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"Disadatti all'esilio" a cura di Giorgio Anelli. Recensione di Lorenzo Spurio
Recensione di Lorenzo Spurio Poche settimane fa, nella collana “Poesia” di Ladolfi Editore di Borgomanero (NO), Giorgio Anelli e Abigail hanno raccolto in un volume di pratica e piacevole consultazione una serie di testi scelti di poeti tra loro distanti (per appartenenza geografica, per periodo storico, per influssi e stile letterario) dal titolo emblematico Disadatti all’esilio. Giorgio…
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“Non è normale amare. È roba dell’altro mondo. L’inverosimile è la sola realtà. Si diventa sonnambuli, a volte…”
Nessuno sa veramente che cos’è l’amore. Nonostante le infinite forme che il più potente sentimento del mondo può assumere, o le sconfinate circostanze nelle quali si può manifestare. Già è sbagliato definirlo sentimento. Non si definisce. Semmai, si prova. E donarlo o riceverlo è appagante. Ciò nonostante non sappiamo da dove venga, né quando finirà. È lui a dettare le regole del gioco. Sempre. Lo viviamo e basta. Però è mistero, senza compromessi.
Chi può dire di averne abbastanza, si sbaglia; ha preso un abbaglio. Chi non ne ha, lo desidererebbe come appiglio o, quanto meno, s’è abituato senza. Pur sapendo che è sola bestemmia pensarlo. Il fatto è che ci abituiamo a tutto, tranne proprio che all’amore.
Il poeta, eterno bambino, qualcosa ne sa. Egli penetra nei giardini delle donne, ivi ne costruisce i labirinti e vi si perde. Corteggiato, rispettato all’inverosimile, altrimenti bistrattato o tenuto al guinzaglio da qualche musa, s’è scontrato con l’enigma conficcato tra spazio e tempo. Il poeta visita l’altrove, vedendo altro, stando oltre la soglia. Ma andiamo oltre.
Non è normale amare. È roba dell’altro mondo. Voler bene è poca roba, al confronto. Qui stiamo insinuando l’inverosimile e l’impossibile che diventano realtà. Si diventa sonnambuli, a volte. Altre, non si sa. L’amore è cocaina allo stato puro. Una volta provato, è difficile rinunciarvi. Ma chiedi a qualcuno di dirti che cos’è, per davvero… Non si sa se sia pianto o riso, godimento o deliquio. Illusione o sortilegio.
Nei cortili di ringhiera (chissà se ne esistono ancora?) c’era sempre un pozzo. E le rondini, a primavera, costruivano un nido nel cantuccio più nascosto del portone. Sono ricordi dell’infanzia da non dimenticare. Dunque l’amore è un far memoria, testimoniare l’accaduto della bellezza. Desiderarne il rinnovarsi. L’amore è infinito creare: cadere nel pozzo, sapendo che qualcuno, prima o poi, verrà a salvarci. Oppure, inoltre, le donne hanno in seno quell’amore che nemmeno il poeta potrà mai sperare. Ma se una donna sarà poeta, il busillis si farà interessante.
Eppure nessuno vuole sapere realmente cosa sia l’amore. Quel qualcosa che rompe gli indugi, improvvisamente. Non ci si può ‒ non ci si deve ‒ ammalare per amore. Forse che il dolore da esso provocato possa diventare giustificazione alle nostre debolezze. Strappa i limiti, scioglie i patti: il poeta questo lo sa bene. Egli ne ha parlato e scritto nelle sue poesie. Perché ne conosce il battito, in levare. Sa che è sacro, indissolubile. Assoluto. Esso permane oltre la morte. Travalica persino il suicidio.
Ditemi cos’è l’amore e vi farò re e regine! Il mio argento per un bacio… Dell’amore io ne porto il segno. Trafitto. Un anello al dito che fu speranza spezzata. Ora quest’anello assurge a aristocrazia della forma. Scisso un patto ancestrale sotto una sfacciata luna piena, ho giurato a me stesso che darò tutto per la letteratura. E non può più bastare nemmeno un abbraccio a tentare di scalfire la furia del poeta. Egli vuole tutto: un amore onnicomprensivo, pieno, colmo. Diversamente, dirsi addio. Diversamente, è menzogna, opportunismo, compiacenza.
L’amore morde, è roba da fratellanza orfica; colpisce, inganna, tradisce. Si sta come su un palcoscenico. Magari a omaggiare chi non si è mai conosciuto. Forse a incontrare chi si conoscerà. Quindi l’amore è immortale, perché nell’anima possiede il soffio. Non ditelo troppo in giro. Vivetelo, piuttosto. Esso non ama definizioni, tanto meno definirsi. L’amore preferisce l’esempio, non è ciarliero. D’altronde, qualcuno ci aveva messo sull’avviso: “l’amor che move il sole e l’altre stelle”, non ha bisogno di ulteriori spiegazioni.
Giorgio Anelli
*In copertina: John Singer Sargent, “Miss Elsie Palmer”, 1890
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su CONVIVENZA e IMMIGRAZIONE
LA TV DI STRADA
La storia di un’associazione, Anelli Mancanti, che vive quasi esclusivamente grazie alla generosità dei volontari e degli immigrati che da ‘utenti’ si trasformano presto in soggetti attivi, tenendo corsi e partecipando alle varie iniziative. L’esperienza della telestreet e quella di un torneo di calcio multiculturale nato al parco delle Cascine, con alcune squadre improvvisate... Intervista a Silvia, Marco, Giorgios, Costanza.
Anelli Mancanti (www.anellimancanti.it) è un’associazione di Firenze che offre vari servizi gratuiti a cittadini italiani e a migranti, svolti da operatori e mediatori culturali per promuovere la cultura multietnica. In particolare vengono svolte attività di accoglienza, orientamento al lavoro e assistenza legale. Silvia, Marco, Giorgios, Costanza sono volontari e si occupano delle varie attività dell’associazione.
Una Città n° 149 / 2007 Giugno-Luglio
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L'amica Intima
Mi provoca come una specie di vertigine il pensiero che la mia vita non sarà mai sufficiente. Non basterà mai a tenersi tutti i poeti che io ci voglio mettere dentro. Tutti quelli che ci sono. Per questo è urgente per me stabilire quali di loro si meritino davvero il titolo. E pure fossi in grado di stabilirlo con precisione, io so per certo che dentro alla mia vita non ci stanno tutti. Come sapersi sconfitti in partenza: se io non ho ancora dentro casa un volume di poesie di Emily Dickinson o di Robert Frost, se ancora non posso sfogliare Ungaretti, come penso di poter mai conoscere un contemporaneo, un vivente, magari un italiano? Perché la poesia è per sempre, ma io no: questo pensiero è come un peso che a volte mi si fa insopportabile, mi fa venire voglia di scappare via da tutti loro, di rinunciare a tutti, se tutti non posso averli, i poeti. Un contemporaneo, un vivente e italiano, un altro che non conosco e che si chiama Giorgio Anelli, l'altro giorno scriveva proprio di questo. "Per sempre", lui dice, è la promessa, la speranza, la salvezza delle parole: la poesia è per sempre. E a me sembra che lui stia parlando proprio di quel mio peso, che lo stia però guardando al contrario, con la testa un po' china, per vederlo bene, dal lato giusto: il bicchiere mezzo pieno, insomma, il suo. La poesia è per sempre, mi dice, questa è la salvezza delle parole. E io che ho paura di non riuscire a tenerla tutta dentro, io che ho lasciato il mio ultimo libro a cinque pagine dalla fine perché ho il terrore di finirlo e di separarmene, io che ho paura del per sempre perché so che per sempre non durerò, non so se augurarmi che quelle parole siano davvero la salvezza, la garanzia, o se invece dirmi, terrorizzata, che sono solo una condanna.
