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#mancato
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PRIMA PAGINA Il Dubbio di Oggi mercoledì, 04 settembre 2024
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medicomunicare · 10 months
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L'evoluzione della neuronfiammazione: dal suo ruolo mancato nel COVID al suo intervento ignoto nell'Alzheimer
La neuroinfiammazione che non c’è nel COVID lungo In un recente studio pubblicato su JAMA Network Open, i ricercatori hanno esaminato i marcatori di neuro-infiammazione nel liquido cerebrospinale (CSF) in individui con malattia post-coronavirus (COVID lungo) e sintomi neuropsichiatrici. Il COVID lungo rappresenta un gruppo eterogeneo di sintomi che durano mesi post-COVID-19 acuto. Alcuni…
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omarfor-orchestra · 5 months
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Questo mi sembra il minimo
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mynameis-gloria · 3 months
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La settimana appena trascorsa mi sono smarrita ed innamorata infinite volte per le vie di Palermo. Ho nascosto nella sabbia un pezzetto di cuore, così che possa tornare in quella terra gentile e colorata, ricca di bontà e golosità, i miei occhi sono rimasti immersi in quell'azzurro cristallino che era il mare e la pelle è tornata ambrata. Che spettacolo è meravigliarsi.
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janniksnr · 2 years
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🤍.
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hi-itsbonny · 8 months
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FORELLO CHE SI FA IL MANTELLO AMA PENSATI LIBERO
LE FRECCE L'ARCO E TUTTA LA FARETRA
Vai ciuri
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un-intruso-nel-mondo · 7 months
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Le persone non mi conoscono e in qualche modo cerco di provare a creare l'occasione per conoscerle. Se inizio una conversazione in chat e noto che dall'altra parte c'è curiosità reciproca, non vedo perché non parlare anche dal vivo.
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Da un anno almeno, son cambiato e nelle ultime settimane son successi eventi simili, ma proprio perché sono cambiato, non aspettatevi che io vi cerva scrivendo "allora cosa hai deciso?", perché sottone non lo sono più e non vi meritate tutta questa importanza da parte mia. Chi vuole uscire con me deve farlo perché ha piacere e non perché si sente costretta nel farmi un favore.
Buona giornata a tutti 👻
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awesomebitchyfenix · 1 month
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L’avversario era quello che è per carità, ma hanno giocato a calcio, si sono divertiti (non succedeva da un secolo e mezzo), erano sereni, NON SI SONO CHIUSI DOPO IL PRIMO GOL
È solo la prima ma mi sono divertita e non penso di essermi mai lamentata in 90 minuti
(Bonus: bravo Manu sono commossa)
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gelatinatremolante · 1 year
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Completamente sopraffatto da tutto il rosa che c'è nel trailer di Barbie e dal freddo che è tornato all'improvviso e ha fatto addirittura accendere di nuovo i termosifoni. Quale altro incredibile evento dovrei aspettarmi da questa giornata? La Juventus FC che vince di nuovo contro la squadra nerazzurra di Milano?? Impossibile.
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vpervaffanculo · 1 year
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E niente doveva morirmi il telefono proprio oggi, sommando anche tutte le altre cose ben più importanti di cui non parlo avrei bisogno urgente di un esorcista. No perditempo. Grazie e adieu 
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zibaldone-di-pensieri · 4 months
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montalbanosbaldhead · 8 months
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IL MAESTRO BEPPE VESSICCHIO??!?!
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janniksnr · 2 years
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<3
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littlevals13 · 1 year
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arreton · 6 months
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ATTACCO DI PANICO: LA MALATTIA DEL SIGNIFICANTE
Spesso sentiamo dai nostri pazienti in analisi descrivere l'attacco di panico, non solo come una situazione avvertita di morte imminente con intense e drammatiche manifestazioni somatiche (sudorazione, tachicardia, nausea ecc.), ma anche come uno stato soggettivo di perplessità, di senso di smarrimento nel mondo, di perdita acuta di senso: "chi sono?", "che sta succedendo?", "che ci faccio qui?", "che senso ha stare qui?" eccetera.
Sembra dunque che il soggetto si trovi come sorpreso da una condizione -possiamo dire- di improvvisa perdita di senso, sembra cioè non riuscire più a dare una significazione all'esperienza che sta vivendo in quel momento.
Come possiamo allora spiegarci questo fenomeno?
Personalmente ritrovo estremamente utile, per la clinica e anche per la corretta posizione dell'analista, tenere presente la questione dal punto di vista del Significante.
Se vediamo la cosa dal punto di vista strutturale, e non da quello esistenziale-fenomenologico, possiamo renderci conto -ascoltando il paziente- che quello che sta avvenendo è una battuta d'arresto della catena significante presso il soggetto.
