#lorenzo lunghi
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Trovo surreale e offensiva anche solo l’idea che un Paese si fermi per sentire l’arringa difensiva di una ministra che da 25 anni mischia con imbarazzante scioltezza questioni private e pubbliche, che con una mano fa la ministra e con l’altra l’imprenditrice, che alla mattina firma e condivide leggi e al pomeriggio su quelle leggi pianifica business plan e strategie di marketing, che, a prescindere dal merito di qualsiasi accusa, ha conflitti di interessi lunghi come la sua carriera di gaffeur seriale, che ha legato il suo nome (e persino il suo volto) a una delle campagne di promozione turistica più ridicole, improbabili e costose degli ultimi 30 anni, che voleva portare l’aeroporto a Cortina perché la strada è - testuale - “un calvario”, una che solo pochi mesi fa, dall’alto dei suoi 14mila euro al mese di soldi pubblici, si permetteva di andare in tv a dare dell’indegno a una persona che riceve il reddito di cittadinanza, che voleva sostituire la Festa della Liberazione del 25 Aprile con la celebrazione dei morti di Covid, rimpiazzare “Bella ciao” con la “Canzone del Piave”. E due estati fa ha fatto “resistenza civile” (cit.) ballando al Twiga per protesta contro le chiusure dei locali.
L’inchiesta, documentatissima, di Report farà il suo corso, politico e giudiziario, com’è giusto che sia. Ma in un Paese normale non saremmo mai nemmeno potuti arrivare a una giornata come quella di oggi in Parlamento, perché a nessun governo degno di questo nome sarebbe mai venuto in mente di nominarla ministra una così.
Le dimissioni, di fronte a una tale quantità di gaffe, errori, conflitti di interesse, condita da feroce discriminazione quotidiana, dovrebbero essere un atto dovuto. Di più: un pre-requisito politico. Il minimo sindacale per definirci un Paese civile.
dalla pagina fb di Lorenzo Tosa
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“ Roma, fino al 19 luglio [1943], era una città fuori del mondo. Chi vi arrivasse da qualunque parte, rimaneva sbalordito e irritato. Chi di lontano ne sentiva parlare, soffrendo della guerra, ne provava un sordo rancore. Il bombardamento di Roma è stato accolto in qualche città lontana e già provata, da brindisi di gioia. Chi stava a Roma da venti anni, non finiva di stupirsi di Roma solo a uscire di casa. Gente vestita bene, tranquilla; e le signore non affrettavano il passo neppure quando suonava la sirena d'allarme, mentre altrove si moriva. Roma è entrata nel dolore comune. E quelle stesse persone vestite bene e tranquille in un modo irritante, ora a vederle per la strada preoccupate della loro grazia nel pericolo, sono piú vicine all'umanità. Quello che pareva cinismo diventa dignità, la cura di sé stessi in circostanze tanto drammatiche, un segno di personalità, la vanità strafottenza, la leggerezza superiorità. Cosí alcuni difetti diventano virtú.
Una famiglia del popolo, rimasta senza tetto, veniva avanti per un viale di villa Borghese. Il vecchio portava appesa a una mano la gabbia del merlo casalingo, e sotto l'altro braccio, una coperta. C'era una donna esile con un medaglione ricordo sul petto, e una ragazza che aveva dimenticato di darsi il rossetto sulle labbra. Spiegavano a un passante che non avevano piú casa. Sotto gli alberi c'erano altre persone coi loro fagotti. Sull'erba secca avevano disposto il fiasco del vino e la merenda. Non avevano se non quello che portavano con loro. Cacciati dalle mura domestiche, formavano qualcosa di intimo sotto gli alberi sterili e ombrosi del parco pubblico. Mentre prima avevano parlato della loro casa distrutta come d'un paese natio abbandonato, ora, intorno al loro posto, formavano l'immagine di un provvisorio focolare. Non ho notato un solo sguardo di odio o di invidia verso i due passanti che si fermavano perplessi a guardare, e poi tiravano via impensieriti, e alcuni vestiti bene, e certo con una casa in piedi.
Longanesi ha diffuso una delle sue spiritosaggini a proposito dei bombardamenti delle città italiane: « Ci stanno rovinando gli originali delle fotografie Alinari ». È lo stesso autore di alcuni manifesti di propaganda di guerra. È sempre pronto al disprezzo dei caduti, come tutti quelli che disprezzano se stessi e il proprio paese. Egli trova facilmente il ridicolo in tutto. È la forza dei deboli.
Collezionista di morti. I bollettini ufficiali, mentre durava l'azione di bombardamento su Roma, già lo registravano. La radio ne dava i particolari mentre si sentivano le bombe da San Lorenzo. Trentamila morti. I giornali ci si sono buttati sopra con tanta avidità da rendere teatrale anche questo. Vogliono commuovere l'opinione pubblica, e nello stesso tempo ripararsi dietro le memorie e la Chiesa e i bambini e le donne. La città è mutata. Si vede gente preoccupata; visi lunghi come per un torto e uno scomodo personale.
Uno di quelli che vivono sul bilancio delle sovvenzioni ai giornali di propaganda, mi diceva che la colpa è interamente del popolo italiano. “
Corrado Alvaro, Quasi una vita: giornale di uno scrittore, Bompiani, prefazione di Geno Pampaloni, Bompiani, 1951; pp. 355-356.
