#paese delle fiabe
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Per la mia Belle @laragazza-dalcuore-infranto-blog
🥀🫖🕯️🕰️📚🧡
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Tu mi ami? chiese Alice.
--No, non ti amo! Rispose il Coniglio Bianco.
Alice si accigliò e unì le mani come faceva sempre quando si sentiva ferita.
-Vedi? ‐- Ribatté il Coniglio.
Ora inizierai a chiederti cosa ti rende così imperfetta e cosa hai fatto di sbagliato perché io non possa amarti almeno un po'.
Sai, è per questo che non posso amarti. Non sarai sempre amata Alice, ci saranno giorni in cui gli altri saranno stanchi e annoiati dalla vita, avranno la testa tra le nuvole e ti faranno del male.
Perché le persone sono così, in qualche modo finiscono sempre per ferire i sentimenti l'uno dell'altro, sia per disattenzione, incomprensioni o conflitti con se stessi.
Se non ti ami, almeno un po', se non crei intorno al tuo Cuore un involucro di amor proprio e di felicità, i deboli fastidi causati dagli altri diventeranno letali e ti distruggeranno.
La prima volta che ti ho visto ho fatto un patto con me stesso: eviterò di amarti finché non imparerai ad amarti!
Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie. Gruppo: Divulgazione di fatti e conoscenze: scienza e simili.
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A pochi chilometri da Civita di Bagnoregio “il Paese che muore”, sorge il Paese delle Fiabe di Sant’Angelo di Roccalvecce che ti catapulta in un’altra dimensione e in un altro tempo.
(lazio Italy)
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Streetart: "Androclo e il leone" by Margot @ Sant’Angelo, Italy, for Sant’Angelo Paese delle Fiabe
More info at: https://barbarapicci.com/2024/03/13/streetart-margot-santangelo-italy
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Garrisce pendulo
Lui, lo voleva.
Voleva provare quelle cose lì che di tanto in tanto si sentiva raccontare da un amico scafato che frequentava quelli alternativi, quelli aperti, quelli che ne sapevano delle cose del mondo diverso.
Cercava quell'odore di perversione morbosetta, quelle cose che fanno le puttane, ma con l'amore. Mica cercava di infilarsi nella Ginetta che si sbracava sempre dopo la curva appena fuori dal paese, che per poche lire ti faceva il pompino della vita.
Lui non voleva quella puttana lì, e non voleva nemmeno il pompino in effetti. Che poi a pensarci bene nemmeno voleva la puttana.
Lui voleva quella roba in cui sguazzava quando si faceva le sue seghe, quelle cosette sporche e sfiziose che gli affollavano la mente, qualcosa che si spingesse giù, fino al pene flaccido, fino a sentire che gli pulsasse nella carne grassa che gli gonfiava quel coso.
Gli piaceva guardarselo allo specchio, quel tozzume spesso, sporco di voglia, irregolare nella sua forma, non bello che tanto non serviva, anche un po' piegato, gli piaceva immaginarselo nei budellini puri di carne delle ragazzette innocenti di paese.
Ma non era solo l'idea dell'infilare, era più un rotolarsi in quei pensieri avidamente sozzi in divenire, in lenta macerazione in una perversione che lo accompagnava sin dalle sue masturbazioni a pancia sotto, da bimbetto infertile.
Voleva essere anche guardato e non sapeva nemmeno di volere essere persino deriso nel suo garrire pendulo.
È probabile che anche quello fosse scritto nel medesimo libro, in quello scaffale ancora chiuso, riservato, intimo.
È probabile che lì giaccia un rapporto Kinsey privato, loro, un diario di vita di paese dove un destino è ancora da scoprire tra la fantasia, come sempre diceva Calvino.
“Le fiabe sono vere. Sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi d’un destino”. (Italo Calvino, introduzione a "Fiabe Italiane", 1956)
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“Sant'Angelo il paese delle fiabe ”
C'è un paesino in provincia di Viterbo in cui è stato intrapreso un progetto piuttosto interessante : una rivalutazione attraverso murales delle fiabe che ormai colorano buona parte delle abitazioni.
