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backgrounds-for-ads · 7 months ago
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Acquista foto Natale Babbo Natale albero
Il periodo più magico dell’anno è finalmente arrivato, e quale modo migliore per catturare l'essenza del Natale se non con immagini straordinarie ad alta risoluzione? Se stai cercando di creare materiale promozionale natalizio, cartoline di auguri o semplicemente arricchire il tuo contenuto festivo, la nostra collezione di immagini a tema Natale ti offre tutto ciò di cui hai bisogno per diffondere l’allegria e lo spirito natalizio.
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Trovare l’immagine perfetta per i tuoi progetti è semplice e divertente. Che tu abbia bisogno di una classica scena con l’albero di Natale, di un villaggio innevato al crepuscolo o di momenti familiari intorno alla tavola, la nostra libreria offre una vasta gamma di opzioni per ogni tua idea creativa. Cerca per tema, colore o stile per scoprire l'immagine che più si adatta alla tua visione.
Le nostre immagini sono disponibili in diversi formati e risoluzioni, assicurando che, indipendentemente dal supporto—sia digitale che stampato—otterrai sempre immagini di altissima qualità. Dalle grafiche per i social media ai poster natalizi, dalle e-card alle stampe di grande formato, le nostre immagini ti aiuteranno a dare vita alle tue idee festive con grande impatto visivo.
Una delle caratteristiche più amate della nostra collezione natalizia è la sua versatilità. Che tu stia creando un progetto per un Natale tradizionale, una celebrazione moderna o un’accogliente ambientazione invernale, abbiamo immagini che si adattano a ogni stile. Puoi combinare diverse immagini per creare l'atmosfera perfetta e la nostra ampia selezione ti assicura di avere sempre nuove opzioni da esplorare.
Oltre alle immagini natalizie più classiche come alberi, luci e regali, offriamo anche visioni più originali e creative del Natale. Cerchi qualcosa di divertente? Scopri Babbo Natale in situazioni inaspettate e giocose. Preferisci una scena più tranquilla e riflessiva? Esplora i nostri paesaggi invernali sereni e gli ambienti accoglienti delle baite innevate.
Non solo ci impegniamo a offrirti immagini di altissima qualità, ma facciamo in modo che l'intero processo di acquisto sia il più semplice possibile. Con la nostra piattaforma intuitiva, puoi navigare, selezionare e scaricare le immagini con pochi clic. Tutte le immagini sono fornite con opzioni di licenza chiare, così puoi utilizzarle con tranquillità nei tuoi progetti, senza preoccupazioni legali.
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Il Natale è anche un momento di condivisione, e le nostre immagini possono diventare un regalo perfetto. Per le aziende, inviare una cartolina di Natale personalizzata con una delle nostre splendide immagini è un modo speciale per connettersi con clienti, dipendenti o collaboratori. Per le persone, le nostre immagini possono essere utilizzate per creare auguri natalizi che i tuoi cari apprezzeranno e ricorderanno con affetto.
Comprendiamo quanto sia importante restare nel budget durante le festività, ed è per questo che offriamo prezzi competitivi e opzioni di acquisto flessibili. In questo modo, potrai trovare immagini natalizie di alta qualità senza superare il tuo limite di spesa. Che tu abbia bisogno di una singola immagine o di un pacchetto per un progetto più ampio, abbiamo piani che si adattano a tutte le esigenze.
Il nostro team di assistenza clienti è sempre pronto ad aiutarti. Se hai domande sulla licenza o hai bisogno di assistenza per trovare l’immagine ideale, non esitare a contattarci. Siamo qui per garantire che la tua esperienza sia impeccabile e che tu possa godere appieno delle nostre risorse visive.
Le nostre immagini natalizie non sono semplicemente fotografie: sono un modo per catturare i sentimenti di calore, unità e meraviglia che definiscono questa stagione speciale. Utilizzando i nostri visual, non stai solo decorando i tuoi progetti, ma stai diffondendo la magia del Natale a tutti coloro che li vedranno.
Non aspettare oltre! Inizia subito a diffondere l’allegria natalizia esplorando la nostra collezione. Troverai tutto ciò di cui hai bisogno per rendere i tuoi progetti natalizi indimenticabili, con immagini che lasceranno un’impressione duratura.
Ti invitiamo a esplorare la nostra collezione di immagini di Natale e a vivere la gioia creativa che solo il Natale può portare. Che tu stia lavorando a un progetto personale o a una grande campagna commerciale, le nostre immagini ti ispireranno a rendere questo Natale indimenticabile.
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gregor-samsung · 9 months ago
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" Chi sono gli uomini, i quali, senza che noi ce ne accorgiamo, ci suggeriscono cosa pensare, ci dicono chi dobbiamo ammirare e chi disprezzare, oppure come dobbiamo considerare la proprietà dei servizi pubblici, le tariffe doganali, il prezzo del caucciù, il piano Dawes* o l’immigrazione? Sono sempre loro che ci consigliano l’arredamento della nostra casa, il menu quotidiano, il modello di camicia più elegante, gli sport da praticare, gli spettacoli da vedere, le iniziative benefiche meritevoli di aiuto, i quadri degni di ammirazione, e perfino i termini gergali da inserire durante una conversazione e le battute di spirito che ci dovrebbero far sbellicare dalle risate. Se volessimo compilare l’elenco degli uomini e delle donne che per la loro posizione sociale devono essere considerati come opinion maker, avremmo una lunga lista di nomi recensiti nel Who’s Who. […] Una simile lista comprenderebbe migliaia di persone. Tuttavia sappiamo che molte di esse sono a loro volta sotto l’influenza di individui, spesso noti solo a una cerchia molto ristretta. "
*Piano Dawes: definito da una commissione di esperti finanzieri appartenenti alle potenze vincitrici della I Guerra mondiale presieduta dall’americano Charles G. Dawes, contribuì molto alla ripresa del marco e degli investimenti Usa in Germania. [NdT]
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Edward Louis Bernays, Propaganda. Della manipolazione dell’opinione pubblica in democrazia, traduzione di Augusto Zuliani, Fausto Lupetti Editore, 2008.
[Edizione originale: Propaganda, New York: Horace Liveright publisher, 1928]
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parallelepipedidicarta · 11 months ago
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Tagadà di Paolo Zerbini
[Skinnerboox, 2024]
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C'è stato un tempo in cui la socialità non era appannaggio dei social network. Un tempo in cui per essere figo non potevi fare affidamento sui filtri Instagram ma dovevi impiastricciarti i capelli di brillantina, indossare i tuoi jeans Angeldevil e sperare che San Topexan riparasse il viso segnato dall'acne della pubertà.
Anche il rituale del corteggiamento obbediva a dinamiche assai diverse, perché diverso era il palcoscenico. Sto parlando delle giostre delle fiere itineranti che hanno segnato l'adolescenza di chi, come me, l'ha vissuta nella realtà di una piccola provincia. Le giostre erano una sorta di Isola che non c'è, uno spazio in cui gli adulti non erano ammessi e a noi ragazzi era concessa la libertà di fingerci orgogliosamente indipendenti.
