#Parco 2 Giugno nuovi progetti.
Explore tagged Tumblr posts
Text
Mercato immobiliare a Bari: tra crescita dei prezzi e nuovi progetti urbani
Una città in continua evoluzione: il report Tecnocasa sul primo semestre 2024. Il Gruppo Tecnocasa ha pubblicato l’analisi sul mercato immobiliare di Bari per il primo semestre 2024.
Una città in continua evoluzione: il report Tecnocasa sul primo semestre 2024. Il Gruppo Tecnocasa ha pubblicato l’analisi sul mercato immobiliare di Bari per il primo semestre 2024. Lo studio evidenzia un incremento dello 0,6% dei valori medi delle case, con il centro cittadino in forte crescita (+3,6%). Il Borgo Antico si conferma tra le zone più richieste, soprattutto per investimenti in…
#abitazioni signorili Bari#affitti Bari#affitti studenti Bari#Alessandria today#B&B Bari#Bari mercato immobiliare#bilocali Bari#Borgo Antico Bari#canoni affitto Bari#case prestigio Bari#case vacanza Bari#Cittadella della Giustizia Bari#Google News#Gruppo Tecnocasa#interramento linea ferroviaria Bari#investimenti immobiliari Bari#italianewsmedia.com#lungomare Bari Vecchia#mercato immobiliare 2024#mercato immobiliare Bari#Murat Bari#negozi Bari#nuove costruzioni Bari#nuove palazzine Bari#Parco 2 Giugno#Parco 2 Giugno nuovi progetti.#Pier Carlo Lava#Politecnico Bari#prezzi appartamenti Bari#prezzi case Bari
0 notes
Text

Francesco Cavestri torna a Bologna in concerto
Francesco Cavestri, dopo diversi mesi, torna in concerto a Bologna per due importanti eventi: mercoledì 26 giugno suonerà per la 2^ edizione di "UN'ESTATE AL CASTELLO" a Bentivoglio tra musica e solidarietà per l'Istituto Ramazzini e domenica 7 luglio in occasione "Bologna Estate" nelle splendide colline di Fienile Fluò per "Scena Natura" in un dialogo tra le arti e il verde.
Dopo il sold out registrato al Blue Note di Milano, il concerto al Teatro Comunale di Gonzaga (MN) con Fabrizio Bosso e il premio IJVAS per la divulgazione del jazz ricevuto in occasione dell'International Jazz Day all'Auditorium Parco della Musica di Roma insieme ai grandi del Jazz italiano, Francesco Cavestri ritorna nella sua città Bologna per la sua tappa del tuor "IKI-Bellezza ispiratrice" che sta presentando in concerto in tutta Italia.
Il 26 Giugno alle ore 20,30, Francesco Cavestri tornerà ad esibirà in trio per la 2^ edizione della Rassegna "Un'estate al Castello" con un'esclusiva performance nella corte del Castello di Bentivoglio, luogo molto suggestivo a due passi da Bologna.
Per l'occasione presenterà i suoi ultimi lavori: "Early 17", uscito a marzo 2022 con la collaborazione di Fabrizio Bosso, e "IKI – Bellezza Ispiratrice", uscito a gennaio 2024, con la collaborazione di Paolo Fresu (ispirato alla filosofia giapponese, l'album mantiene come fulcro creativo il pianoforte, mescolandolo a patine di sonorità contemporanee, in un costante incontro di stili e generi a confronto, e vede la collaborazione di artisti del calibro di Paolo Fresu e Cleon Edwards, batterista americano già al fianco di Erykah Badu, Lauryn Hill e Cory Henry).
Nel cortile del Castello di Bentivoglio Francesco Cavestri si presenterà con un trio d'eccezione under 30, formato da Riccardo Oliva al basso e Gianluca Pellerito alla batteria, ovvero due tra i migliori strumentisti della nuova generazione italiana anche a livello internazionale.
La serata spazierà dalla presentazione di brani originali scritti da Francesco Cavestri, presenti all'interno degli album pubblicati, fino ad arrivare a reinterpretazioni di giganti come John Coltrane, Ryuichi Sakamoto, Robert Glasper e Radiohead.
Un concerto imperdibile, che con la stessa formazione ha fatto sold out al Blue Note di Milano che ha aperto il tour di Cavestri, ancora una volta, dando spazio ai grandi nuovi talenti del nostro paese.
