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Preoccupazione per il Quarto Trimestre 2024: L'Indagine Congiunturale di Confindustria Piemonte. Il clima di fiducia delle imprese piemontesi riflette incertezza globale, con segnali di rallentamento in diversi settori chiave
A Torino, il 14 ottobre 2024, è stata presentata l'indagine congiunturale di Confindustria Piemonte per il quarto trimestre 2024. L’indagine, realizzata a settembre da Unione Industriali Torino e Confindustria Piemonte, evidenzia una situazione di preoccu
A Torino, il 14 ottobre 2024, è stata presentata l’indagine congiunturale di Confindustria Piemonte per il quarto trimestre 2024. L’indagine, realizzata a settembre da Unione Industriali Torino e Confindustria Piemonte, evidenzia una situazione di preoccupazione crescente tra le oltre 1.340 imprese manifatturiere e dei servizi che hanno partecipato all’analisi. La complessa situazione geopolitica…
#2024#: Confindustria#Alimentare#ammortizzatori#automotive#aziende#Commercio#congiunturale#Crescita#Crisi#Economia#Edilizia#esportazioni#geopolitica#ICT#Indagine#Industria#Investimenti#manifatturiero#Occupazione#ordini#Piemonte#Produzione#quarto#Servizi#settori#sociali#Terziario#tessile#transition
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NEL 2023 RIDUZIONE RECORD DELLE EMISSIONI IN ITALIA
In un solo anno l’Italia ha tagliato le proprie emissioni di gas serra del 6,5%, un record sia per il nostro Paese che nel panorama internazionale.
Questo risultato rappresenta più di quanto previsto per riuscire a raggiungere i target europei 2030 sulle emissioni. I principali fattori che hanno portato la riduzione sono di tipo congiunturale e non: un inverno piuttosto mite, il minore utilizzo di carbone e una ripresa delle rinnovabili elettriche, con il nuovo record di eolico e fotovoltaico ma anche un calo della produzione industriale. A fronte di un PIL cresciuto di quasi l‘1%, la domanda di energia per unità di ricchezza prodotta si è ridotta del 3%, testimoniando un miglioramento significativo nell’efficienza energetica della nostra economia. Determinanti anche i prezzi dell’energia, ancora elevati specie nella prima parte dell’anno, che hanno indotto una risposta di parsimonia da parte di imprese, famiglie e amministrazioni pubbliche. Cambiamenti positivi nei comportamenti che sembrano risultare duraturi.
I dati raccolti dal rapporto Italy for Climate della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile indicano che la maggior parte (oltre i due terzi) del calo della domanda di energia si è concentrata nel settore degli edifici. Negli ultimi tre anni sono state riqualificate circa 1,5 milioni di abitazioni, elemento che ha influito sull’efficienza energetica del parco edilizio nazionale. Raggiunto il record di circa 1,3 milioni di famiglie italiane collegate a un impianto fotovoltaico, numero raddoppiato nell’ultimo triennio. Nel 2023 per la prima volta eolico e fotovoltaico hanno prodotto il 20% della elettricità generata nel nostro Paese.
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Fonte: Italy for Climate; foto di Marc Lauthenbacher
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Saipem brilla in borsa
Le borse si preparano alla volata di Pasqua. Il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,21%. Attesa per i dati chiave sull’inflazione di venerdì Con una buona dose di ottimismo sui tre tagli dei tassi quest’anno, e con l’elmetto in testa (di fronte ai persistenti venti di guerra e all’allerta terrorismo che continua a salire), gli investitori sembrano proseguire dritti per la loro strada, concentrati sulle performance societarie e sui dati economici auspicando che non venga tradita la loro fiducia su un allentamento della politica monetaria. In attesa dei dati chiave di venerdì sull’andamento dei prezzi negli Usa, dalla Germania arrivano notizie positive con un lieve miglioramento della fiducia dei consumatori tedeschi a marzo, mentre, in Spagna accelera la crescita nel quarto trimestre (+0,6% congiunturale e +2% annuo). Read the full article
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Il mare di dicembre è una bestia solitaria, feroce e solitaria: meglio non avvicinarcisi troppo, meglio guardarlo da giusta distanza.
