#pessimismo e fastidio
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spettriedemoni · 5 months ago
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«Scusa se attraverso sulle strisce!»
Ho urlato questo a una simpatica signora che mi ha quasi ficcato sotto la sua auto pochi minuti fa.
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k3rn3lpan1c · 11 months ago
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Se c'è un comportamento che ormai non riesco più a sopportare è quello della persona amica che si sente in dovere di sdrammatizzare a tutti i costi.
Questo include battute che non farebbero ridere nemmeno in circostanze differenti, seguite da frasi come "fattela una risata" e simili.
L'idea che mi sono fatta è che molte persone fanno fatica a empatizzare con il prossimo e ad accettare che la vita è fatta anche di pesantezza. Questa fobia del serio, del triste sobrio, porta chi sente frammenti di vita altrui a interpretare il ruolo dell'allegeritore, mettendo uno scudo tra sè e l'altro e allontanandosi emotivamente.
Un dialogo basato su queste premesse mi sembra essenzialmente una perdita di tempo, non lascia nulla a nessuno dei due, ma sopratutto mi lascia un senso di inutile futilità al pari del conoscente che ti chiede "come va?" aspettando l'unica possibile risposta socialmente accettata: "tutto bene".
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unparadisoblu-22 · 1 year ago
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Pessimismo e fastidio
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spettriedemoni · 2 years ago
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E poi senti Mentana parlare di “scivolone”.
Ma de che? Scivolone cosa?
Lo pensano da anni e oggi lo ribadiscono.
Adesso andasse a fare i confronti a Casa Pound assieme a Formigli nel nome di Voltaire.
Il ministro Lollobrigida parla di sostituzione etnica. Ormai assistiamo all'uso esplicito di parole d'ordine naziste. Ma i media usano eufemismi come "centro-destra", "polo conservatore" o addirittura "campo moderato". Questa gente ha nostalgie hitleriane, altro che moderata.
[L'Ideota]
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malikmaluk · 6 months ago
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Presi una cotta, per te, quasi parevi la fine del mondo
Se ci ripenso, è perchè, stavo vivendo la fine del mondo
Non me lo metto il giacchetto
Non mi interessa il freddo
Avessi goduto il momento
Non mi fumavo mezz'etto
Presi una cotta, per te, quasi parevi la fine del mondo
Se ci ripenso, è perchè, stavo vivendo la fine del mondo
Non me lo metto il giacchetto
Non mi interessa il freddo
Avessi goduto il momento
Non mi fumavo mezz'etto mai
Arriva la botta, e poi la risposta
Fai le domande, e non ho le risposte
Non faccio le storie perchè la gente se poi te la pinzano te le repostano
Forse ho capito che devo accettare, non sarò felice mai più
Perché se vinco io ritorno a casa
Però mio fratello non ritorna più
Bevo e ribevo, ribevo, ridevo, sopra quei pensieri che non vanno giù
Che faccia da scemo, da scemo, da scemo, che se ti accoltello poi non ridi più
Io parlo coi deboli
Sono amico dei babbi e degli ultimi
Non ci vengo al tuo party di ultravip
Se vuoi farlo puoi farlo, dai buttati
Impuntati
Presi una cotta, per te, quasi parevi la fine del mondo
Se ci ripenso, è perchè, stavo vivendo la fine del mondo
Non me lo metto il giacchetto
Non mi interessa il freddo
Avessi goduto il momento
Non mi fumavo mezz'etto mai
La vita, la vita cos'è?
È una favola triste
La vita, la vita cos'è?
