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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Mercato Immobiliare 2024: Il Trilocale Domina l’Offerta Secondo Tecnocasa
L’analisi di Tecnocasa evidenzia una carenza di immobili sul mercato e il trilocale si conferma la tipologia più richiesta.
L’analisi di Tecnocasa evidenzia una carenza di immobili sul mercato e il trilocale si conferma la tipologia più richiesta. L’Offerta Immobiliare del 2024: Il Punto di Tecnocasa Nel corso della prima metà del 2024, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare, evidenziando una carenza di offerta abitativa. Questa situazione è il risultato di diversi…
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economiaefficiente · 6 months ago
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cinquecolonnemagazine · 8 months ago
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Il mercato degli immobili di lusso: segmento in controtendenza
Mentre il mercato immobiliare in generale vive un periodo di incertezza, con un calo delle compravendite e un aumento dei tassi di interesse, il settore del lusso sembra andare controtendenza. Gli immobili di lusso, infatti, continuano a registrare una domanda sostenuta e prezzi in salita, dimostrando una resilienza notevole di fronte alle sfide economiche. Le motivazioni della crescita Diverse ragioni concorrono a spiegare questo andamento positivo. Innanzitutto, gli investitori più facoltosi tendono a vedere gli immobili di lusso come un rifugio sicuro per il proprio patrimonio, soprattutto in periodi di turbolenze economiche. Inoltre, l'aumento dell'inflazione spinge molti a cercare investimenti alternativi al denaro contante o ai titoli azionari, e gli immobili di lusso rappresentano un'opzione interessante in questo senso. Un altro fattore importante è la crescente domanda da parte di stranieri, attratti dai centri storici delle città italiane e dal fascino del Bel Paese. Caratteristiche e richieste del mercato Gli immobili di lusso più richiesti sono quelli ubicati in centri storici o in zone prestigiose, con ampi spazi, finiture di pregio e servizi esclusivi. Tra le richieste più frequenti figurano: - Appartamenti di grandi dimensioni con più camere da letto e bagni - Attici con vista panoramica sulla città o sul mare - Ville storiche o di design - Dimore d'epoca ristrutturate con gusto - Immobili con spazi esterni come giardini o terrazze I prezzi e le zone più gettonate I prezzi degli immobili di lusso in Italia variano notevolmente a seconda della città e delle caratteristiche dell'immobile. In generale, si parte da diverse centinaia di migliaia di euro per un appartamento di pregio in un centro storico, fino a raggiungere cifre plurimilionarie per ville esclusive o attici con vista panoramica. Tra le zone più gettonate per gli immobili di lusso troviamo: - Milano: la capitale della finanza italiana offre una vasta gamma di immobili di pregio, soprattutto in centro storico e nei quartieri più esclusivi come Brera e Porta Nuova. - Roma: la Città Eterna vanta un patrimonio immobiliare unico al mondo, con ville storiche, appartamenti di lusso e attici panoramici. - Venezia: la città lagunare offre un'atmosfera magica e un'architettura unica, con immobili di pregio affacciati sui canali o su piazze storiche. - Firenze: la culla del Rinascimento vanta un patrimonio artistico inestimabile e un'ampia offerta di immobili di lusso. - Costa Azzurra: la costa ligure e quella toscana sono rinomate per le loro ville di lusso sul mare, i borghi pittoreschi e i panorami mozzafiato. Le nuove tendenze del mercato Oltre alle caratteristiche già menzionate, negli ultimi anni si stanno affermando nuove tendenze nel mercato degli immobili di lusso. Tra queste, troviamo: - Domanda crescente di immobili ecosostenibili: gli acquirenti più attenti all'ambiente richiedono immobili con certificazioni energetiche elevate e dotati di tecnologie che riducono l'impatto ambientale. - Interesse per immobili smart: case intelligenti dotate di sistemi domotici che permettono di gestire a distanza l'illuminazione, la climatizzazione e gli altri impianti. - Richiesta di spazi dedicati al benessere: piscine, palestre, spa e aree relax sono sempre più richieste negli immobili di lusso. Immobili di lusso: nuove tendenze, stessa resilienza Il mercato degli immobili di lusso in Italia dimostra una resilienza notevole di fronte alle sfide economiche, continuando a crescere e ad attrarre investitori da tutto il mondo. Le nuove tendenze del mercato, come la domanda di immobili ecosostenibili, smart e dedicati al benessere, indicano che questo segmento continuerà ad evolversi nel futuro, offrendo soluzioni sempre più innovative ed esclusive per una clientela esigente e attenta. Foto di GregoryButler da Pixabay Read the full article
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notiziariofinanziario · 1 year ago
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La borsa valori italiana e le altre europee hanno cambiato varie volte direzione
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Dopo l'incertezza della prima parte di seduta, con le Borse europee che hanno cambiato varie volte direzione oscillando attorno alla parità, tra gli investitori sembra prevalere l'apprensione e gli indici perdono torno, con Milano maglia nera del Vecchio Continente. Dopo un'ottava di ribassi, allargano le perdite il FTSE MIB -0,95%  di Milano, il CAC 40 -0,80%  di Parigi e il DAX 40 -0,89%  di Francoforte,sebbene l'indice Ifo che misura la fiducia delle imprese tedesche sia rimasto stabile a 85,7 punti a settembre. Calano anche l'IBEX 35 -0,86%  di Madrid, l'AEX -0,83%  di Amsterdam e il FTSE 100 -0,74%  di Londra. Sul fronte asiatico da segnalare il Nikkei che sale dello 0,85%, mentre la Cina viaggia in rosso con Hong Kong che lascia sul terreno l’1,3%. Sui mercati resta l'apprensione per l'andamento dell'economia e per le ricadute della politica monetaria, con gli investitori che temono tassi più alti e più a lungo. Gli occhi sono quindi puntati sull’audizione della presidente della Bce, Christine Lagarde, che al Parlamento europeo potrebbe dare ulteriori indicazioni in materia di politica monetaria. In questo contesto la scorsa settimana le banche centrali della Svizzera e del Regno Unito hanno lasciato invariati i tassi, mentre quella della Norvegia li ha alzati di un quarto di punto. Venerdì è poi toccato alla Bank of Japan che ha confermato la posizione ultra accomodante, segnalando di non avere fretta di ritirare gli stimoli all’economia. A pesare anche la performace di Evergrande, il primo gruppo immobiliare in Cina zavorrato da circa 300 miliardi di dollari di debiti, e che è arrivato a cedere il 24%, dopo che la società ha annunciato di non essere in grado di emettere nuovi bond a causa di un'indagine in corso su una delle sue controllate, Hengda Real Estate Group. Oltre alla capogruppo, cedono terreno le controllate Evergrande Nev (-20%) e Evergrande Serces (-11%) e l’intero settore degli sviluppatori di real estate, tra cui Sunac (-4,85%) e Country Garden (-5%), sempre a un passo dal default. La crisi nel settore immobiliare, che in passato ha contribuito fino a un terzo circa alla formazione del Pil cinese, ha scosso i mercati globali e le iniziative di Pechino per rafforzare il settore sembrano avere finora avuto un impatto scarso. A pesare anche la performace di Evergrande, il primo gruppo immobiliare in Cina zavorrato da circa 300 miliardi di dollari di debiti, e che è arrivato a cedere il 24%, dopo che la società ha annunciato di non essere in grado di emettere nuovi bond a causa di un'indagine in corso su una delle sue controllate, Hengda Real Estate Group. Oltre alla capogruppo, cedono terreno le controllate Evergrande Nev (-20%) e Evergrande Serces (-11%) e l’intero settore degli sviluppatori di real estate, tra cui Sunac (-4,85%) e Country Garden (-5%), sempre a un passo dal default. La crisi nel settore immobiliare, che in passato ha contribuito fino a un terzo circa alla formazione del Pil cinese, ha scosso i mercati globali e le iniziative di Pechino per rafforzare il settore sembrano avere finora avuto un impatto scarso. Banche in aumento, Stellantis frenata da sciopero Usa Sul Ftse Mib andamento positivo per il comparto bancario dopo che il governo avrebbe trovato un accordo in merito alle modifiche da applicare alla tassa sugli extraprofitti bancari. Tra le migliori Bper Banca +1,11% , Banco Bpm +1,83%  e Banca Monte Paschi Siena +1,43% . Negativa Stellantis -1,78% , lo sciopero in Usa si è allargato coinvolgendo 20 centri di distribuzione dei pezzi di ricambio. Acquisti su Saipem -0,10% . Sotto i riflettori anche Anima Holding +3,11%  : secondo indiscrezioni di stampa Crédit Agricole, attraverso Amundi, sarebbe tentata dal riaprire il dossier della società. Spread stabile sopra 180 punti, sale rendimento decennale Andamento poco mosso per lo spread tra BTp e Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata si attesta a 184 punti, stabile rispetto al closing di venerdì scorso. Sale leggermente, invece, il rendimento del BTp decennale benchmark che si attesta al 4,59%, dal 4,58% del riferimento dello scorso venerdì. Read the full article
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lunettes-de-lune · 5 years ago
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STELLE CADENTI E ALTRE TOSCANERIE
Niente, non era san Lorenzo il giorno delle stelle bensì stasera. Peccato perché l'altro ieri sono stata ben tre minuti a fissare il cielo.
