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#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#cattedrale#chiesa#san lorenzo#luce#fascio di luce#luce divina#Viterbo#colonne#capitello#capitelli#figure#campanile#organo#navata#facciata#storia#arte#architettura#culto#archi
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Best Packers and Movers in India- Navata
Best Packers and movers in India- Navata offer best packers and movers service. Reliable offers and services with affordable price in India.Navata Packers and movers services India believes in customer satisfaction and provides services like Packers & Movers Services.
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"Insights in Motion: Explore Navata's Transportation and Logistics Blogs"
"Dive into a wealth of knowledge with Navata's collection of transportation and logistics blogs. Stay updated on industry trends, best practices, and innovative solutions that drive the future of logistics. Join us on a journey of discovery and learning."

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"Revolutionizing Warehousing: Navata's Advanced Technologies and Emerging Trends"
Explore the forefront of warehousing innovation with Navata's cutting-edge technologies and stay ahead of the curve with the latest trends. From automated storage systems to smart inventory management, discover how Navata is reshaping the future of warehousing. Dive into this comprehensive guide that unveils the advanced solutions revolutionizing logistics and highlights the key trends shaping the industry.

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Karelian Words - Cats
Kaži - cat
Kiši, kissi - kitty
Kikki - kitten
Harda - cat's neck and nape fur
Hilkottoa - for cat's eyes to glow in the dark
Hiirikaži - cat that catches a lot of mice
Hurrittoa - to purr
Hut'kat - cat's testicles
Hydristeä - to crouch, to stalk
Juormeh - stripe, cat that has stripes
Kažitreuhka - fur hat made from cat fur and worn by married women in Aunus areas
Kažind'ouhi - cat's whisker
Kažinkal'l'u - cat's bowl
Kažinkulda, kažinpiiroa - cat's feces
Kaživuo - for person or house to gain cat, for cat to birth kittens
Kezrätä - for cat to purr sleepily
Kis kis kis - sound used for calling the cat
Kisketteä - to call for cat
Kupettoa - for cat to slowly creep forward
Kynzipuu - scratching board
Käyndäloukko - cat door
Lebletteä - to lap up
Mangumine - the noise female cat does during heat
Marissa - for cat to demand food by meowing
Marmattoa - for cat to chatter
Narata - for cat to make mrow sounds
N'au - meow
Navata - for cat to meow
Palbo - cats heat time
Pesloi - blotchy cat
Purhistuo - for cat to raise its hair up, to floof up from anger
Ravista - for cat to caterwaul
Riivata - to scratch with nails
Serko - grey cat
Taloinkaži - farm cat
Töpökkä - cat with nub tail, Karelian bobtail cat
#karjal#karjalan kieli#карельский язык#karelian#karjala#karelia#karelian language#каре́льский язы́к#kariela
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A Safe Devoted Darkness
A Safe, Devoted Darkness https://ift.tt/d7Yi8zI by Rose_tortora16 (TRADUZIONE ESEGUITA SU CONSENSO DELL’AUTRICE) Hermione non credeva in cose come le auree, dopotutto aveva abbandonato la Divinazione, ma dallo spazio percepiva un brivido. Faceva pensare a un luogo infestato e contorto. La casa abbandonata alla fine del vicolo a cui non si osa avvicinarsi a Halloween. La porta della cantina che non osi aprire quando sei a casa da solo. Il sentiero boscoso che non osi attraversare di notte, anche se sarebbe la strada più veloce per tornare a casa. Lì l'attendeva solo il buio. Nell'ultima navata della biblioteca di Malfoy Manor. Words: 3, Chapters: 1/8, Language: Italiano Fandoms: Harry Potter - J. K. Rowling Rating: Explicit Warnings: No Archive Warnings Apply Categories: F/M Characters: Hermione Granger, Draco Malfoy, Harry Potter, Ginny Weasley, Ron Weasley, Susan Bones, Luna Lovegood Relationships: Hermione Granger/Draco Malfoy Additional Tags: Harry Potter Epilogue What Epilogue | EWE, Married Harry Potter/Ginny Weasley, Ron Weasley/Susan Bones - Freeform, Body Horror, Erotic Horror, Gore, Pain, Unreliable Narrator, Explicit Sexual Content, Explicit Language, Post-War, Ministry of Magic Employee Hermione Granger, Romance, Suspense, Mystery, Angst, Morally Grey, Mildly Dubious Consent, Horror via AO3 works tagged 'Hermione Granger/Draco Malfoy' https://ift.tt/CUY8mE9 October 18, 2024 at 09:59AM
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Il Monastero di Stoudios

Il Monastero di Stoudios, conosciuto anche come Stoudion, è uno dei monumenti bizantini più antichi e significativi di Costantinopoli.