È una favola
Tristissimo
Ignora il fatto che poi muori, ma
Carissima
Vieni con me posso offrirti del carisma
Una cena un po' mediocre ma dirai che era buonissima
Chiedi pure all'Altissimo
Ho avuto solo un attimo di pessimismo
Ci sono domande che non concepisco
Fuggirei ad antartide ma non ho il visto
E non ho visto mai nessuno, quella sera ero ubriaco
Mi conosce, sa che ho il vizio
Mi hai detto sei viscido
Non mi sento per niente uno schifidol
Però ammetto mi sento uno schifo
Quando scivolo
Fumo, passerà il brutto periodo
Sono vent'anni che mi sento in bilico
Forse non è solo un brutto periodo
Quando ti amo mi sento ridicolo
Non voglio morire di freddo in un vicolo
Avverto un brivido
Forse ho sbagliato la scelta nel bivio
Io per provarci ti ho dato fastidio
Forse hai pensato che sono un maniaco
Forse ho bisogno solo di litio
Forse nel mio
Fossi rimasto solo nel mio
Non avrei saputo sta serie di cose che mi fanno voglia di stare nel mio
Milano è bella da Dio
Ma forse per me è quasi meglio morire di freddo e di fame in un vicolo
Presi una cotta, per te, quasi parevi la fine del mondo
Se ci ripenso, è perchè, stavo vivendo la fine del mondo
Non me lo metto il giacchetto
Non mi interessa il freddo
Avessi goduto il momento
Non mi fumavo mezz'etto
Presi una cotta, per te, quasi parevi la fine del mondo
Se ci ripenso, è perchè, stavo vivendo la fine del mondo
Non me lo metto il giacchetto
Non mi interessa il freddo
Avessi goduto il momento
Non mi fumavo mezz'etto mai
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popolodipekino · 1 year ago
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pessimismo e fastidio
Per quanto riguarda il rapporto con Dio, Leopardi, dichiaratamente ateo, sostiene che quello che dicono Platone e "Leibnizio", che esistono delle idee perfette, è assolutamente falso, perché noi non siamo in grado di concepire qualcosa di preciso e perfetto. [...] Noi non dobbiamo considerare le idee innate, come fa Cartesio, [...] quelle che abbiamo a priori nella nostra mente, come qualcosa di vivo, dobbiamo fidarci soltanto di ciò che è dato, di ciò che passa attraverso i sensi. [...] La posizione di Leopardi è quella di Locke [...], secondo il quale tutte le nostre conoscenze derivano dai sensi, tutto ciò che non passa attraverso i sensi non entra nel nostro intelletto e tutti noi possiamo solo credere per fede che Dio esiste, ma non lo possiamo dimostrare. [...] Ma Leopardi va ancora più in là. Un mondo così imperfetto non può essere opera di Dio. E Leopardi, che conosceva Epicuro, diceva che, se Dio può togliere il male e non lo fa, è malvagio. Se non può togliere il male, è impotente. Se non può e non vuole è impotente e malvagio. Naturalmente, di fronte a queste posizioni si prova, soprattutto chi è religioso, una certa repulsione. Da qui l'idea di un Leopardi nichilista, che vuole il nulla. Da qui l'idea, diffusa nei manuali, del pessimismo cosmico. Leopardi è qualcosa di più. da R. Bodei, Oltre la siepe: Leopardi e l'immaginazione, in Leopardi e la filosofia
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madeintumbl · 6 months ago
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Pessimismo e fastidio
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valdis-d · 9 months ago
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L'Offesa della RAL
11 Marzo 2024
Scrivo davvero di meno adesso. Potrebbe essere una cosa positiva, ma devo tenere ferma la concentrazione e fissare il momento, non solo godermelo. Il mio pessimismo mi dice che non sarà sempre così. Mi trovo in sala, sono venuto di qui perché faccio fatica ad addormentarmi, quindi mi sono messo a leggere. É l'1:19 e sto scrivendo sul divano. V. dorme in stanza, sono molto contento di stare con lei.
Faccio fatica ad addormentarmi. In queste settimane al lavoro sta andando malissimo. Non c'è nulla da fare, nessun progetto o quotazione; la mia capa è inesistente, non ho un piano di formazione, e sono lasciato a me stesso; non mi vogliono far lavorare un po' sul meccanico, quindi sono da solo e non faccio nulla. Ma la cosa che più mi dà fastidio è la RAL. Io prendo 30k, V. per esempio, più giovane di me e senza responsabilità, prende 42. C. Consoli, com la triennale, senza esperienza e senza troppe capacità, prende come o più di me. Non capisco.
È un'estrema frustrazione, è il totale non riconoscimento del mio lavoro, e i miei capi a cui non frega nulla. Questa cosa mi manda ai matti, e mi fa venire da vomitare ogni volta che vado in ufficio, tanto è vero che mi verrebbe da dimettermi senza un altro lavoro dietro. Sembra che la quantità di responsabilità sia inversamente proporzionale alla RAL sullo stipendio. Io che sono ingegnere, ho tre lauree, faccio quotazioni per 20 milioni, e mi smazzo sistemi su sistemi prendo molto meno di qualcuno che fa modellazione. Ma stiamo scherzando.
Che poi va detto, io sono davvero davvero contento se V. riceve quello stipendio. Ciò che mi dà fastidio è che qualcuno con questo ruolo lo riceva, e io niente. Sono stufo stufo stufo.
Non riesco a prendere sonno. Devo assolutamente parlarne con la psicologa.
Qualche tempo fa mi stavo facendo venire un esaurimento nel mandare applications e correre per i dottorati. Stavo pianificando corsi su corsi uno sopra l'altro, cercando applications nel frattempo e montandomi una cosa sull'altra. Questa storia comincia a farmi male, e mi sta mandando di nuovo in isteria.
