#ma parliamo di cose serie
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#ma parliamo di cose serie#torniamo alla nostra solita routine#buonasera signor Pippo <3#mi è mancato esageratamente tanto#a lei non serve alcuna seduta di armocromia è bellissimo con tutto#filip kostic#juventus
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Che dire
Avrei potuto mettere "Manuel fa un po' di ingegneria meccanica per il parallel con Tiziano Ferro poi si ritira"
#e perché proprio all'ipm di nisida dove c'è anche mimmo?#ma parliamo un attimo di cose serie incontreremo mai giacomo il compagno di cella di mimmo?#che ha il potenziale del chiattillo secondo me#<- va bene old me#comunque ci sono andati vicini entrambi nella S2#un professtag
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Andare con altre persone certo che ammazza la relazione. Se poi hai bisogno di uno con cui dividere le bollette è un'altra cosa. Ma se parliamo di storia d'amore non esiste quando si và con altre persone.
tua opinione. la coppia più solida che conosco (conosco da più di vent'anni) ha un aporoccio opposto al tuo. sono persone serie, che affrontano le cose con leggerezza e si amano da sempre
quando c'è vera complicità, tutto può succedere
capisco che non sia facile da comprendere, ma se per qualcuno funziona, perché essere così categorici?
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"sono mancati i giocatori che non hanno dato il cuore per il loro tecnico" narrazioni da libro cuore, le sviolinate all'italiana, ma finitela ma parliamo di cose serie di cose concrete in ultima analisi: di fútbol. ma basta mettere in dubbio la passione di questi giocatori
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Di cose che non si fatica a comprendere
Mi è capitato di vedere qualche puntata di Chissà chi è, il nuovo programma di Amadeus in onda sul 9. Una coppia di concorrenti deve indovinare cosa fa una serie di sconosciuti, fra cui si intrufola un personaggio famoso che - manco a farlo apposta - ha un programma proprio sul circuito televisivo cui appartiene il 9. Uno di essi ha un legame con un altro sconosciuto, e bisogna capire chi ne sia il consanguineo. A me la trasmissione non piace. Oltre a non essere originale, è pure noiosa, sempre uguale a se stessa. Il conduttore non aiuta: crede d'esser divertente, ma non lo è per nulla. Io, poi, non lo sopporto da quando ha reso ancor più inguardabile Sanremo. E sì che si è occupato di musica per anni: dovrebbe quindi intendersene. (Ma questo è un problema mio, quindi tiriamo innanzi, come si dice). Non parliamo poi dei concorrenti: macchiette nel senso deteriore del termine, caricature di se stessi. Mi sembra di aver sentito che gli ascolti non sono gran cosa. Adesso capisco perché.
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"Parliamo di cose serie: ma l'avete cambiata l'ora nel cruscotto dell'auto?
Io ancora NO 😁
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Finalmente sono un ferie.
Niente di che per l'Europa, ma qui avere più di 3 giorni di fila di festa è un miracolo di dimensioni astronomiche e di cui dovrei ringraziare tutti i kami giapponesi (anche se non se lo meritano).
Domani cerco di fare l'italiana pure io e vado al mare, anche se non ho un costume e, tra il mio odio per lo shopping e il fatto che molto probabilmente avrò una XXL giapponese, mi sa che è meglio se per una volta non compro su internet (ultimamente sta diventando il mio unico modo per non rimanere senza niente da mettere - e non sto esagerando).
Vorrei già andarmene pure da sto lavoro, ma vabbè che lo diciamo a fare. Ho fatto così tanto per trovare qualcosa che avesse orario flessibile e smartworking e invece comunque lo standard è l'ufficio. Poi ovviamente io ho avuto il grande culo di stare nel dipartimento dei visti quindi c'è sempre un via vai di passaporti immane, per cui se non ci sei tu, il lavoro va sugli altri che già hanno la loro merda da fare, già fanno gli straordinari e quindi via di senso di colpa e di responsabilità... poi uno si chiede perché questi so strani e si ammazzano di fatica: eccovelo spiegato facile facile.
Per questo motivo ultimamente sto pensando di traslocare. Ho trovato un monolocalino bellino a 10 min A PIEDI dall'ufficio (che è centralissimo) con un affitto abbordabile... peccato che qui esiste questa cosa magica chiamata "spese iniziali" per cui tu prima di entrare devi pagare tutta una serie di cose che loro faranno per te (tipo cambio chiavi di casa, pulizia generale, disinfestazione ecc) al prezzo che dicono loro pure se tu non vuoi. Peccato che ste spese iniziali ammontano a MEZZO STIPENDIO e se ti metti a pensare a tutte le cose nuove che vanno comprate (dato che qui gli appartamenti si vendono completamente vuoti e senza elettrodomestici), insomma, non lo so se voglio buttare uno stipendio così. Però dall'altra parte sto vivendo veramente male con sti viaggi continui in treno e ora con sto caldo che ammazza la voglia di vivere di chiunque... se ripenso all'anno scorso in cui non mi avevano ancora assegnato a nessun posto e sono stata tutta l'estate a casa... Madonna che culo che ho avuto e solo ora lo sto realizzando perché è veramente impossibile vivere così.