Il mondo si è incredibilmente complicato. Un tempo le partite si giocavano di domenica, i galli cantavano all’alba, c'erano sei canali tv, i film iniziavano alle otto e mezza e le stelle cadevano il dieci agosto. Oggi non si sa più niente. Le stelle potrebbero cadere in qualsiasi momento e tu devi farti trovare pronto con un desiderio da esprimere, così a bruciapelo. Tra i tanti. Figuriamoci, che horror vacui. Una serie frustrante di occasioni sprecate. Una volta ti preparavi per tutto l'anno su uno, massimo due come un saggio finale, e poi il dieci agosto, dopo cena, verso le undici ti piazzavi su una sdraio comodo comodo e iniziavi a fissare ossessivamente un parte di cielo con le braccia conserte. Occhi secchi, capace che cadeva perché portavi sfiga, è diverso. Puntavi tutto su una piccola stellina. Una stella perfetta di un raggruppamento anonimo, sparuto, ad andamento curvilineo, una stellina laterale, minuscola, in disparte, fuori dai giri di costellazioni firmate, o altre toscanerie per abbordare le tipe sulle panchine dei belvederi.
La notte buia di grilli come un allarme attivato continuo e felpato che aumenta la concentrazione. Poi improvvisamente si alzava un boato dall'altro lato. Era la parte sbagliata di cielo. La scena è sempre quella di Ecce Bombo, una notte intera ad aspettare l'alba che nasceva dal versante opposto.Che il segreto sia non puntare su una singola stella, ma avere un respiro ampio? Del resto tu stesso appena poi ne vedi una non ti trattieni, esplodi in una tale gioia e lo sbandieri ai quattro venti, scirocco compreso. E poi ti meravigli che le cose vadano in questo modo.
Dopo anni di estenuanti tormenti interiori su chi tifare nella perenne guerriglia Pisa-Livorno, sentivo che era giunto il momento di verificare lo stato dei luoghi di persona e pronunciarmi nell'uno o nell'altro senso. Io credo che ognuno abbia il diritto di dire la sua sulla questione Pisa-Livorno, e io ho deciso di parteggiare spudoratamente per Livorno, una città bellissima.
Insomma tre anni dopo, di nuovo la campagna toscana. Ma allora è una fissazione? Eh, può essere, solo che ogni anno che passa la situazione campagna mi sfugge di mano in un modo via via più catastrofico. Quest'anno avviluppata com'ero nelle ruota delle balle di fieno ne ho ad esempio finalmente approfittato per realizzare il sogno della mia vita: comprare una casa nella campagna della Provenza. Oh finalmente, erano decenni. La cosa è andata in questo modo. Dopo giorni di assidua e dettagliata ricerca sul sito nella sezione annunci che corrispondessero ai miei criteri (piscina, e poco altro), mi sono iscritta alla news alert di “greenacres france” per monitorare meglio la situazione degli immobili sul mercato. Poi ho individuato quello perfetto. Quindi ho scritto una mail all'agenzia immobiliare per ricevere maggiori informazioni sull'annuncio (foto in più, indirizzo preciso, altre angolazioni della piscina, livello manicomiale del vicinato, eccetera), e ho fatto intendere alla proprietaria che ero seriamente intenzionata all'acquisto, di modo che non cedesse alle avances degli altri potenziali acquirenti. Al momento di versare la caparra però, l'amara verità mi è comparsa sotto forma di inaspettato colpo di scena: scoprire che ho trecento euro da parte. I cosiddetti risparmi di una vita. Peccato, vabè.
Girando la toscana in lungo e in largo ben presto ti accorgi che dovunque vai c'è una sagra. Fatele due sagre, dico io. Perché non ci avete mai pensato a fare delle sagre? E ogni città ha almeno una sorgente termale di riferimento, e perché non delle terme? Vi è mai venuto in mente? Io farei delle terme, fossi in voi. Le città si chiamano tutte con almeno due nomi Rosignano Solvay, Castegneto Carducci, se a questi escludiamo naturalmente la terza, assidua, specifica: “terme”. Diffidate dalle cittadine con nomi singoli, sono in una situazione di confusione identitaria, di wannabe clamoroso, in attesa di ricevere l'altra parte del nome o almeno un “terme” da aggiungere. Stanno vivendo uno stato ambiguo, si percepiscono come qualcosa di scarno, delle sempliciotte, un solo nome è da poveri. Senza terme, apriti cielo, infamante, e a breve rinasceranno come Torino dopo le olimpiadi... una grande occasione di crescita per la città.
Ad esempio Castagneto Carducci: sagra del cipresso 'mbuttunato all'aroma termale. Altro esempio, Bolgheri, con il filare di cipressi quello descritto da Carducci. E io sono mia nonna. Mah. Se c'è una cosa che ho capito della toscana è che per ogni filare di cipressi ci sarà qualcuno disposto a dirti che sono quelli di Giosuè Carducci. Non ci cascate. Bolgheri. Apparentemente un luogo di grande prestigio in virtù dell'omonima cantina che l'ha resa celebre. In realtà è in attesa del secondo nome, come i nobili o quando ti sposi, o di una sorgente termale a cui associarsi. Questo stato di disagio è esemplificato dalla sagra di punta prevista per la sera ferragosto: sagra del fusillo in bianco. Bolgheri. Un paesino di quindici abitanti; quel genere di posto che o ti ammazzi o diventi Giosuè Carducci. Del resto che la letteratura sia il frutto di una ragionevole alternativa all'eroina o al suicidio, non è un mistero per nessuno. Se non hai provato il suicidio almeno una volta nella vita, statti a casa, non ti cimentare proprio, facci il piacere GRAZIE. “In questa piazza visse la sua fanciullezza Giosuè Carducci”. La piazza in questione è piazza Alberto. A Bolgheri fanno così. Tutte le strade o piazze coi nomi propri di persona. Via Lauretta, piazza Ugo, cimitero nonna Lina. Un po' come a Torino per corso Giulio o corso Massimo, ma con una maggiore onestà intellettuale. Non so come mi vengono solo paragoni da fare con Torino.
Se c'è una cosa che mi piace dell'estate al mare è che sconvolge tutti i piani. A cominciare dai capelli.
Il primo giorno di mare: no ma bello questo mare in fondo anche la sabbia come concetto oscuro oggetto insondabile vicino al noumeno kantiano non è male, e poi il sole, le cose, stare stesi senza fare niente, per una volta comodi come tutte le persone normali e non accozzato tutto storto su qualche soglio a rischio di frana da un momento all'altro, impossibilitato a scendere in acqua perché l'accesso è indicato solo per marines, paracadutisti o alpinisti poi mettiamo pure che riesci a immergerti mediante tuffo a bomba evitando un incidente mortale per via delle secche non è detto che poi tu riesca a risalire, in una – per così dire – spiaggia chiusa per caduta massi, in qualche isola del meridione, gli ombrelloni da montare, quelle cose, leggere un romanzo mentre patisci le pene dell'inferno sotto il sole, ha un suo perché. Che ne dici stasera una bella sagra, non ci abbiamo pensato, una sorgente termale?
