dell’arte
Creatore
Tratti premio da acquisire:
Senso commerciale
visione creativa
Tratto del lotto: Casa studio, luce naturale e acustica grandiosa
Scenario in cui vivere: Evergreen Harbor
Aspirazione: Creatività - Pittore magistrale
Carriera: Nessuna
Obiettivi della generazione:
Raggiungere il livello 10 di pittura
Raggiungere il livello 10 di scrittura
Raggiungere il livello 10 di falegnameria
Molto corteggiato, uscirà con diverse simmine, si innamora solo dopo aver avuto un appuntamento con almeno 5 sim diverse.
Si fidanza da giovane adulto, ma prima delle nozze scopre che lei lo ha tradito e la lascia sull’altare.
Si sposerà con la sua migliore amica dopo la delusione d’amore.
Dovrà vivere dei suoi quadri, libri e lavori manuali.
Dovrà recarsi in un luogo comunitario almeno una volta a settimana.
Il numero di figli è facoltativo
Deve imparare a suonare almeno uno strumento a scelta.
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LA MIA SECONDA PRIMA VOLTA
Sono agitato? Forse.
Sì, credo di sì.
È passato così tanto tempo che non ricordo nemmeno più come ci si agita. Credo di esserlo un po', ma forse non abbastanza.
Non manca tanto allo spettacolo. Non so. Due ore, Forse tre. Credo quattro.
Le prove sono andate così così, nel senso che sono andate bene credo, ma anche quelle non mi ricordo più com'è che andavano una volta. Ricordo che non gli davo nemmeno peso "tanto lo so come si fa, figurati se mi servono le prove". Oggi non mi ricordo nemmeno più come si fanno le prove. Dovrei stare attento ai volumi? Mi sento troppo? Mi sento troppo poco? Ci sono le spie, ma io non canto più con le spie non so da quanto. Usavo gli in-ear. Gli in-ear mi hanno rammollito. Sono un viziatelo da in-ear. Sta a guardare. No, ora dimostro a me stesso che sono ancora quello tosto di una volta, che cantava nei rave sotto cassa, nelle serate d'n'b gonfio di droga o nelle dancehall in spiaggia ubriaco e fumato. Sono sempre io. Ce la facevo una volta, ce la faccio ancora. Spero.
"Pier mi puoi alzare solo un po' la voce in spia?"
"Purtroppo no, perché dalle spie esce quello che esce anche fuori e se alzo la voce a te la alzo anche al pubblico."
"Ah."
Sono fottuto.
Sono fottuto.
Sono in un mare di merda.
Già non so se mi ricordo i testi. Quanto tempo è passato dall'ultima volta? Credo fosse l'estate del 2018. Cristo è dal 2018 che non tengo un microfono in mano?! Ma com'è possibile?! Ma che sono stato criogenizzato per tutto questo tempo?!
E poi io la maggior parte delle canzoni che canterò stasera non le ho mai cantate proprio se non quando le ho registrare, due anni fa. Sono fottuto, lo sento.
Sono due settimane che le canto tutti i giorni e tutti i giorni sbaglio qualcosa. Le ho cantante anche un paio d'ore fa, in camera. Stavolta mi sono anche mosso un po' per vedere se mi reggeva anche il fiato mentre mi muovevo. Risultato? Sono in un mare di merda. Avrei dovuto farmela qualche corsetta. Non sono più il ghepardo di una volta. Fottuto divano. Fottuto lockdown. Fottuto io più che altro.
E poi sono un po' preoccupato per i testi. Perché questo non è il mio pubblico. A proposito:
"Ste ma che tipo di pubblico c'è stasera?"
"Vario."
"Ah."
Che cazzo vuol dire vario? Sicuro che al primo "troia" che dico mi arriva una shitstorm di proporzioni bibliche. Però con Gio abbiamo rivisto la scaletta. Credo che così qualche speranza di salvarmi ce l'ho. Iniziare con Ballo era decisamente troppo hardcore. La mia idea era entrare a gamba tesa, ma non sapevo che prima di me ci sarebbe stato uno spettacolo di burlesque. Entrare in scena dopo due ore di burlesque con un "Tra te e la tua amica non so chi è più troia. Girate in due tu succhi lei ingoia." a un non so che di terroristico. Io non faccio musica per questo. Meglio entrare con Il mago. Così mi scambiano per un bravo ragazzo.
Quanto manca?
Un'ora.
Diciamo un'ora.
Bello il burlesque, non l'avevo mai visto.
Sono agitato? Non capisco se sono agitato o meno. Sta a guardare che cinque minuti prima di salire sul palco mi viene il cagotto. Sicuro. Matematico.
Però ho voglia di salire sul palco. Sì, mi sa che ho voglia. Vorrei salire ora. Però ora sul palco c'è Gonzalo completamente nudo con palle e pisello in un sacchetto tempestato di paillettes. Forse aspetto a salire.
Ma non manca molto.
Sento che da un momento all'altro inizio ad agitarmi. Che tra l'altro avrei anche ragione a farlo. Mi agitavo prima quando ero in tour da tre anni, provavo in continuazione le mie canzoni, cantavo con gli in-ear, avevo un...microfono radio! Cazzo non hanno il microfono radio! Glielo avevo anche chiesto! È l'unica cosa che avevo chiesto. Non canto con il microfono a filo dal 2013. Sicuro che con quel filo mi lego per le caviglie come un agnellino. Sicuro. Una volta l'ho strappato con i piedi mentre saltavo sul palco. Che giovane. Che energia. Ok devo ricordarmi di muovermi poco per due motivi: il fiato e il cavo. Ok. Ma se non mi muovo che cazzo faccio? Magari canto.
"Mudimbi!"
Che è?! Ah devo salire. Cazzo, mi sono scordato di agitarmi. Merda. Partiamo male.
Ecco il microfono col cavo. Che bello, mi ci posso impiccare. Ora dico qualcosa di simpatico.
Fatto.
Vabbè cantiamo.
Il mago la so abbastanza dai. Sarà che l'ho cantata sul peggiore, nel senso di ansia, dei palchi. Direi che su questa sono a prova di bomba. Dai sto andando bene, anche il fiato regge. Si alla fine ho fatto bene a cambiare la scaletta. Ballo è complicata anche a livello di fiato, oltre al fatto che non l'ho mai cantata prima in pubblico. Il mago è il migliore dei rodaggi. Ah ok, questo è il buco strumentale dopo il secondo ritornello. Faccio il balletto. Mi sento un coglione. Madonna mi sembro un ciocco di legno. Che schifo. Mi dispiace che sta gente abbia pagato per vedere sta roba. Vabbè. Devo cantare lo special adesso. Comunque dai, è quasi finita. Intendo questa canzone. Alla fine la prima ce la siamo quasi tolta.
"...il mago, c'est moi!"
Finita.
Mo che cazzo dico?
Improvviso.
Meglio se improvviso che quando mi preparo le cose sembro ancora più legnoso di quanto già non mi senta.
Comunque gli devo far capire che le cose che dico non vanno prese alla lettera. Per forza, glielo devo far capire, che sennò entro domani finisco a testa in giù su una croce. Simpatia. La butto sulla simpatia e sul non prendermi troppo sul serio che io sto qua a cantare canzoni mica a fare un comizio.
Simpatia...simpatia...
Chissà se gli sto rimanendo simpatico? Secondo me invece gli sto andando più sul cazzo che altro. Fammi cantare va.
"Muoviti muoviti come se nessuno qui guardasse te."
Cazzo questa è tosta. Parte in extra-beat. E io non so manco se mi basta la saliva che c'ho in bocca. Alla fine de Il mago mi si stava attaccando il labbro superiore alla gengiva tanto mi si era seccata la bocca dall'agitazione. Devo ricordarmi di bere.
Oh ce l'ho fatta. Ho fatto l'extra-beat. E non è stato manco na merda dopotutto. Dai che un po' ho capito come regolarmi con queste spie. Però mi sento sempre un ciocco di legno. Ma com'è che facevo prima? Mi ricordo che ero così agile, così sciolto. Bò.
È già finita?
Cazzo.
Quindi adesso Ballo.
Faccio una premessa? Non la faccio? La faccio breve che le premesse mi stanno sempre sul cazzo, sembra che ti stai a giustificà quando nessuno t'ha ancora detto niente. E che c'hai la coda di paglia?
Ok vado. La canto.
"..........................troia..........................."
Nessuna m'ha tirato una scarpa.
Forse non l'hanno sentito.
Effettivamente l'ho detto veloce.
Vabbè mejo così.
"......ma non è colpa mia se sei una vacca quella non è una vulva è una baracca..."
Aridaje.
Ma che c'avevo quando ho scritto sta canzone? Perché io lo so il significato che sta dietro alle parole che uso, ma davanti a un pubblico che non conosco, dopo quasi tre anni, un po' di ansia che all'improvviso parta un plotone della morte per asfaltarmi mi viene.
".......mi avvicino alla vecchia puttana..."
Ho finito!
Basta. Ce la siamo tolta dal cazzo.
Madonna.
Però sono vivo. Senza segni di percosse. E la gente? La gente era presa bene. Non li vedo tutti perché c'ho i fari puntati al centro delle pupille che anche se mi muovo mi seguono, ma ho percepito della presa a bene.
Dai.
Dove sono quei due ragazzi che mi sono venuti a salutare prima? Mi sa che mi avevano detto dove si sarebbero seduti ma forse l'ho dimenticato. Vabbè, meglio quello che i testi delle canzoni. Comunque mi ha fatto troppo piacere vedere che almeno due stronzi si ricordano di me e si sono fatti la sbatta di venirmi a vedere stasera. Chissà se l'hanno capito che ero veramente felice e anche un po' imbarazzato? Magari avranno pensato che recitassi, il finto cordiale. Sono contento che almeno loro due siano venuti per me stasera.
"Supercalifrigida!"
Questa me la canto davvero da Dio. Bé la canto da quando avevo diciott'anni, se non canto bene questa non canto bene niente. Il fiato c'è. Non mi devo nemmeno muovere troppo, perché questa mi piace cantarla stando abbastanza sul posto. Granitico. La canto da paura. Quanto gli voglio bene a questa canzone. È stata la mia croce e la mia fortuna. Al mio funerale suonate questa per favore. Ma poi, posso dirlo? La canto molto meglio adesso che quando l'ho registrata. Senti che voce che ho adesso. Riesco a tenere un timbro molto più basso, senti come vibra. Quando l'ho registrata c'avevo na voce di uno a cui non sono ancora scese le palle. Forse la devo ri-registrare va.
"...ma siccome tutte le cose belle finisco, siamo già arrivati all'ultima canzone."
Ammazza, già è l'ultima.
Qua mi devo impegnare. El Matador è complicata. Devo fa un sacco di voci diverse. Non so se me le ricorde tutte. Vabbè mo qualcosa m'invento. Oh, comunque alla fine sbaglio sbaglio, mica ho sbagliato così tanto. Sì giusto 2 parole mangiate, ma tanto la gente mica sta a sentì a me, figurati.
Ok vado.
"Sono il più amato dai poveri. Apro ricoveri. Regalo vestiti Coveri."
Dinamicità fratello, dinamicità. Qua ti devi muovere. Ma non mi ricordo come si fa cazzo. Quando torno a casa mi guardo due tutorial di danza.
Aspetta, qui mi ero preparato un passo.
Eccolo.
No.
Non lo sto facendo come me l'ero preparato.
Vaffanculo Michel.
Ok, tra un po' c'è un altro momento identico. Ci posso riprovare.
Eccolo.
Vai.
Lo sto a fa uguale a prima porca di una troia puttana.
Vabbè a casa me lo provo.
Tanto loro non lo sanno che volevo fare un'altra cosa, quindi tranquillo.
Finito.
Non ci sto a capì un cazzo.
Ma com'è andata?
Già che non ho sentito un vaffanculo per me è stato un successo.
"Bis!"
Che ha detto?
"Bis!"
Ma sai che ti dico? Ma chi cazzo se ne frega, stasera vale tutto. So arrivato vivo fino a qua. Famo il primo bis della mia vita.
Supercalifrigida.
Che bellezza. Non avevo mai fatto un bis. È una bella sensazione. È bello vedere che la gente non vuole farti scendere dal palco. Forse non ho fatto così schifo come penso. Che poi non penso di aver fatto schifo. Sicuramente sono stato sottotono per i miei standard. Ma è pure passato del tempo. E c'ho pure n'età.
"Grazie!"
E adesso che succede?
Devo scendere dal palco, ok. Ma dopo?
Mi spaventa questa parte.
Scendere dal palco è sempre un momento decisivo. Più che salirci. Parlo per me almeno.
Scendo pieno d'adrenalina. Pieno di entusiasmo. Pieno di speranza.
Speranza in cosa? In qualcuno che mi dica "Cazzo sei stato bravissimo! Hai spaccato!". Perché io sono il primo a dire che dei complimenti non me ne frega niente, ma solo finché me li fanno.
Comunque ora vedremo.
Spero che vado bene.
Spero davvero che vada bene.
Sono agitato? Forse.
Sì, credo di sì.