"Francesco ha una capacità musicale veramente impressionante. Un ragazzo giovane con una grande maturità che riversa nella musica, creando concerti bellissimi e dimostrando un grande interplay con gli altri musicisti […] progetti come quello di Francesco, mediati e respirati da un giovane come lui e che legano il jazz a generi come l'hip hop o la musica elettronica, sono il miglior modo per raccontare che il jazz è una musica per tutti." Paolo Fresu
Guarda qui un estratto Showreel del concerto al Blue Note di Milano: https://www.youtube.com/shorts/kvoYBd8Rp_8
Il ricavato della serata del 26 giugno (costo del biglietto 15 euro) verrà interamente devoluto alla ricerca oncologica indipendente dell'Istituto Ramazzini, centro per la prevenzione del cancro e delle malattie ambientali.
Info biglietti: https://www.istitutoramazzini.it/prenotazioni/concerto-jazz-francesco-cavestri-trio-iki-bellezza-ispiratrice-tour/
Il concerto fa parte della rassegna culturale e benefica organizzata dall'Istituto Ramazzini in collaborazione con ANIMA e con il patrocinio del Comune di Bentivoglio.
Il 7 luglio Francesco Cavestri si esibirà con un doppio set (alle 19:30 e alle 21:30) nelle splendide colline bolognesi di Fienile Fluò. Il concerto rientra all'interno di "Scena Natura", un festival multidisciplinare nel verde ideato da Crexida/Anima Fluò che ospita spettacoli teatrali, concerti, e performance di danza in scenari naturali, nel suggestivo contesto paesaggistico delle colline bolognesi di Paderno: un piccolo anfiteatro tra i calanchi, in cui Cavestri proporrà uno show estremamente suggestivo (in linea con il paesaggio) in pianoforte solo ed elettronica, attraversando diverse atmofere e mescolando jazz, elettronica, fusion e hip hop per giungere alla presentazioni di brani originali, contenuti nei suoi album "Early 17", "IKI – Bellezza Ispiratrice" e la colonna sonora originale registrata per un podcast Rai, e tributi a musicisti fondamentali nel suo percorso artistico come Ryuichi Sakamoto, John Coltrane e Massive Attack.
Francesco Cavestri TRIO
Formazione:
Francesco Cavestri, pianoforte e tastiere
Riccardo Oliva, basso
Gianluca Pellerito, batteria
0 notes
Text

Francesco Cavestri torna a Bologna in concerto
Francesco Cavestri, dopo diversi mesi, torna in concerto a Bologna per due importanti eventi: mercoledì 26 giugno suonerà per la 2^ edizione di "UN'ESTATE AL CASTELLO" a Bentivoglio tra musica e solidarietà per l'Istituto Ramazzini e domenica 7 luglio in occasione "Bologna Estate" nelle splendide colline di Fienile Fluò per "Scena Natura" in un dialogo tra le arti e il verde.
Dopo il sold out registrato al Blue Note di Milano, il concerto al Teatro Comunale di Gonzaga (MN) con Fabrizio Bosso e il premio IJVAS per la divulgazione del jazz ricevuto in occasione dell'International Jazz Day all'Auditorium Parco della Musica di Roma insieme ai grandi del Jazz italiano, Francesco Cavestri ritorna nella sua città Bologna per la sua tappa del tuor "IKI-Bellezza ispiratrice" che sta presentando in concerto in tutta Italia.
Il 26 Giugno alle ore 20,30, Francesco Cavestri tornerà ad esibirà in trio per la 2^ edizione della Rassegna "Un'estate al Castello" con un'esclusiva performance nella corte del Castello di Bentivoglio, luogo molto suggestivo a due passi da Bologna.
Per l'occasione presenterà i suoi ultimi lavori: "Early 17", uscito a marzo 2022 con la collaborazione di Fabrizio Bosso, e "IKI – Bellezza Ispiratrice", uscito a gennaio 2024, con la collaborazione di Paolo Fresu (ispirato alla filosofia giapponese, l'album mantiene come fulcro creativo il pianoforte, mescolandolo a patine di sonorità contemporanee, in un costante incontro di stili e generi a confronto, e vede la collaborazione di artisti del calibro di Paolo Fresu e Cleon Edwards, batterista americano già al fianco di Erykah Badu, Lauryn Hill e Cory Henry).