Secondo giorno: a mare, ok ma verso le 18.45, l'orario in cui risorgono i vampiri, gli amanti dell'aperitivo, insomma le persone serie, per massimo venti minuti, e via verso le tenebre. Poi anche questa spiaggia, questa Rosignano Solvay, i cosiddetti Caraibi della Toscana non è forse quasi tipo la spiaggia di Marina Grande, finanche una cosa semplice e basica come lo stabilimento “le ondine” quando è al minimo delle sue possibilità, si direbbe in risparmio energetico? Le native di isole del meridione sono assai problematiche su certe cose, lasciatele perdere, non date loro corda, continuate per la vostra strada, non mostratevi toccati da certe provocazioni, semplicemente ignoratele. Prima o poi si stancheranno, la smetteranno da sole per autocombustione e si addormenteranno per dodici ore filate, il giorno dopo tutto dimenticato.
Terzo giorno di mare: quando finisce quest'estate di merda di nullafacenza al forno? Sapevo che avrei finito per rimpiangere despacito, ogni estate è sempre peggio della precedente. Dove andremo a finire? L'anno prossimo SCANDINAVIA, non importa se è triste, e lo è tanto.
Quarto giorno di mare: ridotta sul lastrico dell'esasperazione sarei disposta finanche ad andare a vedere una mostra di Goya a Castiglion della Pescaia per emanciparmi da questo imbarbarimento insensato. Ho bisogno di città, urbano, situazioni metropolitane, esselunga, crakers ai cereali antichi la cui presenza negli scomparti di recente misura i gradi di civiltà di una popolazione. Salgo su per il borgo affetta dalla sindrome della viaggiatrice che ha ha studiato a Bologna e vive a Milano. Codesto individuo si aspetta sempre che presto o tardi spunti tra la folla di turisti qualcuno che dica: “hey, ma tu studiavi al 36? Cantine Isola?”. Sono sicura di non essere l'unica e che molti si siano nel frattempo accorti che Bologna è stata centro nevralgico e crocevia di molti incontri successivi. Continuiamo a girare, e a incrociarci per il mondo, siamo sempre quelli, sempre gli stessi. È partito tutto da lì.
E dunque stasera il picco di stelle, quello vero. Usciamo a far cader le stelle di nuovo, è più facile ora che col tempo i desideri sono diminuiti. Non so se è perché in parte li ho realizzati, oppure perché ho semplicemente ridotto le richieste a quelle dell'ordine della sopravvivenza. Ci proviamo, anche se si sa come vanno certe cose, *non ci si può fidare nemmeno del cielo, sembrava una stella e invece è un aereo*.
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levysoft · 6 years ago
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Nella Silicon valley rendere “intelligente” un dispositivo significa dotarlo di connettività internet, in modo che possa raccogliere, inviare e ricevere dati, spesso registrando le preferenze degli utenti. L’industria tecnologica ha investito molto sull’idea che intelligente significhi migliore, di conseguenza abbiamo casse stereo intelligenti, termometri intelligenti, schermi per bebè intelligenti, sistemi di oscuramento vetri intelligenti, giocattoli sessuali intelligenti, tutti pronti a raccogliere dati preziosi che poi finiscono nelle mani delle aziende.
Presto avremo anche una città intelligente: la Sidewalk Labs, una sussidiaria della Alphabet, la casa madre di Google, ne sta costruendo una in collaborazione con partner immobiliari pubblici e privati, in un quartiere nel centro di Toronto chiamato Quayside.
Non è il primo esempio di città intelligente. Altri comuni in tutto il mondo hanno adottato infrastrutture come i semafori regolati dall’intelligenza artificiale. Ma questo progetto è più ambizioso. La lista delle caratteristiche previste, elencate in duecento pagine, è sbalorditiva. Nel documento si immagina non solo la riqualificazione di un lotto di terreno di cinque ettari (rimasto per lo più abbandonato da quando la zona ha smesso di essere un porto industriale), ma anche la sua trasformazione in una piccola città dotata di tecnologie all’avanguardia che useranno i dati per risolvere problemi di traffico, salute, alloggi, emissione di gas serra eccetera. Molto tempo prima delle automobili volanti, i sensori saranno nelle mura delle case e nel cemento delle strade.
Senza una procedura d’anonimato, le attività di ogni abitante potrebbero essere tracciate sui database.
Tutti questi dati richiedono strumenti in grado di raccoglierli e la strada verso una città “sempre connessa” ha provocato una serie di critiche rivolte alla Sidewalk Labs e al suo partner immobiliare, la Waterfront Toronto, accusate di violare la privacy e di ingannare i residenti. A novembre quattro persone si sono dimesse dal consiglio consultivo della Waterfront Toronto e della Sidewalk Labs a causa delle preoccupazioni sulla privacy e dell’indifferenza nei confronti delle proposte dei cittadini.
“Il rispetto della privacy dev’essere la norma”, ha detto Ann Cavoukian, che per 16 anni è stata commissaria per l’informazione e la privacy della provincia dell’Ontario e insegna all’università Ryerson di Toronto. “I cittadini non dovrebbero chiederla, dovrebbe essere automaticamente protetta”. Fino allo scorso ottobre Cavoukian era una consulente del progetto Quayside, ma si è dimessa dopo che la Waterfront Toronto e la Sidewalk si sono rifiutate di vietare alle aziende coinvolte la raccolta di dati degli utenti non protetti dall’anonimato.
Le soluzioni proposte dalla Sidewalk Labs coniugano ingegneria civile e alcune forme di raccolta dati, in quello che il documento definisce “rilevamento costante”. Quayside riduce le emissioni dotando ogni casa e ufficio di termostati intelligenti Nest della Alphabet, che usano sensori e modelli predittivi per modificare la temperatura nell’arco della giornata. Per ridurre la congestione del traffico è prevista una città più pedonalizzata anche usando una serie di telecamere sempre accese negli spazi pubblici, che con strumenti informatici analizzano gli schemi di andamento del traffico.
Anche le strade saranno tecnologiche. Tra le innovazioni proposte per ridurre gli incidenti ai danni dei pedoni ci sono le auto che si guidano da sole, il car sharing e le “strade dinamiche che raccolgono i dati”. Saranno dotate di luci al led che cambiano nel corso della giornata, adattando la larghezza delle strade percorribili alle esigenze dei pendolari. Grazie al sistema Flow, di proprietà della Sidewalk, le telecamere presenti nei semafori registrerebbero la velocità dei veicoli, per prevenire così gli incidenti.
Il sogno di un quartiere sostenibile
La città, insomma, sarebbe costruita per raccogliere i dati di chi ci abita, un fatto apparso subito chiaro a Cavoukian fin da quando ha accettato di lavorare come consulente. Adesso è preoccupata che la Sidewalk usi le telecamere e i sensori per tracciare ogni abitante, creando versioni in carne e ossa dei profili personali che Google usa per tracciare le persone online. Senza una procedura d’anonimato, a suo avviso, le attività e i movimenti di ogni abitante potrebbero essere registrate sui database.
La natura dell’analisi dei big data permette di rivelare schemi di comportamento e potenziali correlazioni di cui non sempre ci rendiamo conto. È vero, per esempio, che le persone tendono a ordinare cibo su internet quando c’è più polline nell’aria? Simili informazioni sarebbero utili per le aziende, che potrebbero intensificare la pubblicità e le strategie di vendita nella stagione dei pollini. I dati personali sono una riserva d’informazioni preziosissima. “Le aziende vogliono i dati identificabili per poter spedire pubblicità di ogni tipo. Se le abitudini e i movimenti delle persone saranno registrati, sarà un incubo”.
Nel suo ruolo di consulente, Cavoukian ha chiesto il divieto di raccogliere dati personali. La Sidewalk ha risposto che questa decisione spetta al suo Data Trust, un’istituzione indipendente composta da rappresentanti della Sidewalk, della Waterfront Toronto, del comune e delle aziende che si preparano ad aprire dei negozi a Quayside. Convinta che questa istituzione sia progettata per favorire le grandi aziende invece dei cittadini, Cavoukian si è dimessa.