Fondato nel V secolo, il monastero divenne subito un importante centro spirituale. Conosciuto per la sua rigida adesione alla regola monastica di San Basilio, il Monastero di Stoudios non solo fungeva da rifugio spirituale, ma era anche un importante centro di studi teologici e di copiatura di testi sacri. I monaci di Stoudios furono protagonisti nella difesa delle icone durante la crisi iconoclasta (VII-VIII sec).
La basilica, costruita in mattoni con un interno decorato da mosaici e affreschi, era famosa per la sua sobria bellezza e per la sua capacità di evocare un profondo senso di spiritualità. La sua architettura seguiva lo schema basilicale con una navata centrale ampia, fiancheggiata da due navate laterali, separate da file di colonne di marmo. Nel 1204, il monastero fu gravemente danneggiato dai Crociati e ristrutturato nel 1293. Raggiunse un secondo periodo di prosperità sotto l'Impero Bizantino, diventando un importante luogo di pellegrinaggio per le sue reliquie.

Dopo la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453, il Monastero di Stoudios fu trasformato in moschea nel 1555, conosciuta come İmrahor Camii. Molti elementi dell'architettura bizantina, come colonne e capitelli in marmo, furono conservati, mentre gli affreschi e i mosaici furono ricoperti per conformarsi alle pratiche islamiche.
Nel XIX secolo, un devastante terremoto colpì l'edificio, causando il crollo di gran parte della struttura. L'edificio fu completamente distrutto nel 1920 e venne abbandonato, rimanendo in tale stato per molti decenni.
Attualmente sono in corso importanti lavori di restauro. Ecco alcune foto di come si presentava nel 1936.



Foto 1: S.Teodoro Studita raffigurato due volte. A destra la facciata orientale del Monastero di Studion in una miniatura tratta dal Menologion di Basilio II di Simeone Metafraste, 985 Biblioteca Vaticana Foto 2: Questo acquerello di Antonios Manarakis raffigura il Monastero di Stoudios nel XIX secolo, quando l'edificio non era più un monastero, ma una moschea (İmrahor Camii). La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città. Scrivi una e-mail a: [email protected] Seguici anche su www.facebook.com/istanbulperitaliani
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Rosie, domani torno a Boston, ma prima di partire volevo scriverti questa lettera. Tutti i pensieri e i sentimenti che mi ribollivano dentro traboccano finalmente dalla penna; ti lascio queste poche righe perché tu non abbia la sensazione che io ti voglia in qualche modo fare pressione. Mi rendo conto che avrai bisogno di tempo per valutare quello che sto per dirti. So bene che cosa ti sta succedendo, Rosie. Tu sei la mia cara amica e io vedo chiaramente la tristezza nei tuoi occhi. So che Greg non è via per lavoro, questo fine settimana. Tu non sei mai riuscita a mentirmi. Sei negata. I tuoi occhi ti tradiscono sempre. Non fingere che tutto vada benissimo, perché io vedo che non è così. Vedo che Greg è un egosita che non ha la minima idea della fortuna che ha, e questo mi fa stare male. È l'uomo più fortunato al mondo ad avere te, Rosie, ma non ti merita e tu meriti molto di più. Ti meriti qualcuno che ti ami con tutto il cuore, qualcuno che pensi a te costantemente, qualcuno che passi ogni minuto di ogni giorno a domandarsi che cosa stai facendo, dove sei, con chi sei, se stai bene. Hai bisogno di qualcuno che ti possa aiutare a realizzare i tuoi sogni e che sia in grado di proteggerti dalle tue paure. Hai bisogno di qualcuno che ti tratti con rispetto, che ami tutto di te, soprattutto i tuoi difetti. Dovresti avere accanto qualcuno che ti possa rendere felice, davvero felice, spensieratamente felice. Qualcuno che avrebbe dovuto cogliere l'occasione di stare con te tanti anni fa invece di lasciarsi prendere dal panico e sentirsi troppo spaventato per tentare. Io non ho più paura, Rosie. Non ho paura di tentare. Ora sono certo di sapere che cosa ho provato al tuo matrimonio: gelosia. Mi sono sentito il cuore andare a pezzi nel vedere la donna che amo voltarmi le spalle e avviarsi lungo la navata al fianco di un altro uomo, un uomo con il quale lei contava di trascorrere il resto della vita. Per me è stata come una sentenza di condanna a vita: gli anni mi si stendevano davanti e io ero riuscito a dirti i miei sentimenti o a stringerti tra le braccia come avrei desiderato. Per ben due volte siamo stati l'uno accanto all'altra sull'altare, Rosie. Per ben due volte. E per ben due volte abbiamo sbagliato. Avevo bisogno che tu fossi presente il giorno del mio matrimonio, ma ero troppo stupido per capire che avevo bisogno che tu fossi la ragione del mio matrimonio. Non avrei mai dovuto permettere che le tue labbra si staccassero dalle mie, tanti anni fa a Boston. Non avrei mai dovuto allontanarmi. Non avrei dovuto lasciarmi prendere dal panico. Non avrei dovuto sprecare tutti questi anni senza di te. Dammi la possibilità di recuperare il tempo perduto. Ti amo, Rosie, e voglio stare con te, con Katie e con Josh. Per sempre. Ti prego, pensaci. Non perdere tempo con Greg. Ora tocca a noi. Smettiamola di avere paura e cogliano questa occasione. Ti prometto che ti renderò felice. Con tutto il mio amore, Alex.
