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Festa della Castagna a Cetica: Sapori d’Autunno e Tradizioni Locali il 10 Novembre
Cetica celebra la Festa della Castagna con degustazioni, mercatini e spettacoli per un weekend all’insegna del gusto e delle tradizioni
Cetica celebra la Festa della Castagna con degustazioni, mercatini e spettacoli per un weekend all’insegna del gusto e delle tradizioni La Festa della Castagna di Cetica torna anche quest’anno per celebrare i profumi e i sapori dell’autunno. Domenica 10 novembre 2024, il piccolo borgo di Cetica, situato nel comune di Castel San Niccolò (AR), accoglierà visitatori e residenti per un evento…
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Ieri sera MIX Bistrò a Sesto Fiorentino, degustazione di "tendenza"... La tendenza vegetariana. Perché tendenza? Perché il mondo sta andando da quella parte o almeno ci stanno provando i più "coraggiosi', quelli che mettono la vita dell'essere vivente prima della loro gola. La linea sicuramente è già tracciata e in tanti la seguiranno, per me, probabilmente la memoria corta m'inganna, è la prima volta, forse perché rassicurato in questa serata a quattro mani, dalla presenza di Paolo Gori del (Trattoria Da Burde) che di linea ne ha tracciata già una ben definita e per chi lo conosce sa bene che è quella del piacere della gola prima di tutto. La location che mi trovo davanti è moderna e piacevolmente fa alzare gli occhi e guardarsi intorno, si respira un'aria internazionale anche se siamo in una zona un po' anonima di Sesto Fiorentino. Ma vediamo i piatti preparati a quattro mani da chef Giulia Chemeri e chef Paolo Gori: -Segato di Carciofi , radicchi e riduzione di aceto di lamponi -Ribollita e Kimchi-ribollita fermentata -Tortellacci di Patate artigianali ragù vegeteriano e funghi Shiitake arrostiti -Polpette di sedano alla pratese in salsa di pomodoro -Frittelline di Castagne con ricotta di pecora della Calvana e cioccolato fondente Menù di incontri fiorentini, di suoi classici fatti viaggiare delicatamente nel futuro. Tutto divertente, equilibrato e colori pastello delicato nei sapori. Vi sento voi "carnivori..." "Ma ti è mancata la carne"? Beh sono la persona più sbagliata per non mancarmi "la carne" , ma nella degustazione si trovano altri valori e "probabilmente" più importanti in futuro anzi, già da ieri, ho trovato sostenibilità, la ricerca per non violentare l'impatto ambientale e ridurre a zero lo scarto alimentare. È la loro "missione"....Far godere la gola sostenibilmente. Bella serata anche per la mente. Vini in abbinamento di: - Croci Tenuta Vitivinicola - Niccolò Lari - Vignaiolo - Castello di Stefanago Vini - Valentina Passalacqua Un grazie ad Amelia De Francesco per avermi fatto conoscere questa realtà. 🎯 Bistrot 💶 30 - 40 € 🚗 Via degli Olmi, 65 Sesto Fiorentino (FI) ☎️ 055 421 2376 🍷 (presso MIX Bistrò) https://www.instagram.com/p/CWGltzOqhmR/?utm_medium=tumblr
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SAN ZENO CASTAGNE, BARDOLINO & MONTE VERONESE
SAN ZENO CASTAGNE, BARDOLINO & MONTE VERONESE
IL “CRU” DEL MONTEBALDO SPOSA I SAPORI DELL’AUTUNNO NELLA RASSEGNA SAN ZENO CASTAGNE, BARDOLINO & MONTE VERONESEA San Zeno di Montagna fino al 7 novembre quattro menù degustazione abbinati al vino del “distretto” bardolinese più in quotaIl Montebaldo, il “cru” del Bardolino che nasce ai piedi dell’omonimo massiccio montuoso, sarà il vino ufficiale della 24esima edizione di San Zeno Castagne,…
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"Cappuccino di porcini con scaloppa di foisgras, crumble al tartufo bianco e spuma di castagne" Cena alla @anticatrattoriasanlorenzo di Perugia dallo spumeggiante chef Simone Ciccotti. Una splendida serata fra chiacchiere ed un menù degustazione costruito su misura per noi. Un percorso che ti stupisce per tecnica consistenze abbinamenti contrasti ed ottime materie prime. ☆ ☆ #bettinaincucina #anticatrattoriasanlorenzo #simoneciccotti #perugia (presso Antica Trattoria San Lorenzo)
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Vini che rappresentano " Rapporti"
In queste giornate di Convivio e Festa,
tutto contornato e coinvolto da SENSI
Giorni in cui l'assaggio viene condiviso con amici e parenti, meno tecnico ma sempre accurato e attento alla qualità del prodotto.
In questo post vi raccontiamo della
Tenuta Cavalier Pepe, nata nel 2005 per volontà della famiglia Pepe.
Condotta da Milena Pepe, figlia di Angelo, emigrante e ristoratore di successo in Belgio. L’azienda coltiva direttamente circa 50 ettari di vigneti di proprietà, dislocati sulle colline di Luogosano, Sant’Angelo all’Esca e Taurasi, vero “cuore” di produzione della DOCG Taurasi. La produzione è costituita per lo più dai classici vini irpini quali Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Aglianico e Taurasi, ai quali si aggiungono la Coda di Volpe ( ottimo bianco, abbinato oggi alla mia tacchinella ripiena di castagne), la Falanghina e diverse selezioni di vini particolari.
Il lavoro sia in vigna che in cantina è curato in prima persona da tutti i componenti della famiglia e diretto da Milena con l’ausilio di professionisti esterni. Con Vignaviva dal 2014, Milena ha intrapreso un nuovo percorso di curiosità e dettaglio enologico per migliorare e caratterizzare ancora di più i vini della Tenuta.