#Quasi una vita#Corrado Alvaro#letture#leggere#giornalismo#seconda guerra mondiale#Geno Pampaloni#Città Eterna#libri#diario di guerra#19 luglio 1943#villa Borghese#sfollati#Roma#scrittori italiani#Leo Longanesi#Collezioni Alinari#propaganda#popolo italiano#Vaticano#papa Pio XII#San Lorenzo#Urbe#intellettuali italiani del XX secolo#citazioni#memorie#cinismo#regime fascista#fanatismo#Città Santa
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Ieri c’era questo chitarrista ricciolino capelli lunghi, stile…….. le mie ovaie stavano urlando, a un certo punto però ero così fatta che non mi sono accorta di lui quando ha chiesto una cartina al nostro tavolo e ste mi ha interrotta mentre conversavo con Lorenzo per dire “ma amo era la tua occasione per provarci!!” Come ci prova uno come me? Davvero!!!!! Io non so più farlo, forse non ho mai saputo farlo, per questo le mie storie iniziavano e finivano con sesso alcohol e amici in comune che mi facevano parlare con x persona
E onestamente in questo periodo, da quasi due anni, il semplice sesso casuale non mi significa più niente. Mi piacerebbe conoscerlo ma anche solo in amicizia, troppe aspettative sono pericolose per me.
se lo rivedo, gli parlo, in qualche modo
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Akatsuki cover del telefono, lunghi capelli semi-verdi, smalto nero e orologio leopardato. Forse l’ultima cosa alternativa nel mio corpo sono i tatuaggi. Tuttavia, questo outfit rappresenta una delle mattine in cui mi sveglio e mi metto a studiare e fare un botto di cose. Cercavo di andare, quasi, alla velocità della luce per fare tutto e subito. Però, questo modus operandi potrebbe essere energicamente molto dispendioso e tossico per la mia mente.
Se cerco di provare a fare tutto e subito potrebbe rivelarsi un grande pericolo per la mia mente. Di conseguenza, il mio fisico ne risente. Forse, e scrivo forse, la giornata potrebbe essere molto più leggera e piacevole se si cerca di contemplare e godersi i momenti spensierati. Perché quei momenti rappresentano la linfa vitale per fare scorrere il tempo nel modo migliore. Non serve correre all’impazzata, ma serve solo godersi l’attimo. Pertanto, questo è uno dei miei punti di vista per godersi e ottimizzare il tempo.
Tutto può e deve essere bello se rendiamo gli attimi eterni, per poi estrapolare la linfa della nostra vita. Tutto scorre veloce, nulla si ferma, ma noi abbiamo l’occasione di congelare degli attimi.
#akatsuki#capelli lunghi#long hair#beardmen#tattoos design#tattoo design#tattoos#apple watch#social media#content creatore#digital#fotografia#Spotify
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Nella foto un dettaglio del piatto in majolica di Deruta con la riproduzione de “La Madonna delle Grazie”, ispirato dalla venerata immagine dipinta da Giannicola di Paolo (Perugia,1460 ca./ 1544) ed esposta nella navata centrale della Cattedrale di S. Lorenzo di Perugia. Il piatto è stato realizzato, nel 1924, da Amerigo Lunghi (Assisi, 1884 – 1952), ceramista, fotografo e disegnatore discendente, da parte di madre, della famiglia Grazia, una delle più antiche famiglie di majoliche derutesi.
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Arriva dalla Germania la tragica notizia dell'incidente di Luca Salvadori
E' morto ieri in Germania il pilota italiano Luca Salvadori. Nato a Milano nel 1992, il pilota trentaduenne si trovava in Germania come wildcard per prendere parte alla tappa dell'IRRC, l'International Road Racing Championship 2024, nella categoria Superbike. Salvadori aveva dichiarato di voler partecipare alle road races per prepararsi al sogno di prendere parte, in futuro, all'evento più prestigioso del settore: il Tourist Trophy sull'Isola di Man. E da qui la decisione di partecipare alla serie continentale che si svolge su tracciati non permanenti. Secondo quanto riportato da Speedweek alla fine del primo giro della classe SBK/STK 1000 il pilota tedesco Didier Grams sarebbe caduto in una rapida curva a sinistra e nell’incidente è rimasto coinvolto anche Salvadori, le cui condizioni sono apparse subito gravissime. Trasportato in ospedale il pilota sarebbe morto per le gravi lesioni riportate. Dopo la caduta del sabato la mattina della domenica gli organizzatori hanno dato l'annuncio al paddock che mentre Didier Grams aveva numerose fratture e restava in ospedale Luca Salvadori invece non ce l'aveva fatta. Luca ha corso già nel 2023 nel campionato su strada in Italia nelle gare in salita, molto pericolose ma dove ha vinto molte gare segnando diversi record a bordo della sua Ducati Panigale V4 S da oltre 220 Cv. Nato nelle corse in pista e con una tecnica di guida molto attenta e precisa derivante dai lunghi anni passati in circuito Luca era un grande appassionato, uno che amava le moto sopra ogni cosa che viveva a pieno questo sport unendolo alla sua professione di influencer. Istruttore e vero ambasciatore del mondo delle due ruote organizzava giornate in pista dove portava in circuito amici, attori, cantanti o semplicemente selezionava giovani youtuber motociclistici con bassa esperienza di guida in pista e gli insegnava i rudimenti della guida tra i cordoli avviandoli verso angoli di piega e traiettorie più efficaci in sicurezza e lontani dalle strade aperte al pubblico. A piangerlo i genitori la mamma Monica Allegranzi e il papà Maurizio Salvadori che hanno comunicato “straziati dal dolore” la morte del loro figlio motocilista. Al loro fianco la la fidanzata Veronica Culcasi e centinaia di migliaia di follower, amici, piloti, appassionati e addetti ai lavori. Tra loro anche il cantante Jovanotti e i piloti Pecco Bagniaiae Jeorge Martin. “Luca era un grande pilota e un ragazzo d’oro” ha scritto Lorenzo Cherubini "l’ho visto nascere. Il suo babbo Maurizio organizza i miei concerti dal 1988 e siamo molto legati. Ricordo Luca bambino che voleva correre prima ancora di stare dritto su una moto”. Read the full article
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Romance contemporanei con Protagonisti maschili con difetti fisici/menomazioni
HUSH, di Paola Garbarino
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Trama: Sullo sfondo di un’autunnale Genova, Fiore, ragazza dolce con una ferita aperta nel cuore, e Noah, studente inglese in Italia con una borsa di studio, frequentano l’ultimo anno all’Accademia delle Belle Arti. Per un intero trimestre lei sarà obbligata a fare da tutor a lui, ragazzo affascinante, talentuoso, arrogante. E sordo. La loro conoscenza sarà incontro e scontro, attrazione e repulsione, in una condivisione di emozioni che li cambierà per sempre. Quanto contano i silenzi, in un’epoca in cui tutti sembrano ossessionati dal comunicare ogni dettaglio delle proprie vite?