Nel cortile del Castello di Bentivoglio Francesco Cavestri si presenterà con un trio d'eccezione under 30, formato da Riccardo Oliva al basso e Gianluca Pellerito alla batteria, ovvero due tra i migliori strumentisti della nuova generazione italiana anche a livello internazionale.
La serata spazierà dalla presentazione di brani originali scritti da Francesco Cavestri, presenti all'interno degli album pubblicati, fino ad arrivare a reinterpretazioni di giganti come John Coltrane, Ryuichi Sakamoto, Robert Glasper e Radiohead.
Un concerto imperdibile, che con la stessa formazione ha fatto sold out al Blue Note di Milano che ha aperto il tour di Cavestri, ancora una volta, dando spazio ai grandi nuovi talenti del nostro paese.
"Francesco ha una capacità musicale veramente impressionante. Un ragazzo giovane con una grande maturità che riversa nella musica, creando concerti bellissimi e dimostrando un grande interplay con gli altri musicisti […] progetti come quello di Francesco, mediati e respirati da un giovane come lui e che legano il jazz a generi come l'hip hop o la musica elettronica, sono il miglior modo per raccontare che il jazz è una musica per tutti." Paolo Fresu
Guarda qui un estratto Showreel del concerto al Blue Note di Milano: https://www.youtube.com/shorts/kvoYBd8Rp_8
Il ricavato della serata del 26 giugno (costo del biglietto 15 euro) verrà interamente devoluto alla ricerca oncologica indipendente dell'Istituto Ramazzini, centro per la prevenzione del cancro e delle malattie ambientali.
Info biglietti: https://www.istitutoramazzini.it/prenotazioni/concerto-jazz-francesco-cavestri-trio-iki-bellezza-ispiratrice-tour/
Il concerto fa parte della rassegna culturale e benefica organizzata dall'Istituto Ramazzini in collaborazione con ANIMA e con il patrocinio del Comune di Bentivoglio.
Il 7 luglio Francesco Cavestri si esibirà con un doppio set (alle 19:30 e alle 21:30) nelle splendide colline bolognesi di Fienile Fluò. Il concerto rientra all'interno di "Scena Natura", un festival multidisciplinare nel verde ideato da Crexida/Anima Fluò che ospita spettacoli teatrali, concerti, e performance di danza in scenari naturali, nel suggestivo contesto paesaggistico delle colline bolognesi di Paderno: un piccolo anfiteatro tra i calanchi, in cui Cavestri proporrà uno show estremamente suggestivo (in linea con il paesaggio) in pianoforte solo ed elettronica, attraversando diverse atmofere e mescolando jazz, elettronica, fusion e hip hop per giungere alla presentazioni di brani originali, contenuti nei suoi album "Early 17", "IKI – Bellezza Ispiratrice" e la colonna sonora originale registrata per un podcast Rai, e tributi a musicisti fondamentali nel suo percorso artistico come Ryuichi Sakamoto, John Coltrane e Massive Attack.
Francesco Cavestri TRIO
Formazione:
Francesco Cavestri, pianoforte e tastiere
Riccardo Oliva, basso
Gianluca Pellerito, batteria
0 notes
Text
Oggi Giovanni Nadiani compirebbe 65 anni. Tanti auguri al Jimi Hendrix della poesia romagnola. Due lettere per l’aldilà e una silloge di haiku
[In “Beyond the Romagna Sky”, raccolta del 2000, probabilmente, è riassunto, in vigore simbolico, il genio di Giovanni Nadiani: haiku scritti in dialetto di Romagna, con titolo in inglese, in ritmo blues. Dal Giappone dei monaci appesi all’erba di un verso alla profondità Usa, tra Woodstock e l’autostop in cieli di violenta utopia; al centro, al cuore della questione, la Romagna ruvida, livida di danze, speziata. Giovanni Nadiani da Cotignola, che oggi compirebbe 65 anni, “un manovale di parole”, diceva lui, che se ne è andato nel 2016 dopo tante vite, di poeta e traduttore, fondatore di riviste e insegnante, cantautore di speranze, è una specie di Jimi Hendrix della lirica romagnola. “È possibile una poesia dalla nominazione feriale e bassa, di pensiero presente e critico che, affermando la continuità della memoria contro il propagandato oblio della storia, si confronti con le stridenti contraddizioni dell’oggi? Una poesia che, dando vita a una polifonia di lingue