#lupo rosso
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the triumphant return of valvert porco rosso au after like 4 years. more under the cut and goodbye again for another 4 years 🤧
#les mis#les miserables#valvert#lupo rosso#jean valjean#javert#this dialogue is from an unpublished fic that is not my own sry to the masses#also trying out new art stuff don’t mind me :/#this was also an excuse to practice wolves again for my girl…..#em posts
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Puoi esser Lupo o Cappuccetto... non importa... ma se non sei nel bosco giusto non inizia nessuna favola.
dal web
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Cappuccetto Rosso e il lupo e la nonna
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#cappuccetto rosso#lupo#nonna#fiaba#favola#paese delle fiabe#Sant'Angelo#murales
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- Lupo, mi sento smarrita.
- Voltati bambina e osserva le tracce che hai lasciato.
Dovevano portarti esattamente dove sei adesso.
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E Cappuccetto Rosso fu scortata dal lupo cattivo. E passò sicura il bosco.
#angolidiarteefantasia#cappuccetto rosso#cappuccettorosso#il lupo#illupocattivo#fiabe#cappuccettorossoeillupocattivo#fantasy#illibrodellefiabe#angolidifantasia
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Leopardo nero, lupo rosso - Marlon James
“Il bambino è morto. Non resta altro da sapere.” Uno dei libri più disturbanti e coinvolgenti che io abbia letto comincia così. Leopardo nero, lupo rosso è stato venduto come un Game of Thrones ambientato in Africa, un’opera ereditaria della maestria di Tolkien, ma vorrei, come prima cosa, smentire queste idee. È più cruento e più volgare perfino di GOT e sicuramente non ha la linearità…
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In un universo parallelo, Il lupo non mangia Cappuccetto Rosso, Cenerentola non trova il Principe azzurro e la vita ci regala una gioia.
- masse78, Twitter
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È l’ultima lettera d’amore che ti scrivo.
È stato un lungo cammino, da quel primo giorno che sono entrata nello studio della psicologa.
Ero arrabbiata, delusa, incazzata con il Mondo e con me stessa, ho preso un sacco di decisioni di merda e la serenità sembrava così lontana, da diventare impossibile da raggiungere.
Eppure oggi, mi ha dato un foglio, una penna e mi ha detto “ora, sei pronta a dirle addio”.
Sai, in fondo ho sempre saputo che sarebbe finita così… ed è per questo e per altri mille motivi, che non sono mai riuscita a dirti “ti amo”.
Te lo dico ora, perché ti amavo.
Ti amavo perché eri come uno di quei giorni di fine marzo, che è Estate sotto i raggi del Sole ed è ancora Inverno, quando ti ritrovi all’ombra.
Ti amavo, perché ti guardavo quando eri distratta. Quando lavoravi, guardavi il telefonino, rullavi una sigaretta o ti perdevi nella collezioni dei tuoi mostri e mi rendevo conto, che per averti accanto, qualcosa di buono nella vita, l’aveva fatta.
Ti amavo, perché sentivo il bisogno di coniugare i verbi al futuro ed i sogni al plurale.
Che di notte, mentre dormivi, alzavo le coperte per vedere se respiravi e mi rendevo conto, che da soli si diventa forti, ma in due si diventa un po’ più felici.
Avrei potuto cancellarti, mandarti a quel paese, non risponderti al telefono, voltarti le spalle, dimenticarti, non pensarti, non prendere treni in piena notte, ricordarmi i dettagli, ma non l’ho potuto fare, perché non ci capivo più niente. Ti amavo e basta.
Amavo le tue battaglie perse, l’inchiostro che usavi meglio di me, la voce che era sabbia rotta dalle onde del mare, il modo in cui ti facevano male i sogni, le cazzate che dicevi pur di non dire delle stupide verità.