Quando mi sono trovato a sfogliare l'opera di Paolo Zerbini Tagadà ho ritrovato tutti questi ricordi immortalati in scatti che sembrano riemergere da un passato lontano. Le giostre sono state per molti il terreno delle prime volte, le prima scappate, i primi baci, i primi tiri di sigaretta. Era lì che potevamo dare libero sfogo agli impulsi che animavano il nostro corpo. Erano un'estensione della nostra cameretta, erano la realizzazione del nostro desiderio di emergere e dimostrarci coraggiosi - maturi. Alle giostre ci si guardava, alle giostre ci si abbracciava. Oggi tutto questo appare anacronistico, oggi la nostra vita è regolata dai dispositivi che teniamo in tasca, le nostre emozioni sono ridotte a stupide emoji. Il nostro coraggio? A che serve parlare di coraggio, internet ne ha regalato a chi è (e resterà) comunque un codardo.
Quant'è bello allora perdersi nelle foto dai colori caldi in cui Zerbini ha catturato le giornate al luna park dei giovani della sua provincia: il mantovano. Corpi abbronzati, sudore e sorrisi, tutto è giocoso perché tutto è in movimento. La socialità nella sua dimensione più genuina, quella cioè privata di schermi in cui le luci non sono quelle dei cellulari ma delle lampade al neon. Ecco allora le foto rivestite di quella patina gialla, come un abito da sera che dona l'aspetto pingue della salute, della gioia di esserci e di farlo in presenza. Il brivido di un contatto fisico, di una mano che non si vergogna a trovare il fondo della tasca dei pantaloni della propria ragazza.
Come affermato da Francesco Zanot, le giostre sono una bolla in cui si svolgono le prove generali di una società organizzata secondo un modello tribale. E in questo contesto il Tagadà diventa la regina del luna park, la prova di forza e coraggio più difficile da affrontare, il preludio a ciò che verrà.
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L'opera di Zerbini è un'esperienza visiva che sollecita emozioni sopite. Perdonate il gioco di parole se lo paragono a un ultimo giro di giostra, ma è effettivamente così. La nostalgia gioca un ruolo importante e non vi nascondo che anche la presenza della sovracoperta rosso-trasparente in pvc del tipo che si usava per i quaderni e i libri di scuola mi ha fatto scendere una lacrimuccia.
Perché Tagadà è anche un bell'oggetto valorizzato dalla scelta, per la stampa, di una carta ultra-glossy. In fondo è giusto così, se al cuore si è pensato è giusto dare anche all'occhio la sua parte.
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Ho parlato di: Tagadà Paolo Zerbini Editore: Skinnerboox 150 pagine, colori Copertina morbida con sovra-coperta in pvc ISBN 978-88-94895-63-6
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errantepagina69 · 1 year ago
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Isaiah Berlin (Il potere delle idee)
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Se si obietta che tutto questo appare molto astratto e remoto dall'esperienza quotidiana, qualcosa che si preoccupa troppo poco degli interessi essenziali - la felicità e l'infelicità e il destino ultimo degli uomini comuni - la risposta è che si tratta di un'accusa infondata. Gli uomini non possono vivere senza descrivere e spiegare a se stessi l'universo. E i modelli che impiegano nel farlo non possono non influenzare profondamente le loro vite, anche e anzi specialmente quando ne sono inconsapevoli: buona parte dell'infelicità e della frustrazione degli uomini è dovuta all'applicazione meccanica e inconsapevole (oltre che deliberata) di modelli là dove non funzionano. Chi può dire quanta sofferenza sia stata causata dall'esuberante utilizzazione del modello organico in politica, o dalla concezione dello Stato come opera d'arte, o dalla rappresentazione, da parte dei teorici totalitari della nostra epoca, del dittatore come l'ispirato forgiatore della vita degli uomini? Chi dirà quanto male e quanto bene siano venuti, in epoche precedenti, dall'esagerata applicazione ai rapporti sociali di metafore e modelli costruiti ricalcando i paradigmi dell'autorità paterna (soprattutto nella sfera dei rapporti tra i reggitori dello Stato e i governati, o tra i preti e il laicato)? Se c'è una speranza di realizzare un ordine razionale sulla terra, o di arrivare a un giusto apprezzamento dei numerosi e svariati interessi che dividono i diversi gruppi di esseri umani - una conoscenza indispensabile a qualunque tentativo di valutare i loro effetti, e i modelli della loro interazione e delle sue conseguenze, mirando a trovare compromessi praticabili attraverso i quali gli uomini possano continuare a vivere e a soddisfare i loro desideri senza schiacciare ciò facendo gli altrettanto essenziali desideri e bisogni degli altri essa sta nel portare alla luce questi modelli sociali, morali e politici, e soprattutto i sottostanti paradigmi metafisici in cui sono radicati, mirando a esaminare se siano oppure no adeguati al loro compito. Il compito perenne dei filosofi è di esaminare qualunque cosa appaia refrattaria ai metodi delle scienze o dell'osservazione quotidiana: per esempio le categorie, i concetti, i modelli, i modi di pensare o di agire, e in particolare le maniere in cui si scontrano, puntando a costruire altre metafore, immagini, simboli e sistemi di categorie che siano meno internamente.
Prima uscita: 19 novembre 2023 Traduttore: G.Ferrara degli Uberti Editore: Adelphy Pagine: 352
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ufficiosinistri · 2 years ago
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Bruno Barba - "Ma quale DNA?"
“Ma quale DNA” è un saggio scritto da Bruno Barba che ha uno scopo ben preciso: quello di screditare e affossare qualsiasi teoria evoluzionista presente nel calcio, atta a portare un peggioramento della qualità culturale e comunicativa di narrazione e giornalismo. Il termine specifico oggetto della critica da parte di Barba, docente di antropologia, è, appunto, “DNA”. Parlare di DNA in uno sport nel quale, come sosteneva Socrates, “può vincere anche il peggiore”, risulta un’operazione anacronistica, che assume intrinsecamente concetti razzisti, che vengono così trasfigurati nello sport più mutevole e intriso di socialità, rivoluzione, rispetto ed accettazione di tutti i tempi. Frasi come “Questa squadra ha la vittoria nel DNA” oppure “questa società ha carattere” non hanno motivo di esistere quando si tratta di raccontare, mediante studi  empirici, o più modernamente con storytelling e messe in scena televisive, uno sport creato dagli uomini e da essi continuamente plasmato, come se vivesse in uno stato di continua evoluzione interiore.
