#mercatini di paese
Explore tagged Tumblr posts
Text
Festa del Ringraziamento a Mirabello Monferrato: una giornata tra tradizione, agricoltura e divertimento
Domenica 17 novembre 2024: mercatini, mostre e intrattenimento per tutta la famiglia
Domenica 17 novembre 2024: mercatini, mostre e intrattenimento per tutta la famiglia. Il Comune di Mirabello Monferrato celebra la Festa del Ringraziamento domenica 17 novembre 2024, un evento dedicato alla tradizione agricola e alla comunità locale. Piazza della Libertà e Piazza San Michele si trasformeranno in un centro di attività per grandi e piccoli, con esposizioni, mercatini e momenti di…
#Agricoltura#agricoltura Monferrato#agricoltura tradizionale#Alessandria#Alessandria today#Angelo Sarni#bambini e cavalli#Battesimo della sella#cultura agricola#cultura e tradizioni#Cultura piemontese#enogastronomia#eventi autunnali#Eventi comunitari#Eventi Monferrato#eventi novembre 2024#eventi per famiglie#Festa del ringraziamento#festa tradizionale#fiere di paese#fiere Monferrato#fotografia agricola#Google News#italianewsmedia.com#manifestazioni agricole#manifestazioni famiglie#mercati locali#Mercatini Alessandria#mercatini di paese#mercatino agroalimentare
0 notes
Text
Viviamo in un’epoca di grande ipocrisia. La follia umana sta raggiungendo un livello veramente esagerato. Attivisti verdi che sporcano di vernice le opere d’arte e gli edifici di importanza storica e culturale; adolescenti che invece di studiare a scuola, e capire che l’energia elettrica non nasce dal nulla, gridano sputando saliva di rabbia che dobbiamo salvare il nostro pianeta passando all’ energia alternativa. I centri storici sono pieni di spacciatori, che vendono l’erba. Ma non possiamo legalizzarla! No! Viviamo in un paese cattolico, dicono. Abbiamo il Vaticano…Ogni ragazza sogna di vendere il suo corpo o le sue immagini nude, invece di studiare e diventare un’insegnante o un dottore. Ma riaprire le case chiuse!- guai! Cosa dirà la chiesa?! Siamo tutti pieni di rabbia e invece di trovare soluzioni, trasciniamo questo mondo verso una terribile ed inevitabile fine.
Non sono né un profeta né un scienziato, ma anche con la mia scarsa preparazione posso e devo ricordare a tutti che esiste da tanti anni un modo per produrre l’energia, sostituire la plastica e ridurre al minimo l’inquinamento. Tutto quello che dobbiamo fare è togliere l’etichetta del demonio dalla cannabis! Immagino che qui mi accuseranno della propaganda della droga, ma non abbiate fretta con il vostro giudizio. Vi rinfresco la memoria, raccontando un po’ di fatti riguardo al nemico del popolo: la Cannabis.
Da 1 ettaro di canapa si ricava tanta carta quanto da 4 ettari di bosco. 1 ettaro di canapa emette tanto ossigeno quanto 25 ettari di bosco. I tessuti di canapa superano persino il lino nelle loro proprietà. La canapa è una pianta ideale per realizzare corde, funi, tessuti , borse e cappelli. Ciò che è anche molto importante: tutti i prodotti in plastica possono essere realizzati con la canapa, la ‘plastica’ di canapa è ecologica e completamente biodegradabile. Questo è solo un piccolo elenco delle qualità uniche della canapa: un'altra cosa- la canapa cresce in soli quattro mesi e un albero in 20-50 anni. Può essere coltivata in qualsiasi parte del mondo con poca acqua, inoltre è in grado di difendersi dagli insetti parassiti, non ha bisogno di pesticidi. È davvero un paradosso? Perché stiamo ancora abbattendo le foreste? Stiamo usando la plastica dannosa per sconvolgere l'equilibrio del pianeta? Sì, perché la società dei consumi giova solo ai problemi, non alle loro soluzioni.
E della Hemp Body Car creata da Henry Ford in 1937 vogliamo parlare?!… Ma finché ci sono l’interessi di compagnie petrolifere non vedremo mai queste macchine sulle nostre strade. Il Dio denaro sta comandando questo mondo e costringe ognuno di noi a fare le scelte che porteranno sempre più verso la distruzione. Dobbiamo pensarci e tutto può cambiare!
Adesso, dopo questa introduzione, che ho cercato di fare più breve possibile, voglio condividere con voi la mia esperienza personale. Perché non c’è niente più convincente e dimostrativo, come la prova tecnica.
Ho una grande passione per i mercatini delle pulci. Una volta, facendo la mia ricerca dei tesori ad un mercatino mi sono imbattuto in rullo del tessuto. Non sapevo cosa era, ma l’aspetto estetico e le caratteristiche tattili di questa stoffa mi hanno fatto battere il cuore! Per fortuna avevo davanti a me un venditore, che sapeva tutto su questo grande rullo tessile. Si trattava di canapa lavorata a mano negli anni ’50. E si è accesa subito la lampadina della mia creatività! Da anni volevo farmi fare un abito chiaro, non solo bello , ma soprattutto comodo e leggero. Un abito che fa fresco d’estate e che mi dà il sollievo in questo clima padano. Inizialmente ero concentrato sul procurarmi un pezzo di lino, il classico intramontabile per ogni gentiluomo. Ma dopo avere visto la Grande Bellezza dell’ antico manufatto in canapa non avevo più i dubbi. Comprato il rullo pesante di canapa dal felice venditore, ad un prezzo veramente simbolico di 20 € mi sono recato direttamente dal mio sarto, il signor Franco Parmelli, un sarto che ha più di 80 anni, la maggior parte di quali trascorsi nell’ accumulare un’impagabile esperienza nel campo di creazione di abiti su misura. La bellezza della stoffa che ho portato ha commosso il vecchio Maestro e abbiamo iniziato subito la realizzazione di questo progetto che io ho chiamato “ Legalize it!” Si tratta di un un completo fatto di pantaloni, pantaloncini corti, gilet e giacca a due bottoni, naturalmente di canapa. É un po’ bizzarro, lo so, ma proprio questi elementi di guardaroba possono essere giocati durante l’estate con il massimo piacere e conforto, senza rinunciare all’eleganza. Un taglio semplice e classico, i bottoni in madre perla e poco altro. Ed ecco a voi il risultato finale. Un abito così comodo e bello non l’ho mai avuto in vita mia! E’ diventata la mia seconda pelle. Sicuramente dà un po’ nell’occhio, in mezzo alla massa di infradito, pinocchietti e t-shirts… Ma preoccuparmi di cosa ne pensano gli altri di me non è stato mai per me un problema. Mi sentirò un combattente della piccola armata di uomini eleganti e a testa alta continuerò di vestirmi e non coprirmi… e a contribuire a salvare il pianeta!