Ah poi vabbè parliamo in verità di buchi di monolocali dato che sono 20 m2 e sono pure TANTI. Ho visto annunci di appartamenti singoli di 13/15 m2 SENZA ARMADIO a prezzi che manco vi sto a dire. Poi dite la crisi abitativa a Milano e che la gente vive nei buchi a prezzi folli... che ve devo dì.
Inizialmente volevo fare un viaggio al sud per vedere delle amiche che abitano lì però poi tutte loro si sono impegnate con altre persone (perché giustamente le ferie queste sono e se non ci si muove addio) e quindi vaffanculo non sono andata da nessuna parte. Un poco me ne pento, un poco sono talmente stressata che veramente voglio solo morire sti giorni.
Poi considerando che in 1 anno sono stata a Tokyo meno di 10 volte nonostante ce l'abbia potenzialmente a 2 passi, direi che è meglio se me la comincio a girare un poco in più finalmente.
Per il resto come sto? Boh io mi sento sempre peggio. Questa non è vita, questa non è la mia vita. Però che devo fare, che posso fare? Niente posso fare. Posso solo patire, fare come quelli che non ho mai capito: fare finta che vada tutto bene, che questa sia vita; lo fanno tutti quindi lo devo fare anche io.
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la polemica delle professoresse su twitter contro leogass proprio quello che mi serviva per convincermi a lasciare quel social boh veramente la pesantezza 😶🌫️ "dimmi che vuoi fare hype senza dirmi che vuoi fare hype" solo perché pubblica tiktok con la sua canzone (come fanno praticamente tutti gli artisti) facendo riferimento alla serie cioè 1) cosa dovrebbe fare ?? la canzone è letteralmente nella colonna sonora 2) anche fosse qual è il problema ?? "eh ma perché fino a ieri metteva like ai commenti sui simuel e adesso invece parla dei mimmone" come se fossero persone reali e non coppie fake di una serie tra l'altro seguitissima cioè non è che parliamo di un prodotto di chissà quale valore ma perché su quel social nessuno prende mai le cose con leggerezza 😭 ma poi anche proprio il fatto di dare praticamente del pagliaccio ad un ragazzo che sta solo lavorando ?? certe persone dovrebbe uscire a prendere un po' d'aria ma vabb
#ma pure accusarlo di non conoscere manco la trama o di non aver mai visto mezza puntata boh ma buon per lui#non vedo dove sarebbe il problema in ogni caso#la sua canzone è nella serie e lui la sponsorizza fine#ma poi se sapessero di come passo io da i simuel ai mimmone mi ritirerebbero subito il patentino di professoressa mannaggia#pesanti pesanti pesanti#momento polemichetta#un professore
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ma parliamo di cose serie
non mi fido di chi non ama i profumi di tesori d'oriente
io in questo periodo sto in fissa con persian dream, mi sono persino comprata il bagno doccia
fatemi sapere qual è il vostro prefe
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Il tenero Ennio
Un sorriso è la cosa più potente, dopo un'onda in alto mare.
“Niente meglio di noi due” (da Mina-Fossati)
Siamo sposati da pochi anni, Osvaldo e io. A trentacinque anni suonati per entrambi abbiamo appena avuto due gemelli e la nostra casa perciò è diventata un vero campo di battaglia. Io ho dovuto lasciare il lavoro. Spero francamente di poterlo riprendere fra qualche mese, se troveremo una parvenza di equilibrio nelle nostre giornate. Il nostro vicino Ennio è un tipo molto educato, discreto: efebico, magro e anche notevolmente effeminato nei movimenti. Sebbene mai sopra le righe o esagerato. Piccolino, occhi azzurri, capelli lunghi raccolti a coda di cavallo, gentile e riservato, è arrivato qui nel condominio due anni fa. Sempre profumatissimo di una qualche fragranza dolce e secondo me decisamente femminile. Lui è il rampollo di una famiglia molto facoltosa di una cittadina vicina a Bergamo ed è qui a Roma per l’università.