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-Liceo Charlemagne. Rue de l’Ave- Marie - grande beghinaggio di Parigi. Fondato da Luigi IX San Luigi -Hanno vissuto per quasi un secolo donne notevoli. Inclassificabili, sfuggenti a qualunque definizione, esse rifiutano sia il matrimonio che il chiostro. Pregavano, lavoravano, studiavano, circolavano per la città senza restrizioni, viaggiavano e ricevevano amici, disponevano di beni, potevano trasmetterli alle sorelle. Indipendenti e libere. Una libertà di cui nessuna donna fino ad allora aveva mai goduto, né avrebbe potuto godere per secoli. Non tutte ne erano consapevoli. Ma alcune si batterono per conservarla, quella libertà. -Collectio de Scandalis Ecclesiae -Ysabel - Cattedrale di Reims -Dopo il giubileo del 1300 segni dal cielo. Inverni più rigidi, nel 1303 il gelo bruciò la terra. Nel 1305 la siccità decimò i raccolti, nel 1308 tempesta di neve, resa più violenta dalla caduta di grandi e grosse pietre, ha devastato la regione parigina. Grano e vigne distrutti. Nel 1309 un vento impetuoso fece vacillare le arcate della chiesa di Saint Denis. A Gennaio nel pomeriggio eclissi di luna rossa. - paese: Autun - Ha gli occhi chiusi, ma avverte la presenza dell’uomo di fronte a sé, una figura avvolta in una pesante caappa foderata di pelliccia. -Due porzioni di salice per una di platano aggiunge cime di agrimonia, mescola il tutto e lo depone sul fuoco. Contro la febbre non c’è metodo migliore. - Alla cintura dell’erborista è appesa sempre la scarsella. -è un’acquamarina, una goccia di mare. Basta stringerla nella mano e guardarla perché la collera si dissolva. Mi è stata spesso utile. - La rosa bianca per purificare le passioni, l’artemisia per cacciare i cattivi pensieri, la salvia che tutto guarisce, il miglior toccasana. - La polmonaria, le cui foglie, macchiate di bianco come i polmoni, curano i tisici; la chelidonia, dal succo giallo come la bile, che dà sollievo ai malati di fegato, la noce con i suoi gherigli simili ai lombi del cervello, che cura le turbe mentali; e il pan di serpe, dalla brattea simile alla pelle del serpente, che protegge dai morsi del rettile. - MARGUERITE, per fortuna, non è sottoposta a questo trattamento. Da qualche tempo, su richiesta dell’inquisitore, resta a disposizione della giustizia papale in un locale annesso dove le visite sono sempre state autorizzate. Le è stato accordato un periodo ulteriore di tempo per pentirsi. Autrice de LO SPECCHIO DELLE ANIME SEMPLICI - HADEWIJCH, la beghina di Anversa - cit - periplo -vino dell’ontano: assunto appena svegli e prima di ogni pasto. Applicare sulla pelle, nei punti in cui apparivano i rossori, una benda impregnata di macerato. - claustro - Tu non guardi le cose con sufficiente distacco. Bisogna allontanarsi dall’insieme per coglierne tutta la forza. - transustanziazione - “fortissima preseunzione”. Il rifiuto di collaborare si è ritorto giuridicamente contro di lei. - La giovane cresceva e tesseva la propria trama entro una campana di vetro invisibile che lei stessa si era costruita attorno, lasciandovi penetrare solo letture che sembravano troppo difficile per la sua età e per il suo sesso. - per recarsi alla cappella, corrono riparandosi il capo con la mantella - MENù: coniglio farcito con cerofoglio e cotto allo spiedo. Contorno con fave novelle zenzero e zafferano e abbondante zuppa di pane nero. I funghi fritti in grasso d’oca. Sulla tavola, ha anche disposto due salse: una camelina a base di pane grigliato, pestato con cannella e mandorle mondate, e diluita con agresto; un’altra a base di erbe aromatiche. -- Lapse et relapse. - I mestieri della seta erano riservati alle donne e facevano parte di quelle rare attività che esse potevano esercitare senza essere mogli, sorelle, vedove di un padrone. - è la vecchiaia che reclama quanto le è dovuto e che, in modo strano, confonde le frontiere del tempo, lasciando emergere nel presente le immagini del passato. Basta una parola, un lampo di luce, il profilo di un volto, perché quelle immagini si presentino. Come non fossero lontane dietro a lei, ma tutt’attorno, invisibili eppure capaci di manifestarsi non appena trovino una famiglia. - MARGUERITE la prima dona ad essere stata bruciata per un libro. - c’è in lui qualcosa di pesante e di oscuro che non sa bene da dove nasca, ma che on ogni caso è potente. - monete nere, che contengono sempre meno argento, chiamate “borghesi”. E altre invece, monete doro, gli “agnels”, rare e inaccessibili, sulle quali ha fatto raffigurare un agnello pasquale recante una croce a lunga asta come quella di san luigi, allo scopo di rassicurare il popolo sulla stabilità e sull’onestà del regno. - Come sprofondato in sé stesso, perso in un lontano altrove, un luogo senza più nessun desiderio di comunicare con il mondo sensibile. - SPECCHIO DELLE ANIME SEMPLICI: Marguerite ( 1310) lo aveva scritto in lingua volgare perché fosse accessibile a tutti, ma questa lingua era comprensibile solo nei territori del Nord, dove il libro era stato messo al bando. - Ade non ha ancora toccato la cartapecora. Ha preso dalla scuola del beghinaggio una tavoletta di cera con l’intenzione di mettere assieme paragrafo dopo paragrafo la traduzione, prima di riportarla a penna sulla costosa pergamena. - Macinando i numeri che tutti sanno essere orme di una forza segreta. Manipolando le cifre – quelle pari, divisibili e imperfette, rinviano al mondo terrestre e agli uomini, quelle dispari, incorruttibili, esprimono l’eternità e Dio stesso. - Clemente V ha finalmente pubblicato i decreti del concilio contro le beghine il 21 marzo 1314. - periplo: circumnavigazione di un'isola o di un continente, Nell'antica Grecia, la descrizione dei porti di un determinato mare, con le indicazioni utili alla navigazione. - I Decreti di Vienne finalmente sono pubblicati nel 1317 da successore di Clemente V, Giovanni II, con il nome di Costitutiones Clementinae. L’istituzione delle behine è condannata e vietata, ma il testo si conclude con una formula ambigua. Dopo il 1485 gli archivi dei tempi passati vengono dispersi, il ricordo delle beghine parigine scompare. - Lo specchio delle anime semplici e annientate della beghina Marguerite Porete, testo fondamentale della mistica medioevale, è attualmente noto, nella sua versione francese originale, grazie a un unico manoscritto lacunoso e tardo conservato al museo Condé( Chantilly). - Geraldine Brooks – NERI POZZA
La notte delle beghine by Aline Kiner
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IL MARESCIALLO MUSCARA’ e il caso RIDI PAGLIACCIO
Il Maresciallo Muscarà chiuse spingendolo lo sportello della sua panda e si specchiò nel lucido color blu della macchina. Osservò il suo pantalone di lino color avana con ancora la riga perfetta di quando sua moglie l’aveva comprato per una crociera che non avevano mai fatto a causa della sua malattia che subentrò poco dopo. Anche la sua maglietta era nuovissima malgrado il suo collega Petyx gliela avesse regalata due anni prima per il compleanno. Si guardò schifato. Da quando sua moglie era morta aveva indossato solo la sua divisa ed ora, a vedersi “in borghese” si sentiva un cretino. “Meglio così – pensò – nessuno sospetterà” chiusa la porta si girò dirigendosi verso la locanda bianca dalle finestre azzurre che si trovava vicino alla fine della spiaggia fuori di Sciacca. Qualche anno prima vi aveva trovato l’ing. Rachele Valsecchi, scomparsa misteriosamente a Palermo qualche giorno prima. L’ingegnere era in compagnia di Mancino, una vecchia conoscenza del Maresciallo e che aveva passato buona parte dei suoi anni in carcere perché mentre era in cella per vari reati contro il patrimonio, aveva strozzato un energumeno con la sola mano sinistra. Benché originari di due culture e città diverse, vinti o forse traditi dalla solitudine in cui vivevano, Mancino e l’ingegnere si erano messi insieme e vivevano il loro amore come marinai che tornavano al porto e all’amore, poche settimane l’anno vivendolo però in modo assoluto e totale. Sebbene l’ingegnere lavorasse in una fonderia di Brembana di Sopra, provincia di Bergamo, si vedevano regolarmente appena lei aveva una settimana di ferie; allora, la prima cosa che l’ingegnere Valsecchi faceva una volta tornata in Sicilia, era invitare il Maresciallo a cena, cosa che lui accettava volentieri, perché in carcere Mancino aveva avuto modo di sviluppare il suo talento culinario. Uno scampanellio festoso lo annunciò appena varcò la locanda. Il ristorante era pienissimo ed i camerieri si muovevano velocemente dalla cucina ai tavoli. Dalle grandi vetrate che davano sulla spiaggia si vedeva la lunga distesa di sabbia bordata dalla striscia azzurra del mare. Nella spiaggia svettava, come il trono di una regina, il gazebo di canne e tronchi in cui quando arrivava, si riposava l’ing Valsecchi, sorseggiando vino bianco freddissimo e organizzando viaggi in altri continenti in cui trascinava Mancino a scoprire cibi e popoli mai conosciuti. “Mi dispiace ma non c’è posto…. Dovrebbe tornare fra un’oretta” Fece costernato un cameriere con le braccia colme di piatti sporchi. “ Dica al padrone che è arrivato….” “Marescialluuuuu” Gridò un vocione forte e baritonale. Apparve d’improvviso un omone alto quasi due metri con due braccia grandi e muscolose che allargate erano pronte, malgrado la separazione sociale dell’era Covid, ad abbracciarlo e a stringerlo contro il petto grande quanto un armadio. Era Mancino! “Ma che fai qua Maresciallo, Rachele viene tra due settimane, te lo sei dimenticato?” “No, me lo ricordo, è che ….. ti dovevo parlare” Mancino lo guardò stupito. In passato era stato lui a chiedere consiglio al Maresciallo e la cosa gli apparve strana, ma si riprese subito “S’assittasse davia al posto di Rachele, la servo subito, Cosimooo – gridò verso un cameriere - porta al tavolo della signora Rachele acqua naturale e il bianco del Baglio del Cristo” Al Maresciallo si aprì il cuore: il bianco del Baglio era il vino preferito dell’ing. Valsecchi, vino che nasceva in una terra gessosa simile a quella dello Champagne francese, Mancino ne era gelosissimo e offrirglielo dimostrava quanto fosse contento di vederlo. Si andò al sedere al tavolo riservato all’ing Rachele dove Mancino non faceva mai sedere nessuno e che era sempre apparecchiato con nel mezzo un piccolo vaso di cristallo che conteneva una rosa rossa colta al mattino. Arrivarono con calma dei gamberi crudi marinati nell’olio di Castelvetrano, poi dei tagliolini con la polpa di riccio che diedero al vino in gusto aromatico ed intenso, infine un branzino all’acqua di mare con capperi e olive verdi addolcito da delle patate al forno. Quando Cosimo levò il piatto ed ormai nel ristorante c’era solo il Maresciallo, apparve Mancino, con una bottiglia di limoncello che preparava lui personalmente e un piatto generoso di paste di mandorle. “Allora Maresciallo che è successo? Non è che ti hanno mandato in pensione perché rompi sempre i coglioni? “Chi? io? Ma se sono un pezzo di pane “ Rispose ridendo il Maresciallo alzando il bicchiere colmo di limoncello freddo a toccando quello di Mancino. Bevvero in silenzio due o tre sorsi di limoncello e quando finirono misero giù i bicchieri leccandosi le labbra di quello che sulla bottiglia, un etichetta scritta a mano, identificava come “Il bacio di Rachele” “ devo chiederti un consiglio! – esordì il Maresciallo – sia chiaro, non c’è nessuna inchiesta, sono tutte congetture mie, sono qui in visita privata solo per sentire della prossima visita di Rachele e ….. ho lasciato il cellulare in ufficio” Mancino approvò alzando il mento e riempì ancora i bicchieri. “ Si tratta di pensieri miei, niente di ufficiale! “ “Dimmi…” Fece Mancino leccandosi ancora una volta le labbra. Il Maresciallo prese un pasticcino e lo mise davanti a Mancino “lunedì scorso ero sulla strada che sale verso la Contrada Croce, al paese dove c’è la mia caserma. La contrada è una valle ircondata da colline ed ha la forma di un ferro di cavallo con le più alte cime nella parte curva, monti rocciosi desolati e pieni di miniere. Io ero sul lato destro del ferro di cavallo lungo una strada che dal paese sale con una forte pendenza fino alle miniere per poi ridiscendere verso la parte opposta colma di vigneti, uliveti e case coloniche. La domenica, dopo la messa, i contadini e pastori mi avevano parlato di strani movimenti dove vi erano le miniere. Ero a