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Horóscopo Diario Zodiaco Hoy, tarot do futuro amor para solteiros
Lector de tarot honesto y experimentado, numerólogo, metafísico. Predigo el futuro, miro a través de los eventos del pasado, encuentro las causas y consecuencias de los eventos. Ayudo a tomar la decisión correcta en situaciones difíciles. Doy una descripción clara del carácter y cualidades de cualquier persona. No invento, no fantaseo, no engaño, grabo consultas en video.
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Best Packers and Movers in India- Navata
Best Packers and movers in India- Navata offer best packers and movers service. Reliable offers and services with affordable price in India.Navata Packers and movers services India believes in customer satisfaction and provides services like Packers & Movers Services.
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"Insights in Motion: Explore Navata's Transportation and Logistics Blogs"
"Dive into a wealth of knowledge with Navata's collection of transportation and logistics blogs. Stay updated on industry trends, best practices, and innovative solutions that drive the future of logistics. Join us on a journey of discovery and learning."
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"Revolutionizing Warehousing: Navata's Advanced Technologies and Emerging Trends"
Explore the forefront of warehousing innovation with Navata's cutting-edge technologies and stay ahead of the curve with the latest trends. From automated storage systems to smart inventory management, discover how Navata is reshaping the future of warehousing. Dive into this comprehensive guide that unveils the advanced solutions revolutionizing logistics and highlights the key trends shaping the industry.
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Karelian Words - Cats
Kaži - cat
Kiši, kissi - kitty
Kikki - kitten
Harda - cat's neck and nape fur
Hilkottoa - for cat's eyes to glow in the dark
Hiirikaži - cat that catches a lot of mice
Hurrittoa - to purr
Hut'kat - cat's testicles
Hydristeä - to crouch, to stalk
Juormeh - stripe, cat that has stripes
Kažitreuhka - fur hat made from cat fur and worn by married women in Aunus areas
Kažind'ouhi - cat's whisker
Kažinkal'l'u - cat's bowl
Kažinkulda, kažinpiiroa - cat's feces
Kaživuo - for person or house to gain cat, for cat to birth kittens
Kezrätä - for cat to purr sleepily
Kis kis kis - sound used for calling the cat
Kisketteä - to call for cat
Kupettoa - for cat to slowly creep forward
Kynzipuu - scratching board
Käyndäloukko - cat door
Lebletteä - to lap up
Mangumine - the noise female cat does during heat
Marissa - for cat to demand food by meowing
Marmattoa - for cat to chatter
Narata - for cat to make mrow sounds
N'au - meow
Navata - for cat to meow
Palbo - cats heat time
Pesloi - blotchy cat
Purhistuo - for cat to raise its hair up, to floof up from anger
Ravista - for cat to caterwaul
Riivata - to scratch with nails
Serko - grey cat
Taloinkaži - farm cat
Töpökkä - cat with nub tail, Karelian bobtail cat
#karjal#karjalan kieli#карельский язык#karelian#karjala#karelia#karelian language#каре́льский язы́к#kariela
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Battistello Caracciolo, Madonna dei marinai (1634), soffitto della navata, Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, Napoli.