Photos by https://www.instagram.com/giovannigarritano_ph?igsh=MTE2anU5d3BsZ2owdA==
#dandy shoe care#alexander nurulaeff#art#style#bespoke#shoemaker#menswear#design#shoes#canapa#bespoke suits#элегантныезаписки
60 notes
·
View notes
Text
Hong Kong
Iniziamo dicendo che il giapponese è la lingua ufficiale.
Si trova 15 ore e 30 minuti da noi ed è 6 ore in avanti nel fuso orario.
Cosa dire per rappresentarlo meglio?
Hong Kong magnificamente piena di grattacieli altissimi tutti attaccati uno all’altro, montagne verdi disabitate, il mare come unica vista a perdita d’occhio. Ad Hong Kong vi basterà prendere fare poche fermate di metro per trovarvi su una spiaggia semi-deserta o dei tempi buddisti spettacolari senza ombra di un singolo turista e questo la rende una metropoli davvero unica.
Ma non solo..
ha la sua costituzione, la sua moneta e la sua bandiera!
per quanto indipendente é come sappiamo sotto il governo cinese che dopo un trattato con la Gran Bretagna ha dovuto lasciare più libertà essendo stata una colonia britannica per 115 anni in cui é andata incontro a uno stile totalmente diverso dal resto della Cina e il fatto che sia nato solo perché gli inglesi volevano il té che veniva prodotto solo in Cina che però lo avrebbero commerciato solo per argento che la Britannia ottenne solo con scambio di oppio per anni fino all’accordo che di vi abbiamo accennato.
Si parla di anni ed anni di colonialismo che hanno influenzato la crescita di questo paese rendendolo un qualcosa di cosi diverso che nessun altro posto potrà replicare.
Fra 50 anni l’accordo fra inglesi e Cinesi termirà e sarà una cosa che lasceremo a questo futuro non molto lontano.
Cosa vedere a Hong Kong? Dei consigli?
1)Sheung Wan e l’art district
2) Hong Kong park
3) Victoria Peak
4) Tsim sha tsui e lo star Ferry
5) Kowoloon e Ming kok
6) Lantau
1 Sheung Wan e l’art district
La prima cosa da vedere ad Hong Kong e la città vecchia, ovvero il quartiere storico di Sheung Wan. Questo quartiere ha conservato un’atmosfera cinese d’altri tempi. Piccole botteghe, mercatini che vendono amuleti, negozi di antiquariato e antichi templi riempiono i vicoli che si arrampicano verso il Mid Level. Su tutti, non perdetevi il suggestivo Man Mo Temple, uno dei templi buddisti più antichi della città e dei più frequentati, pervaso dall’odore dell’incenso e dei fiori. Poco sopra il tempio, su Tai Ping Shan Street, è nato l’art district di Hong Kong, un dedalo di strade piene di gallerie, murales, locali carini e ristoranti. I locali di zona sono meno commerciali rispetto a quelli di Soho.
2 Hong Kong park
Circondato da grattacieli altissimi, questo parco super-centrale di Hong Kong ha al suo interno fontane, sculture, serre, uno zoo ed una magnifica voliera. Vale una passeggiata, sia per ripararvi dal sole e dal caldo, ma soprattutto per entrare nella voliera (la Edward Youde Aviary). Ci sono più di 800 uccelli che appartengono a 100 specie diverse, alcuni davvero super colorati, e qui potrete vederli da molto vicino.
3 Victoria Peak
Il Peak (il punto più alto di Hong Kong Island), è il quartiere residenziale per eccellenza sin dai tempi dell’era coloniale, ed è anche la zona più esclusiva della città. Per salire al Peak si va con il Peak Tram, dovrete fare la coda, ma ne vale assolutamente la pena! Per evitare la coda e risparmiare tempo, potete comprare i biglietti on-line. Una volta arrivati su, c’è lo Sky Terrace da cui potrete ammirare uno dei panorami urbani più belli del mondo e, soprattutto, rendervi conto delle dimensioni della città. Per scendere potete andare a piedi lungo i tornanti e tornare verso Central per farvi un super aperitivo con vista al rooftop del “Sevva” (al 25° piano del Prince’s Building).
4 Tsim Sha Tsui e lo star Ferry
Di fronte ad Hong Kong Island c’è Kowoloon, e dalla sua “punta”, chiamata Tsim Sha Tsui, avrete il panorama più bello del centro di Hong Kong. Andateci la sera, dopo il tramonto, quando si illuminano tutti i grattacieli su Hong Kong Island. Ogni giorno alle h20 c’è lo spettacolo di suoni e luci e tantissime persone si riversano sul “lungomare” per vedere i giochi di luce a tempo di musica sui grattacieli. Un’esperienza da non perdere a Hong kong è quella di arrivare a Kowoloon prendendo lo Star Ferry dal Pier o da Hung Hing Road su Hong Kong Island.
5 Kowloon e Mong kok
Kowoloon è la zona più commerciale di Hong Kong, qui ci sono tantissimi mercati (divisi per strade a seconda della mercanzia) e centri commerciali per tutte le tasche. Sempre qui si trova qui il Peninsula Hotel, uno dei più lussuosi e antichi hotel del mondo; fatevi un giro nella bellissima hall e andatevi a prendere un aperitivo con vista al Felix, il locale/ristorante progettato da Philip Stark al 28° piano dell’hotel. Mong Kok è invece uno dei quartieri operai più caotici della città, ma ha dei bellissimi mercati. Non perdetevi il Flower Market, il Bird Garden (il mercato degli uccelli), il ladie’s Market e Sneaker Street (come dice la parola stessa, qui trovate TUTTE le sneakers del mondo). Tutti questi mercati si trovano tra le fermate della metro di “Mong Kok” e “Prince Edward”.