Non esiste  infatti, in primo luogo una “maniera” di giocare a calcio: Sacchi, per esempio, si ispirò al modello olandese per arrivare a far giocare come prima punta il sardo Virdis, e pretese fortemente l’acquisto  dell’emiliano Ancelotti dalla Roma, dando vita ad un modulo studiato per poter competere con le squadre di quel preciso periodo storico e sociale. Allo stesso modo, ci viene raccontata l’Italia del 1982, che fu capace di prendere le distanze dal calcio di Pozzo, il calcio “da alpini”  delle due Rimet vinte di fila e in grado di trovare aperture e spazi, alla faccia della costante retorica del catenaccio all’italiana.  
In “Ma quale DNA”, le parole come “sincretismo” e "partecipazione" hanno maggior valenza rispetto agli slogan che vengono continuamente  diffusi dai social e da una maniera di raccontare il calcio troppo spinta verso la celebrazione delle vittorie e delle imprese sportive del singolo, più  che nei confronti degli uomini nella loro collettività, con i loro pregi e i loro difetti, che le hanno compiute.
Il calcio non viene descritto come materia minore rispetto ad altri sport, soprattutto quelli che esaltano in modo più spiccato l’individualità : dal giocatore di terza categoria all’amatore, dalla vecchia gloria che sta finendo la carriera in Serie D al giovane promettente di qualche cantera europea, tutti vengono posti sullo stesso piano, grazie ad una ricerca socio-antropologica esaustiva e rivelatrice, frutto dell’immensa cultura e dell’estremo interesse scientifico che il docente alessandrino mette a disposizione dei propri lettori.
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Stiamo parlando di un testo accademico e di tutt’altro che facile lettura, ma estremamente necessario, soprattutto per capire cosa significhi veramente parlare di calcio moderno. Essendo appena uscito, grazie alla lungimirante opera di Battaglia Editore, “Ma quale DNA” esamina ogni sfaccettatura antropologica del gioco del pallone, arrivando a parlarci degli ultimi Mondiali, disputati in Qatar, partendo dall’Homo Ludens di Huzinga per poi arrivare a Pavese, Gianni Brera e al Basaglia di “da vicino nessuno è normale”.  Perché il calcio, come gli uomini, è un fenomeno fluido, come fluida è la società nella quale prende vita e viene giocato ogni giorno, sul campetto di periferia come nelle grandi arene sportive.
Scrivere, raccontare e parlare di calcio dovrebbero essere, secondo Bruno Barba, pratiche veicolanti per trasmettere un’esperienza e, successivamente, interpretare i fenomeni che ne derivano. Saper descrivere il calcio per poi poterne parlare, saper individuare le cause tattiche per poter commentare un’azione sono operazioni che vanno ben più in là rispetto all’abbruttimento del linguaggio calcistico al quale siamo ormai da decenni abituati. Stiamo parlando di vera e propria fenomenologia, che non si scaglia a priori contro modernità e cambiamenti, in una retorica nostalgica ed ancorata al passato, me che ne entra a far parte in modo quasi naturale e descrittivo.
Raramente ho trovato un saggio calcistico che, in modo così naturale, eviti scontate sussunzioni e scada in effimere narrative nostalgiche per raccontare questo gioco. Se ovunque possiamo giocare a pallone, allora ovunque e a chiunque possiamo raccontarne le storie.
“Esiste una contraddizione di fondo tra il desiderio di formulare articolate teorie sui massimi sistemi calcistici e l’evidenza di alcuni fatti: se al novantesimo minuto della finale mondiale 1978 l’olandese Resembrink, invece che colpire il palo, avesse indirizzato la palla qualche centimetro più in là, sarebbe cambiata la storia di quella squadra arancione, dell’Albiceleste, e chissà persino il destino dell’Argentina e della sua infame dittatura.”
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micro961 · 6 months ago
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TECHStyle Hub: ecco il Metaverso per le Imprese Culturali e Creative: Iscrizioni aperte entro il 10 novembre
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Il Metaverso per le imprese culturali e creative è ora realtà: il progetto TECHstyle Hub, che si propone di rivoluzionare l’interazione tra arte, moda e tecnologia, offrendo soluzioni creative e interattive per le industrie culturali e creative, muove i suoi primi passi e sono aperte ora le iscrizioni per il “CREATIVE INDUSTRIES WORK EXPERIENCE”, uno spazio virtuale interattivo in cui giovani artisti possono esibirsi e creare la propria performance con l’aiuto di tutor: musicisti, produttori, content creator, visual artist 3D possono iscriversi entro il 10 novembre per proporre i loro progetti e vederli realizzati all'interno del Metaverso.
Il progetto, realizzato da Creative Hub Bologna, Fondazione Fashion Research Italy e MISTER Smart Innovation, gestore del Tecnopolo Bologna CNR, offrirà un'esperienza unica e coinvolgente. Gli utenti potranno muoversi liberamente all'interno di ambienti virtuali ricreati fedelmente dal team di Mister Smart Innovation, ammirando i disegni tessili come se fossero esposti in una galleria d'arte. Inoltre, ogni ambiente sarà accompagnato da un sottofondo musicale ideato ad hoc da Creative Hub Bologna. TECHStyle Hub non è solo una semplice digitalizzazione. È un'opportunità per ripensare il modo in cui si conserva e si valorizza il patrimonio culturale. Grazie alla realtà virtuale, sarà possibile creare esperienze interattive e coinvolgenti, come workshop e sfilate di moda digitali e mostre tematiche.
Phygital: le opportunità del web 3.0 per l’industria del fashion
Focus della presentazione generale di TECHStyle Hub, sarà Phygital: una tavola rotonda per riflettere su come i mondi digitali e fisici si interfacciano nel settore della Moda. Parteciperanno Gloria Maria Cappelletti, Editor in Chief & Creative Director, RED-EYE magazine, Marco Bisato Co Founder & CEO at CUSTOMIX - Applied Group, Sara Noggler Innovative Marketing Strategist - former Metaverse Fashion Council e Giordano Copparoni, Head Of International Marketing at Warner Music Italy e la moderazione di Andrea Guolo, giornalista di moda e moderatore grandi eventi. L'evento si terrà sia in presenza, presso la Sala Ovale di F.FRI, che contemporaneamente nel metaverso sulla piattaforma Spatial.io.
MISTER Smart Innovation
MISTER Smart Innovation scrl è un Laboratorio di ricerca industriale e un Centro di innovazione accreditato alla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna, esempio virtuoso di organismo di ricerca costituito come Partnership Pubblico-Privata. MISTER, come gestore del Tecnopolo Bologna CNR, promuove e valorizza la cultura tecnico-scientifica, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di un’innovazione sostenibile. Per lo sviluppo delle Industrie Culturali e Creative, MISTER mette a disposizione delle imprese il proprio know-how sulle tematiche: sensoristica per il monitoraggio del patrimonio culturale, dispositivi per conservazione e restauro, intelligenza artificiale e sistemi diagnostici predittivi, tecnologie digitali e immersive.
