#mafia e potere
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 21 days ago
Text
Prime Video: The Jackal - Il thriller mozzafiato sull’assassino più letale della storia. Recensione di italianewsmedia.com
L'intrigante thriller su Prime Video, “The Jackal”, racconta la storia di un assassino senza scrupoli, assoldato dalla mafia russa, e l’unico uomo che potrebbe fermarlo: un terrorista irlandese detenuto.
L’intrigante thriller su Prime Video, “The Jackal”, racconta la storia di un assassino senza scrupoli, assoldato dalla mafia russa, e l’unico uomo che potrebbe fermarlo: un terrorista irlandese detenuto. Prime Video presenta un thriller carico di suspense e adrenalina: The Jackal, un film che trascina gli spettatori in una trama complessa e incalzante. Protagonista è il temibile e letale…
0 notes
diceriadelluntore · 1 year ago
Text
Toccata e Fuga
La “repentinità dell’azione, senza alcuna insistenza nel toccamento”, da considerarsi “quasi uno sfioramento” non consente di “configurare l’intento libidinoso o di concupiscenza generalmente richiesto dalla norma penale”. Con il solito bolso uso aulico della lingua (che è per il potere il rifugio alla propria stupidità) un bidello è stato assolto dalla quinta sezione penale del Tribunale di Roma, secondo cui il palpeggiamento compiuto da quest'ultimo ad una studentessa nell’aprile del 2022 “non costituisce reato” dato che, per il tribunale, il palpeggiamento, è durato “tra i 5 e i 10 secondi”. Mi ha molto colpito questa sentenza, perchè quantifica la quantità necessaria di un’azione per essere considerata una molestia: come per esempio una suite d’albergo deve avere almeno due stanze altrimenti non può definirsi tale, qui la durata in secondi del gesto non può chiamarsi molestia. 
L’altro giorno un post di @oceanblueeurope (che taggo con il suo permesso) si lamentava del come la libertà personale di mostrarsi su Tumblr, soprattutto rispetto al proprio corpo, sia vista spesso come un esplicito invito a chiunque per soddisfare una sua concupiscenza, per dirla come gli esimi giudici. La totalità di questi chiunque sono maschi, di età variabile. Non è la sola che come post fissato in alto sulla bacheca ha questa sorta di avvertimento: non scambiate quello che mi piace fare per il fatto che mi piaccia farlo con uno qualsiasi di voi.
Sembra un concetto limpidissimo e facilissimo da capire. Ma noto che è prontamente disatteso. Tra l’altro, se una delle ragazze se ne lamenta, con tutti i buoni possibili motivi del caso, passa per stronza, nel migliore dei casi.
C’è una sostanziale differenza tra il criticare un’idea e la persona che la trasmette. In un posto come Tumblr, il non accettare una azione che non si condivide è semplicissimo, basta non seguire più il blog da cui questa idea scaturisce. D’altronde, @oceanblueeurope non chiede a nessun altro né di emularla né di fare il contrario, ha tutta la possibilità, nel limite che lei o le regole di questo posto impongono, di poterlo fare. La sua libertà di fatto non va a collidere con nessuna delle libertà altrui. 
Una delle subdole convergenze che il Web ha portato nei nostri tempi è una malcelata sessuofobia di genere: pure qui abbiamo tutti molto discusso del fatto che un capezzolo nudo, femminile ovviamente, sia censurato, un’argomentazione farabutta, storicamente errata e infamante di altri no, per il principio della libertà di espressione. Che, per un’idea totalmente anglosassone (e francamente stupidissima), può passare per parole dette o scritte ma non per rappresentazioni visive. Per cui, un paio di tette è molto più “pericoloso” che una citazione del Mein Kampf. Questo non fa altro che fissare la visione della nudità come univoca della sessualità, legata cioè alla condivisione del proprio piacere, e non come qualsiasi altro motivo (liberazione da vincoli, piena espressione di sé, momento di auto considerazione, perfino vanità, non è questo in discussione in questo mio post), che se ci pensiamo bene, è la stessa idea insita nella pornografia industriale, dove basta un sorriso per finire nudi in qualsiasi momento. 
Ogni volta che succede un femminicidio, che ricordo è un omicidio perpetrato ad una donna in quanto donna (per cui un delitto tra mafiose ha valore in quanto delitto di mafia e non di genere) si dice che è una questione di educazione. In questi giorni dove un abuso sessuale è al centro della cronaca, nel caso specifico comprendente anche altre questioni niente male (il potere politico, la delazione di genere, il passaggio tra il caso specifico e abitudini di chi, presumibilmente, ha subito un’aggressione) si parla spesso di educare i figli maschi al rispetto delle femmine. È del tutto comprensibile e necessario. Ma prima di questo, sarebbe necessario imparare ad ascoltare, o leggere nel caso che ho citato, e capire cosa chiede un’altra persona, e avere la dignità di perdere un secondo per chiedersi se è meglio essere sinceri, essere limitati e non esagerare, essere pertinenti e chiari. 
In sintesi, impariamo a rispettare gli altri, a non sentirci chiamati da spirito divino a commentare cosa fanno e come e a non pensare di vivere in un film porno.
