#mondi immaginari
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pier-carlo-universe · 16 days ago
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Il Lascito di Calvin Idol: La Caccia del Falco – Un'avventura epica e misteriosa. Recensione di Alessandria today
Calvin Idol ci guida in un viaggio indimenticabile tra magia, leggende e coraggio.
Calvin Idol ci guida in un viaggio indimenticabile tra magia, leggende e coraggio. Recensione: “Il Lascito: La Caccia del Falco”, scritto da Calvin Idol, è un romanzo fantasy che combina magistralmente avventura, mistero e profondità emotiva. Attraverso una narrazione immersiva, Idol dipinge un mondo intriso di antiche leggende e segreti, portando il lettore in un viaggio epico che esplora temi…
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canesenzafissadimora · 9 months ago
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La fotografia non è pura duplicazione o un cronometro dell'occhio che ferma il mondo fisico, ma è un linguaggio nel quale la differenza fra riproduzione e interpretazione, esiste consistentemente e dà luogo a un'infinità di mondi immaginari.
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Luigi Ghirri
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resalioo · 10 months ago
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F. è una ragazza dal cuore inquieto, curiosa del mondo e delle persone, ha un'anima libera. Zaino in spalla e si parte, sempre pronta ad esplorare nuovi angoli del mondo, tra paesaggi mozzafiato e culture diverse. La sua anima vibrante trova nutrimento nell'arte: visita mostre con entusiasmo, perdendosi tra pennellate di colore e sculture evocative.
Nelle sue vene scorre una melodia inarrestabile che fa ascoltare a pochi. Canta e balla anche se non le riesce benissimo, ma la fa sentire libera, dando vita ad emozioni che si intrecciano con le note. Il suo talento si manifesta anche nel dipingere, dove linee delicate prendono vita su carta, raccontando storie fantastiche e mondi immaginari.
F. è un vortice di energia e passione, istintiva, fugace, diretta e molto dura con sé stessa e la vita. Una musa ispirata dalla bellezza, anche se complicata, del mondo che la circonda. La sua vitalità contagiosa e il suo entusiasmo per la vita sono una fonte di ispirazione per chiunque la incontri. può destare fastidio la sua irrefrenabile voglia di sapere, di ironizzare anche su cose difficili, ma preferisce il sorriso rispetto ad una tremenda tristezza che molto spesso già si porta dentro.
F. si stupisce ancora per le piccole cose, per i fiori che sbocciano a primavera, per delle carezze date con spontaneità e per un'accurata e sensibile sincerità.
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solosepensi · 1 year ago
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Spesso mi sono perso in mondi immaginari, scenari surreali in cui la vita scorreva come fosse carne di celluloide.
Tutto perfetto, anche il difetto.
Correndo e percorrendo strade strane nuove.
Incrociando anime e sventure.
Sorridendo in ogni dove perchè è l'unico modo, sorridere, per andare verso ...
Poi c'è l'odore del caffe', dell'alba del caffè, quello nero e bollente.
Eppure non li abbandono i miei mondi immaginari, mi abitano dentro da sempre
ed io li arredavo e li arredero' ancora.
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susieporta · 1 year ago
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Il solo amore, è quello impossibile.
Breve sunto di una lezione scolastica
Classe: 12-14 anni
' Il solo vero grande amore, è quello impossibile.'
Mormorio e risatine...
'Prof , spieghi? Le nostre storie non valgono nulla?
' Al contrario. Le vostre storie d'amore, oggi ( e qua di coppie ne vedo tante) sono tali perchè portano dentro il resto di qualcosa di non realizzato, inappagato. Se così non fosse, vi sareste già mollati'
Meta classe si mette piu in attenti e segue, l'altra invece accende i telefoni..'
Si va avanti
'l'amore assoluto, vero, è quello impossibile. E proprio perchè è tale, permette di avere relazioni diciamo 'normali'
' Non capisco' ( ragazza molto sveglia, e sul pezzo)
'L'amore è per caso, e unisce ed interseca vite che si sfiorano, apparetemente inconciliabili. Essi si innamorano, e si agganciano per sempre, ma non stanno assieme'
'Perchè?
