#borgo toscano
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pier-carlo-universe · 7 days ago
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Non è un paese per single - Felicia Kingsley. Recensione di Alessandria today
Amore, segreti e pettegolezzi nelle colline del Chianti
Amore, segreti e pettegolezzi nelle colline del Chianti. Non è un paese per single di Felicia Kingsley è un romanzo che mescola romanticismo, ironia e il fascino intramontabile della Toscana. Ambientato a Belvedere in Chianti, un borgo pittoresco dove l’odore del vino e dei pettegolezzi si mescolano nell’aria, il libro è una commedia romantica che esplora le dinamiche di un piccolo paese dove…
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caoticoflusso · 4 months ago
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e comunque stamattina c’ho voglia di film francese, un libro giapponese, in qualche borgo toscano.
roma è sempre bella, però
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francescosatanassi · 1 month ago
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NOME DI BATTAGLIA FALCO
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Tra le storie "dimenticate" della Resistenza locale c'è quella di Alberto Bardi, il comandante Falco che fu vice di Libero nella Brigata Romagnola, poi comandante della 1° brigata nel periodo in cui la formazione si divise in tre e di nuovo comandante in pianura della 28° Brigata. Lui e i suoi uomini furono al centro di un dibattito nato dal tragico eccidio di Fragheto, quando si scontrarono con i tedeschi sul crinale oltre il borgo. Una volta abbandonata la zona, la rappresaglia nazifascista si scatenò tra le famiglie contadine in una strage che fece molto discutere. I sopravvissuti maturarono un forte risentimento verso i partigiani, “colpevoli” di aver provocato il massacro a causa del loro passaggio. Negli stessi giorni la zona venne attraversata dal grande rastrellamento di aprile che scompaginò l’intera brigata. Per scongiurare uno scontro impari, Falco portò i suoi uomini sul versante toscano lasciandoli liberi di restare inquadrati o consegnare le armi e passare le linee. Per questo fu criticato duramente dal nuovo comando, passato da Libero a Pietro in un contesto complesso che un giorno racconterò meglio. Falco proseguì la lotta in pianura, a capo della 28° Garibaldi con la quale entrò vittorioso a Ravenna, anche se spesso la memoria collettiva associa l’operazione al comandante Bulow, che sostituì Falco soltanto dopo la liberazione della città. Dopo la guerra militò in diverse sezioni del PCI ma senza ruoli dirigenziali come i suoi vecchi compagni. Alcuni di questi maturarono su di lui un giudizio critico mai veramente chiarito, da comprendere forse dentro al contrasto tra la gestione di Libero e quella di Pietro, più che dalle sue azioni militari, che la storia ha riconosciuto come successi. Uscì un po' dalle scene e si dedicò alla pittura, parlando poco della sua militanza partigiana. Resta la testimonianza di quando negli anni ’80 tornò a Fragheto, per spiegare ai parenti delle vittime le dinamiche di quel maledetto giorno: “Gli autori della strage furono i tedeschi e i fascisti - disse - la nostra colpa fu quella di aver tardato a tornare qui per spiegarvi cosa accadde, ma noi eravamo quassù per uno scopo: combattere per voi.”
[nella foto: Falco al centro dopo la liberazione di Ravenna]
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tequilamoonrock · 2 years ago
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@imposingclaymore asked for a starter ... 〔 VITTORIO TOSCANO 〕
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The Decimated Borgo, as some of the poor souls who wandered this plane called it, wasn't quite the same as where Vittorio had grown up, yet it was familiar enough that he found himself returning to it when he could, that when he was placed there beyond his control he felt something akin to relief. Even with the destruction evident throughout the town square ( and the terrifying fact that against all odds, there was absolutely nothing beyond that ), it was the closest thing he had to a home. The only problem being the other inhabitants.
Tarhos Kovács, a companion turned adversary, was far from the face - helmet? - Vittorio wanted to see in his time wandering the fog, and yet it was the one he was greeted with. For a moment, he tensed, eyes turning steely and muscles tensing as if to break into a sprint on the spot, but he forced himself to relax upon the recollection that this was not a trial - Tarhos had no reason to kill him.