93 notes · View notes
curiositasmundi · 6 months ago
Text
Una classe dirigente può esser tale senza avere nessuna delle caratteristiche minime per esercitare dignitosamente questo ruolo? Sicuramente ci si può trovare davanti ad una ruling class inadeguata, ma questo comporta che il Paese disgraziatamente sotto il suo potere sia condannato allo sfacelo. La giornata di ieri ha mostrato un mosaico di avvenimenti che dànno la misura effettiva della nullità – capitalistica, morale, economica, politica, culturale, ecc – di chi controlla questa sfortunata provincia dell’Impero. Andiamo con ordine, prendendo i titoli dal giornale che pretende di essere ancora “il salotto buono della borghesia italiana”. Il quale, fin da ieri mattina, ci invita a spargere lacrime simpatetiche con “il povero” Luciano Benetton, che si è accorto solo ora – 89enne, al momento di ritirarsi in dolce attesa – che il suo gruppo ha registrato perdite choc: «In pochi mesi da 13 a 100 milioni, ora il rosso sarà di 230». E’ appena il caso di ricordare che l’ex “re del maglioncino” è stato a capo di un piccolo impero economico multinazionale, “a gestione familiare”, che ha responsabilità dirette nella repressione dei Mapuche in Patagonia, nel crollo del Ponte Morandi per risparmiare sulla manutenzione (43 morti), accarezzando nel frattempo anche qualche giovane virgulto “democratico” in vena di arrampicate… Il “povero pensionato” accusa naturalmente l’ultimo amministratore delegato da lui stesso scelto con toni entusiatici, e ora se la vedranno con gli avvocati in tribunale. Secondo capitolo. “Morto nel suv con la fascetta al collo Giallo sul marito di FrancescaDonato”. L’eurodeputata un tempo leghista, quando ci istruiva in ogni talk show circa le cirtù salvifiche del neoliberismo condito con privatizzazioni e taglio delle tasse a ricchi ed imprese, nonché del complottismo novax, ha immediatamente sentenziato “Me l’hanno ucciso”. E noi stavolta – l’unica – le crediamo. Angelo Onorato, imprenditore ed ex candidato alle regionali con la Dc di Totò Cuffaro (formazione cui è approdata anche l’eurodeputata) è stato infatti trovato morto strangolato alle tre del pomeriggio dentro la sua auto, sulla parallela dell’autostrada per l’aeroporto di Palermo. Modalità e luogo dell’omicidio lasciano un portone spalancato a ogni ipotesi che riporti alla mafia (anche se I media sono molto cauti, in queste prime ore). Ma la cronaca nera politico-imprenditoriale ci continua a sottoporre i tormenti del “povero Giovanni Toti”, tuttora presidente della Regione Liguria nonostante sia agli arresti domiciliari, descritto con umana compassione dal Corrierone: “Toti, la vita ai domiciliari: l’ansia nella casa di Ameglia con la moglie convalescente e il cane Arold”. Le accuse di corruzione, le intercettazioni, i soldi di Spinelli… Tutto nelle righe dell’articolo, ma è il titolo che deve restare nella testa dei lettori, no?
Ci sarebbe da fare qualche domanda anche sulla morte del rettore dell’università Cattolica di Milano, suicida (ma non viene quasi mai ricordato, tanto meno nei titoli) e senza alcuna spiegazione apparente. Riserbo massimo, nessuna ipotesi, parce sepulto…
Si potrebbe andare avanti a lungo, ma ci sembra più interessante l’unica notizia di critica sociale vero uno degli esponenti peggiori di questa classe dirigente. A Marina di Pietrasanta, titola sempre il Corsera, “Irruzione degli attivisti al Twiga, ombrelloni piantati fra le tende dei vip: «La spiaggia è di tutti»”
Ma chi sono questi attivisti? Di chi è il Twiga?
Bisogna andare a spiluccare nelle pagine interne… E allora si viene a sapere che I primi fanno parte del coordinamento ‘Mare Libero’, che dal 2019 si battono contro la privatizzazione delle spiagge e per “restituire il mare alla collettività”. Hanno montato ombrelloni e sdraio, steso gli asciugamani tra i lettini dello stabilimento, solitamente meta di vip, calciatori e politici. E lì si sono rimasti, tra le proteste di alcuni clienti che hanno rivendicato la “proprietà privata” della spiaggia.
Mal gliene è incolto, però, visto che come spiegano i ragazzi “Piantiamo i nostri ombrelloni in questa spiaggia tornata libera perché le concessioni sono tutte scadute il 31 dicembre 2023. Lo ha deciso il Consiglio di Stato in attesa, come stabilito anche dall’Unione europea, delle gare”.
Quanto ai proprietari del Twiga, beh, sono storicamente gli stranoti Flavio Briatore e Daniela Santanché, ora ministro del turismo. Che è poi a ragione per cui ha venduto le sue quote al socio, anche se un’inchiesta de Il Domani ha verificato che continua a incassare profitti dal Twiga tramite una società creata ad hoc, la Ldd Sas, ditta creata ad aprile 2023 e controllata al 90% da Immobiliare Dani, a sua volta al 95% di Daniela Santanché.
Scatole cinesi, azzeccagarbugli da commercialisti, rapporto osè – mortiferi – con la grande criminalità organizzata, truffe pure e semplici, amministratori pubblici a busta paga…
In mano a questi stanno le nostre vite.
[...]
Una “classe dirigente” di impressionante squallore - Via
16 notes · View notes
ninocom5786 · 11 months ago
Text
Peppino Impastato era comunista e lottava non solo contro la mafia, lottava contro quel sistema di potere economico e sociale del profitto che permetteva alla mafia di ingerire nello Stato, nelle aziende, nelle banche e nella politica.
Tumblr media
27 notes · View notes
ginogirolimoni · 28 days ago
Text
Tumblr media
Da un lato la mafia, gli intrighi, gli affari, la cricca, gli amici beneficiati e quelli da beneficiare, gli affaristi, gli amici giornalisti, l’impero mediatico berlusconiano, i programmi di approfondimento, tv e giornali schierati, la faccia tosta, l’assoluta mancanza di scrupoli, il ricorso a qualsiasi slealtà e la voglia di vincere a tutti i costi altrimenti si torna ad essere nessuno.
