#mercato immobiliare 2024
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Mercato Immobiliare 2024: Il Trilocale Domina l’Offerta Secondo Tecnocasa
L’analisi di Tecnocasa evidenzia una carenza di immobili sul mercato e il trilocale si conferma la tipologia più richiesta.
L’analisi di Tecnocasa evidenzia una carenza di immobili sul mercato e il trilocale si conferma la tipologia più richiesta. L’Offerta Immobiliare del 2024: Il Punto di Tecnocasa Nel corso della prima metà del 2024, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare, evidenziando una carenza di offerta abitativa. Questa situazione è il risultato di diversi…
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Investimenti Immobiliari: Guida Completa per Iniziare, Acquistare e Gestire Proprietà con Successo
🏡 Hai mai pensato di investire nel settore immobiliare? 💸 Il mercato immobiliare offre grandi opportunità, ma sai da dove iniziare? Scopri come acquistare proprietà, gestirle e ottenere rendimenti stabili con strategie pratiche ed efficaci.
Scopri come iniziare a investire nel settore immobiliare con strategie pratiche, consigli per acquistare proprietà e gestirle in modo efficace. Una guida completa per principianti ed esperti. Perché Investire nel Settore Immobiliare? Gli investimenti immobiliari rappresentano una delle forme più stabili e remunerative per costruire ricchezza nel tempo. Acquistare proprietà non è solo un modo…
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L'evoluzione del mercato immobiliare nel primo trimestre del 2024: luci e ombre
Il primo trimestre del 2024 ha visto un mercato immobiliare italiano in chiaroscuro. Da un lato, si è registrata una crescita dei prezzi, trainata dalla domanda sostenuta e dall’offerta limitata. Continue reading L’evoluzione del mercato immobiliare nel primo trimestre del 2024: luci e ombre
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📈 Mercato immobiliare residenziale: crescita di affitti e compravendite nel terzo trimestre 2024
🧮 I dati delle Statistiche OMI del terzo trimestre 2024
✅ Acquisti in ripresa, soprattutto con agevolazioni prima casa e mutui ipotecari
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ORA ULTIMA: Analisi del mercato immobiliare italiano: tendenze e sfide #oraultima 👇
💸 Casa: scopri le aree in crescita e le sfide di Milano e Firenze in questo contesto di ripresa.
💰 Gli italiani tornano a investire nel mercato immobiliare. Nel 2024, gli scambi aumentano dell'1,2%. Tranne che a Milano e Firenze che mostrano tendenze diverse.
🌐 Visita il sito oraultima.com per altre notizie di economia e finanza. Trovi il link in bio.
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- In Europa il mercato immobiliare nel 2023 ha dimostrato una notevole resilienza e capacità di adattamento, con andamenti variabili tra i diversi Paesi dovuti a differenti reazioni agli eventi economici e agli interventi politici. Anche le crescenti preoccupazioni per il cambiamento climatico hanno impattato sul comportamento dei consumatori, sulla legislazione e sulle decisioni di aziende e investitori, orientando il settore verso scelte più sostenibili. Questo è quanto emerge dalla nuova edizione dell'"Housing Insider: European Real Estate Insights", il report di RE/MAX Europe che offre una panoramica delle tendenze nei mercati di Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Austria, Belgio e Svizzera. Supportato da dati accurati e analisi approfondite, il report fornisce una visione completa delle complessità del settore immobiliare in Europa, influenzato dal contesto geopolitico globale, e propone una prospettiva informata per il 2024.Rispetto ad altri Paesi europei, nel 2023 il mercato immobiliare in Italia ha registrato complessivamente una lieve diminuzione dei prezzi al metro quadro, con un calo dello 0,5% rispetto all'anno precedente, posizionando così il nostro Paese tra le nazioni, prese in analisi, con i costi delle case più bassi, che si attestano in media intorno ai 1.684 euro al metro quadrato. Secondo il report di RE/MAX Europe, in Italia gli appartamenti si confermano la soluzione abitativa più richiesta, con un tempo medio di permanenza sul mercato di 147 giorni, notevolmente inferiore rispetto ai 172 giorni delle case indipendenti. Inoltre, durante l'anno, le variazioni dei tempi di vendita sono state minime, riflettendo un mercato immobiliare italiano più stabile e prevedibile rispetto a Paesi come la Francia, dove le variazioni da trimestre a trimestre