e suoni, suggerisca utopisticamente la possibilità di una convivenza nella diversità di una koinonia, di una fratellanza in un’alterità che ci sottrae la nostra proprietà soggettiva per un dato (donato) oggettivo più grande?”, si domandava. Noi sventoliamo la sua opera in faccia all’indifferenza, con un piccolo omaggio, nella forma di due lettere scritte da compagni di avventure culturali di Nadiani. La prima è una lettera dello scrittore spagnolo David Castillo, poeta, romanziere – CartaCanta ha pubblicato il suo “Barcellona non esiste” – di cui Nadiani ha tradotto una antologia poetica, “Un presente abbandonato”, nel 2006. L’altro è un ricordo epistolare di Mercedes Ariza, traduttrice dallo spagnolo, che di Nadiani ha tradotto, in Spagna, la raccolta “Invel/Ningún sitio”, 2010]
***
“La morte non vince mai: sul mio amico alchimista per cui il cancro era l’ultimo dei problemi”
Gli ultimi mesi (o anni) di corrispondenza con Giovanni Nadiani Zvan non sono stati per nulla facili. Spesso mi svegliavo e pensavo a lui, alla sua resistenza solitaria con la notte nel letto della sua casa di Reda che dava su un cortile in cui c’era una specie di installazione-scultura formata da libri all’intemperie pieni di piccoli insetti. Lo sognavo e mi svegliavo. Subito dopo andavo al mio computer e lo cercavo, a volte con insistenza.
Ogni tanto mi rispondeva:
Questi giorni va tutto di merda. Da tre settimane ormai sono in una clinica, una clinica molto bella dove cercano di aggiustarmi i valori del sangue che mi portano all’assoluta mancanza di forze: astenia totale… Ogni tanto, come ieri, ho la forza di alzarmi dal letto… Oggi va un po’ meglio: ho cercato di camminare all’interno del giardino come riuscivo a fare anche nel parco della clinica mentre chiacchieravo con gli amici. Spero di riacquistare l’energia necessaria per imparare il modo di spezzare le metastasi che bloccano le vie biliari, che per il momento sono il principale problema per cui sono qui. Durante il mio soggiorno nella clinica ho già fatto tre radioterapie molto tossiche che mi hanno prosciugato le energie. Se miglioro un po’ potrò uscire da qui e impiegherò il mio cervello con la minima lucidità. Abbraccione.
Durante le nostre conversazioni pomeridiane al telefono mi ripeteva che non voleva dare troppe spiegazioni in università e men che meno voleva accettare il congedo per malattia che gli proponevano i medici. Quasi nessuno sapeva che il tumore lo stava divorando. In un ennesimo esercizio di coraggio, che tanto lo univa alla Spagna, Zvan si concentrava sulla sua famiglia e sulla bicicletta. Durante uno dei miei viaggi in Italia, Guido Leotta, suo amico e socio di Tratti, mi avvisò che era ormai alla fine – Guido sarebbe morto di un infarto prima di Zvan. Quando arrivai a Reda, il mio amico mi spiegò che la sua terapia era fare su e giù per le montagne attorno. Anche in un altro suo messaggio alludeva ai trattamenti a base di chemioterapia e bicicletta:
Sfortunatamente gli effetti collaterali adesso sono più forti rispetto al periodo della terapia (neuropatie alle mani e ai piedi e problemi all’intestino). Devo avere pazienza. Oggi cercherò di andarmene qualche giorno in montagna (Sud-Tirolo), prenderò il treno. In un primo momento volevo andare da solo ma visto che i ragazzi non possono ritornare qui, me ne andrò con Inge. Vediamo cosa succede nel viaggio.
I farmaci e il cortisone non erano gli unici argomenti di conversazione. C’erano i dischi e i libri, la situazione economica della nostra bohème e i problemi del lavoro. Nonostante fosse in una situazione così fottuta, per il mio amico il cancro era il minore dei mali. Le sue preoccupazioni erano tre: 1/ la morte di Guido Leotta che sancì la scomparsa della casa editrice Mobydick e la cooperativa Tratti, oltre a quella del gruppo di jazz in cui lavoravano insieme. 2/ i tanti debiti e la mancanza di serietà di un editore con cui aveva avviato grandi progetti editoriali. 3/ il comportamento della sua università nei confronti di una delle sue collaboratrici.