Dall’altro, la più totale disorganizzazione, l’andare in ordine sparso, ciascuno per conto suo, più attenti a litigare con gli alleati che con i rivali, la sazietà, il tiriamo a campare, il non avere uno straccio di idea, il non riuscire a costruire nulla, ma pensare che si fa politica e opposizione accusando gli altri di ogni nequizia, non troppo severamente comunque, perché le accuse arrivano sempre dopo, quando programmi giornalistici di approfondimento o la magistratura intervengono, mai prima: l’opposizione che dovrebbe vigilare non c’è, una volta c’era il “governo ombra” ora c’è solo l’ombra e l’ombra governo, sotto la quale si ratificano i peggiori affari e le alleanze più scellerate.
Poi c’è il popolo assuefatto a qualsiasi ignominia, a qualsiasi abominio, che da tempo non va più neanche a votare come se la cosa non lo riguardasse, come se avesse capito che l’uno o l’altro tanto non cambia niente, e spesso ha ragione, perché sugli yacht degli imprenditori ci sono saliti tutti, oppure che inizia a pensare che la corruzione, l’abuso d’ufficio, il politico che fa quello che gli pare, sia persino giusto e porterà benefici a tutti, altro che legalità.
Poi c’é Renzi, che è meglio perderlo che trovarlo e, anche se col suo piccolo contributo, poteva (forse) essere determinante perché vincesse il CSX, sarebbe costato molto di più poi governare insieme a lui, dal momento che rottama tutto ciò che tocca, è infido più con gli amici che con i rivali, è opportunista, tende a ricavare tutto il possibile da ogni situazione e tende ad allargarsi, è senza scrupoli, e alla fine finisce per rottamare anche se stesso.
Sarà stato a guardare e a gufare, godendosi ogni momento della sciagurata lite, in cui sono volati gli stracci, a ridosso del voto, fra il leader del M5S e il suo fondatore, proprio nella regione di quest’ultimo e proprio quando il termine “onestà” avrebbe dovuto prevalere su tutto, visto che i traffici in regione continueranno alterati come prima. E torneremo a vedere i faccioni da galera di gente condannata per corruzione, concussione, turbativa d’asta e chissà quale altra scelleratezza, che torneranno a tirare le fila del potere e cancelleranno quel poco di bellezza che ancora resiste al cemento. 
Poteva il prode Orlando vincere le elezioni il Liguria?
3 notes · View notes
falcemartello · 2 years ago
Text
Wow! (Considerazioni multitasking.)
- di Nestor Halak
Gli americani sono riusciti a vendere il genocidio degli indiani per l’epopea del buon vecchio West, il bombardamento atomico di civili per un atto umanitario, l’occupazione militare dell’Italia per la “liberazione” dell’Italia, la mafia di New York per una storia di eroi romantici. Nulla di tutto ciò discredita mai il sistema nel suo complesso, che rimane infinitamente buono e giusto, protetto com’è dai sacri principi della “costituzione”, il problema è solo che alcuni essere umani nascono intrinsecamente cattivi e vanno eliminati. Tutta qui la filosofia di Hollywood. Se qualcosa di vagamente simile succede in qualsiasi altra nazione (eccezion fatta per i fratelli Anglo), la descrizione che ne fa Hollywood muta immediatamente nella condanna senza appello del sistema di potere di quello stato, del suo sistema sociale e persino della popolazione arretrata e, tra noi possiamo dircelo, anche razzialmente  inferiore. Sono persino riusciti ad imporre in tutto il mondo una bevanda fatta d’acqua zuccherata colorata col caramello, un poco come hanno fatto i francesi col vino. Solo che i francesi si sono inventati qualità metafisiche vendendo a prezzi astronomici qualcosa di molto comune che nessuno sa veramente distinguere, mentre gli americani  hanno incartato con un sogno un prodotto di nessun valore. Negli Stati Uniti può essere tranquillamente assassinato il presidente, poco dopo il capo dell’opposizione, un paio di leader dei movimenti per la liberazione dei negri, ma la colpa non sarà mai del sistema marcio e corrotto come avverrebbe se gli stessi fatti accadessero in qualsiasi altro posto al mondo, ma sempre per la follia criminale di un singolo, cattivo per nascita, sfuggito al sistema e al controllo delle anche troppo bonarie forze dell’ordine.  Ogni volta si ripete lo stesso cliché ed ogni volta chiunque solleva dubbi è etichettato come complottista. Immaginatevi se in Cina qualcuno uccidesse Xi e due giorni dopo l’assassino venisse a sua volta ucciso in diretta televisiva mentre è nelle mani della polizia. Se i cinesi sostenessero che sia il primo che il secondo assassino sono solo dei pazzi criminali che hanno agito da soli, senza complici e per motivazioni personali qualche giornale main stream ci crederebbe o fingerebbe di crederci anche solo per un secondo?  O le “teorie del complotto” non sarebbero tali ma diventerebbero la verità sacrosanta al di la delle “menzogne del regime tirannico e corrotto”? [...] Siamo rimasti solo noi, pochi increduli, che oramai l’inganno lo fiutano quasi per istinto, automaticamente, senza nemmeno  pensarci, così come si guida una macchina. I più si bevono le allerta colorate  con gli occhi incollati agli schermi ed esclamano "uao"!
46 notes · View notes
fridagentileschi · 1 year ago
Text
Tumblr media
27 agosto 1770.
Nasce Georg Wilhelm Friedrich Hegel, la disgrazia del pensiero moderno, il pensatore all'origine del determinismo e dello Stato etico. Si nota una certa ottusità teutonica in quel suo storicismo per cui si pensa di poter determinare la Storia, come se l'animo umano fosse un orologio. Non vi è nulla di più imprevedibile della Storia: i Greci che respingono l'Impero Persiano, l'affermarsi a livello mondiale di fenomeni all'inizio ultramarginali e periferici come Cristianesimo e Islam, la resistenza del piccolo popolo ebraico a ogni persecuzione, la rivoluzione francese...tutti fenomeni imprevedibili. Ma la brutta abitudine di fare i futurologi (poi smentiti) arriva da Hegel.