Grazie a Milena Pepe ( Tenuta Cavalier Pepe Coda di Volpe )
Massimiliano Barbera ( Olive Piccamabonu )
Paolo Carlo Ghislandi ( Cascina I Carpini Terre D'Ombra)
Lara Elisabetta Belgrado Barzan ( Tenuta Barzan Merlot )
Tenuta Cavalier Pepe
Via Santa Vara
83050 Sant'Angelo all'Esca (AV)
Di Food'n'wineAngels Sara Champagne Monti
#stampa #carolagostini #sommelier #foodandwineangels #degustazione
#tenutacavalierpepe #codadivolpe #vinobiancofermo #irpinia #MilenaPepe
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Il borgo di Asolo è uno scrigno di storia, arte e cultura. Incastonato in una cornice naturale suggestiva, tra la pianura veneta ed i Colli Asolani, è stato considerato tra i borghi più belli d’Italia dal Touring Club. La bellezza disarmante dei suoi paesaggi ha ispirato il poeta Giosuè Carducci che la ribattezzò la Città dei Cento Orizzonti. Asolo è anche nota come la città delle 3 donne: la Regina Caterina Cornaro che vi stabilì in seguito al suo esilio, l’attrice Eleonora Duse che scelse la pace di Asolo per guarire dall’amore tormentato con D’Annunzio e la scrittrice Freya Stark, instancabile viaggiatrice e primo esempio di emancipazione femminile. Infine mette d’accordo diverse tipologie di turisti: gli amanti di lunghe passeggiate a contatto con la natura, gli appassionati d’arte e cultura e chi vive il viaggio come occasione per scoprire i migliori prodotti dell’enogastronomia nostrana. Per i nostri lettori una breve guida sulle attrazioni storiche e culturali che offre questo splendido borgo del Veneto amato dalle star. Una passeggiata nel cuore del borgo di Asolo L’itinerario parte dal cuore del centro storico, dalla piazza in cui sorge la Fontana Maggiore eretta nel ‘500. Punto di ritrovo degli asolani ha connessioni con altri monumenti storici rilevanti: l’Acquedotto Romano che fino a qualche tempo fa alimentava la fontana, la colonna appartenente ad un palazzo dell’antico municipio romano di Asolo ed il Leone di San Marco realizzato da Antonio Dal Zotto, scultore veneziano di fine ‘800. Si prosegue poi per la Cattedrale. Eretta nel 969 ha subito diverse modifiche nel tempo. La struttura visibile oggi risale al 1584 ad esclusione del tetto, dell’abside e dell’altare maggiore ricostruiti nel 1606. Qui si possono ammirare le pale di Lorenzo Lotto e di Jacopo Da Ponte e la fonte battesimale risalente al 1491. Presso il Museo Civico sono conservati invece reperti archeologici, dipinti di gran valore e le memorie delle tre donne di Asolo. Chiude l’itinerario il Palazzo della Ragione che custodisce il prezioso Paride di Antonio Canova ed al piano inferiore, nella Loggia del Capitano, affreschi e lapidi recuperati da antichi edifici e luoghi della città oggi completamenti dismessi o di cui non vi è più traccia. Il Castello della Regina Cornaro e la Rocca di Asolo Il Castello e la Rocca sono i simboli della città e vantano punti panoramici di estrema bellezza. Il Castello è stato edificato nel X secolo ed ha ospitato diversi personaggi storici di rilievo. In particolare nel 1489 divenne la residenza ufficiale della Regina di Cipro Caterina Cornaro alla quale si deve il fermento culturale che in quegli anni animava la città. Il Castello ospitò uno dei più importanti umanisti del tempo, Pietro Bembo, che ambientò nel borgo la sua prima opera più importante (Gli Asolani). Resta del castello la Torre Mozza, la Torre dell’Orologio dalla quale è possibile godersi una vista a 360° sulla Pianura Trevigiana e sull’Arco Alpino, la sala delle udienze oggi sede del Museo Duse, il giardino e alcuni tratti della cinta muraria che collegava il Castello alla Rocca. Quest’ultima è stata edificata tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo sul Monte Ricco ed offre ai visitatori una vista spettacolare. Quando il clima è sereno è possibile intravedere anche la Laguna di Venezia. Vi suggeriamo di verificare però i giorni di apertura al pubblico in quanto sono in corso degli importanti lavori di ristrutturazione. Eventi culturali ed enogastronomia La proloco ed il Comune di Asolo da sempre offrono numerosi occasioni di svago e divertimento. L’agenda degli appuntamenti è davvero fitta: festival musicali, spettacoli teatrali, eventi enogastronomici etc. Spazio anche all’antiquariato con l’omonimo Mercatino che ogni seconda domenica del mese porta nelle strade del centro storico mobili, oggettistica e gioielli antichi. Particolare importanza riveste il Palio Asolano che si tiene nell’ultimo weekend di giugno. Questo evento viene organizzato ogni anno e rievoca l’arrivo in città della Regina Caterina Cornaro nel 1489. Le tradizionali bighe romane vengono trainate dalle squadre lungo un percorso di circa 2 chilometri. Su ciascuna di esse vi è una ragazza che indossa abiti d’epoca e rappresenta la Regina. A vincere è la squadra che taglia per prima l’arrivo. Dulcis in fundo l’enogastronomia. Che sia nelle stradine del centro storico o in collina è impossibile resistere alla degustazione dei numerosi prodotti locali. Oli, salumi, liquori, castagne, il famoso formaggio Morlacco, il Prosecco Asolo DOCG e ancora il gelato al sambuco solo per citarne alcuni. Una cosa è certa: ad Asolo anche il palato è in festa. https://ift.tt/2DNNIoY Cosa fare ad Asolo, borgo veneto dalle mille attrazioni Il borgo di Asolo è uno scrigno di storia, arte e cultura. Incastonato in una cornice naturale suggestiva, tra la pianura veneta ed i Colli Asolani, è stato considerato tra i borghi più belli d’Italia dal Touring Club. La bellezza disarmante dei suoi paesaggi ha ispirato il poeta Giosuè Carducci che la ribattezzò la Città dei Cento Orizzonti. Asolo è anche nota come la città delle 3 donne: la Regina Caterina Cornaro che vi stabilì in seguito al suo esilio, l’attrice Eleonora Duse che scelse la pace di Asolo per guarire dall’amore tormentato con D’Annunzio e la scrittrice Freya Stark, instancabile viaggiatrice e primo esempio di emancipazione femminile. Infine mette d’accordo diverse tipologie di turisti: gli amanti di lunghe passeggiate a contatto con la natura, gli appassionati d’arte e cultura e chi vive il viaggio come occasione per scoprire i migliori prodotti dell’enogastronomia nostrana. Per i nostri lettori una breve guida sulle attrazioni storiche e culturali che offre questo splendido borgo del Veneto amato dalle star. Una passeggiata nel cuore del borgo di Asolo L’itinerario parte dal cuore del centro storico, dalla piazza in cui sorge la Fontana Maggiore eretta nel ‘500. Punto di ritrovo degli asolani ha connessioni con altri monumenti storici rilevanti: l’Acquedotto Romano che fino a qualche tempo