6 Lantau
Kowoloon è la zona più commerciale di Hong Kong, qui ci sono tantissimi mercati (divisi per strade a seconda della mercanzia) e centri commerciali per tutte le tasche. Sempre qui si trova qui il Peninsula Hotel, uno dei più lussuosi e antichi hotel del mondo; fatevi un giro nella bellissima hall e andatevi a prendere un aperitivo con vista al Felix, il locale/ristorante progettato da Philip Stark al 28° piano dell’hotel. Mong Kok è invece uno dei quartieri operai più caotici della città, ma ha dei bellissimi mercati. Non perdetevi il Flower Market, il Bird Garden (il mercato degli uccelli), il ladie’s Market e Sneaker Street (come dice la parola stessa, qui trovate TUTTE le sneakers del mondo). Tutti questi mercati si trovano tra le fermate della metro di “Mong Kok” e “Prince Edward”.
Cosa mangiare di tradizionale?
Youtiao: impasto fritto di forma allungata.
Dim sum: ravioli cotti al vapore e ripieni di carne, verdura, pesce o frutta, serviti in un cestino di bambù.
Shaomai: raviolo di pasta sottile ripieno di carne tritata e gamberetti, cotto al vapore.
Wonton (pasta ripiena di carne macinata o altro)
Wonton Mee (zuppa di noodles sottili con verdure e wonton)
Hot pot (una pentola d'acqua bollente messa a centro tavola in cui ogni commensale cuoce gli alimenti che preferisce. Il cibo è accompagnato da diversi tipi di salsa)
Put chai ko ( un piccolo pudding dolce a base di zucchero)
Cha siu baau (panino al vapore ripieno di maiale al barbeque.
Congee (porridge di riso servito con lattuga, uovo centenario d'anatra, germogli di bambù o carne)
Char siu (maiale arrosto con salsa a base di miele, zucchero, spezie e salsa di soia)
Delizia di Buddha (piatto vegetariano preferito dai buddisti)
0 notes
Text
I LUOGHI DELL'ANIMA
Andiamo a visitare un posto dove la magia, l'incanto, la bellezza, e la sua unicità fanno di Tenno (a poca distanza dal lago di Garda) un luogo che non può mancare nella "collezione" dei paesi che vogliamo conoscere.
Arroccato sulle colline sopra Riva del Garda, il comune di Tenno si estende tra oliveti, vigneti e formazioni rocciose. La posizione di questo incantevole paesino rivolto a sud e immerso in una rigogliosa vegetazione, permette di ammirare da ogni punto lo scintillio del Lago di Garda sul quale si affaccia.
Chiunque abbia visitato questo luogo pieno di contrasti ne conserverà a lungo le immagini nella memoria. L’azzurro del Lago di Tenno,
che può essere raggiunto partendo da Riva del Garda seguendo le pittoresche serpentine che risalgono il territorio, rinfresca alla sola vista. Anche Canale di Tenno, uno dei Borghi più Belli D’Italia, merita sicuramente una visita. Dopotutto i suoi vicoli medievali accompagnano in un coinvolgente viaggio nel tempo.
Tenno si trova al centro della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria. Questa riserva naturale Patrimonio Mondiale dell’UNESCO è uno scrigno di biodiversità culturale e naturalistica inserita tra mondo alpino e mediterraneo. Una breve escursione tra i boschi che circondano il paese di Tenno o una visita d’interesse architettonico alla Chiesa di San Lorenzo e il Castello di Tenno rendono la gita completa. Anche le cascate del Varone, che toccano quasi i 100 metri d’altezza, non possono mancare nella lista delle attrazioni da vedere. In fondo addirittura il celebre scrittore tedesco Thomas Mann ne rimase affascinato!
Pochi chilometri sopra il Lago di Tenno, a 765 metri sul livello del mare, il Passo del Ballino collega il Garda Trentino con Comano Terme e le spettacolari Dolomiti di Brenta, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
PONTE TIBETANO
UNA PASSERELLA NEL VERDE
Con una lunghezza di 120 metri e una larghezza di 1 m, il ponte tibetano inaugurato nel 2023 permette di superare l’alveo del torrente Rio Secco e completa il percorso di visita al lago di Tenno.
Tornando al Castello, quello di Tenno (XII sec.) domina il paese, fatto di case in pietra e strette viuzze medievali, con uno spettacolare affaccio panoramico sul lago di Garda.
Da non perdere il vicino lago di Tenno, unico per il suo colore verde azzurro e le acque limpide. Una lunga scalinata porta alle rive erbose del lago, l’ideale per un tuffo immersi nella natura, o per fotografare la ricca tavolozza di colori del lago e del bosco.
L' abitato di Canale, tra il borgo di Tenno e il lago, fa parte dei più bei Borghi d’Italia: d’estate qui si tiene Rustico Medioevo, giochi e spettacoli di strada per rivivere le atmosfere medievali del borgo, mentre durante il periodo natalizio, da vedere sono i��Mercatini di Natale, fra i più caratteristici del Trentino.
Se venite da queste parti, dovete assolutamente assaggiare la carne salada, una vera prelibatezza, magari accompagnata da un filo d’olio extra vergine del Garda.