E poi l'orrendo concetto di Stato etico. Da Hegel derivano tutti gli statalismi e i totalitarismi novecenteschi, da quelli di sinistra (Marx era un hegeliano, per questo fu una sciagura) a quelli di destra (il povero Nietzsche va scagionato: per lui lo Stato era, giustamente, un "freddo mostro").
Chi fa politica ha pulsioni criminali e lo Stato è una megacosca mafiosa o, per dirla con Sant'Agostino, una "banda di ladri" che dà ai "cittadini" la stessa protezione (in cambio del pizzo) che può dare un padrino della malavita
Solo che quantomeno la mafia non ti impone un'ideologia. Da Hegel parte la pericolosa idea che la megacosca mafiosa chiamata Stato ti debba educare, ti debba imporre cosa pensare e come pensare.
Schopenhauer definiva Hegel "il gran ciarlatano", il nuovo sofista che aveva prostituito la filosofia mettendola al servizio dello Stato.
Aveva ragione.
(A. Sartori)
25 notes · View notes
ilpianistasultetto · 2 years ago
Text
Il problema dell'Italia è che la maggioranza degli imprenditori non sanno fare gli imprenditori, vogliono solo ammucchiar milioni e quando questi non arrivano si pretendono quei soldi dallo Stato altrimenti licenziano, o evadono le tasse, o sfruttano la manodopera, altro non sanno fare. I giornalisti non sanno fare i giornalisti, e vogliono i soldi dello Stato, altrimenti i giornali già sarebbero morti da un pezzo. I sindacalisti non sanno fare i sindacalisti, e vanno a braccetto con gli imprenditori per piccoli favori personali, o fottono gli iscritti aumentandosi gli stipendi.
I diirigenti statali non sanno fare i dirigenti, vengono premiati lo stesso, e poi ti chiedi: ma i furbetti del cartellino chi cazzo li controllava?
Le banche non sanno fare le banche, e nessuno le controlla.
I politici, non sono politici ma arraffatori, tranne qualche anima buona, tutti vogliono i vitalizi e il finanziamento pubblico della politica, ancora soldi dallo Stato.
I concessionari di Stato, pensano solo ai loro cazzi a discapito della sicurezza e della trasparenza, conta solo il profitto e il Ponte Morandi è un mausoleo che ancora non vede giustizia.
la magistratura si autoassolve ogni volta che sbaglia;
gli avvocati sono troppi, come i processi, e chi più imbroglia porta la pagnotta a casa;
la camorra, la mafia e la 'ndrangheta, sguazzano alla grande con un attivo di miliardi di euro; e in tutto questo, chi sono il vero problema, la preoccupazione primaria del trio Meloni-Salvini- Berlusconi?
I poveri! Quelli che vorrebbero tenere quel piccolo sussidio che ora ricevono con il RDC e quelli che, lavorando, vorrebbero un salario decente per poter vivere..
Ma andate a fare in culo!
@ilpianistasultetto
69 notes · View notes
marcoleopa · 1 year ago
Text
19 07 23
Corte d’Appello di Caltanissetta, sentenza sul depistaggio del 12 luglio 2022: «il più grande depistaggio della storia d’Italia», «partecipazione morale e materiale di altri soggetti (diversi da Cosa nostra)». E c’erano anche «gruppi di potere interessati all’eliminazione» del magistrato». «Tra amnesia generalizzate di molti soggetti appartenenti alle istituzioni (...) e dichiarazioni testimoniali palesemente smentite da risultanze oggettive e da inspiegabili incongruenze logiche, l’accertamento istruttorio sconta gli inevitabili limiti derivanti dal velo di reticenza cucito da diverse fonti dichiarative»
Salvatore Borsellino: «Non vogliamo che ci siano avvoltoi in via D’Amelio, ipocriti che portino corone e onori fasulli, ho promesso che non avrei più permesso simboli di morte laddove c’è l’Albero della pace voluto da mia madre e dove intendo realizzare un Giardino della pace». «Le sue esternazioni (Min.Nordio), al di là del loro esito, hanno mostrato la volontà di demolire la legislazione pensata da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per dare gli strumenti necessari a combattere la criminalità organizzata. E se avrò modo di incontrare il premier Meloni - aggiunge - le vorrei chiedere come si concilia il suo entrare in politica dopo la strage di via D’Amelio e la morte di Paolo Borsellino e le esternazioni di un suo ministro che promette di smantellare la legislazione antimafia attaccando proprio l’articolo del concorso esterno in associazione mafiosa eliminando il quale la quasi totalità dei processi per mafia verrebbero ad essere annullati. Io da Giorgia Meloni non mi aspetto parole ma fatti. Lo censuri o lo faccia uscire dal governo come si merita». «Questa volta non ci saranno problemi: sarò io ad accogliere i giovani del corteo delle associazioni e insieme entreremo in via D’Amelio. Forse all’albero Falcone è mancato questo».«L’antimafia non si è spaccata oggi, le varie organizzazioni non hanno lavorato all’unisono anche perché si occupano di cose diverse. Libera di beni confiscati, le Agende rosse di giustizia e verità. Purtroppo quello che mi ha addolorato in questo ultimo anniversario è chi ha trovato la maniera di attaccare i movimento delle Agende rosse, predicando che non ci siano divisioni»
21 notes · View notes
rideretremando · 1 year ago
Text
Tutti in ginocchio