Queste tre preoccupazioni e la salute dei membri della sua famiglia formavano un cocktail micidiale nel suo già deteriorato morale.
Non ci furono solo brutti colpi. Qualche giorno riusciva persino a mandarmi messaggi di ottimismo, addirittura col suo peculiare senso dell’umorismo, imprescindibile per leggere il migliore Nadiani. La sua opera era un insieme di asseverazioni sulla comunità, la suggestione e i limiti tra realtà e irrealtà. Durante una delle mie visite a Forlì, Zvan era euforico perchè Bob Dylan si esibiva a Bologna. Non siamo riusciti ad organizzarci per andarci ma di notte, mentre io già dormivo, Zvan mi chiamò. Era nel bar sotto il mio albergo e mi portava alcuni libri nuovi tra cui, Anmarcurd, un omaggio a Fellini, con una citazione iniziale in yiddish del tutto rivelatrice: “Mai sopravvivere alla propria lingua”. Era il 2015 e la sua malattia era progredita. In alcuni momenti fu sul bordo dell’abisso, in altri credette di essere guarito. Abbiamo bevuto qualcosa e mi spiegò un sogno che aveva fatto e di cui era stato stregato perché era da molto che non scriveva poesie. Aveva sognato alcune poesie scritte in un taccuino. Al risveglio trovò il taccuino del 2011 con quindici poesie dimenticate che parlavano della sua morte. Quella premonizione e il resto lo lasciarono assorto. L’interpretazione della poesia e della sua creatività andavano oltre la vita. Per questo motivo ho pensato che fosse utile scrivere queste parole sul mio amico alchimista. Se ci dedichiamo all’arte è perché, probabilmente, c’è una ragione nascosta di resistenza di fronte all’oblio, di fronte alla morte eterna.
David Castillo
*
Forlì, 11 marzo 2019
Ciao Giovanni,
auguri. Oggi è il tuo compleanno. 65 anni. Giorni fa ti ho sognato: mi parlavi, mi chiedevi, mi ascoltavi. Bello parlare con i morti: loro ti ascoltano, non hanno fretta, non fuggono, ti ascoltano e lo fanno pazientemente. A giugno ho visto David a Barcellona: gli amici del Ateneu Barcelonès sono rimasti stregati dalla magia dei tuoi versi. Ci sei mancato un sacco. Nessuno è stato capace di leggere il tuo dialetto, nessuno. Con Invel/Ningún sitio tra le mani, pensavo a te quando mi avevi proposto di tradurre le poesie in spagnolo. Una pazzia. Una assurdità. Ma non per te. Ci hai sempre creduto e ci siamo riusciti.
Oggi, per festeggiare il tuo compleanno, ho deciso di riprendere i tuoi haiku in romagnolo. Fantastici. Cristallini. Lame che trafiggono il nostro presente-assente.
Ti abbraccio forte,
Mercedes
*
Selezione nostalgico-emozionale di haiku in dialetto romagnolo da Beyond the Romagna Sky (Mobydick, 2000)
(1)
la sera l’arlùs ‘t la coda d’un jet
un pipistrël intavanȇ e’ chèsca ‘t l’udòr di’ marugh
La sera riluce nella coda di un jet.
Un pipistrello ebbro cade nel profumo di acacia.
(2)
al luz di semëfar al s’è mórti töti
int i self service e’ sbalèna i bancomat
Le luci dei semafori si sono spente tutte.
Nei self service lampeggiano i bancomat.
(3)
la rèzna dal banchin la s’mâgna i nom inamuré
a l’ôra di viél e’ cerla i celuler
La ruggine delle panchine divora i nomi innamorati.
All’ombra dei viali cinguettano i cellulari.
(4)
agli urtigh al s’insteca ‘t al carvaj dla stablidura
dal lètar al s’è smarìdi ‘t la memoria d’un desch
Le ortiche s’infilano nelle crepe dell’intonaco.
Lettere si sono smarrite nella memoria di un disco.
(5)
i piset d’arzent tra i livar i s’mâgna dal parôl ad chêrta
al parôl senza udór ‘t e’ computer int un balen u s’li mâgna la luz.
I pesciolini argentati tra i libri divorano parole di carta.