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Sassuolo
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#chiesa#interno#arte#storia#religione#culto#statue#dettagli#particolari#volte#dipinto#affresco#navata#croce#sacro#duomo#Sassuolo#angeli#organo#coro#arcate
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La Cattedrale di Canterbury, dove San Tommaso Becket fu martirizzato proprio accanto alla navata, ospiterà una "Silent Disco anni '90" per due notti dall'8 al 9 febbraio. Si prevede la partecipazione di 3.000 persone. I fedeli protestano contro l'evento con veglie di preghiera all'aperto.
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e pensare che si son separati perché "siamo più puri noi" ..eheheh....
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HEELEY PARFUMS - EAU SACRÉE - Extrait de Parfum -
Look inward. In deep connection with your soul. Meditate. Let's serenity flows from within...
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La sacralità purificante dell'incenso. In divina connessione.
Qui non parla la fragranza in sé ma la sensazione di intimità e introspezione che sollecita. È un risveglio alla determinazione, a sospendere il procrastinare, a esplorare ogni angolo della mente, sondare senza timore l'ignoto.
Senti i bei pensieri dominare come dopo un'estenuante scalata e lì, in cima al tuo everest, inalare l'aria incontaminata della pace.
Ogni parola appare superflua, ogni sensazione è connessa a gesti calmi, silenti, leali, che rimuovono i veli dall'anima, la spogliano della superficialità e nella nudità originale le restituiscono una veste di serenità e pacificazione, nel conforto della purificazione, nel segno distintivo del rispetto e della devozione.
Fragranza che dice: cerca la tua essenza, abbi cura della tua anima, sollevala dagli abissi della mediocrità, dalla vacuità della vanità. Sia tempio in cui nutrire lo spirito, elogio all'amore universale, raggio di felicità che tutto sfiora e mai si estingue.
Sono al sicuro, ben conservati questi sentimenti in Eau Sacrée, fragranza che vanta una folta schiera di seguaci tra le creazioni di James Heeley.
La sacralità dell'incenso è penetrante ma la sua solennità non appartiene ad alcuna liturgia. I suoi accordi sono immediatamente evocativi, paradigmatici, espressivi di un non-luogo, nessuna navata di cattedrale o sacrestia di campagna ci accoglie, siamo in uno spazio atemporale tra passato e proiezione futuristica, dentro volteggi aromatici catartici, odori subliminali, lenitivi per la mente.
Questo extrait de parfum sprigiona il suo potente carisma attraverso la nota balsamica resinosa del labdano in perfetto accordo con il carattere erbaceo incisivo dell'olibano e la velatura speziata medicamentosa della mirra. Lo apprezzi ad occhi chiusi quel levarsi sottile sinuoso dell'incenso, è rassicurante il suo slancio meditativo, ritrovi il centro nell'evoluzione calda, soave, in equilibrio tra accenti floreali e legni ambrati, così persuasivo nelle vibrazioni verticali di spezie e muschi. Ed è pienezza il levitare dei sensi, che sfrecciano alti, altissimi.
Creata da James Heeley.
Extrait de Parfum 100 ml. Online qui
©thebeautycove @igbeautycove



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La Chiesa, edificata extra moenia su una preesistente cappella intitolata alla miracolosa Madonna delle Grazie, ed affiancata da una palazzina con giardini destinati a residenza estiva del Vescovo e dei seminaristi. Fu fatta edificare dal Vescovo Vincenzo Giustiniani (1593-1614) e svetta alta e visibile da lontano come desiderava il suo committente.