fa alimentava la fontana, la colonna appartenente ad un palazzo dell’antico municipio romano di Asolo ed il Leone di San Marco realizzato da Antonio Dal Zotto, scultore veneziano di fine ‘800. Si prosegue poi per la Cattedrale. Eretta nel 969 ha subito diverse modifiche nel tempo. La struttura visibile oggi risale al 1584 ad esclusione del tetto, dell’abside e dell’altare maggiore ricostruiti nel 1606. Qui si possono ammirare le pale di Lorenzo Lotto e di Jacopo Da Ponte e la fonte battesimale risalente al 1491. Presso il Museo Civico sono conservati invece reperti archeologici, dipinti di gran valore e le memorie delle tre donne di Asolo. Chiude l’itinerario il Palazzo della Ragione che custodisce il prezioso Paride di Antonio Canova ed al piano inferiore, nella Loggia del Capitano, affreschi e lapidi recuperati da antichi edifici e luoghi della città oggi completamenti dismessi o di cui non vi è più traccia. Il Castello della Regina Cornaro e la Rocca di Asolo Il Castello e la Rocca sono i simboli della città e vantano punti panoramici di estrema bellezza. Il Castello è stato edificato nel X secolo ed ha ospitato diversi personaggi storici di rilievo. In particolare nel 1489 divenne la residenza ufficiale della Regina di Cipro Caterina Cornaro alla quale si deve il fermento culturale che in quegli anni animava la città. Il Castello ospitò uno dei più importanti umanisti del tempo, Pietro Bembo, che ambientò nel borgo la sua prima opera più importante (Gli Asolani). Resta del castello la Torre Mozza, la Torre dell’Orologio dalla quale è possibile godersi una vista a 360° sulla Pianura Trevigiana e sull’Arco Alpino, la sala delle udienze oggi sede del Museo Duse, il giardino e alcuni tratti della cinta muraria che collegava il Castello alla Rocca. Quest’ultima è stata edificata tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo sul Monte Ricco ed offre ai visitatori una vista spettacolare. Quando il clima è sereno è possibile intravedere anche la Laguna di Venezia. Vi suggeriamo di verificare però i giorni di apertura al pubblico in quanto sono in corso degli importanti lavori di ristrutturazione. Eventi culturali ed enogastronomia La proloco ed il Comune di Asolo da sempre offrono numerosi occasioni di svago e divertimento. L’agenda degli appuntamenti è davvero fitta: festival musicali, spettacoli teatrali, eventi enogastronomici etc. Spazio anche all’antiquariato con l’omonimo Mercatino che ogni seconda domenica del mese porta nelle strade del centro storico mobili, oggettistica e gioielli antichi. Particolare importanza riveste il Palio Asolano che si tiene nell’ultimo weekend di giugno. Questo evento viene organizzato ogni anno e rievoca l’arrivo in città della Regina Caterina Cornaro nel 1489. Le tradizionali bighe romane vengono trainate dalle squadre lungo un percorso di circa 2 chilometri. Su ciascuna di esse vi è una ragazza che indossa abiti d’epoca e rappresenta la Regina. A vincere è la squadra che taglia per prima l’arrivo. Dulcis in fundo l’enogastronomia. Che sia nelle stradine del centro storico o in collina è impossibile resistere alla degustazione dei numerosi prodotti locali. Oli, salumi, liquori, castagne, il famoso formaggio Morlacco, il Prosecco Asolo DOCG e ancora il gelato al sambuco solo per citarne alcuni. Una cosa è certa: ad Asolo anche il palato è in festa. Asolo è uno splendido borgo medievale del Veneto famoso per le sue bellezze storico-artistiche e per le sue tradizione enogastronomiche da scoprire.
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Distillati e cioccolato, ChocoGioia e Castagner insieme per stupire
Distillati e cioccolato, ChocoGioia e Castagner insieme per stupire
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#22 e 23 febbraio#accostamenti#aromi#chocogioia#degustazione#distillati e cioccolato#eventi#grappa#grappa Castagner#meditazione#San Sperate#sardegna
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🎄🎄 #Natale in #famiglia col Generale 🎄🎄 #mousse di #castagne #meringa sbriciolata e #cioccolatafondente . #lacanonica #SaimirXhaxhaj #avvocatogourmand #foodpic #foodpicoftheday #foodphotography #foodstyling #instafood #food #foodlover #foodgram #ilovefood #degustazione #tasting #foodblog #foodblogger #italianfood (presso La Canonica)
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10. Tour gastronomico e geografia emotiva a Cividale*
Piccola e serena con meno di 12 000 abitanti, Cividale del Friuli può sembrare una cittadina poco importante, un sito remoto nell’Italia settentrionale. È, invece stata fondata da Giulio Cesare in persona e riconosciuta come la capitale del primo ducato longobardo. Cividale è anche uno dei siti del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, uno dei tesori storici e culturali più importanti di Italia e di Europa.
Mandi! Come state amici? Come vi trovate oggi? Cosa ne pensate del mio ultimo post? Avete letto l’intervista al Dottore Diego Navarria, Sindaco del comune di Carlino? Cosa ne pensate della storia e dello sviluppo dell’idioma? Avendo conosciuto un po’ il Friuli e il friulano, state pensando di provare a impararlo in futuro?
Spero proprio di sì! A coloro che mi hanno accompagnato nel corso di questa visita nell’Italia del nord, un caloroso benvenuto; grazie mille per far parte di questo piccolo spazio e scoprire con me solo alcune delle meraviglie del Friuli.
Allora, cosa ho preparato per voi questa volta? Cosa vi dirò oggi? Cosa potrei dirvi che non vi abbia già detto? Parlando di meraviglie e grandi scoperte, vorrei mostrarvi qualcosa di veramente speciale per me: Cividale come non l’avete mai vista.
Poco fa, il regista e sceneggiatore sovietico Andrej Tarkovskij disse: “In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve poter viaggiare.”
Formalismi letterari da parte (chi ha detto che solo gli uomini devono viaggiare?), questa frase capta il concetto che voglio comunicarvi: l’idea che attraversare il mondo alla scoperta di posti nuovi apre la mente, ma soprattutto (almeno nel mio caso) il cuore.
Percorrendo così, Cividale, cominciai a costruire la mia propria “geografia emotiva”, una rete unica di percorsi personali nella cittadina. Ci sono, dopotutto, centinaia di guide turistiche e libri sull’Italia (e altrettante, certamente, su Cividale). Nessuna, però, è come la mia. Raccontandovi la mia propria esperienza oltre a “immortalare”, per così dire, le mie impronte su ogni angolo della città, il mio obiettivo oggi è quello di presentarvi un mappa personale dei miei luoghi preferiti a Cividale, posti in cui ho condiviso bei momenti con gli amici che ho trovato.
