acronimica
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Unzeitgemäße Betrachtungen
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it's us against the world – I mean, Humanities & I
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acronimica · 9 hours ago
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Ah, Minerva, continui a cambiare il nome un po' come si cambia la pettinatura quando si va in crisi.
in realtà era da diversi mesi che non lo cambiavo! Comunque poi mi ritrovi sempre, quindi poca differenza. Spero tutto bene dalle tue parti.
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acronimica · 2 days ago
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Fare breccia in un cuore che pondera ogni sua mossa è un traguardo di disarmante dolcezza.
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acronimica · 3 days ago
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Tre annetti e mezzo fa lessi i Frammenti di Barthes senza (e mi scuso per la pochezza della dichiarazione) apprezzarli particolarmente. Li accantonai senza particolari programmi futuri. Ieri li ho ripresi. Oggi, purtroppo (e non solo per la scuffia in corso, ma anche per l’età più matura e il bagaglio conoscitivo accresciuto), li colgo perfettamente.
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acronimica · 4 days ago
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La palpabile tensione di quando, prima di farci qualche foto, non sapevi se cingermi o meno. Quella di quando, al mio arrivo, ti sono quasi corsa incontro sorridendo (e tu sorridevi a tua volta) e anche se forse entrambi avremmo voluto sbilanciarci mi hai solo stretto la mano. Questa seconda tensione che si poi è liberata mentre andavo via, proprio mentre pensavo, dolente “guarda, neanche la mano mi stringi stavolta” e invece nell’ultimo millisecondo utile appoggi le tue labbra sulle mie guance. Più che il gesto in sé, è stato indicativo proprio il momento in cui questo si è espresso. Non volevi insomma che andassi via senza quel pur casto bacio. Verrà un tempo per ridimensionare tutto questo ma non è di certo quello corrente
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acronimica · 4 days ago
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Comunque, a latere (ma non poi tanto), sono poi stata al corso di formazione per dottorandi cui tanto agognavo e infatti è un peccato adesso struggersi per la delusione che c’è stata dopo, se sono invece riuscita a coronare il desiderio che credevo irrealizzabile di partecipare al corso. Senza entrare troppo nel merito, è stata un’esperienza estremamente specialistica, formativa e meravigliosa, che mi ha fatto sentire centrata nei miei obiettivi di carriera e in definitiva di vita. In termini di preparazione, mi sono sentita quasi al pari dei ricercatori con cui ho condiviso quell’aula di università. C’è stato anche uno spiccato aspetto pratico che, per quanto drenante in termini di energie, mi ha fatto brillare gli occhi. Ho finalmente avuto occasione di tradurre nella pratica lezioni teoriche che maturavano dentro di me da oltre tre anni. Abbiamo traslitterato un testo dalla maiuscola biblica gotica in caratteri latini per poi tradurlo in italiano, anche. Divisi in piccoli gruppi, abbiamo messo su una tavola rotonda laboratoriale di sconfinata bellezza. Ho visto quella porzione di manoscritto assegnatoci (che magari posterò in seguito) prendere forma in caratteri per tutti noi decifrabili grazie a un’operazione di traslazione (letteralmente, quindi, di “translation”) in cui sono stata affiancata da dottorandi capacissimi e con cui parlare in gergo tecnico non era, per una volta, peccato, ma dovere. Per me, una grandiosa novità. Ho ricevuto complimenti per questo mio destreggiarmi nei tecnicismi e forse per questo non si è immaginato che non fossi dottoranda anch’io. Sono stata lodata numerose volte, mi sono fatta notare numerose volte da persone diverse e tutte quante con un nome di tutto rispetto. La stessa professoressa organizzatrice, una delle massime esperte del campo in Italia, mi ha chiesto di rimanere in contatto. Insomma, è stata una pioggia di soddisfazioni e di bellezza vissuta a ombrello chiuso. C’è stato tanto altro ed è stato molto di più di così, ma credo di aver detto a sufficienza, e anche che parlarne oltre possa sgualcirne il ricordo. Lo rifarei mille e altre mille volte, certo amaramente consapevole dello sforzo fisico ingente richiesto. Infatti, se il corso fosse durato una settimana, non avrei potuto aderire. In definitiva, quindi, farsi rovinare delle giornate tanto belle e tanto rinvigorenti dall’invaghimento unidirezionale di qualche giorno dopo è stato un peccato mortale. Posto che se mi fossi limitata a godere di quell’incontro senza imbastire proiezioni romantiche sarebbe invece stato anche quello grande occasione di rinvigorimento psicofisico, di cui beneficiare nel medio-lungo termine.
Comunque sia, e di questo mi danno riscontro pareri esterni e oggettivi, quanto ho intravisto di ulteriore in quell’incontro sembra avere un fondo di verità. D’altronde, si tratta di una conoscenza di tre anni con una forte intesa alla base, un forte trasporto reciproco, una reciproca e solida ammirazione, probabilmente anche una forma di affetto. Ciò non toglie che, qualunque cosa ciò sia significato, non merita di intaccare la soddisfazione così grande e inattesa di essermi presa per mano e portata al corso.
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acronimica · 4 days ago
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Soltanto una settimana fa ero sul treno per venire a incontrarti. Alla discesa a Termini, vista la distanza tra il punto di fermata del treno e l’uscita della stazione, correvo, lasciando indietro mia madre affaticata e perplessa di fronte a tanta fretta, a tanta smania. Correvo a dispetto dell’artrite, i cui sintomi ho ignorato anche più tardi, nel tragitto per venire a incontrarti. Sembra già un’altra vita, nella forma che comunque comunemente spetta di default a tutti gli altri.