Le parole inodori nel computer le divora in un lampo la corrente.
(6)
i zughetul fet d’ lego i ten lighê insen e’ mond …
a e’ mond u j è dal lengv ch’al va int i brisul…
I giocattoli di Lego tengono legato il mondo…
Al mondo esistono delle lingue che vanno in frantumi…
L'articolo Oggi Giovanni Nadiani compirebbe 65 anni. Tanti auguri al Jimi Hendrix della poesia romagnola. Due lettere per l’aldilà e una silloge di haiku proviene da Pangea.
from pangea.news https://ift.tt/2HwxbbI
1 note
·
View note
Link
MONTEPRANDONE -Punta a far divenire maggiormente appetibile il territorio di Monteprandone, il progetto che darà un nuovo volto a Centobuchi, potendo contare su nuove aree, servizi, che daranno anche la possibilità di potenziare il cartellone degli eventi già ricco, organizzati dal comune.
Il sindaco di Monteprandone, Sergio Loggi esprime grande soddisfazione, per la grande opportunità che avrà il territorio, grazie ai 2 milioni di euro, che permetteranno, in particolare, a Centobuchi di avere un nuovo volto.
Grazie alla partecipazione al bando “Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”, per un progetto avviato nel 2015, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, dopo, appunto, l’emanazione del bando, a cui aveva risposto il comune, in collaborazione e con il contributo delle associazioni “CentoperCento” e “Enea Onlus”.
Un iter che dopo l’ammissione del comune al finanziamento, avvenuto a giugno 2017, a luglio 2018 ha portato alla trasmissione della convenzione al comune all’avvio delle fasi di affidamento dei lavori ai professionisti Jlenia Allevi (progettista e direttore dei lavori) e Fabio Gaspari (coordinatore della sicurezza), ad agosto 2018 all’approvazione definitivo dei lavori da parte della Giunta Comunale e a ottobre 2018 all’approvazione del progetto esecutivo sempre da parte della giunta.
“Su 853 progetti presentati, e 451 ammessi a finanziamento, Monteprandone è stato ammesso classificandosi 14esimo, è il 14^, nelle Marche solo sei città sono state finanziate e la nostra è l’unica della provincia, – dichiara, orgoglioso, il sindaco Sergio Loggi, nel dare la notizia, con l’assessore alla viabilità Fernando Gabrielli, all’urbanistica Meri Cossignani, al patrimonio Christian Ficcadenti e il consigliere con delega alle politiche ambientali, Sergio Calvaresi – Monteprandone, tra i comuni più giovani della provincia, che conta quasi 13mila abitanti, punta a far diventare il territorio ancora più appetibile>>.
Grazie a questo progetto, oggi Monteprandone può contare su 1.900.000 euro di fondi statali, 75mila comunali e 25mila di associazioni (CentoperCento, associazione di commercianti ed Enea Onlus).
E’ diviso in sociale e culturale, con lo sviluppo di servizi sociali ed educativi, che in parte sono stati già realizzati o avviati, che godono di un contributo di 290 mila euro, e quello sulle opere pubbliche, che per circa 1.710.milioni di euro punta alla riqualificazione di strade, marciapiedi, nuovi parchi pubblici, la realizzazione di un parco bau, impianti fognari, aree parcheggio, segnaletica e video sorveglianza.
I lavori prenderanno il via alla fine dell’anno, per concludersi prima dell’estate 2020, a cura dell’impresa Almacis di Pescara. Sociale e culturale.
Con attività ludico creative, che mettono in campo doposcuola gratuito e corsi di educazione ambientale per gli alunni della scuola primaria e secondaria, realizzati da Enea Onlus, Spazio Ascolto Donne, per l’ascolto e l’accoglienza delle donne in difficoltà, vittime di violenza, di stalking, che offre anche servizi di consulenza legale e psicologica, attivo da marco 2019 presso la Delegazione Comunale, Sportello Immigrati e corsi di lingua italiana, attivo da gennaio 2019 sempre presso la Delegazione, e di un corso di lingua e cultura italiana, in partenza a fine ottobre.