hanno raggiunto i 70 giorni. La crescente domanda di appartamenti e il loro minor tempo di permanenza sul mercato sono segno di un atteggiamento prudenziale dei consumatori, orientati verso soluzioni immobiliari più accessibili in risposta allo scenario economico. Un trend influenzato dalle politiche monetarie della BCE e dalle condizioni di accesso al credito più rigorose degli istituti bancari italiani che hanno spinto parte dei potenziali acquirenti a posticipare l'acquisto della casa. Più ottimistiche le previsioni per il 2024: seppure a causa degli alti tassi di interesse non ci si aspetti un ritorno alla vivacità del mercato osservata in passato, si prevede una sostanziale stabilità dei prezzi al metro quadro, che potrebbe contribuire ad incrementare il numero di transazioni. "Già dai primi mesi del 2024 si è iniziato a manifestare un sentiment diverso rispetto alla fine del 2023. L'annuncio di una possibile riduzione dei tassi, verificatasi poi a giugno ha, infatti, portato anche le banche italiane ad anticipare questi ribassi con condizioni più favorevoli e promozioni specifiche per alcune tipologie di immobili, privilegiando le case green – commenta Dario Castiglia, CEO &Founder di RE/MAX Italia –. Ciò fa prevedere per i prossimi mesi tiepidi segnali di ripresa".Anche nel resto d'Europa nel 2023 si è registrato il livello più basso di crescita ipotecaria dell'ultimo decennio, derivante dalla scelta di molti potenziali acquirenti di rinviare l'acquisto della casa considerando la locazione temporaneamente più accessibile. L'incremento della domanda di immobili in affitto ha determinato un aumento dei prezzi, soprattutto nelle grandi città come Parigi, Londra e Berlino, che hanno raggiunto livelli record.Secondo quanto emerge dall'"Housing Insider: European Real Estate Insights" di RE/MAX Europe, le prospettive per il 2024 sono positive, con un ritorno a un mercato più equilibrato, dove gli acquirenti potrebbero godere di nuove opportunità, specialmente con l'entrata di privati che hanno posticipato le vendite, favorendo una maggiore negoziazione dei prezzi. Già verso la fine del 2023 si è iniziato ad assistere a una graduale stabilizzazione del mercato immobiliare europeo, che si conferma di grande interesse per gli investitori esteri di tutto il mondo. "Il mattone continua, dunque, a essere considerato un bene rifugio contro l'inflazione, grazie alla redditività sostenuta dall'aumento dei canoni d'affitto e alla capacità di rivalutazione nel tempo", aggiunge Castiglia. "Il 2023 è stato un anno particolarmente sfidante, che ha offerto significative opportunità – afferma Michael Polzler, CEO di RE/MAX Europe –. In tutti i 40 paesi in cui siamo presenti, oltre 250.000 clienti si sono affidati ai nostri consulenti immobiliari per la gestione delle compravendite, riconoscendo il valore di professionisti competenti e preparati sugli andamenti di mercato". Fonte
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Il Decreto Salva Casa 2024
L’obiettivo del testo del Decreto salva casa è favorire il recupero edilizio di appartamenti la cui compravendita è bloccata da alcune normative che non ne consentono la vendita, per facilitare il mercato immobiliare e venire incontro al fabbisogno abitativo sempre più crescente. Il decreto interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette lievi difformità. Non si…
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Decreto Salva-Casa: semplificazioni per l'edilizia e sanatoria degli abusi
Il Decreto Legge Salva-Casa, approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 maggio 2024, introduce una serie di misure volte a semplificare le procedure burocratiche in materia edilizia e a sanare gli abusi pregressi. Obiettivi del Decreto Salva-Casa Il decreto si propone di: - Liberare gli immobili "ostaggio" di norme rigide: Favorire la compravendita di case ostacolate da complessi adempimenti burocratici o da sanatorie edilizie pregresse. - Sostenere il recupero del patrimonio edilizio: Incentivare interventi di ristrutturazione e manutenzione per migliorare l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. - Ridurre il consumo del suolo: Favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente piuttosto che la costruzione di nuovi edifici su terreni non edificati. Misure principali Le principali misure del Decreto Salva-Casa includono: - Riduzione degli oneri amministrativi: Per dimostrare lo "stato legittimo" di un immobile sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l'ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria. - Semplificazione del cambio di destinazione d'uso: Il cambio di destinazione d'uso di singole unità immobiliari sarà più semplice, nel rispetto delle normative di settore e delle specifiche condizioni comunali. - Nuove regole per la sanatoria degli abusi: Il decreto introduce nuove categorie di sanatoria per sanare difformità di lieve entità e introduce un regime di silenzio-assenso per le richieste di sanatoria. - Misure per l'edilizia libera: Ampliamento dell'elenco degli interventi di edilizia libera, ovvero quelli che possono essere realizzati senza bisogno di permessi o autorizzazioni. - Incentivi per il recupero del patrimonio edilizio: Sono previsti incentivi fiscali per interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico e antisismica degli edifici. Critiche e osservazioni Il Decreto Salva-Casa ha ricevuto pareri discordanti. Apprezzamento è stato espresso da alcune categorie, come i proprietari di immobili, i costruttori e i professionisti del settore, che vedono nel decreto una semplificazione burocratica e un'occasione per sbloccare il mercato immobiliare. Critiche sono state invece mosse da ambientalisti e da alcune associazioni che temono un aumento dell'abusivismo edilizio e un peggioramento del consumo del suolo. Entrata in vigore e iter di approvazione Il Decreto Salva-Casa è entrato in vigore il 25 maggio 2024. Il decreto è un atto normativo con efficacia immediata, ma dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione. In questa fase, il testo del decreto potrebbe subire modifiche. Foto di Garik Barseghyan da Pixabay Read the full article
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Investimenti, vola il settore immobiliare: quasi 2 miliardi di euro
Investimenti, vola il settore immobiliare: quasi 2 miliardi di euro. Il mattone torna a essere un settore trainante per gli investimenti in Italia: nel primo trimestre del 2024, infatti, il dato è triplicato rispetto allo stesso periodo del 2023. Il settore immobiliare torna a crescere e, soprattutto, torna ad attrarre investimenti. Lo dicono i numeri, non solo quelli relativi all’Italia ma anche quelli che guardano alla nostra regione. Stando all’analisi del Team Research di Dils, infatti, il 2024 si è aperto con il botto per il mercato del mattone, con un volume di investimenti di oltre 1 miliardo e 900 milioni di euro. Una cifra in crescita del 98% rispetto allo stesso periodo del 2023. Come si legge in questo articolo sono soprattutto due grandi operazioni ad aver trainato il comparto. La prima è quella che riguarda l’ex Scalo Farini, acquistato dalla cordata composta da Hines, Prelios e Unicredit per oltre 500 milioni di euro. La seconda è invece la nuova sede di Deloitte a Roma, in Via Veneto, che passa per 270 milioni di euro da Ardian a Deka. Investire nel settore immobiliare torna quindi ad essere una strada redditizia e soprattutto cercata da diversi profili, sia quelli delle grandi aziende di cui abbiamo parlato, sia da parte dei piccoli e medi investitori. La casa, infatti, è da sempre un asset importante e gli investimenti in questo campo sono sicuri e basso rischio. Inoltre, si sposano perfettamente con la tendenza, tutta italiana, di non possedere solo la prima casa (posseduta da almeno il 73% della popolazione) ma di allargare i propri confini, spesso per mettere in sicurezza l’avvenire dei figli, per avere una seconda abitazione da destinare alle vacanze oppure per affittare, creando così un’entrata costante e sicura. Tornando alla ricerca iniziale, il settore del living continua, infatti, a essere una buona voce per quanto riguarda gli investimenti, dal momento che da solo riesce ad attirare 140 milioni di euro, l’80% del quale concentrato proprio nella nostra regione, precisamente a Milano. I settori più forti continuano a essere quelli della logicista, del Mixed Use e degli Uffici. Altrettanto seguito è il settore dell’High Street, che trova sempre nel capoluogo meneghino la sua punta di diamante. Lo testimonia la recente acquisizione di Kering per 1 miliardo e 300 milioni di euro dei suoi nuovi uffici di Palazzo Pertusati, nella centralissima Via Senato. 7 mila metri quadrati nel complesso Spiga 26, sette livelli diversi e una posizione di tutto rispetto nel panorama milanese. È così, insomma, che si muovono i grandi capitali nel settore immobiliare. Un settore che è in grande crescita e che promette di far registrare numeri ancora più alti nel corso del 2024.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Il bene immobile dà ulteriori segnali di indebolimento