Anche nelle reti televisive non appartenenti a lui, il santino è pronto. Il Monumento, anche per le doti personali, per la simpatia (la politica è intrattenimento), anche per il lato umano (ci aspettiamo che i politici siano diavoli bavosi), è pronto a superare la grandezza del Duomo di Milano. Imminenti i paragoni con Aldo Moro e De Gasperi. Tutti in ginocchio in una messa cantata per dimenticare la storia. Una corsa ad esprimere cordoglio per un uomo che ha conquistato la televisione per poter conquistare le coscienze ed il senso della realtà. Mussolini si rese conto che avrebbe dovuto fare il Concordato con la Chiesa cattolica per consolidare il suo consenso; oggi, per lo stesso scopo, bisogna acquistare una società di calcio, spendere tantissimo e farla vincere. Se trionfi nel campo della vera religione di massa, il calcio, in politica tutto è in discesa. In un mondo semplificato dalla logica sportiva dei meritevoli e degli sfigati, dei vincenti e dei servi, non c’è piacere migliore del baciare i piedi di chi ha denaro, potere e forza mediatica. Il Padrone potrà anche aver dato un contributo decisivo alla crisi profondissima sul piano economico (esplosione del debito pubblico, crescita zero, natalità zero, aumento dell’emigrazione, salari più bassi d’Europa), sul piano culturale (falsificazione del liberalismo, volgarizzazione della televisione, pornografizzazione delle donne, delegittimazione della scuola e della cultura), sul piano morale (evasione fiscale, prostituzione a livello pubblico, corruzione, rapporti opachi con la mafia), sul piano della legalità (condanna definitiva per frode fiscale e cacciata dal Senato nel 2013, decenni passati a parlare dei suoi processi, risolti con fughe, leggi ad personam ed insulti ai magistrati, definiti “malati mentali), politico (attacco a tutti i poteri terzi in pieno malinteso della democrazia, l’amicizia con i dittatori, l’avallo della guerra in Iraq e della repressione di Genova 2001, alleanze con fascisti e razzisti) potrà aver fatto tutto questo, ma innanzitutto dobbiamo nascondere il servilismo e l’assenza di libertà critica dietro l’ovvia pietà per un anziano che muore. Anche questa indulgenza è il tripudio del berlusconismo, una sintesi di perdonismo immorale, plutocrazia anticristiana, cortigianeria e fascino per il potere, sempre lo stesso della tradizione della penisola, atavico, popolare, sempre concesso dal basso della plebe verso l’alto di vescovi e re, papi e sovrani, mafiosi e piazzisti mediatici.
25 notes · View notes
pier-carlo-universe · 23 days ago
Text
Recensione di “Il cliente di riguardo” di Giampaolo Simi: Un Thriller Intrigante tra Verità, Sospetti e Vendetta, di Pier Carlo Lava
Dario Corbo torna in azione in un romanzo che esplora i legami familiari, i segreti e le bugie in un gioco pericoloso di verità nascoste.
Dario Corbo torna in azione in un romanzo che esplora i legami familiari, i segreti e le bugie in un gioco pericoloso di verità nascoste. Nel suo nuovo romanzo, “Il cliente di riguardo”, Giampaolo Simi ci riporta nell’intricato mondo di Dario Corbo, ex giornalista e investigatore atipico, in un thriller che mescola abilmente suspense, introspezione psicologica e critica sociale. Dario, ormai…
0 notes
verita-lapalissiana · 5 months ago
Text
Coccodrillo di Caimano
di Marco Travaglio
Non entrerò mai in politica. Scendo in campo. Il Paese che amo. Un nuovo miracolo italiano. L'Italia come il Milan. Basta ladri di Stato. L'amico Craxi. L'amico Gelli. L'amico Dell'Utri. L'amico Mangano. L'amico Previti. L'amico Squillante. L'amico Metta. Il lodo Mondadori. La rivoluzione liberale. L'uomo del fare. La villa fregata all'orfana. Da giovane ero anch'io donnino di casa. Mamma Rosa. Il mausoleo di Arcore. Il Polo delle Libertà. Voglio Di Pietro ministro degli Interni. Il decreto Biondi. Giuro sulla testa dei miei figli. Mai pagato tangenti. Milano negli anni 70 era un calvario, dovevi far passare la pratica da un ufficio all'altro con l'assegno in bocca. Vendo le mie tv. Lasciatemi lavorare. Sono l'unto del Signore. Mai detto che sono l'Unto del Signore. Cribbio. Mi consenta. Il ribaltone. Dini e Scalfaro comunisti. Prodi utile idiota dei comunisti. D'Alema comunista. L'amico Massimo. La Bicamerale. La Costituzione comunista. Le toghe rosse. La Casa delle Libertà. Chi vota a sinistra è coglione. Le mie tv hanno una linea editoriale autonoma all'85%. I miei giornalisti sono tutti di sinistra. Fede è un eroe. Putin è un amico fraterno, un dono del Signore, ha sentimenti delicati, un vero democratico. L'amico George W.. Ai consìder sdesdov Iunade Steiz nos onli a fleg ov e cantri…
Gheddafi è un leader di libertà. Le tangenti alla Guardia di Finanza, nel sentire della gente, non sono considerate reato. Dell'Utri è persona di così profonda moralità e religiosità da non poter essere connivente, non ha attaccamento al denaro, molte volte gli dico: non fare come Giorgio Washington che curava gli interessi dello Stato e mandava in malora la famiglia. Non farò condoni. Concordato e scudo fiscale. Condono fiscale ed edilizio. All Iberian mai sentita. Mills mai conosciuto. Signor Schulz, la suggerirò per il ruolo di kapò. Siete turisti della democrazia. Romolo e Remolo. L'Islam civiltà inferiore. Tutta colpa dell'euro. Le corna. Il cucù alla Merkel. La mafia, poche centinaia di persone. Gli ellepì con Apicella. L'elisir di Scapagnini. Rasmussen è meglio di Cacciari, gli presenterò mia moglie. Mangano è un eroe, non ha parlato: si comportava bene, faceva la comunione nella cappella di Arcore. Il Contratto con gli italiani. Un milione di posti di lavoro. Meno tasse per tutti. Le grandi opere. Il Ponte sullo Stretto. Sono stato frainteso. Biagi, Santoro e come si chiama l'altro… Luttazzi hanno fatto un uso criminoso della televisione pagata coi soldi di tutti. Montanelli e Biagi erano invidiosi di me. La Piovra rovina l'Italia all'estero. Il falso in bilancio. La Cirami. Il lodo Maccanico. Il lodo Schifani. La Cirielli. Tutti sono uguali di fronte alla legge, ma io sono un po' più uguale degli altri.