Impregnata così di ricordi e respirando un’aria di gratitudine e nostalgia, mi piacerebbe, prima di partire, portarvi a fare un giro di un posto che mi ha dato tanto, al punto di cambiare ciò che sono oggi.
Detto questo, vi invito a viaggiare con me e conoscere alcuni dei miei luoghi preferiti a Cividale. Andiamo!
1. Pasticceria Cattarossi
Situata nel corso Paolino d’Aquileia 10, attraverso il Ponte del Diavolo (sul lato destro della via) e prossimo al Duomo di Santa Maria Assunta, c’è la famosa Pasticceria Cattarossi, locale tradizionale e, almeno per me, uno dei fiori all’occhiello dell’elaborazione dolciaria di Cividale. Con un’ampia varietà di prodotti tipici, come le gubane e gli strucchi (dolci tradizionali delle valli del Natisone fatti a base di pasta dolce con un ripieno di noci, uvetta, zucchero e grappa), questa pasticceria è, senza dubbio, uno dei posti da non perdere nel mio tour.
Uscendo dal Convitto un pomeriggio dopo pranzo, la prima volta che ho visitato questo locale è stata con Lesleigh.
“Claudia, vuoi qualcosa da bere? Torniamo a casa, accendiamo il bollitore e ci facciamo una bella tazza di tè, che ne dici?”, mi chiese una volta.
“Ma prima, prendiamo dei biscotti!”, risposi.
(Amici, per chi non lo sapesse ancora, prendo seriamente il cibo. Dopotutto, cos’è meglio di un bel dolce in buona compagnia?)*
Giorno dopo giorno, un biscotto alla volta, visitare questo posto è diventato una specie di rituale per me, cosa che non può mancare nei miei pomeriggi a Cividale. Dopo la partenza di Lesleigh, ho avuto la fortuna non solo di condividere questo tempo con lei, ma anche mostrarlo ai nuovi amici e membri del Convitto, come la bella Julia Pniwchuk, assistente di lingua inglese ucraina.
La mia parte preferita? Prendere le solite cose: due biscotti al cioccolato mentre parlo con Pia (proprietaria del negozio e una mia cara amica) sugli avvenimenti a Cividale:
“Questo potrebbe essere l’inverno più freddo che abbiamo vissuto qua!”, mi dissi.
“Sicuramente. L’unica cosa che mi manca dell’Australia è il sole...!”)
2. Enoteca de Feo
Ah, ricordi. Con un’ampia e straordinaria selezione di vini e prodotti tipici, il prossimo posto che vorrei mostrarvi è il ristorante Enoteca de Feo. Trovato in via Adelaide Ristori 29, davanti al l’omonimo Teatro Adelaide Ristori nel centro di Cividale, questo locale è uno dei miei preferiti. Si tratta, né più né meno che di un ristorante. Molto accogliente; un ambiente intimo curato nei minimi dettagli per il comfort dei suoi commensali e clienti. Oltre a un ottimo servizio ed un ambiente pittoresco, quest’enoteca rende onore alla tradizione gastronomica friulana con una selezione di prodotti regionali, come i salumi (gli affumicati D’Osvaldo [i prosciutti, lo speck e la pancetta], la Pitina della Val Tramontina [una polpetta di carne affumicata] e il prosciutto di San Daniele di Bagatto) ed una scelta di più di 45 formaggi nazionali ed esteri, come il Formadi Frant, il Montasio stravecchio, la latteria di Fagagna, il Blu al Ramandolo, eccetera.
Ho trovato questo posto quasi per caso, una sera dopo la cerimonia di chiusura del CFMUNESCO 2016, il 6 dicembre, mentre Natalie, Jake ed io uscivamo del teatro. Affamati come al solito (a dir la verità, alcuni dei nostri momenti migliori assieme li abbiamo passati a tavola), cercavamo un posto dove cenare. Senza il minimo sforzo, davanti a noi, in luce soffusa con un sottofondo di musica jazz, trovammo il piccolo ristorante.
Di una gentileza unica, la titolare ci ha accolto appena siamo entrati. “Volete qualcosa da bere?”, ci chiese.
In modo tale, la prima cosa che abbiamo fatto è stata assaggiare la scelta di vini (ottima carta! Jake e Natalie hanno preso un bicchiere di prosecco mentre io ho bevuto un Refosco dal peduncolo rosso Jacùss [vino rosso friulano]). Poi, per antipasto, abbiamo preso il “Frico scomposto col porro”, una perfetta combinazione di croccantezza fuori e morbidezza dentro. Per primo, ho preso un piatto stellare, chiamato “Risotto con funghi di bosco e castagne all’arancio”. Natalie ha preso i “Ravioli ripieni alla zucca con intingolo d’anatra” mentre Jake ha preso la famosa “Carbonara 2.0”, spaghetti preparato con guanciale, uova, pecorino e abbondante pepe nero.
Oltre al cibo squisito (come se non bastasse, abbiamo concluso la serata con una cheesecake ai frutti di bosco, torta al cioccolato e tiramisù [esatto, preparatevi a ingrassare a Cividale!]), il motivo per cui ho scelto questo ristorante è l’atmosfera accogliente che offre. Dopo quella volta, ho avuto il piacere di passare una serata piacevole e divertente con né più né meno che Sara (che come molti di voi sanno, è la più brava e buona professoressa al mondo!).
In occasione di una breve visita a Cividale e al Convitto, Sara ed io abbiamo deciso di andare a cena fuori. Pensando ai miei posti preferiti, l’ho portata qua per un’altra serata in amicizia ed allegria, circondate naturalmente, da buon cibo.
3. Zuckerfee
Il prossimo posto nella mia lista è Zuckerfee, una piccola pasticceria situata al 31 della Piazza Paolo Diacono, diagonale al altrettanto famoso Caffè Longobardo. Con un’ampia varietà di prodotti, questo locale offre ogni sorta di dolci: dai pasticcini, confetture e torte al caffè, succhi di frutta, infusi ed una cioccolata calda davvero eccezionale. Oltre ad un ambiente curato ed una grande attenzione ai più piccoli dettagli, il personale di Zuckerfee è molto gentile ed attento, sempre pronto a servire con un bel sorriso stampato in faccia.
Come con l’enoteca, ho trovato questa pasticceria per caso una sera in cui andavo in giro con Natalie. Chiacchierando sulla vita e gli ultimi avvenimenti a Cividale e al Convitto (in altre parole, spettegolando), Natalie ed io siamo entrate in questo locale mentre scappavamo dal freddo invernale delle strade. Avvicinandoci al bancone, è stato impossibile resistere ai piccoli biscotti davanti a noi, una vera gioia per gli occhi e per il palato.