Ho mandato due applications per il phd. Non ricordo se ne ho scritto qui, ma due anni fa ne avevo mandate tante, e in quasi tutte (meno una, meno il mio amato Poli) ero stato rimbalzato. Era stata una grande delusione, anche se riguardando indietro ora mi rendo conto che non avevo i requisiti all'epoca. Non che oggi ne abbia molti di più, com la puttana che non ci aiuta sull'articolo e nemmeno ci risponde. Aspetto quindi ricevere i rimbalzi anche questa volta.
Che delusione questo lavoro. Ma sarà sempre così?
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gcorvetti · 1 year ago
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Piccola correzione
Avevo scritto stamane che il tizio non si era fatto vivo, bene mi ha scritto, nella email oltre a ripetermi le solite menate sui loro eventi al castello il primo e il tre di Giugno, mi dice che stanno preparando l'orario e che cercano in qualche modo un appartamento, di contratto e della mia richiesta di stipendio neanche l'ombra, te pareva. Quando parlammo mi ricordo che al sentire la cifra il tizio un pò è sbiancato, poi ha detto ma si tranquillo li prenderai si parla di più di 200 ore al mese, al che mi andava di alzarmi e andare via; il contratto nazionale prevede 160 ore, 180 perché nella ristorazione avvolte si allungano i tempi in chiusura, ma farne più di 200 è un suicidio soprattutto alla mia età e con la tendinite che va e viene, sti cazzi se perdo il pollice sinistro non posso fare più niente. Alla fine già ieri avevo deciso che non mi andava più di lavorare in stagione schiavizzato, forse l'entusiasmo della scorsa settimana derivava dal fatto che dopo 8 mesi qualcuno finalmente mi faceva un colloquio, fatto sta che domani gli scrivo e gli dico sta cosa, semplicemente ho cambiato idea, non invento scuse o cause per cui non posso mi è morto il gatto, le cavallette ecc ecc, non mi va. Sono anche dell'idea che dopo gli eventi poi mi dice che non possono pagarmi quanto ho chiesto e che se accetto bene se no ciao, intanto mi fa fare ste giornate pesanti che a loro serve personale, ma purtroppo non sono più consensuale a farmi schiavizzare. Il punto dolente sarà dire a quella del fondo di disoccupazione che è stata l'ennesima buca, non posso dirle che non mi va, mi prende a calci nel culo, anche se ho sempre pensato che anche loro non fotte niente, pessimismo e fastidio? Può essere. Mi è capitato più di una volta di rifiutare un lavoro, a Venezia all'hotel Concordia, che è in piazza S. Marco, con uno stipendio favoloso quando sono andato per lavorare e il portiere mi ha detto :"Ma non hai i vestiti?", gli ho risposto :"Pensavo li davate voi", poi mi ha guardato con gli occhi da triglia e gli ho detto :"Dammi il libretto del lavoro, cercatevi un altro"; il tutto però era nato dal fatto che una
mattina alle 7, per me è notte fonda, squilla il telefono e rispondo ancora in coma e dall'altra parte c'era una vecchia, che mi grida nell'orecchio :"Lei dov'è, perché non è a lavoro, cosa crede...", al che la fermo, anche perché per me era una voce e non avevo capito chi era e di cosa parlasse e le dico :"Mi scusi ma lei chi è? Forse ha sbagliato numero", e li si è calmata e prima mi ha chiesto se ero tizio caio e poi ha ripreso con le urla sul fatto che non ero a lavoro, era la proprietaria dell'hotel. Quando ho potuto prendere la parola con la calma di un monaco tibetano le ho fatto notare che nessuno mi aveva avvertito che dovevo essere a lavoro, era un posto per le colazioni, e che si doveva calmare che non è il modo di parlare alle persone, anche in quel caso non avevo ancora firmato niente quindi non ero un suo dipendente. Poi mi dice di andare alle 5, 30 il giorno dopo, ok. Mi era passata la voglia, andai tanto per. Passai un paio di ore a passeggiare in una Venezia deserta, poi feci colazione in un bar e tornai a casa. Il giorno stesso mi chiamò un altro albergo per un lavoro di portiere di notte pagato oro, andata. Questa cosa mi è capitata altre volte, quando rifiuto lo schiavismo mi arriva il lavoro decente. Certo non è più il periodo di rifiutare o di fare il capriccioso, ma non ho proprio voglia, non sarei simpatico e farei il lavoro male, quindi non vado.
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spettriedemoni · 4 months ago
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Tumblr media
Un piccione mi è entrato in casa proprio oggi. Ha pure scagazzato dappertutto.
Chiedetemi ancora perché li odio.
Avevo giusto bisogno di mettermi a disinfettare il pavimento oggi.
Dovevo capire che era una giornata di merda quando ho trovato il fornaio chiuso stamattina.