Due sono i link che vi proponiamo per conoscere ancora meglio Tenno e il suo lago:
e
0 notes
Text
8 dicembre: la festa dell'Immacolata Concezione e la sua curiosa origine
L'8 dicembre è una ricorrenza molto importante per la Chiesa cattolica, in quanto si celebra la festa dell'Immacolata Concezione. Questo dogma, proclamato da Papa Pio IX nel 1854, afferma che Maria, madre di Gesù, è stata concepita senza peccato originale. Ma qual è l'origine di questa curiosa ricorrenza? In realtà, la festa dell'Immacolata Concezione esisteva già da secoli, ma non aveva ancora il carattere di dogma. Nel corso del Medioevo, infatti, si diffuse la convinzione che Maria fosse stata preservata dal peccato originale già nel momento del suo concepimento. Questa convinzione si basava su diversi passi della Bibbia, in particolare sulla frase del libro di Luca in cui l'angelo Gabriele annuncia a Maria che lei concepirà un figlio per opera dello Spirito Santo (Luca 1,26-38). Nel corso dei secoli, questa convinzione si diffuse sempre di più e, nel 1476, Papa Sisto IV concesse ai frati francescani di celebrare una festa in onore dell'Immacolata Concezione. La definitiva proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione avvenne, come detto, nel 1854, con la bolla "Ineffabilis Deus" di Papa Pio IX. Da quel momento, l'8 dicembre è diventato una festa di precetto per la Chiesa cattolica, ovvero una festa in cui i fedeli sono obbligati a partecipare alla messa. La festa dell'Immacolata Concezione è celebrata in tutto il mondo cattolico, ma in Italia è particolarmente sentita. In molte città italiane, infatti, si organizzano processioni e manifestazioni religiose in onore della Madonna. Una curiosità legata a questa ricorrenza è che, in alcuni paesi dell'America Latina, l'8 dicembre è considerato un giorno di festa nazionale. In Messico, ad esempio, si celebra la "Fiesta de la Virgen de Guadalupe", una delle festività religiose più importanti del paese. Un'altra curiosità è che, in Italia, l'8 dicembre è tradizionalmente il giorno in cui si aprono i mercatini di Natale. Read the full article
0 notes
Text
Milano, natale inaugurato il tradizionale mercatino in piazza Duomo
Milano, natale inaugurato il tradizionale mercatino in piazza Duomo Inaugurato ufficialmente oggi il Mercatino di Natale in piazza del Duomo organizzato da Apeca, l'Associazione ambulanti Confcommercio Milano, con Promo.Ter e Prisma, che porta in città l'atmosfera natalizia. Al taglio del nastro hanno partecipato questa mattina il sindaco di Milano Giuseppe Sala, l'assessora allo Sviluppo Economico Alessia Cappello, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e quello di Apeca (Associazione ambulanti Confcommercio Milano) Giacomo Errico. Aperto tutti i giorni fino al 6 gennaio, dalle 8.30 alle 22.30, con 78 baite in legno, il Mercatino riproduce l'atmosfera del classico villaggio natalizio del Nord Europa, offrendo spunti e idee regalo con prodotti artigianali e dell'enogastronomia provenienti dalle regioni italiane e da vari Paesi europei, senza dimenticare l'attenzione e la vocazione verso il sociale e i più piccoli. "Con l'inaugurazione del Mercatino in Duomo si accende l'atmosfera natalizia nel cuore di Milano. Seguendo i valori ambrosiani di solidarietà, condivisione ed empatia, anche quest'anno il Mercatino guarda verso il prossimo, attraverso le generose iniziative dedicate ai bambini e alle bambine delle nostre scuole, pensate per far scoprire loro luoghi storici e iconici della città in cui vivono come il Duomo e la Veneranda Fabbrica, e grazie ad alcune istituzioni importanti della nostra città che si prendono cura dei più fragili. La gioia del Natale raggiunge così anche chi vive un momento di difficoltà", ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Per l'assessora allo Sviluppo Economico Alessia Cappello "il Mercatino in Duomo è un appuntamento irrinunciabile del Natale a Milano, non solo per i cittadini e le cittadine, ma anche per i turisti che arrivano in città in queste feste. Un'occasione per scoprire la qualità, oltre che la quantità, delle tante eccellenze artigianali del nostro territorio e del nostro Made in Italy. Un'iniziativa che da anni portiamo avanti con successo grazie alla visione e collaborazione con gli organizzatori a cui va il mio ringraziamento". "Il successo del Mercatino di Natale sotto il Duomo è un successo di Milano - afferma Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - Questa bellissima manifestazione che apre le festività natalizie è un importante appuntamento commerciale – attento anche alla solidarietà – e, nello stesso tempo, un elemento di attrattività per tutta la nostra città". "Il Mercatino di Natale in Duomo – sottolinea Giacomo Errico, presidente di Apeca (Associazione ambulanti Confcommercio Milano) – è ormai la maggiore realtà italiana fra i mercatini natalizi. Di ciò ne siamo particolarmente orgogliosi per il grande lavoro svolto in questi anni. Nel 2022 si sono avute 40mila presenze giornaliere al Mercatino di Natale che dà l'opportunità di trovare l'eccellenza nei prodotti tipici dell'artigianato e dell'alimentare. Il Mercatino di Natale conferma, inoltre, la sua forte vocazione nella solidarietà". Molto ricca l'offerta dei prodotti che milanesi e turisti troveranno al Mercatino di Natale in Duomo, che si snoda tra il primo tratto di corso Vittorio Emanuele II, dietro alla cattedrale (via ex Camposanto) e in via Carlo Maria Martini. Ad esempio: manufatti in legno del sud Tirolo, presepi in ceramica, addobbi e decoro natalizi, prodotti per il benessere e la cura della persona, bijoux realizzati da artigiani comaschi, realizzazioni di maestri intagliatori, prodotti in lana cotta della tradizione alpina, ceramiche decorate,profumi, essenze, creme a base di lavanda dalla Provenza, lampade artistiche, accessori moda e cappelli artigianali, artigianato spagnolo. Per non dimenticare le eccellenze alimentari tipiche non solo del territorio ma di tutto il Paese, con alcune specialità provenienti anche dall'estero come, ad esempio, i biscotti tipici della Bretagna. E ancora: dolci e salati tipici tirolesi, torrone dalle varie regioni, alimentari tipici e dolci tradizionali dalla Puglia, bottarga e