Mio marito e io sospettiamo che la scelta della facoltà e della sede specifica molto lontana da casa sia dovuta anche al bisogno di staccarsi in qualche maniera da una famiglia che immaginiamo probabilmente opprimente e onnipresente, troppo invasiva nella sua vita. Egli infatti è figlio unico e decisamente differente dalla figura paterna: un ex militare che ha fatto fortuna nel campo delle forniture per costruzioni. Passa quindi molto tempo in casa. Essendo da subito in buona confidenza con lui, dall'arrivo dei gemelli ogni tanto gli chiedo di darmi una mano e lui si presta molto volentieri. So per certo ormai che non ha amici al di fuori del giro universitario: non esce quasi mai. Studia molto, dà gli esami e guarda le serie sulle piattaforme web. Perciò, da quando sono barricata in casa con le belvine, m’è venuto spontaneo invitarlo spesso, anzi direi quotidianamente, a pranzo. Tanto: cucinare per uno o per due comporta la stessa fatica. Nel suo gironzolare per casa, magari con uno dei due cuccioli in braccio, con la coda dell’occhio o passando da una stanza all’altra gli ho visto annusare a occhi chiusi il giubbotto di pelle di mio marito, poi in camera da letto, non vista l'ho sorpreso a osservare attentamente i miei trucchi, accarezzare e odorare la mia biancheria intima. A occhi chiusi, rapito.
Be’: io sono curiosa. E se mi ci metto, sono una femmina perfida e sottile. Perciò un giorno, dopo fatto il pranzo ed essere riusciti a far dormire i bimbi, di primo pomeriggio ho iniziato a chiedergli di restare ancora un po’ a farmi compagnia, chiacchierando o guardando qualche puntata di serie tv, un film. Un pomeriggio poi gli ho chiesto a bruciapelo se gli piacesse Osvaldo e lui arrossendo un po’ mi ha risposto che si, è una bella persona e un bravo marito…
"e dai: t’ho visto annusare il suo giubbotto a occhi chiusi…"
"ma… che dici, sei pazza?"
"non ti piacciono le donne?"
"si, certo che mi piacciono…" (sudava freddo!)
"smettila: con me puoi essere sincero. Allora: hai una ragazza? No. Ti piacciono gli sport prevalentemente maschili tipo il calcio, il rugby, le moto, le arti marziali, la boxe? No. Magari preferisci le cose tipo bere alcolici al pub, raccontando barzellette oscene insieme a un gruppo di rozzi figuri che puzzano di sudore? No. Poi, vedo che tra noi due parliamo sempre di case, di arredamento, di come mi sta un vestito o quale sia il miglior trucco per il mio viso, dei capelli."
"Carla senti…"
"E poi pettegoliamo soprattutto di ragazzi: te ne ho nominati diversi, residenti qui in zona, nel quartiere e ho letto con attenzione le tue espressioni facciali! Mentre faccio le prove in camera poi io sono sempre mezza nuda, ma mi sento in sicurezza, con te. E non negare: ti brillano gli occhi, quando parliamo di intimo e lingerie “frou frou”! Infine, una volta nel chinarti di scatto dalla sedia per raccogliere qualcosa, la camicia sulla schiena t’era rimasta alzata e grazie ai tuoi jeans a vita bassa ho potuto vedere che indossi il perizoma! Ho capito. Ti piacciono le ragazze ma… anche i ragazzi: sei bisessuale! E… non sei mai stato con nessuno… (silenzio per circa un minuto…)
"Si: è esattamente così, Carla!"
Rimase a occhi bassi e rosso di vergogna. Al che gli sollevai il mento, lo baciai sulla bocca brevemente e gli ordinai di venire in camera da letto…
"Dai, scemotto! Vieni che ti faccio vedere come saresti bello se facessi uscire l’altra tua parte nascosta."
Non si oppose e mi seguì, docile come un gattino. Gli asciugai le lacrime e lo rassicurai che quello sarebbe stato un nostro assoluto segreto.
Quindi lo truccai con ombretto, fard, mascara e rossetto. Poi lo feci spogliare; incidentalmente in quel frangente notai che era perfettamente depilato ovunque: ascelle, gambe e inguine. Nonché sapientemente profumato nei punti giusti: polsi, caviglie, collo, inguine e retro delle orecchie. Gli feci indossare un reggiseno prima taglia che avevo acquistato in precedenza apposta per lui. Poi un top che gli lasciasse le spalle nude, un paio di miei jeans elasticizzati strettissimi e infine un mio paio di scarpe tacco dodici. Io infatti sono alta 1,75 e porto 40 di piede, incidentalmente anche la sua taglia. Finita l’opera, guardandosi allo specchio restò a bocca aperta e per la prima volta lo vidi sorridere, con gli occhi che letteralmente gli scintillavano! Mi abbracciò e mi diede un grosso bacio sulla guancia. Stemmo sul divano ancora una buona mezz’ora, a parlare finalmente senza pregiudizi o barriere, tra noi… “donne”. Mi confessò che delle sue tendenze ambivalenti s’era da sempre dovuto vergognare, che aveva perciò cercato di reprimere le sue vere pulsioni sin dall’adolescenza e fingere una qualche spiccata mascolinità, peraltro inesistente.