Proprio perchè appartengono a mondi oppostiti, per certi versi incompatibili. L'amore lascia qualcosa di aperto, di erotizzato si dice in termini clinici.
Una tensione amorosa legata all'oggetto perduto, che fa in modo tal da rendere quel varco mai aperto, mai chiuso, ma sempre erotizzato
' In senso sessuale??
'No . il sesso non c'entra. Tu puoi fare sesso anche con un ebete, se fisicamante attraente. ( risate fragorose...)
Ma dopo, lui non sarà mai in grado di saziare quel desiderio innescato dal primo incontro, magari andato in fumo'
' Comincio a capire'
' Ok. Allora , dunque. Proprio perchè e' impossibile resterà il Grande Amore, . Perchè non consumato, non toccato, Non immerso nella quotidianità, non usurato dal tempo e dal decadimento del corpo L'altro è sempre quello che avete incontrato, ma non avete potuto avere.'
'Sapete secondo Lacan, quale è la lettera d'amore piu' importante? Quella non spedita. Trattenuta da voi, non in taccata.
Vi faccio un esempio
C'è un film, chiamato i ponti di Madison County che forse voi no, ma il vostro pro qua alle mie spalle ha di certo visto ( prof ingnavo colto di sorpresa mentre scrive al telefono, risate dei ragazzi)
Ecco, chiedete in casa di vederlo, lo trovate su molte piattaforme
Racconta un amore, un amore impossibile.
Che dura solo pochi giorni.
Ma eterno
cito:
Il film è ambientato nello stato dello Iowa. Attraverso i tre diari personali di Francesca Johnson (Meryl Streep), lasciati in eredità ai suoi due figli, avviene il racconto dell’estate 1965. Mentre marito e figli sono in viaggio, Francesca, casalinga, vive una fugace ma intensa storia d’amore con il fotografo Robert Kincaid (Clint Eastwood).
Giunto per fare un reportage fotografico dei sei ponti coperti di Madison County, Robert entra come un uragano nella vita di Francesca, fino a farla innamorare. Lei, però, vive la lotta interiore tra la morale famigliare e la nuova passione sopraggiunta, fino al momento in cui compie una scelta dolorosa.
Nelle pagine del diario, Francesca, nome quanto mai simbolico per la tradizione letteraria, racconta le sue scelte. Non cerca giudizio favorevole, non argomenta con ragioni e motivazioni. Lascia solo dispiegare gli eventi che, nella loro forza poetica, creano ponti empatici. I ponti di Madison County sono ponti reali che collegano i due amanti, ad inizio film, e sono ponti immaginari, che collegano due anime lontane.
L’Iowa, con i suoi spazi sterminati, diventa foglio bianco per scrivere dell’amore tra due individui soli e diversi. Un luogo dove, per pochi giorni, reale e immaginario collassano in corpi avvinghiati, sorrisi e abbracci. Capelli al vento, picnic, bagni caldi e luci soffuse. Canzoni blues, balli e cene come Dio comanda.
Il principio di realtà poi ritorna prepotente, e come lama squarcia i fogli ora pieni di parole. Ma l’immaginazione e il ricordo restano intatti come un diamante, eterno. Prendono spazio e forma non più nel caldo Iowa, ma nella mente dei protagonisti, dove il tempo, così rapido nell’estate 1965, diventa invariato, fisso.
' Avete capito, adesso?
Un amore fugace, impossibile, e per questo eterno'
'Prof, io non credo di aver capito molto, ma qualcosa si.
Quello che so, è che oggi mollo il mio ragazzo..'
Risate generali che durano mezz'ora.
E mi fanno capire, se mai ce ne fosse bisogno che due ore passate qua, con questi studenti che mi hanno pure preso per i fondelli, valgono mille congressi in giro per il mondo.