Fondazione Fashion Research Italy
Situata in un polo didattico museale di oltre 7.000 mq, Fondazione FRI è una Fondazione no profit attiva dal 2015 a Bologna, le cui attività perseguono quattro principali obiettivi che ne delineano i valori:
Promuovere la tradizione creativa del Made in Italy mettendo a servizio di studiosi e designer un archivio composito di cui costituisce una testimonianza concreta, ma anche sensibilizzando le imprese a valorizzare il proprio heritage, spesso non sfruttato per il suo valore strategico.
Garantire nuova linfa al sistema imprenditoriale per mezzo dell’aggiornamento delle competenze degli addetti ai lavori e della formazione delle nuove figure professionali richieste dall’evoluzione del progresso.
Favorire l’adozione di un modello produttivo sostenibile fornendo strumenti concreti che rispondano alle esigenze di ogni realtà: dalla selezione di materiali per la confezione, alla formazione delle figure dedicate, fino alla consulenza per percorsi a lungo termine.
Amplificare il valore e la competitività delle manifatture moda grazie alla facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta di soluzioni e professionalità che stimolino l’evoluzione tecnologica e culturale dell’intera filiera.
Creative Hub Bologna (MPDA aps)
Il Centro Polifunzionale Della Filiera Musica, Cultura e Creatività In Emilia-Romagna, situato in Zona Roveri a Bologna fa confluire startup, aziende ed individui di talento provenienti dai settori creativi e tecnologici con prestigiose Istituzioni accademiche e di formazione, con l’impegno di una stretta collaborazione e di un beneficio reciproco. CHB fornisce un ecosistema unico e dinamico mediante partners fisici (in presenza) e virtuali (a distanza). Particolare enfasi è posta sulla internazionalizzazione, aspetto cruciale che ottimizza collegamenti e opportunità per tutti i soggetti coinvolti. La Mission di CHB è quella di andare in aiuto ai singoli soggetti attraverso un approccio collettivo.
La struttura include studi di registrazione e mastering, aula magna per eventi live ed in streaming, sale prova, production boxes, sala per la creazione e fruizione di contenuti in realtà virtuale, sala di posa foto/video, regia radiofonica, aule didattiche,  lavagne LIM e strumentazione di ultima generazione, allestite in partnership con aziende leader del mercato,  sale riunioni, ala coworking con uffici per startup ed enti, aree coworking quick desk, biblioteca, cucina ed aree comuni interne ed esterne. Connessioni WiFi e di rete ultraveloci anche in upload.
Il progetto TECHstyle Hub beneficia dell’incentivo “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC), che favorisce l’innovazione e la digitalizzazione delle micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit. La misura è promossa dal Ministero della Cultura (Direzione Generale Creatività Contemporanea) e può contare su una dotazione finanziaria di 115 milioni di euro prevista dal PNRR. TOCC rientra nella Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Investimento 3.3, Sub-Investimento 3.3.2.
Instagram: https://www.instagram.com/creative.hub.bologna/
Press, info e materiali stampa:
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enkeynetwork · 11 months ago
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easily-ecommerce · 11 months ago
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Planet
Planet ti permette, insieme ai tuoi clienti, di optare per la spedizione a impatto zero. Esploriamo più approfonditamente le varie opzioni disponibili e il loro funzionamento dettagliato.
Le tue opzioni di spedizione a impatto zero
Esistono tre modi per rendere la spedizione a impatto zero ancora più eccezionale con Planet:
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Badge Planet
Festeggia con orgoglio il tuo impegno ambientale con il badge Planet! Gli acquirenti di oggi apprezzano sempre più i marchi che si dedicano alla sostenibilità ambientale e questo badge ti consente di dimostrare con orgoglio il tuo impegno. Attraverso il pannello di controllo di Planet, puoi facilmente personalizzare e posizionare il badge nei punti chiave del tuo negozio online. Basta seguire questi semplici passaggi: - Accedi al pannello di controllo del Planet - Clicca su Impostazioni - Seleziona Pianeta badge - Configura il badge come preferisci Con l'Online Store Editor 2.0 non sono necessarie competenze di programmazione. Puoi aggiungere il badge in modo personalizzato sulla homepage, sulle pagine prodotto, nel carrello e molto altro, per far sì che il tuo impegno ambientale sia visibile a tutti i tuoi clienti. In caso di difficoltà, puoi fare riferimento alla sezione Planet del Centro assistenza Shopify, che fornisce istruzioni dettagliate passo dopo passo per guidarti nell'implementazione del badge. Ricorda che se non utilizzi ancora lo Store Online 2.0, potrai trovare le istruzioni su come aggiornare ad un tema compatibile per sbloccare futuri aggiornamenti dei badge. Questo è un processo semplice e veloce che ti consentirà di massimizzare l'impatto del tuo impegno ambientale sul tuo negozio online.
Pagina di impatto di Planet
Il modello preimpostato della Pagina di impatto è un'opzione straordinaria per comunicare in modo chiaro e coinvolgente il tuo impegno verso un futuro sostenibile. Questa pagina contiene informazioni dettagliate sulle spedizioni a impatto zero e presenta video e immagini delle aziende che si dedicano alla rimozione del carbonio dall'aria per te e per i tuoi clienti. Pubblicare questa pagina è estremamente semplice e veloce. Dal pannello di controllo Planet, ti basterà cliccare su Impostazioni e successivamente su Aggiungi pagina per renderla visibile a tutti i tuoi visitatori. Dopo aver attivato la pagina, avrai la possibilità di personalizzarla ulteriormente. Basta recarsi su Negozio online > Pagine > Impegno contro i cambiamenti climatici e apportare le modifiche desiderate. Assicurati di controllare l'anteprima per garantire che immagini e testi siano allineati perfettamente con la tua visione. Ricorda che la Pagina di impatto predefinita viene regolarmente aggiornata per offrire sempre informazioni aggiornate. Se desideri ripristinare la pagina alle impostazioni originali, potrai farlo in qualsiasi momento tramite le impostazioni del tuo negozio.
Limiti di spesa
Con la funzionale dotazione di un limite di spesa integrato, ti offriamo un'esperienza di pagamento senza problemi. Quando raggiungi il limite di spesa, sia tu che i tuoi clienti sarete momentaneamente sospesi fino all'aumento del limite o all'inizio del successivo ciclo di fatturazione, che dura 30 giorni. Ecco cosa comporta raggiungere il limite di spesa: - Se offri ai tuoi clienti la possibilità di pagare la spedizione a impatto zero, questa opzione non sarà più disponibile fino al nuovo ciclo di fatturazione. - Se sei tu a coprire la spedizione a impatto zero, Planet non riscuoterà ulteriori pagamenti fino al nuovo ciclo di fatturazione. - I tuoi badge di Planet non saranno visibili nel negozio fino all'inizio del nuovo ciclo di fatturazione. Ricorda, se abiliti i contributi degli acquirenti, quei fondi saranno inclusi nel limite di spesa mensile. Per aumentare il tuo limite e garantire la copertura di ogni spedizione, ecco cosa devi fare.