Sei il mio sole anche di notte, di Amy Harmon
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Trama: Ambrose Young è bellissimo, alto, muscoloso, con lunghi capelli che gli arrivano alle spalle e uno sguardo che brucia di desiderio. Ma è davvero troppo per una come Fern Taylor. Lui è perfetto, il classico protagonista di quei romanzi d’amore che Fern ha sempre adorato leggere. E lei sa bene di non poter essere all’altezza di un ragazzo del genere… Ma la vita a volte prende pieghe inattese. Partito per la guerra dalla piccola cittadina di provincia in cui i due giovani sono cresciuti, Ambrose tornerà trasformato dalla sua esperienza in prima linea: è sfigurato nei lineamenti e profondamente ferito nell’anima. Fern riuscirà ad amarlo anche se non è più bello come prima? Sarà in grado di conquistarlo? Saprà curarlo e ridargli la fiducia in sé?
La minaccia di J.M. Darhower
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Trama: Lorenzo Gambini non ama le persone. Di solito lo annoiano e, spesso, lo irritano. D’altro canto, la maggior parte della gente non vuole avere a che fare con lui perché la sua pessima reputazione lo precede. Il suo volto parzialmente sfigurato, poi, lo ha reso simile al mostro delle fiabe, tanto da fargli guadagnare il soprannome di Scar. In ogni caso, qualunque sia il loro motivo, tutti tendono a stargli lontano. Be’, non proprio tutti. Morgan Myers è l’eccezione. Una piacevole eccezione. Con la sua lettera scarlatta incisa sul polso, un alone di mistero che la circonda e un carattere indomito, la ragazza non solo cattura l’attenzione di Lorenzo, ma dimostra di non temerlo. Morgan però sembra essere in fuga da qualcosa o, forse, da qualcuno, e Lorenzo è determinato a scoprire tutta la verità su di lei.
A mezzanotte un angelo, di Lisa Marie Rice
Link: https://www.mondadoristore.it/mezzanotte-angelo-I-Romanzi-Lisa-Marie-Rice/eai978885204108/
Trama: In una terribile notte, Allegra Ennis, musicista e cantante di talento, perde il padre, la vista e la carriera. Ricordi confusi e frammentari di quel trauma la perseguitano nei suoi incubi notturni, e la minaccia di chi le ha già rovinato l'esistenza continua a incombere su di lei. Finché nella sua vita entra Douglas Kowalski. Ex comandante dei reparti speciali, segnato nell'anima e nel viso da cicatrici profonde, Douglas le salva la vita durante una rapina. Presto divampa la passione ma entrambi hanno svariate ragioni per dubitare che possa durare a lungo. Tuttavia, se tanti sono i fantasmi del passato, troppo intenso è il sentimento che ora li lega...
Un angelo in fuga, di Lisa Marie Rice
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Trama: Il Seal della Marina Matt Sanders, rimasto gravemente ferito in missione, ha deciso di andare in Messico per cercare di rimettersi in sesto. Qui incontra la donna più bella che abbia mai visto, un vero e proprio angelo, sebbene i sentimenti che lei gli ispira siano tutt'altro che innocenti. Non sa però che si tratta di Charlotte Court, erede di un impero milionario, ingiustamente accusata dell'omicidio di suo padre. Matt capisce presto che lei sta fuggendo da qualcosa. O da qualcuno. Il vero assassino del padre è infatti sulle sue tracce e lei non può abbandonarsi alla passione, nemmeno con un uomo straordinariamente sexy come Matt. Pur sedotta, Charlotte non vuole aprirgli il suo cuore altrimenti metterebbe a rischio anche lui. Ma Matt è pronto a fare qualsiasi cosa per proteggerla, a costo della vita...