metà della salita dove c’era uno spiazzo da dove osservavo con il binocolo il resto della valle, quando sentii l’appuntato Cacace commentare “Vadda a chistu….” Mi giro e vedo una grossa macchina, uno di quelle Land Rover grossissime che scendeva a velocità folle. Quando ci passa davanti suona disperatamente ed io sento distintamente un grido terribile :”Aiuto”!! Io e Cacace saltiamo in macchina e seguiamo ad alta velocità il macchinone. Lui però è troppo veloce e ci distanzia facilmente. Alla fine arriva dove la strada fa una curva a gomito urta il muretto sul bordo della strada e lo sfonda facendo un salto di cinquanta metri e schiantandosi nella fiumara esplodendo. Quando io e Cacace raggiungiamo il mezzo in fiamme, dell’uomo restano poche cose ma appare chiaro che l’uomo era ammanettato al volante che, a seguito degli accertamenti tecnici successivi, era apparso manomesso, come freni e motore.” “non deve essere stata una bella morte; ha avuto tutto il tempo di vederla arrivare. E chi era al volante?” “Sabino Calabrò, nipote preferito di don Nino Calabrò, il capo della cosca locale” “Però - fece mancino con una smorfia – era uno rampante. Avrebbe preso il posto di suo nonno di sicuro. E’ la nuova generazione, quella che non ha mai toccato una lupara ma che muove soldi da destra a sinistra per pulirli e farli crescere. Generalmente gente così non fa la fine che ha fatto lui a meno che non abbia fatto qualche sgarro particolare. Dubito però. La sua parentela è importante e il suo rango era alto, non avrebbero fatto tutto questo casino per farlo fuori a meno che non volessero mandare un messaggio a tutta la cosca.” Il Maresciallo annui e prese un altro pasticcino mettendolo accanto al primo “La sera di Mercoledì scorso, Tommaso Rizzo, capobastone di uno delle cosche più importanti di Palagonia e mano destra del capo indiscusso Vito Solucci, entra nell’ascensore di un grande albergo di Zurigo. Sono lui con due guardaspalle armati fino ai denti. Quando arriva al tredicesimo piano la porta si apre e qualcuno dal corridoio con un lanciafiamme, inonda l’ascensore di fuoco. I tre non hanno modo di reagire e bruciano in pochi minuti” “A lui lo conoscevo personalmente – fece serio Mancino - un grande figlio di buttana, un boia, godeva a uccidere e torturare: ha fatto la fine che meritava!!” Ancora una volta il Maresciallo prese un pasticcino mettendolo accanto agli altri due. “Giovedì la serva del dottor Bastiano Cannata è entrata a casa del dottore per le solite pulizie. Arrivata nel corridoio sente qualcosa di umidiccio sotto i piedi. Accende la luce e vede che è sangue. Urlando esce di casa e un vicino, richiamato dalle urla, chiama i carabinieri. Quando arrivano i carabinieri trovano il suddetto dottor Cannata nel salotto di casa, tutto nudo e appeso dai piedi al lampadario. Il dottore era stato squartato e aveva tutte le interiore che pendevano gocciolando sul pavimento. Il dottore era il ragioniere di un’altra cosca di Castellamare, dicevano che muoveva più soldi lui che il Banco di Sicilia. Era esperto nel dare i soldi ad usura e nello spingere al suicidio, dopo avergli preso tutti i beni, chi non poteva pagare. In molti hanno detto che la fine del porco ammazzato era quella che si meritava” Mancino si fece serio. Aprì la bottiglia e si versò una dose abbondante di limoncello bevendolo tutto di un fiato restando muto come se non volesse commentare. Il Maresciallo capì che il modo come il dottore era stato ucciso aveva colpito Mancino non impressionandolo per la crudeltà della scena, ma per qualche altro motivo. Continuò prendendo due paste e mettendole un po' da parte vicino alle altre. “Giovedì mattino, qualcuno entra nel negozio di Antonino Russo, un vecchio settantenne che ancora faceva il barbiere alla Kalsa a Palermo. Sono in tre come diranno i testimoni e sparano al Russo almeno dieci colpi ciascuno.” Mancino scosse la testa. “Povero Nino – fece sconcertato Mancino - Lui era una persona perbene. Sono stati pazzi a ucciderlo così” “Lo stesso giorno, nel pomeriggio, sempre alla Kalsa, vicino al negozio di barbiere di Russo, esplode una casa. Era una casa ristrutturata e agibile, quindi appare strana una fuga di gas. L’inquilino, un uomo di colore che vi viveva gratuitamente con la famiglia, muore insieme alla moglie e a una figlia. Nessuno sa perché hanno fatto esplodere quella casa per uccidere l’uomo che lavorava in un negozio vicino. A dire di tutti era una persona gentilissima.” Questa volta Mancino alzò il bicchiere per bere l’ultima goccia di limoncello ed evitare lo sguardo del Maresciallo. Un altro pasticcino fu preso e messo vicino ai primi tre. “Venerdì, in piena mattinata va a fuoco un negozio di computer sempre alla Kalsa. I pompieri faticano a domare l’incendio e quando entrano vedono che lo scantinato era pieno di computer rovinati con nel mezzo, legato ad una sedia con fili di computer il padrone del negozio, il quasi trentenne Giuseppe Sutera. E’ stato ucciso con un colpo in fronte e qualcuno gli ha messo in bocca un mouse di computer prima di dargli fuoco: un altro messaggio per chi doveva capire. A tutti i computer del negozio, era stato levato il disco fisso” Mancino fece una faccia come a dire che la cosa non gli diceva niente. Il Maresciallo verso nel suo bicchiere e in quello di Mancino una dose abbondante di limoncello finendo la bottiglia. Bevve un sorso e continuò. “Ora, se io non fossi stato coinvolto nel primo omicidio, tutti questi avvenimenti, sarebbero stati per me una normale serie di omicidi siciliani, di quelli che avvengono normalmente nella nostra isola dove violenza e follia vanno di pari passo. Ma essendo stato coinvolto nel primo omicidio ho pensato che fosse stato mio dovere cercare di risolverlo, ma il Procuratore, che ha avocato a sé e agli uomini dell’antimafia il diritto di investigare sul caso, mi ha detto di mettermi da parte pensando ai furti di capre del mio paese…” “Il solito cornuto e coglione che è dove è perché ha dato il culo a qualcuno” “Non lo so, ma non mi è piaciuto come me l’ha detto, per cui mi sono messo a pensare, a ragionare a fare qualche verifica e sono arrivato ad una conclusione per cui ho bisogno del tuo aiuto.” “Del mio aiuto Maresciallo, io come posso sapere qualcosa di tutti questi morti se non mi sono mai mosso da qui a duecento chilometri di distanza?” fece scandalizzato Mancino” “Io non lo so se sai qualcosa, ma mi puoi aiutare a capire” “In che senso?” “Tu sei della Kalsa, conoscevi il Russo, forse sai a chi apparteneva la casa che è esplosa e chi vi ha abitato prima di chi vi è morto o chi vi è nato. Ho bisogno da te di una conferma” “Da me? ma Maresciallo, tutti alla Kalsa conoscevano Nino, ma del resto che le devo dire?” “Ecco Mancino, ti spiego – il Maresciallo spinse verso Mancino i primi tre pasticcini - che cosa hanno in comune i primi tre morti?” Mancino allargò gli occhi come a confermare che non ne aveva idea “Il Calabrò aveva nella macchina, lo vidi bene mentre lo inseguivamo, uno di quegli adesivi con le sigle degli stati. Riportava UEA. Il Rizzo ha postato su facebook delle belle foto di un ricchissimo resort dove era stato con delle belle signorine, un albergo meraviglioso a Dubai. Il dottor Cannata era appena rientrato da un viaggio in Thailandia e per volare aveva fatto scalo anche lui a Dubai. Tutti e tre insomma erano stati negli Emirati, dove puoi aprire conti correnti anonimi confidando nella confidenzialità assoluta delle locali banche. Da li puoi muovere capitali immensi via internet usando i codici che danno all’apertura del conto. Le tre cosche a cui i tre appartenevano avranno portato laggiù immensi capitali pronti a fare affari con qualche oligarca russo o mafioso cinese. Nessuno dei tre ha lasciato dietro di se telefoni o computer per poter sapere i codici dei conti. Chi li ha uccisi ha provveduto a recuperare il cellulare del Calabrò, il computer del Rizzo e del dottor Cannata: le cosche sanno che qualcuno gli ha rubato un immenso tesoro” “E la morte di Nino? e la casa fatta saltare?” “E’ qui che ho avuto l’intuizione finale. Perché ucciderli? La risposta è duplice. La prima è che le cosche hanno voluto vendicarsi uccidendo qualcuno di importante per il loro avversario e probabilmente la casa era il rifugio segreto di questo qualcuno o era della sua famiglia. La seconda risposta è che Le cosche confidavano che il Sutera, esperto in computer e che probabilmente gestiva i loro server, fosse in grado di risalire ai codici e hanno deciso di sfidare chi ha ucciso i loro tesorieri. Ma questo qualcuno che ha i loro soldi, ha levato loro ogni speranza, come a dire: se volete i soldi dovete parlare con me” il Maresciallo bevve un sorso di limoncello “E’ questo quello che voglio sapere da te, se c’è effettivamente qualcuno che può combattere contro tre potenti cosche? Che ne può uccidere i capi in modo scenografico restandone impunito. Ti ripeto, non voglio arrestarlo, ma voglio parlargli!” “Maresciallo che dice: parlargli? ma si rende conto che se questa persona esiste la può uccidere con un semplice schiocco di dita? si figuri poi se vorrà parlargli con tre cosche che lo stanno cercando per mare e per terra: Maresciallo divintasti pacciu!!!” “Devi capire: perché questo qualcuno ha fatto fuori il Sutera? Perché i soldi non li ha neanche toccati né li ha trasferiti come avrebbe potuto fare un istante dopo aver ucciso i tre delle cosche. Perché non vuole che le cosche li recuperino se lui non li tocca? La risposta è una sola: gli sta proponendo uno scambio perché ha qualcosa che loro vogliono e loro, a loro volta, hanno qualcosa che lui vuole!” “e che cosa hanno da dargli?” “Sicuramente non soldi. Lui ne ha moltissimi in questo momento, quelli chiusi nelle banche degli emirati. Loro però hanno qualcosa che non vogliono o non possono dare e che per questo qualcuno è più importante del tesoro che ha.” “Maresciallo, a maggior ragione: lassa stare questa cosa, non sai quanto è pericolosa!! Le cosche uccideranno tutti quelli che penseranno vicino a questo qualcuno che gli ha rubato i soldi!!” Il Maresciallo sorrise. “Tu sai chi è, non è vero? Se è così devi dirgli che io ho capito, so cosa cerca e soprattutto, so dov’è” La faccia di Mancino mostrò una sorpresa mista a diffidenza come se il Maresciallo stesse dicendo qualcosa di assurdo. Per qualche secondo cercò di rispondere ma alla fine si alzò e prese la bottiglia vuota i bicchieri e si diresse verso la cucina. Si girò a metà strada. “Lascia stare, vattene e dimentica tutto, Ci penseranno quelli dell’antimafia….. fai fare a loro gli eroi. Tu sei troppo piccolo per questa storia” Entrato in cucina, il Maresciallo lo sentì borbottare ad alta voce “E’ pacciu, pacciu…” Con calma il Maresciallo, sorridendo, addentò una pasta di mandorla.
Disceso dalla Panda il Maresciallo si toccò la pancia. Da Mancino aveva mangiato ma soprattutto bevuto troppo. Si sarebbe fatto dell’acqua e limone per permettere al suo stomaco di sopravvivere. Si incamminò verso il cancello del giardino di casa sua ed arrivato lo aprì e si diresse verso la porta d’ingresso. Fece pochi passi ma si fermò. Anche se stordito dalle bevute e stanco per le quasi due ore di macchina, il suo istinto da sbirro aveva mandato un segnale d’allarme. Torno indietro e aprì di nuovo il cancello e poi lo spinse con un dito per chiuderlo. Il cancello si chiuse silenziosamente senza quell’odioso stridio che aveva sempre fatto da quando abitava in quella casa. Qualcuno lo aveva zittito. Guardò in giardino alla ricerca del suo cane Carlo Alberto che svolgeva con coraggio e determinazione, le funzioni di guardiano della casa. Guardò tra i cespugli di fiori e lo vide sdraiato pancia all’aria sotto il grande cespuglio di gardenia dove controllava il suo territorio. Dormiva profondamente, tanto da non sentirlo, proprio lui che quando la macchina del Maresciallo imboccava l’ultima curva ad un chilometro di distanza da casa correva ad aspettarlo seduto di fronte al cancello con il suo cipiglio burbero di ex cane della finanza. Vide accanto al cespuglio una ciotola vuota. Qualcuno aveva sedato Carlo Alberto. Il Maresciallo si diresse verso casa deciso e pronto a tutto. Arrivato alla porta cercò la chiave ma la porta corazzata era già aperta; lui la spinse leggermente e lei si aprì.
Sentì una voce
Eppur, e d'uopo sforzati! Bah sei tu forse un uom? Ah! ah! ah! Tu se' Pagliaccio! Vesti la giubba e la faccia infarina.
