#misantropia portami via
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arreton · 2 years ago
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TIMONE IL MISANTROPO
C’era un tal Timone, un vagabondo, il volto circondato da spini inaccessibili. Sembrava davvero figlio delle Furie.
ARISTOFANE
Timone visse ad Atene ai tempi della guerra del Peloponneso. I contemporanei lo chiamavano Timone il Misantropo, perché ebbe in odio il genere umano quanto mai nessuno prima di lui: motivo per cui divenne subito molto popolare. In origine tuttavia era un uomo con una buona cultura filosofica e ben provvisto di beni, che amava organizzare ricchi banchetti e distribuiva generosamente il proprio denaro agli amici che glielo chiedevano; riteneva infatti che l’amicizia fosse la ricchezza più importante fra tutte. Vivendo in tale sperpero, circondato da parassiti e da ruffiani, esaurì ben presto le proprie sostanze. Mandò allora i suoi servi a chiedere aiuto agli amici che aveva beneficato fino al giorno prima, come gli sembrava naturale, ma questi li cacciarono in malo modo. Saputo ciò, Timone organizzò un nuovo banchetto, riservato solo a coloro che avevano mostrato verso di lui questa bella riconoscenza. Imbandì la tavola non con cibi ricercati e vini preziosi, ma con acqua bollente e sassi, che al momento giusto lanciò contro i suoi ospiti ingiuriandoli e maledicendoli; quindi se ne scappò via e non fece più ritorno in città. Andò a vivere dentro una grotta in un suo terreno isolato, e si cibava solo di radici e di altri frutti della terra. Un giorno trovò nel suo campo un tesoro sepolto, e lo offrì ad Alcibiade, purché si decidesse a mettere Atene sotto assedio. Alcibiade infatti aveva giurato odio eterno alla sua città natale, a causa di certe oscure trame giudiziarie in cui era stato coinvolto a suo dire ingiustamente: ragione per cui era l’unico essere umano che Timone trovasse tollerabile. Una volta, incontratolo al culmine del suo successo mentre usciva da un’assemblea insieme a una brillante compagnia, Timone non solo non cambiò strada per non incontrarlo (cosa che faceva regolarmente con chiunque incrociasse), ma gli mosse incontro e stringendogli calorosamente la mano gli disse: «Continua così ragazzo, li manderai in rovina tutti». Frequentava qualche volta anche un certo Apemanto, che cercava con scarsi risultati di imitarne la severa filosofia di vita. Durante una cena, Apemanto gli disse: «Com���è bello stare qui», e Timone rispose: «Lo sarebbe, se non ci fossi tu».
Un giorno si presentò nell’assemblea pubblica, e tra lo stupore di tutti salì sul palco, chiese silenzio e parlò così: «Cari concittadini, nel mio piccolo campo è cresciuto un albero di fico, al quale si sono impiccati già in diversi. Siccome ho intenzione di costruire una casa in quel punto, e lo dovrò tagliare, ho pensato di avvertirvi perché se qualcuno volesse ancora servirsene si sbrighi a farlo».
Un giorno cadde da un pero e si ruppe una gamba. Non volendo però nessun medico intorno, la gamba andò in cancrena, e così morì. Fu sepolto sulla strada che dal Pireo porta a Capo Sounion. Poco dopo la sua morte, la tomba venne circondata completamente dal mare, e si ricoprì spontaneamente di rovi, così da diventare impenetrabile a ogni essere umano. Sopra, vennero incise queste parole: Qui, strappato il legame con una vita disgraziata, io giaccio; ma il nome non ve lo dico. Auguro a voi, pessimi, di incontrare pessima morte.
— Dino Baldi "Morti favolose degli antichi"
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zibaldone-di-pensieri · 2 months ago
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Ma perché la gente si sente in dovere di rompere i coglioni ogni minuto di questa esistenza? Perché in ogni momento dovete approfittarne per schierarvi di parte in situazioni assolutamente non necessarie e non seriose, per dire che quello che piace a voi è bello e tutto il resto è merda? Perché vi sentite in dovere di condividere odio? Perché anche negli hobby, nelle passioni, nei passatempi dovete essere così coglioni e discriminatori? Siete delle mele marce senza anima.
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io-rimango · 1 year ago
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Non io che rifiuto inviti ad uscire, perché “oggi non me la sento” ma la verità è che fuori piove, ho acceso la mia immancabile yankee candle alla verbena, messo su un po’ di musica jazz, mi sono preparata una tisana ai frutti rossi e ho davanti l’ennesimo libro di psicoterapia da divorare, quindi misantropia portami via.
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spettriedemoni · 5 years ago
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Quelli che dopo abbracceranno tutti
Mica li capisco quelli che dicono "Dopo la pandemia abbraccio tutti".
Mantenete le distanze pure dopo, per favore. Ma chi vi si incula oh!