Segreti di Mezzanotte, di Lisa Marie Rice
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Trama: Può l'amore guarire al fuoco della passione due cuori provati dalla vita? Joe Harris, ex Seal, è rientrato in gravissime condizioni dalla sua ultima missione, aiutato dai suoi compagni d'armi. Ma è solo grazie alla vicina di casa Isabel che Joe riesce a riprendersi e a tornare alla vita: Isabel è una ragazza vulnerabile e bellissima, che riempie di sogni un futuro che sembrava svanito per sempre. Anche Isabel porta con sé un terribile passato: la sua intera famiglia è stata massacrata a Washington, lasciandola sola e senza memoria. La vita con Joe è per lei una forma di riabilitazione. Ma il destino ha in serbo per entrambi un'altra prova...
I miei occhi per te, di Mary Burchell
Trama: "È un robot intelligente, senza la minima scintilla di genio!" Questo è stato il giudizio gelido e senza possibilità d'appello del suo idolo, il grande pianista Lewis Freemont e, dopo averlo sentito, Antonia, delusa e amareggiata, rinuncia alla carriera di concertista. Ma non ha fatto i conti con il destino... Dopo un incidente di cui si sente responsabile e in cui lui perde la vista, dimentica ogni risentimento e si dedica ad aiutarlo in tutti i modi, diventando la sua infermiera, la sua segretaria... il suo bastone d'appoggio, i suoi occhi... Ma se un giorno lui venisse a sapere che è stata lei a rovinargli la vita?..
La caduta di Adamo, di Sandra Brown
(Questo titolo fu pubblicato anche col titolo Un passo alla volta da Euroclub)
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Trama: Vivace ed estrosa, Lilah Mason è un'affermata fisioterapista, abituata a fronteggiare situzioni a dir poco delicate. Ma Adam Cavanaugh è un caso particolare: gravemente ferito in un incidente d'alta montagna, ha poche speranze di riprendere a camminare e reagisce con indicibile violenza a ogni tentativo di terapia. Poi, fra liti e battibecchi il rapporto tra i due si trasforma pian piano in passione travolgente. Ma Lilah non è tranquilla: cosa accadrà quando Adam riprenderà la vita normale?
Inediti in italiano:
The Best Man, di Annabell Costa
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Trama: Kirby Matthews è stufa di essere single. È stanca di essere l'unica ragazza single in un gruppo di coppie sposate. È stanca delle persone che le danno una pacca sulla mano ai matrimoni e le assicurano che "tu sarai la prossima". È stufa di dover alzarsi e prendere quello stupido bouquet. Quindi, quando Ted, il fidanzato di Kirby, fa la domanda, la sua risposta è un entusiasta "SÌ". Poi Kirby incontra il testimone di Ted, John. John è odioso, supponente e usa la sua disabilità come scusa per tenere tutti a debita distanza. Ma mentre i preparativi del matrimonio procedono, Kirby conosce meglio John e si rende conto di non aver mai incontrato nessun ragazzo che le sia mai piaciuto così tanto, non in tutta la sua vita. Cosa fai del tuo matrimonio quando ti innamori del testimone?
The boy next door, di Annabell Costa
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Trama: Durante le scuole medie, le superiori, gli appuntamenti sbagliati e una fase punk sconsiderata, Tasha ha sempre potuto contare su Jason. Dal giorno in cui si è trasferito nella casa accanto, è passato dall'essere un ragazzino strano su una sedia a rotelle all'amico più fidato di Tasha. Ma le vite cambiano e gli amici vanno in direzioni diverse. Quando Jason e Tasha riaccendono la loro amicizia, volano scintille. Dopo essere stata per anni un'anima selvaggia, ora Tasha (ex leader di una band diventata insegnante di musica) è alla ricerca di una relazione che duri. Quando nientemeno che Jason la presenta a un uomo che può darle ciò che vuole, Tasha è sul punto di buttare via passione e amore solo per poter dimenticare il suo passato travagliato e sistemarsi. Ma Jason non è ancora pronto a rinunciare a lei.
Love in touch, di Lucy May Lennox
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Trama: Kassie so è sentita persa fin dalla morte di suo padre quando era al college. Ora che ha 24 anni e vive a Seattle, si interessa all'apprendimento della lingua dei segni tramite la sua compagna di stanza, interprete dell'ASL. Un giorno, a un evento della comunità dei non udenti, vede un giovane seduto da solo. Kassie si sente obbligata a provare a parlare con lui: il fatto che sia straordinariamente bello non fa male. Jake è sordo e cieco dalla nascita. La sua disabilità lo ha tagliato fuori dal mondo, ma dietro il suo aspetto isolato si nasconde un ragazzo intelligente, dolce e con un senso dell'umorismo pungente. Ha un alto livello di istruzione, ma a 26 anni è rimasto bloccato in una routine con pochi amici e nessun chiaro percorso professionale. Fino a quando una ragazza dal profumo dolce si presenta inaspettatamente a lui e gli apre un mondo completamente nuovo. Jake è più intelligente, più genuino di chiunque altro Kassie abbia mai incontrato prima, e per la prima volta inizia a sentire che la sua vita ha una direzione. Ma man mano che la loro amicizia si trasforma in qualcosa di più, la difficoltà nel comunicare tra loro non fa che crescere, e sembra che tutti quelli che conoscono pensino che la loro relazione non funzionerà.