Quando accompagnavo mio padre a fare radioterapia ero come disperata della bellezza di un libro che leggevo in quei giorni, e ora capisco che il mio attaccarmi furiosamente alla sua meraviglia dipendeva tutto dal fatto che mio padre la stava lasciando andare, la bellezza. Io lo vedevo bene, che lui non avrebbe potuto godere ancora di Virginia Woolf come potevo goderne io: perché non la state leggendo tutti, mi chiedevo? ma che diavolo state facendo in fila sul raccordo anulare? Perché per lui il per sempre non c'era già più, e dire che era ancora vivo, davanti a me, dentro quella macchina. Devi scegliere, mi diceva, non puoi mica leggere tutto, a un certo punto devi decidere. Ma è come se assistere alla sua esclusione, al suo essere tagliato fuori di netto, dalla vita e da quanto della vita io ho sempre reputato più prezioso, più profondo, più puro, più vero, mi avesse lasciata sopraffatta da un nuova e impossibile responsabilità: lottare per fargli spazio, farcelo entrare tutto, come posso, dentro alla mia vita, il per sempre della poesia, anche se poi va a finire che è solo una condanna, anche se è una battaglia persa miseramente in partenza. A volte però fa paura, e mi viene voglia di scappare. Invece un giorno arriva Giorgio Anelli e con molta semplicità chiama la letteratura sorella, amica intima. E allora, finalmente, riesco a chianare di lato la testa anche io, a vederla dal verso giusto.
La vedo bene, eccola lì: la vedo, quella volta che lo abbiamo portato in pronto soccorso per una trasfusione d'urgenza, lo abbiamo lasciato di notte rassicurandolo, dicendogli che il giorno dopo sarebbe tornato a casa, nel suo letto, in mezzo a noi, la sua famiglia. Lo abbiamo lasciato lì dentro tranquillo e pieno di fiducia. E invece lui ci ha chiamati piangendo all'alba del giorno dopo perché lo avevano isolato in uno stanzino di fortuna con i globuli bianchi a zero, senza neanche un campanello per gli infermieri, e lì se lo erano dimenticato, senza dargli da bere per più di dieci ore, con un pannolone da cambiare e con dentro una bella, dolorosa piaga da decubito. Gli infermieri che lavorano come disperati in reparti spremuti fino al midollo non hanno la colpa, certo, se tanti come mio padre passano notti di inferno dimenticati da qualche parte, trascorrono settimane intere in pronto soccorso, ché il ricovero non è mica possibile dentro a reparti che sono letteralmente in tilt. Moltissimi come mio padre passano decine di giorni sopra qualche lettiga indecente, qualcuno si piglia qualche risposta indegna, qualcuno decide di urlare per farsi sentire -così come avevamo istruito lui a fare- qualcuno minaccia addirittura di chiamare la polizia. Altri bestemmiano magari, ma il risultato tanto non cambia: è una guerra tra poveri, e quando cerchi di dire a qualcuno, se qualcuno mai passa e ti degna di uno sguardo, che tuo padre è un malato oncologico e che sono cinque ore che non viene cambiato e dieci che non beve, e che se ne sta in bilico su una piaga da decubito sopra una lettiga vergognosa, quelli ti rispondono che è pure poco che aspetta, e che sono tutti malati oncologici lì dentro, tutti in bilico, tutti equilibristi: il Cirque du Soleil, insomma. Quando incontri quello sguardo che ti trapassa, quello che non incontra il tuo perché sta fisso sulla parete dietro di te, quando tu cerchi gli occhi di un altro essere umano e proprio non li trovi, allora arrivi a pensare che una volta finito il turno certe persone devono per forza essere pronte a qualsiasi cosa: qualsiasi cosa può uscire dalle mani e dalle bocche di chi dovrebbe prendersi cura di tuo padre. Chissà che già non sia uscita durante il turno, dalla bocca, dalle mani, qualcosa di irripetibile. E io in effetti ne ho sentite, di cose irripetibili, impossibili, inaudite lì dentro: cose disumane.
Come la piccola dottoressina, piccola piccola, poco più che una ragazzina, che molto candidamente mi ha detto che al posto mio se lo sarebbe portato a casa, suo padre, ma che in qualità di medico non mi avrebbe firmato le dimissioni perché lui così rischiava una setticemia: che anche se esistevano delle punture per stimolare la produzione dei globuli bianchi, lei non se la sentiva di prescrivercele, e che insomma, una risposta per noi non ce l'aveva, no. Lo sguardo sembra incontrare il tuo, ma in realtà è fisso sulla parete, tutto il tempo, esattamente dietro la tua nuca. Ti trapassa. E lui ci chiama, intanto, da quello stanzino di fortuna dove l'acqua non è mai arrivata, e ci chiede quand'è che lo riportiamo a casa: ci chiede quanto manca, che lui non ce la fa più. E le telefonate si fanno sempre più fitte: le sue a noi, le nostre ai medici delle cure palliative, e ancora le nostre a chiunque voglia degnarsi di rispondere dalla sala del pronto soccorso. Alla fine incredibilmente troviamo le punture: sono nel reparto di oncologia di un altro ospedale, la dottoressa che segue le terapie di mio padre ha risposto per puro caso alla mia email inoltrata quella domenica mattina e le ha lasciate agli infermieri: ci aspettano. Allora prendiamo la macchina e corriamo, prima in reparto, poi a lasciare le punture a casa, in frigorifero, poi di nuovo da lui, a riprendercelo, a portarlo al riparo da quegli sguardi persi sulle pareti, dietro alle nuche di tutti, impossibili, inauditi, disumani. Al posto della sua responsabile firma sul verbale di pronto soccorso, la piccola dottoressa delle cause perse ci lascia con la lapidaria frase: il paziente rifiuta il ricovero. E a me, con quel foglio ridicolo tra le mani, prende come un'irrefrenabile voglia di ridere, di sganasciarmi, di scoppiare in una fragorosa risata proprio lì, di fronte al triage di quel pronto soccorso che non sa soccorrere anima viva; mi prende una sensatissima voglia di scavalcare tutte le barriere e andarmi a cercare la piccola dottoressa e di chiederle candidamente, guardandola bene dentro alle palle degli occhi, se non siano forse le dodici ore di sete che mio padre si è fatto in quella camera delle torture la piu sicura delle vie per la setticemia e per la conseguente denuncia che lei tanto teme. O una piaga da decubito dentro a un pannolone pieno di feci che nessuno vuole cambiare perché è prossima l'ora del cambio turno. Lei avrebbe dovuto rispondere e io avrei dovuto chiederglielo, avrei dovuto proprio farlo. Ma ero troppo impegnata a correre, a telefonare, a riprendermi mio padre, ad accarezzarmelo mentre in ambulanza tornavamo insieme a casa: al riparo.