Secondo Micah Lasher, responsabile per le politiche e le comunicazioni presso la Sidewalk Labs, le richieste di Cavoukian erano irrealistiche. “Il genere di certezze che Cavoukian stava cercando in questa fase del processo potevano essere ottenute solo qualora la Sidewalk Labs avesse ritenuto di avere autorità su tutte le entità private che potrebbero essere attive a Quayside”, mi ha spiegato, aggiungendo che non si aspettava le sue dimissioni e che l’azienda ha ricevuto moltissimi pareri positivi a proposito della sua proposta di creare il Data Trust per la raccolta dei dati.
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Lasher mi ha anche detto che la Sidewalk è d’accordo con l’importanza del cancellare i dati personali. “Non raccoglieremo tutti i dati degli abitanti di Toronto per poi rivenderli”, aveva dichiarato a febbraio.
Resta da capire come la Sidewalk Labs e la Waterfront Toronto vogliano usare il loro “rilevamento onnipresente” e al tempo stesso evitare di creare una “città sensore”. Persone come Cavoukian temono che Quayside funzioni come altri progetti di grandi aziende: il comportamento degli utenti viene usato come risorsa, il prodotto viene messo a punto e le persone spendono più denaro poiché vengono spinte a usare il prodotto con sempre maggiore precisione. Se, per esempio, la maggiore pedonalizzazione e gli edifici modulabili aumenteranno le vendite nei vari negozi la cui apertura è prevista a Quayside, a trarre ogni beneficio finanziario sarebbero teoricamente i commercianti. Se i dati delle persone, prodotti mentre queste vivono e lavorano, saranno fondamentali per aumentare i profitti, gli abitanti non dovrebbero trarre più benefici oltre alla diminuzione del tragitto casa-lavoro e a un’aria più respirabile?
Anche Saadia Muzafar, fondatrice di TechGirls Canada, si è dimessa dal consiglio consultivo. Al telefono mi ha spiegato che la Sidewalk Labs non è riuscita, secondo lei, a comunicare ai residenti se e in che misura i loro dati sono parte del modello di guadagno della città e dell’azienda.
“Quando ci si presenta in buona fede al tavolo di un accordo”, mi ha detto Muzaffar, “penso sia giusto mostrare quali sono i vantaggi previsti per tutte le parti in causa. È l’unico modo per avere una qualche forma di equità, soprattutto quando si parla d’interesse pubblico”.
Agli occhi di Muzaffar, inoltre, i responsabili non hanno informato a fondo i residenti, ma si sono concentrati solo sugli aspetti positivi, tralasciando le questioni di proprietà e le loro conseguenze. “Non vogliono parlare di dati”, mi ha detto. “Lo fanno sembrare un argomento troppo complicato, quando invece potrebbero spiegarlo per esteso e con chiarezza”.
“Con questo progetto stiamo cercando di ottenere diversi risultati”, mi ha detto Lasher della Sidewalk. “Creare alloggi a prezzi ragionevoli, un quartiere sostenibile, attività economiche e nuovi posti di lavoro. Tutto questo deve avvenire insieme a politiche che promuovano l’interesse pubblico, anche per quanto riguarda i dati. Ma i dati sono solo un elemento di un discorso più ampio”.
Quayside potrebbe effettivamente raggiungere questi obiettivi, modificando la nostra idea di città e stabilendo dei precedenti per progetti analoghi in futuro. Ma le critiche mostrano che il rischio è che reinventi, insieme ai termostati e all’andamento del traffico, anche una serie di regole relative a dati, privacy e “innovazione” aziendale, in un contesto mai esistito prima in nessun luogo. E almeno finora è questo il progetto che si è dimostrato più difficile da portare a termine.
Più usiamo i computer per fare qualunque cosa, più la vita sembra incompleta quando non li usiamo, scrive Ian Bogost.
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zuleimtequiere · 4 years ago
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Modifiche alla legge sul fallimento e al concordato preventivo 2019 / 2020
Modifiche alla legge sul fallimento e al concordato preventivo 2019 / 2020
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Il Governo Conte ha apportato diverse modifiche alla vecchia legge sul Fallimento e alle procedure del concordato preventivo.
Ad esempio è stata eliminata dal testo la parola “Fallimento” che a questo punto va in pensione e inserita la parola “liquidazione giudiziale”.
Nei fatti il concordato preventivo anche se è stato modificato rimane molto simile alla vecchia legge, inoltre vengono altresì inserite alcune modifiche interessanti come l’istituzione dell’OCRI e altre…da tenere in seria considerazione.
  Ma che cos���è l’OCRI?
L’OCRI è l’organismo di composizione della crisi d’impresa che ha il compito di ricevere le segnalazioni e gestire la fase di allerta, nonché il procedimento di composizione assistita della crisi per le imprese diverse dalle imprese minori
La riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza, D.lgs. n. 14/2019, ha previsto l’istituzione, presso ciascuna Camera di Commercio, di un Organismo (OCRI), composto da un Collegio di tre esperti, che assista il debitore nella procedura di composizione assistita della crisi che si presenta per causa dell’azienda insolvente.
  Quali sono questi inequivocabili segni di crisi?
La riforma stabilisce con matematica certezza il confine tra azienda sana e in crisi, grazie a:
7 indici di allerta tratti dal bilancio di esercizio quando superano determinate soglie
i debiti IVA, tributari e contributivi, quando superano determinate soglie per scaduto e ammontare.
Chi sono i creditori che possono segnalare un’azienda all’OCRI?
tutti i creditori pubblici – come Agenzia delle Entrate, INPS, Agenzia delle Entrate Riscossione.
il revisore esterno o l’organo di controllo interno all’azienda (da quest’anno obbligatori per le SRL con questi parametri). i fornitori tramite decreto ingiuntivo
l’imprenditore stesso che si autodenuncia per accedere alle misure premiali (solo se lo fa entro 3 mesi dall’emersione della crisi negli indici di allerta)
  I 7 indici di allerta crisi d’impresa elaborati dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti.
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha pubblicato gli indici di allerta crisi d’impresa. In questi giorni è stata infatti resa nota la lista degli indicatori di crisi che individuano quando un’impresa è ritenuta a rischio default.
Vuoi sapere quanto è a rischio la tua azienda?
Allora devi fare affidamento su questi 7 indici di allerta crisi:
il patrimonio netto
il DSCR (Debt Service Coverage Ratio); definibile come il rapporto tra i flussi di cassa attesi a 6 mesi disponibili per il rimborso dei debiti previsti del medesimo periodo;
la sostenibilità degli oneri finanziari; ossia il rapporto tra oneri finanziari e fatturato;
l’adeguatezza patrimoniale; ossia il rapporto tra patrimonio netto e debiti totali;
il ritorno liquido dell’attivo; ossia il rapporto tra cash flow e attivo;
la liquidità; ossia il rapporto tra attività a breve termine passivo a breve termine;
l’indebitamento previdenziale e tributario; ossia il rapporto tra l’indebitamento previdenziale e tributario e l’attivo;
  Quali nuovi obblighi per le Srl: modifica statuto e nomina revisore e collegio sindacale.
A seguito della recente approvazione del nuovo codice della crisi d’impresa e insolvenza, anche molte società a responsabilità limitata avranno l’obbligo di nominare degli organi di controllo che vigileranno sul loro buon andamento e gestione.
Ciò implica due passaggi:
la nomina di un sindaco, di un collegio sindacale e di un revisore dei conti
la modifica di statuti o atti societari a seguito di suddette nomine
    Cosa accade all’azienda che entra in crisi e non riesce a pagare e parte una procedura di liquidazione Giudiziale?
La “liquidazione giudiziale”, e cioè la procedura che sostituisce il fallimento, finalizzata a liquidare il patrimonio dell’imprenditore insolvente, ripartendo il ricavato in favore dei creditori sulla base della graduazione dei loro crediti.
La procedura conserva le caratteristiche essenziali rispetto a quella vigente, salvo alcuni elementi innovativi volti a rendere la stessa più snella ed efficiente e a conferire particolare centralità alla figura del curatore.