Tutto per cercare di non farsi scoprire, deridere dai compagni di scuola. Per compiacere i suoi e non coprirli di vergogna… Devo dire che quando è vestito da donna, per qualche ragione a me ignota, Ennio mi attrae non poco. Con mio marito sono una donna normale; sono sua moglie, una femmina appassionata e piena d’amore per lui. Che è un maschio vero e piuttosto rude. Con questo ragazzo qui in casa con me nel suo ruolo naturale e libero da pregiudizi, viene invece a galla un mio aspetto che non avevo mai sospettato avere. In quel primo pomeriggio di “rivelazione” comunque Ennio si rivestì normalmente e tornò a casa a studiare. Ma io ormai avevo dentro di me un desiderio bruciante e urgente di sesso: quando a sera Osvaldo tornò a casa, quasi non lo feci neppure entrare e gli saltai addosso. I bimbi erano tranquilli e potetti quindi succhiarmelo e farmi scopare da lui per una ventina di minuti buoni. Poi dovetti per forza smettere di mangiarmelo, perché il poveretto… aveva una fame da lupo!!!
Nelle belle mattinate di primavera a seguire, con Ennio prendemmo anche l’abitudine di uscire una mezz’oretta prima di pranzo, per far stare un po’ i gemelli all’aria aperta nel vicino parchetto. Nell’andare in giro, ogni tanto passando davanti a qualche negozio entravo e comperavo per lui dei capi di vestiario o dei coordinati di lingerie che gli piacevano: egli mi indicava cosa lo faceva morire, qualcosa che avrebbe voluto indossare e io la comperavo per suo conto. Poi a casa sua faceva le prove e, dopo essersi accertato che per le scale non ci fosse nessuno, faceva i tre passi che separano la sua porta dalla mia e veniva a farsi ammirare. Aveva sviluppato un suo gusto. Che è molto particolare e raffinato, devo dire. Quando dopo pranzo stavamo sul divano, ci accarezzavamo teneramente e al momento del commiato ci baciavamo in bocca: questo era il massimo che mi concedeva. Poi fuggiva imbarazzatissimo. Ma io ormai volevo tutto il resto. Il fatto successe durante la trasferta di un’intera settimana di Osvaldo in Francia per un corso d’aggiornamento. Lo stesso lunedì della sua partenza, dopo pranzo chiesi a Ennio di venire la sera a cena e di rimanere per favore a dormire da me, perché tra il da fare coi gemelli e un po’ di paura nell’essere sola, avrei gradito la sua compagnia. Non ebbe nessuna esitazione.
Appena arrivò mi feci trovare vestita sexy. Lui anche era vestito e truccato da sera: era bellissimo, in abiti femminili e a suo perfetto agio, come la più sensuale delle donne. Gli dissi subito che avrei preferito molto che dormisse nel letto matrimoniale con me. Sulle prime restò spiazzato: pensava di doversi arrangiare sul divano letto, nel living. Lo rassicurai sul fatto che non l’avrei certo mangiato vivo. Rise e si rilassò. Lo rifocillai con una cenetta succulenta. Un bel po’ di vino lo sciolse parecchio. Sistemati i pargoli, guardammo solo le news in tv, poi giocammo un po’ a carte, ma francamente sia io che lui non vedevamo l’ora di "andare a dormire”. Gli dissi che ero stanca e lui annuì, dicendo che avrebbe voluto andare a letto presto anche lui. Ci struccammo insieme, chiacchierando e ridendo, complici nella marachella, per allentare la tensione. Poi ci mettemmo a letto. Del resto, anche per me era la prima volta che tradivo mio marito. Ennio indossava solo la canotta e il perizoma. Potevo chiaramente vedere che era eccitato: quel suo triangolino di stoffa striminzito non poteva fare nessun miracolo di “copertura” della sua evidente erezione. Perciò spenta la luce si girò rapidamente sul fianco dandomi le spalle.
“Buonanotte.” Penso che cercasse veramente di prendere sonno, ma inutilmente. Perché io subito mi feci vicina al suo corpo e lo abbracciai da dietro. Non disse nulla. Gli misi una mano sul fianco e lo strinsi al mio bacino. Odorava di voglia di sesso. Lo volevo da impazzire. Si accoccolò tutto contro il mio corpo profumatissimo. Feci scivolare la mano sul suo davanti, ad impugnargli l’asta e lui disse con voce tremante solo un flebile: “Carla, ma che fai?” mentre non accennava a staccarsi; si muoveva, smaniando di piacere. Mi feci coraggio e presi il comando della situazione. Sussurrai al suo orecchio:
"Adesso ti farò vedere che cosa vuole e anche che cosa sa fare una vera femmina infoiata. Dovrai imparare, perché sono le cose che ti chiederanno gli uomini e ache le donne. Va bene? Ti fidi? Questa è la tua prima volta in assoluto per te, confessa. Non è vero?"
"Carla, sai che ti adoro; anzi sarà proprio ora che ti dica che ti amo. Ti amo, ti amo e perciò fai ciò che vuoi… sono tuo. E… si: sei la mia prima volta!"