E tutto il tempo, tutto il tempo come in debito di ossigeno per via delle corse e del fiato tirato, io pensavo ad una cosa, che a casa mi stava aspettando: ad un mio nuovo libro. Antonia Pozzi. Consegnato dal postino mentre io ero fuori. La desideravo, la poesia, come un bicchiere d'acqua dopo dodici ore di sete, come un letto alla fine di una giornata di corse: come una sorella, un'amica intima. Mai come durante quella mattinata folle l'ho sentita chiamarmi, fortissimo. Ho sentito il bisogno fisiologico di sedermi e di concedermi a lei, di abbandonare il mio corpo a una cosa bella, una cosa che ti prende e che ti chiede, anzi che ti esige di essere guardata negli occhi.
Guardami: sono nuda. Dall'inquieto
Languore della mia capigliatura
Alla tensione snella del mio piede,
io sono tutta una magrezza acerba
inguainata in un color avorio.
Guarda: pallida è la carne mia.
Si direbbe che il sangue non vi scorra.
Rosso non ne traspare. Solo un languido
Palpito azzurrino sfuma in mezzo al petto.
Vedi come incavato ho il ventre. Incerta
È la curva dei fianchi, ma i ginocchi
E le caviglie e tutte le giunture,
ho scarne e salde come un puro sangue.
Oggi, m'inarco nuda, nel nitore
Del bagno bianco e m'inarcherò nuda
domani sopra un letto, se qualcuno
mi prenderà. E un giorno nuda, sola,
stesa supina sotto troppa terra,
starò, quando la morte avrà chiamato.
Alla fine di quella giornata folle il riparo di mio padre era in fondo il mio stesso riparo: il mio letto, la mia casa, la mia famiglia. E la poesia.
Allora mi riprendo dai miei capogiri e dalle mie vertigini e mi dico che questo davvero è il ricovero, questa è una sorella che ha corso per me tutto il giorno col fiato tirato, in debito di ossigeno, ed è forse lei che vuole tenermi dentro, è lei che desidera farmi spazio dentro se stessa, anche se pure lo spazio della sua vita è troppo piccolo, forse, il suo fiato troppo corto. Ma per sempre mi tiene la testa tra le mani e mi guarda negli occhi, questo lo so. Per sempre lei esige il mio sguardo ed io, che sono stanca, che a volte piango, glielo do.
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Palermo Comic Convention: le novità dell'evento più atteso dell'anno
Palermo Comic Convention: le novità dell'evento più atteso dell'anno. Le novità della nuova edizione di Palermo Comic Convention sono numerose. La manifestazione sta per iniziare e attira appassionati di fumetti, anime, giochi da tavolo, videogiochi e cosplay da tutta Italia. I biglietti sono già disponibili e si preannuncia un evento ricco di divertimento e intrattenimento per gli appassionati, ma non solo. Oltre 40 mila metri quadri di allestimenti, più di un centinaio di espositori, piu di 60 ore di spettacoli, incontri, giochi, dimostrazioni, e oltre 50 ospiti provienti da tutto il mondo animeranno il festival della cultura pop che si svolgerà dal 14 al 17 settembre, presso i Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo per un palinsesto di attività che supera le 230 ore di intrattenimento nei quattro giorni. Nuove aree e sempre più contenuti che dal web sbarcano a Palermo di presenza. Sono tantissimi i creator che saranno presenti all'evento: Dario Moccia, i PlayerInside, Marco Merrino, Adrian Fartade e Corinne Mantineo. Tra le novità spicca l'area TokBook, categoria di TikTok che si concentra su libri e letteratura. I creator, infatti, realizzano video in cui recensiscono, discutono e scherzano sui libri che leggono e per la prima volta avranno una casa a Palermo. Annunciato, attraverso i social, il ritorno a Palermo di Giorgio Vanni, il re delle sigle tv con un esclusivo big live show di circa due ore super esplosivo che si svolgerà venerdì 15 settembre. Come sempre, grande attenzione anche per il mondo nipponico e del cosplay con le tradizionali gare gestite da Mangames che si alterneranno tra il palco principale, ricavato all'interno dello "Spazio Averna" e l'Area Japan. Nel settore fumettistico, grandissima attenzione verso Yumiko Igarashi, una delle mangaka più famose al mondo, creatrice di Candy Candy, Georgie e Anna dai capelli Rossi. Dalla Scozia arriva invece Gary Erskine che ha lavorato nell'industria del fumetto per circa trent'anni, per importanti case editrici come MARVEL e DC Comics, Vertigo, Dark Horse Comics, IMAGE, IDW e altre. Ha anche creato storyboard e concept design per l'industria dei giochi e del cinema. Dalla Francia, invece, arriverà a Palermo anche Thomas Astruc che ha lavorato come animatore e storyboard artist per W.I.T.C.H., Totally Spies! e – soprattutto – per Miraculous, vero fenomeno animato che ha rivoluzionato la tv francese ma non solo: la serie, infatti, è stata esportata in tutto il mondo riscontrando un successo fenomenale. Il manifesto della ottava edizione del Festival è firmato da Marco Failla, fumettista che lavora con DC Comics (Harley Quinn, DCeased, Teen Justice) e Marvel Comics (Spider-Man and the X-Men, House of M, Guardians of the Galaxy, Captain Marvel, Ms. Marvel, All New Wolverine, New Mutants, Star Wars, Marvel Snap). Naturalmente sarà presente a Palermo. Il manifesto è un vero inno alla tradizione, uno sguardo alla fantascienza, un capolavoro pop tutto siciliano. Protagonista dell'illustrazione è una paladina, pronta a difendere la bellezza, l'arte, il pop e la tradizione. Questo manifesto richiama la tradizione siciliana che, ancor prima dei film che tanto amiamo, ci ha donato saghe di paladini senza tempo, le cui coraggiose cromie e il fragore delle corazze sono rimasti impressi nella nostra memoria. Grande attenzione anche al mondo del cinema con l'arrivo a Palermo Comic Convention di Sylvester McCoy e Stanislav Yanevski. McCoy, uno dei dottori più amati dal pubblico appassionato della serie cult inglese, incontrerà i suoi fans sabato 16 settembre. Una carriera che lo ha visto spesso nel mondo della fantascienza: Sylvester McCoy porta con sé anche un po' della Terra di Mezzo, gli appassionati del Signore degli Anelli, infatti, lo ricorderanno anche per l'interpretazione dello stregone Radagast il bruno, nella trilogia de "Lo Hobbit". Ma è vasta la sua filmografia, appare anche in The Owners, The Munsters, Sense8 e in numerosissime serie TV dagli anni 60 ad oggi. McCoy non è ospite di un evento italiano dal lontano 2016. Stanislav Yanevski, invece, è il volto cinematografico del mitico Viktor Krum, mago dell'Istituto Durmstrang ed eccezionale cercatore della nazionale bulgara di Quidditch, nella celebre saga di Harry Potter. Diversi i ruoli sul grande e piccolo schermo, in Undercover e Sofia Residents in Excess, e ancora al cinema con Hostel: Part II, Resistance, The 