Magari da dietro un vetro, come quello del locale in cui erano soliti darsi convegno, fuori dal quale giacevano tristi, incatenati ed accatastati in un angolo i tavolini, in attesa della prossima stagione calda, in attesa che il mare ritrovasse il buon umore, che lo ritrovassero tutti.
Stava in piedi, lui, in silenzio, con in mano un bicchiere quasi colmo di un rum giamaicano vecchio di 7 anni e proveniente da una distilleria minuscola, non uno di quei prodotti dolci e ruffiani da grande distribuzione, ma un liquore piratesco, ribelle, quasi più scorbutico del mare là fuori; quando il cameriere aveva chiesto se ci voleva del ghiaccio, lui lo aveva guardato in modo tale da rendere inutile una risposta esplicita.
Entrò anche lei, riservandogli un’occhiata stupita di trovarlo lì, in effetti non si erano dati appuntamento: gli buttò addosso un cenno di saluto, fatto sollevando veloce il mento, e poi ordinò una crema al whisky; il cameriere rispose ‘’subito madame’’ mentre a lui sfuggiva una sardonica e brevissima risata che non passò inosservata a lei, anzi, la fece stizzire.
‘’Perdona’’ le disse ‘’ma ricordo quando ti informavi sulla dimensione dell’alambicco di distillazione di chi sa quale Armagnac, ed ora ti trovo a berti un ansiolitico zuccheroso, prodotto da una multinazionale, poco d’altro se non una bibita per adulti’’ fece una breve pausa ed aggiunse ‘’non pare farti bene, starmi distante’’.
Lo disse sorridendo, a sottolineare che l’intenzione era umoristica, ironica, ma la prolungata plumbeità dello sguardo di lei e la inequivocabile impassibilità della sua espressione, ci misero poco a spegnerglielo.
’’Lo dici come se la lontananza fra noi sia stata una scelta mia’’.
Era chiaro che lui non sapeva cosa rispondere, o, se lo sapeva, la risposta da dare non gli piaceva.
‘’Hai ragione’’ iniziò ‘’mi pare d’essere episodico, ultimamente, nella vita, con le persone, con me stesso, episodico e locale, contingente, congiunturale, direi, addirittura’’ cercò coraggio in un sorso di rum e continuò ‘’è che ho un’età dove sono più le cose che ho visto finire di quelle che vedrò iniziare, ed ogni fine è una sciabolata, una pugnalata, e sai che ho capito? Che c’è una unica maniera di evitare che le cose finiscano, ed è non iniziarle nemmeno’’.
Lei soppesò le parole di lui, il rancore pareva svanito e pareva avesse lasciato il posto ad uno stupefatto senso di impasse.
‘’Se così fosse, dove starebbe la felicità? Non si rischierebbe di sentenziare sia solo un’illusione costruita d’aspettative, regolarmente disattese dalla realtà?’’ rispose poi, con più sincero dubbio che retorica.
Un generoso ulteriore sorso di rum e poi ‘’la felicità sta nel crogiolarsi nel ciò che avrebbe potuto essere ma non è stato, orgogliosi di noi stessi per avere evitato che si palesassero le condizioni per verificare se, proprio ciò che ci pareva poter essere, essere avrebbe potuto davvero, complici nell’avere immaginato e descritto una realtà bellissima ad occhi chiusi, senza poi aprirli per controllare se avevamo ragione’’.
‘’La sua crema al whisky, madame’’ disse il cameriere e diede lei occasione per voltarsi, per evitare di dover trovare qualcosa da dire.
Lui non la vide, ma, girata verso il bancone, osservandosi nello specchio ad esso retrostante, lei, per un prolungato istante, chiuse gli occhi.