Scostai il filetto del perizoma e con il medio giocai col suo ano. Gli piaceva. Gli infilai il dito medio pian piano tutto dentro: mi agevolò, gemendo e ringraziandomi perché per la prima volta faceva sesso con un altro essere umano. E comunque con una persona che adorava. Poi lo lubrificai con della crema e passai a infilargli il mio fallo di gomma segreto che avevo preventivamente nascosto sotto il cuscino: non si scompose più di tanto. S’allargò per accoglierlo tutto, senza problemi. Gemendo di piacere mi confessò che a casa ne aveva uno anche lui, addirittura, solo… un po’ più grosso! Ridemmo. Poi tolsi le coperte e lo guidai nella posizione più giusta per ciò che avevo in mente. Piegato in due su di sé, a gambe totalmente alzate, gli leccai a lungo l’ano masturbandolo e infine gli feci abbassare le gambe e glielo presi in bocca pian piano tutto. La mia lingua giocava col suo glande, poi d’un colpo arrivavo con le labbra in fondo, sino al suo inguine e quindi lui mi entrava con l'uccello di piccole dimensioni completamente in gola. Aveva un cazzo comunque proporzionato, bello e saporito. Gemeva e mi ringraziava di continuo. Diceva che non aveva mai provato una cosa così coinvolgente. Gli feci un pompino che lo lasciò senza fiato. Sborrò tanto e io finito l’ingoio lo pulii ben bene con la lingua ovunque, coglioni turgidi inclusi. Poi, rapidamente raggiunsi la sua bocca. Lo baciai giocando con le nostre lingue al sapore di sborra e saliva. Gli ordinai di mettermi un dito nel culo, mentre ci baciavamo. Lui eseguì, pazzo d’amore per me. Poi gli guidai la testa in basso e mi feci leccare a lungo la fica.
Era impazzito. Sembrava un lupo che divorasse la sua preda dopo un digiuno di giorni. Infine gli dissi che doveva soddisfarmi, che lo volevo nella fregna e nell’ano. Titubò un po’, tremava ma infine lo guidai: entrò e iniziò a fottermi, succhiandomi il seno come un ossesso. Il suo cazzo non era comunque niente male e la natura faceva il suo corso. Mi ripeteva di continuo che mi amava. Mi ringraziava, mi diceva che mi adorava letteralmente. Mentre mi scopava gli parlai perché avevo in mente un prosieguo ancora più piccante della nostra conoscenza intima.
"Bravo, così. Si, così: mi stai facendo godere. Dimmi la verità: ora che sei dentro la donna che è sposata con quel bel pezzo d’uomo di Osvaldo, avresti problemi a restare dentro di me mentre lo prendi in culo da lui?"
"Nooo: francamente desidero il cazzo di Osvaldo da morire! Più di ogni cosa al mondo. Ma tu questo l’avevi già capito da un pezzo, no? E poi semplicemente adorerei sentirlo sborrare dentro di me! Sarebbe un sogno. Dio solo sa se e quanto mi piacerebbe…"
"Quando torna vedrò cosa posso organizzare. Sai, lui è gelosissimo e mi ha sempre detto che se mi trovasse con un altro uomo mi ucciderebbe… (si bloccò!) no, tranquillo: mi ha anche detto che invece gli piacerebbe vedermi all’opera con un’altra donna. Tantissimo. Ma tu potresti essere una bellissima sorpresa, nel nostro ménage un po’ logoro, ultimamente. Saresti il nostro giocattolo privato per il piacere. Verrai una sera a cena vestito come la bellissima donna che sai essere."
"Se mi permetti Carla, vorrei fargli un pompino iniziale, tanto per fargli capire che sono sottomesso a lui. Che non sono un suo rivale ma soltanto un vostro innocuo trastullo… mi piacerebbe tanto provare a succhiare il mio primo vero uccello, uno che finalmente non sappia di gomma. E vorrei tanto che fosse proprio il suo… adorerei sentire il suo cazzo venire nella mia bocca e ingoiarne la sborra, farlo sentire dominante su di me, essere suo docile schiavo di piacere. Deve capire che quando vorrà potrà usarmi. Sempre che tu me lo consenta…"
"Vedremo… se sarai stato bravo con me. Sai: Osvaldo è un po’ tradizionalista; probabilmente non vorrebbe farsi spompinare da te proprio davanti a sua moglie. Forse potresti prima chiedergli di accompagnarti da qualche parte in macchina da soli e poi una volta arrivati in un posto isolato e tranquillo proporti di farlo godere. Tranquillo: io te lo preparerò a dovere e gli dirò che desideri da impazzire succhiargli l’uccello. E che poi la sera stessa lui potrà fare la cosa a tre, con te che mi fotti e lui che fotte te. Vedrai, te lo cucinerò per bene."