11th Grade e Last Man Down. Spazio anche al magico mondo del doppiaggio con Leonardo Graziano e Tiziana Martello. Ma Palermo Comic Convention non è solo grandi ospiti: una vastissima area sarà il fulcro dei Giochi di Ruolo dal Vivo che permetterà a tutti i visitato di entrare in un vero e proprio parco divertimenti. Dall'area medievale con mercato dei crociati, al torneo de "Gli Arcieri Del Re", al Larp con la schema storica ma non solo: parkour, escape room, area softair e nerf, ma anche il mondo di Harry Potter con lo smistamento delle case, le lezione di pozioni, il Quidditch e la sfida contro i temibile mangiamorte. E, infine, diventare un vero Jedi o affidarsi al "lato oscuro" provando dei veri combattimenti con le spade laser del mondo di Star Wars. Particolare attenzione anche all'Area Game che vedrà più di 40 tavoli da gioco per GDR, giochi da tavolo e giochi di carte (Yu-gi-oh!, One piece e tante altre). Tra i premi per questi tornei anche una Playstation5. Non mancherà, poi, anche la Dungeon Room si alterneranno avventure fantastiche con gli ospiti e talk. Infine grande attenzione, così come già avviene dalla primissima edizione di Palermo Comic Convention all'area dedicata al gaming. Un padiglione a tema per tutti gli amanti dei videogames e del panorama videoludico. Tantissimi titoli e diversi tornei, infine, animano l'attivissima Arena E-sport targata Monster Energy che si svilupperà presso la Sala Perriera. Numerosi i tornei: Fifa 23, Apex Legends, League of Legends e Rocket League. Insomma, quattro giorni di puro divertimento e gioia da vivere all'interno di Palermo Comic Convention che si svolgerà dal 14 al 17 settembre, presso i Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo. Palermo Comic Convention, che si svolge ogni anno nel mese di settembre, è un evento tra i più importanti in Italia dedicato al mondo del fumetto, del gioco e della pop culture. È stato un successo anche nel 2022 con il pubblico ha voluto premiare l'organizzazione con più di 40.000 presenze. Palermo Comic Convention fa parte di RIFF, la Rete nazionale costituita dai Festival italiani di Fumetto che hanno come obiettivo la valorizzazione della nona arte in ogni sua declinazione. BIGLIETTI: La prevendita è disponibile fino a mercoledì 13 settembre su questo sito.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Romics 2023 a Roma
Il Romics festeggerà dal 30 marzo al 2 aprile alla Fiera di Roma la XXX edizione, e in materia di anniversari ce ne sono diversi nell'ambito della manifestazione, articolata in cinque padiglioni per trecentocinquanta espositori, con incontri, concorsi e tante occasioni per condividere fumetto, cinema, arti multimediali grazie anche a Paolo Barbieri, protagonista di una mostra a tema fiabe e mitologie, autore del manifesto ufficiale. Katja Centomo è tra i Romics d'Oro di Romics XXX e fa rientrare la sua attività multimediale tra fumetto, animazione e direzione artistica sotto il nome di narrazione transmediale. Dei Romics d'Oro saranno insigniti anche il disegnatore catalano Marcos Martín (Batman, Dr. Strange, The Walking Dead), l’italiano Manuele Fior (Cinquemila chilometri al secondo, Le variazioni d’Orsay, I giorni della merla, La signorina Else e Rosso Oltremare e L’intervista, più l'ultimo graphic novel Hypericon) e John Howe, illustratore e concept artist per Il Signore degli anelli e Lo Hobbit di Peter Jackson, Batman Vs. Superman: Dawn of Justice. Ancora una volta il disegnatore Disney Marco Gervasio proporrà una cover variant di Topolino in occasione del Romics e dell'albo che contiene la storia in due parti Paperugantino, dove Gastone è Meo Patacca e Don Pasquale dei Bisognosi è Zio Paperone. Uno degli ambiti del fumetto più sottovalutati sarà venerdì 31 marzo al centro dell'incontro Il lettering del fumetto, arte e mestiere, in collaborazione con la Commissione Comics & Graphic Novels di AIE - Associazione Italiana Editori. Da notare che, oltre alla riproposta dell'Artist Alley dove gli autori potranno interagire liberamente col pubblico, sono previsti ospiti speciali, questa volta del calibro di Yudori (La conquista del cielo, per J-Pop Edizioni) e il campione del mondo di pallavolo Andrea Lucky Lucchetta, testimonial della serie animata Super Spike Ball, le cui nuove puntate saranno lanciate in un incontro. Vincenzo Mollica, già Romics d'Oro nella passata edizione, celebrerà i 40 anni del suo speciale per la RAI Letteratura disegnata dove, con ospiti illustri come Hugo Pratt e Federico Fellini, la televisione pubblica raccontò il mondo del fumetto d'autore. Il Movie Village della XXX edizione del Romics si tufferà nei 100 anni della Warner Bros con una mostra di locandine storiche di film che coprono il periodo tra gli anni Cinquanta e Settanta, mentre i ragazzi dello IED di Roma reinterpreteranno cento dei film più iconici della major, utilizzando tecniche diverse per le loro opere. Protagonisti di incontri e occasioni di intrattenimento saranno film in uscita come il fenomeno Cocainorso di Elizabeth Banks, l'anime The First Slamdunk, l'horror italiano Pantafa, Super Mario Bros. - Il film, più un focus sull'operazione di I tre moschettieri - D'Artagnan, articolata su lungometraggio, manga e romanzo tratto dalla sceneggiatura. Nel XXX Romics ci sono anche altre celebrazioni dai numeri imponenti, come i 45 anni di Goldrake in Italia, trasmesso per la prima volta nel 1978 e il maestro Vince Tempera e il dj Massimo Alberti festeggeranno dal vero il 2 aprile con Actarus - Ufo Robot (Beat Kong Remix), anche se il brano sarà già disponibile in digitale dal 31 marzo. Sono invece 40 gli anni di Holly & Benji, celebrate dai doppiatori storici Fabrizio Vidale (Holly), Giorgio Borghetti (Benji), in un incontro il 2 aprile con Fabio Bartoli e Mirko Fabbreschi. Read the full article
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"I libri si muovono; vanno e vengono come i soldi. E al poeta non resta che assecondarli; incontrarli per via. Le parole, poi, sono fiumi carsici: poesie i cui versi attraversano i meandri del buio. Ci si può solo specchiare, nella notte, grazie agli specchi inusuali della vita. Quei soli nel firmamento, pronti a stupirci all’improvviso.
I libri ‒ si dice, per un poeta ‒ hanno vita propria. Si spostano irrimediabilmente da uno scaffale all’altro, e quando raggiungono la scrivania, tutto può succedere.
Inevitabilmente, i libri vanno letti. Sono lo stuolo delle personalità. L’ambiguo inutile di ciò che non è sogno. Storie nuove da scoprire.
Il dono, d’altronde, per il poeta, porta a desiderare. E non c’è sogno migliore del desiderio."