#battistello caracciolo#napoli#naples#art history#art#campania#17th century#seicento#naples churches
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A Safe Devoted Darkness
A Safe, Devoted Darkness https://ift.tt/d7Yi8zI by Rose_tortora16 (TRADUZIONE ESEGUITA SU CONSENSO DELL’AUTRICE) Hermione non credeva in cose come le auree, dopotutto aveva abbandonato la Divinazione, ma dallo spazio percepiva un brivido. Faceva pensare a un luogo infestato e contorto. La casa abbandonata alla fine del vicolo a cui non si osa avvicinarsi a Halloween. La porta della cantina che non osi aprire quando sei a casa da solo. Il sentiero boscoso che non osi attraversare di notte, anche se sarebbe la strada più veloce per tornare a casa. Lì l'attendeva solo il buio. Nell'ultima navata della biblioteca di Malfoy Manor. Words: 3, Chapters: 1/8, Language: Italiano Fandoms: Harry Potter - J. K. Rowling Rating: Explicit Warnings: No Archive Warnings Apply Categories: F/M Characters: Hermione Granger, Draco Malfoy, Harry Potter, Ginny Weasley, Ron Weasley, Susan Bones, Luna Lovegood Relationships: Hermione Granger/Draco Malfoy Additional Tags: Harry Potter Epilogue What Epilogue | EWE, Married Harry Potter/Ginny Weasley, Ron Weasley/Susan Bones - Freeform, Body Horror, Erotic Horror, Gore, Pain, Unreliable Narrator, Explicit Sexual Content, Explicit Language, Post-War, Ministry of Magic Employee Hermione Granger, Romance, Suspense, Mystery, Angst, Morally Grey, Mildly Dubious Consent, Horror via AO3 works tagged 'Hermione Granger/Draco Malfoy' https://ift.tt/CUY8mE9 October 18, 2024 at 09:59AM
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Il Monastero di Stoudios
Il Monastero di Stoudios, conosciuto anche come Stoudion, è uno dei monumenti bizantini più antichi e significativi di Costantinopoli.
Fondato nel V secolo, il monastero divenne subito un importante centro spirituale. Conosciuto per la sua rigida adesione alla regola monastica di San Basilio, il Monastero di Stoudios non solo fungeva da rifugio spirituale, ma era anche un importante centro di studi teologici e di copiatura di testi sacri. I monaci di Stoudios furono protagonisti nella difesa delle icone durante la crisi iconoclasta (VII-VIII sec).
La basilica, costruita in mattoni con un interno decorato da mosaici e affreschi, era famosa per la sua sobria bellezza e per la sua capacità di evocare un profondo senso di spiritualità. La sua architettura seguiva lo schema basilicale con una navata centrale ampia, fiancheggiata da due navate laterali, separate da file di colonne di marmo. Nel 1204, il monastero fu gravemente danneggiato dai Crociati e ristrutturato nel 1293. Raggiunse un secondo periodo di prosperità sotto l'Impero Bizantino, diventando un importante luogo di pellegrinaggio per le sue reliquie.
Dopo la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453, il Monastero di Stoudios fu trasformato in moschea nel 1555, conosciuta come İmrahor Camii. Molti elementi dell'architettura bizantina, come colonne e capitelli in marmo, furono conservati, mentre gli affreschi e i mosaici furono ricoperti per conformarsi alle pratiche islamiche.
Nel XIX secolo, un devastante terremoto colpì l'edificio, causando il crollo di gran parte della struttura. L'edificio fu completamente distrutto nel 1920 e venne abbandonato, rimanendo in tale stato per molti decenni.
Attualmente sono in corso importanti lavori di restauro. Ecco alcune foto di come si presentava nel 1936.
Foto 1: S.Teodoro Studita raffigurato due volte. A destra la facciata orientale del Monastero di Studion in una miniatura tratta dal Menologion di Basilio II di Simeone Metafraste, 985 Biblioteca Vaticana Foto 2: Questo acquerello di Antonios Manarakis raffigura il Monastero di Stoudios nel XIX secolo, quando l'edificio non era più un monastero, ma una moschea (İmrahor Camii). La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città. Scrivi una e-mail a: [email protected] Seguici anche su www.facebook.com/istanbulperitaliani
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Sassuolo
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#chiesa#interno#arte#storia#religione#culto#statue#dettagli#particolari#volte#dipinto#affresco#navata#croce#sacro#duomo#Sassuolo#angeli#organo#coro#arcate