La facciata, su cui è incisa la data di costruzione 1602, è davvero originale, bizzarra ed unica nel suo genere. Ripartita in tre ordini, termina con un timpano spezzato completato dalle insegne episcopali. Sono delineate della pietra tre torri merlate poste in asse con i portali sottostanti mentre nel terzo ordine campeggia l'altorilievo della grande aquila reale ad ali spiegate con una corona regale sulla testa. La lettura dell'intera facciata evidenzia l'aquila reale che protegge il sottostante castello. La Chiesa era sotto la tutela del Vescovo la cui mitra troneggia in cima alla testa dall’aquila. Nella parte superiore la facciata è ornata da stemmi e ritratti, mentre nella parte sinistra è completata da un piccolo campanile del secolo XIX. Il particolare disegno della facciata generò il toponimo di Porta o Via dell'Aquila Grande.
La Chiesa fu ampliata e ristrutturata dal vescovo D. Cennini nel 1652, come si legge sull'arco trionfale. Gli stemmi appartengono al Vescovo Cennini, al Vescovo De Cavalieri ed alla famiglia Orsini. L’interno a navata unica con quattro cappelle laterali ha volte a vela su pilastri e soffitto piano. Tra i vari arredi ed opere d'arte che si conservano meritano particolare attenzione la pregevole tela ad olio raffigurante la Madonna delle Grazie attribuita a Giovanni Donadio di Gravina ed il bronzo del Cristo Deposto di Giuseppe Menozzi di Mantova.
Il restauro effettuato dopo i danni subiti dal terremoto del 1980 ha riportato alla luce l'arco di trionfo con i suoi capitelli ed alcuni medaglioni in pietra conferendo all'ambiente maggiore snellezza ed ampiezza.
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GIAN MARIA TOSATTI_NOw/here
Non c'è nulla che racconti il passare del tempo come la ruggine. Certo, la ruggine non ha il fascino della "madeleine" proustiana e nemmeno quello di tante opere letterarie o artistiche che hanno come oggetto il tempo e il suo trascorrere, ma ha dalla sua parte l'immediata verità dell'evidenza. Parte della bella mostra delle opere di Tosatti, “NOw/here ,esposte a Milano nello Shed del Pirelli Hangar Bicocca fino al prossimo 30 luglio, è costituita da "Ritratti 2022", titolo volutamente fuori luogo visto che i ritratti sono in realtà composizioni astratte basate su due grandi componenti materiche: l'oro e la ruggine, elementi simbolici e reali. Se l'oro è un materiale, che per così dire, non ha bisogno di presentazioni avendo in arte e, in pittura in particolare, una millenaria tradizione, (pensiamo all'arte egizia o a quella bizantina fino a Klimt, a Jeff Koons e oltre), la ruggine ha solo goduto di una certa fama con l'avvento dell'Arte Povera (Kounellis, Fabro, ecc.), ma a parte queste poche, felici esperienze, non sembra essere mai stata considerata come un elemento fondante per una corrente artistica, o per un singolo artista, dopo di allora. "La materia con la quale lavoro è il tempo" afferma Tosatti, nel video intervista in proiezione nell'atrio dello Shed, ed effettivamente la ruggine (e anche l'oro) sono primariamente modificati dal tempo. A questo proposito occorre ricordare "en passant" che Tosatti lavorò già a piene mani sul tema del tempo, proprio a Casa Bossi a Novara nel 2012, in quel "racconto che mai si è potuto scrivere", per usare le stesse parole dell’artista, che fu "Tetralogia della polvere". Per la mostra dell'Hangar, come era facile prevedere, tutto é molto spartano, con l'allestimento, fatto semplicemente di tubi industriali che sorreggono le opere. Per quanto concerne l'oro, il materiale era già stato usato da Tosatti anche per "Histoire et Destin– New Men’s Land" del 2016, quando "foderò" alcune fortificazioni nel nord della Francia, a due passi dal "Pas-de-Calais", dipartimento tristemente noto per essere la porta di ingresso di molti migranti in Francia o per il loro transito verso la Gran Bretagna. Perchè l'oro? Perché loro sono forse l'oro del mondo o perché la fortezza europea deve difendersi? Mi piace pensare invece che l'oro sia un simbolo della redenzione e quindi utilizzato solo per il suo valore fortemente simbolico. Ma la serie "Ritratti" non esaurisce tutta la mostra dello Shed, dove sono presenti anche opere in