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“Ti scrivo per dirti che la poesia è viva e sorgiva”. Una lettera a Boris Pasternak - Pangea
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“ «Voialtri avete ucciso il “Noi”, lo avete distrutto. Volete proprio sostenere che le masse ancora vi seguono? Altri usurpatori in Europa sostengono la stessa cosa con altrettanto diritto…» Prese un’altra sigaretta e questa volta l’accese da sé, poiché Ivanov non s’era mosso. «Perdona la mia enfasi», riprese, «ma credete proprio d’avere il popolo dietro di voi? Vi sopporta, muto e rassegnato, come sopporta altri in altri Paesi, ma non c’è nessuna rispondenza nel suo profondo. Le masse sono ancora una volta diventate sorde e mute, nel gran silenzio “x” della storia, indifferente come il mare che porta le navi. Ogni luce che passa si riflette sulla sua superficie, ma sotto non v’è che tenebra e silenzio. Molto tempo fa noi animammo quelle profondità, ma questo è finito. In altre parole», fece una pausa e si mise gli occhiali «in quei giorni abbiamo fatto la storia; ora voi fate della politica. La differenza è tutta qui.» Ivanov si buttò indietro sulla poltrona e alitò degli anelli di fumo. «Mi dispiace, ma la differenza non è per me così chiara», disse. «Vorresti avere la cortesia di spiegarmelo?» «Certo», disse Rubasciov. «Un matematico ebbe a dire una volta che l’algebra è la scienza della gente pigra: non si sviluppa “x”, ma si opera come se lo si sapesse. Nel nostro caso “x” rappresenta la massa anonima, il popolo. La politica significa operare con questa “x” senza curarsi della sua vera natura. Fare la storia significa identificare la “x” con ciò che essa rappresenta nell’equazione.» «Grazioso», osservò Ivanov, «ma sfortunatamente piuttosto astratto. Per tornare a cose più tangibili: tu vuoi dire quindi che “noi”, e cioè il Partito e lo Stato, non rappresentiamo più gli interessi della Rivoluzione, delle masse o, se preferisci, il progresso dell’umanità.» «Questa volta hai afferrato perfettamente», disse Rubasciov sorridendo. Ivanov non ricambiò il suo sorriso. «Quando hai elaborato questa opinione?» «A poco a poco, in questi ultimi anni», rispose Rubasciov. «Non potresti essere più preciso? Un anno? Due? Tre anni?» «Questa è una domanda stupida», disse Rubasciov. «A che età sei diventato adulto? A diciassette anni? A diciotto e mezzo? A diciannove?» “
Arthur Koestler, Buio a mezzogiorno, (traduzione dall’inglese di Giorgio Monicelli), A. Mondadori, 2007 (Riedizione commemorativa della collana Medusa - I grandi narratori di ogni Paese, vol. III); pp. 100-01.
NOTA: Il testo fu pubblicato per la prima volta dall’editore londinese Macmillan nel 1940 col titolo Darkness at Noon e tutte le successive edizioni in altri Paesi furono tratte da quella britannica per lo smarrimento del manoscritto originale in tedesco. Nel 2015 Matthias Weßel, dottorando all'Università di Kassell, trovò nei fondi archivistici della Biblioteca di Zurigo un dattiloscritto dell’opera con correzioni risalenti a prima del 1940; questo nuovo testo è ritenuto dai filologi la versione più prossima a quella considerata definitiva dall’autore e da essa è stata tratta una nuova edizione tedesca (Sonnenfinsternis. Roman, Elsinor Verlag, Coesfeld, 2018).
#Arthur Koestler#Buio a mezzogiorno#letteratura del '900#letteratura europea del XX secolo#letteratura europea del '900#purghe staliniane#Storia del XX secolo#ideologia#romanzo#citazioni letterarie#leggere#letture#Unione Sovietica#libri#stalinismo#politica#comunismo reale#dittature#libertà#fede politica
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⛓️📚 La catena dei libri
La BBC afferma che la maggior parte delle persone ha letto solo 6 dei 100 libri presenti nella seguente lista.
Istruzioni: copia questo messaggio nelle tue note. Metti X per i libri che hai letto interamente e con due barre // quelli che hai iniziato ma non hai finito.
⬇️
1. Orgoglio e Pregiudizio – Jane Austen
2. Il Signore degli Anelli – JRR Tolkien //
3. Il Profeta - Kahlil Gibran X
4. Harry Potter – JK Rowling //
5. Se questo è un uomo - Primo Levi X
6. La Bibbia //
7. Cime Tempestose– Emily Bronte X
8. 1984 – George Orwell X
9. I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni X
10. La Divina Commedia - Dante Alighieri X
11. Piccole Donne – Louisa M Alcott //
12. Lessico Familiare – Natalia Ginzburg
13. Comma 22 – Joseph Heller
14. L'opera completa di Shakespeare //
15. Il Giardino dei Finzi Contini - Giorgio Bassani
16. Lo Hobbit – JRR Tolkien
17. Il Nome della Rosa - Umberto Eco X
18. Il Gattopardo - Tomasi di Lampedusa X
19. Il Processo – Franz Kafka X
20. Le Affinità Elettive – Goethe
21. Via col Vento – Margaret Mitchell
22. Il Grande Gatsby – F Scott Fitzgerald
23. Casa Desolata – Charles Dickens
24. Guerra e Pace – Lev Tolstoj
25. Guida Galattica per Autostoppisti – Douglas Adam's
26. Brideshead Revisited – Evelyn Waughn X
27. Delitto e Castigo – Fyodor Dostoevskj
28. Odissea - Omero //
29. Alice nel Paese delle Meraviglie –Lewis Carrol X
30. L'insostenibile leggerezza dell'essere - Milan Kundera
31. Anna Karenina – Leo Tolstoj
32. David Copperfield – Charles Dickens
33. Le Cronache di Narnia – CS Lewis
34. Emma – Jane Austen
35. Cuore – Edmondo de Amicis X
36. La Coscienza di Zeno – Italo Svevo X
37. Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini
38. Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
39. Memorie di una Geisha – Arthur Golden
40. Winnie the Pooh – AA Milne
41. La Fattoria degli Animali – George Orwell X
42. Il Codice da Vinci – Dan Brown
43. Cento Anni di Solitudine – Gabriel Garcia Marquez XX
44. Il Barone Rampante – Italo Calvino X
45. Gli Indifferenti – Alberto Moravia
46. Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
47. I Malavoglia - Giovanni Verga
48. Il Fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello
49. Il Signore delle Mosche – William Golding
50. Cristo si è fermato ad Eboli - Carlo Levi X
51. Vita di Pi – Yann Martel
52. Il Vecchio e il Mare - Ernest Hemingway X
53. Don Chisciotte della Mancia – Cervantes XXX
54. I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe
55. Le Avventure di Pinocchio – Collodi X
56. L'ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon
57. Siddharta - Hermann Hesse X
58. Brave New World – Aldous Huxley X
59. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
60. L'Amore ai Tempi del Colera – Gabriel Garcia Marquez
61. Uomini e topi – John Steinbeck
62. Lolita – Vladimir Nabokov X
63. Il Commissario Maigret – George Simenon
64. Amabili resti – Alice Sebold
65. Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas
66. Sulla Strada – Jack Kerouac
67. La luna e i Falò - Cesare Pavese
68. Il Diario di Bridget Jones – Helen Fielding
69. Midnight’s Children – Salman Rushdie
70. Moby Dick – Herman Melville
71. Oliver Twist – Charles Dickens X
72. Dracula – Bram Stoker X
73. Tre Uomini in Barca - Jerome K. Jerome
74. Notes From A Small Island – Bill Bryson
75. Ulisse – James Joyce //
76. I Buddenbroock – Thomas Mann //
77. Il buio oltre la siepe - Harper Lee
78. Gérminal – Emile Zola
79. La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray X
80. Possession – AS Byatt
81. Canto di Natale – Charles Dickens X
82. Il Ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde //
83. Il Colore Viola – Alice Walker
84. The Remains of the Day – Kazuo Ishiguro
85. Madame Bovary – Gustave Flaubert X
86. A Fine Balance – Rohinton Mistry
87. Charlotte’s Web – EB White
88. Il Rosso e il Nero – Stendhal
89. Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle
90. The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
91. Cuore di tenebra – Joseph Conrad
92. Il Piccolo Principe – Antoine De Saint-Exupery X
93. The Wasp Factory – Iain Banks
94. Niente di nuovo sul fronte occidentale - Remarque
95. Un Uomo - Oriana Fallaci
96. Il Giovane Holden – Salinger X
97. I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas X
98. Amleto – William Shakespeare X
99. Charlie e la fabbrica di cioccolato – Roald Dahl
100. I Miserabili – Victor Hugo
🙄 [Però mi pare strano che la BBC abbia messo ben 17 libri italiani su 100 (e neanche dei più noti a livello internazionale); e che per Dickens abbia scelto Casa desolata; e che ci siano così pochi capolavori francesi; e che manchino opere come Le mille e una notte, i Frammenti di Eraclito, l'Antigone di Sofocle, L'Isola del Tesoro o Dottor Jekyll di Stevenson, L'Idiota di Dostoevskij, Casa di Bambola di Ibsen, Finzioni di Borges, tutto Proust (che io non ho letto), le poesie di Leopardi, il Libro delle Inquietudini di Pessoa, i racconti di Chekov, i romanzi di Verne e Salgari, il Diario di Anna Frank, le opere di Céline e Celan, Middlemarch di George Eliot e Cecità di Saramago; e che si parli di Harry Potter come di un solo libro; e che si citi una volta l'opera omnia di Shakespeare e poi il solo Amleto...