Riconobbe immediatamente il disco. Era il vinile dei Pagliacci, che sua moglie sentiva ogni sera durante la malattia. Quando lei se ne era andata lui l’aveva lasciato sul giradischi come se da un momento all’altro lei dovesse tornare a sentirlo ancora. Il fatto che qualcuno lo stesse ascoltando gli fece stringere i pugni dalla rabbia. Il corridoio era buio e solo in fondo, dove c’era il piccolo studio con il pianoforte che sua moglie usava per le lezioni di musica, c’era una debole luce. Si avvicinò lentamente e quando fu alla porta dello studio che era semichiusa la spinse lentamente. Sulla poltrona su cui sua moglie sentiva la musica c’era seduto un uomo. Era alto e vestito con un paio di jeans aderente e un giubbotto nero. Aveva gli occhi chiusi, una mascherina da chirurgo sulla bocca e dei guanti azzurri che coprivano le mani con dita grosse come quelle di chi praticava arti marziali. Accanto a lui, sul bracciolo della poltrona, vi era uno smartphone che sembrava spento. Il Maresciallo stava per dire qualcosa ma l’uomo, sempre ad occhi chiusi, portò un dito alla bocca invitandolo al silenzio
La gente paga e rider vuole qua. E se Arlecchin t'invola Colombina, ridi, Pagliaccio e ognun applaudirà! Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto; in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor. Ah! Ridi Pagliaccio, sul tuo amore infranto! Ridi del duol che t'avvelena il cor
Appena il tenore finì di cantare l’uomo aprì gli occhi e spense il vecchio giradischi. “Mi scusi Maresciallo se ne ho approfittato. Sua moglie aveva un buon gusto in fatto di musica” Il Maresciallo capì che lo sconosciuto sapeva di lui molte cose e non si sorprese. “Era una brava pianista ma si ammalò molto presto e non poté sviluppare il suo talento: questo la faceva soffrire più della sua malattia” “Succede a molti di vedere la vita cancellare ad uno ad uno tutti i propri sogni. È in quel momento che capiamo chi siamo e per che cosa vale la pena vivere o morire “ Vi fu qualche secondo di silenzio come se quanto detto avesse per chi aveva parlato un valore troppo importante e attuale per lasciarlo cadere velocemente nel nulla. Il Maresciallo ne approfittò “Lei è….” “Quello che le ha detto Mancino” “Se lei conosce Mancino sa bene che lui non direbbe a uno sbirro neanche che ora è” Senti sorridere l’uomo dietro la maschera “In effetti è così.” Il Maresciallo si sistemò nella sedia accanto al pianoforte come faceva quando sua moglie era seduta in poltrona. “Ho intuito che mancino la conosceva bene, e questo devo ammettere che era più di quanto sperassi. Ma ritengo che vi unisca un’amicizia tale, che pur essendo mio amico dichiarato e pronto ad aiutarmi, Mancino non ha detto nulla di importante. Quello che so l’ho capito perché sono uno sbirro e da chi mi stà davanti riesco a capire molto ma non tutto” “e di me cosa sta capendo?” “Che qui si sente al sicuro, che è certo che i suoi nemici non verranno e ha capito che io non sono a mia volta un suo nemico” “È così, Mancino mi ha parlato molto bene di lei e mi ha convinto ad ascoltarla perché pensa che sa dove è quello che cerco” “Per quanto ho capito e per quello che ho assunto penso di si e non ho problemi a dirglielo” L’uomo restò in silenzio e non si capiva se rideva o pensava “.. e cosa vuole in cambio per dirmelo” Il Maresciallo sorrise “che non vi siano più morti; poi mi basta il piacere, solo narcisistico, di aver compreso tutta la storia” L’uomo restò qualche secondo in silenzio poi esordi “Le prometto che se le sue informazioni sono corrette, una volta trovato quanto cerco, non vi saranno più morti per mia mano. Ma mi tolga una curiosità: e i suoi superiori? Non ne tiene conto?” “ho chiesto al Procuratore degli appuntamenti per dirgli la mia tesi e non mi ha mai risposto. Nel frattempo sono morte altre tre persone che probabilmente non c’entravano nulla. La giustizia è raffigurata con una spada e una bilancia, ma dovrebbe avere anche un orologio: fare giustizia venti anni dopo vuol dire far subire venti volte la stessa ingiustizia. Per questo le volevo parlare, per fermare la carneficina che lei e i suoi nemici state preparando” “ non sono miei nemici, ma clienti; ho lavorato per loro e contro di loro anche in passato. Ora però il gioco è molto diverso da quello che fino ad ora eravamo soliti giocare” “per i soldi negli emirati?” “Anche per quelli. Sabino e Cannata avevano pensato un business multimilionario. Avrebbero messo le mani su una miniera di diamanti in Russia utilissimi per i loro affari in sud America e in medio oriente. Avrebbero avuto i diamanti a 80 e con essi avrebbero comprato droga vendendoli a 200 perché i diamanti sono il bene rifugio più prezioso per chi ha problemi con la giustizia o per chi deve essere corrotto. Mi avevano assunto per questo, per evitare che qualche mafioso russo si mettesse di mezzo. Lo sa come mi chiamano quelli per cui lavoro? Settoru, il sette di denari perché, come quando si gioca a scopa, chi mi ha tra le sue file ha già un punto in mano: dovevo semplificare i rapporti con chi non voleva finalizzare il business o creava problemi…” “e quelli che non sono suoi amici? Come la chiamano” Gli occhi si strinsero in un sorriso “Quelli mi chiamano u Ghiancheri…” “Il macellaio…?” “Si e non solo per il mio lavoro. Mio padre aveva una Ghianca, una macelleria alla Kalsa dove faceva la salsiccia più buona di Palermo! Chieda a Mancino. Un giorno un uomo di niente gli disse che doveva comprare carne delle macellerie clandestine, animali uccisi perché rubati o ammalati. Mio padre rispose di no. Quello lo insultò pensandosi un mamma santissima. Lui lo caccio a calci fuori del negozio. Tre giorni dopo, uscendo dal retro del negozio venne assalito da tre energumeni con bastoni in mano. Lui si difese ma gli venne un infarto e mori. Io, che andavo a prenderlo e lo aiutavo in negozio perché era ammalato, vidi i tre uomini scappare. Andai dalla polizia a denunciarli. Ma dopo un mese nessuno era stato arrestato. Mia madre morì di crepacuore: uccisa dal troppo amore che la legava a mio padre. Al funerale di mia madre vidi uno dei tre e corsi dalla polizia dicendogli di andare ad arrestarlo. Mi dissero che non ne valeva la pena: era forse già fuggito ed in ogni caso il suo avvocato lo avrebbe fatto uscire dopo due giorni. Allora capii che questa che chiamano “la legge” non esiste. I furbi, i maligni, i ladri, gli arrivisti, gli infami: sono i topi di un enorme immondezzaio che chiamano società: sono loro che fanno le leggi, quelle di ogni giorno, non quelle dei libri. Come i topi si nutrono rubandolo tutto quello che gli piace seguendo i loro bisogni. Gli altri credono in una legge che è solo l’apparenza che copre l’immondezzaio come i cartelloni pubblicitari raffiguranti l’ordine e la bellezza di quanto chiamano società che coprono le discariche per nasconderle. Ma non è così. Chi comanda in questo immondezzaio è chi non ha paura ad uccidere o rubare, chi non ha paura a fare del male gratuitamente, a ridurre gli altri a cose, ad animali con la droga e la violenza. Ed è a questi che tutti obbediscono o a cui tutti si appellano per risolvere i loro affari, come facevano anche i principi di una volta con la mafia, perché è nel DNA della nostra storia questo ubbidire solo ai violenti senza mai ribellarci pensando che non ci riguardi chi sono o cosa fanno; perciò, mi sono detto che se esisteva solo la legge di chi poteva sovrastare con la forza gli altri, io avrei fatto la mia giustizia con la stessa legge. I tre vigliacchi che uccisero mio padre scomparvero nel nulla; i loro corpi li buttai in una porcilaia a ingrassare i loro simili. Chi aveva ordinato a mio padre di ubbidirgli, lo trovarono appeso per i piedi e squartato come un maiale, così come hanno trovato Cannata. Io non uccido, li faccio impazzire dal dolore e dalla paura, lentamente, finchè loro stessi non invochino la morte come un sollievo. È questo che mi ha reso U Ghiancheri, qualcuno che anche gli assassini temono e che nessuno vorrebbe mai incontrare. Il capocosca, di quei quattro maiali che avevano ucciso mio padre, invece di arrabbiarsi mi propose un lavoro. Gli avevo levato davanti quattro coglioni in un modo pulito e silenzioso, mi chiese se ero interessato ad avere un lavoro ben pagato visto che alcuni membri di una cosca avversaria alzavano troppo la cresta. Poiché ormai vivevo in una condizione in cui per sopravvivere occorrevano molti soldi, mi creai la regola che non avrei mai ucciso altri che uomini d’onore, sarei stato il loro giudice e boia restando sempre al di sopra di loro: io non uccido persone indifese ma chi della violenza e della morte ha fatto la sua vita perciò affronto i miei “clienti” alla pari.” Il Maresciallo lo guardò in silenzio “Perché mi sta dicendo tutte queste cose?” “Perché tutte e due crediamo nella giustizia e l’applichiamo, anche se da lati opposti, non per fini diversi: la giustizia, l’equità, quella vera ed assoluta” “E non ha paura che io usi le sue informazioni contro di lei?” “No, Mancino si fida di lei. Il suo telefono poi è sotto controllo: di ogni numero che chiama o da cui è chiamato, viene informato il procuratore. Lui pensa che lei si prenda troppa iniziativa, troppo libertà nel risolvere i casi. Dice che usa troppo la fantasia senza attenersi ai fatti. Ha un fascicolo su di lei pieno di considerazioni e dicerie: gli mancano però i fatti per incriminarla. Un segno che l’immondezzaio ha paura di lei, della sua intelligenza che è un’arma da cui nessuno può proteggersi. Lei è più simile a Mancino che al suo capo: crede nell’amicizia più di quanto i suoi colleghi credano in lei, è uno di quelli per cui esiste una società e dei doveri nei confronti degli altri, quegli altri che pensano solo ai loro diritti, alla loro voracità, come fanno i topi nell’immondezzaio.” Il Maresciallo restò ancora in silenzio. “un’ultima cosa, prima di arrivare al punto: perché lei si fida di Mancino? E perché Mancino ha tanto rispetto per lei da non dirmi niente?” “Una volta qualcuno gli disse che lo stavo cercando per ucciderlo. Lui non capiva perché, quindi andò da Nino, l’uomo che hanno ucciso e che era il mio contatto verso il mondo esterno e gli chiese di incontrarmi. Quando mi vide mi chiese perché volevo ucciderlo visto che lui non aveva mai fatto del male a nessuno; mi disse che a cinque anni aveva perso il padre, a sette scaricava cassette di frutta per aiutare la madre, a nove aveva rubato un pane per fame e da li aveva continuato: non era un santo ma non era un assassino, un ruffiano o un paraculo: poteva guardare chiunque dritto negli occhi senza vergognarsi. Gli risposi che qualcuno mi aveva detto che lui era stato pagato per uccidermi. Anche a lui la stessa persona aveva detto la stessa cosa. Ovviamente chi ci aveva detto così sperava che ci uccidessimo a vicenda. Gli dissi di non preoccuparsi e di sparire per un paio di settimane che mi sarei preso cura di quella persona. Lui però fu arrestato ed in carcere qualcuno lo prese di mira. Fu così che diventò Mancino e si fece vent’anni perché nel difendersi aveva ucciso un altro topo che voleva rodergli l’anima. Io avevo lasciato Palermo. Mi diedero dei lavori in America e poi in sud America per convincere qualche capo in testa locale a vendere coca al prezzo che le cosche dicevano. Quando lui uscì dal carcere era solo ed io lo andai a trovare. Gli chiesi cosa volesse fare e lui rispose che dopo tanti anni al chiuso voleva vivere in una spiaggia all’aperto. Lo portai dove ora ha la locanda e gli diedi i soldi per comprarla: gli ho regalato un sogno, per questo farebbe di tutto per proteggermi. È un amico, uno dei pochi che ho.” “Strano a dirsi anche per me è ormai un amico. Comunque veniamo al sodo” “Lei sa cosa cerco?” “Certo, quello che cercano tutti: la persona che ama” Gli occhi del Ghiancheri si strinsero come se stessero sorridendo “E sa anche dove è?” “Certo, dove la stava cercando: nella contrada della Croce, solo che lei la stava cercando nel posto sbagliato” U Ghiancheri lo fissava con attenzione senza perdere il minimo gesto. “vede, mentre scrivevo verbali e relazioni su come era morto Calabrò, ebbi la sensazione che quella sua macchina io l’avessi già vista più volte. Pensai per qualche giorno poi capii. Nel paese c’è una sola strada che sale dalla provinciale, fino al paese e poi alla Contrada della Croce. La nostra caserma è a lato di questa strada e le telecamere di sicurezza della caserma inquadrano sempre la strada. Andai a vedermi i vecchi filmati e scoprii che il Calabro era salito diverse volte e sempre da solo. Una volta però era salito preceduto da una di quelle grosse moto che usano i killer per sparare per strada. La sua macchina era seguita da un'altra con quattro ceffi stipati dentro.” “Una scorta…” “Esatto. Ingrandii più che potevo le immagini della macchina di Calabrò, scoprendo che di dietro, seduta tra due uomini c’era una donna. Guardai il filmato di quando le macchine e la moto discesero dalla valle ma la donna non c’era” L’uomo restò zitto come aspettando qualche altra informazione “Chiesi ai miei informatori (se il barbiere del paese si può