" Tarhos. " The greeting was curt, cautious, with all the forced calmness of someone trying to calm down a predator in hopes of escaping with their life.
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riccardofranchinilucca · 3 months ago
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🏔️ IL PONTE MAGGIO. LUCCA Il Ponte Maggio è un antico ponte situato nel comune di Bagni di Lucca, in Toscana, una zona nota per i suoi paesaggi pittoreschi e le sue terme naturali. Questo ponte, che attraversa il fiume Lima, rappresenta un importante esempio di architettura medievale, e risale probabilmente al periodo tra il XIII e il XIV secolo. **Storia**: Costruito per collegare i villaggi e i borghi della valle, il Ponte Maggio era una via di passaggio fondamentale per i commercianti e i pellegrini che attraversavano l'Appennino. La sua struttura ad arco in pietra riflette le tecniche costruttive dell'epoca, con un design robusto per resistere alle piene del fiume e alle difficili condizioni atmosferiche. **Significato Locale**: Nella tradizione popolare, il Ponte Maggio ha un significato importante. È spesso associato a storie e leggende del passato, simili a quelle di altri ponti medievali toscani, dove l'ingegno umano si mescola con il soprannaturale. Pur non essendo famoso come il vicino Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano, il Ponte Maggio ha mantenuto un fascino particolare per i visitatori che amano scoprire le gemme nascoste del territorio toscano. **Turismo**: Oggi, il ponte è una meta suggestiva per chi visita Bagni di Lucca, soprattutto per gli amanti del trekking e delle passeggiate nella natura. L'area circostante offre un'atmosfera tranquilla e rilassante, con sentieri che si snodano tra colline boscose, ideali per esplorare la bellezza incontaminata della Garfagnana. Il Ponte Maggio è un simbolo di resistenza e di collegamento, non solo fisico ma anche culturale, tra le diverse comunità della valle. Visitare questo luogo significa fare un salto indietro nel tempo, in un'epoca in cui la natura e l'architettura si fondevano armoniosamente. 🇬🇧 The Ponte Maggio is an ancient bridge located in the municipality of Bagni di Lucca, in Tuscany, an area known for its picturesque landscapes and natural thermal baths. This bridge, which crosses the Lima River, is an important example of medieval architecture and probably dates back to the 13th or 14th century. **History**: Built to connect villages and hamlets in the valley, Ponte Maggio was a crucial passageway for merchants and pilgrims crossing the Apennines. Its stone arch structure reflects the construction techniques of the time, designed to be robust enough to withstand the river's floods and harsh weather conditions. **Local Significance**: In popular tradition, Ponte Maggio holds significant meaning. It is often associated with stories and legends from the past, similar to those of other Tuscan medieval bridges, where human ingenuity is intertwined with the supernatural. Although not as famous as the nearby Devil's Bridge in Borgo a Mozzano, Ponte Maggio has maintained a unique charm for visitors who enjoy discovering hidden gems in the Tuscan countryside. **Tourism**: Today, the bridge is a charming destination for those visiting Bagni di Lucca, especially for hiking enthusiasts and nature lovers. The surrounding area offers a peaceful and relaxing atmosphere, with trails winding through wooded hills, perfect for exploring the unspoiled beauty of the Garfagnana region. Ponte Maggio is a symbol of resilience and connection, not only physically but also culturally, linking the various communities in the valley. Visiting this place means taking a step back in time to an era where nature and architecture harmoniously blended together.
www.facebook.com/share/p/m8MG7r5SFmuSXR1T/
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unita2org · 5 months ago
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LA DISCARICA DI PECCIOLI E' IL BORGO PIU' BELLO D'ITALIA?