Insomma, il gioco è simpatico, ma NO, NON È LA BBC.]
🤓 [E comunque sarebbe bello che docenti e alunni approfittassero di questa pausa didattica forzata per leggerselo uno di questi 100 o di quegli altri 100mila capolavori della letteratura universale.]
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Ori di Piana Palermo - Pendaglio Perle, corallo e argento,spilla diamanti e pietre dure, pendaglio perle, corallo e argento, orecchini oro e corallo, cinta in oro e argento con San Giorgio che uccide il drago di Piana degli Albanesi, orecchini oro e pietre dure, orecchini oro e perle, Pendaglio con miniatura della Madonna della Vittoria, pendaglio argento diamanti e granati, anello, granati, smeraldo e diamanti.
Se le mie parole fossero fili d’oro o d’argento, con le emozioni che tu mi doni, intense e luminose come pietre preziose o forti e dominanti come rosso corallo, per te creerei con arte e desiderio, dei bellissimi gioielli con cui adornarti, con cui illuminare il tuo luminoso sorriso e vestire la tua anima di colore e profumo, come in un roseto fa con lo sbocciare delle rose, la vitale ed amorosa primavera. Allora, conserverai il tesoro a te donato, dentro te stessa, in un forziere robusto come la tua fedeltà, ricamato dai tuoi sogni, protetto da mille cancelli di durissimo acciaio come se quel tesoro fosse la tua stessa vita, perché di sicuro, tutti quei gioielli che creerò per te nella penombra di sospiri e nel fuoco dei baci, di certo saranno tutta la mia vita, il loro estremo senso, la più preziosa bellezza, l’assoluta invincibile certezza. Avrai così anelli dai mille rubini e splendidi soli come puri diamanti, avrai lunghe collane di perle ed orecchini di fili d’oro sottili, come ragnatele ed eterne, come il tuo sorriso. E notte e giorno, preparerò per il tuo corpo anelli e spille d’amore con rubini rossi come la tua passione, adornando i tuoi desideri con la luce del desidero, con la forza delle tue voglie così nella mia anima andrai nobile e ricca come una potente regina. Tutto questo se le mie parole ed i tuoi silenzi fossero fili d’oro o d’argento e gemme preziose queste emozioni che ci scambiamo.
If my words were wires of gold or silver, with the emotions you give me, intense and luminous like precious stones or strong and dominant like coral red, for you I would create with art and desire, beautiful jewels with which to adorn you , with which to illuminate your bright smile and dress your soul with color and perfume, as in a rose garden, with the blooming of roses, the vital and loving spring is doing. Then, you will keep the treasure given to you, inside yourself, in a strong chest like your loyalty, embroidered by your dreams, protected by a thousand gates of very hard steel as if that treasure were your own life, because for sure, all those jewels that I will create for you in the penumbra of sighs and in the fire of kisses, certainly will be my whole life, their extreme meaning, the most precious beauty, the absolute invincible certainty. Thus you will have rings with a thousand rubies and splendid suns like pure diamonds, you will have long pearl necklaces and earrings with fine gold threads, like cobwebs and eternal, like your smile. And night and day, I will prepare for your body rings of love and pins with red rubies like your passion, adorning your desires with the light of desire, with the strength of your cravings so in my soul you will go noble and rich like a mighty queen. All this if my words and your silences were wires of gold or silver and precious gems these emotions that we exchange.
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Ít nhất 100 bác sĩ Italy tử vong vì Covid-19
Italia đang đối mặt với tình trạng tồi tệ khi đã có hơn 13.500 nhân viên y tế Italy nhiễm virus corona, trong đó ít nhất 100 bác sĩ, khoảng 30 y tá, điều dưỡng Italy tử vong vì Covid-19.
Covid-19: Kẻ thù sát hại ít nhất 100 bác sĩ Italy
“Số bác sĩ đã chết vì Covid-19 là 100, thậm chí có thể là 101 vào lúc này, thật đáng tiếc”, phát ngôn viên Hiệp hội Bác sĩ Italy (FNOMCeO) hôm nay cho biết, thêm rằng 80 người trong số đó làm việc tại miền bắc, khu vực chịu ảnh hưởng nặng nề nhất do Covid-19.
Trong số những người tử vong này có một số bác sĩ đã về hưu được chính phủ kêu gọi trở lại làm việc để giúp đối phó dịch bệnh cách đây một tháng. Truyền thông Italy ước tính khoảng 30 y tá, điều dưỡng cũng đã qua đời vì Covid-19.
“Chúng tôi không thể tiếp tục để các bác sĩ, nhân viên y tế chiến đấu với dịch bệnh mà không có bất kỳ biện pháp bảo vệ nào. Đó là cuộc chiến không cân sức”, Filippo Anelli, chủ tịch FNOMCeO, cho hay.
Ghi nhận từ trang Cao đẳng Dược Hà Nội – Trường Cao đẳng Y Dược Pasteur dẫn nguồn từ báo Vnexpress, Italy hiện là vùng dịch lớn nhất châu Âu với hơn 139.000 ca nhiễm và gần 18.000 ca tử vong. Theo Viện Y tế Italy, tính đến ngày 8/4, ít nhất 13.522 nhân viên y tế Italy đã bị nhiễm nCoV, chiếm 10% số ca nhiễm trên cả nước.