La seconda volta che ho visitato questo locale è stata con Sara e Chiara Moreale, una buona amica che frequenta il liceo linguistico annesso al Convitto. Condividendo aneddoti della nostra esperienza a Cividale e a Brisbane, ho conosciuto Chiara mediante Sara un giovedì pomeriggio dopo il lavoro. Camminando per le strade della cittadina, abbiamo deciso di fermarci a prendere un caffè. Poi, biscotto dopo biscotto (o, nel mio caso, biscotti dopo biscotti), mi resi conto che Chiara era molto brava e perspicace, motivo per cui siamo diventate buone amiche, oltre che a fedeli clienti della pasticceria.
Ahhh, quanti bei ricordi in questo posto...!
4. Al San Daniele
Situato nel cuore di Cividale (al 8 della Piazzetta Terme Romane, nel centro storico della cittadina) è il Bar Degustazione Al San Daniele. Con un’ottima scelta di vini e rinfreschi tipici del territorio, oltre ai stuzzichini a base di Prosciutto di San Daniele (prodotto dalle aziende nel comune di San Daniele del Friuli), questo locale è più che buono; certamente, un altro dei miei preferiti.
Di prima qualità, la specialità di questo posto è il Prosciutto di San Daniele DOP (Denominazione d’Origine Protetta), prodotto con caratteristiche inimitabili che dipendono esclusivamente dall’ambiente geografico in cui sono stati originati. Prodotto esclusivamente da allevamenti nati ed allevati in Italia, il Prosciutto di San Daniele DOP è, per molti, simbolo dell’orgoglio friulano.
Sono arrivata in questo locale con Dani una sera, dopo aver fatto un giro per Cividale. Affamate, cercavamo un posto dove mangiare un boccone per cena.
“Sei mai stata qui?”, mi chiese Daniela.
Arredato in stile rustico con pochi tavoli all’interno, il posto ci ha ricevuto con un delizioso profumo. “Mandi!”, ci dissero.
Dolce e gustoso, il prosciutto si scioglieva dentro la mia bocca come una caramella. Abbiamo preso un paio di grissini con prosciutto arrotolato (fette di prosciutto arrotolate intorno ad ogni grissino) oltre ad un piatto di affettati e formaggi locali, compresa la Caciotta Caprina, la Fagagna e la Forma di Frant.
Poi, come se non bastasse, abbiamo proseguito il nostro tour gastronomico con un bicchiere di vin brûlé, bevanda calda tipica delle zone montane preparata con vino rosso e spezie aromatiche, “prodotto a chilometro zero” (prodotto venduto e consumato direttamente nella zona di produzione) ideale per degustare i sapori e gli aromi locali (sopratutto in un pomeriggio di pioggia).
5. Ristorante Trattoria ai Tre Re
L’ultimo nella mia lista è un posto molto speciale, il ristorante-trattoria ai Tre Re. Situato al 28 della Stretta San Valentino, questo locale si trova nel cuore della Cividale antica, in mezzo ad un piccolo giardino circondato da storiche mura cinquecentesche. Con un occhio attento alle preferenze e le esigenze di vari gruppi di consumatori, compresi i vegani e gli amanti della carne e del pesce, ai Tre Re offre una scelta dei migliori ingredienti locali per fare di ogni pasto un’esperienza unica, una scoperta davvero piacevole.
In occasione dell’ultimo saluto ad una persona speciale, sono arrivata in questo posto una sera di dicembre coi miei due amici e compagni di avventure, Natalie e Jake. Dopo tre mesi a Cividale, Jake tornava a casa, in Canada, il giorno seguente. Tristi, ma decisi a godere di un’ultima cena insieme, abbiamo deciso di andare in un posto carino e riservato. I nostri, dopotutto, erano rituali alimentari molto importanti!
Iniziamo il pasto con una “Torretta vegetariana con mozzarella di Bufala e Verdure” ed un “Carpaccio di filetto con colatura di alici”, piatti leggeri e saporiti che, nonostante la loro semplicità, riflettono la passione e l’originalità con cui lo chef completa ogni portata.
Dopo, passando al primo piatto, Jake ed io abbiamo preso il “Filetto ai funghi porcini con un tortino di carote e foglie di spinaci freschi saltati in padella”, un piatto davvero eccezionale. Natalie, invece, ha preso i “Ravioli fatti in casa ripieni di tartar di scampi e gamberi rossi, burrata ed emulsione di basilico su acqua di pomodoro”, un’ottima pietanza piena di colori e sapori.
Alla fine, per chiudere la splendida serata, noi tre abbiamo deciso di condividere un dolce, un delizioso e meraviglioso “Soffiato al cioccolato con cuore morbido al cioccolato e arancia e albicocche caramellate al pepe rosa”, una portata, nel caso non aveste già indovinato, piuttosto elaborata e complessa.
Cibo da parte (oltre a tanti bicchieri di Prosecco!), la particolarità di questo locale, come ho già detto, è il motivo che ci ha riunito. Come in molte altre occasioni, ci siamo divertiti un mondo quella serata. Scherzo dopo scherzo, le ore passarono senza rendercene conto.
Jake è, infatti, un bravo ragazzo. Oltre ad essere carino e generoso, lui è anche molto divertente. Come con Natalie, passare il tempo con lui implica ridere di gusto proprio mentre si perde il senso del tempo e dello spazio.
Peccato che la serata dovesse finire...!
Mostrandovi alcuni dei miei luoghi preferiti, oltre a condividere con voi la mia propria “geografia emotiva”, il mio obiettivo è stato quello di illustrarvi un mappa personale dei luoghi che ritengo speciali per il loro valoro affettivo e sentimentale. Più che un ristorante o una semplice pasticceria, questi siti fanno parte di una rete unica di percorsi personali a Cividale, cittadina che oggi considero come la mia seconda casa. Questo posto, dopotutto, mi ha dato molto; da un primo amore e grandi amici alla mia prima esperienza lavorativa.
Conseguentemente, percorrere questo luogo non si tratta di un viaggio solamente, l’idea di andare da un posto all’altro o fare una breve passeggiata. Lungi dall’essere solo un destino, oppure un semplice punto sulla cartina geografica, Cividale è, invece, diventata una terra incantevole per me; un posto dove ogni angolo e ogni pietra, anche la più piccola, ha una voce e una storia propria.