#pagine di un libro ancora da scrivere#pagine di un libro mai scritto#la verità ed altri disastri#il mare d'inverno#la ricerca della felicità#prosa#mia prosa
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Macchine agricole: mercati in calo, in attesa di una ripresa
L’andamento poco favorevole dei settori agricolo e industriale frenano, nei primi sei mesi del 2024, le vendite di trattrici sul mercato internazionale, che registra un calo complessivo del 12% rispetto allo stesso periodo del 2023. Per il prosieguo dell’anno non sono previste inversioni di tendenza. La flessione dovuta a fattori di natura congiunturale, non ad un calo del fabbisogno di…
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🏘️ Mercato residenziale: compravendite e locazioni nel II trimestre 2024
✅ Pubblicato il nuovo Report dell'Osservatorio Mercato Immobiliare
👉 Nel documento anche il nuovo sondaggio congiunturale presso gli agenti immobiliari
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Credo che sia congiunturale, nei fatti.. proprio come il comportamento delle serie storiche.
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Modena, finanziato un fondo di 120 mila euro a sostegno del commercio
Modena, finanziato un fondo di 120 mila euro a sostegno del commercio. Un fondo di 120 mila euro a sostegno del commercio per la riqualificazione o l'insediamento di nuove attività in nove aree della città: quattro del centro storico e cinque negli altri quartieri. I contributi verranno assegnati sulla base di un bando che verrà pubblicato nei prossimi giorni, mentre il fondo è stato costituito con un accordo tra Comune e Camera di commercio di Modena (60 mila euro a testa), approvato in giunta su proposta dell'assessora alle Politiche economiche Ludovica Carla Ferrari e presentato lunedì 6 maggio, con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, all'ultima seduta del Tavolo al quale partecipano le associazioni che hanno sottoscritto il Patto per la città competitiva, sostenibile, solidale. Il provvedimento sottolinea che il commercio di vicinato in sede fissa sta attraversando un periodo di forti difficoltà e tra le cause si ricordano le mutate abitudini di acquisto; l'ingresso prepotente delle nuove tecnologie, che fanno registrare un costante e continuo incremento degli acquisti on line; il rilevante aumento dei canoni di affitto dei locali commerciali, che consentono alle grandi catene della distribuzione, in grado di sostenerne il costo, di accaparrarsi gli spazi commercialmente; la fase congiunturale in corso caratterizzata da aumenti dei costi delle materie prime e dei costi energetici (sebbene in fase di riduzione) e da una forte inflazione; la drammatica situazione internazionale con conflitti e instabilità del commercio a livello globale. Con l'obiettivo di riqualificare le attività esistenti e incentivare l'insediamento di nuove di vicinato e di servizio alla città, il bando metterà a disposizione contributi a fondo perduto utilizzando anche i fondi impegnati sulla base di un emendamento proposto e approvato dal Consiglio comunale in occasione della discussione sul bilancio. Le aree indicate per i progetti che verranno incentivati sono, in centro storico, quelle di Rua Muro, via Torre, via Canalino e via Saragozza. Negli altri quartieri i contributi si concentreranno nelle aree di via Puccini, via Mar Tirreno e dei centri di vicinato Torrenova, Le Torri, Cognento.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Istat, a marzo in calo i prezzi alla produzione dell’industria #istat #tfnews #2maggio
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L'inflazione sale meno del previsto a marzo, è all'1,2%
L’inflazione risale leggermente amarzo. Lo comunica l’Istat precisando che il mese scorso si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una variazione congiunturale nulla e un aumento dell’1,2% su base annua, da +0,8% nel mese precedente; la stima preliminare era +1,3%. A marzo si ridimensiona il “carrello della spesa”:…