Maurizio Montanari
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francescacammisa1 · 1 year ago
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Può succedere che gli echi di certe cose dette, perfino le più banali, rimangano per molti anni come in letargo, a palpitare debolmente in un angolo della memoria, in attesa dell’opportunità di tornare al presente per puntualizzare e correggere ciò che a suo tempo non era del tutto chiaro, e spesso con un’eloquenza e una rilevanza notevoli, molto superiori a quelle che avevano in origine. [...] E capita, ogni singola volta, che le storie o le parole riemerse degli oscuri anfratti della memoria tornino con intenzioni bellicose, cariche di rimostranze, bramando rivendicazione e discordia. È come se durante il lungo esilio dell’oblio si fossero addentrate nei loro mondi immaginari, frugandone le viscere, come il dottor Moreau con le sue creature mostruose, fino a subire una totale, fantastica metamorfosi.
Luis Landero – Pioggia sottile
Ph Tamas Andok
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sour-reality · 1 year ago
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Il primo ricordo che ho di te, è nella culla  quando ancora infante vedevo dalle barre volare i pupazzi,quanto poteva essere divertente lasciarsi sommergere dai peluche morbidi,e lentamente addormentarsi tra le carezze e il calore della casa.
Mi ricordo di te e le storie che mi raccontavi, della Fata Caruba, di flap e flappino i mangiatori di orecchie, del bambino Lucio che grazie alla sua particolare torcia salvò tutti durante la spedizione nel bosco.
Ti raccontavano come una persona forte, sicura, estrosa, un bravo padre, un complice marito, uno stimabile agente penitenziario.
Poi un giorno come il vetro, ti sei spaccato.
La crepa forse si era formata da tempo ma non si vedeva, o almeno fino a quel momento nessuno gli aveva dato tanta importanza.
In fondo chi lo sapeva cosa conteneva quel vaso?
A me non sei mai sembrato un semplice contenitore, nonostante fossi piccola e non avessi possibilità di fare grandi comparazioni.
Eppure tu non eri la semplice natura morta che ora potrei dipingere in un quadro.
Eri più un reperto storico,un anfora antica dalla grande storia.
E fu così che
Scheggiato dall'esperienza, rotto da una società nella quale forse non ti riconoscevi ti sei spaccato..
Tutto ciò che contenevi é fuoriuscito mischiandosi ai frammenti di te che inevitabilmente si sono ricomposti a creare un nuovo oggetto , qualcosa di veramente scomposto, dal tono cubista,  che non si può vedere in un unica direzione ma che va visto da più punti di vista per essere osservato nella sua interezza (se così si può definire).
Per anni mi sono chiesta
Cosa scatena l'accusa nella testa di chi é Vittima di calunnia?
Forse ero affascinata così tanto dai dipinti di Botticelli che quando andai in visita agli Uffizi rimasi folgorata dalla "Claunnia".
Quasi ti rivedevo in mezzo archi,trascinato dalla bellissima protagonista, pettinata e sistemata dall'insidia e dalla frode,al cospetto di Re Mida.
Forse avrei dovuto capirti, cercare di contestualizzare il malessere che sentivi, di darmi una spiegazione logica a ciò che stava accadendo, ma purtroppo non ci sono riuscita.
Le mie risposte avevano il suono vuoto dei ripetuti tentativi d'una pietra focaia,che umida di pianto , generava scintille per un fuoco alimentato di aspro rancore.
Perché io le vedevo quelle sbarre che ti trattenevano,  e notavo il tuo dimenarti, lo sapevo che tu avevi bisogno di vagare libero, di non essere trattenuto da niente
Ma questo era il riflesso dei tuoi occhi, che sempre ti tradisce.
D'aspetto sembravi un uomo tutto d'un pezzo, e il personaggio che avevi creato ti vestiva come seconda pelle.
Cosa nascondevi così segretamente?
Forse la Fantasia, l'estro,la rivalutazione del genio individuale
Tutto ciò che la società aveva represso , tutto ciò che la società aveva etichettato come sbagliato
Tu eri un uomo, e come tale dovevi arruolarti, essere educato alla vita di sforzi e sacrifici rivolti alla famiglia, essere sposato con una donna dalle grandi doti e soprattutto provare solo sentimenti che potessero definirsi virili
Eri sempre stato un ragazzino un po solitario, di certo non il più ricercato dalle donne( non che ti interessasse) , ti eri costruito una radiolina per collegarti  alle varie radio dall'altra parte del mondo, etutte le volte che ne raggiungevi una, ti arrivava la cartolina dal posto con saluti e ringraziamenti per aver ascoltato.