Ciampi comunista. La legge Gasparri. Il salva-Rete4. L'Economist comunista. Signora, che ne direbbe di una ciulatina? Bertolaso uomo della Provvidenza. Mussolini non ha mai ucciso nessuno, anzi mandava la gente in vacanza al confino. Sarò felicissimo di conoscere il papà dei fratelli Cervi, a cui va tutta la mia ammirazione. Caro Blair, sono laburista anch'io. La giustizia a orologeria. I giudici sono matti, antropologicamente diversi dal resto della razza umana. Telekom Serbia è tutta una tangente. La Mitrokhin. I brogli di Prodi. I comunisti cinesi bollivano i bambini per farne concime. Farò sparire la spazzatura da Napoli in tre giorni. Ho 109 processi con mille giudici. Sono sempre stato assolto. Chi scrive di mafia lo strangolerei con le mie mani. Il Popolo della Libertà. La bandana e il trapianto pilifero. Obama è bello e abbronzato. Il miracolo dell'Aquila. Evadere è un diritto naturale nel cuore degli uomini. Le mani nelle tasche degli italiani. La magistratura è un cancro da estirpare, peggio delle Br, come la banda della Uno bianca. Ai giudici noi insidiamo le mogli, siamo tombeur de femmes.
Agostino, la Antonella: sta diventando pericolosa, s'è messa a dire cose pazzesche in giro. Il lodo Alfano. La prescrizione breve. Il proceso breve. I legittimo impedimento. La Consulta comunista. Il Partito dell'Amore e la sinistra dell'odio. Mai frequentato minorenni. Il padre di Noemi Letizia era l'autista di Craxi. La signora Lario mente. Patrizia, tu devi toccarti. La statuetta ad altezza Duomo. Dottor Fede, cioè volevo dire Vespa. Gli amici Gianpi, Lavitola, De Gregorio e Lele. Nicole Minetti è un'igienista dentale. Ruby è la nipote di Mubarak. Il Bunga bunga. Ho una fidanzatina. Solo cene eleganti. Siamo tutti intercettati. Pagavo Ruby perché non si prostituisse. Pagavo le ragazze perché i pm le hanno rovinate. Santità, siamo i difensori della civiltà cristiana e della famiglia tradizionale. Ho otto zie suore di Maria Consolatrice. Il Family Day. Ragazze, mi toccate il culo? La culona inchiavabile. La mia condanna è un golpe. L'uveite. La pompetta. Mister Obamaaaaa! La sapete quella della mela? E quella degli ebrei e i campi di sterminio? Sono il miglior premier degli ultimi 150 anni. Non mi dimetterò mai. Mi dimetto. I grillini li mandiamo a pulire i cessi di Mediaset. Le finte nozze. Il mio Covid aveva la carica virale più alta del mondo. La signora Meloni è supponente, prepotente, arrogante, offensiva, ridicola. Putin voleva solo sostituire il signor Zelensky con persone perbene. Bisogna convincere Zagrebelsky a trattare. Vi mando un pullman di troie. Ho fatto finire la guerra fredda e ottenuto in Europa i miliardi del Pnrr. Ricordo le mie riforme del 208. Tik Tok Taaaaak. Vi tulipano tutti. Me ne vado da questo Paese di merda.
2 notes · View notes
gregor-samsung · 6 months ago
Text
“ Non avevi contatti con i Kennedy. No. Io nei primi anni Sessanta ho lavorato con Bobby a Chicago. Brevemente. Lavoravamo con un tizio di nome Ed Hicks che cercava di ottenere libere elezioni per i tassisti di Chicago. Kennedy era sostanzialmente un moralista. In breve tempo si sarebbe fatto una lista di nemici stupefacente e si vantava di sapere chi fossero e cosa stessero tramando. Non lo sapeva, ovvio. Quando un paio di anni piú tardi suo fratello venne ammazzato si ritrovarono invischiati in una sequela di intrighi e complotti che non sarebbero mai stati chiariti. In testa all’elenco c’erano l’omicidio di Castro e, se questo non fosse andato a segno, l’effettiva invasione di Cuba. Alla fine non credo che sarebbe successo ma è una specie di spia dei guai in cui si trovavano. Mi sono sempre chiesto se non ci sia stato un momento in cui Kennedy rendendosi conto che stava per morire non abbia sorriso di sollievo. Dopo l’ictus del vecchio Joseph per qualche motivo i Kennedy hanno ritenuto opportuno dichiarare guerra alla mafia. Ignorando lo storico accordo che il vecchio aveva stretto con loro. Non ho idea di cos’avessero in testa.