  Tra le novità più rilevanti della nuova normativa inoltre si segnalano:
viene attribuita al curatore la facoltà di effettuare azioni di responsabilità a più ampio raggio, escludendosi la previa autorizzazione da parte del giudice delegato e il parere del comitato dei creditori; sempre con riguardo al ruolo del curatore è introdotta una nuova disciplina concernente gli obblighi informativi a carico dello stesso: è infatti prevista la tenuta di un registro informatico, consultabile telematicamente, oltre che dal giudice delegato, da ciascuno dei componenti del comitato dei creditori e rimodulata la tempistica per le relazioni;
viene esteso il raggio temporale per l’azione revocatoria, facendolo decorrere dal deposito della domanda, anziché dall’apertura della procedura;
è ridimensionato il ruolo del comitato dei creditori, che viene soppresso per le procedure minori, e reso più snello per le altre, tramite la previsione della consultazione telematica;
con riferimento agli effetti dell’apertura della liquidazione giudiziale sugli atti pregiudizievoli ai creditori, la principale novità consiste nella fissazione della data da cui calcolare il periodo sospetto dal quale considerare eventuali atti compiuti in danno dei creditori, in quella del deposito dell’istanza con cui si chiede l’apertura della liquidazione;
con riguardo alla disciplina relativa agli effetti dell’apertura della liquidazione giudiziale sui rapporti giuridici pendenti si prevede, in caso di prosecuzione del contratto, la prededucibilità soltanto dei crediti maturati nel corso della procedura;
nuove specifiche disposizioni concernono lo scioglimento di contratto preliminare di vendita immobiliare e i contratti di carattere personale; nella disciplina dei contratti ad esecuzione continuata o periodica è introdotta la previsione, ai sensi della quale, in caso di subentro il curatore è obbligato al pagamento delle sole prestazioni avvenute dopo l’apertura della liquidazione;
è introdotta una nuova disciplina relativa al contratto di affitto di azienda che differenzia il caso di apertura della liquidazione giudiziale nei confronti del concedente, da quello in cui invece il debitore sia l’affittuario.
  Quali sono le modifiche al codice in relazione al lavoro Subordinato?
con riguardo ai rapporti di lavoro subordinato, vengono introdotte nuove disposizioni volte ad armonizzare la disciplina dell’insolvenza con quella vigente in tema di diritto del lavoro;
per quanto riguarda l’accertamento dello stato passivo, è previsto che i creditori possano partecipare al concorso anche senza l’assistenza di un difensore e possano farlo anche con riguardo alle somme ricavate dalla liquidazione di beni compresi nella procedura ipotecati a garanzia di debiti altrui. Il termine per la presentazione di domande tardive è ridotto a 6 mesi (rispetto agli attuali 12);
è disciplinata in modo innovativo la liquidazione dell’attivo, con la previsione di un obbligo di stima dei beni, del ricorso al portale delle vendite pubbliche, di una durata massima della procedura (5 anni prorogabili a 7) e dettando disposizioni specifiche sulla vendita dei beni, con particolare riguardo al numero di tentativi da esperire ed al prezzo di aggiudicazione, attribuendo significativi poteri al giudice delegato;
è previsto che il concordato nella liquidazione giudiziale possa essere proposto dal debitore solo se prevede l’apporto di risorse che incrementano il valore dell’attivo di almeno il 10%; quando la liquidazione riguarda una società la riforma integra l’elenco delle azioni di responsabilità che il curatore può esperire, escludendo che egli debba ottenere la previa autorizzazione da parte del giudice delegato e sentire il comitato dei creditori;
è disciplinato il diritto all’esdebitazione, dell’imprenditore insolvente come del consumatore, eliminando la norme che attualmente precludono la concessione del beneficio qualora non siano stati soddisfatti, neppure in parte, i creditori concorsuali.
L’esdebitazione può essere ottenuta alla chiusura della liquidazione o comunque trascorsi 3 anni dall’apertura della stessa. La riforma consente, inoltre, l’esdebitazione anche del debitore che non sia in grado di adempiere minimamente alle proprie obbligazioni e non possa offrire ai creditori alcuna utilità, nemmeno in prospettiva futura. In questo caso l’accesso al beneficio può essere concesso una sola volta.
  Disposizioni integrative e correttive a norma dell’articolo 1, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 20, al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155
Nella Gazzetta Ufficiale del 5 novembre 2020 è stato pubblicato il Decreto legislativo 26 ottobre 2020, n. 147 contenente le Disposizioni integrative e correttive a norma dell’articolo 1, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 20, al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155.
Per il testo del decreto correttivo cliccare il link seguente:  D.lgs. 147-2020 correttivo
In data 14 febbraio 2019 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo 12 gennaio 2019, 14 recante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della Legge 19 ottobre 2017, n. 155.
Per il testo, con le note di riferimento, pubblicato in G.U. cliccare il link seguente:
Decreto legislativo 12 gennaio 2019, 14 recante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza Decreto_legislativo12gen2019_n.14_GU14feb19
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enigmaticgoddess · 4 years ago
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Modifiche alla legge sul fallimento e al concordato preventivo 2019 / 2020
Modifiche alla legge sul fallimento e al concordato preventivo 2019 / 2020
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Il Governo Conte ha apportato diverse modifiche alla vecchia legge sul Fallimento e alle procedure del concordato preventivo.
Ad esempio è stata eliminata dal testo la parola “Fallimento” che a questo punto va in pensione e inserita la parola “liquidazione giudiziale”.
Nei fatti il concordato preventivo anche se è stato modificato rimane molto simile alla vecchia legge, inoltre vengono altresì inserite alcune modifiche interessanti come l’istituzione dell’OCRI e altre…da tenere in seria considerazione.
  Ma che cos’è l’OCRI?
L’OCRI è l’organismo di composizione della crisi d’impresa che ha il compito di ricevere le segnalazioni e gestire la fase di allerta, nonché il procedimento di composizione assistita della crisi per le imprese diverse dalle imprese minori
La riforma della crisi d’impresa e dell’insolvenza, D.lgs. n. 14/2019, ha previsto l’istituzione, presso ciascuna Camera di Commercio, di un Organismo (OCRI), composto da un Collegio di tre esperti, che assista il debitore nella procedura di composizione assistita della crisi che si presenta per causa dell’azienda insolvente.
  Quali sono questi inequivocabili segni di crisi?
La riforma stabilisce con matematica certezza il confine tra azienda sana e in crisi, grazie a:
7 indici di allerta tratti dal bilancio di esercizio quando superano determinate soglie
i debiti IVA, tributari e contributivi, quando superano determinate soglie per scaduto e ammontare.
Chi sono i creditori che possono segnalare un’azienda all’OCRI?
tutti i creditori pubblici – come Agenzia delle Entrate, INPS, Agenzia delle Entrate Riscossione.
il revisore esterno o l’organo di controllo interno all’azienda (da quest’anno obbligatori per le SRL con questi parametri). i fornitori tramite decreto ingiuntivo
l’imprenditore stesso che si autodenuncia per accedere alle misure premiali (solo se lo fa entro 3 mesi dall’emersione della crisi negli indici di allerta)
  I 7 indici di allerta crisi d’impresa elaborati dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti.
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha pubblicato gli indici di allerta crisi d’impresa. In questi giorni è stata infatti resa nota la lista degli indicatori di crisi che individuano quando un’impresa è ritenuta a rischio default.
Vuoi sapere quanto è a rischio la tua azienda?
Allora devi fare affidamento su questi 7 indici di allerta crisi:
il patrimonio netto
il DSCR (Debt Service Coverage Ratio); definibile come il rapporto tra i flussi di cassa attesi a 6 mesi disponibili per il rimborso dei debiti previsti del medesimo periodo;
la sostenibilità degli oneri finanziari; ossia il rapporto tra oneri finanziari e fatturato;
l’adeguatezza patrimoniale; ossia il rapporto tra patrimonio netto e debiti totali;
il ritorno liquido dell’attivo; ossia il rapporto tra cash flow e attivo;
la liquidità; ossia il rapporto tra attività a breve termine passivo a breve termine;
l’indebitamento previdenziale e tributario; ossia il rapporto tra l’indebitamento previdenziale e tributario e l’attivo;
  Quali nuovi obblighi per le Srl: modifica statuto e nomina revisore e collegio sindacale.