Tenuto conto della rapida crescita del mercato immobiliare immediatamente successiva agli anni della pandemia, si registra una stabilizzazione su valori che testimoniano in ogni caso una situazione di buona salute. Il vero rischio? L’incertezza legata all’evoluzione dei tassi di interesse e alle conseguenze prolungate sull’economia reale e sul potere d’acquisto delle famiglie. Questa in sintesi la situazione secondo l’Osservatorio sul Mercato Immobiliare Italiano di Nomisma che analizza la congiuntura del settore. Mercato immobiliare: il quadro macroeconomico in Italia “Il contesto macroeconomico nel quale si innesta il mercato immobiliare italiano in questa fase vede una situazione in cui il Pil italiano per il terzo anno consecutivo performa meglio di quello tedesco”, osserva Lucio Poma, capo economista di Nomisma. “Le previsioni per il 2024 vedono il Pil italiano al +0.7 per cento a fronte del +0.5 per cento tedesco, +0.9dell’area euro e +3,1 a livello globale. Un risultato, quello mondiale, che torna ad essere trainato dagli Stati Uniti, previsti al +2,1 per cento”. Anche l’inflazione in Italia migliora, con un +0.8 per cento contro il 2,5 della Germania. In generale, spiega Poma, il calo dell’inflazione è però legato alle componenti “non core”: la diminuzione del parametro macroeconomico di fatto fatica a trasmettersi all’economia reale, e questo influisce sulla disponibilità di spesa del consumatore. A ciò si aggiunga il prolungarsi di una situazione di alti tassi di interesse, che, invece di comunicare certezza ai mercati, fanno l’esatto opposto, lasciando intendere che le banche centrali non abbiano idea di come si evolverà lo scenario futuro e, di conseguenza, si mantengano in attesa. L’effetto tuttavia si scarica sui consumatori i quali, schiacciati dagli alti tassi di interesse sui finanziamenti e dai prezzi al consumo ancora troppo alti, vedono ridursi il potere d’acquisto e sperimentano una doppia difficoltà ad accedere al credito per acquistare casa: rate troppo alte da un lato ed eccessiva selettività da parte delle banche dall’altro. A nulla vale il fatto che l’occupazione sia in buona salute, con regioni come Lombardia e Veneto che sperimentano di fatto la piena occupazione: i salari crescono comunque a ritmo ben inferiore all’inflazione e non contribuiscono alla sostenibilità delle finanze familiari. Ragione per cui la domanda di credito è in calo, come anche la domanda di acquisto di abitazioni. Domanda e offerta di abitazioni Quanto sopra, secondo Luca Dondi, AD di Nomisma, costituisce il principale fattore di debolezza del mercato immobiliare italiano. Il gap tra inflazione e stipendi è di oltre il 7 per cento, il che si traduce in un atteggiamento più selettivo delle banche nella concessione del credito. La componente di acquisti di case con l’ausilio del mutuo è quindi in diminuzione a causa dell’autoselezione della domanda: le famiglie rinunciano anche a fare domanda di istruttoria se percepiscono che la propria situazione non è sostenibile. Diminuiscono di conseguenza le intenzioni di acquisto delle famiglie e in generale le compravendite. A causa di questa dinamica, sono infatti in calo di circa il 10 per cento le compravendite residenziali, attestatesi a 710 mila nel 2023 e previste a 695 mila nel 2024, 689 mila nel 2025 e 682 mila nel 2026. “L’incertezza sulle prospettive rappresenta un fattore di inevitabile differimento delle scelte, soprattutto di quelle che presuppongono un ingente impegno di capitale, come l’acquisto della casa. Non deve pertanto stupire che nell’ultimo anno la domanda di acquisto si sia ridimensionata rispetto ai livelli del 2022, quando il vento dell’euforia ingrossava le fila degli aspiranti proprietari. Ad essere venuto meno non è tanto l’interesse potenziale, che nel nostro Paese rimane strutturalmente sovrabbondante, quanto la disponibilità del settore bancario a supportare il percorso degli aspiranti mutuatari – commenta Luca Dondi. - Non sono poche le incognite che punteggiano la traiettoria del mercato immobiliare italiano nel 2024, anche se la principale rimane legata all’orientamento delle istituzioni finanziarie ad ogni livello. Il possibile ritorno a condizioni di maggior favore, in termini di propensione all’erogazione e di onerosità del credito, consentirebbe di scongiurare riflessi sui prezzi