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I Giorni della meccanica, Confindustria Lecce
168ª INDAGINE CONGIUNTURALE La produzione metalmeccanica nel terzo trimestre diminuisce del 2% a/a, mentre rimane sostanzialmente invariata in termini congiunturali. Nel periodo gennaio-settembre del 2023, l’export è cresciuto in media del 4,0% ma la dinamica trimestrale continua ad evidenziare un significativo rallentamento. Aumentano significativamente le imprese insoddisfatte (36% dal…
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Eurozona, tassi ed inflazione rallentano il mercato dell'export
Tassi, le strade diverse di Fed e Bce. L'economia Usa regge e Powell può alzare ancora. L'Europa invece rischia la recessione. Jerome Powell e Christine Lagarde sono arrivati con stati d'animo diversi tra le montagne del Wyoming, dove ieri si è aperto il simposio dei banchieri centrali organizzato dalla Federal Reserve. Entrambi saliranno sul palco oggi, ma se al numero uno di Eccles Building basterà esibire una bella faccia da poker per non spaventare i mercati, a Madame Bce sarà richiesto ben altro sforzo. Stati Uniti ed eurozona sono al momento affetti da un'inflazione appiccicosa, ma sempre più separati sotto il profilo congiunturale. E questa divaricazione fa una grande differenza quando si deve giustificare la volontà di mantenere una politica monetaria restrittiva. Di sicuro a Jackson Hole ci sono alcuni convitati di pietra evocati fin dal titolo dell'evento («Cambiamenti strutturali nell'economia globale»): il primo è la Cina, con le tensioni geopolitiche ed economiche che la circondano; l'altro sono gli sviluppi della guerra fra Russia e Ucraina; il terzo è il consolidarsi all'interno dei Brics di un nocciolo duro anti-dollaro. Tre incognite di peso, ma non ancora sufficienti per spostare i riflettori dalla traiettoria dei tassi.
Ed è qui, in quello che per Eurolandia appare sempre più come un terreno minato, che Powell ha ancora margini per incastonare, a ottobre o a novembre, la dodicesima stretta che porterà il costo del denaro al 5,50-5,75%. Come sostiene Blerina Uruci di T. Rowe Price, per il capo dell'istituto di Washington «non è il momento di agitare le acque» mostrandosi troppo «hawkish». Non ne ha neppure bisogno: l'indice Atlanta Fed Gdp Now stima per il terzo trimestre un'espansione del 5,8% sorretta dallo slancio dei consumi, dal rimbalzo della produzione industriale, da un tasso di disoccupazione in calo (al 3,5% in luglio) e dalla tenuta del mercato edile. Al netto delle nuvole grigie nel cielo a stelle e strisce portate dalla decisione di Moody's e Standard&Poor's di declassare alcuni banche e dai 400 fallimenti da inizio anno (il doppio dello scorso anno), si tratta di numeri solidi a sostegno della tesi secondo cui è necessario non togliere il piede dal pedale dei tassi. Anche perché, dopo 13 mesi consecutivi di calo, l'inflazione è salita in luglio al 3,2%. L'aspetto cruciale del discorso di oggi di Powell non è quindi se i tassi saliranno ancora, ma quando smetteranno di farlo. È però probabile che sul cosiddetto «pivot» il successore della Yellen tenga le carte coperte. La sola certezza è che un eventuale taglio del costo del denaro non arriverà prima del 2024, come peraltro confermato ieri da Patrick Harker, presidente della Fed di Philadelphia, che tuttavia prevede «tassi stabili per il resto dell'anno». Più complicato appare invece il lavoro della Bce. La Lagarde ha legato le prossime decisioni di politica monetaria ai dati economici, ma se l'inflazione è considerata ancora fuori controllo malgrado il calo di luglio (6,1% dal 6,4% di giugno), la contrazione subita anche dal settore dei servizi mostra che Eurolandia è sul binario della recessione. Il rallentamento della crescita cinese è un'arma a doppio taglio: se da un lato può accelerare il processo disinflazionistico, dall'altro rischia di indebolire l'export europeo, come già testimoniano le cifre dell'Ocse. L'Organizzazione parigina dà infatti conto che le esportazioni di merci del G20 sono calate da aprile a giugno del 3,1% (dopo +2,2% nel primo trimestre), con l'Italia finita in «rosso» (-0,7% dopo il +4,7% del primo trimestre). Buoni motivi per tenere le mani lontane dai tassi e vedere che succede. Read the full article