A seguito della recente approvazione del nuovo codice della crisi d’impresa e insolvenza, anche molte società a responsabilità limitata avranno l’obbligo di nominare degli organi di controllo che vigileranno sul loro buon andamento e gestione.
Ciò implica due passaggi:
la nomina di un sindaco, di un collegio sindacale e di un revisore dei conti
la modifica di statuti o atti societari a seguito di suddette nomine
    Cosa accade all’azienda che entra in crisi e non riesce a pagare e parte una procedura di liquidazione Giudiziale?
La “liquidazione giudiziale”, e cioè la procedura che sostituisce il fallimento, finalizzata a liquidare il patrimonio dell’imprenditore insolvente, ripartendo il ricavato in favore dei creditori sulla base della graduazione dei loro crediti.
La procedura conserva le caratteristiche essenziali rispetto a quella vigente, salvo alcuni elementi innovativi volti a rendere la stessa più snella ed efficiente e a conferire particolare centralità alla figura del curatore.
  Tra le novità più rilevanti della nuova normativa inoltre si segnalano:
viene attribuita al curatore la facoltà di effettuare azioni di responsabilità a più ampio raggio, escludendosi la previa autorizzazione da parte del giudice delegato e il parere del comitato dei creditori; sempre con riguardo al ruolo del curatore è introdotta una nuova disciplina concernente gli obblighi informativi a carico dello stesso: è infatti prevista la tenuta di un registro informatico, consultabile telematicamente, oltre che dal giudice delegato, da ciascuno dei componenti del comitato dei creditori e rimodulata la tempistica per le relazioni;
viene esteso il raggio temporale per l’azione revocatoria, facendolo decorrere dal deposito della domanda, anziché dall’apertura della procedura;
è ridimensionato il ruolo del comitato dei creditori, che viene soppresso per le procedure minori, e reso più snello per le altre, tramite la previsione della consultazione telematica;
con riferimento agli effetti dell’apertura della liquidazione giudiziale sugli atti pregiudizievoli ai creditori, la principale novità consiste nella fissazione della data da cui calcolare il periodo sospetto dal quale considerare eventuali atti compiuti in danno dei creditori, in quella del deposito dell’istanza con cui si chiede l’apertura della liquidazione;
con riguardo alla disciplina relativa agli effetti dell’apertura della liquidazione giudiziale sui rapporti giuridici pendenti si prevede, in caso di prosecuzione del contratto, la prededucibilità soltanto dei crediti maturati nel corso della procedura;
nuove specifiche disposizioni concernono lo scioglimento di contratto preliminare di vendita immobiliare e i contratti di carattere personale; nella disciplina dei contratti ad esecuzione continuata o periodica è introdotta la previsione, ai sensi della quale, in caso di subentro il curatore è obbligato al pagamento delle sole prestazioni avvenute dopo l’apertura della liquidazione;
è introdotta una nuova disciplina relativa al contratto di affitto di azienda che differenzia il caso di apertura della liquidazione giudiziale nei confronti del concedente, da quello in cui invece il debitore sia l’affittuario.
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è previsto che il concordato nella liquidazione giudiziale possa essere proposto dal debitore solo se prevede l’apporto di risorse che incrementano il valore dell’attivo di almeno il 10%; quando la liquidazione riguarda una società la riforma integra l’elenco delle azioni di responsabilità che il curatore può esperire, escludendo che egli debba ottenere la previa autorizzazione da parte del giudice delegato e sentire il comitato dei creditori;
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L’esdebitazione può essere ottenuta alla chiusura della liquidazione o comunque trascorsi 3 anni dall’apertura della stessa. La riforma consente, inoltre, l’esdebitazione anche del debitore che non sia in grado di adempiere minimamente alle proprie obbligazioni e non possa offrire ai creditori alcuna utilità, nemmeno in prospettiva futura. In questo caso l’accesso al beneficio può essere concesso una sola volta.
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Nella Gazzetta Ufficiale del 5 novembre 2020 è stato pubblicato il Decreto legislativo 26 ottobre 2020, n. 147 contenente le Disposizioni integrative e correttive a norma dell’articolo 1, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 20, al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155.
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In data 14 febbraio 2019 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo 12 gennaio 2019, 14 recante il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della Legge 19 ottobre 2017, n. 155.
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soloaffitti · 5 years ago
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Solo Affitti Affitto, canoni 2019 a +2,1%. Il concordato limita i rincari
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Bologna e Milano guidano la crescita dei canoni al nord, maggiore incertezza al centro-sud. A Roma il ribasso più importante grazie al successo del canone concordato.
  Quali sono i principali trend del mercato dell’affitto di quest’anno? Ce lo dice l’analisi del network immobiliare leader in Italia nel settore della locazione, Solo Affitti, che ha presentato nei giorni scorsi i risultati dell’11° Rapporto sul mercato immobiliare delle locazioni in Italia nel 2019. Rimandando a successivi approfondimenti, vogliamo approfondire in questo articolo l’andamento dei canoni di affitto: in crescita, ma meno rispetto agli ultimi due anni. Dove sono cresciuti di più e dove invece sono calati? Perché questo andamento?
Pubblicato da annunci Solo Affitti annunci
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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L’andamento del mercato immobiliare, tra rallentamenti e tassi di interesse 
Il mercato immobiliare ed edile in Italia ha un andamento altalenante da anni, diviso tra agevolazioni fiscali, tassi dei mutui al rialzo e inflazione che gonfia il costo degli immobili. Come tutti i mercati italiani e non, diversi elementi e fattori contribuiscono all’aumento o alla diminuzione di costi di produzione, delle ipoteche e delle case in tutta la penisola.  Se Milano ha recentemente fatto notizia per i suoi prezzi inarrivabili per la maggior parte dei cittadini, sia per l’acquisto di immobili che per l’affitto, il mercato immobiliare pesa anche nel resto d’Italia. Secondo il rapporto Federproprietà-Censis, il 75% degli italiani vorrebbe acquistare casa ma non riesce a causa dei prezzi. Pesano anche i tassi di interesse per i proprietari di una prima casa, in particolare per il 62% degli italiani tra i 19 e i 34 anni.  Però le spese di acquisto di un immobile non sono le uniche da considerare prima della firma. Infatti, per il 75,5% degli italiani spese come quelle di condominio e le bollette sono tra le più proibitive. Tutto questo, mentre gli italiano continuano a dare valore alla proprietà di un immobile, al “mattone” sia come investimento che come espressione della propria identità. Infatti, le ricerche di mercato confermano che per oltre l’83% della popolazione avere una casa propria è sinonimo di sicurezza e stabilità mentre il 69,1% continua a considerare il “mattone” come un investimento sicuro, anche da lasciare alle future generazioni.  Per tutte queste ragioni, il mercato immobiliare italiano ha rallentato. Ma ha rallentato anche nel resto del mondo. Un elemento fondamentale sono i mutui per l’acquisto di un’abitazione, almeno secondo lo studio della Banca d’Italia fatto sugli agenti immobiliari italiani. Per il 28% di questi professionisti le quotazioni immobiliari sono calate mentre i tassi di interesse continuano ad aumentare, rendendo il futuro del mercato immobiliare italiano sempre più incerto.  “I tempi di vendita sono rimasti stazionari,”scrive nel suo rapporto la Banca d’Italia, “e la domanda si mantiene debole.” È recente la decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di mantenere i tassi di interesse invariati al 4,5%. Il tasso si depositi rimane al 4% mentre quello sui prestiti marginali al 4,75%. Dopo il ciclo di rialzi del 2022, questa è una notizia positiva per utenti e consumatori. Altrettanto positive sono le previsioni per il 2024, in cui i tassi di interesse per i mutui ed i prestiti potrebbero addirittura diminuire. Se la BCE dovesse prendere questa decisione, gli esperti del mercato prevedono che diventi effettiva tra marzo e luglio 2024.  Il mercato immobiliare globale sta attraversando un periodo complicato. Però, la trasformazione digitale contribuisce a limitare i danni. Se nei cantieri si continuano ad usare le viti a testa esagonale, sempre di più si stanno implementando nuove tecnologie come il Building Information Modelling (BIM), un software che permette di ottimizzare tutte le fasi della costruzione di un immobile, dalla creazione fino alle gestione delle informazioni sul lavoro edile e del cantiere.  Oppure gli strumenti tech per gestire i rapporti in tempo reale, senza intoppi e ritardi, grazie a software che analizzano i dati per suggerire soluzioni personalizzate.  Read the full article
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purpleavenuecupcake · 6 years ago
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2018 ancora in positivo per il mercato immobiliare delle abitazioni (+6,5%)
Tutti i dati nel Rapporto sul residenziale presentato oggi Il mercato immobiliare residenziale cresce per il quinto anno consecutivo. Il 2018 chiude, infatti, con un rialzo del 6,5% rispetto all’anno precedente, per un totale di quasi 580mila transazioni e un fatturato di oltre 94 miliardi di euro. Tra le grandi città, i maggiori rialzi si osservano a Bologna, Palermo e Napoli. Dinamica ancora positiva per l’indice di affordability, una misura della possibilità di accesso all’acquisto della casa da parte delle famiglie.