della flessione di domanda e transazioni. Se nel primo semestre il quadro non pare ormai destinato a mutare, dal secondo è lecito attendersi un cambio di rotta, con effetti che almeno inizialmente saranno piuttosto timidi”. Prezzi immobiliari, previsioni fino al 2026 Per quanto riguarda i prezzi immobiliari, se nel 2023 l’aumento nominale per quanto riguarda le abitazioni è stato dell’1,5 per cento, la variazione è stata del -3,9 per cento se si considera l’inflazione. Per i prossimi anni, 2024, 2025 e 2026, l’istituto di Bologna prevede una crescita lineare dell’1,4 per cento in termini nominali in ciascun anno; valori che tuttavia, corretti per l’inflazione, dovrebbero tradursi in un -0,5 per cento nel 2024, -0,8 nel 2024 e -0,5 nel 2026. Non è quindi la situazione dei prezzi – peraltro polarizzata tra città e città - a frenare il mercato quanto, piuttosto, quella del credito. Alla luce di tale quadro, per Nomisma non basterà un atteggiamento più accomodante da parte della BCE per determinare un’immediata risalita delle transazioni, ma sarà necessaria una fase di normalizzazione che agevoli il ripristino di condizioni più favorevoli alla domanda. Meno acquisti con mutuo, più affitti A fare da metronomo della risalita del mercato sarà, secondo Nomisma, la componente creditizia, la cui imprescindibilità risulta ormai acclarata, specie in una fase di debolezza ciclica. L’elevato costo del denaro ha fatto sì che la quota di compravendite assistita da mutuo si sia ridotta dal 48,4% del 2022 al 39,9% del totale degli acquisti del 2023. Le difficoltà di accesso al mercato della compravendita hanno favorito un potenziale spostamento di interesse della domanda verso l’affitto, che rispetto allo scorso anno è cresciuta di 3 punti percentuali. In altre parole, nel 2023 48mila nuclei familiari hanno rinunciato ad acquistare una casa a favore dell’affitto. Secondo Nomisma, il calo delle compravendite registrato nel 2023 è imputabile esclusivamente alla componente di domanda che è uscita dal mercato perché dipendente dal credito (-26%), mentre gli acquisti senza mutuo continuano a crescere (+4,8%). Affitti residenziali in Italia La “fuga” dall’acquisto con mutuo sposta il mercato verso le locazioni, il che, aggiunto alla domanda di affitto da parte di categorie quali studenti e turisti, con il fenomeno degli affitti brevi, determina una pressione sull’offerta e una impennata dei canoni grazie alla maggiore attrattività delle rendite da affitti non tradizionali. L’aumento dei canoni di affitto nelle 13 città principali è stata del 3,8 per cento, con il massimo registrato dall’8,9 per cento di Bologna e il minimo dall’1,6 per cento di Palermo. Il mercato immobiliare nelle città intermedie Il focus dell’Osservatorio immobiliare Nomisma sulle città cosiddette intermedie ha evidenziato una variazione positiva seppure di modesta entità nei valori delle abitazioni (+1,2% per l’usato e 1,7% per l’ottimo stato), sintesi di dinamiche locali tutt’altro che omogenee. Ad esempio, se i mercati di Messina e Ancona fanno segnare una flessione nominale dei prezzi (rispettivamente -2,2% e -1%), quelli di Trieste e Novara (rispettivamente +3,2% e +3%) evidenziano una variazione positiva di entità doppia rispetto alla media dei mercati. Sul fronte della locazione non si arresta la crescita dei canoni (+2,9% annuo). La media sintetizza una certa variabilità tra i mercati monitorati: dal calo di Messina (-1,3%), alla stabilità di Bergamo (+5,1%) fino ad arrivare al picco di Perugia (+5,2%). Considerando i tempi medi di vendita nel residenziale si assiste ad una certa stabilizzazione, nell’ordine di 5,2 mesi per le abitazioni in ottimo stato e di 5,6 mesi per quelle in buono stato. Anche in questo caso tra i mercati si assiste a una certa variabilità, con i tempi di vendita che oscillano tra i 3,5 mesi di Trieste e i 6 mesi di Ancona. Infine, dall’Osservatorio Immobiliare emerge come la domanda abitativa, sia rivolta all’acquisto che alla locazione, sia sempre di più è orientata a privilegiare le dotazioni interne quali il balcone o terrazzo, il doppio bagno, la luminosità degli ambienti e la disponibilità del posto auto o del garage, oltre a servizi di connettività. A seguire, la ricerca privilegia le caratteristiche del contesto, quali la presenza di verde e la vicinanza ai servizi e trasporti pubblici e, infine, la tipologia dell’edificio, che viene valutata in termini di condizione d’uso e performance energetica. Lo spostamento di interesse