Costruivi insieme a tuo fratello i vostri mondi immaginari , dove il tempo scorreva in modo diverso e tutto diventava paradosso, quasi a sfuggire da quella realtà ,così schematicada essere soffocante.
Però forse crescendo ti sei sentito tanto distante dalla società,hai imparato a mimetizzarti quando dovevi averci a che fare,così nel lavoro ti sei impegnato, ti sei racchiuso nei lati di un quadrato perfetto, coprendo le irregolarità rendendoti conforme a ciò che stavi per vivere.
Alla fine quello era il posto dove eri nato, dove tuo padre prima di te era stato capo, il luogo dove avresti passato otto ore della tua vita per molti molti anni.
Allora hai dedicato tutto te stesso in questo, fino al giorno in cui le persone che definivi famiglia,  ti hanno tradito puntandoti il dito contro.
Per anni ho provato ad immaginare la sensazione che potevi aver sentito il quel momento, ti ho sempre visto come un emarginato, ai confini del mondo, in quel momento ti ho visto precipitare al di là del confine , ti ho visto sparire oltre l'orizzonte, abbandonarci per un po' e riemergendo in un altra forma.
Una forma come dicevo prima, veramente scomposta e irrazionale, espressione di ciò che provavi.
Gli schemi non esistevano più, e anche se la questione si risolse non ci fu mai un vero e proprio ritorno all'ordine.
Giorno dopo giorno, ti sei alimentato di disordine , hai trovato pace nello stato di alterazione,  dell'alcool, delle fantasie erotiche, nell abbandono musicale
Credimi, se ti dico che vorrei dirti
"Immagina di essere ciò che sei"
"E fallo liberamente"
Perché penso di aver capito cosa ha portato il fiume a strabordare..e forse ti preferisco così come un torrente distruttivo ma libero, anzi che�� racchiuso nei tuoi argini.
Ma il tuo essere mi manda in confusione, e anche se crescendo impariamo a rimanere in equilibrio so che nel profondo non ho basi bilanciate so che tutto è sempre molto vacillante , e quest'imprevedibilitá forse  genera molta agitazione.
Non mi fa aggiungere nuovi pezzi alla composizione.
Continuo a domandarmi compulisivamente
Riuscirò a finire il dipinto prima che crolli?
La mia intenzione non è mai stata quella di cambiarti
Ma di sperare in un accettazione a cui non sono mai arrivata.
Ti voglio bene
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illettoredifantasia · 2 years ago
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Non sempre la narrativa del fantastico si nutre di altri mondi, di creature immaginarie, di sogni costruiti dalla mente degli autori: a volte può essere uno strumento per riscrivere la realtà, per riunire i pezzi dell'infranto, per riannodare un filo che si era spezzato. E così fa Clarissa Kirk in STS-107, un racconto breve che non dimenticheremo facilmente.
Supportaci e riceverai la rivista via mail, ogni mese, al costo di un caffè!
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antro-dei-fumetti · 20 days ago
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Il buio non fa paura
Il buio non fa paura
Questo libro è per chi fa il bagno nell’acqua gelata del torrente, per i ricordi che si stanno coprendo di una polvere dorata, per chi ha amato Io non ho paura di Niccolò Ammaniti, e per chi riesce a vedere navi, città e tempeste di sabbia nei granelli di polvere sul pavimento, e poi gli basta chiudere e riaprire gli occhi per costruire nuovi mondi immaginari. Gabriele ha due fratelli, e vive con…
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canesenzafissadimora · 9 months ago
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E poi, semplicemente ti ho perso...
Non mi sono resa conto quando,
ma lo avevi deciso, tu.
E quando una persona si ferma e ti lascia la mano, non c'è molto che puoi fare.
Ti lasciano.