affumicati di Cabras e altri prodotti alimentari dalla Sardegna (dolci e salati), dolci della tradizione tedesca (panpepato, biscotti allo zenzero, dolci alla frutta secca), specialità siciliane (dolce e salato), prodotti alimentari tipici toscani, tartufi e conserve, spezie, tè e infusi (da vari Paesi); miele, prodotti alimentari tipici dall'Abruzzo e dalla Calabria. Immancabile, per grandi e piccini, l'Isola del cioccolato dove, assieme ai prodotti, si vede tutto il processo produttivo. Il Mercatino di Natale in Duomo, come nelle precedenti edizioni, dà una grande attenzione ai più piccoli e al sociale. Bambine e bambini e ragazze e ragazzi fino ai 14 anni possono scegliere, recandosi nella casetta di Babbo Natale fino al 17 dicembre, fra un'ampia gamma di regali e scrivere la lettera a Babbo Natale. Il dono verrà ritirato il giorno di Natale (dalle 9 alle 12.30). Grazie alla collaborazione e alla sinergia con l'Assessorato all'Istruzione del Comune di Milano, dai proventi del Mercatino di Natale saranno destinati 20mila euro per la realizzazione di un progetto che coinvolge 20 scuole primarie milanesi con visite per scoprire il Duomo, la cripta, il museo e conoscere tutta l'attività che svolge la Veneranda Fabbrica del Duomo. Alla Veneranda Fabbrica del Duomo il Mercatino di Natale devolverà 250mila euro che potranno servire per la ristrutturazione del grande organo nella Cattedrale e per l'impianto audio. Confermato infine, nella tradizione consolidata del Mercatino di Natale, il supporto a istituzioni sanitarie e benefiche: 40mila euro all'Istituto dei Tumori; 10mila euro alla Casa della Carità di don Colmegna; 10mila euro al CAV (Centro Aiuto alla Vita) Mangiagalli; 10mila euro all'Asilo Mariuccia.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Il clima invernale in Italia: il fascino della diversità
Il clima invernale in Italia offre scenari molto diversi da regione a regione. Oltre alla storia, all'arte e alla cucina, il nostro Paese offre ai turisti anche panorami di rara bellezza. Panorami che non stancano mai anche chi li ammira ogni giorno. Diversità geografica, diversità climatica L'inverno in Italia è fortemente influenzato dalla sua geografia diversificata. Le regioni settentrionali, come la Valle d'Aosta, il Piemonte, la Lombardia e il Trentino-Alto Adige, sono spesso abbracciate da inverni freddi e nevosi. Le Alpi offrono un paesaggio mozzafiato e condizioni ideali per gli sport invernali, con località come Cortina d'Ampezzo e Courmayeur che attirano gli amanti della neve da tutto il mondo. Mentre il Nord si immerge nell'atmosfera magica della neve, le regioni centrali, come la Toscana e il Lazio, sperimentano inverni più miti. Le città d'arte come Firenze e Roma possono vedere temperature fresche, ma raramente si coprono di neve, permettendo ai visitatori di esplorare la bellezza dei loro monumenti senza le complicazioni della neve abbondante. Al contrario, le regioni meridionali come la Sicilia e la Puglia godono di inverni dolci e temperati. Le coste mediterranee offrono un clima più mite, consentendo ai residenti e ai turisti di godersi la costa anche durante i mesi più freddi. Clima invernale in Italia: neve, sole e tradizioni invernali L'inverno italiano è un connubio di neve, sole e tradizioni affascinanti. Le montagne del Nord diventano un paradiso invernale per gli amanti degli sport sulla neve, con piste da sci impeccabili e una vivace scena apres-ski. L'atmosfera natalizia in molte città italiane, con mercatini natalizi e decorazioni luminose, aggiunge un tocco incantato all'inverno. Le regioni centrali mantengono il loro fascino invernale in modo diverso. Le città d'arte offrono un'atmosfera più tranquilla, consentendo ai visitatori di apprezzare le opere d'arte senza la folla estiva. I piatti tradizionali invernali come la ribollita toscana o la pasta e ceci romana riscaldano i cuori e gli stomaci durante le giornate più fresche. Nel Sud, l'inverno è una stagione più rilassata, con una vivace cultura culinaria che celebra i sapori mediterranei. Le città costiere mantengono il loro fascino tutto l'anno, invitando piacevoli passeggiate lungo le spiagge tranquille. Adattamenti e impatti Tuttavia, l'inverno italiano non è immune agli impatti dei cambiamenti climatici. Negli ultimi anni, alcune regioni hanno sperimentato inverni più caldi rispetto al passato, portando sfide per le industrie legate agli sport invernali e all'agricoltura. Le regioni settentrionali hanno registrato cambiamenti significativi nei modelli di nevicate, con periodi più brevi e meno abbondanti. Allo stesso tempo, il riscaldamento globale ha influenzato la costa, causando variazioni nei modelli meteorologici e nell'ecosistema marino. In copertina foto di gavia26210 da Pixabay Read the full article
0 notes
Text
Mercatini di Natale scelti dal 49% italiani per il cibo
Il 49% degli italiani scelgono i mercatini per l’aspetto enogastronomico legato all’assaggio dei prodotti tipici locali, per la possibilità di acquistare prodotti artigianali (34%) e per poter parlare con i piccoli produttori di cibo e oggettistica (17%). E’ quanto emerge da una ricerca di AstraRicerche e commissionata dal “Magico Paese di Natale”, manifestazione europea diffusa nel territorio…
View On WordPress
0 notes
Text
Scoprite I 5 Migliori Mercatini Di Natale In Europa Con Un Jet Privato
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, l’atmosfera magica dei mercatini di Natale inizia a riempire l’aria in Europa. Ma perché accontentarsi di un viaggio tradizionale quando si può elevare la propria esperienza visitando questi incantevoli mercatini con stile – in jet privato? In questo articolo vi porteremo alla scoperta dei cinque migliori mercatini di Natale in Europa che potrete esplorare nel massimo del lusso e della comodità, assaporando lo spirito della stagione.
1. Vienna, Austria – Mercatino di Natale di Rathausplatz
Vienna, la capitale dell’Austria, è rinomata per la sua ricca storia, la sua splendida architettura e, durante il periodo natalizio, per il suo straordinario mercatino di Natale di Rathausplatz. Arrivare a Vienna con un jet privato non solo vi fa risparmiare tempo, ma vi offre anche un ingresso esclusivo in questo mondo magico.