“Chúng tôi đã chứng kiến mức độ làm việc quá tải chưa từng thấy của các y tá, đặc biệt là nhân viên phòng chăm sóc tích cực, người quản lý hoặc trực tiếp tham gia ứng phó Covid-19. Đôi khi họ không có thời gian nghỉ ngơi và hồi phục, không được hỗ trợ, san sẻ và chỉ nhận được mức độ quan tâm hạn chế về sức khỏe và tinh thần”, Giorgio Cometto, điều phối viên của thuộc bộ phận nhân lực y tế của Tổ chức Y tế Thế giới (WHO), cho hay.
Chi tiết: https://truongcaodangyduocpasteur.edu.vn/it-nhat-100-bac-si-italy-tu-vong-vi-covid-19.html
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Ho controllato il New York Times. Ho controllato il Telegraph. Ho controllato Le Monde. Ho controllato la BBC. Ho confrontato le proposte delle migliori case editrici italiane. Ho setacciato mezzo internet per poter stilare una lista al contempo più completa e più varia possibile.
E, alla fine, ce l'ho fatta.
Clicca su "Continua a leggere" per scoprire l'elenco completo dei duecento libri da leggere prima di morire!
I DUECENTO LIBRI DA LEGGERE PRIMA DI MORIRE: L'ELENCO
(IN ORDINE ALFABETICO)
1984 – George Orwell
1Q84 – Haruki Murakami
A Christmas Carol – Charles Dickens
A ciascuno il suo – Leonardo Sciascia
A Fine Balance – Rohinton Mistry
A me le guardie! – Terry Pratchett
A sangue freddo – Truman Capote
Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll
Alla ricerca del tempo perduto – Marcel Proust
Altri libertini – Pier Vittorio Tondelli
Amabili resti – Alice Sebold
Amore e Psiche – Apuleio
Anna dai capelli rossi – Lucy Maud Montgomery
Anna Karenina – Lev Tolstoj
Artemis Fowl – Eoin Colfer
Ayla figlia della Terra – Jean Auel
Bar sport – Stefano Benni
Black Beauty: autobiografia di un cavallo – Anna Sewell
Bleak House – Charles Dickens
Brideshead Revisited – Evelyn Waugh
Buchi nel deserto – Louis Sachar
Buona apocalisse a tutti! – Terry Pratchett and Neil Gaiman
Caino e Abele – Jeffrey Archer
Canto di Natale – Charles Dickens
Casa Desolata – Charles Dickens
Cent'anni di solitudine – Gabriel García Márquez
Charlotte's Web – EB White
Cime tempestose – Emily Brontë
Comma 22 – Joseph Heller
Cristo si è fermato ad Eboli – Carlo Levi
Cuore – Edmondo de Amicis
Cuore di tenebra – Joseph Conrad
David Copperfield – Charles Dickens
Delitto e castigo – Fëdor Dostoevskij
Diario – Anne Frank
Dieci piccoli indiani – Agatha Christie
Dio di illusioni – Donna Tartt
Don Chisciotte della Mancia – Miguel de Cervantes
Dracula – Bram Stoker
Dune – Frank Herbert
Emma – Jane Austen
Fahrenheit 451 – Ray Bradbury
Favole al telefono – Gianni Rodari
Finzioni – Borges
Frankenstein – Mary Shelley
Furore – John Steinbeck
Gente di Dublino – James Joyce
Germinale – Emile Zola
Gita al faro – Virginia Woolf
Gli indifferenti – Alberto Moravia
Gormenghast – Mervyn Peake
Grandi speranze – Charles Dickens
Guerra e pace – Lev Tolstoj
Guida galattica per autostoppisti – Douglas Adams
Harry Potter – J. K. Rowling
Ho un castello nel cuore – Dodie Smith
I Buddenbrook – Thomas Mann
I cercatori di conchiglie – Rosamunde Pilcher
I Dolori del Giovane Werther – J. W. Goethe
I figli della mezzanotte – Salman Rushdie
I fiori del male – Charles Baudelaire
I fratelli Karamazov – Fedor Dostoevskij
I Malavoglia – Giovanni Verga
I Miserabili – Victor Hugo
I pilastri della terra – Ken Follett
I Promessi Sposi – Alessandro Manzoni
I Tre Moschettieri – Alexandre Dumas
Il barone rampante – Italo Calvino
Il bianco e il nero – Malorie Blackman
Il buio oltre la siepe – Harper Lee
Il Cacciatore di Aquiloni – Khaled Hosseini
Il canto del cielo – Sebastian Faulks
Il Codice da Vinci – Dan Brown
Il Colore Viola – Alice Walker
Il Commissario Maigret – George Simenon
Il Conte di Monte Cristo – Alexandre Dumas
Il diario di Bridget Jones – Helen Fielding
Il Dio delle piccole cose – Arundhati Roy
Il dottor Jekyll e Mr. Hyde – Robert Louis Stevenson
Il dottor Zivago – Boris Pasternak
Il fu Mattia Pascal – Luigi Pirandello
Il Gattopardo – Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Il giardino dei Finzi-Contini – Giorgio Bassani
Il giardino segreto – Frances Hodgson Burnett
Il giornalino di Gian Burrasca – Vamba
Il giovane Holden – J. D. Salinger
Il grande Gatsby – Francis Scott Fitzgerald
Il leone, la strega e l'armadio – C. S. Lewis
Il maestro e Margherita – Bulgakov
Il mago – John Fowles
Il Mandolino del Capitano Corelli – Louis De Berniere
Il mondo nuovo – Aldous Huxley
Il Nome della Rosa – Umberto Eco
Il Padrino – Mario Puzo
Il paradiso degli orchi – Daniel Pennac
Il passaggio segreto – Enid Blyton
Il Piccolo Principe – Antoine De Saint-Exupery
Il potere e la glori – Graham Greene
Il Processo – Franz Kafka
Il Profeta – Kahlil Gibran
Il profumo – Patrick Süskind
Il ragazzo giusto – Vikram Seth
Il ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde
Il Rosso e il Nero – Stendhal
Il signore degli anelli – J. R. R. Tolkien
Il signore della magia – Raymond E. Feist
Il signore delle mosche – William Golding
Il vecchio e il mare – Ernest Hemingway
Il velo dipinto – W. Somerset Maughan
Il vento tra i salici – Kenneth Grahame
In culo al mondo – Antonio Lobo Antunes
Io, robot – Isaac Asimov
Jane Eyre – Charlotte Brontë
Katherine – Anya Seton
Kitchen – Banana Yoshimoto
La casa degli spiriti – Isabel Allende
La ciociara – Alberto Moravia
La collina dei conigli – Richard Adams
La coscienza di Zeno – Italo Svevo
La Divina Commedia – Dante Alighieri
La donna in bianco – Wilkie Collins
La fabbrica di cioccolato – Roald Dahl
La famiglia Winshow – Johnathan Coe
La fattoria degli animali – George Orwell
La fattoria delle magre consolazioni – Stella Gibbons
La fiera delle vanità – William Makepeace Thackeray
La lettera scarlatta – Nathaniel Hawthorne
La luna e i falò – Cesare Pavese
La Storia – Elsa Morante
La trilogia della città di K – Agosta Kristof
La verità sul caso Harry Quebert – Joel Dicker
La versione di Barney – Mordecai Richler
L'alchimista – Paulo Coelho
L'amore ai tempi del colera – Gabriel García Márquez
L'arte della guerra – Sun Tzu
L'arte di essere felici – Arthur Schopenhauer
Le affinità elettive – Goethe
Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll
Le Avventure di Pinocchio – Collodi
Le Avventure di Sherlock Holmes – Sir Arthur Conan Doyle
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco – George R. R. Martin
Le notti bianche – Fedor Dostoevski
L'eleganza del riccio – Muriel Barbery
Lessico Familiare – Natalia Ginzburg
Lettera a un bambino mai nato – Oriana Fallaci
L'insostenibile leggerezza dell'essere – Milan Kundera
L'isola del tesoro – Robert Louis Stevenson
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte – Mark Haddon
Lolita – Vladimir Nabokov
L'ombra del vento – Carlos Ruiz Zafon
L'ombra dello scorpione – Stephen King
L'opera completa di Shakespeare
Madame Bovary – Gustave Flaubert
Mattatoio n. 5 – Kurt Vonnegut
Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
Memorie di una geisha – Arthur Golden
Middlemarch – George Eliot
Moby Dick – Herman Melville
Morty l'apprendista – Terry Pratchett
Niente di nuovo sul fronte occidentale – Remarque
Night watch – Terry Pratchett
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino – Christiane F.