grafite e carboncino, quelle proprio che danno il titolo all'intera esposizione. Si tratta di "paesaggi astratti", geografie della mente, visioni fuori fuoco fatte di orizzonti rigorosi e di grandi capiture di grafite sfumata, cieli ipotetici dove compaiono (sinistre?) sfere bianche. Tosatti non è nuovo ad esperienze estetiche dove la meditazione sui luoghi si materializza in opere dall'ampio respiro, come è accaduto nel 2020 con "Episodio di Odessa" che faceva parte del progetto "Il mio cuore è vuoto come uno specchio” del 2018, un progetto che prende le mosse dal paesaggio desolato del lago di Kuyalnik, in Ucraina. Come per tutte le mostre allestite nello Shed e nella grande "navata" dell'Hangar Pirelli, artista, ambiente e opere, vivono una specie di simbiosi (se le opere non sono necessariamente site-specific) ed è comunque evidente che il luogo dell’esposizione, in questo caso un luogo molto molto suggestivo, carico di memoria industriale, luogo del tempo per eccellenza il tempo del lavoro, non può essere considerato un ambiente "neutro" o peggio casuale. Lo Shed modella gli artisti almeno quanto gli artisti riescano a modellare lo Shed e la stessa cosa, vale per l'Hangar in generale. Nella fattispecie, L'opera di Gian Maria Tosatti sembra fatta apposta per il luogo che non lascia spazio a divagazioni di sorta. Lo Shed è uno spazio claustrofobico dove aleggia ancora nell'aria quel tempo del lavoro che è spesso coincidente col tempo sottratto. Una mostra senza concessioni allo svago o alla svagatezza...



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10 Motivi per vedere PS: I hate you
Ho un feticismo per le serie di tradimenti, segreti, omicidi, vendette, misteri e amicizie destinate a rompersi. Ecco perché quando uscì Pretty Little Liars avevo una gran voglia di vederlo. Voglia che poi si è arenata nello scoprire che la serie occidentale contava di 7 stagioni. Troppe per i miei gusti.
Ma ecco che PS: i hate you è venuto in mio soccorso promettendomi una storia simile - ma più corta - piena di tradimenti, infedeltà e morti.
E non sono stata delusa. Anzi. Per chi cerca queste cose, la serie è perfetta. Mi ha dato esattamente quello che cercavo. Grazie.
La storia parla di 5 amiche da una vita che si ritrovano per il matrimonio di una di loro, Prae. Mentre le ragazze tutte in tiro, ridono e si divertono, rinnovando la loro amicizia parlando dei bei tempi andati e di quanto si vogliano bene, di come la vita stia cambiando ma la loro amicizia mai si disperderà... nuvole si addensano all'orizzonte:
Meen - migliore amica della sposa e damigella - gira per il luogo delle nozze cercando di non guardare troppo a lungo il suo ex Pitch (fratello della sposa) che invece non è così delicato, mentre il suo attuale ragazzo Non, si dimostra un gran maleducato litigando con chiunque gli capiti a tiro.
Inoltre lo sposo Phu arriva pure in ritardo alla cerimonia poiché impegnato a letto con un ragazzo facendoci quindi capire che è gay e domandandoci perché si sposi con Prae. E mentre i due sposini litigano percorrendo la navata tu spettatore ti senti arrivare la botta da dietro il collo: al solito video della coppia innamorata infatti, viene invece mandato in onda un sex tape della sposa che non regge alla vergogna e sviene.
Mandato a monte il matrimonio inizia la caccia alle streghe: quel video era in mano alle 5 ragazze ergo solo una di loro avrebbe potuto mostrarlo oggi davanti a tutti. Ma chi? Chi odia Prae a tal punto da farle questo?
Tra i vari sospettati viene fatto il nome di Pal - facendoci intuire che le Braz ( come le chiamo io) in realtà fossero di più - ma ci viene detto dalle ragazze, con molta soddisfazione da parte loro, che è morta da anni. E già qui sospettavo che l'avessero fatta secca loro
Il mistero viene presto risolto però, poiché trovano la chiavetta con il video incriminato dentro la borsa di Meen. Ma come?! Meen?! la migliore amica di Prae?
Senza sentir ragioni ( manco quelle della logica ) le ragazze accusano tutte la giovane che si proclama innocente. Ma è troppo tardi: Prae, sentendosi tradita dalla persona più cara che aveva, prende il suo bouquet e si lancia dalla finestra, suicidandosi.