definire tale) se c’era qualcosa di strano nella famiglia Calabrò. Sono venuto a sapere che una diecina di giorni prima, alla cresima della figlia di Sabino Calabrò mancava sua cognata Gaetana Ruffo-Ruffo, moglie del cugino Miuccio, quest’ultimo presente alla festa ed esageratamente euforico, tanto che a pranzo, Sabino riprese suo cugino per quanto beveva. Il cugino mi è stato descritto come persona, irascibile e arrogante, dall’ira e la pistola facile, ben diverso dalla moglie Ruffo-Ruffo che tra i suoi avi annovera un siniscalco di Federico II” “È cosi – aggiunse improvvisamente l’uomo – Gaetana è una donna sensibile e di una personalità superiore a questi Calabrò che sono ricchi solo dei soldi che fanno con il dolore degli altri. Suo marito se l’è comprata pagando i debiti di suo padre. Quando mi arruolarono per aiutarli nell’impresa, Sabino chiese a Gaetana di fare gli onori di casa. Ero un personaggio importante e la Famiglia voleva ospitarmi nel modo migliore. Gaetana era l’unica incensurata che potesse ospitarmi e occuparsi degnamente di me. All’inizio ci evitavamo, poi per caso incominciammo a parlare e qualcosa di inatteso e non voluto accadde tra noi” L’uomo abbassò gli occhi quasi a ragionare per se stesso “Io non ho mai pensato alla mia vita come una vita normale ma come qualcosa che da un momento all’altro doveva finire bruscamente ed il cui unico fine era uccidere quanto più possibile chi era uguale a chi aveva ucciso mio padre. Lei invece rese reale e possibile una vita normale, quella di cui mio padre e mia madre avevano vissuto semplicemente ma intensamente. Questa romanza – l’uomo indicò con il mento il disco – Gaetana la suonava sempre. Anche lei si sentiva qualcuno che doveva indossare con la morte nel cuore, il suo vestito da Pagliaccio per dare spettacolo e per essere mostrata come simbolo del successo del marito, dopo la Ferrari e prima dei purosangue arabi. Poi suo marito quando ha capito che ci amavamo ha trattato Gaetana in un modo indefinibile. Un mafioso non è più considerato tale se anche la moglie lo tradisce. In più avrebbero dovuto uccidermi per aver violato la loro casa. Ma cosa avrebbero dovuto dire alle altre cosche? Io ero un elemento importante dell’investimento che stavano facendo perché i russi obbediscono solo a chi li uccide. Gli altri si sarebbero tirati indietro, per questo, per punirla e per ricattarmi l’hanno nascosta così che continuassi a servirli: con lei prigioniera potevano farci fuori quando l’affare era finito. Gaetana è una donna che prima di incontrarmi non aveva mai sorriso, era un cigno in uno stormo di corvi. Come me ha dovuto adattarsi ad una realtà disgustosa perché non poteva averne altre. È difficile credere che due infelicità assolute possano far nascere una felicità totale: ma a noi è successo. Lei mi ha donato il lato migliore della vita che non conoscevo: avere chi ti capisce, chi ti ascolta, chi cancella le nubi nei tuoi pensieri e ti spinge a credere in una realtà diversa. Migliore. Ha aperto la prigione in cui ero, ha stracciato le vesti da pagliaccio che ogni giorno indossavo per essere quello che quelli come suo marito mi avevano fatto diventare. Ha ragione a dire che se non la trovassi, i morti aumenterebbero: sono figlio di mio padre e nessuno può ricattarmi e ridurmi ad essere un servo, nessuno può maltrattare chi, dopo una vita di sangue, mi ha fatto trovare il senso della parola amare. Quell’amare che univa così indissolubilmente i miei genitori. Sterminerò tutta la Famiglia e i suoi affiliati se non me la ridaranno intatta! Lei, dopo tanti morti, mi ha riportato alla vita e a questa vita non ci rinuncerò” Fu il turno del commissario di restare qualche secondo in silenzio “È quello che ho pensato considerando l’odio che ha usato nell’uccidere. Ma torniamo al punto iniziale dov’è Donna Gaetana? Quando ho tirato le somme di tutto mi ricordai di quando dallo spiazzo di fronte al vallone della Croce guardavo i monti prima che improvvisamente arrivasse la macchina di Calabrò. Nella parte dei monti, dove c’erano le miniere, vedevo di tratto in tratto diverse macchine: troppe. Se tu nascondi qualcuno non metti mille guardiani a dire dov’è. Lì la montagna è un formicaio di tunnel e grotte, non hai bisogno di mettere mille guardiani.” “Infatti! ho girato quelle miniere per diversi giorni ma non era un posto dove tenere Gaetana. È meta di gite scolastiche e speleologiche. Per questo rapii Sabino, per farmi dire dov’era, ma lui si rifiutò di dirmi cosa” “Allora, vedendo quelle macchine fuoristrada sparse qua e là, mi sembrava quasi che aspettassero qualcuno. Ora capisco che era una trappola per lei, per attirarlo fin lassù e farle fare quello che volevano. Poi ho incominciato ad osservare il resto del vallone e le colline dove, finite le miniere incominciano le distese di olivi e viti. Guardai negli uliveti ed in un Baglio nel mezzo delle colline vi notai qualcosa che mi colpì: ad una finestra della vecchia casa colonica in cui le olive sono raccolte, c’era un filo sottile e ad esso vi erano attaccati dei vestiti da donna. Cose intime e piccole, come mutandine e reggiseni. Erano solo un paio, nascoste dai rami di ulivo, ma erano troppo piccole per appartenere alla moglie del proprietario del fondo e troppo eleganti per appartenere a qualche ragazza del paese. Mi chiesi allora chi poteva lasciare in quel luogo disabitato quelle cose così intime. La finestra in cui erano, dava su un dirupo, nessuno degli altri abitanti della casa avrebbe potuto vederle. Forse era un segnale, forse solo della biancheria stesa ad asciugare.” L’uomo penso qualche secondo. “Era un segnale: Gaetana mi voleva dire dove era. Io cercavo in alto, tra le miniere, perché li era facile nasconderla. Troppo facile. Sabino aveva architettato una trappola per fermarmi circondando la zona con i suoi uomini e saliva e scendeva da lassù per richiamare la mia attenzione e attirarmi tra i suoi uomini. Io conoscevo quella zona da tempo perché li ho concluso molti dei miei lavori, ed ho evitato facilmente le sue trappole.” Il cellulare che l’uomo teneva sul bracciolo della poltrona si illumino. Apparve come una mappa con delle linee e un puntino rosso in movimento. “Qualcuno sta venendo a trovarla. Tenga – gli disse allungando la Beretta di ordinanza del Maresciallo – è meglio che vada vedere chi è”. Il Maresciallo prese la pistola e si chiese come U Ghiancheri avesse fatto a trovarla nella cassaforte nascosta nell’armadio della stanza da letto. Mise l’automatica tra la cintura dei pantaloni e la schiena coprendola con la maglietta. Tornò indietro nel corridoio fino alla porta di ingresso e dalla telecamera del citofono osservò la strada.
Una macchina spuntò dalla destra e lentamente si fermò all’altezza del cancello. Ne scese l’agente Caccamo che avvicinandosi al citofono suonò. Il Maresciallo aspettò qualche secondo e poi rispose “Chi è?” “Maresciallo sono Caccamo, tutto bene?” “Caccamo, si tutto bene perché è successo qualcosa” “No Maresciallo, Petyx mi ha detto che lo aveva chiamato più volte al cellulare perché voleva venire a trovarlo con la moglie e il bambino, e non gli rispondeva e si era preoccupato, così mi ha chiesto di passare a vedere” “Sono andato a Sciacca dai miei amici e ho lasciato il cellulare nella scrivania in ufficio, sono appena tornato” Poi aprì la porta e andò a salutare Caccamo di persona. “Caccamo tutto bene ora chiamo Petyx e glielo dico” “Va bene Maresciallo, meglio così, ci eravamo preoccupati” “Non ti preoccupare ci vediamo domani, ora torna in caserma” Caccamo lo salutò e tornò in macchina; il Maresciallo aspettò che si allontanasse e tornò di corsa in casa e percorrendo velocemente il corridoio arrivò allo studio. “Tutto a posto, era…..” La poltrona era vuota.
Il Maresciallo guardò il rapporto che aveva scritto ancora indeciso se spedirlo o meno. Fece mente locale ed incominciò a rivedere gli avvenimenti accaduti tre giorni prima, il giorno dopo il suo incontro con U Ghiancheri. “ Alle ore 05:15 del mattino è suonato il telefono d’ordinanza e l’appuntato Cacace mi ha informato che stava venendo a prendermi con il fuoristrada perché in contrada Croce era scoppiato un incendio in una casa abbandonata dentro un uliveto. Poiché c’era una macchina vicino nell’Uliveto i forestali pensavano che qualcuno fosse dentro la casa. Dell’orario sono certo perché ho visto l’ora sul telefonino! Alle 05:45 è arrivato Cacace e siamo andati verso Contrada Croce passando dalla mulattiera che attraversava il torrente e saliva verso la parte coltivata della valle. La strada era più veloce anche se si poteva fare solo con un fuoristrada o un mulo.” Il Maresciallo controllò l’orario riportato nel documento, quindi continuò il suo riepilogo interno “ Appena attraversato il fiume ed iniziata la ripida salita verso i boschi di ulivi e le vigne abbiamo sentito una forte esplosione in direzione del baglio verso cui stavamo andando.” Il Maresciallo pensò un minuto poi prese il documento e aggiunse “L’esplosione era molto forte tanto che ci caddero addosso dei detriti di mattoni e di legno. Notammo lo sviluppo di una colonna di fumo nero” Il Maresciallo pensò alla faccia bianca e sorpresa di Cacace che lo osservava spaventato. “Dopo forse mezzo minuto, mentre proseguivamo la nostra marcia, il Maresciallo Biondo mi ha chiamato per informarmi che mentre con i suoi forestali stavano arrivando in zona, all’interno del baglio c’era stata una forte esplosione che dalla distanza da cui lui osservava, sembrava avesse distrutto buona parte dell’edificio. Gli chiesi di delimitare la zona e di evitare che il fuoco si propagasse nell’uliveto ma di mantenere i suoi uomini a distanza di sicurezza dal Baglio senza avvicinarsi. Arrivato constatavo che del Baglio erano rimaste in piedi sono le pareti frontali dell’edificio, mentre la parte posteriore, situata su un dirupo era precipitata nel dirupo stesso, facendo sfogare l’esplosione principalmente in quella direzione.” Si fermo ad osservare lo scritto. “Richiesto l’intervento degli artificieri dell’esercito, nei ruderi del Baglio sono state trovate quanto restava di alcune casse di legno con scritte cirilliche dentro cui vi erano gli avanzi risparmiati dal fuoco di fucili d’assalto AK-47 e altre attrezzature militari. Da alcuni pezzi di legno recuperati, sembra che l’esplosione sia stata dovuta ad una cassa di tritolo per costruzione che è stata innescata probabilmente per l’incendio di una stufetta elettrica dimenticata accesa. Stufe simili sono state trovate in diversi punti del Baglio. La macchina risultava rubata un mese prima a Cefalù” Il Maresciallo si grattò la testa e continuò a leggere “Si suppone al momento che il Baglio sia stato un deposito della cosca Calabrò, vera proprietaria dell’uliveto, dove veniva occultato materiale che probabilmente doveva servire per qualche rapina di furgoni postali o banche. Al momento non si ha un collegamento tra il deposito e la morte di Calabrò Sabino avvenuta circa una settimana prima, ma i suoi continui viaggi nella contrada portano a pensare che sicuramente il Calabrò ne fosse a conoscenza” Il Maresciallo guardò scettico il documento “U Ghiancheri deve aver fatto fuori i secondini di donna Gaetana e li ha portati via, poi ha fatto saltare il baglio per cancellare le prove della presenza della donna. Tutta la storia si riassumeva in una base della cosca abbandonata dopo la morte di Sabino, e in un incidente casuale.” Per l’ennesima volta il Maresciallo appoggiò il documento sulla scrivania incerto se potesse considerarlo realistico e quindi finito. “Al procuratore il report piacerà, vi sono i fatti e non c’è nulla della mia fantasia” E si mise a ridere. “Maresciallo mi scusi – fece Caccamo apparendo sulla porta del suo ufficio – c’è un signore che vorrebbe salutarla….” “Eh chi è ?” fece sorpreso “Marescialluuuuu” fece improvvisa la figura di Mancino la cui sagoma occupò tutta la porta tanto che Caccamo scomparve dietro di lui “ come stai Maresciallo? sto andando a prendere Rachele a Palermo e sono passato a portare due gamberi freschi freschi, un totano che è uno zucchero e una spigola che se quando la mangerà la farà andare in paradiso” l’omone riuscì a superare la piccola porta e tra le mani gli apparvero una enorme borsa frigo che doveva contenere il tesoro che aveva descritto e un'altra borsa piena di bottiglie di vino “Il totano è da fare subito, lo pulisci e lo metti in padella con l’accia, due olive verdi, i capperi e lo fa rosolare poi con il pomodoro…” “Mancino grazie …. - rispose il Maresciallo ancora sorpreso e travolto dalla loquacità dell’amico. - … Caccamo per favore prendi e metti tutto in frigo che a mezzogiorno cuciniamo tutto” Mancino diede con delicatezza la borsa all’appuntato “Mi raccomando i gamberi ….. – fece severo verso Caccamo - .. crudi! con un filino d’olio e poco limone: sono una delizia…” “Questa è una bella sorpresa – fece il Maresciallo – non ti aspettavo…” “E’ che Rachele, la conosci, ha insistito che passassi a ricordarti che sabato sei a pranzo da noi… Per favore non dirmi di no che se noi lei è capace che ti viene a prendere: lo sai è