Allora, ti auguro di circondarti di “persone medicina”
L’ho letto in una stupida poesia, che fa così
“ Nonna diceva che esistono persone che hanno le tisane dentro gli occhi
Camomilla nello sguardo
Che tu le vedi e ti si tranquillizza il respiro, i pensieri.
Diceva che esistono persone che non si spaventano dei tuoi dolori
Che non hanno paura di abbracciarti i traumi
Che sanno dove metterti dentro le parole giuste
Persone che hanno imparato a frequentare così bene il Sole
Che sanno addirittura accompagnarti fino al tuo tramonto “
Lascio a te la rabbia, ascoltare chi voleva solo distruggerci, i punti e le virgole che mancano nelle mie parole, il dolore che ti ha coperto gli occhi e le labbra, rendermi sostituibile, perché io non lascio più sporcare i ricordi e la memoria, a nessuno.
Neanche da me stessa.
E racconterò di noi, alla gente che incontrerò, alla persona che amerò dopo di te, ti ritroverò nei miei progetti per aiutare gli altri, nei film che ti scavano dentro, nei tramonti visti dal finestrino della macchina, nei viaggi dove scoprirò qualcosa di nuovo e negli sguardi dei bambini che non sanno chiedere aiuto.
Tu, porta rancore anche al posto mio.
E ti diranno che è tutto prestabilito, che fa parte di quel rapporto tossico che ti hanno messo in testa, che di buono non ho nulla, che io sono il lupo e tu Cappuccetto Rosso, che sono un fake, che ho rubato, mentito, ma sai, queste parole non sono per riaverti, ma per rendere libera me.
Da tutto questo.
Fatti ancor più carina, un filo di trucco, lascia i capelli sciolti, spruzza il profumo, mettiti quei jeans che ti fanno il culo da paura, sali in macchina, accendi la radio, ma che sia la tua voce la canzone più bella e vatti a prendere tutto il buono di questo Mondo.
Questa è l’ultima lettera d’amore che ti scrivo, se senti un cigolio, è la porta del mio cuore, che si chiude e ti dice addio.
#Ale
Tuttodunfiato
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“Il lupo è una bestia”. Da dove deriva questa cit?
Da Cappuccetto Rosso
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" Pronti a farsi a pezzi per tornare a posto cappuccetto rosso e il lupo nel bosco narrano racconti dal finale nascosto dove il messaggio è un po' anche nostro dov'è il cattivo non è più un mostro."
-umi-no-onnanoko ( @umi-no-onnanoko )
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In un universo parallelo,
Il lupo non mangia Cappuccetto Rosso,
Cenerentola non trova il Principe azzurro e …
la vita ci regala una gioia.
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Tutti conosciamo la versione di Cappuccetto Rosso e nessuno conosce quella del lupo. Forse ci parlerebbe di solitudine e di orgoglio, di lune favolose e di boschi cancellati dagli uomini.
|| Fabrizio Caramagna
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Lei era una donna pericolosa.
Una di quelle che si travestirebbe da cappuccetto rosso.
pur di incontrare il lupo.
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La vera storia di Cappuccetto Rosso non è quella che vi hanno raccontato.
La storia vera è quella di una Donna e di un Lupo.
Una donna che entra in un bosco, non per andare dalla nonna,
ma per cercare se stessa e la saggezza delle Donne Antiche,
e lì incontra un lupo, che l'accompagna e le insegna ad andare,
a camminare da sola, senza avere paura di perdersi, fino a trovare se stessa.
Cit.
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Come io e il mio ragazzo affrontiamo i colloqui di lavoro l'una dell'altro:
Io: in bocca al lupo e parole di incoraggiamento poco prima del colloquio
Lui: in bocca al lupo appena sa del colloquio e fisso "cazzo amore era oggi, è vero! Com'è andata? Sono sicuro che sei stata bravissima"
E vi giuro che vedere i suoi occhietti ti fa capire che è davvero stordito come una campana e ha la memoria di un pesce rosso ma a modo suo ci prova a 🥹
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