Tat di Montefoscoli https://www.youtube.com/watch?v=orODq6CrRyY Peccioli, paesino della Valdera (PI), si è recentemente classificato al primo posto nel concorso nazionale di Rai Cultura come Borgo dei Borghi. “Peccioli orgoglio toscano”, ha detto il presidente della regione Eugenio Giani. Una vera assurdità, che questo breve video in soli quattro minuti smantella mostrando la tossicità del…
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cloudwine9 · 6 months ago
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VINO (CONS. BRUNELLO): IL 21 GIUGNO LA TERZA EDIZIONE DI RED MONTALCINO
VINO (CONS. BRUNELLO): IL 21 GIUGNO LA TERZA EDIZIONE DI RED MONTALCINOIN FORTEZZA SI FESTEGGIANO I PRIMI QUARANT’ANNI DELLA DENOMINAZIONE  (Montalcino – SI, 6 giugno 2024). Si declina in chiave pop l’estate del Consorzio del vino Brunello di Montalcino che venerdì 21 giugno torna ad ospitare nella Fortezza medievale del borgo toscano Red Montalcino, l’evento dedicato al Rosso della…
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jacopocioni · 7 months ago
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Ubaldino Peruzzi de' Medici
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Ubaldino Peruzzi de' Medici nasce a Firenze il 2 aprile 1822, figlio di Vincenzo Peruzzi, gonfaloniere di Firenze e di Enrichetta Torrigiani. Discendente della famiglia Peruzzi che si era imparentata con la famiglia Medici alla fine del XVIII con il matrimonio tra Bindo Simone (il nonno) e Maria Luisa de' Medici ultima erede della famiglia Medici. La casa dei Peruzzi, posizionata in Borgo dei Greci, sorge sul luogo anticamente occupato da un orto di proprietà dei Peruzzi e su alcune case edificate a loro volta sui resti dell'anfiteatro romano di Firenze. Un'altra dimora dei Peruzzi, la preferita da Ubaldino, è la villa dell'Antella sulle colline fiorentine nel Comune di Bagno a Ripoli. Gli studi per Ubaldino cominciarono nel 1828 presso una scuola privata per poi proseguire presso il collegio Cicognini di Prato. Nove anni dopo, nel 1837, il granduca concesse l'ammissione al collegio Tolomei di Siena, luogo dove studiavano i figli della nobiltà toscana. Conseguì la laurea in tre anni diventando dottore in legge nel 1840. Lo zio paterno, Simone Peruzzi, insistette molto e convince il padre di Ubaldino ad affiancarlo a lui presso Parigi dove lo zio era in affari presso il re di Francia. Ubaldino nel periodo parigino frequentò la École des mines dove conseguì un diploma in ingegneria mineraria nel maggio 1843.
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Grazie a questa formazione, al suo rientro a Firenze, diversificò i suoi investimenti in nuovi settori come quello ferroviario, assicurativo e ovviamente minerario. Nel dicembre 1847, alla morte del padre ed entusiasta delle riforme di Pio IX, si lega alla realizzazione dell'ordinamento della guardia civica meritandosi nel 1848 un pubblico ringraziamento dal Municipio Fiorentino. La sua visibilità fu accresciuta anche  dall'essere diventato, nel 1848, capo della commissione incaricata di trattare il rientro dall’Austria dei prigionieri toscani. Eletto nel 1948, nel nuovo Parlamento costituzionale sostituì come gonfaloniere il cugino Bettino Ricasoli. Se pur affetto da Vaiolo contribuì al colpo di Stato del 12 aprile 1849 e a stendere il successivo proclama con cui il Comune di Firenze assumeva i pieni poteri in nome del principe, rientrò poi nel suo ruolo di gonfaloniere.
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Si sposò, il 9 settembre 1849  con Emilia Toscanelli, nata a Pisa, e conosciuta nel salotto di Carlotta Marchesini Torrigiani. Grazie ad Emilia si istaurò a Firenze un grande salotto culturale conosciuto come il «salotto rosso» frequentato da una miriade di personaggi a partire da Edmondo De Amicis per finire con Cesare Alfieri. Mentre la moglie "creava" relazioni interpersonali il marito Ubaldino si dedica alla vita politica albergando tra i moderati; negli anni che seguirono l'Unità d'Italia si affermò nella vita politica nazionale.