Non ora, non qui – Erri De Luca
Norwegian Wood – Haruki Murakami
Notes From A Small Island – Bill Bryson
Oceano mare – Alessandro Baricco
Odissea – Omero
Oliver Twist – Charles Dickens
Opinioni di un clown – Heinrich Boll
Orgoglio e pregiudizio – Jane Austen
Pastorale americana – Philip Roth
Persuasione – Jane Austen
Piccole donne – Louisa May Alcott
Possession – AS Byatt
Preghiera per un amico – John Irving
Quel che resta del giorno – Kazuo Ishiguro
Queste oscure materie – Philip Pulman
Racconto di due città – Charles Dickens
Rebecca, la prima moglie – Daphne du Maurier
Ritorno a Brideshead – Evelyn Waugh
Se questo è un uomo – Primo Levi
Shining – Stephen King
Siddharta – Hermann Hesse
Sostiene Pereira – Tabucchi
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare – Luis Sepulveda
Suite francese – Irene Nemirovsky
Sulla strada – Jack Kerouac
Tess dei d'Urbervilles – Thomas Hardy
The Faraway Tree Collection – Enid Blyton
The Wasp Factory – Iain Banks
Tre Uomini in Barca – Jerome K. Jerome
Uccelli di rovo – Colleen McCullough
Ulisse – James Joyce
Un Uomo – Oriana Fallaci
Una città come Alice – Nevil Shute
Uomini e topi – John Steinbeck
Via col vento – Margaret Mitchell
Via dalla pazza folla – Thomas Hardy
Vita di Pi – Yann Martel
Winnie the Pooh – AA Milne
Mi sembra strano che autori come Baudelaire, Wilde o Shakespeare siano stati citati un'unica volta, così come il Diario di Anna Frank o Ulisse di Joyce - che per carità possono piacere o non piacere, ma sono comunque importanti dal punto di vista storico il primo ed il padre del modernismo inglese il secondo - mentre Harry Potter o Il Signore degli Anelli erano presenti in tutte le liste - anche qui, importantissimi per la storia del fantasy e perfino rivoluzionari, ma paragonarli a Shakespeare?
E voi, cosa ne pensate? Siete d'accordo, anche parzialmente, o ci sono grandi assenti? Fatemelo sapere nei reblog :)
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Bentrovati amici della Non Solo Libri, ecco le novità di fine settimana: 001 EDIZIONI: - CARISMA 1 (DI 4) - GANNIBAL 7 - GLI STRANI CASI DEL PROF.MUNAKATA 4 - HANA L'IRRAGGIUNGIBILE 1 - SAIYUKI 4 (DI 6) - VERSAILLES OF THE DEAD 4 BOMPIANI: - L'ARTE DEL SIGNORE DEGLI ANELLI BONELLI EDITORE: - GIORGIO CAVAZZANO UN VENEZIANO ALLA CORTE DEL FUMETTO DYNIT: - AZUR LANE - QUEEN'S ORDERS 1 - BIG GTO DELUXE BLACK EDITION 11 - BECK - MONGOLIAN CHOP SQUAD 6 NEW - IL CASTELLO INVISIBILE 5 - SAIYUKI NEW EDITION 5 - THE FLAVOR OF MELON 1 FELTRINELLI COMICS: - LA BAMBINA FILOSOFICA NIPPON SHOCK EDIZIONI: - LOSERS 3 (DI 3) - NIPPONSHOCK MAGAZINE 3 - TATSUNOKO HEROES COLLECTION BOX SALDA PRESS: - BIKINI ARMORS 1 - BUFFY THE LAST VAMPIRE SLAYER - EXTREMITY - EDIZIONE TANKOBON - GODZILLA 25 ( NORMAL E VARIANT ) - VAMPIRI - LA MASQUERADE 2 SHOCKDOM: - IQBAL SPREA: - HEAVY METAL 2 VI ASPETTIAMO!!! #fumetterianonsololibri #fumetti #manga #comics #graphicnovel #consiglidilettura (presso Non Solo Libri - Store) https://www.instagram.com/p/ClYtHRct8Rf/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Si è sempre soli, ad ogni buon conto. Pariamo cera che cola. Ma se non ci fosse una fiamma a scioglierci gli indugi, a scaldarci i cuori, o ad illuminare la stanza come un cammino, tutto sarebbe maledettamente perduto. Invece siamo ancora qui, trepidanti aspettando che qualcuno, la notte, facendo gli straordinari, inventi lo straordinario per noi.
Giorgio Anelli
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Gennaio - Marzo 2022
Film: Il potere del cane (Jane Campion) Tigers (Ronnie Sandahl) Don’t look up (Adam McKay) Il bar delle grandi speranze (George Clooney) Lasciarsi un giorno a Roma (Edoardo Leo) Nowhere special (Uberto Pasolini) Macbeth (Joel Coen) Ariaferma (Leonardo Di Costanzo) Matrix - Resurrection (Lana Wachowski) Marilyn ha gli occhi neri (Simone Godano) Nightmare Alley (Guillermo del Toro) Chi è senza peccato - The dry (Robert Connolly) Quo vadis, Aida? (Jasmila Žbanić) The Batman (Matt Reeves) Scompartimento n.6 (Juho Kuosmanen) Licorice Pizza (Paul Thomas Anderson) La vita che verrà - Herself (Phyllida Lloyd)
Serie: The house After life (3)
Libri: Ogni cosa al suo posto (Oliver Sacks) L’orto di un perdigiorno (Pia Pera) Tre anelli (Daniel Mendelsohn) Storie di libri perduti (Giorgio Van Straten) Disastri (Daniil Charms) Il centodelitti (Giorgio Scerbanenco)
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