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Questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto immobiliare residenziale realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, l’Associazione bancaria italiana. Il mercato delle abitazioni – Nel 2018 il mercato residenziale ha registrato 578.647 transazioni, il dato più alto dal 2010 ad oggi. L’incremento delle compravendite è stato più elevato nel Nord Est (+10,2%); seguono le Isole (+7,7%), il Centro (+6,4%), il Nord Ovest (+5,6%) e il Sud (+3,8%). In lieve calo le compravendite di abitazioni in nuda proprietà (-0,4%), soprattutto al Sud, dove il calo è stato più marcato (-6,6%). La stima complessiva del fatturato 2018 è pari a 94,3 miliardi di euro, 53 dei quali (oltre il 56%) riferiti al Nord. La superficie media dell’abitazione acquistata nel 2018 è circa 106 m2. La situazione regione per regione e nelle principali città – L’Emilia Romagna è la regione con il maggior incremento del numero di compravendite di abitazioni, con quasi 52 mila scambi e una crescita dell’11,3%. Seguono le Marche (+10,2%) e il Veneto (+10%). L’unica a mostrare il segno meno è la Basilicata, che perde il 5,9%. Tra le grandi città, invece, spicca Bologna (+10,5%), seguita da Palermo (+7,7%), Napoli (+5,9%) e Torino (+4,3%). Bene anche Roma (+3%), Milano (+3,4%), Genova (+3,6%) e Firenze (+3,9%). Le pertinenze e i posti auto - Nel 2018 sono stati scambiati, a livello nazionale, poco più di 69.600 depositi pertinenziali, in aumento, rispetto al 2017, dell’8,4%. Anche gli scambi di box e posti auto risultano in crescita con circa 336.800 transazioni, un incremento del 5,2% rispetto al 2017. I mutui ipotecari - Circa 282mila acquisti di abitazioni sono stati effettuati ricorrendo ad un mutuo ipotecario, in aumento dell’8,8% rispetto all’anno precedente. Gli istituti di credito hanno erogato complessivamente 35,7 miliardi di euro, in media circa 126mila euro per ogni compravendita, con una punta di circa 142mila euro al Centro. Il capitale erogato rappresenta circa il 71% della spesa di acquisto. Il tasso di interesse medio, applicato alla prima rata, scende ancora di un ulteriore 0,22 punti percentuali, portandosi così al 2,17%. La durata media del mutuo è sostanzialmente ferma a 22,9 anni e la rata media, pari a 585 euro mensili, è in calo del 2,1% sul 2017. Le locazioni – Nel 2018 il numero di abitazioni locate è stato pari a 1.377.364, lo 0,3% in più rispetto allo scorso anno. Il canone annuo medio pagato per la casa è stato nel 2018 pari a circa 67 €/m2. Si conferma nel 2018 un canone medio annuo più elevato nei contratti di locazione agevolati per studenti (76,4 €/m2), quello più basso nei contratti ordinari di lungo periodo (65,2 €/m2). L’indice di affordability – Elaborato dall’Ufficio Studi Abi, sintetizza l’analisi dei vari fattori (reddito disponibile, prezzi delle case, andamento, tassi di interesse sui mutui) che influenzano la possibilità per una famiglia media di acquistare un’abitazione al prezzo medio di mercato, contraendo un mutuo, e ne descrive l’andamento. Maggiore è il valore dell’indice più è facile acquisire una casa da parte della famiglia finanziandosi con un mutuo. A fine 2018 l’indice risultava pari al 14,6%, 8 decimi in più dell’anno precedente, 10 punti percentuali più del punto di minimo del primo semestre del 2012 e superiore di quasi 5 punti percentuali alla prima metà del 2004.  Secondo le proiezioni mensili, a marzo del 2019 l’indice si sarebbe stabilizzato sugli elevati valori di fine anno scorso. La dinamica crescente dell’indice nel 2018 è riconducibile, equamente, alla riduzione del costo relativo delle case (dato dal rapporto tra prezzo della casa e reddito disponibile) e alla prosecuzione del trend di contrazione dei tassi di interesse sui mutui: in dettaglio, a fine 2018 il costo relativo delle case è risultato per la prima volta inferiore al dato di avvio della rilevazione (primo semestre del 2004), mentre il tasso di interesse sui mutui a tasso fisso è risultato pari al 2,02%, inferiore di 3 decimi al dato di un anno prima e di 3 punti percentuali ai massimi di inizio 2012. In miglioramento anche gli aspetti distributivi: nel 2018 sale al 78%, la percentuale delle famiglie italiane per cui risulta accessibile l’acquisto di un’abitazione, si tratta del nuovo valore massimo storico. Il miglioramento delle condizioni di accesso all’acquisto di una abitazione risulta, inoltre, piuttosto omogeneo a livello territoriale; in particolare, la condizione di accessibilità (valore dell’indice di affordability maggiore di zero) si conferma in tutte le regioni e raggiunge il valore massimo storico per 18 delle 19 regioni considerate. Read the full article
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ghizziemiliano · 6 years ago
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Facile Immobiliare di Ghizzi Emiliano
Desenzano
Cittadina collinare (cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica); di origini molto antiche, ha un'economia che si alimenta dall'agricoltura e dall'industria ma nella quale un ruolo di primo piano svolgono il turismo, soprattutto estivo, e le attività indotte, in primo luogo quelle commerciali. I desenzanesi, che presentano un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di San Martino della Battaglia, San Francesco, Centenaro e Via Mantova (le ultime due contigue a quelle omonime del comune di Lonato) nonché in numerose case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche che culminano in Monte Alto, la più elevata delle colline alle spalle della cittadina, spettatrici e attrici al tempo stesso del suggestivo panorama di questo luogo. L'abitato ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, raffigura, in campo di cielo, due torri rosse merlate alla ghibellina e poste su un verde terreno sostenuto da un lago azzurro con onde d'argento.
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universofinanza · 8 years ago
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Il rialzo dei rendimenti e i cari vecchi (e nuovi) Btp
15 luglio 2017
“Gli immobili salgono sempre di valore” e “con i Btp non ci si rimette mai” sono due postulati che hanno accompagnato per diversi decenni le famiglie italiane nelle scelte di investimento e di allocazione delle risorse.
Il mercato immobiliare Chi si trova a dover dismettere degli immobili, deve purtroppo fare i conti con una realtà profondamente diversa dal primo assunto: il mercato immobiliare sta evidenziando tutte le distorsioni create dagli eccessi pre-crisi.
Anche nel caso in cui non si debba liquidare un cespite, i valori che molte famiglie avevano idealmente accantonato come patrimonio investito nel mattone devono essere sensibilmente rivisti (con conseguente impatto anche su eventuali ripartizioni successorie).
“E io mi compro un Btp!” Un tasso nominale predeterminato (in quanto fisso) e un valore di riferimento a scadenza (inteso sempre come “garantito”), ha reso il Btp l’investimento preferito degli italiani negli ultimi trent’anni.
Una storia di successo, che ha portato buoni rendimenti, rivalutazioni e soddisfazioni ai sottoscrittori.