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Il 27 aprile 1859 entrò nel Governo provvisorio della Toscana, dopo la definitiva partenza di Leopoldo II, dove fu nominato capo del governo provvisorio toscano. A livello nazionale divenne, nel 1860, deputato e lo rimase per dieci legislature in rappresentanza del primo collegio di Firenze. Fu Ministro dei lavori pubblici con il terzo Governo Cavour mantenendo la carica con il successivo Governo Ricasoli e poi Ministro dell'interno nel Governo Minghetti.
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Nel 1865 entrò nel Consiglio provinciale Toscano, divenne, dal 1865 al 1870, Presidente della Provincia Fiorentina per poi divenire Sindaco di Firenze per 8 anni fino al 1878. Durante la sua attività di Sindaco, nel 1876, contribuì alla fondazione del Collegio degli Architetti e Ingegneri in Firenze di cui fu nominato Presidente Onorario. Furono suoi i grandiosi progetti di espansione edilizia della città di Firenze rappresentati ed eseguiti poi dal piano Poggi. Ritiratosi a vita privata nella villa dell'Antella vi mori il 9 settembre 1891.
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Jacopo Cioni Gran Cerusico Read the full article
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bergamorisvegliata · 9 months ago
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I LUOGHI DELL'ANIMA
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I luoghi dell'anima oggi ci riportano in Toscana, in provincia di Arezzo, ad Anghiari...
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Anghiari è un piccolo borgo immerso nella splendida campagna toscana a pochi chilometri da Arezzo, nella Valtiberina Toscana. Per la sua posizione strategica Anghiari rivestì un ruolo molto importante nel Medioevo. Nella pianura appena sottostante il borgo, il 29 giugno 1440, si svolse la famosa Battaglia di Anghiari, nella quale le truppe fiorentine sconfissero quelle milanesi, permettendo così a Firenze di assumere il governo della città. Il celebre affresco della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci, andato purtroppo perduto, fu commissionato proprio per onorare questa storica vittoria. Anghiari inoltre è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, si sviluppa lungo la ripida e caratteristica "ruga" che lo attraversa rendendolo unico.
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Arrivando al paese dalla pianura, la prima cosa che appare davanti agli occhi del visitatore è il Borghetto, vale a dire il più antico insediamento medievale poi circondato da possenti mura cinquecentesche. Un altro elemento capace di catalizzare l’attenzione di ogni visitatore è l’imponente torre medievale del Campano, che con la sua maestosa mole orienta i viaggiatori quasi come un faro. Sempre nel centro storico vale poi una sosta l’antica chiesa rupestre della Badia, fondata dai monaci camaldolesi intorno all’anno 1000.
Nel centro storico si trova inoltre il Palazzo Taglieschi, sede del Museo Statale in cui sono custodite opere di pregio, tra cui una Madonna in legno policromo di Jacopo della Quercia,
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alcune terrecotte robbiane e un organo positivo da tavolo del Cinquecento ancora funzionante. Tra gli altri, sono da segnalare il Museo della Battaglia e di Anghiari, che ospitato in Palazzo Marzocco offre la possibilità di conoscere e approfondire la storia dello scontro e la vicenda artistica che ha legato Leonardo a questo luogo. Si prosegue la visita al Museo della Misericordia, che ripercorre la storia della Confraternita della Misericordia di Anghiari, grazie a documenti e oggetti molto particolari. Da non perdere inoltre il Convento e della Chiesa della Croce di Anghiari, fortemente legata alla personalità di San Francesco.
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La Valtiberina Toscana è il lembo più orientale della regione e trae il nome dal Tevere che l'attraversa in tutta la sua lunghezza, fino al confine con l'Umbria.
Nelle immediate vicinanze del paese, gli amanti della natura avranno occasione di scoprire la singolare conformazione geologica della Riserva Naturale dei Monti Rognosi; mentre chi preferisce gli scenari medievali imperdibile una visita all’antico Castello di Sorci e a Sansepolcro, borgo medievale che ha dato i natali a Piero della Francesca.