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s-gobetti · 1 year ago
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“Preparatevi a passare dei guai!” così inizia il motto del Team Rocket collettivo antagonista del anime giapponese Poketto Monsutā (1997) apparso nella televisione italiana nel 2000 con il nome di Pokémon che se non ha condizionato la cultura di tutto il mondo sicuramente l’ha fatto per chi scrive in questo momento “e dei guai molto grossi” risponde James.
Questo trio dai capelli magenta e lilla appare in tutte le puntate ripetendo sistematicamente il loro motto
proteggeremo il mondo della devastazione, uniremo tutti i popoli della nostra nazione, denunceremo i mali della verità e del amore,estenderemo il nostro potere fino alle stelle…
utilizzando dei travestimenti nel tentativo di rubare Pikachu per poter entrare nelle grazie del loro Boss Giovanni, fallendo miseramente ogni volta. Giovanni è un uomo dai capelli corti, in completo e camicia dalla doppia vita: nella penombra è il Capo del Team Rocket mentre alla luce del sole è il Capopalestra di Smeraldopoli. Insomma rappresenta a pieno titolo un uomo di successo, un collezionista il quale piano è quello di impossessarsi di tutti i Pokémon rari.
«Il Louvre è nato da un atto di aggressione. Fu attaccato nel 1972, durante la Rivoluzione francese, e da deposito di collezioni fatte con bottini di guerre feudali (una versione d’epoca dello stoccaggio in porto franco) fu trasformato in un museo di arte pubblico, probabilmente il primo al mondo, inaugurando un modello di cultura nazionale. In seguito divenne la nave ammiraglia culturale di un impero coloniale dedito a seminare cultura in altri mondi con metodi autoritari»
Hito Steyerl, Duty Free Art, L’arte nell’epoca della guerra civile planetaria, Johan & Levi Editore 2018
chissà perché per legittimarsi in un discorso si dice sempre “da sempre”, “da quando sono nat*”, come per dare più importanza alle cose che si sta dicendo, come se la coerenza fosse un valore aggiunto o come se la tradizione o l’autoctonia fossero ancora delle parole che non ricordano soltanto tristi monumenti negli angoli delle strade da dover pulire dagli escrementi dei piccioni e visitare ogni tanto quando non si va a scuola. In ogni caso da che ho memoria, quando veniva raccontata una storia c’erano i buoni e poi c’erano i cattivi e nella pausa pranzo nel giardino delle elementari con lə amichə giocavamo al Team Rocket, in breve facevamo guai, alle volte i guai erano semplici come rubare la palla a chi faceva il gioco del calcio, altre più complessi come colorare le pareti bianche dei muri bianchi con il verde del prato, insomma alla fine si risolveva tutto con una nota sul registro e tutto tornava come prima: le pareti pulite, l’erba nelle aiuole -non calpestabili- ed il gioco del calcio indisturbato che tutto sommato mi ricorda molto il motto della quarantena “ritorneremo alla normalità” ed eccoci qua, dopo tutto ciò che ci dice la storia a parlare di tradizione, storia e normalità. Ebbene ecco cosa hanno in comune queste cose le si ritrova nei musei, le pensano le persone che hanno il potere, le organizzano secondo la loro logica che spesso, per non dire sempre è autoritaria, gerarchica e cronologica. Si segue una linea dunque dritta e retta che va a finire nel giusto e che nega tutto ciò che considera sbagliato. Non c’è tempo Momo smettila di cercare Cassiopea! È una cosa seria, ne va del nostro onore. Come tutte le parole che abbiamo elencato prima le cose peggiorano quando si parla di Nazione allora li è immediato aggiungere ferrovia e guerra, insomma confine per finire in burocrazia, documenti e decoro.
«Abbiamo recitato per tanto tempo. Siamo attori consumati. Adesso possiamo cominciare a vivere. E sarà un gran bello spettacolo».
Dal manifesto del Gay Liberation Front inglese (1970)
Come si fa quindi a parlare di autonomia del linguaggio nel arte contemporanea da parte della cultura queer? Ma sopratutto può esistere una storia della cultura queer? e chi è a farla, soltanto le persone queer?
«Così abbiamo deciso di chiamarci queer. Usare “queer” è un modo di ricordarci di come veniamo percepiti dal resto del mondo. È un modo di dirci che non dobbiamo essere persone spiritose e piacevoli che devono condurre vite discrete al margine del mondo eterosessuale. Usiamo queer come uomini gay che amano lesbiche che amano essere queer. Queer, a differenza di gay, non significa maschio»
«Essere queer significa condurre vite diverse: niente a che vedere con il mainstream, il profitto, il patriottismo, il patriarcato, o l’essere assimilat*. Niente a che vedere con direttori esecutivi, privilegio ed elitarismo»
Dal Queer nation manifesto, diffuso durante la marcia del New York Gay Pride Day del (1990)
Di certo ci sono solo i dubbi e sicuramente abbiamo capito che la certezza appartiene a quella visione del mondo straight che poi è il contrario di queer. Che poi è quella mentalità per la quale si fanno le torri ed il punto di una torre è averci la più alta della città, lo so bene io che vengo da Lucca e che il signor Guinigi -per superare il limite di altezza che poi bruciava tutta la città- ci ha messo un albero sopra, adesso gli alberi li mettono sui balconi così abbiamo anche risolto il problema del verde e delle pareti che si lavano bene. Oggi non si chiamano più grattacieli ma il concetto è sempre il solito, deve stare in centro, deve occupare spazio e deve essere la più grossa e noi dobbiamo passare il nostro tempo a lavorarci dentro oppure fuori a guardarlo dicendo “che bravo”. Ma siccome poi succede che le cose non durano bisogna farle ricordare ed ecco perché sono importanti i musei, gli archivi e la storia. Un pò come nelle case quando le cose vanno a male bisogna metterle nel frigorifero perchè è poi tutto un problema di conservazione quindi poi c’è la questione del restauro, ma soprattuto del cosa ricordare.
Picasso, oh no, otra vaz tú! Oh no, otra vez Warhol! Cecilia Gimenez lo sa bene non si tocca Hecce Homo, altrimenti lo si rovina.
Dórica, dórica, jónica, jónica
Corintia, corintia, corintia, corintia
 
Historia del arte, penes con pincel
Famosos, pintaje, sin píxel, con papel
Quindi si sa che andando al contrario si finisce fuori dai binari e per niente confuse diciamo addio a confini, norma e patriarcato. È un pò come quando ti spiegano la storia del arte nella quale ti spiegano a cosa dare importanza allora è importante l’autore e che poi si finisce per entrare alla Tate e se ne esce che si è letto solo un sacco di didascalie, per non parlare che se poi si va davvero nei musei si finisce per accorgersi di cosa sono, da dove vengono le opere e chi non finisce ne nei musei, ne negli archivi e neanche nella storia. Della serie Amal Clooney sta ancora lavorando per riportare i fregi del Partenone ad Atene, in Virginia rimuovono la statua del generale Robert Lee e nelle americhe vengono abbattute le statue di Cristoforo Colombo.