Il Mercatino di Natale di Rathausplatz è un capolavoro di decorazioni festive, con una gigantesca pista di pattinaggio su ghiaccio, alberi splendidamente illuminati e oltre 150 bancarelle che offrono delizie e regali artigianali. Dalle caldarroste al vin brulé, questo mercatino offre un vero assaggio delle tradizioni natalizie austriache.
2. Strasburgo, Francia – Christkindelsmärik
Strasburgo, spesso chiamata la “Capitale del Natale”, ospita uno dei mercatini di Natale più antichi e pittoreschi d’Europa, il Christkindelsmärik. Arrivare a Strasburgo con un jet privato vi permette di scoprire l’affascinante architettura medievale e i canali della città prima di immergervi nello spirito natalizio.
Il mercato, sullo sfondo della splendida Cattedrale di Strasburgo, offre una serie di tesori per le vacanze. I visitatori possono esplorare le tradizioni natalizie alsaziane attraverso l’artigianato e le prelibatezze regionali. Non perdete l’occasione di assaggiare i famosi biscotti bredele e il vino caldo speziato.
3. Norimberga, Germania – Christkindlesmarkt di Norimberga
Norimberga, situata nel cuore della Baviera, in Germania, ospita il Nuremberg Christkindlesmarkt, uno dei mercatini di Natale più famosi e tradizionali del mondo. Volare a Norimberga con un jet privato vi permette di sfruttare al meglio la vostra visita a questa incantevole città.
Il Christkindlesmarkt di Norimberga è rinomato per i suoi giocattoli artigianali, gli intricati ornamenti e le deliziose salsicce di Norimberga. L’atmosfera medievale della città, unita allo spirito di festa, la rende una meta imperdibile durante le festività natalizie.
4. Budapest, Ungheria – Fiera di Natale di Budapest
Budapest, con la sua splendida architettura lungo il fiume Danubio, offre un’esperienza unica di mercatino di Natale. La Fiera di Natale di Budapest, che si tiene di fronte alla Basilica di Santo Stefano, è un gioiello della stagione natalizia in Ungheria.
Arrivare a Budapest con un jet privato è l’introduzione perfetta a questa città di terme e grandezza. Alla Fiera di Natale si possono acquistare regali e oggetti d’artigianato tradizionali ungheresi, assaporare torte da camino e vin brulé, assistere a concerti festosi e pattinare sul ghiaccio.
5. Praga, Repubblica Ceca – Mercatini di Natale di Praga
Praga, con la sua fiabesca Piazza della Città Vecchia, si trasforma in un paese delle meraviglie invernale durante il periodo natalizio. Volare a Praga con un jet privato vi assicura un arrivo in grande stile e pronto a esplorare gli incantevoli mercatini della città.
I Mercatini di Natale di Praga offrono una miscela di tradizioni natalizie ceche e di stile internazionale. Potrete acquistare splendidi ornamenti in vetro di Boemia fatti a mano, assaggiare i dolci tradizionali cechi come il trdelník e assistere a presepi e cantanti dal vivo.
Esplorare i migliori mercatini di Natale in Europa a bordo di un jet privato aggiunge un tocco di opulenza alle vostre vacanze. Dalla Rathausplatz di Vienna alla Piazza della Città Vecchia di Praga, ogni mercatino offre una miscela unica di spirito festivo, tradizioni locali e delizie artigianali.
Viaggiare con un jet privato non solo fa risparmiare tempo, ma migliora anche l’esperienza complessiva, permettendovi di immergervi completamente nella magia della stagione. Quest’anno, quindi, prendete in considerazione l’idea di portare le vostre avventure natalizie a un livello superiore e scoprite la gioia dei mercatini di Natale in Europa nel lusso.
0 notes
Link
0 notes
Text
Festa della Castagna a Cetica: Sapori d’Autunno e Tradizioni Locali il 10 Novembre
Cetica celebra la Festa della Castagna con degustazioni, mercatini e spettacoli per un weekend all’insegna del gusto e delle tradizioni
Cetica celebra la Festa della Castagna con degustazioni, mercatini e spettacoli per un weekend all’insegna del gusto e delle tradizioni La Festa della Castagna di Cetica torna anche quest’anno per celebrare i profumi e i sapori dell’autunno. Domenica 10 novembre 2024, il piccolo borgo di Cetica, situato nel comune di Castel San Niccolò (AR), accoglierà visitatori e residenti per un evento…
#Alessandria today#borgo toscano#castagne arrostite#castagne essiccate#Castel San Niccolò#Cetica#cibo e tradizione#cucina regionale#cucina toscana#cultura toscana#degustazione castagne#escursioni autunnali#eventi Arezzo#eventi novembre 2024#eventi toscana#festa autunnale#Festa della Castagna#feste di paese#festival autunnale#folklore#gastronomia toscana#Google News#GUNTERIA Street Show#intrattenimento all’aperto#italianewsmedia.com#mercatini artigianali#Pier Carlo Lava#pranzo autunnale#prenotazione evento#Pro Loco I Tre Confini
0 notes
Text
In un momento di noia ho riguardato vecchie foto presenti nella galleria del mio cellulare, e, senza farlo apposta, sono capitata sulla nostra foto, quella scattata ai mercatini di Natale del tuo paese. Era il dicembre del 2017, io ero al secondo anno di infermieristica e tu era da un anno che avevi una storia con una ragazza conosciuta in palestra. Oggi a distanza di cinque anni ci siamo rincontrati nello stesso posto, tu con in braccio tuo figlio e io per mano al mio nuovo ragazzo. Quante cose sono cambiate. Quanto noi siamo cambiati: io ho lasciato un poco andare quella mia timidezza gigante, ho raggiunto una laurea e lavoro come infermiera; tu ti sei costruito una famiglia e non c'è cosa più bella. Ma nel momento in cui ti ho visto è stato come tornare ad essere la ragazzina di 18 anni innamorata di te.
0 notes
Text
O sole mio... Apro l'ombrello.
È arrivata la domenica, come il due dopo l'uno, così scontato da non farci più caso, così uguale da non contarla più, così diversa da sembrare sempre uguale.
Si, sono cambiate le carte in tavola e la tavolozza dei colori, il dado è tratto ed il banco...continua a vincere malgrado tutti abbiamo solo da perdere.