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Per chi volesse proseguire la conoscenza di questo grazioso borgo toscano, ogni informazione è reperibile al link:
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Pistoia, prende avvio "Conterranei", progetto triennale di residenza artistica a Castello di Cireglio
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Pistoia, prende avvio "Conterranei", progetto triennale di residenza artistica a Castello di Cireglio Da aprile 2024 prende avvio Conterranei, progetto triennale di residenza artistica a Castello di Cireglio, paese dell'Appennino toscano in provincia di Pistoia. La residenza, che ha come temi l'ambiente, le comunità e la convivenza, è a cura di Matteo Innocenti ed Enrico Vezzi. Gli artisti invitati per la prima edizione sono David Casini ed Eva Sauer. Il progetto, con il patrocinio del Comune di Pistoia, è vincitore del bando Fondazione Caript "Sviluppo e Cultura 2023". Il progetto Conterranei Da aprile 2024 prende avvio la residenza artistica Conterranei a Castello di Cireglio, borgo dell'Appennino toscano, in provincia di Pistoia. Ogni anno per un periodo triennale, due artisti vengono inviati in residenza per un periodo complessivo di sei settimane, per arrivare, a seguito di una ricerca sul territorio e in collaborazione con le comunità locali, alla realizzazione di opere site-specific e permanenti. I temi della residenza artistica sono l'ambiente, la creazione di comunità e la convivenza. Come riportano nel testo di presentazione i curatori Matteo Innocenti ed Enrico Vezzi: «L'ambiente in cui viviamo è una rete di delicatissimi equilibri che si sostengono a vicenda. Renderci consapevoli della natura e della sostanza delle relazioni è un tema che non possiamo ignorare: ormai da anni è posizione condivisa della scienza l'avvertimento a riguardo dell'insieme di processi, già parzialmente irreversibili, che mette a rischio le condizioni attuali di vivibilità del pianeta. Certamente uno degli aspetti rilevanti di questo macrofenomeno è il necessario ripensamento di ciò che chiamiamo "crescita". Il progetto Conterranei è un tentativo di immaginare un "ponte" tra la comunità umana, residente e non solo, e il suo ambiente circostante, un'occasione sperimentale dove verificare nuovi possibili futuri dell'abitare e della convivenza tra specie che sono sì differenti, ma che appartengono allo stesso pianeta.» Il progetto, a partire da una dimensione locale e specifica, intende interrogarsi tramite l'arte su questioni di rilevanza globale, proponendo delle visioni e delle interpretazioni ogni volta diverse. Gli artisti invitati per la prima edizione sono David Casini (Montevarchi, 1975; vive e lavora a Bologna) ed Eva Sauer (Firenze, 1973; vive e lavora tra Firenze e Dusseldorf). La residenza avviene da aprile a maggio, si svolge attraverso una fase di ricerca e di attività con le comunità territoriali, e si conclude con la presentazione delle opere nel mese di giugno. L'insieme delle opere realizzate nel corso delle tre edizioni, che resteranno in modo permanente nel territorio, verranno a costituire un nucleo di arte contemporanea con forte potenziale per il turismo culturale. Come sostiene Egidio Giani, presidente dell'Associazione Onore e Lavoro 1880: «Questa iniziativa, che nasce da subito per andare oltre la sua durata triennale, contribuirà a mettere al centro dell'attenzione la montagna pistoiese, che sempre di più è sottoposta al fenomeno dello spopolamento, e magari potrà essere replicata anche da altre comunità per creare un percorso artistico, un filo rosso che leghi ogni paese del nostro appennino sui temi dell'ambiente e della convivenza. Per la Società Onore e Lavoro 1880 Conterranei rappresenta il primo atto che proseguirà con la realizzazione di un Centro Studi per l'Arte, uno spazio che avrà come fine quello di sensibilizzare la popolazione sul tema ambientale e quello della solidarietà, temi che dovrebbero essere cari a tutti e tutti i giorni della nostra vita.» Castello di Cireglio Castello di Cireglio è un piccolo