0 notes
Photo

È l'unico festival indigeno in Italia
è a due passi da Bergamo, appena fuori dall'autostrada MI_VE,
per due settimane porta fuori da casa nostra storie, suoni, tradizioni affascinanti da tutto il mondo
E quest’anno il cast avrà al suo interno tutti gruppi che non hanno mai partecipato al festival e che per la prima volta si esibiscono in Italia
LO SPIRITO DEL PIANETA
diciassettesima edizione
L’unico festival tribale indigeno in Italia
@ Polo Fieristico – Chiuduno (BG)
Via Martiri della libertà
DA VENERDI’ 26 MAGGIO
A DOMENICA 11 GIUGNO
Ingresso libero
Presente struttura al coperto
che garantirà la realizzazione degli spettacoli anche in caso di maltempo
Orari di apertura del centro
Sabato: ore 17.00
Domenica: ore 12.00
Tutti i giorni feriali: ore 19.00
INFOLINE
ASSOCIAZIONE LO SPIRITO DEL PIANETA
cell : 347 5763417 - [email protected] - www.lospiritodelpianeta.it
Sarà possibile sostare presso il centro sportivo di Chiuduno (spazio adiacente al festival), con una tenda o un camper. Saranno messi a disposizione dei campeggiatori, Bagni e docce per tutta la durata del festival.
Headlines del 2017
Quest’anno il cast avrà al suo interno tutti gruppi che non hanno mai partecipato al festival e che per la prima volta si esibiscono in Italia
Il 2 giugno, per la festa della repubblica, una giornata tutta dedicata alla raccolta di fondi per Castel Sant’Angelo sul Nera (uno dei paesi colpiti dal terremoto) e per i suoi agricoltori, con la presenza degli assessori regionali della Lombardia all’agricoltura e all’ambiente
E una passeggiata da Bergamo a Chiuduno durante la quale si incontreranno i contadini della provincia bergamasca
All’interno del villaggio etnico (nel parco adiacente alla Fiera) laboratori di scultura
Un accampamento medioevale – celtico, artigiani indigeni del Borneo Malese, indiani del nord America, laboratori musicali di un Griot del Senegal, Perù, Apache, laboratori di Shiatsu, telai per la realizzazione dei famosi tappeti dei Qashqai dell’Iran e molto altro ancora.
Una mostra interattiva in cui, attraverso le foto dei 200 gruppi che hanno partecipato alle edizioni del festival, sarà possibile conoscere usi e costumi dei popoli indigeni (resa possibile grazie alla partecipazione di alcune scuole e licei della provincia di Bergamo con il progetto di alternanza scuola/lavoro)
Moltissimi nuovi punti ristoro (messicano, brasiliano, eritreo) e all’interno del ristorante con la cucina tipica bergamasca, gruppi della tradizione locale suoneranno negli orari di pranzo e cena
Rispettare l'ambiente
NATURALMENTE, 140 associazioni italiane che lottano per il rispetto e la tutela dell'ambiente, organizzeranno un fitto programma di eventi e conferenze legate all’ambiente
"Nell'edizione 2016 avendo usato materiale in Mater-bi di mais, con piatti, bicchieri, posate e altro, sono riusciti a riciclare ben il 62% dei rifiuti. E quest’anno, con alcuni materiali riciclati, studenti del liceo artistico di Bergamo, realizzeranno delle sculture.
Solidarietà con gli incassi de LO SPIRITO DEL PIANETA dello scorso anno
In questi 16 anni grazie a LO SPIRITO DEL PIANETA sono stati realizzati molti progetti culturali; in Burkina Faso e in Scozia. Hanno adottato bambini in Camerun tra i pigmei e in Messico tra gli Aztechi. Sono stati finanziati progetti umanitari come pozzi per l’acqua, dispensari medici e scuole tra I Maasai del Kenya, Ambulanze e materiali per laboratori di artigianato tra I Tuareg del Niger, e molti altri.
Sono stati adottati 12 bambini Pigmei nella foresta del Camerun, che anche quest'anno hanno avuto una casa dove vivere nutrirsi e studiare. E’ stata finanziata la prima scuola di tradizione nella foresta dell'Ecuador, dove gli anziani torneranno ad insegnare le antiche arti alle nuove generazioni, e un punto di incontro per tutti. Nell'ultima edizione del festival sono stati distribuiti oltre €80.000,00 ai gruppi invitati per supportare i loro progetti e a numerose organizzazioni del nostro territorio.