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Il grafico sopra riportato fotografa l’andamento dei tassi a lungo termine negli ultimi decenni (dal 1990 al 2012). Tralasciando alcuni tecnicismi si può dire che questo scenario è stato fondamentalmente unidirezionale e assolutamente favorevole a questo tipo di investimento. Non è difficile capire che questo tipo di andamento può essere considerato unico e difficilmente ripetibile. In primo luogo, perché la soglia naturale creata dalla linea del rendimento “zero” sulle scadenze lunghe è auspicabile che non venga perforata (sarebbe un segnale di forte deflazione). In secondo luogo non va dimenticato che l’ingresso nell’area Euro ha accelerato la convergenza dei rendimenti, e come evento può essere considerato quanto mai esclusivo. Le banche centrali, con gli acquisti diretti sul mercato hanno contribuito ad irripidire questa discesa, rendendo quanto mai rischioso l’acquisto (e in alcuni casi, la detenzione) di questa tipologia di investimento, soprattutto oggi, che siamo nella fase terminale di questo intervento.
Sul Plus24 uscito in edicola oggi, l’articolo “Si fa già sentire l’effetto del rialzo dei rendimenti” a firma Andrea Gennai, mette in evidenza che chi ha comprato il Btp decennale un anno fa, oggi contabilizza una perdita di valore pari al 5,90%
“A me non interessano i grafici, io il Btp me lo porto a scadenza, così non ci rimetto mai!” Questo è un altro luogo comune che conforta gli acquirenti di Btp sulle lunghe scadenze. Per capire se questo ragionamento sia corretto, bisogna tornare ad un vecchio concetto imparato sui banchi alle scuole elementari: la differenza fra ricavo, spesa e guadagno. In ambito finanziario si può dire che il guadagno sia il rendimento reale (chiamiamolo RR). Il ricavo può essere equiparato al rendimento nominale (RN). L’inflazione (i) è la voce di costo o spesa e nella nostra formula.
La classica formula Guadagno=Ricavo-Spesa, può essere pertanto riscritta così:
Rendimento Reale=Rendimento Nominale-Inflazione oppure, abbreviando
RR=RN-i
Il rendimento nominale non è il tasso facciale del titolo, ma il rendimento a scadenza fotografato al momento dell’acquisto (questo valore può discostarsi dal rendimento nominale per effetto del prezzo di carico). Tornando al Btp decennale, secondo l’articolo già citato, chi ha comprato il Btp un anno fa, può fare conto su un rendimento nominale pari all’1,23%. Tenendo conto che l’inflazione è già su questi valori (1,4% maggio 2017 - fonte Istat), si può dire che il detentore del titolo, anche non vendendo il titolo, ha un rendimento reale già eroso dalla svalutazione. Praticamente, anche se non ne sta accorgendo, sta perdendo dei soldi. Condizione che può solo peggiorare se l’inflazione continuasse nel suo (moderato ed auspicabile) cammino e se la BCE dichiarasse finito l’intervento di acquisto sul mercato. Come difendersi? In primo luogo, andrebbe fatta un’analisi approfondita del proprio patrimonio, e vedere lo stato attuale della struttura obbligazionaria. Scadenze lunghe o fondi obbligazionari con un approccio non attivo e che lavorano su scadenze lunghe, andrebbero evitati o quanto meno mantenuti in proporzioni da non compromettere non solo la redditività ma la struttura stessa del portafoglio. A fronte di rendimenti facciali meno interessanti, possono essere presi in considerazione i Btp indicizzati all’inflazione o anche i vecchi e quasi dimenticati Cct. Va ricordato che l’aumento dell’inflazione o la fine del programma di sostegno della BCE sono strettamente correlati ad una fase di ripresa dell’economia. Pertanto, anche una diversificazione sull’economia reale, attraverso acquisto di porzioni di aziende (mercato azionario), potrebbe diventare opportuno. Chiaramente la volatilità di portafoglio va tenuta sotto stretto controllo, con strumenti professionali tesi a monitorare rischio e diversificazione. Ricordando che come dimostrato dall’articolo menzionato prima, spesso il rischio più grande è dato dal conforto illusorio delle consuetudini e dei luoghi comuni.
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gambinore · 6 years ago
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PREZZI DELLE CASE e COMPRAVENDITE COMPRAVENDITE in crescita e prezzi in discesa. Un andamento che caratterizza ormai da qualche anno il settore immobiliare e che adesso è stato fotografato dal documento periodico “L’economia italiana in breve” della Banca d’Italia.
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virginialunare · 3 years ago
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Congiunturale ANCE 2022: digitalizzazione, dimensione e attenzione alla sostenibilità per affrontare il 2022 ed il PNRR.
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Si è svolta mercoledì scorso, presso la sede nazionale dell’ANCE l’annuale presentazione dell’Osservatorio Congiunturale, a cura dell’Ufficio Studi, che fa il punto sui risultati del 2021 e fa delle previsioni sui possibili scenari dell’anno appena iniziato per il settore delle costruzioni.
Innanzitutto, i dati più rilevanti dell’Osservatorio Congiunturale sono i seguenti:
gli investimenti in costruzioni nel 2021 hanno segnato un rialzo, anzi un rimbalzo del 16,4 % rispetto al 2020;
la stima per il 2022 degli investimenti in costruzioni segna un 0,5% rispetto al 2021, che contribuisce ad una stabilizzazione dei risultati registrati nel corso del 2021;
la fotografia attuale illustra un settore che in 12 anni, dall’inizio della crisi, ha visto un crollo del 75% dei propri livelli produttivi rispetto al 2008;
una previsione per il 2022 di un tasso positivo di crescita per il settore delle opere pubbliche anche grazie ai fondi del PNRR;
dal punto di vista delle compravendite, il 2021 ha segnato una decisa ripresa all’anno precedente tanto da determinare nei primi nove mesi del 2021 un rialzo del 21,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
un altrettanto positivo andamento dei permessi di costruire;
il tutto in un contesto di economia nazionale che ha registrato una decisa ripresa del PIL nell’anno appena concluso anche grazie al contributo del settore delle costruzioni.
Al di là dei dati che raccontano di un settore che ha ripreso il suo percorso di ripresa dopo lo scossone del 2020, l’Osservatorio ci racconta di un comparto produttivo che nel corso di questi anni, anche a causa del pesante fardello della crisi che ha fatto uscire dal mercato un numero importante di attori, ha fatto di necessità virtù e si è trasformato.
Le sfide con cui si confrontano gli attori di questo nuovo mondo del real estate e delle costruzioni sono quelle della definizione di un contesto dell’immobiliare dove un ruolo determinante è giocato dal paradigma della sostenibilità che è la nuova frontiera per gli investitori istituzionali e che presuppone un processo di analisi e selezione di metodologie e elementi sempre più sofisticato e attento anche in fase di costruzione.
Proprio in questo scenario, gli operatori hanno saputo interpretare il new normal non solo in termini di prodotto richiesto dal mercato, ma anche e soprattutto di servizi accessori che a questo prodotto vengono associati. In particolare, il pensiero va al contributo che la digitalizzazione può fornire.
Se questo tema sembra essere all’ordine del giorno delle imprese di dimensioni più rilevanti, non sembra essere à la page per la maggioranza delle aziende, per cui manca una visione sulla gestione dei dati lungo l’intero ciclo di vita del progetto, ottimizzando attraverso il fine tuning di questi parametri l’attività manutentiva e gestionale dell’infrastruttura immobiliare.
Il tutto in un contesto macroeconomico che vede l’impennata del costo dei materiali e delle fonti di energia, una cronica difficoltà nel reperire manodopera specializzata e un paese che deve riuscire a mettere in atto i progetti finanziati dai fondi del PNRR.
Sempre di più, infatti il contributo delle imprese di costruzioni nel loro complesso facendo fronte comune sia con i grandi attori del real estate che con le componenti più manifatturiere della filiera, possono contribuire a dare nuovo slancio all’economia del paese dove il settore oltre a rappresentare circa il 20% del PIL nazionale intrattiene rapporti commerciali con l’80% dei settori economici dell’industria nazionale.
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casa-immobili · 7 years ago
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A 10 anni dalla crisi ecco l'andamento del mercato immobiliare. http://www.diggita.it/v.php?id=1613242
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