bergamasca, ha la testa più dura di una palermitana” “Questo è tutto da dimostrare ma ti credo! ti posso offrire almeno un caffè ?” “Ma quale caffè sarebbe il quinto questa mattina, sono andato alle cinque al mercato del pesce a prendere il meglio per Rachele…. ora però devo andare che devo attraversare Palermo con il traffico” “Aspetta che ti accompagno alla macchina” Il Maresciallo prese il cappello ma, come ultimamente gli capitava, si dimentico il cellulare sulla scrivania. “Allora tutto bene?” chiese Mancino appena usciti dalla caserma “Tutto bene… penso che ogni cosa sia andata a posto” “Si, è tutto a posto. Ho saputo che c’è stato un po' di fuoco…” “Un deposito di armi dei Calabrò…” “A niente di particolare. Ah proposito lo sai che Miuccio Calabrò è morto” Il Maresciallo si fermò sorpreso “Morto? e come fu” “Il giornale dice che lo hanno trovato a casa sua in vestaglia strangolato sulla sua poltrona” “Strangolato? e cosa vuol dire?” “Che non volevano versare il suo sangue. Un morto strangolato non chiama vendetta” “Ho capito, ma che senso aveva farlo fuori adesso?” “Non lo so, forse è una morte di scambio” “Eh cioè?” “Tu hai qualcosa che interessa a me, io ho qualcosa che interessa a te. Ora io riesco a rubarti quello che mi interessa e tu ti incazzi ancora di più. Allora io ti dico: ti posso rendere quello che vuoi. Magari me ne tengo poco poco e il resto te lo restituisco se tu uccidi una certa persona” Il Maresciallo si fermò interdetto “Lo hanno ucciso i suoi?” “Lui doveva uccidere sia la moglie che U Ghiancheri quando li aveva scoperti. Invece è andato a piangere da suo cugino Sabino scatenando il casino che ne è venuto fuori. Orami era cornuto e coglione. Se non l’avessero ucciso loro lo avrebbero fatto le altre cosche e non si sarebbero limitate a far fuori solo Miuccio” “Pensavo che non ci sarebbero stati altri morti” “Non per mano sua! e questo lo ha mantenuto….” Fece serio Mancino di fronte alla macchina. Si girò ed entrò in machina sedendosi, poi, con una certa difficoltà, tirò fuori dalla tasca un pezzo di carta “Questo è per tè - Il Maresciallo lo guardò severamente - Lo so che tu sei uno sbirro che non accetta soldi, ma la compagna del mio amico vuole dirti personalmente grazie e nel foglio c’è il posto e l’ora dove ti aspettano per dirtelo. Pensa che sia un suo dovere e una forma di rispetto ringraziarti personalmente.” Il Maresciallo prese il foglio di carta e salutò mancino “Salutami l’ing. Rachele..” fece mentre Mancino partiva sgommando “Ricordati sabato…” fece Mancino agitando la mano dal finestrino Il Maresciallo l’osservò scomparire e poi si voltò per tornare in caserma. Mentre andava apri il foglietto ed osservandolo si fermò per la sorpresa. Era un biglietto per assistere ad un’opera presso il teatro Greco di Taormina: “I Pagliacci”
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‘O Casatiello
ATTENZIONE: POST LUNGHISSIMO E PIENO DI MALEPAROLE DASI CHE L’ARGOMENTO TRATTATO E’ DI SERIOSITA’ IMPONENTE: O’ CASATIELLO. Molti di voi mi hanno chiesto la ricetta del Casatiello. Accussì. Come ca niente fosse. Senza rendersi conto che scrivere una ricetta del genere sul facebook avrebbe fatto implodere l’internet per la massa di cacamienti di cazzo che avrebbe attirato manco che il casatiello fosse il buco nero supermassiccio dei sciemi. Quindi, premessa: O’ Casatiello ognuno lo fa come spaccimmo vuole, come tutte le ricette casalinghe della tradizione ogni casa ci ha la sua e nessuna è sbagliata. Cercare di codificare universalmente la ricetta del casatiello è come dover decidere chi ha ragione sul Pataterno tra ebbrei, cristiani e mussulmani. Io vi conto come lo faccio io anticipando i commenti sciemi e le tarantelle indi per cui vi vado a illustrare: LA RICETTA DEL CASATIELLO DI CASA MIA CON APPICCICHI INCLUSI. (i commenti e gli appiccichi dei sciemi saranno illustrati in maiuscolo) Per il mpasto: 1lt di acqua, 1,5kg di farina,1lievito di birra, 40 grammi di sale. Sto ancora scrivendo il post è il primo sciemo già sta commentando: IN UNA PIZZERIA CON 1 LIEVITO DI BIRRA CI FANNO 500 PIZZE! ... e cacchec o cazz… I scienziati della lievitazione so assai, i vidii di youtubbe hanno fatto danni che manco la LegaNord, e mo sient a cainateta che mentre fa la pizza chiena parla di idratazione, lievito madre, criscito, fermentazione, che fino a ieri nun sapeva fa manco nu panzarott senza farlo arapire. Tempi di lievitazione di 24 ore, 48 ore, 72 ore, gente che impasta il casatiello alla befana, gente che rinnova il criscito di pappagone, gente che va a impastare direttamente sul cippo a forcella, la nonna che mentre aspetta il casatiello che cresce si chiede se riuscirà a mangiarlo e lascia comunque scritto sul testamento che la sua fella andrà ai nepoti etc.. etc.. QUELLO IL LIEVITO DEVE ESSERE POCO PERCHE’ E’ PESANTE, SI GONFIA NELLA PANCIA. …mallanemaechitemmuort.. nzogna, salame, pruvulone, ova, pancetta.. o prublem foss o’ lievito?! Quindi non esagerate come si faceva prima tipo 1 lievito ogni mezzo chilo di farina ma manco abbuffateci la palla che comunque diciamo in giornata uno il Casatiello se lo volesse mangiare senza aspettare che scade l’uovo di pasqua. Per l’acqua e la farina le dosi sono indicative, se la nonna mi vedesse pesare l’acqua si facesse le croci con le mane storte, le quantità dipendono da troppi fattori: l’umidità nell’aree, la temperatura esterna, quella interna, quella corporea, se tieni i panni umidi stesi fuori al balcone, se il cano del vicino vi ha pisciato sul pianerottolo, se tieni il ciclo, se hai cambiato l’uoglio alla macchina etc.. etc.. quindi dovete fare un poco a capa vostra. Insomma atà mpastà. Fino a quando la farina è ben incorporata e l’impasto non è troppo azzeccoso. Na ventina di minuti. Io sciolgo il lievito nell’acqua a temperatura ambiente, qualcuno ci mette un poco di zucchero perché I LIEVITI SI MANGIANO GLI ZUCCHERI E AIUTA LA LIEVITAZIONE, anche se fosse, per una questione di ommità, il zucchero nel casatiello io comunque non ce lo metto manco se viene cristo in croce con la busta Eridiana in mano e lo zucchero che scorre dai pertugi. Poi ci mettete la farina; in una ciotola o con la classica fontana, nzomm come cazz vulit vuje. Il Sale io lo metto quasi all’ultimo. Qualcuno ci mette l’olio PERCHE’ DEVE CUOCERE TANTO TEMPO E L’IMPASTO DEVE ESSERE BEN IDRATATO, io lo ritengo inutile perché tanto lo doveste squacchiare di nzogna. A sto punto mettete il mbasto in una zupparella, arravogliatela dentro a un mesalo, e mettela in un angolo di muro; Sopra a una seggia, sopra al sicriterio, in coppa alla machina per cosere, basta che sta coperto e lontano dai spifferi. Fate conto che è un criaturo di pochi giorni con la brunchita. E scurdatavill per un paio di ore. Quando l’impasto è raddoppiato lo arrevacate sul tavolo infarinato e cominciate a stenderlo, meglio a mano, ma se non ne tenete in cuorpo va bene pure il matterello. NO SI STENDE CON IL MATTARELLO CHE SI INIBISCE LA LIEVITAZIONE … bello, non disprezzando a voi ma a me con il matterello in mano la lievitazione non si è mai inibita. Fate una bella pettola rettangolare dello spessore di un mezzo centrimento. E poi viene la parte zuzzosa sporca rattosa. La nzonga. Se pesare acqua e farina è una chiachiellata, pesare la nzogna è proprio una dichiarazione di bottanellospurtiellismo. La nzogna è a sentimento. Dovete riempirvi le mane di nzogna e massaggiare sensualmente la pettola del mpasto fino a che non intostate. Le mani, la nzogna e il casatiello devono addiventare una cosa sola. Non siate avari di nzogna, sennò viene il casatiello tuosto, e capirete bene che in una situazione di sensualismo spuorco come questa ritrovarsi qualcosa di tuosto tra le mani non è una cosa omma. SI MA LA NZOGNA FA MALE ALLA SALUTE… Intafessesoreta.. vi magnate le buste di patatine che se leggi gli ingredienti nientimeno che le patane non ci stanno e po ve fa impressione nu poco e nzogna! A questo punto, quando lo strato di nzogna è ben distribuito, dopo che vi siete fumati una sigaretta, ci rattate sopra pepe nero e pecorino entrambi abbondanti che così si azzeccano ben bene sopra. E poi passate alla mbuttunatura: 300 gr salame Napoli, 300 gr. Pancetta tesa, 250 provolone piccante, 250 provolone dolce, uova sode a piacere (almeno 4 /5). Appiccio sulla mbuttunatura: Mortadella: NO Prosciutto: NO Emmental: NO Cicoli: se po fa. I Cicoli io li preferisco in purezza, con sale, pepe, ricotta e un panino attuorno allimite una pizza fritta. Sulle lunghe cotture non li preferisco perché mi perdono tanto, si ammollano e addiventano quasi prosciutto cotto, se trovate i Cicoli secchi allò si, che mi mantengono di più la croccantezza, ma sono quasi introvabili. IO CI METTO SOLO IL SALAME DOC E LA PANCETTA IGP COSI’ VIENE PIU’ MEGLIO. A questo punto più che chiachiello si pop strunz. Se il pataterno ti ha dato l’agio di accattarti il salame da 50€ al kg, la pancetta del norcino e il provolone del monaco e tu li mietti dentro a un casatiello, allora fratello caro, si strunz. Informati. Ai tempi miei quando andavi dal casantuoglio e chiedevi del salame, isso, che era casantuoglio ommo, ti chiedeva se il salame era da mangiare a sulo o per cucinare, in tal caso ti dava quello più economico. Che comunque era buono. Il Casatiello è (e deve restare) un piatto povero, se mi inventate il Casatiello gurmè come avete arruvinato la pizza pigl e valigie e me ne vado cuncè, me ne vaco ncopp a na montagna, vado a fare il romito (cit). Purtroppo di questi tempi se chiedi quello economico è cazzo che ti danno il salame di topo e il capocollo di soya quindi optate per una cosa media, che non sia Salumi Briatore ma manco quelli del discount austroungarico. Le Ove. Sulle ove l’appiccico si fa gruosso assai. Allivello di neoborbonici pignataro assessore borrelli radiazza interrogazione parlamentare. Ve lo riassumo un attimino: Se metti le uova sopra allora è Casatiello se le metti dentro allora è Tortano. Se metti le uova sopra e pure dentro allora si chiama casortano, se invece le metti dentro e pure sopra allora si chiama tortatiello. Se per caso fai un un casatiello e te lo mangi con le uova sode a parte allora si chiama tortano Pret a Porter. Se invece fai un tortano e te lo mangi con le uova sode a parte allora si chiama doppiotortano. Se invece ti mangi solo le uova sode senza casatiello o tortano allora si chiamano uova sode. In definitiva la differenza tra tortano e casatiello è più o meno la stessa che passa tra pucchiacca e fessa. Dove la pucchiacca è quella coi pili sopra mentre la fessa è quella depilata. Ma fondamentalmente te stai magnann a stessa cosa. Quindi (in entrambi i casi) il consiglio è nun ce scassà o cazz e menati con la capa dentro. Quindi se ti piacciono le ove ce le mietti se non ti piacciono non ce le mietti, senza paura che viene Ferdinando di Borbone in sogno e ti cazzea. Dopo che avete steso uniformemente la mbuttunatura sulla pettola si passa all’arravogliamento. Il consiglio ommo è di lavarsi le mani nella nzogna; in pratica prima di arrotolare prendete la nzogna come ca fosse sapone e la spalmatela con cura su tutta l’epidermide della mane come fanno i chirurgi prima di operare. E con le mani belle unte cominciate ad arrotolare ripetendo l’unzione ad ogni piega. Se vi piace su ogni piega ci potete anche fare un’altra rattata di pepe. A questo punto vi ritroverete uno strunzone di casatiello che deve diventare di forma ciambellica, ungete il ruoto (se non sapete cos’è il ruoto mi chiedo che ci fate ancora qui) con abbondante nzogna (savansadir) e riponeteci il casatiello con delicatezza. Poi con la mane a karatekid ci fate 4 solchi copra dove adagiate 4 ove crude. Se siete battezzati e vi siete confessati ci mettete le crocette di mpasto sopra sinnò no, per rispetto, sennò Gesù si piglia collera e non vi fa crescere il casatiello. A questo punto lo riponete dove lo avete riposto prima a crescere, sempre coperto, stando attenti a non fargli prendere freddo, ma nemmeno a dargli a parlare, se non lo guardate popio è pure meglio che il casatiello in questa fase è scurnuso e delicato, se prima era un criaturo di pochi giorni adesso è un embrione al congresso delle famiglie. E scurdatavill un paio d’ore. Il consiglio ommo è dopo due ore andare a controllarlo, senza farvene accorgere, vedete a che punto sta, e poi dopo ogni mezz’ora ricontrollare, se sta crescendo ancora lasciatelo stare, se non cresce più è arrivato il momento di infornarlo. Prima di infornare, per paura che il colesterolo possa venire meno nelle cusuture, prendete dei piccoli riccioli di nzogna e come fosse un novello e rinsavito Marvizzi e il casatiello fosse il tramonto con papaveri lasciate pennellate abbondanti qua e là a rifinire la vostra opera d’arte. Infornate a forno preriscaldato a 180 gradi per un oretta. IO INFORNO CON IL FORNO STATICO PERCHE’ I LIEVITATI CON IL FORNO VENTILATO NON VANNO BENE… ..ma accirt oì.. c’ecciss… moccammamt… Sfornate e servite tiepido. Colgo l’occasione per ricordare a quelli che fanno il casatiello vegan senza puorco che una chiavata senza femmina si chiama pescimmano. Buona Pasqua.