Ma quindi dove si va a cercare la cultura queer se non la si può trovare nei musei? nelle istituzioni? nelle scuole -grazie provita- o negli archivi?
«Se davvero vogliamo salvare il museo, dovremmo scegliere la rovina pubblica rispetto alla redditività privata. E se non è possibile, si vede che è arrivato il momento di occupare collettivamente il museo, di svuotarlo dai debiti e di alzare le barricate del buon senso, di spegnere le luci affinché, senza alcuna possibilità di spettacolo, possa funzionare come il parlamento di un’altra sensibilità»
New York, 14 marzo 2015
Paul B. Preciado, Un appartamento su Urano. Cronache del transito, Fandango Libri, 2020
La si incontra per strada, alle volte nel letto, altre a cena? forse come ipotizza José Esteban Munoz non la si incontra mai o come consiglia Jack Halberstam bisogna fallire al momento guardando alla storia si può osservare soltanto che i tentativi di farla durare l’hanno poi ingabbiata, fissata e cristallizzata. Quindi la si trova in cose che non durano, in arti minori, non è arte da museo e non è arte Classica, nè bianca, nè occidentale. È un estetica fatta di spari, lanci, ricami. Spillette, scritte sui muri, slogan urlati. Toppe serigrafate, volantini distribuiti, pelle tatuata. Attività ludiche in locali notturni, bagni pubblici, parchi, pinete, parcheggi come case private, strade e spazi abbandonati.
«IL QUEER NON È QUI. Il queer è un’aspirazione. Detto in altre parole, non siamo ancora queer. Potremmo non raggiungere mai il queer, ma possiamo percepirlo, come la calda luce di un orizzonte infuso di possibilità. Non siamo mai stat* queer, eppure il queer esiste per noi come un’aspirazione che può essere distillata dal passato e usata per immaginare un futuro.»
José Esteban Munoz, Cruising Utopia, NERO 2022
È un gesto irripetibile come Silvia Spolato con un cartello con scritto “sono lesbica”, come Sylvia Rivera che lancia -la seconda- bottiglia molotov o la dragqueen che getta il caffè in faccia al poliziotto. Sono gesti di rottura e pratiche transfemministe di cura e mutoaiuto come quelle delle STAR (Sreet Transvestite Action Revolutionary) o delle Queen o delle Madri delle Black Ball. Sex worker, razzializzate, senza casa che per poter esprimere la propria cultura organizzavano TAZ! È un arte che non si posiziona prima del museo, non può trovare una forma perchè non può avere definizione o profilo.
«Già da prima, da sempre, l’attivismo, non solo transfemminista e queer, produce saperi “indisciplinati” che hanno lo stesso valore della produzione accademica: servono infrastrutture che se ne prendano cura dal basso e si preoccupino della loro libera circolazione, senza privatizzare (anche in senso economico) questa ricchezza comune.
[…]
Servono luoghi per organizzare collettivamente il rifiuto della “promessa di riconoscimento” sulla quale si basa tanta parte dello sfruttamento del lavoro intellettuale dentro e fuori l’accademia. Perché l’accademia, in questo senso, è solo un esempio nemmeno il più importante.
»
Fallire sempre meglio, postfazione a cura di CRAAAZI di Jack Halberstam, L’arte queer del fallimento, minimum fax 2022
È uno spazio liberato dal patriarcato, dal consumismo e dal colonialismo. È uno luogo dissedente dal sistema ciseteronormativo che può essere il palco di un locale, una casa come una pineta. Ma chissà come mai è sempre un atto considerato illegale, illecito o criminale. È uno scandalo, è perverso, è storto. Ed è uno spazio che va occupato, perchè altrimenti visti i rapporti di potere si finisce per essere sussunte, canonizzate e sfruttate perchè i processi di istituzzionalizazione riconoscono certo la legittimità ma comportano allo stesso tempo la rinuncia di autonomia nel percorso di ricerca e sfruttamento e normalizzazione per chi porta avanti le stesse lotte sociali fuori, dentro o contro le istituzioni.
Un arte dal basso che non può entrare in un museo se non che ricodificata, resa accettabile, sbiancata.
è solo dopo che vengono rese innocue al ordine stabilito che le persone queer entrano nei musei, nella moda, nelle belle arti. Non è queer aderire al sistema che l’opprime, lo impedisce e lo combatte: Sgombero di Atlantide 9 ottobre 2015 #AtlantideResiste!
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guida-ai · 1 year ago
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Ai Video Maker su App Store
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Zoomerang è un'app per la creazione e l'editor di video basata su modelli potente ma facile da usare. Con questo studio di creazione video all-in-one, puoi creare e condividere video originali e di tendenza su tutte le piattaforme video in formato breve rendendolo semplice con pochi tocchi. Unisciti alla community Zoomerang di oltre 35 milioni di utenti in tutto il mondo e resta sintonizzato sulle tendenze dei social media grazie ai contenuti unici e creativi della piattaforma.Caratteristiche:MODELLI- Gira video trendy e di breve durata rilevanti per la piattaforma con tutorial passo-passo - Segui gli hashtag per trovare facilmente modelli video in stile virale con brani famosi per qualsiasi categoria - Unisciti alla nostra community di 200.000 creatori di modelli e partecipa a sfide straordinarie - Inviaci la tua sfida preferita da TikTok e noi creeremo il suo modello per semplificare le riprese - Rimani sintonizzato sulle tendenze emergenti dei social media seguendo i modelli in evidenzaSTUDIO GENAI- Deforma: dai vita ai video. - Restyle: rinnova l'estetica del video. - Look AI: crea ritratti raffinati perfetti per i social media. - AI da testo a immagine: trasforma le istruzioni testuali in immagini straordinarie. - Riempimento generativo: modifica le foto senza problemi con le istruzioni. - Espandi l'intelligenza artificiale: amplia gli orizzonti delle tue foto e dei tuoi video.REDATTORE VIDEO- Crea e modifica video come un professionista con lo strumento di editor video facile da usare ma potente - Aggiungi testo ai video con oltre 30 caratteri personalizzati - Modifica il tuo testo con funzionalità esclusive: animazioni, ombre colorate, bordi e altro ancora! - Dividi, inverti e trasforma il tuo video per goderti l'arte della composizione - Cerca tra milioni di adesivi, gif ed emoji e aggiungili ai tuoi video - Importa musica di sottofondo per i tuoi video dal tuo telefono o dalla vasta libreria di iTunes - Nessuna musica disponibile? Scegli il tipo di musica che desideri (genere, umore, ecc.) e lascia che l'app generi brani per teUTENSILI- Rendi il tuo video divertente e sorprendente utilizzando la nostra funzione Adesivi - Abbelliti con lo strumento Abbellimento viso per apparire fantastico in ogni video che