Without Words, di Delancey Stewart
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Trama: Dopo un incidente sul lavoro, la vita del pompiere Roberto DeRosa viene sconvolta. La sua carriera nella lotta agli incendi è finita e lo lascia con un futuro incerto e un infortunio che gli rende difficile comunicare. L'unico momento in cui le parole scorrono facilmente è quando sono testi di canzoni e lui ha una chitarra tra le mani. Parlare con le donne è decisamente fuori discussione, soprattutto se hanno luminosi occhi azzurri che sembrano vedere dritto nella sua anima. Dani Hodge è sul punto di realizzare il suo sogno di aprire un piccolo negozio di vini e libri nell'originale quartiere di Ocean Beach a San Diego. Ma prima che possa aprire le porte, c’è del lavoro da fare, più lavoro di quello che può fare da sola. Quando il ragazzo tatuato che l'ha completamente ignorata in un bar passa e le offre una mano mentre armeggia con una sega per piastrelle, Dani non può permettersi di dire di no, e perché dovrebbe dire di no al signor Forte e Silenzioso quando il suo sguardo trasmette più di le parole potrebbero?
Giving It All, di Arianna Hart
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Trama: Il veterano dei Navy SEAL Grant Anderson non è più lo stesso ragazzo d'oro che era quando lasciò la sua piccola città di Dale, in Georgia. Un IED gli ha preso la parte inferiore della gamba e sua moglie non è rimasta a lungo dopo la sua dimissione dall'ospedale. Non è pronto per tornare a Dale e affrontare il passato e quanto lontano sia arrivato, ma suo padre è malato e qualcosa non quadra negli affari di famiglia. Ellie Hall ha una cotta per Grant da quando riesce a ricordare. Non è più la ragazzina goffa della porta accanto, ma avere Grant di nuovo in città la fa sicuramente sentire così. Aiutare Grant a capire cosa sta succedendo negli affari di suo padre le dà l'opportunità di mostrargli quanto �� cresciuta. Grant non pensa di essere l'uomo giusto per Ellie. Merita un eroe, non un uomo distrutto. Ma Ellie ha le sue idee su ciò di cui ha bisogno e ciò che vuole.
Frisco’s Kid, di Suzanne Brockmann
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Trama: Quando il Navy SEAL Alan Frisco Francisco' viene gravemente ferito, ha solo due ragioni per non perdere ogni speranza: suo nipote di cinque anni che gli viene improvvisamente affidato e la sua vicina di casa, Mia Summerton, che è determinata a risollevare sia il suo fisico che il suo cuore.
Adam’s Fall, di Sandra Brown
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Trama: Lilah Mason ha visto sua sorella trovare l'amore, sposarsi e avere figli, mentre lei è stata più che contenta di incanalare le sue energie nella sua carriera. Fisioterapista con uno spirito inaffondabile e una compassione incrollabile, è una delle migliori sul campo. Il suo nuovo paziente, Adam, sfida continuamente i suoi metodi e la sua autorità. Eppure Lilah è determinata ad aiutarlo a recuperare la vita che ha perso. Ciò che non riesce a vedere, finché non è troppo tardi, è che mentre sta vincendo la battaglia di Adam, sta perdendo il suo cuore... E mentre il dovere professionale e i suoi desideri appassionati si scontrano, deve scegliere la strada giusta per entrambi.
Paradise Found, di Mary Campisi
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Trama: Matt Brandon ha tutto: ricchezza, potere, aspetto e talento. Le donne lo vogliono; gli uomini vogliono essere come lui. Quando uno stupido incidente sugli sci lo priva della vista, fatica ad accettare la possibilità che la sua cecità possa essere permanente. Per fortuna incontrerà la psicologa Sara Hamilton, una donna che ha conosciuto la propria parte di dolore e perdita e potrebbe essere proprio l'unica persona che può aiutare Matt a ridefinire il suo nuovo mondo. Sara non è mai stata la reginetta del ballo di fine anno, né è uscita con il dio dai capelli biondi e dai grandi denti bianchi. È onesta, rispettabile e reale... e vive al massimo, applaudendo i successi dei suoi pazienti, assistendoli durante i loro fallimenti, ma non riconoscendo o accettando mai ciò che le manca nella sua vita. Ha amato e perso una volta ed è stata così segnata emotivamente che non è disposta a rischiare di nuovo quei sentimenti. Ovviamente non ha mai incontrato un uomo come Matt Brandon. Mentre Matt e Sara esplorano il delicato equilibrio tra fiducia “cieca” e speranza, scopriranno che a volte devi perdere tutto per trovare ciò che stai veramente cercando…
Forse potrebbero interessarvi anche queste altre mie liste di libri con eroine con difetti fisici:
Romance con eroine con difetti fisici: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/645634440924692480/romance-con-eroine-con-difetti-fisici
Romanzi rosa contemporanei con eroine imperfette: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/626086793988702208/romanzi-rosa-contemporanei-con-eroine-imperfette
Romanzi rosa contemporanei in inglese con eroine imperfette: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/626087334935412737/romanzi-rosa-contemporanei-in-inglese-con-eroine
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Festival della Salute Mentale, oltre duemila presenze e iniziative da 'tutto esaurito'. Nomi di rilievo e grande partecipazione agli eventi che si sono tenuti ad Arezzo