borgo che si trova alle pendici del monte Sasso di Cireglio, il grande bosco che lo circonda ne fa una delle località più caratteristiche dell'Appennino Toscano. Tappa di attraversamento della via Francigena nel corso dei secoli, nel 1852 vi nacque uno dei maggiori letterati della fine dell'Ottocento, Policarpo Petrocchi. Filologo, scrittore e saggista, Petrocchi scrisse uno dei primi dizionari della lingua italiana, il cosiddetto "Novo Dizionario", il cui scopo era quello di unificare linguisticamente tutta l'Italia, che era scarsamente alfabetizzata e divisa da numerosi dialetti. Sin dai primi anni del Novecento la piazza d'ingresso al paese accoglie una statua in memoria del letterato. Castello di Cireglio ha avuto inoltre una grande importanza strategica durante la seconda guerra mondiale, in quanto era uno dei contrafforti della Linea Gotica - linea difensiva che aveva lo scopo di ritardare l'avanzata nemica. Negli ultimi anni il paese è stato interessato da una serie di attività portate avanti dall'Associazione Onore e Lavoro 1880 (fondata proprio da Policarpo Petrocchi), volte a rivitalizzare il territorio tramite nuove progettualità, il restauro degli edifici esistenti, il recupero di sentieri e di sorgenti native.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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Presepe Monumentale 2023 a Città della Pieve
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Come ogni anno è molto atteso l’evento clou del Natale  di Città della Pieve, nel cuore dell’Umbria, che è il Presepe Monumentale del Terziere Castello, giunto alla 57a edizione, un percorso visitabile dal 25 dicembre al 7 gennaio che combina creatività e tradizione secolare del presepe umbro. Molto particolare anche il Calendario dell’Avvento Luminoso realizzato dal Terziere Casalino che, tutte le sere alle 18 e fino al  24 dicembre, vedrà nella piazzetta del pozzo le finestre luminose aprirsi e svelare la loro storia. Inoltre nei weekend sarà possibile gustare le prelibatezze del Ristoro dell’Elfo e divertirsi con il Ludobus e in Via Vittorio Veneto ci saranno come ogni anno i Mercatini di Natale a cura dell’Associazione Città della Pieve Promotion, oltre tanto intrattenimento per grandi e piccoli con spettacoli teatrali a tema, musical, laboratori e spettacoli di magia. Pur sviluppatasi dall’età medievale, Città della Pieve conobbe senz’altro la presenza umana almeno sin dall’epoca etrusca, confermata da numerosi rinvenimenti archeologici.. In epoca romana, il colle dove sorge il borgo fu noto come Monte di Apollo, per la presenza di un tempio dedicato al dio del Sole. Le prime origini della futura Città della Pieve come centro abitato risalgono, tuttavia, al VII secolo d.C., quando cadde sotto la dominazione dei Longobardi, che fortificarono il colle, posto ai confini del Ducato di Tuscia, in funzione di avvistamento della città di Perugia. Nel centro fortificato  fu realizzata una chiesa intitolata ai Santi Gervasio e Protasio, martiri assai venerati presso i Longobardi. Il piccolo castrum conobbe poi  un sensibile incremento demografico e, attorno all’anno Mille, sotto l’egida di Perugia, fu munito di una cinta muraria ed elevato a castello, assumendo il nome di Castel della Pieve. Nei decenni il borgo crebbe ulteriormente, grazie allo sviluppo dei commerci e delle attività economiche, fra cui  la produzione del laterizio e la lavorazione del ferro battuto, nonché di un tessuto assai pregiato e ricercato come il panno cremisi. Nel 1188, Castel della Pieve cadde sotto la dominazione di Perugia, che la pose a controllo del Chiugi e nel 1228, approfittando del conflitto scoppiato fra le truppe imperiali e senesi e le città di Orvieto e Perugia, il borgo si ribellò, proclamandosi libero comune sotto la protezione dell’imperatore Federico II di Svevia. Perugia nel 1250, dopo la morte di Federico II,  riprese il comando del borgo e, per evitare una nuova ribellione, il governo vietò che Castel della Pieve potesse ulteriormente espandersi perché non diventasse ancor più potente. Tra