Jack continua a scoparsi la fidanzata di Sam Giancana – una signora di nome Judith Campbell. Anche se in tutta onestà – espressione curiosa – penso che Jack l’abbia vista per primo. Se non lui uno dei suoi papponi. Un tale di nome Sinatra. Cosa vogliamo dire dei Kennedy? Piú unici che rari. Un mio amico una sera a Martha’s Vineyard è andato a una festa privata e quando è arrivato Ted Kennedy stava accogliendo gli invitati sulla porta. Indossava una tuta giallo canarino ed era ubriaco. Il mio amico ha detto: Complimenti per la mise, senatore. E Kennedy ha detto sí, ma io me la posso permettere. Il mio amico – che è un avvocato di Washington – mi ha detto che i Kennedy non li aveva mai capiti. Li trovava sconcertanti. Ma quando ha sentito quelle parole dice che gli son cadute le bende dagli occhi. Ha pensato che probabilmente erano incise nello stemma di famiglia. Comunque si dica in latino. Sia come sia, non ho mai capito perché da nessuna parte esiste un monumento intitolato a Mary Jo Kopechne. La ragazza che Ted ha lasciato annegare nell’abitacolo dopo che lui ha tirato la macchina giú da un ponte. Non fosse stato per il sacrificio di quella donna quello squilibrato sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti. Per me a parte Bobby erano solo una banda di psicopatici. Presumo che in qualche modo Bobby sperasse di poter scagionare la famiglia. Anche se certamente sapeva che non sarebbe stato possibile. Nei forzieri che avevano finanziato tutta l’impresa non c’era un solo centesimo pulito. E poi sono morti tutti. Ammazzati, perlopiú. Non sarà Shakespeare. Ma un discreto Dostoevskij. “
Cormac McCarthy, Il passeggero, traduzione di Maurizia Balmelli, Einaudi (Collana Supercoralli), 2023; pp. 334-335.
[Edizione originale: The Passenger, Alfred A. Knopf Inc., New York City, U.S. 2022]
6 notes · View notes
colonna-durruti · 1 year ago
Text
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0NrsvH2wjzhjD4h87G47ytQb5ix1yD1L5FN2k75EVAfinDWouJ5BTpW8iD7SHzQYPl&id=100068807366162
NON C'È CORDOGLIO PER UN NEMICO DELLA NOSTRA GENTE
Sono diversi gli articoli che ci attaccano a causa della nostra scelta di non dimostrare cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi.
Un cordoglio che, da destra a centro-sinistra, ha pervaso la comunicazione politica: "A Dio, Silvio" (Meloni); "Rispetto per quello che è stato un protagonista della storia del Nostro paese" (Schlein); "Un imprenditore e un politico che in ogni campo ha contribuito a scrivere pagine significative della nostra storia" (Conte).
Noi invece vogliamo ricordare #Berlusconi per quello che è stato: un nemico della nostra gente.
Non sorprende che la destra, i fascisti, i mafiosi, i padroncini, i palazzinari e gli speculatori, gli evasori, i razzisti, gli ipocriti bigotti lo santifichino, tanto che il Governo Meloni, contro la prassi che prevede per gli ex premier i soli #funeralidistato, ne ha approfittato per chiamare arbitrariamente una giornata di #luttonazionale.
Berlusconi è stato il loro migliore rappresentante e insieme uno di loro. La sua storia imprenditoriale, ben prima di quella politica, è stata la storia di una commistione malsana tra potere politico, imprenditoriale e borghesia mafiosa.
Una storia che ha visto il Berlusconi rampante costruttore degli anni Settanta giocare sempre su due piani, ma con lo stesso scopo: sul piano pubblico, favorire l'ascesa di Bettino Craxi al potere e la trasformazione del PSI in un partito neoliberista e anticomunista; sul piano occulto, finanziare e sostenere quegli apparati dello stato ed ex fascisti, che erano dapprima stati sovvenzionati in funzione antisovietica dagli USA, e che si erano ri-organizzati nella cosiddetta "Loggia P2" per favorire un golpe soft in funzione anticomunista.
Entrambi quei piani rispondevano a uno scopo preciso: farla finita con il "lungo Sessantotto" italiano, ossia con quella stagione di lotte che aveva limitato il potere di speculatori e sfruttatori e consentito la modernizzazione del paese e lo sviluppo di diritti e potere per le classi popolari. E farla finita con l'immaginario, con la cultura politica e organizzativa e con la crescita elettorale comunista, che di quella stagione era stata protagonista e che veniva giustamente individuata dal Berlusconi della fine degli anni Settanta come un pericolo mortale per i suoi progetti speculativi.
Fu solo con l'inizio degli anni Novanta, però, che Berlusconi riuscì a catalizzare un ampio consenso intorno alla sua figura. Nel 1992 l'inchiesta di "Mani Pulite" dissolveva il sistema dei partiti al potere, PSI e DC in particolare, mentre la contemporanea auto-dissoluzione dell'Unione sovietica portava alla fine del PCI.
Lo spazio politico che si apriva era immenso.
La sua discesa in campo nel 1994 – preparata con largo anticipo con il tacito assenso della borghesia mafiosa e l'appoggio di settori consistenti degli apparati – ha così permesso a fascisti, leghisti, evasori e mafiosi di essere sdoganati, di diventare culturalmente e socialmente vincenti. Berlusconi al potere li ha fatti arricchire, a spese del pubblico e delle classi lavoratrici, ha fatto leggi su misura per loro, che gli permettevano di imbrogliare e di sfruttare i giovani, i migranti - ma gli ha anche offerto una rivalsa ideologica nel bullizzare quella parte d'Italia che per decenni aveva rappresentato, con tutti i limiti, i valori della solidarietà, della giustizia, dello studio e del sacrificio, della questione morale.
Erano gli anni dei condoni edilizi e dell'esplosione dell'evasione fiscale, delle leggi ad personam, dei tagli indiscriminati a scuola e sanità, della deregolamentazione del diritto del lavoro, dello sdoganamento dell’estrema destra, dei legami sempre più evidenti il suo partito e la mafia, della politica del malaffare. Gli anni del "mors tua vita mea" e del massacro del G8 di Genova.