I giochi del palazzo sono come chiusi nel tendone del circo, pagliacci e domatori di unicorni, allevatori di serpenti, maghi e giocolieri sono in scena anche oggi.
È domenica nel villaggio globale, ogni Campanile suona le proprie campane ed ogni piazza spera di tornare a frequentare le comari del paese, i ragazzi del muretto, i vecchi sulle panchine, i cani in chiesa e i mercatini colorati di voglia di vivere.
È tempo di svegliarci, teniamoci i sogni, archiviamo gli incubi, lasciamo scappare anche le pecore, è tempo di prenderci la giornata, una domenica come un giorno di festa.
Il caffè anche al bar...
@vefa321
28 notes
·
View notes
Text
Sono sempre qui, in questo stesso paese, in questo stesso campo, in questo stesso angolo sperduto di mondo, fra montagne basse e nuvole bianche.
È stata un estate strana, in cui tutto si è trasformato, è evoluto, mutato, e ha preso un po’ le forme e i colori della rottura, se la rottura può avere forme e colori. Ho visto sentimenti evolvere e aumentare, l’amore ha iniziato a prendere una certa forma e un certo viso, l’odio anche. E ogni giorno ho fatto una scelta, non una successione casuale di eventi, ma delle vere e proprie scelte. Scelte che non ho voluto fare, ho dovuto fare.
È stato un autunno freddo, difficile, costellato di giornate “no”, in cui la disperazione mi ha teso tutte le sue braccia, e mi ha letteralmente affogata nei suoi meandri più oscuri. E di giornate si, in cui ero sui treni per Bologna, nei mercatini, in un letto comodo a ricordarmi cosa fosse l’intimità senza altri fini, e l’affetto incondizionato e forse spesso anche immeritato. E continua ad essere un autunno freddo, tagliente, a tratti dolente. E fra meno di tre settimane sarà un inverno ennesimo. L’inverno dei miei 28 anni.
Sarà un inverno non solo freddo in senso fisico, ma in ogni senso possibile. Un inverno duro e arcigno, che mi guarderà dall’alto dei suoi occhi di nubi nere e mi schiaffeggerà con le sue mani di vento e pioggia. E questo stesso inverno sarà probabilmente il mio ultimo inverno qui, in questo stesso campo, in questo stesso paesello sperduto, all’ombra di basse montagne polverose.
Un inverno di resistenza e costante sacrificio di salute mentale e fisica, in cui dovrò sorreggermi da sola con tutte le mie forze, mentre chiedo ai giorni di passare, di volare via il più velocemente possibile, per abbandonarmi dietro tutto il dolore, l’astio, la stanchezza e l’odio. Mentre aspetto che arrivi la primavera e con essa qualche certezza in più, qualche indizio su come, quando e verso dove sarà la mia fuga. Sul quando finalmente potrò liberarmi di una donna che ormai è solo un incubo pesante come il piombo e nero come la pece. Che mi avvelena ogni giorno l’animo e anche i momenti più felici.
Sono in questo campo bagnato, al freddo, sola, se non per i cani che abbaiano, e il vento che frusta gli alberi. Il sole ormai è quasi del tutto sparito, e le nuvole iniziano a cambiare tonalità. Guardo l’orizzonte e penso che non potrà essere sempre così, no, non potrà piovere per sempre. Che quella bestia nera sparirà prima o poi, e che la mia vita prenderà una piega diversa, migliore. Prenderà la forma di una casa calma, di una famiglia nuova e accogliente, e di luoghi nuovi, diversi, lontani da qui, che diventeranno casa. Che avranno la forma di calde estati, di sentieri verdi da seguire, pronti e sicuri da esplorare.
E sarò lontana, e tutto questo sembrerà essere stato solo un lungo incubo quasi senza fine.
3 notes
·
View notes
Text
Candela, il paese del Natale 2023
Manca davvero poco all’arrivo della magia del Natale con la decima edizione di Candela, il paese del Natale, in provincia di Foggia, con tante attrazioni e tante novità ed una di queste è la madrina dell'evento, di origini finlandesi, proprio come Babbo Natale, l'attrice e show girl Anna Falchi. A Candela quest’anno saranno spente ben 10 candeline, per festeggiare un bel traguardo con un evento partito un po' per scommessa ma che in pochi anni è riuscito a registrare numeri importanti e ha dimostrato la bontà di questa idea, dato che il turismo, nei borghi pugliesi, è possibile e può dare un grosso aiuto all’economia locale durante tutto l'arco dell'anno. Per festeggiare questi 10 anni del Paese del Natale, sarà riproposto il ricco calendario di eventi che ogni anno accompagna per tutto il mese di dicembre dove, oltre alla Casa di Babbo Natale e ai Mercatini, quest’anno ritorna la pista di pattinaggio sul ghiaccio, un’attività che piacerà tanti ai bambini quanto agli adulti. Non mancheranno le luminarie d’autore, la Via del Natale e la Piazzetta del Presepe che quest’anno sarà collocata nei pressi di Palazzo Doria, per esaltare un altro caratteristico angolo del centro storico di Candela, oltre a tante altre iniziative collaterali. L’appuntamento con l’inizio del calendario di eventi natalizi è per sabato 25 novembre e durerà fino al 6 gennaio 2024, con l’apertura della Casa di Babbo Natale e l’accensione delle luminarie, poi Anna Falchi sarà la prima ad incontrare Babbo Natale nella sua bella dimora al terzo piano di Palazzo Ripandelli. Sarà un periodo davvero impegnativo, ma tutto questo è reso possibile grazie alla sinergia che si è creata con le associazioni del territorio, l’Asp Candela Promozione e la Pro Loco, oltre al prezioso lavoro di tanti collaboratori e volontari e questa edizione saprà regalare emozioni e tanto divertimento a quanti decideranno di visitare Candela e i Monti Dauni in uno dei periodi più belli dell’anno. Read the full article
0 notes
Text
Marche: al via dal 1° settembre la III Edizione di MArCHESTORIE, il festival dei borghi marchigiani