Sconvolte le ragazze incolpano Meen che però non vuole accettare la colpevolezza. Indagherà lei su chi possa aver fatto questo a Prae e chi abbia voluto incastrarla. Quello che Meen non sa però è che più scaverà nella vicenda e più torbida essa diventerà.
Perché vederla? (ci saranno spoiler)
PER I PERSONAGGI
Meen, Prae, Pitch, Non... tutti i personaggi di questa serie sono terribilmente umani e credibili. Stronzi, egoisti, ipocriti. Reagiscono a quello che la vita gli mette davanti con un incredibile naturalismo:
quando Saras spinge la moglie del suo amante giù per le scale mandandola in coma - e alzando il suo record di morti a 2 - buon senso vuole che chiami l'ambulanza. Che si preoccupi. Che faccia qualcosa. Ed invece, terrorizzata dalle conseguenze del suo gesto, fugge, lasciando la donna esamine a terra. E' un comportamento da stronzi ma è un atteggiamento credibile.
Questo è solo un esempio. Ma da l'idea di come si comportino i personaggi di questa serie: non sono cattivi... ma per salvarsi il culo sono disposti a lasciarti morire dissanguato. Pensano solo a loro stessi, sono incapaci di assumersi le proprie responsabilità e sono terribilmente bugiardi.
Devo essere sincera: da una parte ho amato questi characters per essere così diversi dai soliti personaggi dei drama, sempre buoni e giusti. Sono stati una ventata di aria fresca. Dall'altra li ho odiati per farla sempre franca e ho sperato che venissero arrestati tutti!
2) L'AMICIZIA DELLE RAGAZZE
Credo che la definizione più giusta per loro sia " amicizia tossica". A prima vista l'amicizia tra le ragazze sembra sincera e autentica ma più va avanti la serie e più ti accorgi della verità.
Non è un caso se il "marito" di Prae indicava il gruppo dell'amiche della "moglie" come un nido di vipere.
E' interessante e sconcertante vedere la realtà di questa fratellanza venire poco a poco a mancare davanti al peso dei segreti, vendette e bugie.
Ne è un esempio Wanwan che va a letto con il fidanzato di Meen da anni e che una volta scoperta anziché ammettere il tradimento di fronte all'amica, ribalta la frittata in un modo magistrale, accusando d'indecisione la cornuta e sentendosi pienamente in diritto di tradire Meen in quanto dalla morte di Prae non erano più amiche.
Per essere delle grandi amiche come dicevano di essere, non ci mettono mezzo secondo ad accusare Meen della morte di Prae ed ad escluderla dal gruppo, come non si fanno remore nel tradire la loro amicizia se i loro interessi sono in pericolo. O i loro segreti rischiano di essere scoperti.
Poiché il loro modus operandi è quello di fare cazzate e poi inventarsi altre cazzate per coprire quelle di prima, sono così terrorizzate dall'essere scoperte che s'accusano a vicenda, litigano, non si fidano una dell'altra ( e come potrebbero) rendendo il legame tra loro instabile e terribilmente fragile.
Ma d'altronde un amicizia che nasconde un omicidio, dove vuoi che vada?!
3) IL BACKGROUND
La serie compie poi uno sforzo nel contestualizzare i comportamenti dei personaggi, soprattutto quello delle ragazze. Non sono stronze o egoiste perché sì ma poiché frutto di un educazione e proveniente da famiglie che dire disagiate è fargli un complimento.
Tra figli illegittimi, pedofilia, violenza su minore, segregazione, ossessione e aspettative troppo alte, le protagoniste si rivelano essere il frutto di tutto questo e ciò spiega molte loro condotte.
Un esempio tra tutti è proprio Prae, la sposina.
Cresciuta dalla madre con l'ansia di essere la migliore e messa in perenne competizione con il fratello Pitch, la ragazza si mostra disperata e angosciata nel tentativo di soddisfare le aspettative della madre. Aspettative che puntualmente non soddisfa.
Questo poi spiega perché minacci il fidanzato, ricatti giornalisti o chiuda occhio sui crimini che vede, anche quelli che accadono a persone che conosce: troppo preoccupata di soddisfare la madre e del suo futuro, Prae sceglie la "strada facile" del non avere problemi salvo poi disperarsi poiché presa dai sensi di colpa. Prende farmaci, non dorme, va dallo psicologo, soffre d'ansia....
La ragazza è solo un esempio di come PS: I hate you racconta le sue protagoniste mostrandole non solo umane e fallaci ma intrecciando per loro un contesto che chiarisca i loro comportamenti.