Certo non a tutta la borghesia italiana quel modo di gestire le cose andava bene: quando nel 2011, in piena crisi del debito, il berlusconismo rischiava di mettere in pericolo la tenuta finanziaria del paese, sottomettendola agli interessi degli evasori e alle mancette elettorali del Cavaliere, la parte della borghesia italiana più internazionalizzata lo fece fuori, mettendo un tecnico come Monti alla presidenza del Consiglio e facendo di Berlusconi un improbabile martire anti-austerity. Si trattava però di un regolamento di conti interno alla borghesia italiana. Basti pensare che lo stesso Governo Berlusconi all'esplodere della crisi nel 2008 aveva tagliato ben 8 miliardi di euro a scuola e Università, scaricando su giovani e classi popolari i costi dell'austerity e la salvaguardia dei privilegi del suo blocco sociale.
Che oggi tutti i partiti dell'opposizione in Parlamento - dal PD che sull'antiberlusconismo ha campato, passando per i 5 Stelle che sono cresciuti sullo "psiconano" e i comizi di Grillo, per arrivare a Sinistra Italiana e Soumahoro che scrivono parole "umane" per ricordarlo - si subordinino alla celebrazione della destra, la dice lunga su quanto il progetto egemonico berlusconiano abbia avuto successo.
Guardate le dichiarazioni di Schlein, Conte, Fratoianni, guardate il PD che rimanda la sua riunione di Direzione: sono tutti dalla stessa parte, tutti d'accordo, tutti senza memoria. Una melassa buonista e ributtante, che parla di rispetto verso chi ha letteralmente determinato la morte di migliaia di persone nelle fabbriche, in mare, negli ospedali smantellati e regalati ai privati, l'emigrazione dal nostro paese di migliaia di giovani.
Noi non dimentichiamo la Bossi-Fini o la riforma Gelmini, non dimentichiamo i parlamentari comprati, gli accordi con la mafia, le parole verso Eluana Englaro "che poteva restare incinta", lo spregio del genere femminile, i legami con i cattolici più oscurantisti, l'uso della cosa pubblica come affare privato, la guerra in Iraq del 2003...
L'unico vero problema per noi è che Berlusconi e i suoi Governi hanno lasciato danni indelebili nel paese. Quello che Berlusconi ha avviato è ancora davanti a noi, è ancora al governo.
Ma certo non proviamo tristezza. Perché nulla ci unisce, nemmeno il cordoglio, come loro non lo hanno avuto per Carlo Giuliani, Stefano Cucchi, e tutti i "nostri" morti.
Siamo due mondi diversi. Teniamolo bene in testa.
18 notes · View notes
ninocom5786 · 5 months ago
Text
Ci voleva una video inchiesta di Fanpage a dire che la destra italiana è assolutamente FASCISTA? Lo si capiva già perché in fondo eredita direttamente il fascismo e ne porta avanti i suoi ideali repressivi, razzisti, omobitransfobici, oscurantisti, antidemocratici e antipopolari.
Ricordiamo che il fascismo non fu solo un regime repressivo e liberticida, non solo fu un movimento bellicoso, razzista, sciovinista e nazionalista, il fascismo fu in realtà la colonna dell'imperialismo e delle classi dominanti e sfruttatrici. Servì agli aristocratici, agli industriali, ai proprietari terrieri, ai latifondisti, ai banchieri e ai nobili per preservare i loro poteri di dominio economico, finanziario e sociale e il fascismo ne fu il loro principale movimento contro l'affermazione dei movimenti rivoluzionari che si affermavano dopo la rivoluzione d'ottobre in Russia.
A fare da fulcro per il fascismo fu la liberal democrazia (democrazie parlamentari, democrazie presidenziali, ecc.) e grazie ai liberali che il fascismo e il nazismo salirono al potere in piena continuità con le loro riforme antipopolari.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale era già inevitabile e l'obiettivo vero del fascismo e del nazismo era colpire e disintegrare la Russia (all'epoca Unione Sovietica). Tutto ciò non iniziò con il famigerato patto Molotov Ribbentrop, bensì con il patto di Monaco e ancora prima con la guerra civile spagnola.
La guerra di liberazione è stata guidata da socialisti e comunisti, ma dopo il 25 aprile 1945 la nuova democrazia repubblicana ha dato la possibilità ai fascisti di riorganizzarsi e di integrarsi nelle sue istituzioni.
Il fascismo viene riabilitato grazie al revisionismo dei liberal socialdemocratici e alle patetiche loro equiparazioni. Il fascismo viene riabilitato grazie anche alla NATO e all'UE che armano i nazifascisti ucraini per accerchiare e aggredire la Russia. Il fascismo viene riabilitato grazie al sostegno e alla complicità delle democrazie occidentali con il genocidio di Israele in Palestina. Il fascismo viene riabilitato grazie alle riforme neoliberiste dei governi del PD. Il fascismo è riabilitato grazie a Berlusconi e al suo sistema di potere mafioso e mediatico.
Il fascismo si combatte opponendo resistenza alla repressione dello Stato e dei padroni e lo si elimina distruggendo totalmente il sistema. Non servono le istituzioni democratiche attuali perché quest'ultime sono colluse direttamente o indirettamente col fascismo e con la mafia.
3 notes · View notes
nonamewhiteee · 2 years ago
Text
11:22 di un anonimo venerdì di primo marzo: sono al terzo drummino girato in una pausa richiesta. ho ansia, un attacco come non succedeva da un pezzo, una pressione come un'incudine sul petto che non mi lascia respirare. il mio tutto non esiste ma nonostante questo mi ha stancato. la mia debolezza mi fa a pezzi, il vivere in una città di merda che sembra essere uscita dagli anni '80 per i recenti fatti di cronaca (tra mafia, omicidi, coca e ragazzini che si svendono per una dose), la società malata mi fanno sentire inadatto alla vita. so di esserlo, come so che non posso fare un bel niente per cambiare le cose, e tutto mi fa sentire un inutile ingranaggio malfunzionante. la testa fa male, respiro male e a stenti, vorrei un abbraccio o una spalla su cui poter piangere, finisco gli ultimi tiri sperando passi in modo da rientrare. scusatemi.
#me
27 notes · View notes