Festival della Salute Mentale, oltre duemila presenze e iniziative da 'tutto esaurito'. Nomi di rilievo e grande partecipazione agli eventi che si sono tenuti ad Arezzo. Calato il sipario, con l'ultimo spettacolo di sabato scorso, della prima edizione del Festival della Salute Mentale. Oltre duemila le presenze alla grande kermesse che ha visto riuniti ad Arezzo, dal 20 al 24 febbraio, esponenti della letteratura, dell'arte, del teatro, ma anche educatori e operatori della salute mentale. Oltre trenta eventi, fra iniziative culturali, lezioni, tavole rotonde, spettacoli, mostre, proiezioni, laboratori, visite guidate, sport e un contest con le scuole, che hanno aperto spazi di riflessione sui temi del benessere psico-fisico e dell'inclusione sociale. Studenti, cittadini, famiglie e operatori dell'educazione, della sanità e dei servizi hanno potuto riflettere sulla diversità, la disabilità e il benessere mentale. Nel ricco programma che ha animato le cinque intense giornate, anche le iniziative per la valorizzazione della memoria legata all'ex-ospedale psichiatrico del Pionta, oggi campus universitario. Nomi di rilievo fra gli ospiti di questa prima e fortunata edizione: gli psichiatri Vittorino Andreoli e Paolo Milone, il cantautore e performer Lorenzo Baglioni, il drammaturgo Stefano Massini, la regista Susanna Nicchiarelli. Il festival si è concluso sabato sera con la rappresentazione teatrale "Cartelle liriche – Esistenze manicomiabili" a cura di Cinzia della Ciana, Laura Occhini e Andrea Matucci, che ha raccontato storie sorprendenti ed emozionanti, di donne, uomini e bambini che hanno vissuto tra le mura dell'ospedale neuropsichiatrico del Pionta. Intanto continua, presso la Fraternita dei Laici, nelle sede di piazza Grande, la mostra "L'illusione. Storie di ordinaria dipendenza" a cura di Mario Perini, docente dell'Università di Siena, e del collettivo TerraProject, in collaborazione col Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Siena. L'esposizione presenta un lavoro di ricerca e documentazione sulle profonde problematiche legate alla dipendenza da gioco d'azzardo. Ingresso libero ore 15-18.30 lunedì, mercoledì e giovedì, dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19 dal venerdì alla domenica. Ha detto la professoressa Simona Micali, che ha coordinato il comitato organizzatore: "Sono molto grata ai nostri partner della Azienda USL Toscana sud est, alla direttrice sanitaria Assunta De Luca per averci creduto, e soprattutto a dirigenti, medici e operatori con i quali si è instaurato un clima di autentica collaborazione e scambio. Ringrazio il Comune di Arezzo e l'Ufficio scolastico provinciale per averci sostenuto e aver collaborato a diverse delle attività. Ma soprattutto ringrazio le numerose realtà di Arezzo e della Toscana che si sono impegnate insieme a noi per costruire un Festival ricco, articolato, coinvolgente e partecipato: per me il Festival è stata una splendida occasione per incontrare persone e realtà straordinarie attive nel nostro territorio, e questo incontro, la rete di relazioni e collaborazioni che abbiamo costruito, è stato uno dei risultati più importanti del Festival". "Come organizzatori siamo stati molto colpiti dall'interesse e dalla grande partecipazione, – prosegue la professoressa Micali - e non è soltanto una questione di numeri. Fa naturalmente piacere che buona parte degli eventi abbiano registrato il 'tutto esaurito', che tanti siano arrivati ad Arezzo da tutta la Toscana e diversi da fuori regione per assistere e partecipare; ma personalmente, quello che mi ha colpito di più è stata la partecipazione attenta e appassionata del pubblico, in tutte le sue componenti: giovani, insegnanti, famiglie, personale sanitario e del mondo dei servizi. I dibattiti sono stati vivaci, lunghi e sempre molto partecipati, dimostrando che i temi al centro del festival toccano tutti, non solo sul piano professionale o culturale, ma anche su quello personale. Non possiamo che dare a tutte e tutti appuntamento all'anno prossimo per la seconda edizione del Festival. Già nelle prossime settimane ci metteremo al lavoro per pianificare tempi, ospiti, ampliare i partner istituzionali. Vorrei ringraziare il Rettore Roberto Di Pietra che ha creduto sin dall'inizio in questo progetto e lo ha sostenuto; e insieme a lui tutte le colleghe e i colleghi del Campus di Arezzo, docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo, che hanno lavorato con passione e generosità insieme a me per far funzionare la complessa macchina del Festival". L'articolato programma è stato organizzato dal Centro servizi di Ateneo Campus di Arezzo dell'Università di Siena, in collaborazione con l'Azienda Usl Toscana sud est e la Libreria Feltrinelli Point e con il patrocinio del Comune di Arezzo. All'organizzazione del festival ha partecipato anche l'Ufficio scolastico provinciale, la Fondazione Arezzo Comunità e numerose associazioni e enti del territorio aretino e toscano. Il logo del Festival della Salute mentale è stato creato dall'artista con disabilità Federica Mauro. Per Informazioni a questo link... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Allora
Fede, Lorenzo, Adriana, Veronica (forse), Lapo, Camilla, Tucu, Nick
Eddai sù, metà è andata, ora bisogna capire chi sono gli altri