Non mi toccate!
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stomondodelcazzo · 6 years ago
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Mi sento circondata da imbecilli.
Devo cominciare a tagliare qualche rapporto nella mia vita..
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neimomentidisfogo · 4 years ago
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Ci sono giorni in cui non hai voglia manco di visualizzare
Figuariamoci rispondere
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itsyourstairwaytoheaven · 7 years ago
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devitalizart · 4 years ago
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Misantropia portami via (prima dell’asma...). #truestory https://www.instagram.com/p/COcz77jBZQ9/?igshid=1oee0oser9r1v
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revengeisalwaysanoption · 4 years ago
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Flashfic: Buon Viaggio
Dedicata a @doblondoro​ la cui menzione di una certa caratteristica di martino m’ha ispirato per questa cosa... Un ringraziamento speciale pure ai bimbi che hanno urlato per due ore, costringendomi a trovarmi ASSOLUTAMENTE qualcosa da fare per distrarmi.
Pace. Finalmente. Dopo ore di bimbetti urlanti - 'no, scusa Nico c'avranno pure le loro ragioni, so' io l'insofferente, ma proprio me sale… l'astio, hai presente?' - è calato il tanto agognato silenzio. O almeno una relativa quiete, quanto basta per potersi riposare un po'.
È da più di venti ore, tipo, che non chiude occhio. Sai com'è, la prima notte di nozze… Più il fatto che s'è sposato l'uomo più disorganizzato dell'universo, che ha finito di fare la valigia quella mattina alle 10, quando c'avevano il volo alle 14…
C'ha avuto da fare, lui. Seguire i suoi millemila progetti, seh. Come se Martino non fosse altrettanto impegnato, allo studio. Dottor Rametta, chi l'avrebbe mai detto?
S'era un attimo immaginato medico, a diciannove anni. Assolutamente non per vocazione, quanto più per ragioni utilitaristiche e venali. Forse anche un po' di rivalsa nei confronti di una certa ex, come a dire "Visto, mo' faccio il dottore pure io!". Un po' stupido, c'è da riconoscerlo. E sua madre era stata così felice quando l'avevano ammesso al Sacro Cuore, ma…
"Dai, Martì, per favore. Già te vedo a fare 'scusi, potrebbe agonizzare senza fare tutto 'sto casino?' ai tuoi pazienti." Elia l'aveva subito pungolato, e non c'aveva tutti i torti.
"Rose, hai una vasta scelta di strade davanti a te ma eviterei quelle a stretto contatto con la gente… Misantropia portami via, proprio." Esagerato all'inverosimile come sempre, Filippo.
Però aveva dato voce ai suoi dubbi. Dopo una sessione disastrosa nei primi mesi del 2021, aveva preferito cambiare.
Restando sempre nell'ambito del diagnosticare, curare, salvare vite. Non umane, però.
Niccolò ancora ci sperava, che lo assumessero al Bioparco per occuparsi delle giraffe... A lui andava bene anche il suo tran tran quotidiano in un piccolo ambulatorio della capitale. Però, chissà, magari un giorno…
'Guardi. Non si scomodi a svegliarlo. Mio marito è schizzinosissimo quando si tratta di cibo. Un po' quando si tratta di tutto, in realtà.'
Mio marito. Marito. Ancora gli mozzava il respiro, ancora faceva perdere un battito al suo cuore per poi mandarlo in tachicardia, sentirsi chiamare così da Nico.
Aspettò che l'hostess - carina, osservò ad occhi socchiusi, ma suo marito l'aveva appena degnata di uno sguardo - se ne andasse, poi si accoccolò sulla sua spalla.
"Chi sarebbe lo schizzinoso, scusa?" Domandò, borbottando.
"Tu?" Non riusciva a vederlo, ma era sicuro che Niccolò stesse sorridendo. 
"Ah sì?" Insistette.
"Sì." Ah, ora si stava mordendo il labbro.
"Ah sì? Okay, allora se so' tanto schizzinoso coi tuoi fluidi corporei non ce voglio più avere a che fare. Arrangiati."
"Martiiiii!"
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destinazionialternative · 5 years ago
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Misantropia portami via
Per l’Associazione mi sto occupando negli ultimi giorni, oltre ai soliti lavori di ricerca fondi che sovvenzionino progetti di ricerca, anche di attirare giovani ragazzi affetti da patologie neuromuscolari che dipingano o disegnino per passione, e chiedere loro se sono intenzionati a donare un’opera per un progetto.
Sulla carta tutto molto bello, molti di noi - mi ci ficco pure io anche se il mio l’ho perso strada facendo - dispongono di un estro artistico piuttosto sviluppato nonostante i limiti; c’è chi utilizza tavolette grafiche, chi pennelli leggerissimi e o chi ancora riesce a dipingere con la bocca. L’idea è proprio quella di mostrare come i limiti a volte si trasformino in trampolini di lancio, come si possa oltrepassare la barriera delle difficoltà imposte da un corpo che detta fin troppo legge ad una mente capace di far capriole.