Regione Marche: al via dal 1° settembre la III Edizione di MArCHESTORIE, il festival dei borghi marchigiani. Dal 1 al 17 settembre 2023 tornano ad animarsi i borghi marchigiani, preziosi scrigni di tradizioni, racconti e leggende. Grazie a un bando predisposto dalla Regione Marche sono 52 i Comuni coinvolti in forma singola o in una strategica alleanza in rete nella terza edizione del Festival. L'iniziativa è sostenuta dalla Regione Marche, fortemente voluta dall'assessore regionale alla Cultura, Chiara Biondi, ed è gestita e promossa da Fondazione Marche Cultura e AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali. Inoltre vede i patrocini della Camera dei Deputati, del Ministero della Cultura e della Camera di Commercio delle Marche. Obiettivi principali sono il rilancio dell'immenso patrimonio costituito dai borghi in un'ottica di destagionalizzazione dell'offerta turistica con le conseguenti positive ricadute su tutto l'indotto, la valorizzazione dei borghi e del patrimonio costituito dalle storie e quindi dalla realtà immateriale dei luoghi che li riempiono di significato, per preservare la memoria e l'identità della Regione. L'intento del Festival, sotto la direzione artistica di Paolo Notari, è quello di far conoscere gli antichi borghi, le fortezze medievali, le splendide piazze e le numerose chiese, di far riscoprire l'immaginario collettivo marchigiano fatto di narrazioni e tradizioni, miti e leggende, aspetti devozionali e credenze popolari, ma anche di far assaporare i piatti tipici, seguendo le trame di una conoscenza che si fa spettacolo e divertimento. Dal 1 al 17 settembre - per tre weekend consecutivi dal venerdì alla domenica, tra le ore 18 e le 24 - turisti e visitatori potranno esplorare i piccoli centri marchigiani del cratere del sisma, della dorsale appenninica e della costa dove troveranno un'offerta continua di eventi, con almeno una rappresentazione al giorno per un totale di 3 spettacoli, a cui si affiancherà l'apertura dei luoghi della cultura delle Marche: chiese e palazzi storici, teatri, biblioteche, musei e collezioni ma anche negozi e ristoranti. Previste inoltre visite guidate, mostre, rievocazioni storiche in costume, dimostrazioni, degustazioni di prodotti tipici, appuntamenti enogastronomici e mercatini dell'artigianato. "La cultura e l'arte sono l'essenza intima dell'appartenenza ad un passato di creatività e fascino - afferma l'onorevole Giorgia Latini, vicepresidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera dei Deputati – La cultura è l'identità di un paese ed è per questo che va valorizzata in tutte le sue forme. L'idea al centro di MArCHESTORIE è quella di valorizzare i borghi e le aree interne. È la strategia giusta per la crescita culturale e turistica del territorio, volta a valorizzare le tante ricchezze. La grande partecipazione a MArCHESTORIE ci sta dando ragione: il Festival diventerà sempre di più una infrastruttura della cultura marchigiana, un veicolo per promuovere la regione". "Marchestorie - dichiara l'assessore regionale alla Cultura, Chiara Biondi – è un caleidoscopio che contiene le tante tradizioni dei nostri territori. I borghi, vero palcoscenico di questa iniziativa, esprimono inoltre una delle caratteristiche più peculiari della nostra regione. Abbiamo un'alta concentrazione di questi piccoli insediamenti e ognuno di essi ha una sua identità ben definita. Questa è un'enorme ricchezza culturale e storica ma deve divenire sempre di più anche una grande opportunità di crescita economica. Va aggiunto che il festival si arricchisce della collaborazione della Camera di Commercio e dunque di tante attività che sono il valore aggiunto di questa edizione. Abbiamo un calendario di eventi molto interessante che porterà un contributo all'offerta turistica e che inizia a guardare alla destagionalizzazione". "Anche noi siamo impegnati nel progetto MArCHESTORIE – dichiara Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche - per valorizzare su più fronti le Marche, comprese quelle attività imprenditoriali che vengono coinvolte nel Festival. Ai Comuni partecipanti noi daremo indicazioni sulla tipologia di aziende che potranno dare valore aggiunto alla manifestazione. Un'operazione che è partita grazie al protocollo d'intesa con la Regione e che può garantisce anche la valorizzazione dell'iniziativa nel suo complesso e dei singoli eventi presso le Associazioni di categoria. L'intento è quello di incentivare la diffusione della conoscenza e la partecipazione degli imprenditori interessati". "Saranno tre settimane ricche di appuntamenti – afferma Andrea Agostini, presidente Fondazione Marche Cultura - con l'obiettivo di lasciar immergere i visitatori nel fascino delle più suggestive località marchigiane. Questo festival non propone eventi calati dall'alto, replicabili in qualsiasi spazio. La peculiarità di Marche Storie è che ogni racconto o spettacolo è profondamente radicato nelle mura del borgo che lo ospita, ha senso in quel luogo ed in quel luogo soltanto. Questa è la sua unicità. Non è un dettaglio da poco il fatto che buona parte del programma interessi i piccoli centri feriti dal sisma di 7 anni fa, splendide realtà che tanto hanno bisogno di rilancio e che attraverso questa rassegna potranno mostrare la loro meraviglia". "Le Marche si raccontano attraverso una 'bellissima e corposa' rassegna di eventi nei nostri borghi in festa, quale è appunto, Ma(r)che Storie – dice Piero Celani, presidente AMAT - L'intento è quello di guidare, marchigiani e turisti, alla conoscenza del territorio, delle nostre tradizioni, e di quell'immenso patrimonio, storico-culturale e architettonico che caratterizza la nostra Regione, attraverso visite guidate, mostre, rievocazioni in costume, degustazioni e offerte di prodotti tipici che valorizzano aspetti peculiari della vita, e della storia, dei nostri incantevoli borghi. Ma(r)cheStorie, insieme a Marche Grandi Storie, pertanto, invitano il grande pubblico, non solo a (ri)scoprire le Marche ed i suoi tesori, attraverso il proficuo connubio di cultura e turismo, ma anche a convincersi definitivamente, che questa Regione, unica al plurale, è la sintesi del territorio Italiano". Tutto il programma è disponibile sul sito www.marchestorie.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes