#messaggerie
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elelandia · 8 months ago
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Di Monopoli e monopoli.
Lo sentite anche voi questo odore? no, non è il profumo di zampirone, anche se finalmente è arrivata l’estate anche quassù al Nord Italia, sono io che mi sono svegliata polemica. Portate pazienza: le vacanze sono ancora lontane, io vorrei solo poter starmene a casa e invece mi tocca del volgare lavoro. Di cosa parlare, quindi, se non del mercato editoriale italiano e della sua situazione di…
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marcogiovenale · 1 year ago
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"libri e diversità": una puntata di 'pendodeliri', di antonio pavolini, dedicata a un intervento di giulio mozzi
Antonio Pavolini – nei Nuovi pendodeliri – in dialogo con le riflessioni di Giulio Mozzi in tema di editoria pubblicate (anche) qui: https://slowforward.net/2024/02/25/feltrinelli-dal-produttore-al-consumatore-giulio-mozzi-2024/ ___
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fallimentiquotidiani · 9 months ago
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Ma la Coop che mi passa "Aspettando il sole?!"
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bluesrocknrollingstones · 10 months ago
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a photo of Mick and Keith with Vittorio Giacci the drummer of the I Messaggeri band , and they toured with the Stones in Milan ,1967
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monikilla70 · 2 years ago
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Pensavo. Al passato, alla fugacita' degli amori e delle passioni. Ebbi per un attimo una visione globale della mia vita, e per un istante mi sentii come annientata. Però, sarebbe potuta andare diversamente? Sì, come tutte le cose, la mia vita avrebbe potuto essere diversa, persino opposta. Ma era lo stesso, ci sono sempre dei fatti che ti inducono a cambiare e ogni cambiamento è vissuto come una perdita. Vivere è una perdita continua, finché alla fine si perde tutto.
Alicia Gimenez-Bartlett, Messaggeri dell'oscurità
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pier-carlo-universe · 19 days ago
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Il pettirosso di Rosetta Sacchi: una poesia tra simbolismo e introspezione. Recensione di Alessandria today
Un viaggio poetico tra memoria, speranza e presagi d’inverno
Un viaggio poetico tra memoria, speranza e presagi d’inverno La poesia Il pettirosso di Rosetta Sacchi è un componimento che si inserisce nella grande tradizione della poesia simbolica ed evocativa. Attraverso l’immagine di un piccolo uccello che si rifugia in casa, l’autrice costruisce una riflessione profonda sulla memoria, la speranza e la presenza dell’ignoto nella vita umana. Il pettirosso,…
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thousandisthemaximum · 2 years ago
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“107 Elementi” di Neffa, Deda & Al Castellana: un puzzle lungo 25 anni
https://www.dlso.it/site/2023/04/26/107-elementi-neffa-25-anni/
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domizianaluna · 5 days ago
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Gli odori naturali sono inesorabili o quasi metafisici, messaggeri di odio e amore, sono le più arcane forze della natura. Diluiti ci sembrano fantastici, concentrati possono facilmente ripugnare. Sono animali ficcanaso, macchine estatiche, interruttori della memoria, esoterismo dell' anima.
Grande è l' uomo o la donna capace di addomesticarli trasformandoli in piacere e lussuria.
Inganna pure il tatto, la vista, il gusto o la parola, tanto non sarai mai in grado di ingannare l'olfatto.
Gianni De Martino
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empito · 7 days ago
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Quando il crepuscolo si abbassa sul mondo e le prime luci della notte accarezzano l'orizzonte, mi domando: se il vostro cuore ha già trovato la sua casa, perché cercate altrove quell’eco che vi faccia sentire vive? Forse è proprio quel bisogno irrefrenabile di scoprire una parte di voi che anela a essere libera, quella scintilla di ribellione che non si spegne nemmeno quando la sicurezza di un amore consolidato sembra bastare. In quel breve istante in cui le vostre parole si fanno messaggeri di un’emozione diversa, risuona un invito segreto a esplorare territori interiori inesplorati. Vi ritrovate, forse, divise tra la fedeltà rassicurante e il desiderio di toccare con mano qualcosa di inaspettato, un’ardente consapevolezza che l’amore, nelle sue innumerevoli sfumature, non possa essere ridotto a un’unica forma. Ciascun messaggio diventa allora un sussurro di verità, un frammento di libertà che emerge dal silenzio dei giorni monotoni. Non si tratta di un tradimento, ma piuttosto di quel coraggio struggente di chi, pur impegnato, sente il peso ineluttabile della curiosità e la forza indescrivibile di chi ambisce a vivere ogni attimo come se fosse l’ultimo. In questo delicato equilibrio, dove il dovere si confonde con la voglia di riscoprire se stessi, si cela un’energia vibrante: l’intensità di chi non ha paura di affrontare le proprie contraddizioni. È un invito a guardare oltre le apparenze, a riconoscere che in ogni animo esiste un desiderio di verità e di passione, una fame silenziosa di emozioni che non si spiega con la semplice routine quotidiana. Le parole che ci scambiamo sono come petali di una rosa che, pur essendo già donata, continua a sbocciare con fragranza inaspettata, rivelando la complessità e la bellezza di un sentimento che si rinnova e si trasforma. Così, tra l’attaccamento e la ricerca di quel sapore unico di vita, si dischiude un intimo dialogo interiore, capace di accendere la mente e di scaldare l’anima. È il richiamo irresistibile di un’umanità che, anche legata a certi impegni, non può fare a meno di cercare un riflesso diverso di se stessa, quella luce vibrante che fa pulsare il cuore oltre ogni logica convenzionale.
Empito
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marcogiovenale · 1 year ago
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feltrinelli: dal produttore al consumatore / giulio mozzi. 2024
Giulio Mozzi Nel 2015 «i Gruppi Messaggerie e Feltrinelli hanno stretto un’alleanza strategica in ambito di distribuzione e ingrosso librario: è stata costituita la società EmmeEffe Libri SpA, 70% Messaggerie e 30% Feltrinelli, a cui sono state conferite le società Messaggerie Libri, Fastbook e Opportunity – da parte Messaggerie – e Pde (per la parte distributiva) da parte Feltrinelli». Ricordo…
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nuz1970 · 4 months ago
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LEGGENDA DEL GATTO NERO
La leggenda narra che in tempi molto lontani, quando il sole era di cera e la luna di cristallo, due giovani innamorati abitavano in due regni nemici da generazioni.
I loro genitori non approvavano che i loro figli si amassero.
Avevano condiviso giochi da bambini e, ora che i loro corpi fiorivano, erano stati relegati nei loro castelli sotto chiave senza potersi vedere.
Solo una bella gatta bianca, come la neve, attraversava i due regni eludendo la sorveglianza.
Un giorno, la dolce Carina ebbe un'idea: scrisse sul dorso della gatta bianca un messaggio d'amore per il giovane Amadeus, che rispose rapidamente tracciando con bella calligrafia un altro messaggio sulla stessa gatta.
Poco a poco accumulò tante linee di inchiostro sul suo corpo che si trasformò in un'imponente gatta nera, carica di messaggi d'amore e di pace.
Il giorno in cui il suo ventre si gonfiò, diede alla luce sei preziosi cuccioli neri come la notte.
Sei cuccioli frutto dell'amore, della pace e del coraggio.
Sfortunatamente, qualcuno si incaricò di far sì che la storia non venisse alla luce e, come conseguenza, oggi i gatti neri non godono della fama che meriterebbero.
Ogni gatto nero porta scritto sulla sua pelle un'antica leggenda carica di inchiostro, d'amore e di speranza.
Sono messaggeri dell'impossibile.