Insomma ci sembrava una bella idea per coinvolgere chi fino a questo momento è stato tenuto in disparte e renderlo partecipe di un progetto; sta di fatto che, non so se per la mia propensione nell’attirare soggetti con un certo livello di disagio, fra le 4 persone che personalmente ho deciso di coinvolgere finora, ben 2 hanno rivelato d’essere abbastanza strambe.
La prima non si è degnata neppure di rispondere, mentre la seconda ha cambiato idea tre volte nel giro di scarse 6 ore.
Ironia della sorte però, è stato più semplice contattare una ragazza russa che scrive in un inglese peggiore del mio - la dice lunga questa cosa -, rispetto ad una che vive sì e no a 7 km da casa mia.
Giuro che se non fossi così dipendente da braccia altrui, sceglierei la vita da eremita in una qualche baita di bassa montagna, circondata da caprette, galline e cani a volontà.
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zibaldone-di-pensieri · 5 years ago
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Misantropia portami via
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Qualcuno conosce sto genio di @paperelle-qua-qua-qua ?
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spettriedemoni · 5 years ago
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Al supermercato
In cassa pago. La cassiera mi dice: "Tieni c'è questo catalogo in omaggio per chi ha la nostra tessera."
Dico "OK, grazie" rimetto il portafoglio in giacca, comincio a mettere la roba nello shopper e la signora a fianco a me che ha quasi finito di mettere la sua spesa nelle buste mi prende il catalogo e mi dice: "Se lo fa ridare?"
Ma come cazzo ti permetti? Stupida cretina che non sei altro, ma ti sembra un modo educato di comportarti? Semmai mi chiedi e se ti dico sì puoi prenderlo, non che lo prendi e mi dici di farmelo ridare.
Che gente di merda c'è in giro!
La guardo e le dico: "No" mi riprendo il catalogo e me ne vado mentre la sento fare una risatina imbarazzata. Non so se per la mia reazione o per aver capito che ha fatto una figura di merda.
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itsyourstairwaytoheaven · 7 years ago
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Misantropia portami via
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acribistica · 7 years ago
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L'unico modo per sopravvivere al ferragosto (oltre al tapparsi in casa con furore) e all'isteria di massa che ne consegue è quello di disattivarsi ogni social fino al 17 agosto. Ergo byebye gente.
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parolerandagie · 8 years ago
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Sarebbe comodo...
...sarebbe comodo se ci si potesse mettere lo status anche addosso, non solo sui sòscial ma anche durante la vita di tutti i giorni, al bar, al supermarket, in palestra, in ufficio anche...magari una maglietta tecnologica, una pettorina, una cintura, anche solo con delle frasi già fatte appiccicabili con il velcro, tramite cui raccontare all'umanità là di fuori di che umore si è...ma sai quante rotture di scatole dribbleresti, con un ''oggi non è giornata'' che campeggia sulla maglia, o sulla camicia, dove le squadre di calcio hanno lo sponsor? O, se non altro, chiamato dalle forze dell'ordine a giustificare lo sberlone rifilato ad un cristiano che ti ha rivolto la parola, avresti un'attenuante: non si potrà dire che non lo avevi avvertito!
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sehaliyah · 9 years ago
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L'esistenza umana è priva di scopo. Non parlo dell'esistenza in quanto tale, ma del significato che l'umanità ha dato ad essa: nessuno. Attualmente, la ricerca che è sempre stata alla base dell'evoluzione e del progresso della razza umana è congelata. Progrediamo in scienze che già conosciamo, ripercorrendo passi che sono già stati compiuti. Un chiaro esempio ne sono gli studenti. Così svogliati e boriosi della loro ignoranza. Siamo tutti confinati in un sogno infinito, che per le coscienze attive si traduce in un incubo eterno, nel quale il progresso avviene mediante il teorema delle scimmie infinite. Il teorema afferma che una o più scimmie prementi i tasti di una macchina da scrivere in ordine casuale, in un tempo infinito, riprodurrebbero qualsiasi testo. Se si osservano i singoli umani, con i loro smartphone, i loro tablet e computer etc., sono esattamente come le scimmie dattilografe del teorema. Tuttavia, il tempo di una vita non può essere infinito poiché il corpo si deteriora, così si è portata l'alfabetizzazione nel mondo e si sono poste le basi per permettere, ad un numero quanto più grande possibile di soggetti, di digitare. L'avanzamento umano si basa più sul caso che sulla ricerca, non vi è amore per il sapere, non vi è amore per se stessi, non vi è vita oltre l'illusione. Siamo tutti scimmie.
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