"Mi fido solo di te, Carla…"
"L’elemento che lo farà crollare di sicuro sarà costituito dal fatto che in fatto di uomini sei vergine e quindi lui sarebbe la tua prima volta. Vedrai: Osvaldo sarà comprensivo e dolcissimo. Lo conosco bene: intimamente è una vera pasta d’uomo e adora fare del bene. In un momento di massima intimità mi ha anche confessato di essere attratto dai trans e che non avrebbe pregiudizi a inculare o farselo prendere in bocca da uno di loro che fosse dolce, gentile e bellissimo. E tu rispondi a tutti i requisiti. Adesso però datti da fare e fammi godere. Lecca e fottimi. Comportati da uomo!"
Ridemmo e ci amammo in tutti i modi fino all’una di notte. Ma le sere a seguire, sino a che Osvaldo non tornò, però lo facemmo… solo fino alle undici!!!
RDA
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💫 NETFLIX GEEKED WEEK 2024: TRAILER, ANTEPRIME E ANNUNCI ARRIVATI CON IL GRANDE EVENTO!
Clip, date, novità sul cast di Avatar e One Piece e anche qualche annuncio a sorpresa!
Un po' in ritardo, ma vi ho portato anche il riassunto della Geeked Week '24.
Il grande evento virtuale di Netflix, dedicato ai fan di animazione, videogiochi e non solo, ci ha regalato un sacco di belle novità anche quest'anno.
La kermesse si è tenuta la scorsa settimana, ma prima non sono proprio riuscito a farci un post, fra l'Aniplex Online Fest 2024, il palinsesto autunnale di Crunchyroll e alte cose, fra cui anche vari impegni, siamo arrivati al martedì dopo, scusate 😅
ONE PIECE
Parliamo subito dei nuovi membri del cast, che entrano a far parte della ciurma di Netflix per l'attesa seconda stagione di quel mezzo miracolo (in cui nessuno lecitamente credeva), che si è rivelata essere la serie live action ispirata all'epopea di Oda.
Quest'anno, a condurre lo show della Geeked Week ad Atlanta c'era Joe Manganiello e non era lì per caso. L'attore ha infatti svelato che prenderà parte alla serie nel ruolo di Mr Zero/Crocodile, per poi annunciare che Miss All Sunday a.k.a. Nico Robin avrà le fattezze di Lera Abova!
Come fisicità direi che ci siamo, quelli del casting continuano a far un buon lavoro. Parole incredibili da dire quando si parla di una serie Netflix, non ci credo neanche io.
In più è stato mostrato anche Chopper, ma solo di spalle e di sfuggita. Per i più curiosi, qua c'è anche un tour del set dietro le quinte, in compagnia di Bagy in persona, Jeff Ward.
GUNDAM: REQUIEM FOR VENGEANCE
Mostrata una clip in anteprima tratta dalla miniserie di 6 episodi diretta da Erasmus Brosdau (Origin Zero, The Lord Inquisitor: Seed of Ambition), in arrivo sulla piattaforma dal 17 ottobre.
Le animazioni facciali dei soldati saranno anche un po' rigidine, ma quando l'occhione dello Zaku si accende, il neurone di attiva all'istante!
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CASTLEVANIA: NOCTURNE
Mini teaser con al centro Alucard e Richter, che ci annuncia quando potremo vedere la seconda stagione della serie made in Powerhouse Animation Studios (Tomb Raider, Blood of Zeus), ispirata alla celebre saga di videogiochi di Konami: da gennaio 2025!
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THE WITCHER: LE SIRENE DEGLI ABISSI
Altra clip in anteprima, stavolta presa direttamente dal nuovo film d'animazione con protagonista il mitico Strigo dai capelli bianchi creato da Andrzej Sapkowski, in uscita l'11 febbraio 2025.
Lo spezzone è presentato dal grande Doug Cockle, la voce di Geralt nei videogiochi che lo hanno reso famoso al grande pubblico.
Il piccolo banter con Ranuncolo è carino, ma per sicurezza continuo a tenere incrociate le dita per un lavoro almeno con una parvenza di fedeltà al racconto originale (“Un Piccolo Sacrificio”)... con Netflix è un po' difficile, lo so.
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DEVIL MAY CRY
Rimaniamo in casa Studio Mir (Dota: Dragon’s Blood, The Witcher: Le Sirene degli Abissi) e fomentiamoci un po' con un'altra celebrità, che guarda caso non è propriamente umana, caccia mostri e ha una chioma candida: l'unico e inimitabile Dante, figlio di Sparda!
Gli 8 episodi della nuova serie tratta dalla storica saga di videogiochi targata Capcom, arriveranno in streaming da aprile 2025. We are locked and loaded, baby!
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ARCANE
Quest'anno possiamo saltare ottobre e andare direttamente a novembre, per favore? Dopo questa clip con dark Vi io non posso più aspettare!
La seconda e ultima stagione della mia personale serie tv dell'anno 2021, che ricordo essere ispirata al grande universo di League of Legends, verrà pubblicata ancora una volta in tre atti: il primo arriverà il 9 novembre, il secondo il 16 novembre e il terzo il 23 novembre.