4) LE EVOLUZIONI
Quando la serie inizia i personaggi sono ormai posizionati nella loro caratterizzazione. Tu sai che il fidanzato di Meen tradisce la sua ragazza con la sua amica Wanwan. E ti fai l'idea che sia uno stronzo. Salvo che durante la serie compie un evoluzione inaspettata e molto gradita che mi ha stupito assai.
Stesso discorso per altri personaggi che crescono, cambiano, scendono a patti con i loro errori e cercano di cambiare. Magari inciampano nelle vecchie abitudini di mentire ecc ecc ma vedi che stanno piano piano percorrendo la strada giusta.
La cosa meravigliosa è che per un personaggio sulla via della redenzione ce ne sono altri 2 o 3 che cadono sempre più nella disperazione. La loro è un evoluzione al contrario dove continuano imperterriti sulla strada della menzogna e della vendetta, soffrendo come bestie e rimanendo bloccati tristemente nei loro errori.
5) LA COPPIA BL
In questo marasma di vendette, tradimenti e amicizie sottili come carta velina, c'è spazio anche per l'amore.
Nella serie ci sono varie coppie ma la mia preferita è stata quella BL: Phu e Khun formano una coppia divertente e innamorata nonché la coppia più sana di tutte. Niente segreti, cazzate, rimpianti o cattiverie. Solo due ragazzi che prima si piacciono, poi si amano, litigano e poi stanno assieme. La cosa più naturale di sempre. Poi amavo le interazioni al vetriolo tra loro due e Meen. XD
Sulle altre relazioni ci sarebbe da scriverci trattati psicologici quindi non le tocco nemmeno.
6) I TEMI TRATTATI
PS: I hate you porta in scena svariate tematiche. Oltre all'amicizia tossica, all'umanità, alla fiducia, alla distinzione tra bene e male fino ad arrivare all'amore filiale... la serie tocca altri temi importanti:
Dall'amore gay avversato dalle famiglie, alla reputazione da mantenere a tutti i costi, dallo stupro, al consenso durante l'atto sessuale fino ad arrivare al classico ":- se ti vesti come una battona è ovvio che la gente poi ti tratta come tale".
Dall'accettazione della famiglia - come si è visto con Prae - alla convinzione che qualsiasi atto sia lecito per difendere i propri interessi.
E mi è piaciuto come la serie abbia affrontato tali questioni: senza che fossero predominanti ma mantenendo un importanza rilevante per tutta la storia.
7) PITCH E WANWAN
Questi due sono i personaggi che, per un verso o per un altro, ho trovato i più interessanti di tutti.
Partendo da Pitch. Pitch è il fratello di Prae ed ex fidanzato - ancora innamoratissimo dopo anni - di Meen. L'esser ancora infatuato della migliore amica della sorella non lo trattiene però dall'andare a letto con praticamente chiunque respiri, salvo poi giurare eterno amore a Meen. Ma d'altronde non esistono santi.
La cosa meravigliosa di Pitch avviene nel finale - occhio che è spoiler - dove succede il colpo di scena più grande di tutti. Durante la serie io avevo annusato che c'era qualcosa che non andava in lui: la sorella si ammazza dopo un sex tape mandato in mondovisione e tu non fai una piega?! non indaghi? non cerchi di capire chi potesse odiarla così tanto? Pitch infatti è devastato della morte di Prae quanto me quando non trovo gli estathè al limone al supermercato.
E quando nel finale Meen scopre che è stato Pitch a mandare il video di Win a Wanwan e che quindi c'era lui dietro a tutto e te lo vedi con il sorrisetto allo psicopatico, essere contento di fronte al cadavere della sorella, capisci che forse il ragazzo qualche problemino ce l'ha.
Il rapporto infatti tra Meen, Pitch e Prae è meravigliosamente complesso e il personaggio di Pitch si è rivelato lo psicopatico eroe che questa serie meritava: sia lui che la sorella erano innamorati di Meen e Prae negli anni, ha fatto di tutto perché Meen e il fratello stessero separati. Pitch era perfettamente a conoscenza della stronzaggine della sorella e l'odio montato dopo avergli tolto Meen con la scusa dell'amicizia, lo ha poi portato agli eventi che vediamo nella serie. #capolavoro
E poi c'è Wanwan. Tra le ragazze credo che sia quella più complessa e interessante:
il padre si suicida quando lei e il fratello sono giovani. Al fratello viene ammazzata la fidanzata - la Pal uccisa dalle protagoniste - e lui tenta il suicidio. Non prima di esser violentato e di avere anche un video a casa di Prae che mostra la cosa. Sopravvive al suicidio ma rimane in coma vegetativo. La madre, per avere i soldi del marito morto, tiene il ragazzo in coma e non gli permette di svegliarsi mentre passa il tempo a bere vino e scialacquare i soldi di famiglia.