La foto è una delle metafore più conosciute ...la volpe e l'uva.
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Il Mago di Oz
Dopo i Flintstones è il turno de “Il Mago di Oz”, tema che ho sempre e solo conosciuto attraverso il film con Judy Garland e la celebre canzone “Over the rainbow”. Nell’ambito del cake design in generale ma anche nella cookie art in specifico, è un tema forse meno gettonato di “Alice nel paese delle Meraviglie” ma ha comunque una buona dose di successo come tutte quelle fiabe ricche di…
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"Meglio la vergogna sul viso che una macchia sul cuore.” 🛡️⚔️
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Le lucine di Leggiuno 2023
Fino al 7 gennaio 2024 le Lucine di Natale tornano a brillare a Leggiuno, in provincia di Varese, per uno spettacolo da favola ricco di luci colorate per vivere a pieno lo spirito del Natale. Leggiuno torna a vivere il periodo più bello dell’anno con 700mila luci LED, 200mila in più rispetto all’edizione del 2022, mentre la suggestive installazioni sono state ideate interamente a mano dalla squadra di Lino Betti, ideatore della manifestazione. Gli animaletti del bosco, i fiori variopinti come tutte le creazioni fantastiche del percorso sono tutte realizzate artigianalmente utilizzando materiali di recupero, come plastiche riciclate e scarti edili. Inoltre, la manifestazione è ancora più sostenibile grazie a un partner tecnico che ha permesso all’organizzazione di potenziare l’infrastruttura fotovoltaica, per un Natale ancora più green. Il percorso, che quest’anno supera il chilometro, è ricco di sorprese dai mille colori, dove le 23 installazioni luminose porteranno grandi e piccini in un paese delle fantasie a cielo aperto. Tra le novità assolute dell’edizione 2023 ci sono il Campo di Lilium, il Lago dei Desideri e il Cappello Dell’Elfo ricavato da un abete alto 25 metri, mentre si confermano le attrazioni che nelle scorse edizioni hanno fatto sognare i visitatori, come il Bosco Incantato, il Castello e la Carrozza delle Fiabe. A questo si aggiunge un calendario eventi particolarmente ricco, nel quale spiccano gli grandi appuntamenti in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica di Milano, che sono il 23 dicembre con il concerto Arpa e Oboe e il 6 gennaio 2024 con il concerto per Viola sola. Immancabili anche cioccolata calda e vin brulé per scaldarsi anche nelle giornate più fredde, oltre allo stand gastronomico. Con soli due giorni di chiusura previsti per il 24 e il 31 dicembre, le Lucine di Natale a Leggiuno rimarranno accese fino a domenica 7 gennaio 2024, dal lunedì alla domenica dalle 17:30 alle 22:30. L’ingresso è solo su prenotazione e i biglietti sono acquistabili online sul sito www.lucinedinatale.it con, come novità di quest’anno, il biglietto Open che consente di organizzare la propria visita in totale libertà. L’iniziativa delle Lucine nasce da un’idea di Lino Betti, che racconta di aver acquistato le prime lucine in una città del Brasile, paese d’origine della moglie, nel 1999 e da quel giorno la collezione ha continuato a crescere e ad arricchirsi, fino a toccare 700mila Led. Dal primo fascio di lucine, oggi la manifestazione è un appuntamento irrinunciabile per grandi e piccini, una tradizione consolidata per regalare l’emozione di un magico Natale. Read the full article
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Per la seconda tappa del nostro evento Halloween Prima di Alice c'era l'Altrove, lo Stregatto presenta "Il paese delle pazze risate" Jonathan Carroll, La corte editore. A cura di Barbara Anderson
Thomas Abbey, figlio pieno di insicurezze di una stella del mondo cinematografico e insegnante di letteratura, non sa bene chi è né cosa vuole dalla vita e dalla sua relazione con la strana Saxony Gardner. Quello che sa perfettamente è che niente della sua esistenza lo ha mai toccato a fondo quanto i magici romanzi di Marshall France, un autore di fiabe per bambini che ha sempre vissuto isolato e…
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Ti porto sempre con me paese delle fiabe
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Amore
Quando ti innamori di qualcuno iniziano a capitarti strane cose.