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Rosie, domani torno a Boston, ma prima di partire volevo scriverti questa lettera. Tutti i pensieri e i sentimenti che mi ribollivano dentro traboccano finalmente dalla penna; ti lascio queste poche righe perché tu non abbia la sensazione che io ti voglia in qualche modo fare pressione. Mi rendo conto che avrai bisogno di tempo per valutare quello che sto per dirti. So bene che cosa ti sta succedendo, Rosie. Tu sei la mia cara amica e io vedo chiaramente la tristezza nei tuoi occhi. So che Greg non è via per lavoro, questo fine settimana. Tu non sei mai riuscita a mentirmi. Sei negata. I tuoi occhi ti tradiscono sempre. Non fingere che tutto vada benissimo, perché io vedo che non è così. Vedo che Greg è un egosita che non ha la minima idea della fortuna che ha, e questo mi fa stare male. È l'uomo più fortunato al mondo ad avere te, Rosie, ma non ti merita e tu meriti molto di più. Ti meriti qualcuno che ti ami con tutto il cuore, qualcuno che pensi a te costantemente, qualcuno che passi ogni minuto di ogni giorno a domandarsi che cosa stai facendo, dove sei, con chi sei, se stai bene. Hai bisogno di qualcuno che ti possa aiutare a realizzare i tuoi sogni e che sia in grado di proteggerti dalle tue paure. Hai bisogno di qualcuno che ti tratti con rispetto, che ami tutto di te, soprattutto i tuoi difetti. Dovresti avere accanto qualcuno che ti possa rendere felice, davvero felice, spensieratamente felice. Qualcuno che avrebbe dovuto cogliere l'occasione di stare con te tanti anni fa invece di lasciarsi prendere dal panico e sentirsi troppo spaventato per tentare. Io non ho più paura, Rosie. Non ho paura di tentare. Ora sono certo di sapere che cosa ho provato al tuo matrimonio: gelosia. Mi sono sentito il cuore andare a pezzi nel vedere la donna che amo voltarmi le spalle e avviarsi lungo la navata al fianco di un altro uomo, un uomo con il quale lei contava di trascorrere il resto della vita. Per me è stata come una sentenza di condanna a vita: gli anni mi si stendevano davanti e io ero riuscito a dirti i miei sentimenti o a stringerti tra le braccia come avrei desiderato. Per ben due volte siamo stati l'uno accanto all'altra sull'altare, Rosie. Per ben due volte. E per ben due volte abbiamo sbagliato. Avevo bisogno che tu fossi presente il giorno del mio matrimonio, ma ero troppo stupido per capire che avevo bisogno che tu fossi la ragione del mio matrimonio. Non avrei mai dovuto permettere che le tue labbra si staccassero dalle mie, tanti anni fa a Boston. Non avrei mai dovuto allontanarmi. Non avrei dovuto lasciarmi prendere dal panico. Non avrei dovuto sprecare tutti questi anni senza di te. Dammi la possibilità di recuperare il tempo perduto. Ti amo, Rosie, e voglio stare con te, con Katie e con Josh. Per sempre. Ti prego, pensaci. Non perdere tempo con Greg. Ora tocca a noi. Smettiamola di avere paura e cogliano questa occasione. Ti prometto che ti renderò felice. Con tutto il mio amore, Alex.
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La Cattedrale di Canterbury, dove San Tommaso Becket fu martirizzato proprio accanto alla navata, ospiterà una "Silent Disco anni '90" per due notti dall'8 al 9 febbraio. Si prevede la partecipazione di 3.000 persone. I fedeli protestano contro l'evento con veglie di preghiera all'aperto.
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e pensare che si son separati perché "siamo più puri noi" ..eheheh....
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HEELEY PARFUMS - EAU SACRÉE - Extrait de Parfum -
Look inward. In deep connection with your soul. Meditate. Let's serenity flows from within...
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La sacralità purificante dell'incenso. In divina connessione.
Qui non parla la fragranza in sé ma la sensazione di intimità e introspezione che sollecita. È un risveglio alla determinazione, a sospendere il procrastinare, a esplorare ogni angolo della mente, sondare senza timore l'ignoto.
Senti i bei pensieri dominare come dopo un'estenuante scalata e lì, in cima al tuo everest, inalare l'aria incontaminata della pace.
Ogni parola appare superflua, ogni sensazione è connessa a gesti calmi, silenti, leali, che rimuovono i veli dall'anima, la spogliano della superficialità e nella nudità originale le restituiscono una veste di serenità e pacificazione, nel conforto della purificazione, nel segno distintivo del rispetto e della devozione.