Wanwan si ritrova dunque a gestire l'azienda di famiglia, una madre testa di ca..zo e un fratello in coma.
Non è quindi una sorpresa che lei sia quella delle ragazze, più tosta e implacabile. Mentre le altre ondeggiano nei sensi di colpa e colpevolezza, avendo magari qualche dubbio o rimorso, Wanwan va avanti come un treno.
Non è mai colpa sua ma sempre degli altri: è colpa di Meen se il suo fidanzato la tradiva con lei. E' colpa di Pal per essere stronza e quindi si meritava la morte. E' sempre l' errore di altre persone, mai la sua. Nemmeno quando Meen scopre che è stata lei a mettere il video al matrimonio di Prae, Wanwan si sente un minimo colpevole. Anzi... se messa all'angolo per le sue cattiverie rigira la frittata chiedendo alle altre se pensano di essere loro le buone della storia.
E' sicuramente un personaggio interessante e complesso.
8) I COLPI DI SCENA
PS: I Hate You presenta un botto di colpi di scena, soprattutto verso il finale. Alcuni li vedi arrivare da lontano e poiché ti è stato dato qualche indizio - ma non troppi - la sua realizzazione è dannatamente soddisfacente.
Altri invece sono totalmente inaspettati e ancora oggi mi riesce difficile crederci che siano accaduti. E' davvero difficile iniziare la serie e capire come finirà e cosa accadrà ed ho adorato questa cosa.
9) SARAS
La Braz bionda - nome datogli inizialmente per distinguerla dalle altre - è un personaggio che parte in sordina. Delle ragazze forse è la meno sveglia e macchiavellica ed è forse proprio questa mancanza a renderla presente in questa lista.
Meen, Prae, Wanwan e May sono ragazze intelligenti, preparate e pronte a tutto. Complottano, ordiscono, manipolano, minacciano chiunque si metta nella loro strada mentre Saras - e anche May dai - sono quelle più ingenue.
Questa sua "ingenuità" è ciò che la distingue dalle altre ed è anche quello che la salverà.
All'inizio non mi piaceva -saperla l'amante di un uomo sposato non mi invogliava ad amarla - ma piano piano l'ho rivalutata. Non è una santa manco lei - arrivando a quota 3 omicidi prima dei quarant'anni - ma ho apprezzato la sua voglia di cambiare e di lasciarsi il passato alle spalle, troppo gravata dai segreti e bugie che per anni ha portato sulle spalle.
10) IL FINALE
Raramente ho trovato un finale più bello e perfetto di questo.
Poetico quasi.
Potrei premiare questa serie solo per il finale karmico.
Perché per quanto le nostre ragazze siano la protagoniste della vicenda, la serie ci ricorda che il karma è una gran brutta bestia e che le cose cattive che fai...prima o poi tornano a galla. Soprattutto se non hai mai accettato la responsabilità dei tuoi errori.
Ed ecco che Prae si ammazza buttandosi dalla finestra come lei, anni prima, aveva ordinato alle altre ragazze di buttare dalla finestra Pal per ucciderla.
May, rimasta intrappolata in un pericoloso gioco con un violentatore, finisce ammazzata dalla madre di Wanwan.
Wanwan stessa, dopo aver rovinato il matrimonio di Prae, finisce pazza al suo di matromonio, abbandonata dalle amiche e scompare dopo aver ammazzato il fratello in coma ed aver affogato la madre. Chi di matrimonio ferisce di matrimonio perisce
Meen si rende conto di aver sposato uno psicopatico che l'ha voluta perlopiù come giocattolino da strappare alla sorella che per vero amore.
E Saras... lei si salva.
Lei si salva perché è stata l'unica delle cinque a confessare una parte dei suoi crimini. Lei si è presa delle responsabilità, ha ammesso i suoi errori e va in prigione con il sorriso perché finalmente è libera dalle bugie del passato. Voleva cambiare, lasciarsi alle spalle quella vita incerta e perennemente nel terrore di essere scoperta ed è stata abbastanza coraggiosa per farlo.
Non è una sorpresa dunque che nel finale lei si è dietro le sbarre...ma è l'unica delle cinque a sorridere.
VEDETEVI QUESTA SERIE!
VOTO: 8.6
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