Prima sei perfezionista, puntuale, precisa ed egoista.
Poi inizi a perdere le chiavi della macchina, a far tardi la sera, dimenticare passaggi che a lavoro fai da sempre.
Inizi a depilarti di più, ad incremarti e improfumarti ogni volta che esci.
Quando ti innamori tutto il tempo che prima dedicavi a te e ai tuoi amici, ad un tratto, sembra sempre troppo poco e vuoi spenderlo per lui o con lui, ogni secondo.
Quando ti innamori vedi e senti diversamente le cose, i sensi e le tue percezioni cambiano, gira tutto attorno a lui.
È tutto più dolce, più passionale, le mani più calde, i profumi più inebrianti, il suo fascino ti toglie il fiato e la bellezza della serenità alleggerisce i problemi che avevi.
Quando ti innamori inizi a sognare in grande, viaggi con la fantasia come un bambino nel paese dei balocchi, ogni cosa è poesia e il tuo cuore batte in sinfonia.
Quando ci si innamora, si costruisce un castello e tra le sue mura si vive una fiaba.
Poi il tempo passa e dopo essersi innamorati, la magia inizia a perdere i suoi primi effetti e si inizia ad atterrare dolcemente nella realtà.
Dopo che ci si innamora svanisce l’idea del castello delle fiabe e si inizia a porre mattone dopo mattone, le fondamenta di una casa per costruire le basi della relazione.
Dopo che ci si innamora, un mattoncino che si posa è d’affetto, uno di scontro, uno di idee condivise e un altro di esperienze vissute insieme.
Dopo che ci si innamora arriva l’amore, non sempre, ma quando arriva travolge lentamente, senti qualcosa con una grande carica emotiva, ma che cresce gradualmente, che ha bisogno dei suoi tempi e dei suoi spazi.
Quando arriva l’amore le fiamme impetuose diventano fuoco che brucia lentamente la legna, la casa si scalda e si è alla ricerca della temperatura perfetta.
Quando arriva l’amore si inizia a scendere a compromessi e a vedere i difetti dell’amato, tuttavia si inizierà a perseguire la felicità dell’altro come scopo della propria esistenza.
Quando arriva l’amore, arriva il momento delle scelte, scegliere il bene e il male, scegliere le risate e i pianti, i punti di forza e quelli di debolezza.
Quando arriva l’amore i momenti elettrizzanti saranno alternati a quelli di noia e arriverà il dialogo costruttivo ad armonizzare le note stonate.
Quando arriva l’amore, arriva la confidenza e ci si spoglia dal proprio pudore emotivo, la bilancia penderà alle nostre fragilità più profonde. Si scopriranno cicatrici o ferite ancora aperte, di cui si imparerà a prendersene cura, l’uno dell’altro.
Ma quando l’amore finisce, i piedi che prima avevi appoggiato a terra lentamente, iniziano a sprofondare rapidamente in una crepa buia e profonda. Inizi a cadere, cadere giù nel vuoto rotolando nel nulla senza un paracadute, senza riuscire a frenarti, con una velocità disarmante.
Quando l’amore finisce risenti i profumi dell’inizio, l’intensità del tuo cuore che batte, riperdi le chiavi della macchina e riperdi il senso del tempo. Ma non ti senti più viva come prima.
Quando l’amore finisce arrivano i sensi di colpa, arrivano le nuvole e la tempesta. Ti chiedi cosa avresti dovuto fare, cosa avresti dovuto cambiare.
Quando l’amore finisce vivi nel passato e nell’idealizzazione di quel che avresti voluto che fosse.
Quando l’amore finisce è una caduta lunga, sembra quasi infinita, con le lacrime che non riescono a fermarsi, il cuore che orbita intorno a te in mille pezzi, e la tua anima che vorrebbe solo urlare il tuo dolore.