Fragranza che dice: cerca la tua essenza, abbi cura della tua anima, sollevala dagli abissi della mediocrità, dalla vacuità della vanità. Sia tempio in cui nutrire lo spirito, elogio all'amore universale, raggio di felicità che tutto sfiora e mai si estingue.
Sono al sicuro, ben conservati questi sentimenti in Eau Sacrée, fragranza che vanta una folta schiera di seguaci tra le creazioni di James Heeley.
La sacralità dell'incenso è penetrante ma la sua solennità non appartiene ad alcuna liturgia. I suoi accordi sono immediatamente evocativi, paradigmatici, espressivi di un non-luogo, nessuna navata di cattedrale o sacrestia di campagna ci accoglie, siamo in uno spazio atemporale tra passato e proiezione futuristica, dentro volteggi aromatici catartici, odori subliminali, lenitivi per la mente.
Questo extrait de parfum sprigiona il suo potente carisma attraverso la nota balsamica resinosa del labdano in perfetto accordo con il carattere erbaceo incisivo dell'olibano e la velatura speziata medicamentosa della mirra. Lo apprezzi ad occhi chiusi quel levarsi sottile sinuoso dell'incenso, è rassicurante il suo slancio meditativo, ritrovi il centro nell'evoluzione calda, soave, in equilibrio tra accenti floreali e legni ambrati, così persuasivo nelle vibrazioni verticali di spezie e muschi. Ed è pienezza il levitare dei sensi, che sfrecciano alti, altissimi.
Creata da James Heeley.
Extrait de Parfum 100 ml. Online qui
©thebeautycove @igbeautycove
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Entro in questo amore come in una cattedrale,
come in un ventre oscuro di balena.
Mi risucchia un’eco di mare, e dalle grandi volte
scende un corale antico che è fuso alla mia voce.
Tu, scelto a caso dalla sorte, ora sei l’unico,
il padre, il figlio, l’angelo e il demonio.
Mi immergo a fondo in te, il più essenziale abbraccio,
e le tue labbra restano evanescenti sogni.
Prima di entrare nella grande navata,
vivevo lieta, ero contenta di poco.
Ma il tuo fascio di luce, come un’immensa spada,
relega nel nulla tutto quanto non sei.
Maria Luisa Spaziani
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La Chiesa, edificata extra moenia su una preesistente cappella intitolata alla miracolosa Madonna delle Grazie, ed affiancata da una palazzina con giardini destinati a residenza estiva del Vescovo e dei seminaristi. Fu fatta edificare dal Vescovo Vincenzo Giustiniani (1593-1614) e svetta alta e visibile da lontano come desiderava il suo committente.
La facciata, su cui è incisa la data di costruzione 1602, è davvero originale, bizzarra ed unica nel suo genere. Ripartita in tre ordini, termina con un timpano spezzato completato dalle insegne episcopali. Sono delineate della pietra tre torri merlate poste in asse con i portali sottostanti mentre nel terzo ordine campeggia l'altorilievo della grande aquila reale ad ali spiegate con una corona regale sulla testa. La lettura dell'intera facciata evidenzia l'aquila reale che protegge il sottostante castello. La Chiesa era sotto la tutela del Vescovo la cui mitra troneggia in cima alla testa dall’aquila. Nella parte superiore la facciata è ornata da stemmi e ritratti, mentre nella parte sinistra è completata da un piccolo campanile del secolo XIX. Il particolare disegno della facciata generò il toponimo di Porta o Via dell'Aquila Grande.
La Chiesa fu ampliata e ristrutturata dal vescovo D. Cennini nel 1652, come si legge sull'arco trionfale. Gli stemmi appartengono al Vescovo Cennini, al Vescovo De Cavalieri ed alla famiglia Orsini. L’interno a navata unica con quattro cappelle laterali ha volte a vela su pilastri e soffitto piano. Tra i vari arredi ed opere d'arte che si conservano meritano particolare attenzione la pregevole tela ad olio raffigurante la Madonna delle Grazie attribuita a Giovanni Donadio di Gravina ed il bronzo del Cristo Deposto di Giuseppe Menozzi di Mantova.