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Greenwich Village & altre storie
Greenwich Village & altre storie di Giuseppe Iannozzi – self portrait, Chatterly – GRANDE VUOTO a Chatterly Dammi indietro il mio sitar, i libri degli antichi saggi e quel giorno di pioggia che ti mancava una bugia Quando sono venuto te l’avevo detto che ero di passaggio; hai taciuto, mi hai messo in mano un rasoio e con sguardo tagliente hai accarezzato i miei capelli Ho obbedito, ci siamo poi…
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#altre storie#ciuffo ribelle#fior di loto#fuori dalla tempesta#Giuseppe Iannozzi#grande vuoto#Greenwich Village#nessuna croce in mano#orientale#pioggia di te#poeti da strapazzo#una foglia
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Datemi la possibilità di dimostrare il Mio Amore a ciascuno di voi. April 03, 2020 at 04:00AM
Io sono affidabile, perché tutto ciò che Mi chiedete vi sarà concesso, se è per il bene dell’anima. Chiedete e riceverete: non è una promessa vana che Io vi faccio. Provo piacere nell’offrire i Miei Doni a ciascuno di voi. Quando Mi chiedete di aiutarvi, vi ascolto, sento e rispondo a tutto ciò che desiderate. Datemi la possibilità di dimostrare il Mio Amore a ciascuno di voi. Lasciate che vi mostri le prove del Mio Intervento. È in questo momento dell’esistenza, che Io, Gesù Cristo, farò conoscere la Mia Presenza in tutto quello che Mi chiederete. È in questo momento, che vi permetterò di sentire la Mia Presenza, di essere testimoni dei Miei Grandi Atti di Intervento nella vostra vita quotidiana e di comprendere il potere delle vostre preghiere. Perché questi sono giorni di grandi miracoli, che concedo all’umanità più che in qualsiasi altro momento da quando ho vissuto sulla Terra. (Gesù, Libro della Verità, 3 Maggio 2014 – Chiedete e riceverete, non è una promessa vana che vi faccio)
I messaggi del Libro della Verità per meditare questa settimana ( dal 31 marzo)
- 3 Maggio 2014 – Chiedete e riceverete, non è una promessa vana che vi faccio - 8 Maggio 2014 – Non c’è bisogno di preoccuparsi, poiché Dio vi ama tutti - 10 Giugno 2014 – Senza la Mia Luce non c’è nulla, ma solo il buio dell’anima. Non c’è pace. Nessun amore. Nessuna speranza. Nessuna vita
https://messaggidivinamisericordia.blogspot.com/2020/03/messaggi-da-meditare-durante-questa_30.html Libro della Verità- Mini webcast parte 6- La Medaglia della Salvezza e il Sigillo del Dio Vivente, qua Libro della Verità- Mini webcast parte 1- L'Avvertimento e la Seconda Venuta di Gesù, qua Libro della Verità- Mini webcast parte 3- Preparazione spirituale e fisica, qua
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- Ogni Venerdì offriamo il digiuno: Crociate per offrire il digiuno 34; 42; 58; 103, qua
- L’importanza del digiuno e dell’abnegazione (Gesù, Libro della Verità,16 Maggio 2011 – L’importanza del digiuno e dell’abnegazione) , qua
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- ◊⋱♥⋰ Recita del Rosario in tutte le nazioni tra oggi e la Domenica di Pasqua. ✝✝ DIRETTA GRUPPO DELLA CROCIATA DI PREGHIERA: Tutti i Venerdì di quaresima, alle 21,30, un gruppo della Crociata di preghiera reciterà in diretta il Rosario completo (misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi) su questa pagina, qua e qua - █ ► ♥ º ☆ La Mia crociata di preghiere (38) deve essere recitata durante il prossimo mese (aprile) ogni giorno per garantire che i santi sacerdoti di Dio non cadano nell’inganno malvagio che è stato pianificato dal falso profeta e dai suoi seguaci, qua
- ● ☆● ☆● Il potere della Preghiera. Nuovo Appuntamento delle ore 08:00. Invocheremo lo Spirito Santo con la Crociata 51 e pregheremo con una Crociata scelta ogni giorno e la lettura del Messaggio del Libro della Verità che lo contiene. Trasmesso in diretta, qua
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♦ IN EVIDENZA, le informazioni da non perdere. GIORNATE DI PREGHIERA, •♥ Aprile♥• , qua
- Vi invitiamo a ripetere il Triduo di preghiera per l’Italia, la Chiesa Rimanente e i Sacerdoti, nei seguenti giorni: 27,28, 29 marzo qua
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- ●●.·˙˙·.● Dio Padre: Colpirò ogni nazione a seconda dell’entità d’innocenti che ha assassinato, qua
- ✞ ✞ OGNI GIORNO VI DOVRESTE CHIEDERE: DIO AVREBBE APPROVATO LE MIE AZIONI DI OGGI?, qua
- Io ho dato un esempio digiunando 40 giorni. È solo attraverso il digiuno, figli miei, che mi aiuterete a scacciare il maligno (Gesù, Libro della Verità,16 Gennaio 2011 – Portare la Mia Croce), qua
- Vergine Maria: Il mio Rosario può salvare le Nazioni, qua
-☼ ☀ La Mano di Dio si servirà del sole per avvisare il mondo, qua
- ♥☼♥ La croce e la medaglia di San Benedetto è efficace contro:- le epidemie,- i veleni,- certe malattie speciali- contro i malefici e le tentazioni del demonio, qua
- *► Il “Breve di Sant‘Antonio” è la formula di preghiera che il Santo usava per benedire i fedeli ed allontanare da essi, in virtù del Segno della Croce, ogni sorta di mali e tentazioni, qua
- *► Lo scudo del Sacro Cuore di Gesù potente protezione, salvò Marsiglia dalla peste, qua
- ☆•.¸❤ “Questo è uno degli ultimi e il più grande Sigillo di Protezione inviato dal Cielo, di tutte le preghiere date all’umanità”. Dobbiamo custodirlo nella nostra casa, portarlo con noi, e recitare questa preghiera tutti i giorni, così noi e i nostri cari saremo protetti da tutti i mali fisici e spirituali, qua
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-▅ •♥• URGENTE !!! Richiesta di preghiera: Vorremmo chiedere alle persone di tutto il mondo di pregare per suor Frances una suora, che è stata arrestata in Cina, qua
- █ ► IMPORTANTE!! Per favore, pregate per il popolo cinese!! Invitiamo tutti membri di questo gruppo e tutti i fratelli e sorelle a pregare un rosario e/o una coroncina della Divina Misericordia per queste anime innocenti, qua
- ATTENZIONE IL MARCHIO DELLA BESTIA. MICROCHIP SOTTOCUTANEO IL MARCHIO DELLA BESTIA (666) – È stato pubblicato l’articolo su Leggo, qua
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- ▆ ATTENZIONE utilizzate solo le immagini della Madre della Salvezza autorizzate, stanno circolando immagini alterate dal male. Le medaglie della Salvezza autorizzate e quindi vere, sono solo quelle che si acquistano sul sito christogifts, qua
-✿*✿ IMPORTANTE: è necessario pregare ogni giorno per questa Missione perché è sotto attacco forte del nemico. Vi invitiamo a non mancare all'apputamento di preghiera delle ore 20,30, qua e qua
- IMPORTANTE: La Madre della Salvezza: Chiedo a coloro che seguono questi Messaggi di pregare per questa Missione, qua - Sette angeli caduti attaccheranno questa Missione"Mia cara figlia, sette angeli caduti attaccheranno questa Missione e cercheranno di ingannare i figli di Dio perché non rimangano fedeli al suo Esercito Rimanente. Essi appariranno a coloro che ingannano dicendo di essere angeli della Luce, quando, in realtà, sono tutt’altro" (Madre della Salvezza,11 Aprile 2014, Gesù era come voi in ogni cosa, eccetto che nel peccato, perché questo sarebbe stato impossibile), qua
- •●●.·˙˙·. Cerchiamo persone che possano dedicare un’ora al giorno per diffondere il Libro della Verità inviando email ai sacerdoti, qua
- ≻✿≺ Lettera per i membri di Gesù all'umanità: Vi lasciamo meditando questo, ci facciamo tutti queste domande: con quanta serietà abbiamo assunto questo compito di essere soldati dell’esercito di Gesù? Cosa ci sta chiedendo Gesù in questo momento? ascoltiamo la Sua risposta nel nostro cuore, qua
- ▅ •♥• ISCRIVETEVI!! •♥• per ricevere ogni sera una SINTESI DELLA GIORNATA del nostro gruppo tramite email •♥• ▅ ► Per favore avvisate tutti i membri del gruppo Gesù all’umanità! , qua. Trovate il post che la contiene (pubblicato ogni sera), qua
- ▅ ▆ ► UMANESIMO - Libro della Verità (Messaggi per argomento). "Fate attenzione quando accettate l’umanesimo, poiché quando lo fate, voi troncate ogni legame con Me", Gesù, Libro della Verità, 27 Luglio 2013, qua
- ღ❤ღ Pubblicando questo su richiesta di Maria della Divina Misericordia. Per favore, pregate per questa Santa Missione, qua
-- ❤¯`•.¸☆ UN PICCOLO SUGGERIMENTO: Per seguire il nostro gruppo ogni giorno senza perdere niente , raccomandiamo di leggere il post del giorno con le informazioni da non dimenticare qua o qua e poi leggere tutti gli altri aggiornamenti su twitter qua
- (¯♥♥¯) ¯¯-:¦:-¯¯¯¯-:¦:-¯¯(¯♥♥¯) Cerchiamo 100 persone che recitino 3 Rosari ogni giorno per salvare l'Italia,qua Vorremmo sapere il numero effettivo delle persone che lo stanno realmente ancora facendo, perciò se vi siete inscritti in precedenza vi preghiamo di confermare la vostra adesione, in modo da capire quanti siamo al giorno d'oggi. Se ancora non vi siete decisi, vi invitiamo calorosamente ad iscrivervi, per il bene dell'Italia. Fino ad oggi 21 settembre 2019 hanno aderito, confermando le iscrizioni precedenti ed includendo nuovi iscritti, 40 persone.
- ┊☆┊★ “Figlia Mia amatissima, Il tempo si sta muovendo velocemente ora. Ho preparato tutti voi ormai da tempo. Voi, Miei seguaci, sapete cosa dovete fare. La vostra propria confessione è importante e dovete cercare di farla una volta ogni settimana d’ora in poi..” (Gesù, Libro della Verità, 17 Luglio 2012, qua )
- Gruppi della crociata di preghiera Cari fratelli queste parole sono rivolte proprio a noi, forza ci impegniamo a costituire i gruppi Gesù all’umanità, accogliamo questo appello urgente del nostro Signore Gesù, raddoppiamo gli sforzi che ognuno si metta in contatto con le persone della sua Diocesi: "MOLTO PRESTO UNA DIVISIONE SI VERIFICHERÀ IN EUROPA, OGNUNA DELLE QUALI È COLLEGATA ALL’UNIONE EUROPEA E AL PAESE IN CUI SI TROVA LA CATTEDRA DI PIETRO. CIÒ SI TRADURRÀ IN UNA GUERRA, CHE SARÀ DI TIPO DIVERSO DALLE ALTRE GUERRE. MA SARÀ VIOLENTA. LA GENTE SI LEVERÀ L’UNO CONTRO L’ALTRO IN GERMANIA, ITALIA E FRANCIA. DOVETE PREGARE CHE I MIEI SEGUACI RIMANGANO FORTI E GARANTISCANO CHE I GRUPPI DI PREGHIERA DI GESÙ PER L’UMANITÀ SIANO COSTITUITI RAPIDAMENTE IN QUESTI PAESI ( Gesù, Libro della Verità, 26 febbraio 2013)", qua e qua .