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0100magazine · 2 years ago
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Tumblr media
pessimismo e fastidio #limo #limousine #sanfrancisco #car #automobile #automotive https://www.instagram.com/p/CpUgydOoS03/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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gufettogrigio · 2 years ago
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Stavamo bene insieme
"Hai mai pensato che forse abbiamo perso tutto?"
Fa freddo fuori da San Siro, senza i fari e i riflettori: il fiato di Paolo esce a sbuffi e Sandro lo sente rabbrividire contro la sua spalla. Avrebbero dovuto mettersi una giacca, fan culo ad Ambro e al suo dress code.
"Cazzo stai a dí?" 
Paolo fa un cenno della testa, indicando Rino e Pirlo che stanno aspettando i taxi. Pippo é ancora dentro.
"Guardali: ora se ne vanno. Ognuno per la sua strada con un sorriso e un abbraccio. Arrivederci. E la prossima volta che si rivedono? Forse un anno. Forse due. Forse questa é l'ultima." Paolo sospira "Abbiamo perso tutto."
Sandro sa di cosa sta parlando. Lo sa perché li conosce entrambi, perché li ha visti crescere, perché li ha visti giocare, perché li ha visti amarsi. A volte l'universo mette assieme la gente, filo rosso del destino e tutto il resto. Ci hanno scritto delle canzoni, sul tipo di amore di Rino e Andrea. Non per davvero, ovvio, ma poco ci cala che se canti L'emozione Non Ha Voce hai cantato essenzialmente quel che sono. Quel che avrebbero potuto essere. Quel che non saranno mai. 
Sandro sospira. "Potrebbe essere peggio." 
Giá. Potrebbe. Potresti, per esempio, essere perdutamente innamorato dell'unica persona che non ti ha mai giudicato, che ha visto le lacrime, le cicatrici, il sangue, la follia e ti ha voluto lo stesso. L'unica persona a cui non solo non dava fastidio condividere con te una stanza in ritiro, anzi ti veniva a cercare, anche se soffrivi d'insonnia, se mettevi i giornali sulle finestre, se giravi la tv dall'altro lato per non vedere la spia, se rifacevi il letto tre volte perchè il lenzuolo di sotto era storto. La tua anima gemella, insomma. La tua anima gemella che si tiene un coglione omofobo come co-presentatore. Sandro é convinto che un giorno a Pippo gli si spezzerà semplicemente il cuore. Dopo anni e anni, bam! Cosí di brutto, come un quadro che cade o un bicchiere che si incrina, di colpo, un cedimento interno, senza un peso in piú o una spiegazione. 
"Non riesco a immaginare amare cosí tanto e per cosí tanto e non avere." - mormora Paolo, uomo per una volta e non capitano. Sandro lo stringe a sé, un braccio attorno alla vita. Neanche lui ci riesce. Per tutto il suo pessimismo, la jella, la fatica. Per tutti i dubbi, le frustrazioni, le difficoltá. Per tutto che si é sempre detto non avrebbe funzionato, non ha mai pensato davvero di non provare neppure. 
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parsifalstyle · 3 years ago
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Fammi essere forte, forte di sonno e di intelligenza e forte di ossa e di fibra; fammi imparare, attraverso questa disperazione, a distribuirmi: a sapere dove e a chi dare, a riempire i brevi momenti e le chiacchiere casuali di quell’infuso speciale di devozione e amore che sono le nostre epifanie.
A non essere amara. Risparmiamelo il finale, quel finale acido citrico aspro che scorre nelle vene delle donne in gamba e sole. Non farmi disperare al punto da buttar via il mio onore per la mancanza di consolazione; non farmi nascondere nell’alcol e non permettere che mi laceri per degli sconosciuti; non farmi essere tanto debole da raccontare agli altri come sanguino dentro, come giorno dopo giorno gocciola, si addensa e si coagula.
- Sylvia Plath
[Diari]
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spettriedemoni · 4 months ago
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Tumblr media
Un “tavolo permanente” per favorire una “presa di coscienza” sui testi delle canzoni trap che “inneggiano alla violenza“. Ecco la nuova uscita del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano
Cristo Santo!
Quest’uomo tocca il fondo e subito dopo comincia a scavare…
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scarletintheocean · 7 years ago
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Puoi essere disagiato, ma mai quanto quelli che commentano scrivendo “RIP in pace”.
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spettriedemoni · 7 months ago
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“Mammo”
Una delle cose che più mi fa incazzare è quando mi vedono con Tigrotto e mi vedono fare cose assolutamente normali come andare al parco con lui, accompagnarlo a scuola, accompagnarlo al basket, accompagnarlo in piscina, cambiarlo subito dopo la lezione di nuoto, preparargli da mangiare e tante altre cose così e definirmi “mammo”.
No, sono un papà. Non sono un mammo parola orrenda, tra l’altro.
Ripetete con me: “Faccio il papà non il mammo”.
Non è difficile, su.
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