Fortiche, continua a creare capolavori di questo calibro e la mia vita è tua! Non scherzo, questi ragazzi sembra abbiano veramente un tocco magico, che spero non perdano mai; hanno creato qualcosa di speciale e ne voglio ancora!
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CYBERPUNK
Netflix e CD Projekt Red hanno ufficialmente annunciato di star collaborando, per riportarci a Night City con un nuovo progetto di animazione!
Non si sono sbottonati sui dettagli, ma restiamo in trepidante attesa.
TOMB RAIDER: LA LEGGENDA DI LARA
Uscito anche il trailer doppiato per la serie animata che, dal 10 ottobre, porterà sui nostri schermi Lara Croft.
Chi ha familiarità con i videogiochi reboot di Crystal Dynamics (Tomb Raider, Rise of the Tomb Raider e Shadow of the Tomb Raider), riconoscerà subito la voce di Benedetta Ponticelli!
Gran bel tocco di continuità per tutti i fan, visto che la storia sarà ambientata dopo gli eventi raccontati nella trilogia della sopravvissuta, per l'appunto.
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AVATAR - LA LEGGENDA DI AANG
Sapevamo già che la seconda stagione era stata confermata, ma ora la produzione è ufficialmente iniziata. Non c'è ancora una finestra di uscita, ma nel frattempo è stato svelato un nuovo membro del cast!
A calarsi nei panni del mio adorabile gremlin della terra preferito c'è Miya Cech. Qui sotto il breve teaser che anticipa l'arrivo di Toph Beifong nella serie.
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SAKAMOTO DAYS
Si vociferava già all'annuncio della serie, ma ora è confermato: l'action family comedy, basata sul popolare manga di Yuto Suzuki, arriverà in simulcast a partire da gennaio 2025.
L'anime è diretto da Masaki Watanabe (KADO - The Right Answer, Battle Spirits) ed è una produzione TMS Entertainment (Dr. Stone, Rent-a-Girlfriend).
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HELLBOUND
La miniserie horror thriller sudcoreana, diretta da Yeon Sang-ho (Train to Busan, Kiseiju - La zona grigia), tornerà con una seconda stagione il 25 ottobre, giusto in tempo per Halloween.
Per chi non lo sapesse, l'adattamento live action si basa sull'omonimo fumetto, in due volumi, pubblicato dal regista assieme a Choi Gyu-Seok.
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MAGIC THE GATHERING
È VIVA! ESISTE ANCORA! Questa era completamente sparita dal 2019, quando al primo annuncio doveva avere alle spalle addirittura i fratelli Russo.
Non è più così, a quanto pare, visto che il rilancio parla di una nuova direzione creativa, da parte dello showrunner e produttore esecutivo Terry Matalas (Star Trek: Picard, 12 Monkeys), in compagnia di Patrick Osborne (Nimona, Winston) come regista supervisore e produttore.
Io sono un fan del gioco di carte da quando si chiamava Magic L'Adunanza, spero che Hasbro e la Wizards abbiano preparato dei bei borsoni di soldi, perché pretendo una gran serie animata e non voglio scherzi.
Il Multiverso ha un potenziale enorme ed è pieno di luoghi, personaggi e storie interessanti. Sapevamo già che avremmo cominciato con Chandra, ma dall'inconfondibile silohuette direi che nel frattempo si è ufficialmente aggiunto anche Ajani.
SPLINTER CELL: DEATHWATCH
Ubisoft ritira fuori il povero Sam Fisher per piazzarlo ovunque, meno che in un nuovo videogioco di Splinter Cell 😭
Sono passati più di 10 anni dall'ultimo e non sono riusciti neanche a fare il remake del primo iconico capitolo della saga stealth. Troppo impegnati a mungere Assassin's Creed a quanto pare...
Però, l'annuncio a sorpresa di questa serie animata mi dà un pochina di speranza. Forse. (Non troppa visto l'andazzo recente della situazione di Ubisoft)
Nel progetto sono coinvolti gli studi Sun Creature e Fost, con al comando Guillame Dousse e Félicien Colmet-Daage.
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Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì!
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Amici ma parliamo di cose serie gli episodi completi di un giorno in pretura dove li trovo? Rai play?
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Se ne guardi altre tesoro, o fai patti chiari o molli ciò che ti trattiene.
Perché tanto, si ok l'amore ne guardi una, ma parliamo di cose serie.
Rispetto mancato secondo qualunque pensiero, la scappatella mentale c'è sempre.
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Ma invece parliamo di cose serie, la sorella di Frattesi e McKennie. Me sto a sentì male ahahahahahah
é tipo la coppia piu random uscita dal generatore quest'anno 😅 proprio la massima espressione del cosi de botto senza senso
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In attesa di succose rivelazioni
Lo so. Penserete ch'io sia monotono. Ma la colpa è mia solo in parte. Dico davvero.