il 1448 ed il 1450, nacque a Castel della Pieve Pietro Vannucci, noto come il Perugino, fra i più celebri artisti del Rinascimento italiano, di alcune delle cui opere si sarebbe arricchita anche la sua città natia. Nel 1529 papa Clemente VII pose Castel della Pieve sotto il  controllo pontificio e, nel 1600, il castello fu elevato da papa Clemente VIII a Città, così il toponimo divenne Città di Castel della Pieve, che a breve, per e per l’eccessiva somiglianza con Città di Castello, divenne Città della Pieve. Sul finire della prima metà del XVII secolo, le ambizioni di dominio da parte di papa Urbano VIII sul Ducato di Castro condussero ad un conflitto che coinvolse anche Città della Pieve. Nel 1643 il borgo, difeso da un piccolo contingente papale comandato da Frizza Napolitano, fu espugnato dall’esercito toscano, guidato dal principe Mattias de’ Medici e dal condottiero aretino Alessandro Dal Borro. L’occupazione toscana durò oltre un anno, fino a quando Città della Pieve non tornò nel dominio pontificio. Da allora rilevanti interventi architettonici e la bonifica della Val di Chiana impressero a Città della Pieve l’aspetto odierno, nel quale, in un impianto urbanistico di origine medioevale, si sono alternati tesori rinascimentali, barocchi, manieristi, rococò e neoclassici  tutti da scoprire. Read the full article
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pier-carlo-universe · 20 days ago
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Festa della Castagna a Cetica: Sapori d’Autunno e Tradizioni Locali il 10 Novembre
Cetica celebra la Festa della Castagna con degustazioni, mercatini e spettacoli per un weekend all’insegna del gusto e delle tradizioni
Cetica celebra la Festa della Castagna con degustazioni, mercatini e spettacoli per un weekend all’insegna del gusto e delle tradizioni La Festa della Castagna di Cetica torna anche quest’anno per celebrare i profumi e i sapori dell’autunno. Domenica 10 novembre 2024, il piccolo borgo di Cetica, situato nel comune di Castel San Niccolò (AR), accoglierà visitatori e residenti per un evento…
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Con Open Fiber, Enea e Ingv, Pitigliano diventa un borgo smart
Il Comune toscano come un vero e proprio laboratorio d’innovazione a cielo apertosource
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italiaefriends · 2 years ago
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"Cortona" aprile 2023 di Riccardo Rescio
Cortona è un Borgo Toscano molto pittoresco, fortemente caratterizzato dalla sua tipica architettura medievale, fatta di antichi palazzi, vicoli stretti e acciottolati, piccole botteghe artigiane e tipiche trattorie. Un piccola, accogliente, affascinante Città posta sul rilievo montuoso tra la Valdichiana e la valle del Tevere. Cortona è stata un importantissimo centro etrusco caratterizzata da…
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amazingamiata · 4 years ago
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E quel "viso" sul #campanile #petricci #piccolo #borgo #toscano #Semproniano #Grosseto #Toscana #amiata_moments (presso Petricci, Toscana, Italy) https://www.instagram.com/p/CNgHgNnHBW8/?igshid=5i2uiv6cfbqn
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borghitoscana · 3 years ago
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🏆 Dopo un lungo ed emozionante torneo, Poppi (AR) è stato eletto "Borgo Toscano 2021/2022" superando Cortona in una combattuta finale. Poppi succede così ad Anghiari, vincitore della prima edizione 👏 🔥 Nella finale, allo scoccare delle ore 21.00, termine ultimo della sfida, sono stati espressi oltre 16.000 voti con più di 66.000 interazioni totali. Le persone raggiunte solo dal post della finale sono state oltre 200.000 👀 Speriamo che tutto il torneo sia stata l'occasione per scoprire nuovi posti da visitare nella nostra splendida Toscana ♥️ @borghitalia @casentinoofficial @visitcasentino @visittuscany @castellopoppi Seguici su TikTok: https://ift.tt/2YHn13n
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