Virginia accanto a Lorenzo
C'è l'amico coi capelli neri lunghi (?) di fronte a Lorenzo
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Tennis: Miami; Berrettini eliminato dallo statunitense McDonald
(ANSA) – ROMA, 25 MAR – Dopo Lorenzo Musetti anche Matteo Berrettini è stato eliminato dal torneo Atp 1000 di Miami. L’azzurro è stato battuto dallo statunitense Mackenzie McDonald con un doppio 7-6 dopo 2 ore e 18 minuti di gioco. Il 26enne romano, che aveva vinto entrambe le sfide precedenti, ha comunque mostrato per lunghi tratti un tennis all’altezza delle sue ambizioni, in evidente…
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“ Il corpo è sporco, l’intelligenza un peccato. Le preghiere, ancora ancora, il peggio erano le vite dei santi, e delle sante in particolare: Agnese, l’agnello bianco, torturata, data in pasto ai leoni, fustigata, Blandina, stessa sorte, Maria Goretti, una coltellata al cuore, e Giovanna d’Arco, i lacrimoni versati per lei in classe. Bernadette, quasi analfabeta bambine mie, ma è lei la prescelta dal buon Dio, un’umile pastorella, modesta, povera, non avrete mica creduto che nostro Signore sia andato a cercare dei sapientoni?, avrebbe potuto, certo, ma no, no, pensate ai tre bimbi di Fatima, o ai ragazzi della Salette eccetera. Ascolto affascinata. La semplicità, l’innocenza, la mortificazione della carne, fino al massimo grado, il corpo martirizzato, deturpato dalla scrofola come quello di santa Germana. Ognuna di loro ha sacrificato la propria vita, e non c’è niente di più gradito a Dio, bambine mie. Mentre lasciarsi sciogliere in bocca due deliziosi orsetti di cioccolato, la salita alla fune, parlottare mentre si è in fila sono tutte cose vagamente peccaminose. Il filo rosso è sempre fare dei sacrifici, per esempio impedirsi di parlare quando se ne ha voglia, rinunciare al dolce, lavare i piatti al posto della mamma, ogni volta che c’è qualcosa che non avete voglia di fare, fatelo. Compilate un quadernetto dei sacrifici, annotate tutto. Alcune di noi lo riempivano con lunghi elenchi numerati, fittissimi. Emulazione nella negazione di sé. Può anche darsi che la stessa solfa venga propinata nelle scuole religiose per ragazzi, che siano sottoposti allo stesso regime di purezza e terrore, ma non potranno mai essere vessati quanto noi: hanno il permesso di azzuffarsi, vengono incoraggiati a primeggiare, e i cari preti non hanno così in odio le loro palle, duos habet et bene pendentes. Molto presto, convinta che le donne siano più devote degli uomini: si affollano in chiesa la domenica, mentre mio padre aspetta fino alle Palme per andare a confessarsi prima della comunione di Pasqua, con la morte nel cuore e soltanto per non far scoppiare il finimondo in casa. Convinta, del resto, che sia giusto così, che le donne debbano esserlo, più devote. A nessuno importa se un uomo è religioso o meno, mentre noi ragazze siamo su questa terra per salvare il mondo con le nostre preghiere e la nostra condotta esemplare. Per fortuna mi sento sopraffatta, ben lontana dall’essere all’altezza nonostante gli sforzi, i sacrifici, che non mi colmano della felicità promessa. Combatto per tenere nascosta la mia infamia: la gioia che provo nel collezionare voti alti, nel vedere cose che non dovrei vedere, nel sottrarre caramelle in drogheria. La mia naturale cattiveria. “
Annie Ernaux, La donna gelata, traduzione di Lorenzo Flabbi, Roma, L'Orma editore (collana Kreuzville Aleph), 2021¹; pp. 57-58.
[1ª Edizione originale: La Femme gelée, Paris, Éditions Gallimard, 1981]
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The Grand Gelinaz! Shuffle Alla Tenuta di Valgiano a Lucca
The Grand Gelinaz! Shuffle Alla Tenuta di Valgiano a Lucca
“L’importante non è il risultato, è il processo!” In questa frase che Andrea Petrini, mente di Gelinaz!, ci dice nel video, è racchiusa l’essenza di questo progetto. Una performance culinaria che va in scena in contemporanea in venticinque città del pianeta, quest’anno è stato il 29 agosto, che coinvolge circa centocinquanta chef fra i più dirompenti e desiderosi di confrontarsi fra loro.…
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#agostino iacobucci#andrea petrini#carlo cracco#chiara pavan#evento#featured#francesco brutto#gelinaz#giglio#karime lopez#kondo takahiko#lorenzo lunghi#lucca#mattia pecis#mauro colagreco#riccardo camanini#video
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The Grand Gelinaz! Shuffle Alla Tenuta di Valgiano a Lucca
The Grand Gelinaz! Shuffle Alla Tenuta di Valgiano a Lucca
“L’importante non è il risultato, è il processo!” In questa frase che Andrea Petrini, mente di Gelinaz!, ci dice nel video, è racchiusa l’essenza di questo progetto. Una performance culinaria che va in scena in contemporanea in venticinque città del pianeta, quest’anno è stato il 29 agosto, che coinvolge circa centocinquanta chef fra i più dirompenti e desiderosi di confrontarsi fra loro.…
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Sono tornati di moda i pantaloni larghi.
Ho visto che sono tornati di moda i pantaloni larghi e lunghi, quelli che quando cammini toccano il pavimento e io, oh ingenua, ne comprai uno già qualche mese fa e mi sono ricordata perché che avevo smesso.
Sono pratici niente, vi spiego.