realizzi - Elenca i tuoi colori preferiti e lascia che l'effetto Cambia colore faccia la magia - Rimuovi lo sfondo con pochi tocchi - Crea collage video alla moda con le tue immagini preferite - Usa l'effetto Zoom viso per consentire alla fotocamera di zoomare sul tuo visoEFFETTI E FILTRI- Dai vita alla tua creatività con oltre 300 effetti estetici - Scegli tra vari incredibili effetti AI: Copie, Ai Vins, Special, Liquis - Scatena l'artista che è in te con filtri come Estetica, Retro, Stile, B&M e altro ancora!SOCIAL- Salva e condividi facilmente i tuoi video davvero funzionanti su TikTok, Instagram, Snapchat, Likee e YouTube e diventa virale! - Rimani sintonizzato sulle tendenze emergenti dei social media grazie al contenuto unico e creativo della piattaformaVIDEOREGISTRATORE- Riprendi parte per parte e applica effetti/filtri dal vivo al tuo video durante la registrazione per renderlo più accattivanteScarica subito Zoomerang e diventa virale su tutte le piattaforme di social media con i video di tendenza che creerai tramite il tuo studio di creazione video tutto in uno!Sono disponibili alcune informazioni sulla natura del rinnovo automatico dell'abbonamento Premium:Di seguito i periodi di abbonamento:Base Piano annuale: $ 29,99/annoAvanzate Piano annuale: $ 239,00/anno Piano mensile: $ 39,99/mese- Il pagamento verrà addebitato sull'account iTunes alla conferma dell'acquisto. - L'abbonamento si rinnova automaticamente a meno che il rinnovo automatico non venga disattivato almeno 24 ore prima della fine del periodo corrente. - L'account verrà addebitato per il rinnovo entro 24 ore prima della fine del periodo corrente e identificherà gli svantaggi del rinnovo. - Gli abbonamenti possono essere gestiti dall'utente e il rinnovo automatico può essere disattivato accedendo alle Impostazioni account dell'utente nell'iTunes Store dopo l'acquisto.Informativa sulla privacy: https://bit.ly/zoomerangprivacypolicy Termini: https://zoomerang.app/privacy CONTRATTO DI LICENZA CON L'UTENTE FINALE DELL'APPLICAZIONE CON LICENZA: https://zoomerang.app/privacyInvia le tue domande e feedback a [email protected] Source link Read the full article
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alemicheli76 · 1 year ago
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Il blog presenta "La cura di sé. Manuale di training autogeno per il benessere della persona" di Alberto D’Auria, Effetà editore. Da non perdere!
Imparare a volersi bene è fondamentale per la salute, fisica ed emotiva. Non significa essere egoisti: è la condizione per essere a proprio agio nel mondo e per poter amare gli altri. Questo volume vuole essere una guida per un viaggio introspettivo attraverso il nostro corpo, mediante lo straordinario modello terapeutico del Training Autogeno. l libro esplora il profondo legame tra la salute…
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stilouniverse · 1 year ago
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Andrea Breda Minello "Black Russian - Studio drammatico in cinque quadri", Blonk Editore
Blonk Editore “Tutte le guerre sono insensate, tutte le guerre sono inutili”: Andrea Breda Minello in libreria con Black Russian L’editore pavese Blonk pubblica il nuovo testo del poeta e drammaturgo veneto: un monologo scritto e pensato per il teatro. Protagonista un ragazzo di 25 anni che affronta sé stesso e il modello di società dominata dalle logiche vetero maschiliste e dai…
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paoloferrario · 2 years ago
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Viesti Gianfranco, Riuscirà il PNRR a rilanciare l'Italia ?, Donzelli editore, 2023
scheda dell’editore https://www.donzelli.it/libro/9788855224956 «Un paese non si rilancia con una lista di riforme e di investimenti scritta da tecnici, anche se di grande qualità; ma solo attraverso una visione politica del suo futuro. L’Italia potrà trasformarsi grazie a grandi scelte sul suo modello di sviluppo, sulle modalità di intervento pubblico, sulle politiche per ridurre le…
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altabattery00 · 2 years ago
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Il Mac Studio di Apple è ora ufficialmente un minuscolo Mac Pro con M2 Ultra
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Apple ha appena rivelato durante il WWDC 2023 che presto arriverà una nuova versione di Mac Studio e sembra che sarà uno dei prodotti Apple più potenti fino ad oggi, tutto grazie al chip M2 Ultra appena annunciato, che alimenta anche un nuovo MacPro.
M2 Ultra, disponibile in una delle versioni di Mac Studio, raddoppia le già intense capacità di M2 Max. Ecco cosa devi sapere.
Molti si aspettavano il Mac Pro, ma Apple, fedele ai precedenti leak, ha svelato anche il nuovo Mac Studio. Il mini-computer, rivolto ai professionisti, sta uscendo in almeno due varianti.
Il modello più economico sfoggia l'M2 Max, che già conosciamo dal MacBook Pro 2023 di Apple. Questo chip presenta una CPU a 12 core e una GPU a 30 core e raggiunge il massimo a 96 GB di memoria. Proprio come la generazione precedente, l'M2 Ultra raddoppia ciò che l'M2 Max era in grado di offrire, e questo ci porta alcune specifiche piuttosto folli.
Apple ha ora confermato che l'M2 Ultra verrà fornito con una CPU a 24 core, una GPU fino a 76 core e 192 GB di memoria unificata, che ci offre ben 800 GB/s di larghezza di banda della memoria. Il chip è stato realizzato sulla base di un nodo di processo a 5 nm e combina essenzialmente due chip M2 Max attraverso l'architettura UltraFusion di Apple.
Per professionisti come grafici e editor di video, è probabile che il nuovo Mac Studio offra un enorme aggiornamento. Apple prevede che l'M2 Ultra abbia una CPU fino al 20% più veloce e una GPU fino al 30% più veloce rispetto all'M1 Ultra.
Durante la presentazione, Apple ha anche sottolineato che il nuovo Mac Studio avrà un vantaggio considerevole rispetto all'ultimo iMac da 27 pollici basato su Intel: si dice che il nuovo Studio sia fino a sei volte più veloce. Inoltre, Apple afferma che l'M2 Ultra ha molta più memoria anche delle schede grafiche per workstation più avanzate, il che significa che può affrontare attività che le GPU discrete non potrebbero nemmeno sognare.
Anche M2 Max Mac Studio non è niente di cui storcere il naso. Apple afferma che sarà in grado di eseguire il rendering fino al 50% più velocemente rispetto alla versione M1 Max del mini PC e offrirà anche prestazioni migliorate fino al 25% per gli sviluppatori che lavorano in Xcode. M2 Ultra migliora solo questo, migliorando il rendering 3D in Octane fino a tre volte e l'elaborazione video in DaVinci Resolve fino al 50%.