verso la locazione metterà ancora più in evidenza il sovraffollamento di un comparto che già oggi sconta un’evidente carenza di offerta. Nel residenziale la migliore performance del segmento locativo rispetto a quello dell’acquisto ha sostenuto la crescita – anche se lieve – dei rendimenti lordi da locazione che si attestano al 5,6% annuo. “Gli operatori immobiliari prevedono, per il 2024, una ulteriore diminuzione delle quantità scambiate sul mercato (47,5% dei giudizi) o, tuttalpiù, un’invarianza sui livelli dello scorso anno (44,3%). Solo l’8,2% degli intervistati prevede una ripresa delle compravendite per effetto di una maggiore accessibilità al credito, della disponibilità di nuove abitazioni in vendita e di un’accresciuta propensione all’acquisto, sostenuta anche dall’onerosità dei canoni di locazione” – conclude Elena Molignoni, Head of Real Estate Nomisma. Read the full article
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La BCE Riduce Ancora i Tassi: Cosa Significa per Mutui e Crescita Economica
Nuovo taglio del costo del denaro: impatti positivi sui mutui e previsioni di crescita economica riviste al ribasso.
Nuovo taglio del costo del denaro: impatti positivi sui mutui e previsioni di crescita economica riviste al ribasso. La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un ulteriore taglio dei tassi di interesse, il quarto da quando ha iniziato la politica di riduzione lo scorso giugno. Questa mossa, che riduce il costo del denaro di 25 punti base, mira a stimolare l’economia dell’Eurozona, ma…
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I bonus per la sostituzione degli infissi nel 2024
Quali bonus saranno a disposizione delle famiglie italiane per l'installazione e la sostituzione degli infissi nel 2024? Anche nel nuovo anno ci saranno dei bonus per la ristrutturazione e l'installazione e la sostituzione dei serramenti di casa e del condominio, vediamo insieme quali.
Il mercato dei serramenti in Italia
Il mercato di infissi e serramenti, nel nostro Paese, produce introiti annuali per oltre 7 miliardi di euro. Un enorme flusso di denaro che, non solo supporta migliaia di aziende nel settore, ma anche una galassia di attività che si occupano di rivendita di prodotti collegati e della posa di pavimenti, serramenti e infissi.
In quest'ottica, i diversi bonus per favorire l'installazione e la sostituzione degli infissi, hanno rappresentato sia uno strumento utile per il sostegno alle imprese e a chi si è rivolto loro. Parliamo di proprietari di casa, di impresa o amministratori di condominio che, in questi anni, hanno effettuato lavori di ristrutturazione per un immobile. La sostituzione degli infissi rappresenta uno dei lavori più gravosi da sostenere in fase di ristrutturazione; tuttavia è anche la chiave per ottenere un efficientamento energetico in grado di incidere sul costo finale della bolletta.
I nuovi infissi e serramenti sono progettati, infatti, con un'attenzione tutta particolare, non solo per la sostenibilità ma anche per il risparmio energetico: grazie a una minore dispersione di calore è possibile abbattere i consumi e le emissioni inquinanti. Il lavoro di un serramentista esperto, poi, garantirà la massima resa dell'investimento.
Bonus per infissi e serramenti nel 2024
Dopo le prime esperienze con il Superbonus al 110%, il governo è alle prese con dei tagli sulle spese: la nuova legge di bilancio è più restrittiva sui vari incentivi ancora in essere e ha eliminato la sostituzione degli infissi da alcuni incentivi. Questi tagli dovrebbero essere propedeutici al varo di una nuova forma di Superbonus in prossimo futuro.
Come prima cosa, la manovra di Bilancio 2024 ha escluso la sostituzione di infissi e serramenti dal Bonus barriere architettoniche. Non sarà quindi più possibile inserire la detrazione Irpef al 75% per il rifacimento di porte o finestre, all'interno dei lavori di rinnovamento dell'edificio per migliorare l'accessibilità e che ora riguardano esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
Rimarranno comunque a disposizione delle agevolazioni, ma viene ridotta dal 75% al 50% per l’aliquota delle detrazioni fiscali disponibili per la sostituzione degli infissi di casa con nuovi prodotti più performanti in termini di isolamento termico. Nel 2024, le famiglie che vorranno puntare su nuove finestre e risparmio energetico potranno avvalersi dell'Ecobonus e del Bonus Casa (o bonus Ristrutturazioni), in vigore fino al termine di Dicembre di quest'anno.