Parliamo di Lupin III. La quinta serie si chiude con un colpo di scena del tutto inaspettato. Si scopre infatti che quella che si credeva essere la sua vera faccia è in realtà una maschera. Io mi aspettavo che nella sesta serie si proseguisse sulla scia di questa rivelazione croccante. Invece i primi episodi parlano della sfida con un discendente di Sherlock Holmes. E di altre cose che non c'entrano un ghezzo. Per sperare in qualcosa di ghiotto, occorre aspettare fino al tredicesimo episodio. Prelude infatti a qualche ulteriore interessante rivelazione. O all'ennesima delusione. Speriamo bene.
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"Perchè tornare?" e "Il sacro vincolo".
Non è per trarne una morale qualsiasi, o per una qualche forma di ripicca, ma forse solo per sgravarmi un po' del peso di una pesante tristezza, e in qualche modo dimenticare, che racconto queste due piccole storie. Storie qualsiasi, verosimili se non vere, se non altro perchè sono sicuramente storie un po' di tutti. La prima la intitolerei "Perchè tornare?". Inizia a metà dicembre, su un altro social, un social specificamente dedicato all'ampio catalogo delle perversioni sessuali. Lei l'avevo già intravista, e mi ricordavo bene di averla conosciuta, a più riprese, anni addietro, qui su Tumblr, con tutta una serie di confidenze e intimità virtuali che non avevano mai portato a nulla di concreto. Si parlava di 5, 6 anni fa, forse anche 7: una serie di tira e molla, di scuse, di improvvisi ricominciamenti, sicchè di lei ricordavo molti dati di fatto, nome cognome indirizzi studi e molti dettagli dell'immagine del suo corpo, e anche una sorta di linguaggio che avevamo costruito, con cui condividere produzione di fluidi corporei e fantasie irrealizzabili e frustrate.
Fatto sta che mi vede anche lei, a un tratto, e mi scrive. Finge di non essere sicura, "mi sembra di riconoscerti", io vado più dritto al sodo, invece, anche perchè mi accorgo, dal suo profilo, che ora dichiara di vivere molto più vicino a dove mi trovo anche io, quindi, forse, questa potrebbe essere la volta buona, o la peggiore delle volte: comunque una volta diversa. Insiste, lei, perchè la conversazione prosegua su Telegram, e in effetti la conversazione si infittisce, torna su binari che sembrano quelli di un tempo, se non altro sembra esserci da parte sua un interesse personale, autentico, e da parte mia per varie ragioni almeno la curiosità di capire cosa potrebbe essere cambiato.
Si arriva a Natale, poi, o poco prima. Ci sono delle necessità familiari, c'è anche una moltitudine di virus che gira, fra un virus e una tombola scostumata lei sparisce, non si fa più viva. Inizia il 2024 però, ed ecco, ancora, l'ennesima volta: torna. In sostanza lei è fatta così, devo capire, ma il suo interesse per me è speciale, è diverso... Parliamo, ancora, della nostra vita, delle nostre porcherie, anche, del fatto che più che il sexting entrambi abbiamo bisogno di un contatto concreto, ancorchè non necessariamente esclusivo. Ebbene, mi dice: la sua frequentazione di quel social ha dato subito i suoi frutti, c'è un evento, in una villa esattamente a metà strada fra me e te, uno di quegli eventi in cui si va vestiti di nero, di lattice, con le pilloline blu in tasca magari, io vado con una coppia di amici, perchè non vieni anche tu? Il fatto è che io proprio non ho interesse in queste cose, dico. Il gioco come a un asilo di zozzoni, i seminari con l'espertone di turno, il mischione di odori di fumo, di fiche nude e di precum nei pantaloni di lattice....Divertiti, però, divertiti sul serio, non divertirti anzi, fatti scopare sul serio, che ne hai bisogno... Il giorno dopo quel poco che mi scrive è che è arrabbiata, e poi che ha riportato dei danni fisici, anzichè divertirsi. Cerco di capire, non riesco a capire, quasi nulla. Dice e non dice, scrive e non scrive. Si sente poco bene, eppure deve lavorare tanto. Mi preoccupo per lei, e allora sminuisce. Però poi dice di star male ancora. L'ultimo contatto è il 10 gennaio. Scrivo del mare, del tramonto, del mio cazzo e di dove dovrebbero finire le sue mutandine, e di altro ancora, una mossa un po' disperata, un tentativo di risvegliare una comunicazione qualsiasi, almeno. Risponde: che le mie parole la rendono felice, che non desidera altro se non quello che scrivo, che non desidera altro che me. Il tramonto passa in fretta, le rispondo, dopo ti butto un po' d'acqua di mare in faccia.
Ed è così, con questa frase, che tutto finisce, per l'ennesima volta.
Perchè tornare, per sparire ancora, e ancora, e ancora, e ancora, e ancora, anche dopo 5 anni dall'ultima volta che già era sparita, sempre nello stesso modo?
(Continua con la prossima puntata, "Il sacro vincolo", nel prossimo post).
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