Se i muri potessero parlare, infatti, direbbero cose che non potreste mai immaginarvi; dalle pazzie e le risate di un bel gruppo di amici a qualche lacrima versata ogni volta che dovevo dire addio ad una persona speciale... La realtà è che dietro ad ogni cena, ogni biscotto ed ogni passeggiata, si nascondevano molte avventure e ricordi aspettando solo di essere scoperti e amati.
Grazie mille per essere arrivati fin qui a leggere e condividere con me questo spazio creato con molto affetto. Spero che questo post vi abbia incentivato a scoprire Cividale, oltre a scrivere la vostra propria storia al momento del vostro arrivo!
Come al solito, un caro abbraccio!
-c
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#crema alla #farina di #castagne #ricetta per 2 persone: . 2 #tuorli d'uovo . 4 cucchiai abbondanti di farina di castagne . 2 cucchiai pieni di #zucchero #grezzo . 1 cucchiaio di #zuccheroavelo #vanigliato . 2 bicchieri di #lattealtaqualità Amalgamare gli ingredienti su fuoco piccolo e basso nell'ordine come leggete sopra, facendo attenzione a setacciare tutti gli ingredienti a polvere per evitare grumi...lentamente in circa 10 minuti la crema si addenserà e potrete quindi toglierla dal fuoco e lasciarla raffreddare lentamente...e #gnamgnam buona degustazione! 😁 Luca-PasticcierePasticcione (presso Reggio Nell Emilia) https://www.instagram.com/p/CPll4dkFJir/?utm_medium=tumblr
#crema#farina#castagne#ricetta#tuorli#zucchero#grezzo#zuccheroavelo#vanigliato#lattealtaqualità#gnamgnam
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10 Ristoranti “speciali” by Pamela Pintus
Chi mi conosce sa che una delle mie passioni, oltre ai viaggi è la gastronomia. Adoro trascorrere ore sul web in cerca di ristoranti che mi facciano vivere nuove esperienze culinarie. Durante i miei viaggi adoro immergermi completamente nella cucina del luogo, testando nuovi piatti che condivido sul mio profilo Instagram.
Grazie alla sua posizione geografica il Canton Ticino ha caratteristiche molto simili alle regioni italiane del nord, soprattutto alla Lombardia, sia da un punto di vista naturalistico e paesaggistico, sia per ciò che riguarda la cucina.
In Ticino si trovano numerosi ristoranti considerati da me “speciali” in quanto sono in grado di soddisfare i palati più esigenti. Qui di seguito ne ho selezionati 10 tra i miei preferiti.
Ristorante La Chiesa
Locarno Monti
Come suggerito anche dal nome, questo ristorante è ospitato nella casa annessa alla parrocchia della Santa Trinità. I locali, naturalmente, sono stati interamente ristrutturati ed oggi offrono ai propri ospiti, non solo delle piacevoli sale interne, ma anche una splendida veranda che si affaccia direttamente sul Lago Maggiore ed un giardino curatissimo.
La cucina è ricercata e permette di gustare piatti tipici della tradizione mediterranea, rivisitati grazie anche ad influenze asiatiche. Fra le specialità presenti sul menù figurano sofisticati antipasti, ravioli fatti in casa, secondi di pesce e di carne, fra i quali la sella di capriolo con castagne, cavoli di Bruxelles, pera e mirtilli, e golosi dolci a base di prodotti locali. Il ristorante La Chiesa è la location adatta anche per una romantica cena a lume di candela.
www.lachiesa.ch
Ristorante Locanda Locarnese
Locarno
La Locanda Locarnese si trova non distante dalla principale piazza di Locarno ed è indicata per chi vuole assaporare i piatti tipici della cucina locale, preparati con passione e dedizione, utilizzando solo ingredienti del territorio.
Lo chef pone molta attenzione alla stagionalità dei prodotti, per cui il menù varia a seconda delle disponibilità. In autunno, ad esempio, la Locanda Locarnese, offre piatti a base di tartufo per gli amanti di questo prezioso tubero. Fra le specialità della casa spiccano la crema di castagne con calamaretti, i risotti, i medaglioni di cervo, il filetto d’agnello alle erbe ticinesi ed il tortino al cioccolato con salsa ai frutti della passione. Sono disponibili anche piatti per vegetariani.
www.locandalocarnese.ch
Antico Ristorante Rodolfo
Gambarogno
L’ Antico Ristorante Rodolfo a Gambarogno, è da anni un punto di riferimento importante per gli amanti della buona cucina. Da generazioni, infatti, la famiglia Ratti gestisce questo locale preparando piatti della cucina ticinese con passione e dedizione, ed un ottimo rapporto fra qualità e prezzo. L’ambiente è rustico ed informale; la sala con il camino, poi, rende l’atmosfera calda e familiare.
Nel menù spiccano piatti ricercati e curati, sia a base di pesce del lago, sia a base di carne. Particolarmente gustosi sono i maltagliati freschi al ragù di cinghiale, il filetto di capriolo con risotto al ribes ed il fritto misto di pesce del lago. le proposte gastronomiche sono varie e ricche di sapori. Una vera esperienza irrinunciabile per chi si trova nelle vicinanze di Gambarogno.
www.anticoristoranterodolfo.ch
Grotto dei Due Ponti
Giornico
La location del ristorante Grotto dei Due Ponti è già una particolarità; esso infatti si trova su una piccola isola nel Ticino e prende il nome dai due antichi ponti che uniscono questo piccolo paradiso alla terraferma. Fin dai tempi remoti qui si svilupparono botteghe artigiane e piccole fabbriche e furono costruiti mulini; oggi offre ai visitatori l’opportunità di gustare menù tipici in un ambiente tranquillo e silenzioso.
Il ristorante è raggiungibile solo a piedi, passando sul ponte romano. Particolarmente curati e specialità della casa, sono i piatti a base di selvaggina oltre ad un’ampia scelta di ricette a base di polenta. Gli ottimi formaggi tipici ed i dolci fatti in casa, completano la proposta del Grotto dei Due Ponti.
www.grotto2ponti.ch
Osteria Ronchetto
Comano
L’Osteria Ronchetto offre ai propri ospiti sale interne ed un piacevole giardino, ideale per le giornate estive. I posti a sedere sono appena 20, gli arredi sono semplici, la posateria essenziale, le tovaglie rigorosamente bianche. Niente fronzoli superflui perché qui la vera protagonista è la cucina.