Non importa se sul ciglio d'un burrone,
durante una strada, mentre voli...
Il calore che ti davano svanisce, il fitto parlare,
i silenzi e anche le litigate.
Finisce...
Tornare indietro a cercarle è inutile, aspettarle è inutile.
C'è chi cade e per un po’ si ferma...
(ca..o ha le ossa tutte rotte, ha bisogno di curarsi prima di rialzarsi!)
C'è chi fa un bel respiro e decide di camminare ugualmente, magari piangendo.
Poi c'è chi si siede, perso. E a volte si lascia morire. Quelli li rincontri per strada,
sono impolverati, scalzi, con le ginocchia sbucciate.
Non si cureranno mai e resteranno così a vita, strani, inavvicinabili, furastici,
troppo impegnativi per essere compresi,
per essere addirittura accarezzati.
A volte non parlano per giorni,
persi in discorsi incomprensibili, fatti di gente e mondi immaginari...pazzie e illusioni che non raccontano.
Bisognerebbe abbracciarli quelli, in silenzio, stringerli e basta.
Magari basta a spolverarli dal dolore e a farli sorridere ancora.
Già...io ancora me l'aspetto...
Forse ci metterà una vita, o forse due,
l'abbraccio che spetta a me?
𝒴ℯ𝓁ℯ𝓃𝒶 ℬ.
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roma-sera-giornale · 23 days ago
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Carta Fabriano: Un Capitolo di Storia Italiana Si Chiude
C’è una carta speciale, quella dei fogli Fabriano, che ha accompagnato una parte della vita di quelli come me cresciuti tra gli anni ’80 e i ’90 che ancora oggi ricordo con malinconia e dolcezza. Era lì, nei pomeriggi silenziosi della nostra infanzia, quando scarabocchiavamo mondi immaginari e lasciavamo che i colori raccontassero le nostre storie. Quei fogli immacolati non erano solo carta, ma…
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rinaldinicoletta · 2 months ago
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Vele
Raccolta di racconti che, pur variando in ambientazione e personaggi, condividono un tono magico e incantevole. Ogni storia sembra voler trasportare il lettore in un mondo diverso, dove la realtà si mescola con la fantasia e i personaggi, seppur immaginari, trasmettono valori e lezioni profonde. La raccolta scritta da Nicoletta Rinaldi prende il nome “VOLI IN MONDI MAGICI”
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alite-pinguin · 2 months ago
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Geekmemore: Possiamo trovare l'amore condividendo la passione per i mondi immaginari?
Ah, amore! Quella scintilla che può nascere nei luoghi più inaspettati e che può unire le menti più disparate. Ma oggi non parleremo dell’amore in generale. Ci concentreremo su un particolare tipo di romanticismo: quello che nasce nella comunità geek. Benvenuti nel mondo di Geekmemore, il sito di incontri per geek. In questo articolo analizzeremo il sito, le sue caratteristiche e proveremo a…
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chez-mimich · 2 months ago
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ARABOFUTURS (parte I)
Il “Gulf Futurism” è un concetto geografico-artistico elaborato nel 2012 da due belle menti della cultura araba (concetto forse un po’ troppo vasto) ovvero Sophia Al-Maria e Fatima Al-Qadini, delle quali riparleremo in conclusione. La mostra dell’Institut du Monde Arabe di Parigi (la cui chiusura è stata nuovamente posticipata visto il grande successo di pubblico), raccoglie molte delle suggestioni che stanno dietro al concetto appena esposto. Si tratta di opere, creazioni, scritti, video, installazioni e progetti elaborati da giovani artisti di paesi che principalmente gravitano attorno al Golfo Persico, ma non solo, zona che già a partire dagli anni Settanta fu sottoposta ad una modernizzazione veloce, quasi forzata, senza che ci fosse un corrispondente e conseguente sviluppo delle arti visive. Per sgomberare il campo da equivoci o false aspettative, meglio dire subito che l’immaginario fantascientifico e futuristico dei giovani artisti esposti all’IMA, non è poi così diverso da quello degli artisti e dei giovani artisti “occidentali” E’ evidente che questa cultura visiva, prodotta da giovani arabi e magrebini, é stata influenzata dal fatto che molto spesso vivono ed operano stabilmente in Europa, e in particolare in Francia. In un certo senso si tratta di una cultura visiva e di un immaginario un po’ stereotipato e che gli stilemi e le forme non sono quasi mai, né nuove, né originalissime, ma tuttavia la mostra ci permette di andare alla ricerca di giovani talenti spesso, potenzialmente, molto interessanti. Il punto però non è nemmeno questo, bensì che la mostra “Arabofuturs”, sembra voler dire al mondo che anche nei paesi musulmani, si immagina un futuro, anzi “il” futuro e lo si fa né più e né meno che nel resto del mondo con un unico importante distinguo: qui nella riesumazione del passato in mondi futuri ed immaginari, gioca un ruolo forte, il mito come elemento centrale della storia delle identità nazionali. Ma c’è anche dell’altro, infatti molti artisti si cimentano con l’immaginazione e la progettazione di un mondo post-umano, nato dopo la distruzione del nostro mondo attuale scomparso a causa della nostra indifferenza e della nostra incoscienza verso la catastrofe annunciata ed ormai reale del climate change. Gli artisti rendono plausibile una comunione con la natura e infatti la forza creatrice della natura perpetua le forme fantastiche del “vivente”: ibridazioni, nuova umanità, mondi fantastici post-umani, sono i territori di queste creazioni. Venendo agli artisti, proprio su questa vena del mondo post-umano, l’opera di Hichem Berrada, artista marocchino che vive in Francia è, come si suol dire, molto rappresentativa. Con “Terre Futureapres la plutei” del 2022, Berrada ci introduce, con approccio scientifico, che comunque coniuga tra scienza e poesia, al tema delle sorti del pianeta. L’ultima eco della presenza umana sul pianeta, sono schede madri, circuiti stampati, hard disk, lasciati in balia di essenze erbacee, muschi e licheni. Un terrario seducente e orfico allo stesso tempo, che, possiamo dire, è una installazione un po’ prevedibile, ma comunque di una certa suggestione. Ancora natura, questa volta deforme e immaginaria in “Les Hygres”, una serie di piccole forme che riproducono certe simmetrie naturali (foglie, insetti ecc.), ma il cui materiale è la plastica ormai fossile dei rifiuti urbani che ormai invadono il nostro ambiente naturale. Un’estetica dell’orrore se vogliamo, anzi una cosciente estetica dell’orrore. Un discorso molto simile vale anche per il ceramista libanese Soraya Haddad Credoz: forme in un certo senso famigliari, ma strane come certi funghi deformi che hanno subito mutazioni genetiche a causa di qualche sciagura ambientale (e la memoria di Chernobyl o di Fukushima oggi è ancora ben viva)con forme rizomatiche, che sebbene non minacciose, dànno l’idea di qualcosa che è andato storto nella biosfera. (continua)
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cresy · 2 months ago
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LE INTERVISTE DI CRESY CARADONNA: "WALTER DEMICO IL MIO PUNTO DI VISTA".