Come funziona l'Ecobonus 2024?
L'Ecobonus è una agevolazione che viene rilasciata per gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e consiste in una detrazione Irpef o Ires (per le aziende). La detrazione fiscale è del 50%, spalmabile in 10 anni, fino a un massimo di 120mila euro per unità immobiliare (il limite è di 60mila euro).
L'aliquota dell'Ecobonus è variabile a seconda della tipologia del lavori: parte dal 50% ma se la sostituzione rientra in un intervento di riqualificazione di tutto l’edificio (comprese le parti comuni e tutti gli appartamenti) l’aliquota arriva al 65% e il tetto di spesa è di 100mila euro (da ripartire tra gli aventi diritto).
Ricordiamo che i requisiti per l'Ecobonus prevedono che i lavori siano esclusivamente per la sostituzione degli infissi (e non per l'installazione di nuove porte o finestre), i nuovi serramenti devono migliorare l'isolamento termico degli ambienti riscaldati e devono rispettare specifici valori di trasmittanza termica.
Sostituzione degli infissi con il Bonus Casa
Il Bonus Casa è un'altra agevolazione che sarà possibile richiedere nel 2024. Riguarda esclusivamente le persone fisiche (quindi solo detrazioni Irpef) e arriva a coprire fino al 50% delle spese. I lavori devono avere un tetto di spesa di 96mila euro per unità immobiliare e la detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali.
Tra le opere che possono essere detratte con questo tipo di bonus abbiamo: la manutenzione straordinaria, il restauro e risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia. I beneficiari del bonus ristrutturazioni dovranno inviare all’Enea i dati relativi agli interventi per consentire il monitoraggio del risparmio energetico conseguito.
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📈 Mercato immobiliare italiano: segnali di stabilità e prospettive positive
🧮 I risultati del sondaggio sul III trimestre 2024 realizzato da Banca d’Italia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate presso gli agenti immobiliari: il mercato mostra segnali di ripresa
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Guess who is officially back? That's right,Sov and the shaoshan Collective! Expect new articles both on here and on Multipolar reports! But now, without further introduction,let's get to the article
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🌸 Compagni, amici - bentornati 😍
🥰 L'Anno dell'agile, intelligente, puro e gentile coniglio sta per volgere al termine, e presto il Drago, simbolo di 智慧 - Saggezza e 仁义 - Benevolenza e Rettitudine prenderà il suo posto 🐲
😂 Nonostante le ridicole previsioni dei propagandisti anti-Cinesi dell'Occidente, intrisi d'ignoranza e rabbioso odio, la Repubblica Popolare Cinese non è collassata nel 2023, ma - anzi, è cresciuta, e continuerà a crescere 👏
😂 La "China Collapse Theory", che mai come quest'anno è stata proposta dai peggiori anti-Cinesi dei falliti Paesi d'Occidente, è collassata un'altra volta. 有些人��有希望 😂
📊 L'Istituto di Ricerca della 中国银行股份有限公司 - Bank of China, ha pubblicato il 2024年经济金融展望报告 - Rapporto sulle Prospettive Economiche e Finanziarie per il 2024, e ha previsto una crescita, nel Q4 del 2023, del 5,6%, e - infine, una crescita del PIL Cinese nel 2023 del 5,3% 👏
🤔 Essendo ~ 5% l'obiettivo di crescita per il 2023 pianificato dall'Assemblea Nazionale del Popolo, +5,3% significherebbe averlo addirittura superato. Questo dev'essere un grande shock per i propagandisti anti-Cinesi. Si consiglia la lettura di 胃火旺喝什么茶呢. Questa dottoressa consiglia i migliori tè per chi ha lo stomaco in fiamme. Sicuramente, il tè Cinese potrà quantomeno lenire gli effetti più focosi negli stomaci dei propagandisti anti-Cinesi 🍵
🇨🇳 Per chi non ricordasse, l'andamento dell'Economia Cinese nel 2023: Q1: +4,5% | Q2: +6,3% | Q3: +4,9% 📈
🤔 Come dichiarato in questo post, però, permangono numerose sfide, e sarà necessario un sempre maggior lavoro per rafforzare la domanda interna. Tuttavia, vedere il FMI correggere a rialzo, per l'ennesima volta, le stime a sull'Economia Cinese è sempre molto divertente 😂