#BancheCentrali#bce#costodenaro#Eurolandia#eurozona#Fed#FederalReserv#hawkish#Inflazione#StatiUniti#tassiinteresse
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A Novembre 2023 l'inflazione ha registrato una diminuzione dello 0,5%
La decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente ai prezzi degli Energetici. Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +4,9% a +5,6%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici continuano a rallentare (entrambe da +4,2%, registrato a ottobre, a +3,6%). Dopo essersi annullata a ottobre, la dinamica tendenziale dei prezzi dei beni scende su valori negativi (a -1,4%), mentre quella dei servizi rimane su valori positivi, sebbene in ulteriore rallentamento (da +4,1% a +3,7%), determinando un ampliamento del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni (+5,1 punti percentuali, dai +4,1 di ottobre). Continuano a rallentare in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,1% a +5,4%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +5,6% a +4,6%). La diminuzione congiunturale dell’indice generale si deve principalmente ai prezzi degli energetici non regolamentati (-3,8%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,3%), dei servizi relativi ai trasporti e degli energetici regolamentati (-0,7% entrambi); tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’incremento dei prezzi degli alimentari non lavorati (+0,8%). L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,6% su base mensile e aumenta di 0,6% su base annua, in ulteriore decelerazione da +1,8% di ottobre (la stima preliminare era +0,7%). L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione di 0,4% su base mensile e un aumento di 0,7% su base annua. Il commento A novembre l’inflazione scende a 0,7%, tornando a livelli prossimi a quelli del febbraio 2021 (+0,6%). L’ulteriore calo del tasso di inflazione risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei Beni energetici, che a novembre evidenziano una netta flessione sul piano congiunturale. Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione dei prezzi degli Alimentari (+5,8%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,4%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a novembre al +3,6% (da +4,2%). Read the full article
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Medie Imprese: un focus sulla Campania
Le crisi mettono in luce la resilienza delle Medie Imprese, maggiore rispetto alle “grandi”. L’autonomia di ciascuna, riconducibile al controllo familiare, ha contribuito a definire quel modello di successo che le accomuna, caratterizzato dalla grande attenzione verso la qualità e dal valore strategico che attribuiscono al capitale umano. Si tratta di una galassia composta oggi da circa 3700 realtà industriali manifatturiere italiane e di cui l’Area Studi Mediobanca descrive l’evoluzione anno dopo anno, in un dettagliato rapporto di ricerca. In Campania si trova circa il 4% delle imprese che corrispondono a questo profilo: è quanto emerge dalla XXII edizione dello studio che è frutto del lavoro congiunto di Area Studi Mediobanca, Unioncamere e Centro Studi Guglielmo Tagliacarne. L’indagine prende in considerazione tutte le aziende familiari a controllo italiano con una dimensione della forza lavoro compresa tra 50 e 499 dipendenti e un volume di vendite non inferiore a 17 e non superiore a 370 milioni di euro. Dati nazionali: prevista ancora una crescita, sebbene più contenuta, nel 2023, dopo due anni di forte rimbalzo Lo studio è arricchito da un report contenente informazioni di natura congiunturale, previsionale e strutturale. In particolare, dopo i rimbalzi del fatturato del 2021 (+20,4%) e del 2022 (+15%), è attesa