Un luogo dove poter recuperare sapori perduti, grazie ai piatti preparati con prodotti selezionati con rigore. Da provare gli antipasti a base di salumi, formaggi e verdure ticinesi, le carni, i dolci ed i vini locali. Ogni giorno, poi, vengono proposti dallo chef piatti diversi.
https://it.tripadvisor.ch/Restaurant_Review-g1930559-d3222496-Reviews-Osteria_Ronchetto-Comano_Canton_of_Ticino_Swiss_Alps.html
Grotto dell'Ortiga
Manno
Il Grotto dell’Ortiga è frutto di una sapiente ristrutturazioni di antichi casali contadini, ubicati nel paese di Manno, fra le colline e le campagne ticinesi. Lo stesso nome, “Ortiga", deriva dalla forma dialettale "urtiga", che indica i campi di ortiche che circondavano queste abitazioni. Gli arredi del ristorante sono rustici, solidi ed essenziali, così come lo sono l’anima ed il carattere degli uomini che hanno sempre abitato questi territori.
La cucina è ispirata a quella tipica ticinese con ricette tradizionali, ma si ispira anche alla tradizione toscana. Il menù offre volutamente non troppi piatti, ma tutti legati alla stagionalità, quindi a base di prodotti freschissimi, in prevalenza Bio. Fra le proposte spiccano le carni di agnello, manzo, cacciagione e maiale cucinate con sapienza e maestria, i salumi ed i formaggi e la tipica ribollita toscana, nonché la pappa al pomodoro.
www.ortiga.ch
Porto Pojana
Riva San Vitale
Il Ristorante Porto Pojana ha riaperto i battenti dopo una lunga ristrutturazione, offrendo un ambiente elegante e raffinato e sale adatte anche per cerimonie ed eventi. A questo si aggiungono un lounge con scelta di pregiati distillati e spazi esterni.
La cucina è ricercata, con piatti in prevalenza a base di pesce di mare; fra le specialità spiccano fusilli integrali con coregone, gnocchetti alle vongole, pesce del giorno con varie preparazioni. Da provare il menù degustazione per un vero e proprio viaggio sensoriale, guidati dalle proposte dello chef.
https://portopojana.ch
Ristorante Arté al Lago
Lugano-Cassarate
Il ristorante Arté al Lago è stato più volte premiato e può vantare una Stella Michelin, meritata grazie alle creazioni dello Chef Frank Oerthle e il Sous Chef Diego Bertona. La location è d’eccezione: in una galleria ricca di opere d’arte che si affaccia direttamente sulle sponde del lago Ceresio, ed offre ai propri ospiti una meravigliosa vista.
Il menù è basato su piatti tipicamente mediterranei rivisitati dallo chef e dal suo staff. Si può scegliere pietanze alla carta oppure farsi guidare in questo percorso optando il menù degustazione.
Foto principale in cima: Chef Frank Oerthle, il Sous Chef Diego Bertona e la Crew
www.villacastagnola.com
The LAB Barbacoa
Comano
Si tratta di un ristorante innovativo nel menù e nel servizio. Si possono gustare piatti tipici rivisitati con un tocco esotico, come la maionese con il wasabi o vari ortaggi diffusi in Asia, in America o in Inghilterra che difficilmente si possono trovare sulle tavole italiane. È il luogo adatto per un brunch fra amici, in un ambiente curato ma essenziale, fra e tappe irrinunciabili durante un soggiorno a Lugano.
www.thelab-barbacoa.com
Chalet San Giorgio
Brusino Arsizio
Il Chalet San Giorgio a Brusino Arsizio è il mio preferito per i pizzoccheri e per la selvaggina. La sella di capriolo Baden-Baden è uno dei migliori piatti che Stefano e Ausi offrono ai propri ospiti. Per gli amanti della pizza il Chalet San Giorgio offre anche la pizza di ottima qualità. Le diverse sale sia interne che esterne hanno una splendida vista sul lago di Lugano e su Morcote.
www.chaletsangiorgio.ch
Buon appetito by Pamela
#Lugano#Lake Maggiore#Lake Lugano#Locarno-Monti#Locarno#Vira Gambarogno#Giornico#Comano#Manno#Riva San Vitale#Brusino Arsizio#Newsletter
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Ieri sera MIX Bistrò a Sesto Fiorentino, degustazione di "tendenza"... La tendenza vegetariana. Perché tendenza? Perché il mondo sta andando da quella parte o almeno ci stanno provando i più "coraggiosi', quelli che mettono la vita dell'essere vivente prima della loro gola. La linea sicuramente è già tracciata e in tanti la seguiranno, per me, probabilmente la memoria corta m'inganna, è la prima volta, forse perché rassicurato in questa serata a quattro mani, dalla presenza di Paolo Gori del (Trattoria Da Burde) che di linea ne ha tracciata già una ben definita e per chi lo conosce sa bene che è quella del piacere della gola prima di tutto. La location che mi trovo davanti è moderna e piacevolmente fa alzare gli occhi e guardarsi intorno, si respira un'aria internazionale anche se siamo in una zona un po' anonima di Sesto Fiorentino. Ma vediamo i piatti preparati a quattro mani da chef Giulia Chemeri e chef Paolo Gori: -Segato di Carciofi , radicchi e riduzione di aceto di lamponi -Ribollita e Kimchi-ribollita fermentata -Tortellacci di Patate artigianali ragù vegeteriano e funghi Shiitake arrostiti -Polpette di sedano alla pratese in salsa di pomodoro -Frittelline di Castagne con ricotta di pecora della Calvana e cioccolato fondente Menù di incontri fiorentini, di suoi classici fatti viaggiare delicatamente nel futuro. Tutto divertente, equilibrato e colori pastello delicato nei sapori. Vi sento voi "carnivori..." "Ma ti è mancata la carne"? Beh sono la persona più sbagliata per non mancarmi "la carne" , ma nella degustazione si trovano altri valori e "probabilmente" più importanti in futuro anzi, già da ieri, ho trovato sostenibilità, la ricerca per non violentare l'impatto ambientale e ridurre a zero lo scarto alimentare. È la loro "missione"....Far godere la gola sostenibilmente. Bella serata anche per la mente. Vini in abbinamento di: - Croci Tenuta Vitivinicola - Niccolò Lari - Vignaiolo - Castello di Stefanago Vini - Valentina Passalacqua Un grazie ad Amelia De Francesco per avermi fatto conoscere questa realtà. 🎯 Bistrot 💶 30 - 40 € 🚗 Via degli Olmi, 65 Sesto Fiorentino (FI) ☎️ 055 421 2376 🍷 (presso MIX Bistrò) https://www.instagram.com/p/CWGltzOqhmR/?utm_medium=tumblr
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Sapori d'autunno a S.Alessio d'Aspromonte
Sapori d’autunno a S.Alessio d’Aspromonte
Domenica 10 novembre 2019 si svolgerà la sagra Sapori d’autunno a Sant’Alessio d’Aspromonte. Qui il percorso da La Casa Reggina a Sant’Alessio d’Aspromonte.