🇨🇳 Le banche Cinesi, nel Q4, hanno rafforzato il sostegno agli investimenti nelle infrastrutture, fornendo incentivi atti a sviluppare ulteriormente il settore industriale high-tech ❤️
🤔 Oltre al settore tecnico-scientifico, però, numerose regioni della Cina hanno organizzato eventi, escursioni ed esperienze immersive, rafforzando anche l'industria dell'intrattenimento 🎊
😍 Il 2023 è stato anche l'anno dell'uscita di Huawei Mate 60 PRO, lanciato sul mercato durante l'arrivo di Gina Raimondo - Segretario al Commercio degli USA, la sanzionatrice della Cina. Ciò ha dimostrato l'inutilità delle sanzioni degli imperialisti contro la Cina 👍
🤔 A novembre, le esportazioni di merci hanno garantito un flusso di 291,93 Miliardi USD, segnalando un +0,5% rispetto all'anno precedente 👏
🇨🇳 Grazie ai fondamentali positivi, l'Economia Cinese si è comportata bene anche quest'anno, nonostante le sfide. Quali permangono per il futuro? Sicuramente sarà necessario mantenere la competitività del tasso di cambio del RMB, porre fine alle insidie sulla "deflazione", se così si vuole definire, e - infine, portare a termine il processo di ristrutturazione del mercato immobiliare 🤔
🇨🇳 全面建成社会主义现代化强国 ⭐️
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🥰 The Year of the agile, intelligent, pure and kind rabbit is coming to an end, and soon the Dragon, symbol of 智慧-Wisdom and 仁义-Benevolence and Righteousness will take his place 🐲
😂 Despite the ridiculous predictions of the West's anti-China propagandists, steeped in ignorance and rabid hatred, the People's Republic of China has not collapsed in 2023, but - rather, it has grown, and will continue to grow 👏
😂 The "China Collapse Theory", which has never before been proposed by the worst anti-Chinese of the failed Western countries more than this year, has collapsed once again. 有些人没有希望 😂
📊 The Research Institute of the 中国银行股份有限公司 - Bank of China, published the 2024年经济金融展望报告 - Economic and Financial Prospects Report for 2024, and forecast growth, in Q4 2023, of 5 .6%, and - finally, Chinese GDP growth in 2023 of 5.3% 👏
🤔 Since ~5% is the growth target for 2023 planned by the National People's Congress, +5.3% would mean it has even been exceeded. This must come as a big shock to anti-China propagandists. We recommend reading 胃火旺喝什么茶呢. This doctor recommends the best teas for those with burning stomachs. Surely, Chinese tea will at least be able to soothe the most fiery effects in the stomachs of anti-Chinese propagandists 🍵
🇨🇳 For those who don't remember, the performance of the Chinese economy in 2023: Q1: +4.5% | Q2: +6.3% | Q3: +4.9% 📈
🤔 As stated in this post, however, numerous challenges remain, and more and more work will be necessary to strengthen domestic demand. However, seeing the IMF correct its estimates for the Chinese economy upwards for the umpteenth time is always very entertaining 😂
🇨🇳 Chinese banks, in Q4, strengthened their support for investments in infrastructure, providing incentives to further develop the high-tech industrial sector ❤️
🤔 In addition to the technical-scientific sector, however, numerous regions of China have organized events, excursions and immersive experiences, also strengthening the entertainment industry 🎊
😍 2023 was also the year of the release of Huawei Mate 60 PRO, launched on the market during the arrival of Gina Raimondo - US Secretary of Commerce, China's sanctioner. This demonstrated the futility of the imperialists' sanctions against China 👍
🤔 In November, merchandise exports ensured a flow of 291.93 Billion USD, reporting +0.5% compared to the previous year 👏
🇨🇳 Thanks to the positive fundamentals, the Chinese Economy has performed well this year too, despite the challenges. Which ones remain for the future? It will certainly be necessary to maintain the competitiveness of the RMB exchange rate, put an end to the pitfalls of "deflation", if you want to define it that way, and - finally, complete the process of restructuring the real estate market 🤔
🇨🇳 全面建成社会主义现代化强国 ⭐️
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Espansione Dinamica: Il Mercato Immobiliare di Dubai nel 2024 tra Innovazione e Sostenibilità
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