un’ulteriore crescita anche nel 2023, sebbene più contenuta (+3,5%). Il 55% delle imprese ritiene di poter crescere, ma in maniera lieve. Si tratta di un gruppo che fa da spartiacque tra un 25% di aziende ottimiste che immaginano un futuro in incremento significativo e un 20% che, al meglio, manterrà stabili le proprie quote di mercato. Tra i ‘capitali’ strategici per lo sviluppo futuro, quello Umano rappresenta per le medie imprese l’elemento centrale su cui focalizzare i maggiori sforzi. In una scala di rilevanza da 1 a 5, esso ottiene un punteggio medio pari a 4,6 seguito dal Capitale Tecnico (4,1), da quello Finanziario (3,8), da quello Conoscitivo (3,6) e dal Capitale Organizzativo (3,5). La disponibilità di Capitale Umano specializzato ha una diretta relazione con la qualità dell’organizzazione e delle produzioni dell’impresa che rappresentano la ‘stella polare’ del made in Italy. Il 40% delle medie imprese si percepisce come produttore di fascia alta: chi vi opera ottiene migliori performance economiche (EBIT margin 7,4% vs 5,7%) e presenta meno debiti (Debt equity ratio 67,3% vs 84,5%) rispetto ai player di gamma medio-bassa. Focus sulle Medie Imprese della Campania L’analisi dei dati di bilancio (elaborazioni Area Studi Mediobanca su dati non consolidati 2021) evidenzia per la Campania uno scenario con differenze rilevanti rispetto al quadro nazionale. Le medie imprese della regione hanno una forte concentrazione nel settore dell’alimentare, in cui opera il 43% di quelle censite (il triplo del dato nazionale, pari al 14%). Il valore economico che esprimono è superiore alla somma di tutti gli altri settori, attestandosi al 55,8% del fatturato, ancora molto superiore rispetto al 20,5% calcolato per l’insieme delle regioni. Contribuiscono a questo dato una redditività maggiore (EBIT margin al 6,6% contro 4,6%) e a una buona performance sui mercati internazionali (l’export vale il 34,5%, che stacca il 25,3% su base nazionale). Nell’industria meccanica è collocata una media impresa campana su 4, dato sensibilmente più basso del 41% per l’Italia e si riduce a circa la metà della media complessiva la manifattura di beni per la persona e per la casa, che si attesta in Campania al 9% (il dato nazionale è pari al 19%). Nel complesso, il fatturato delle medie imprese campane risulta di poco superiore all’intero ecosistema di aziende censito (47,8 milioni di euro, a fronte di un dato italiano di 45,6), nonostante la forza lavoro sia tendenzialmente meno ampia (107 dipendenti, con una media Paese di 122) e una minore penetrazione all’estero (export fermo al 29,7%, sotto il 41,8% nazionale). Rapporto sulle Medie imprese: dati Regione Campania MacrosettoreImpreseFatturato medioPeso del fatturatoEBIT marginExportDipendenti medinumero€ migl.in %in %in %numeroAlimentare6161.70355,86,634,5109Beni per la persona e la casa1327.8455,46,011,883Carta e stampa749.1005,14,612,6109Chimico e farmaceutico1845.57812,25,415,7108Meccanico3534.88418,19,630,8112Metallurgia329.3091,33,245,672Altri settori436.5402,28,150,3112Totale14147.8374,0(su base nazionale)6,929,7107Fonte: Area Studi Mediobanca, elaborazione su dati di bilancio non consolidati 2021 Foto di kalhh da Pixabay Read the full article
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una volta superate le articolesse domenicali dei quotidiani di fine secolo scorso, nulla di meglio che sondare la profondità del responso congiunturale dell'oracolo.
6-7-8/9-9-8. il lago sopra l'acqua.
esagramma iniziale
47 困 Kkunn / L'Assillo (L'Esaurimento)
Descrizione
Sopra Tui, il Sereno, il Lago
Sotto Kkann, l'Abissale, l'Acqua
Sopra sta il lago, al di sotto l'acqua. Il lago è vuoto ed esaurito. L'idea dell'esaurimento risulta ancora in un altro modo: in alto una linea scura che tiene basse due chiare; giù una linea chiara è incastrata tra due scure. Il segno superiore appartiene al principio oscuro mentre l'inferiore appartiene a quello chiaro. Così i nobili sono dappertutto oppressi e trattenuti dagli ignobili.