Per qualche motivo cioè, di fronte ad una esperienza soggettiva che richiede una significazione nuova, sembra venire a mancare il significante, per come dire, "adatto": il soggetto non sembra disporre cioè in quel momento di un significante idoneo, e di conseguenza egli è attraversato dalla perdita di senso di ciò che sta vivendo in quel momento. "Che significa questo?", "Che ci faccio qui?" sono appunto gli interrogativi drammatici che testimoniano della perdita del senso, e dove vi è perdita di senso si ci ritrova acutamente esposti, nudi e senza difese, al reale, avvertito in tutta la sua angosciosa incomprensibilità e che sembra risucchiare il soggetto come in un buco nero.
Siccome, però, il significante non serve solo a simbolizzare il reale, ma anche a "significantizzare il godimento" (vedi il secondo paradigma del godimento d J. A. Miller), ecco che quando non si dispone più del significante si ci ritrova anche in preda ad un godimento che sembra andarsene per conto suo, venendo meno quella significazione fallica che può dargli un argine, e verificandosi invece una vera e propria "catastrofe del godimento".
Le manifestazioni psicosomatiche altro non sono allora che i tentativi del soggetto -non disponendo più del significante- di delocalizzare il godimento nel corpo. Come, analogamente, i tentativi di richiamarsi a ciò che è familiare, di evocare punti di riferimento noti e sicuri, o di convocare l'Altro come punto di appoggio, rappresentano i tentativi del panicato di ricucire la catena significante affinché egli possa ritrovare un effetto di senso.
L'Attacco di Panico è dunque una malattia del significante. Di quel significante che viene meno proprio quando serve.
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deathshallbenomore · 1 year
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i hate men 2 electric boogaloo
[potenziale molestia/atteggiamento molesto nei tag siete avvisatə]
#allora recap: ieri incrocio collega sconosciuto e per educazione mi presento#NON L’AVESSI MAI FATTO (poi no. è anche questo un meccanismo che ci porta ad auto incolparci per nessun motivo)#cinque minuti dopo passa in stanza da me e mi fa ‘domani avresti voglia di venire in stanza da me alle 13 per discutere il tuo lavoro?’#e io tipo ‘guarda a quell’ora io mangio ma se tanto siamo sempre tutti qui si fa presto a beccarci in giro e fare due parole o prendere#un caffè. e lui un po’ scocciato per il mio rilancio comunque fa ok ok#A QUANTO PARE OKAY UN CAZZO perche oggi visto che alle 12:59 non ero da lui è stato lui a materializzarsi davanti alla mia stanza#senza bussare si è messo lì tipo ologramma solo che abbiamo le porte trasparenti quindi vedi se c’è uno che fissa dentro e che cazzo#va beh vado ad aprire e lo faccio entrare così che ci fosse anche la mia compagna di stanza#e questo praticamente era venuto a chiedere conto del mancato ritrovo delle 13 quando comunque non c’era stata alcuna conferma#fermo restando che comunque potrebbero essere sopraggiunti anche i cazzi miei e in assenza di accordi non vengo certo a comunicartelo#beh insomma farfuglia qualcosa di poco comprensibile (ci parliamo in inglese ma il problema non è linguistico ma è che lui è molto ambiguo#e non si capisce cosa intenda veramente) e io la butto sempre sul conviviale. che comunque possiamo parlare anche qui e ora (visto che ero#nella mia stanza e non ero sola) e che alla peggio ci si becca in giro senza doversi dare un orario fisso#continuano le incomprensioni e quindi gli faccio ‘what did you have in mind scusa’ e lui ‘you’#MA PRONTO POLIZIA MA QUANTO DEVI AVERE LE SINAPSI BRUCIATE#la cosa che mi fa incazzare è che io non mi aspettavo affatto questa situazione e quindi non è che avessi la risposta pronta. ero solo#estremamente a disagio#va beh alla fine se ne è andato ma non prima di essere ripassato tre volte mentre eravamo in corridoio ad aspettare di uscire per pranzo#ora non è certo una situazione nuova mai sentita prima ed è per questo che fa incazzare#perché poi si attivano tutti quei meccanismi del cazzo#per cui tendi a sminuire perché dai non è possibile che sia successo#poi questo tizio ha un fare abbastanza ambiguo tale per cui se poi ti lamenti pari tu la pazza perche lui mica intendeva quello che hai#capito tu. ma poi veramente cosa ti fa sentire legittimato a comportarti così#hai buone intenzioni ma sei disagiato? non è un problema mio#io mi sento molestissima a invitare una ragazza per un caffè anche se ci sto gradualmente facendo conoscenza e peraltro in senso generico#che potrebbe portare anche ‘solo’ all’amicizia#e questo perché io sono stata abbastanza educata da presentarmi con un collega pensa di avere delle pretese MA QUANDO MAI#io basita veramente mi fa incazzare non solo lui ma anche la sensazione di impotenza e disarmo che si ha in questi casi#per fortuna poi c’erano le colleghe che si sono prese a cuore la situazione🥲
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