I protagonisti
Nuova Compagnia di canto popolare
Milladoiro
Dervish
Sharon Shannon
Saor Patrol
Diamo i numeri
250mila le presenze attese
17 giorni di musica, cultura, cibo e tradizioni
26 gruppi provenienti da tutto il mondo
Oltre 150 espositori di artigianato da tutto il mondo (una fiera dentro il festival)
L’organizzazione
Gestire un flusso di 20mila persone e più al giorno, sia pur in una zona industriale alle porte di un piccolo paese di 5000 persone non è facile. Da anni LO SPIRITO DEL PIANETA si preoccupa in maniera amorevole di questo aspetto.
Quindi, bus navetta gratuiti da piazza mercato (Malpensata) Bergamo, davanti alla stazione di Bergamo; e dalla zona industriale di Chiuduno (adiacente all’uscita autostrada A4 Grumello del Monte/Telgate). Ulteriori dettagli sul sito del festival.
Il servizio di bus navetta è gratuito da e per Bergamo e da e per i parcheggi attorno al festival
SCARICA QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL
IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI E CONFERENZE DI NATURALMENTE
https://www.dropbox.com/sh/zxm3vnh8an2l2vi/AABqhw7S-kNzXN02dUijbK5Ea?dl=0
I popoli e i gruppi invitati saranno
Nuova Compagnia di Canto Popolare
Gruppo Milladoiro (Galizia - Spagna)
Gruppo Dervish (Irlanda)
Gruppo The Friel Sisters (Irlanda)
Sarawak (Malesia)
Sharon Shannon (Irlanda)
Gruppo Tiharea dal Madagascar
Nativi americani; Incas, Aztechi, Apache
Caitlin nic Gabhann
Birkin Tree
Cornamuse Bagad Kiz Avel Strasburgo (Francia)
indiani Tsimshian del Nord America
gruppo Buriazia della Repubblica Russa
Saor Patrol dalla Scozia
I tamburi del Burundi
Gruppo Qashqai dall’Iran
Coro Bulgaro accompagnato da gaite e danzatori
Gruppo U-SO norat (tamburi della Corea del sud)
Tribù Ainu dal Giappone
Trataburata
Lingaland
Giuseppe Festa
Attività parallele al festival
- Percorso sensoriale e mostra fotografica (c/o palazzetto) con la presenza di un Aborigeno australiano e musicisti del Sarawak - Malesia
- Presso il palazzetto, saranno presenti oltre 140 associazioni legate all’ambiente con conferenze e seminari, chiamate “Naturalmente”
- Spazio conoscenza gli anziani indigeni ospiti, ci insegneranno la loro cultura (c/o il parco)
- Ogni giorno saranno attivi numerosi laboratori per bambini e non solo.
- Alcuni artigiani tradizionali italiani, ci mostreranno le loro tecniche e realizzeranno alcuni laboratori per il pubblico (presso il villaggio nel parco).
- Preso il villaggio etnico, sarà presente un accampamento di artigiani in rappresentanza di molte culture
- Un importante rappresentante scultore Ainu del Giappone, realizzerà una tipica scultura
- Una tenda servirà ai ragazzi del Liceo Artistico Manzù di Bergamo, per realizzare oggetti di riciclo.
- Ogni giorno sarà aperta una cucina regionale con 900 posti a sedere al chiuso con pizzeria.
- Saranno presenti numerosi ristoranti etnici nel piazzale esterno (Eritreo- Kebab- Brasiliano- Messicano -Hamburgheria - Vegano – Crepes - Piadine ria e Paella.
- Ogni giorno saranno presenti oltre 150 espositori con artigianato
- Ogni attività sarà garantita al coperto, gli spettacoli e le conferenze saranno tenute anche presso il palazzetto dello sport all’interno del centro.
- Presso il villaggio saranno presenti scultori e artigiani italiani, un accampamento medioevale - celtico e artigiani indigeni del Borneo Malese, indiani del nord America, laboratori musicali di un Griot del Senegal, Perù, Apache, laboratori di Shiatsu, telai per la realizzazione dei famosi tappeti dei Qashqai Iran, un artigiano tunisino che realizzerà vasi in terra cotta.
- Bus navetta saranno garantiti da e per Bergamo (con partenza e ritorno da parcheggio mercato Malpensata e Bergamo scienze center di fronte alla stazione), e presso un anello a Chiuduno polo industriale
0 notes