Prima o poi ritoccherai terra, ti rimetterai in piedi e quando il tempo, così dicono, avrà ricucito e ricomposto il tuo malessere, ricomincerai tutto da capo, il ciclo dell’amore.
Mi auguro però, se sarai fortunata, prima che arrivi un’altro principe azzurro a spezzarti il cuore e a scombussolarti l’anima, che la prossima prima fase dell’innamoramento la vivrai con te stessa.
- Siria Carito
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BEN RITROVATA VAL DI MELLO
A distanza di oltre due anni, "Bergamo risvegliata" torna in uno dei luoghi più caratteristici della Lombardia, un luogo che sa di antiche tradizioni, di fiabe e racconti animici, di storie e leggende suggestive e di sapori davvero unici.
In realtà la valle non è propriamente di Mello, bensì è la valle Masino che racchiude un territorio molto esteso che si distende ai piedi del Monte Disgrazia.
E comunque, come "recita" il link:
"la Val Masino, in Bassa Valtellina, è una delle valli più suggestive e affascinanti della Valtellina, famosa soprattutto per l'arrampicata, vista la presenza di numerosi e imponenti colossi granitici, e per le escursioni, in particolare nella riserva della Val di Mello. Dopo un inizio angusto, la Val Masino si allarga, ramificandosi verso est e nord-est nelle valli di Sasso Bisolo-Preda Rossa e nella Val di Mello, che si estendono ai piedi del Monte Disgrazia, la cima più alta del comprensorio (3678 metri), e a ovest nella valle dei Bagni e nella val Porcellizzo."
Per l'occasione la "partenza" è avvenuta dalla frazione San Martino che ospita gli ormai ex stabilimenti termali "Bagni di Masino", struttura decisamente imponente, purtroppo in disuso e chiusa ormai da qualche decennio, anche se si prevede di ristrutturarla e riportarla in auge, nonostante i tempi e le condizioni economiche attuali rendano ciò del tutto difficile.
Nelle zone circostanti: prati, boschi, pietre serpentine, e rocce muschiate, sono un "biglietto da visita" o -se vogliamo- una ideale e naturale "anticamera" di ciò che sarà la visita alla valle.
Di nuovo appoggiandoci al portale di "valtellina.it", ecco alcune note sulla val di Mello:
"Tra le riserve naturali da visitare in Valtellina, non può mancare quella della Val di Mello, la più estesa in Lombardia. Caratterizzata da un fondovalle pressoché pianeggiante e quindi alla portata di tutti, poco dopo l'ingresso alla riserva si raggiunge lo splendido laghetto Qualido e il celeberrimo "Bidet della Contessa", caratterizzato da acque cristalline.
E' in Val di Mello che gli amanti dell'arrampicata possono sfidare ed esaltarsi lungo le alte pareti granitiche per vivere a pieno ritmo la Val Masino, la valle dalle #graniticheemozioni!"
Tornando alla parte "ginnica", e inerpicandosi lungo il sentiero pedonale di circa 4-5 km e dopo un'ora abbondante di camminata, l'arrivo alla piana della Rasega
dove potrete scegliere se abbandonarvi ai piaceri della buona tavola che propongono i gestori del ristorante/taverna (i pizzoccheri sono consigliatissimi, pur se anche la polenta è da considerare), oppure rifocillarvi con ciò che eventualmente avrete portato da casa, prima di avventurarvi nel bosco "di Pollicino", lasciandovi catturare dalla vista delle rocce "verdi".
E se siete anche appassionati di funghi, non avrete molto da cercare, in quanto numerosissime specie di funghi par quasi che vi attendano!
Cosa molto importante: prima di avventurarvi in questa passeggiata, portatevi con voi la calda acqua delle fonti termali di San Masino...
Altra curiosità sul nome della valle "Mello": Il nome deriva da quello del paese di Mello, sulla Costiera dei Cech. I suoi abitanti, nei decenni passati, portavano in Val di Mello il bestiame per pascolare durante l'estate. La valle ha così preso il nome da quello del paese retico, quando a tutti gli effetti la valle è di Masino.
E per saperne di più della Val di Mello, non mancate di consultare il link:
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