L'Immagine
Nel lago non vi è acqua : L'immagine dell'esaurimento. Così il nobile mette in palio la sua vita Per seguire la propria volontà.
Quando l'acqua è defluita dal lago verso il basso, il Lago deve inaridire ed esaurirsi. Quest'è un destino. Quest'è l'immagine del destino avverso nella vita umana. In simili tempi non si può fare null'altro che accettare il proprio destino rimanendo fedeli a se stessi. Si tratta però qui dello strato più profondo della vera essenza; poichè soltanto quella è superiore ad ogni destino esterno.
linee mobili a josa.
Sei all'inizio significa: Si siede assillati sotto un albero spoglio E si finisce in una valle buia. Per tre anni non si vede nulla.
Quando capita il bisogno è anzitutto importante essere forti e superare interiormente la miseria. Anzichè procedere si rimane seduti sotto un albero spoglio e si finisce sempre di più nelle tenebre e nella malinconia. Con ciò la situazione diventa soltanto sempre più disperata. Questo comportamento è la conseguenza di un accecamento interiore che va assolutamente superato.
Nove al quarto posto significa: Egli viene quieto quieto, assillato in una carrozza dorata. Svergognamento, ma riesce a compiere.
Un uomo benestante vede il bisogno degli inferiori e volentieri vorrebbe anche aiutare. Però egli non afferra rapido ed energico la occasione dì farlo ove vi è bisogno, ma incomincia esitante e misurato. Allora s'imbatte in ostacoli. Potente e ricca gente dì sua conoscenza lo attira nella sua orbita. Egli deve accompagnarsi a questi e non può sottrarsene. Si trova quindi in grande imbarazzo. Ma il bisogno è passeggero. L'originaria forza del carattere compensa l'errore e la meta viene raggiunta.
Nove al quinto posto significa : Naso e piedi gli vengono tagliati. Si è assillati da quello dalle giarrettiere purpuree. Quieta quieta viene la letizia. Propizio è recare sacrifici ed offerte.
Qualcuno cui sta a cuore il bene degli uomini e qui assillato dall'alto e dal basso (questo è il senso del naso e dei piedi tagliati). Non si trova aiuto presso coloro che avrebbero il dovere di contribuire all'opera di salvataggio (i Ministri portavano giarrettiere purpuree). Fino a quel momento è opportuno presentàrsi in forte raccoglimento interiore davanti a Dio, e pregare e sacrificare per il bene di tutti.
esagramma finale
19 臨 Linn / L'Avvicinamento
L'Immagine
Al di sopra del lago è la terra:
L'immagine dell'avvicinamento.
Così il nobile è inesauribile nella sua intenzione di insegnare,
E senza limiti nel sopportare e proteggere il popolo.
La terra è da sopra contigua al lago, quest'è l'immagine dell'avvicinamento e della deferenza del superiore verso coloro che stanno più in basso. Dalle due parti dell'immagine risulta il comportamento di questi verso quelli. Come il lago mostra un'inesauribile profondità, così il saggio è inesauribile nella sua disposizione ad insegnare agli uomini; e come la terra è ampia, senza limiti, e porta e cura tutte le creature, così il saggio porta e cura gli uomini senza escludere una parte dell'umanità con barriere d'un genere qualsiasi.
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non andrà a finire bene, ma è quello che era doveroso fare. già.
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Previsione economiche: nuvole all'orizzonte
In questa settimana sia la segreteria di Stato nell’economia (Seco) che il centro di ricerca congiunturale del politecnico federale di Zurigo (KOF) hanno presentato le previsioni per l’andamento economico della Svizzera per il 2023 e il 2024. Entrambi gli istituti evidenziano che la crescita del prodotto interno lordo (PIL) nel secondo trimestre e nella seconda parte di quest’anno dovrebbe essere…
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