Dal Web
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ilpianistasultetto · 1 year ago
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Quel giorno la maggioranza degli studenti aveva deciso: "assemblea ad oltranza". La preside Elda Marchietti Filacchioni era su tutte le furie e passava il suo tempo a correre lungo i corridoi della scuola, gridando: "in classe, dovete stare in classe a seguire le lezioni. Canaglieee!! Canaglie!!!" Io ero passato poco prima da Messaggerie Musicali e avevo comprato qualche vinile. Non so quanti avevano preso parte all'assemblea ma ricordo che la saletta dell'insegnante di musica, quella che aveva in un angolo un ottimo giradischi Garrard , era gremita. Una ragazza mi sfilo' da sotto il braccio quei vinili, ne scelse uno e disse: - "si, dai, oggi ascoltiamo questo". Ah, se vuoi sapere chi e' questa ragazza prepotente, mi presento: Barbara, classe 5° B... @ilpianistasultetto
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lunamagicablu · 4 months ago
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"L'anima è la nostra dimora; i nostri occhi sono le sue finestre, e le nostre parole i suoi messaggeri." Khalil Gibran art by_pathfinder40_ ******************* "The soul is our home; our eyes are its windows, and our words are its messengers." Khalil Gibran art by_pathfinder40_ 
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elperegrinodedios · 10 months ago
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Tu gitana, io pellegrino.
Noi messaggeri portatori sani di pace e d'amore.
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Ci dissetiamo e ci cibiamo di emozioni accarezziamo molti cuori ma viviamo di nostalgia.
lan ✍️📷
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fuoridalcloro · 2 years ago
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Ci vuole coraggio a chiudere i cicli. A lasciare andare persone, progetti, lavori, case e città. Ma non se ne può fare a meno. Se non s’impara a lasciar cadere le foglie ormai morte senza volerle trattenere, siamo spacciati. Ci ammaliamo, c’incupiamo, ci rattristiamo… divenendo sempre più immobili. Fisicamente e mentalmente. Quando sentite emergere dentro di voi sofferenza, malcontento, agitazione e rabbia, fermatevi. Non rifiutate questi vostri vissuti ma accoglieteli. E soprattutto ringraziateli. Perché sono dei messaggeri preziosi. Vi stanno dicendo che la vita che state vivendo non fa più per voi. Che è arrivato il momento di fare quel salto in più, quel cambiamento, quel passo ulteriore che vi renderà più ricchi, più consapevoli, più sereni. È ora di far emergere chi siete davvero, di divertirvi a ricercare la via più adatta a voi, di spegnere finalmente la mente e di far funzionare il vostro sentire più profondo. La vostra Anima sa. Solo che non riuscite ad ascoltarla e così vi perdete in labirinti senza uscita. Per poter cogliere la sua potente ma flebile voce è necessario cercare la quiete. Di persone, di rumori, di pensieri. Solo quando si sentirà al centro dell’attenzione, proprio come un grande attore protagonista in attesa di recitare la parte più importante dello spettacolo, si farà sentire. E quante cose vi dirà. Non smetterà più di parlare! Ci vuole coraggio a chiudere i cicli. È il coraggio di guardarsi dentro.
- Elena Bernabè -
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susieporta · 14 hours ago
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Il Sole
"L'Alba di una nuova Esistenza".
Quando dei cicli così potenti e millenari si chiudono, non per tutti è una "festa". Per molti si prefigura come un lutto, una sorta di attraversamento del "vuoto di Esistenza".
Non è facile perdere i punti di riferimento interiori. E non è semplice affrontare una "crisi di identità", sia essa umana o spirituale.
Tante conoscenze antiche che un tempo ci aiutavano a comprendere e capire, ci guidavano ad interpretare i linguaggi della Vita, oggi non trasmettono più lo stesso tipo di aiuto.
Tanti messaggi risuonano vecchi, polverosi, superati.
A volte percepiamo i messaggeri come "ingombranti".
Ci infastidiscono le antiche formule sacralizzate e tramandate per generazioni come verità assolute.