Oltre ai miglioramenti delle prestazioni, Apple offre anche una migliore connettività e consente una risoluzione fino a 8K con 240Hz su Mac Studio. Se ottieni il modello M2 Ultra, il tuo PC supporterà anche fino a sei monitor Pro Display XDR. Il PC dispone anche di una porta Ethernet da 10 Gb, due porte USB-A e due porte USB-C e quattro porte Thunderbolt 4. C'è anche uno slot per schede SD.
Il Mac Studio è già disponibile per il preordine e sarà disponibile presso vari rivenditori a partire da martedì 13 giugno. Il modello più economico parte da $ 1.999, ma ovviamente, l'aumento delle sue specifiche ha anche aumentato il prezzo di conseguenza.
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errantepagina69 · 1 year ago
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Leonardo Bloch (Breve storia del casoncello)
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Le ascendenze greco-bizantine del tortello paiono ulteriormente avvalorate dal suo parallelo allignamento nel circondario di Rimini e nelle Marche settentrionali, che dal VI all'VIII secolo furono parte del ducato della Pentapoli sotto l'autorità dell'Esarcato di Ravenna. Più che dalla comparsa dei calisoni, assieme a cialdoni e confetti, tra le imbandigioni del quarto servizio di credenza del banchetto tenuto a Rimini il 24 giugno 1475 per celebrare le nozze di Roberto Malatesta con Elisabetta di Montefeltro, è a tale riguardo emblematico il già citato riferimento cinquecentesco di Costanzio Felici al radicamento del cascioncello/calcioncello nella cucina popolare dell'Urbinate, che assai verosimilmente presupponeva il tramandarsi di consuetudini quantomeno plurisecolari. In area romagnolo-marchigiana la denominazione della vivanda aveva peraltro già virato verso le forme calcione cascione, che in queste ultime varianti si sono tramandate sino ai nostri giorni, ancorché traslate verso fagottini di pasta che si sono ormai ampiamente distanziati dal modello originario.
Almeno sino al Libro de arte coquinaria (1456/67) di Martino da Como e alla sua elevazione umanistica nel De honesta voluptate e valetudine (1474) del Platina, v'è dunque ragione di ritenere che la diffusione della cibaria, oltre che al riminese e all'urbinate, rimanesse principalmente accentrata all'interno del perimetro di irradiazione dell'influenza culturale di Venezia (Veneto, Lombardia centro-orientale, Friuli e Trieste).
L'attenzione riservata al calisone da parte del maestro Martino - di origini ticinesi e milanese per formazione - non poteva del resto essere disgiunta dai natali veneziani del suo più eminente datore di lavoro ( il cardinale camerlengo Ludovico Scarampi Mezzarota, Patriarca di Aquileia).
Prima uscita: 25 ottobre 2121 Editore: Lubrina Bramani Pagine: 192
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lostaff · 2 years ago
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>junghaesin ha chiesto: >c'è qualche possibilità di mantenere l'editor legacy come opzione? per i creatori di contenuti, il nuovo editor rovina completamente la qualità delle nostre gif/modifiche/grafica ed è davvero frustrante essere costretti a utilizzare un editor che ucciderà la qualità delle creazioni che passiamo a perfezionare.
Risposta: Ciao, @junghaesin!, grazie per averci scritto. E grazie a tutti gli altri che hanno condiviso feedback simili.
Quindi, tl; dr: questo è in realtà un problema con il tema del blog. Il tuo tema non mostra le immagini nei post creati dal nuovo editor come previsto.
Le GIF caricate tramite l'editor precedente o il nuovo editor vengono effettivamente elaborate allo stesso modo. Non c'è differenza nella profondità di bit né nella risoluzione. Puoi vederlo invece guardando i tuoi post all'interno della dashboard di Tumblr (ad esempio, invece di tuoblog.tumblr.com/post/id, vai su tumblr.com/tuoblog/id).
Il motivo per cui vedi una differenza di qualità è perché i post creati dal nuovo editor vengono trattati come post di testo dai vecchi temi del blog. I temi spesso aggiungono spaziatura intorno a tutto il contenuto di un post di testo, comprese le immagini che appaiono in esso. Se il tuo tema presenta post larghi 540px, allora in un post di testo, con quel padding aggiuntivo, lo spazio disponibile per le tue immagini è in realtà inferiore a 540px. Di conseguenza, il browser ridimensionerà le immagini per adattarle e, quando ciò accade, la qualità dell'immagine ne risente.
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La soluzione: aggiornamento a un tema più moderno e aggiornato, come Vision o Stereo. Lo sviluppatore di temi @eggdesign ha anche creato un modello di tema che funziona con nuovi post, su cui puoi costruire! Questi temi moderni applicano il padding solo ai blocchi di testo anziché all'intero post, quindi i blocchi di immagini non ricevono padding e vengono offerti con la loro larghezza completa di 540 px, proprio come la Dashboard. Da quello che abbiamo visto, questo risolve tutti i problemi relativi alla qualità GIF percepita sui blog.
Lo sappiamo. Cambiare il tema richiede molto lavoro. Nel prossimo futuro, stiamo cercando modi per semplificare questa transizione, ad esempio aiutandoti a identificare i temi che funzionano bene con i nuovi post nel Theme garden. Ma lavorare con nuovi post è la via da seguire: i nuovi post utilizzano un formato che apre molte opportunità in futuro.
Perché non puoi aggiungere tipi di post ai post dal nuovo editor? Perché non pubblicare nuovi post come post di foto invece che come post di testo?
Il nuovo editor utilizza un nuovo formato di post, chiamato Neue Post Format (NPF). NPF ci ha dato un enorme impulso in termini di flessibilità quando si tratta di quali contenuti possono essere presenti nei post: ricordi il tempo in cui non potevi nemmeno caricare le immagini sui reblog? O quanti post di chat e citazioni vecchie cambiano magicamente gli autori? NPF ci ha aiutato a risolvere entrambe queste cose. Ha rimosso i vincoli, inclusi i tipi di post, che limitano ogni post a un tipo specifico di contenuto.
Ma i temi del blog esistenti devono ancora essere in grado di visualizzare questi post. Poiché i post NPF possono includere media ovunque (mentre la maggior parte dei vecchi tipi di post ha una struttura rigida per i media), per noi era più sicuro classificare i post NPF come il tipo di post meno vincolato: post di testo. È il meglio che possiamo fare per rendere questi post retrocompatibili con i temi del blog esistenti.
Al posto dei tipi di post, abbiamo aggiunto una variabile del tema {NPF} per post che i temi personalizzati possono sfruttare. Gli sviluppatori di temi devono aggiornare i loro temi per sfruttare questi nuovi dati per mantenere il pieno controllo dell'output HTML dei post.
Puoi leggere di più su queste decisioni e sulla specifica del Neue Post Format, qui e qui.
Grazie per il tuo feedback, come sempre!
Con amore,
—Il team WIP di Tumblr
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