Il restauro effettuato dopo i danni subiti dal terremoto del 1980 ha riportato alla luce l'arco di trionfo con i suoi capitelli ed alcuni medaglioni in pietra conferendo all'ambiente maggiore snellezza ed ampiezza.
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fiera
oggi c'era il sole alle 15 d'autunno, quel sole che rende giallograno il muro, accende l'asfalto, ripassa due, tre, quattro volte d'azzurro il cielo, lascia il pennello mangia una castagna e ricomincia
allora sono uscita ho preso un tulipano che pareva un bacetto e ho guidato fino alla pietra di mamma
ho cambiato i fiori, ho messo il mio fiore, ho accarezzato la foto ho accarezzato la foto ho riposizionato il fiore ho accarezzato la foto ho accarezzato la foto son andata via. due, tre volte d'azzurro il cielo
poco più in là son passata avanti l'abbazia del funerale, ho parcheggiato, sono scesa pure lì
ho attraversato la navata, piccola vuota. anche lì arrivava il sole nell'antro buio delle sedute, fin ai ciclamini ai piedi dell'altare, alla panca dove stavamo noi. mi sono seduta allo stesso posto d'allora, accanto alla colonna ghiaccia come il tremore e ho pianto
piangevo e pensavo che ho sempre tanto paura a parlare davanti a tutti, io non voglio non mi piace, sono timida, emotiva, non performativa tutti i nomi possibili, ma evito, sto nascosta, davanti al pubblico io sto nascosta. mi tireranno con i buoi per farmi parlar su di un palco, e parlerò male, incespicherò, non ricorderò il mio nome, perderò il filo, mai prenderò la parola, avanti a un gruppo di persone son quella che ascolta, rimane zitta ma ascolta, segna, appunta, c'è in tutta sé, solo che non parla.
ho pensato, penso, pensa che io, che tu quel giorno, io davanti a tutte quante le persone sono uscita da quella panca, sono uscita da mia sorella, da mio padre, ho aggirato la bara con sopra gli iris e con dentro mia madre, con sopra la foto di lei che mi sorride dal mare di scogli, son salita all'ambone ho aperto il libro mio e ho parlato.
ho letto, ho fatto uscire la voce, ho parlato. ho letto la poesia più lunga del mondo, l'ho letta fino alla fine ho superato i singulti come scalini colossi di pietra, sono arrivata fino alla fine ho detto mano destra mano sinistra ho detto mare ho detto lucciole ho detto gelsomini ho detto fuoco ho detto cani gatti ho detto divinità ho detto inesauribile e ho detto ringraziare
ho detto desidero
ho fatto rimbombare il suono nella mia cassetta toracica dentro l'aria dell'abbazia tra la gente e il buio degli sguardi che sentivo e non vedevo, sentivo tutti e non erano paura, erano, e basta. la voce stava lì correva come fiume tra le scanalature le colonne i petali l'invisibile la non luce. Forza sovrumana che mi ha trascinato, la invoco spesso da allora, io l'ho tirata fuori lei m'ha tirato fuori. tutto potere in tutta la fragilità possibile d'un momento lungo quanto una vita-figlia.
Allora perché piangi, qui sulla panca d'una chiesa vuota alle 16 di pomeriggio d'autunno con il sole che ripassa l'azzurro, dice la candela unica accesa che frizza mentre singhiozzo
piango perché, ora che sono seduta qui, so che lì sentivo che mamma sarebbe stata fiera di me, ancora sentivo che poteva essere vero, che era verosimile, esistente, la fierezza, che la morte un poco era finta, perché ancora non era passato questo tempo in mezzo.
ora sta passando il tempo in mezzo, per questo piango
era come l'ultima poesia recitata in piedi sulla seggiola un giorno qualsiasi meraviglioso di festa
(sii fiera, invece, anzi sii fiè, così non è mai imperfetto, così non è mai passato)
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