Degustazione di prodotti tipici locali: caldarroste e preparati dolciari a base di castagne, salsicce, costolette di maiale, frittole, carne di cinghiale, pannocchie bollite, crespelle, bruschette alla calabrese con olio d’oliva e tanti…
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MARTONE: tre giorni in onore della castagna locale
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/martone-tre-giorni-in-onore-della-castagna-locale/
MARTONE: tre giorni in onore della castagna locale
MARTONE: tre giorni in onore della castagna locale
MARTONE: tre giorni in onore della castagna locale Lente Locale
R. & P.
MARTONE – E’ tutto pronto a Martone per l’edizione annuale dell’attesissima “Sagra della castagna”, che si terrà nei giorni 8, 9 e 10 novembre prossimi. Come per le passate edizioni, l’appuntamento promosso dalla locale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giorgio Imperitura, si terrà in piazza Vittorio Emanuele dove verranno allestiti vari punti di ristoro per l’assaggio delle castagne e la degustazione di prodotti tipici locali e del vino novello. Suggestiva e originale, anche quest’anno, la scenografia dentro la quale si svolgeranno le tre giornate di festa, messa in piedi dall’estro impareggiabile dell’assessore allo Spettacolo, Renzo Calvi: il visitatore potrà immergersi in un’atmosfera quasi reale, fatta di boschi, profumi di un tempo e di tanta musica popolare. L’edizione targata 2019, rispetto a quelle precedenti, presenta anche alcune novità importanti. Il programma, infatti, prevede un momento culturale che coinvolgerà alcune realtà produttive del territorio e i sindaci dell’Unione della Vallata del Torbido. Sabato con inizio alle 17,30, su iniziativa del consigliere comunale con delega all’agricoltura e all’ambiente Daniele Loccisano, è prevista la presentazione del libro “L’olio d’oliva tra storia, archeologia e scienza” di Bakhita Ranieri e Thomas Vatrano. «Sarà un momento di confronto e di approfondimento – spiega il consigliere comunale – su un prodotto di eccellenza della nostra terra, com’è l’olio di oliva». A margine della manifestazione è previsto anche una un assaggio dell’olio offerto dalla cooperativa “Nelson Mandela” di Gioiosa Ionica, presieduta da Maurizio Zavaglia, e dal ristorante “La collinetta” di Martone, di Giuseppe Trimboli. Nella giornata di domenica 10 novembre, invece, durante la serata, verranno distribuite 150 piantine di alberi di leccio e carrubo a tutti i bambini e alle loro famiglie presenti alla sagra. «Dal nostro piccolo vogliamo lanciare un messaggio – spiega il primo cittadino di Martone – di educazione civica e di speranza. E vogliamo farlo coinvolgendo i più piccoli, affinché si sentano responsabili nella costruzione di un futuro migliore, rispettoso delle regole a salvaguardia della natura»
MARTONE: tre giorni in onore della castagna locale Lente Locale
MARTONE: tre giorni in onore della castagna locale Lente Locale
R. & P. MARTONE – E’ tutto pronto a Martone per l’edizione annuale dell’attesissima “Sagra della castagna”, che si terrà nei giorni 8, 9 e 10 novembre prossimi. Come per le passate edizioni, l’appuntamento promosso dalla locale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giorgio Imperitura, si terrà in piazza Vittorio Emanuele dove verranno allestiti vari punti […]
MARTONE: tre giorni in onore della castagna locale Lente Locale
Simona Ansani
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di Stefania Mezzina
VALLE CASTELLANA – La Festa della Castagna di Leofara compie quarant’anni: il 26 e 27 ottobre si rinnova l’appuntamento autunnale nel cuore dei Monti della Laga, promosso dall’ associazione “I’Fere”, con il patrocinio del Comune di Valle Castellana. E’ stata presentata al Bim di Teramo dalla presidente Annunziata Esposito e dai componenti dell’associazione, Vincenzo Esposito, Letizia Pierascenzi e Nicola Ferrara.
Agli stand sarà possibile degustare il “vero” – come tengono a precisare gli organizzatori – marrone della Laga, caldarroste e altri prodotti tipici quali: formaggi, arrosticini, polenta, zuppa di ceci, castagne e funghi, sfritta di maiale con castagne e mele, frittelle e dolci (disponibile su prenotazione il “Menù della castagna”). Quest’anno in cucina ci sarà la brigata della rinomata Sagra del Tartufo di Campovalano, capitanata dallo chef Davide Cordoni.
La kermesse sarà l’occasione per immergersi nei colori autunnali del parco e degustare tipicità locali nel borgo di Leofara, dove saranno allestiti stand gastronomici e di piccolo artigianato (oltre ai marroni, dolci, formaggi, miele, tartufi, frutti di bosco ecc.).
Sarà possibile, inoltre, partecipare alle escursioni ai secolari castagneti della zona, con l’appuntamento “Le Castagne sul fuoco: l’ evento è gratuito e rientra nel programma del Parco “Esploratori con gusto”, in programma sia sabato, alle ore 15, che domenica, alle ore 10, 12 e 15.
IL PROGRAMMA: Sabato 26 ottobre la Festa della Castagna di Leofara ha inizio alle ore 12, con l’apertura degli stand gastronomici. Alle ore 15 visita ai castagneti e degustazione (su prenotazione), alle 16.30 swing e boogie woogie, con la “Piccola bottega dello Swing”.
Domenica 27 ottobre stand aperti dalle 9. Alle ore 9.30 ci sarà l’inaugurazione di Casa CAI Leofara, l’ex ostello della frazione affidato in gestione al CAI Val Vibrata. Alle ore 10, alle 12 e alle 15 sarà possibile nuovamente visitare i castagneti e degustare prodotti tipici a base di castagne.
Alle ore 11 spacio all’intrattenimento e musica popolare, che allieteranno tutta la giornata, e alle ore 15.30 musica con “Gli Zigà” e il gruppo goliardico “I fagiani”, fondato dal maestro Fabio Zeppilli.
Il parcheggio e il servizio d’ordine dell’evento sono assicurati in collaborazione con l’A.N.C., l’Associazione Nazionale Carabinieri. Inoltre, ci sarà a disposizione dei visitatori un servizio di bus navetta.
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