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acronimica · 5 days ago
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sorry for seeing the divine in the monstrous. not my fault.
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acronimica · 5 days ago
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“Man nennt euch herzlos: aber euer Herz ist ächt, und ich liebe die Scham eurer Herzlichkeit”
La si chiama senza cuore; invece il Suo cuore è autentico, e io amo la pudicizia del Suo aver cuore.
Interpretazione personale.
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acronimica · 5 days ago
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Per delle insulse fantasticherie puerili a probabile senso unico ho fatto di un piccolo rilancio della mia salute (quale questo mio ultimo viaggio si è rivelato essere) un’occasione sprecata. Me lo perdono unicamente perché altrimenti starei anche peggio, ma di per sé non sarebbe una deriva perdonabile. Ero convinta che quell’incontro sarebbe stato terapeutico e in effetti durante il suo svolgimento e immediatamente dopo lo è anche stato. Qualche giorno dopo, invece, ecco l’Epifania, la tensione, un desiderio quanto mai inappagabile di ricongiungimento a rovinare tutto, a rovinare qualcosa di già compiuto, che non necessitava di commenti o di ulteriori sviluppi. Ma se l'evoluzione è stata questa è perché io ti proteggo dentro di me da molto prima di raccontarmelo. Ora però bisogna tornare in carreggiata, a rigare dritto per la salute, altrimenti ogni mio intero giorno verrà fagocitato da questa tenerezza così trascinante e da tutte le sue conseguenze sul mio fisico. E se altri potrebbero anche permetterselo, io ho la pellaccia cui dover badare. Nessuno mi affianca in questo e comunque nessuno ne sarebbe ormai più capace di me; per cui se non mi do un contenimento io, nessuno ne avrà cura. Custodirò sempre quel pomeriggio come una reliquia, come qualcosa di unico, come la luce abbacinante che è stata, ma la Vita si fa con i presenti e non con gli assenti – fossero anche i passanti, i vicini di casa, gli impiegati delle poste, gli idraulici e gli elettricisti. Bisogna guardare a chi, nonostante tutto, è racchiudibile nel proprio campo visivo. Tutti gli altri sono materia da Harmony di quinta categoria, a meno di controprove, e schiaccianti. Mi devo rimettere al primo posto. Me lo ripeto ancora e ancora perché nessuno lo farà.
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acronimica · 6 days ago
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An uneventful kind of existence has the subtle ability to kill you, one day after the other. Never underestimate it! Here’s why, after the most eventful week I’ve had in many years, I completely relied and surrendered to every little thing that happened – as if anyone else does the very same, when in fact it’s not true. Each and every person I know has small eventful days somewhat everyday. When nothingness rules your life instead, occasional eventfulness turns into a divinity for you. You worship it, and lose sight of reality. You cling onto the smallest details. Your whole being ends up revolving around those little events you had been waiting for like they meant the world to you. All other people, unlike your unfortunate self, will experience different scenarios everyday and change their perspectives one million times. You’ll stay stuck where you’ve been loved instead. Even if it lasted no longer than a day alone. That one, sacred, single day when you’ve been loved indeed.
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acronimica · 6 days ago
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La tua barba mi proteggeva, la mia guancia si infiammava. Due secondi esatti, un assaggio di eternità.
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acronimica · 6 days ago
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I daddy issues non sono uno scherzo. Hanno ripercussioni che durano vita natural durante. Vorrei tornare indietro a strappare me e mia madre dal nostro nucleo familiare malsano prima di certe età (chissà quali!) in cui ormai il danno è fatto. Magari non c’entra nulla e avrei comunque avuto questo interesse connaturato per gli uomini maturi, che stanno in altre fasi di vita rispetto a me. Ma magari invece avere avuto un padre non dico modello ma almeno non abusante avrebbe indirizzato le mie inclinazioni affettive verso lidi più percorribili…
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acronimica · 6 days ago
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Non solo questo recente dolore ma anche l’impossibilità di dirlo alle persone significative della mia vita perché farlo mi procurerebbe troppa vergogna e il non essere compresa (o venire addirittura derisa) farebbe molto più male perfino del dovermelo tenere dentro.
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acronimica · 6 days ago
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Non mi sono chiesta neanche per cinque minuti se quell’incontro avesse un costo. Ho trent’anni. Mi sa che è ora di accantonare le mie antiche sognerie. Ma, come pressoché tutti, sento l’istinto di accoppiarmi. E sono nata schiava dell’alchimia: pescare a strascico raccattando chi capita non è e mai sarà la mia cifra. Per questo, per me, qualsiasi alchimia bruciata corrisponde a lutto. Non sono ammessi rimpiazzi per definizione.
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acronimica · 6 days ago
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Come del tutto preventivato, quanto fantasticato nei giorni scorsi è venuto giù subito come un castello di carte già precario in partenza. No che non è stato bello credere in qualcosa perché ha soltanto aggiunto combustibile al fuoco che adesso mi sta scottando. Forse era meglio non andare a rubare quelle impressioni per poi tornare a casa a sovrainterpretarle. Vorrò sempre e comunque ogni felicità, per te. Ma il contorno si poteva evitare.
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acronimica · 7 days ago
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Il problema non è trovare una scusa per vedere una persona ma trovare quella per rivederla
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acronimica · 7 days ago
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Questa stanza non ha più pareti ma alberi
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