- ♥♫ Cerchiamo di formare il nostro gruppo della crociata di preghiera, anche solo di due persone FIDATE ( per ragioni di sicurezza le persone devono essere FIDATE), qua
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO QUARTO - di Gianpiero Menniti
L'ENIGMA PERENNE
Il pensiero occidentale è segnato da un evento che lo ha "deciso": la rivelazione cristiana. E' un fatto. Tra i primi testi che compongono il cosiddetto "Nuovo Testamento" compaiono le "Lettere" di Paolo di Tarso. Nella "Prima Lettera ai Corinzi", capitolo 13, versetto 12, è scritta una frase che può essere assunta a modello del pensiero cristiano e occidentale:
«Videmus nunc per speculum et in enigmate, tunc autem facie ad faciem».«Ora vediamo le cose attraverso uno specchio, per enigmi, ma un giorno le vedremo faccia a faccia».
Questa la traduzione più comune. Significa che l'esperienza della rivelazione possiede un limite. Il "logos" umano non è misura sufficiente alla conoscenza perfetta: la conoscenza della "visio facialis" di Dio. Questo modello di pensiero rappresenta il confine invalicabile nel tempo secolare. Ma ne costituisce anche la sfida. Il grande idealismo tedesco culmina, nella conciliazione degli opposti, alla spiegazione che annulla ogni mistero. La "sintesi" hegeliana è la conoscenza. Lo specchio di Paolo non è più una superficie limpida eppure resa in frammenti: è riflesso unitario. L'intelletto, che possiede il "logos" della natura, è "physis" svelata. Nessuna "Apocalisse". Nessun "Giorno del Signore" dovrà venire. La verità è nelle "cose" che sono e che sempre sono state. Il passato è il presente. Il futuro è già nel passato. Nessun fine. Ma un inarrestabile in-finito. Così, "la croce è vuota". Il nostro tempo, tra XX e XXI secolo, crede di aver inventato e compreso l'abisso del nulla. Non è vero. Il '500 di Giorgione aveva già intuito e mostrato. Il giovane, seduto davanti al baratro buio della grotta, tiene in mano le formule matematiche del cosmo: è placato, conosce. I profeti del passato sono alle sue spalle. Il passato è ordine. Anche se di una fitta foresta. E' allusione che indica. Dunque, il futuro non è più dis-ordine del buio. Non è più indeterminatezza. La luce è già alla portata della contemplazione intellettuale. Eppure, nessuno la osserva. Lo sguardo rimane sull'enigma perenne. Rimane "appeso alla croce".
Giorgione (1478 - 1510): "I tre filosofi", 1508-1509, Kunsthistorisches Museum, Vienna
In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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Ricostruirsi..
Sapete.. nel primo e nel secondo anno di università ho rischiato di cadere nell'alcolismo e nella depressione più totale.. mi stavo perdendo.
Non stavo bene con me stesso.. non stavo bene con gli altri.. mi sentivo tradito da tutte le circostanze..
Ho bevuto così tanto una sera da non ricordare nemmeno i discorsi fatti.. il mio unico pensiero quella sera era bere..
Ho bevuto.. ho mischiato.. ciliegina sulla torta ho mangiato con le mani un pezzo di lasagna avanzata dal pranzo..
Sono andato in bagno e sono collassato.. sono caduto a terra ed ho vomitato.. con la voglia di rimediare mi sono messo a pulire.. con le mani.. uno schifo assurdo..
I miei coinquilini comunque sono riusciti ad aiutarmi.. la mattina dopo è stato tutto un ricostruire gli accadimenti della sera prima.. mi sono sentito molto a disagio.. è stato uno dei punti più bassi della mia vita..
Ho ripreso la vita di tutti i giorni.. nuovo anno accademico.. cambio casa.. ho un coinquilino ma non c'è mai.. sembra andare tutto bene..
Però covavo ancora del malessere.. non mi sentivo per niente a mio agio..
Una cosa che nessuna sa.. ho avuto un black out di 3 giorni.. buio totale..
Lunedì ho fatto lezione.. sono tornato a casa.. mi sono coricato davanti alla TV sul divano al buio.. sono stato così per 3 giorni ininterrottamente con lo sguardo fisso perso chissà dove.. venerdì mi desto dal torpore e torno a casa..
Li ho scelto di cambiare tutto.. toccare quel punto cosi basso mi ha fatto riflettere.. non era la vita che volevo quella che stavo faticosamente tenendo a galla..
Con grande sforzo ho mollato l'università, mio padre certe volte ancora me lo rinfaccia..
Ho deciso di recuperarmi a livello umano.. mi sono iscritto in palestra.. avevo toccato i 100 kg.. ingestibili..
Ho visto che c'era un corso base di croce rossa.. era una delle cose che aspettavo da tempo.. mi ci sono fiondato..
Un caf poi mi ha chiamato a fare il sevizio civile li..
Lentamente mi sono ricostruito.. mi sono dato nuove possibilità..
Seguendo l’esempio di un'amica ho affinato il senso artistico puntando anche su quello per la mia rivalsa.. ho scelto la fotografia..
Un modo silenzioso per osservare la vita che avevo già intorno ma che faticavo a notare.. faticavo anche a farne parte..
Ho ripreso in mano la mia vita.. mi sono dato un'identità.. dei valori morali ed una promessa..
Non tradire mai quello che sento genuinamente vivo dentro di me..
Non tradire mai quello che ho faticosamente riassemblato.... darmi ascolto.. percepire i segnali dall'interno.. percepire l'esterno ed esprimere al meglio quello di cui predispongo..
Oggi ho stima di me stesso.. ho un sogno (diventare fotografo) e sto cercando di realizzarlo.. ho degli amici fidati.. in paese con la croce rossa e con il lavoro molti hanno imparato a conoscermi.. hanno stima e fiducia nelle mie capacità e credo anche della mia persona..
La solitudine che mi dilaniava da più giovane ora lascia solo qualche cicatrice.. fidatevi.. datevi nuove possibilità.. non avete idea sul come la vita possa cambiare con poco..
Ho fatto semplicemente un passo indietro e mille in più avanti verso me stesso..
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Ogni volta, la vista di quella camera gli ricordava dolorosamente che erano tutti dei falliti. Sua madre, suo padre, lui stesso... Sentiva di aver imboccato una strada senza ritorno, e per quanto cercasse di ribellarsi a questa prospettiva non c'era niente da fare, sembrava un'idea disperata. Noah si era abituato all'idea che quello squallido stato di cose fosse insuperabile. Le forze positive che avvertiva dentrto di sè - e lui era profondamente convinto che ci fossero - non avevano purtroppo nessuna possibilità di venire a galla. Queste riflessioni le aveva fatte per la prima volta a dieci o undici anni, quando suo padre era stato rilasciato dalla prigione e poi, dopo appena cinque o sei giorni, era stato nuovamente arrestato. A quell'epoca, però, Noah non sapeva ancora che sua madre non sarebbe riuscita a smettere di bere; allora pensava solo che lo facesse perché le piaceva. In seguito aveva riflettuto a lungo sulla situazione e aveva pensato: "Okay, forse sono stato sfortunato nella scelta dei miei genitori. Ma che cosa significa "scelta"? Be' - si era detto - questo è solo un lato della medaglia. Testa o croce. E questa è la croce, d'accordo. L'altro però sono io, con la mia forza". E aveva lanciato in aria cento volte una moneta lasciandola ricadere sul palmo della mano. Ottanta volte era venuta testa, e quando era venuta croce, Noah l'aveva subito rilanciata.
La metà oscura, Brigitte Blobel
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IL TUTTO LO SI POSSA SUNTEGGIARE CON ANIMA AMICA ANIMA NEMICA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA ABBIA A SUA VOLTA IL NEMICO O AMICO CANE CANIZZAZIONE CROCE ROVESCIATA RELEGAZIONE A COMUNISMO AUTO NEMICO FALSO IDEALISMO TRASCEDENTALE IL SOLE NOTTURNO FALSA PORTA FALSO ESTERNO DI NATURA L'USCITA AL GIORNO FALSO MIRACOLO COMUNISMO ESSO QUALE NEMICO SPAZIALE MANGIATORE RIVENDITORE SOVRAPPOSTO ALLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA MIRACOLI TENUTI SUL CULO SPAZIALISMO STELLARISMO MIRACOLI GETTATI ESTERNAMENTE SULLE PERSONE COMUNISMO ROVESCIATO CUI POLDO SI SOVRAPPONGONO SOPRA L'ANIMA AUTISTICA AUTISTICAMENTE COMPOSTA PER MANO DI CHI IGNORA DI ESSERLA CAUSA LE CATEGORIE DEI VALORI COMUNISTE SOVRAPPOSTE LA SACRALITÀ DELLA TRASCEDENTALITA SOLARE DELL'INTELLIGENZA SAPUTA USATA LO STESSO COME SE NON CI FOSSE CONFLITTO CREATO MUTAMENTO DI ARGOMENTI CANE CANIZZAZIONE NEMICO DELL'ANIMA A SUA VOLTA NEMICA CROCE ROVESCIATA RELEGAZIONE A COMUNISMO AUTO NEMICO MIRACOLI ASSOLUTI POSATI SU STRONZI E MULI RELEGAZIONE A COMUNISMO RUBATI DA CONSEGUENTE SPAZIO MORTE SOGNO POST MORTEM ANIMA SOLARMENTE DIMOSTRABILE NON DETTA NULLA FALSA PORTA FALSO ESTERNO DI NATURA NULLA INCASTRAMENTO CEREBRALE TALE CHE ASSUMANO POTERE INCUBATORE DIVENENTE MARCIO SOGNO SONNO CONSEGUENTE COMUNISMO MORTE SOGNO DI INNOCENTE ADOPERATO A CAVALLO DI TROIA PRESSO L INVENZIONE DEI MIRACOLI ASSOLUTI DUPLICATORI RIOGGETTIVATORI AUTO ELUSIONE DI DIO COMUNISTICAMENTE DEPOSTO NON SAPUTO PER SE STESSO CHE LO SIA VASCELLO FANTASMA CREATURE SCISSE DILANIATE DUPLICATE RIOGGETTIVATE TEMPORISTICHE ERRATE LA STORIA DEL MANDATO E TORNATO DAL COMA QUADRUPLA RAGIONE RINATO IN TUA CONCOMITANZA MANDATO TRIPLICE FUTURO DELATORE SUBENTRANTE NEL PASSATO CON IL COMUNISMO OCCULTATORE REALE DINAMICA REALE CAUSA LS LA STORIA DEL NEMICO DELLA LUNA LA STORIA DEL NEMICO DELLE QUATTRO LUNE ANTEPRIMA OPERATIVA AUTISTICAMENTE AD TUA INSAPUTA PRESENTE COME SE NON CI FOSSE CONFLITTO CREATO STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA A POSTERIORE RESA OMBRA MANGIATA RUBATA E RIVENDUTA ADOPERATA AD TRIPLICE OSTRUZIONE PER UN FALSAMENTE ONNISCENTE NULLA SAPIENTE QUALCUNO GLIELA DICA TECNICA DEL NEMICO DALLO SPAZIO LO VEDI QUANTO TI AMPUTI CONCETTO DI BEATITUDINE IN QUANTO NESSUNO DA NESSUNO CONOSCIUTO DA NESSUNO COMPOSTO DA NESSUNO INCONTRATO NESSUNA AUTO CONOSCENZA LADRO ASSASSINO CREDITORE RIVENDITORE FALSAMENTE ESTERNO FALSO IDEALISMO TRASCEDENTALE LADRO DEMONE NESSUNO TRIPLICEMENTE OSTRUITO DA TUTTO POLDO STELLA FORATTINIANA RE CIECO INDRA RE DELL'INFERNO STRONZI E COMUNISTA AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA CUI SI SOVRAPPONGONO SOPRA FALSA CAUSA FALSA DINAMICA DEMONI ESSERI CELESTI POSATI SU STRONZI AUTOMATICAMENTE AL POTERE FALSA CAUSA FALSA DINAMICA MEMENTO LA MENTE CHE ENTRA DEOSTRUISCE E CONOSCE CULO LAVORATIVO A RIDETERMINARE UBRIACHI MORTI CUI POLDO SI SOVRAPPONGONO SOPRA MIRACOLI GETTATI ESTERNAMENTE FALSO IDEALISMO TRASCEDENTALE COMUNISMO ROVESCIATO NATURA ASSUNTA AUTISTICAMENTE DA NULLA AUTISTICI MANGIATI DA SPAZIO AUTISTICO SCADUTO CON CONDANNA AUTISTICA ASSOLUTA A SECONDA DI CHI SIA COSTITUITA LA NATURA PASSIVA A SECONDA DI CHI LA COMPONE DIO ESSENZA MIMETICA DI TUTTO E DI TUTTI NATURA ANIMA DIO MORTE SOGNO ADOPERATI A CAVALLO DI TROIA ENTRO I BENI SCIENTIFICI DEI MIRACOLI ASSOLUTI.
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