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ARTE/ PUGLIA D’AMARE QUOTIDIANO LE INTERVISTE DI CRESY CARADONNA WALTER DEMICO: IL MIO PUNTO DI VISTA Nell’arte della pittura figurativa astratta, i confini tra forma e colore si dissolvono, e l’immaginazione prende il volo libero,tra linee e sfumature che danzano nell’infinito. Senza vincoli di rappresentazione realistica, l’artista esplora mondi immaginari e sogni, creando opere che sfidano…
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usmaradiomagazine · 3 months ago
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100 anni di Radio in Italia! Il mese di ottobre 2024 segna una tappa storica: il centenario della radio italiana. Da un secolo, la radio continua a evolversi, attraversando epoche e tecnologie, restando un pilastro insostituibile nella diffusione di cultura, musica, notizie e nella creazione di comunità. Usmaradio celebra questo importante anniversario con una serie di iniziative radiofoniche e culturali che abbracciano la contemporaneità e guardano al futuro Under the Label – Un viaggio tra le trame della musica contemporanea L'11 ottobre ha dato il via alle celebrazioni con la trasmissione del primo episodio di "Under the Label", il nuovo programma radiofonico di Andreij Rublev, aka Andrea Gava. Ogni due settimane, il venerdì alle 21:00, Rublev ci guida in un viaggio sonoro attraverso la musica contemporanea, underground, indipendente e sperimentale. Il programma esplora le nuove tendenze musicali e le contaminazioni tra generi, che stanno ridefinendo il panorama sonoro globale. Un'occasione per riflettere sull'evoluzione della musica nell'era digitale, ascoltando suoni che spesso sfuggono ai circuiti tradizionali ATLAS: un viaggio inedito tra geografie elettromagnetiche Il duo elettronico L'Impero della Luce ha trasmesso, in anteprima mondiale su Usmaradio il 17 ottobre, la loro ultima fatica: "ATLAS - Cartografie uditive di continenti immaginari". Un progetto unico nel suo genere, che trasforma le frequenze elettromagnetiche di luoghi reali – una fabbrica, un bunker, una mostra, un centro di ricerca radiofonica, quello di Usmaradio – in composizioni sonore. Le sette tracce di ATLAS fanno emergere mondi sonori invisibili, rendendo udibili quelle frequenze normalmente inaccessibili all’orecchio umano. Un lavoro concepito non come prodotto discografico, ma come un'esperienza d’ascolto esclusiva via radio e web radio
Le Parole di ASC – Un weekend di riflessione e dialogo Dal 25 al 27 ottobre, Usmaradio è ospite dell'evento "Le Parole di ASC" a Rimini, una manifestazione che esplora temi chiave come pace, cittadinanza attiva, scuola, formazione e futuro, organizzata da Arci Servizio Civile. Il direttore di Usmaradio, Roberto Paci Dalò, interverrà con "Centuria", concerto basato su materiali da archivi radiofonici. Inoltre, Usmaradio curerà una selezione musicale, in palinsesto e ascoltabile globalmente, per una delle serate degli incontri
BIOMA Festival: tre sessioni di musica radicale Nei giorni scorsi abbiamo annunciato la prima edizione di BIOMA Festival - musiche radicali, un evento che porta la sperimentazione sonora all'Università degli Studi della Repubblica di San Marino, in collaborazione con Unirsm Design. Il festival si articolerà in tre sessioni (6 novembre, 21 novembre e 4 dicembre), portando a San Marino alcuni tra gli artisti più innovativi della scena internazionale. Robert Lippok aprirà il festival il 6 novembre, seguito da Paolo Bragaglia, Giacomo Piermatti e Francesco Poggianti il 21 novembre, e chiuderà il 4 dicembre con Fabrizio Modonese Palumbo, Giulia Barba e il Sidera Saxophone Quartet (Michele Selva, Gianpaolo Antongirolami, Michele Bianchini, Daniele Berdini). Un evento unico, che esplora la sperimentazione sonora attraverso l’intersezione di strumenti acustici, voce ed elettronica
Sentire le Voci – Il festival del podcast a Cesenatico Dall'8 al 10 novembre, Usmaradio è media partner ufficiale di Sentire le Voci, la festa del podcast di Cesenatico. La seconda edizione del festival vedrà la partecipazione di grandi nomi del panorama italiano del podcasting, tra cui Federico Buffa, Dario Fabbri, Daniele Tinti, Maurizio Carucci, Alberto Grandi, Mauro Pescio, Matteo Caccia, Antonio Iovane, Chiara Galeazzi, Elena Bizzotto, Veronica Raimo, Marta Cagnola, Francesca Sofia Novello, Ciccio Lancia e altri ospiti. Tutti gli interventi saranno registrati e successivamente disponibili in formato podcast e nel flusso radiofonico di usmaradio.org
📡 Tanti auguri, radio! Oggi, a 100 anni dalla sua nascita, la radio non ha mai smesso di innovarsi e vivere, più vitale e presente che mai! 🎂📻
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