Non perché esse non siano state preziose e illuminanti.
Ma perché rievocano e riportano in vibrazione, interpretazioni e manifestazioni umane del Passato che tramite la manipolazione o la superficiale interpretazione di senso, hanno alterato completamente il significato originale, appiattendolo e accomodandolo su schemi altamente disfunzionali.
E poi oramai siamo "pieni zeppi" di contenuti, esposizioni mediatiche, formule di vendita, marketing.
Siamo sovraccarichi di opinioni, messaggi, giudizi, televendite, commenti, formule magiche esistenzialistiche.
Siamo la società della "parola" e dell'"immagine".
Una società che non riflette attraverso il silenzio, ma utilizza impropriamente il piacere immediato, la ricompensa, la visibilità, il colpire, l'attirare, la popolarità, l'immagine vincente.
Marzo ci chiede un passo indietro, un passo dentro l'ascolto interiore.
In sacra contemplazione della nostra Verità.
Non di quella "portata" e annunciata dall'esterno.
Ma di quella che illumina il nostro Cuore. E che giunge alla Mente tramite il Sentito, in un atto di autentico e personalizzato messaggio di Chiamata.
Nel "vuoto di conoscenza", nel "Sentito profondo e sacro", noi inizieremo a conoscere questo nuovo Bambino interiore appena nato.
E a breve saremo pronti a presentarlo, orgogliosi e fieri, anche all'Altro.
Perciò da subito dobbiamo "conoscerci bene".
Tra "pochi istanti" sarà giunto il "destinato tempo" di uscire nel Mondo a braccetto con la nostra nuova Identità.
E' sarà fondamentale esser-ci. Per noi stessi e per gli Altri.
Nella quotidianità, nei respiri, nella presenza, nella creazione del nuovo "noi".
L'individuo sarà sempre più "circondato dalla Relazione".
Dovrà sperimentarsi nel confronto, nell'ascolto partecipato, nella condivisione rispettosa, nello scambio di idee, nella partecipazione attiva alla Comunità.
Non sarà isolato e solo.
Gli Altri non saranno percepiti più come un pericolo per la nostra serenità interiore.
Ammesso che davvero fossero "gli Altri" il "minaccioso problema da risolvere".
Oramai è chiaro che siamo stati noi il pericolo più grande per noi stessi. Noi abbiamo guerreggiato per anni contro il nostro "mostro interiore" che ci divorava da dentro.
Quando abbiamo scelto di deporre le armi e di impugnare la Spada come atto di "affermazione" e non di "negazione o di difesa", abbiamo radicato un potere nuovo: "il diritto all'Esistenza".
Ed insieme ad esso ,giorno dopo giorno, abbiamo smesso di punirci, di infliggerci dolore, di viverci come vittime impotenti di un destino avverso.
Oggi siamo "integri". E "vuoti di identità".
Ma pieni di "noi stessi"
Tutti da scoprire.
Pensavate fosse finita?
Sì. La Guerra è finita. Ma guardandoci intorno, a volte con desolazione e rimpianto, ed altre con occhi luminosi puntati all'orizzonte, sono le macerie ad impressionarci. Ed è la Ricostruzione il punto più critico del viaggio.
Dobbiamo scegliere quale volto dare alla nostra nuova Vita.
E per farlo occorre "ascoltarsi".
Non certo immedesimandoci in ciò che "fanno e dicono" i più audaci o sapienti. O quelli del "marketing" e della vendita di modelli impossibili e impraticabili.
Nessuno oggi "ha capito veramente". Siamo tutti Esseri umani che viaggiano a tentoni, che si riscoprono nel loro potenziale autentico e originale, che rinascono per la prima volta dal grembo materno dell'Amore.
Cosa farò adesso?
Mi ascolterò. E condividerò.
E poi, a tempo debito, "sentirò" e saprò" dove andare.
Mirtilla Esmeralda
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