Lasciando perdere che si portano appresso i detriti quando cammini un po' come un fiume in piena quando arriva alla foce si porta appresso travi, rami, cervi impagliati, sedie di plastica bianca dei bar di paese, lampadari stile liberty, lumini dei cimiteri, gatti morti così tu torni casa come un venditore ambulante piccolo casalinghi di San Lorenzo, se piove un po' peggio.
Ma la tragedia shakespeariana si ha nei cessi pubblici e io che sono frequentatrice suprema di cessi pubblici, che forse che sono sempre buttata in giro come un cencio sporco, mi ritrovo ogni volta disperata, che mi chiedo per cosa sono stata preventivamente punita quando mi hanno condannato femmina e quindi menomata a questa vita che evidentemente non ci aveva previsto a noi.
Quando vai nei cessi pubblici, soprattutto se unisex tu nel frattempo che eviti di prendere la gonorrea per contatto, sul bordo della tazza, devi evitare di fare risalire la melma del pavimento dalle gambe dei pantaloni per risalita capillare e quindi madonna aiutami.
Quindi entri nel cesso, guardi il cesso, guardi il pavimento e inizi a fare risvoltini su risvoltini, ma funziona il giusto, cioè niente, ti slacci il pantalone e ti cade il risvoltino, riprendi il risvoltino e come un funambolo tenendo i risvoltini all'altezza delle ginocchia ti metti in squat.
Inciso sugli squat: noi cromosoma xx siamo nate con il gene dello squat, smettetela di dirci di tenere il bacino indietro, se non sapessimo farlo non pisceremmo più fuori casa ziobono.
Dicevo ti prepari allo squat e cerchi di stare bene centrata nella tazza sennò una minima deviazione si rischia la fontana di piazza De Ferrari direttamente su mutande, pantalone, muri, il tipo che ti aspetta al tavolo al vostro primo appuntamento, nel frattempo tieni con una mano il cavallo dei pantaloni abbastanza lontano dalla tazza per evitare che le mutande acchiappino metà della popolazione dei batteri conosciuti all'uomo e con l'altra mano cerchi come puoi di tenere su le gambe dei pantaloni per evitare che il risvoltino che hai fatto si adagi nei pezzi di fango che galleggiano a terra.
Non penso di dover spiegare la misericordia quando la porta del cesso non si chiude o quando non c'è un appoggio per la borsa o tutte le combo insieme, io una volta a maiorca ho trovato una bici che occupava metà bagno e la tavoletta già pisciata.
Di solito andiamo in due perché l'altra fa il tifo.
Tre volte su dieci, oltre ad una malattia mi ritrovo pure un trauma mentale e poi brucio pantaloni, mutande, dignità.
Son belli i pantaloni larghi però.
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Palermo, disarticolato vertice della cosca mafiosa di Carini: 5 arresti
Palermo, disarticolato vertice della cosca mafiosa di Carini: 5 arresti. I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare - emessa dal gip presso il Tribunale di Palermo su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 5 persone (4 delle quali verranno ristrette in carcere e una sottoposta agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico), ritenute responsabili – a vario titolo – di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate commesse avvalendosi del metodo mafioso e reati in materia di armi. Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle indagini condotte – nel periodo 2021/2023 – dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo, i cui esiti avrebbero documentato, da un lato, il rientro "a pieno titolo" di pregiudicati mafiosi, dopo lunghi periodi di detenzione, nelle fila della famiglia mafiosa di Carini, dall'altro, l'inserimento di giovani e ambiziosi associati, appartenenti a famiglie di sangue che storicamente hanno diretto lo scacchiere mafioso carinese. Secondo gli investigatori, le risultanze delle indagini, che nel settembre 2022 hanno già portato all'arresto di 3 persone per il reato di scambio elettorale politico mafioso (Operazione convenzionalmente denominata "Feudo", condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo), consentirebbero di delineare gli assetti interni della famiglia mafiosa di Carini, inserita nel mandamento di "Tommaso Natale/San Lorenzo" e di individuare le presunte responsabilità dei singoli associati anche in ordine ad alcune estorsioni, commesse nell'ambito delle mediazioni immobiliari attraverso le cc. dd. “sensalerie". Dalle investigazioni è emerso infine che i vertici dell'associazione mafiosa avrebbero gestito una condotta idrica abusiva mediante la quale, dietro pagamento, fornivano acqua per uso civile ad una consistente fetta della locale popolazione che non aveva altre possibilità di approvvigionamento. L'operazione restituisce un quadro in linea con le recenti investigazioni, ovvero quello di una Cosa nostra per nulla rassegnata a soccombere, che mantiene ancora una piena operatività e che aspira a ritornare potente, riacquistando la capacità militare del passato, soprattutto attraverso il continuo richiamo alle proprie regole fondanti. https://videopress.com/v/sHmAsPUt... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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“A sedici anni ero anarchico. A sedici anni non si capisce niente. Non si sa come funziona il mondo. (...) A sedici anni pensavo che la guerra fosse un crimine dei governi, e dei generali, contro i popoli. A sedici anni pensavo che la guerra servisse solo a distruggere le città, a brutalizzare i bambini, a far vivere la gente come topi e ad arricchire gli speculatori e i fabbricanti d’armi. A sedici anni pensavo che il nazionalismo fosse un crimine contro la pace e contro la libertà. Pensavo che il concetto stesso di Nazione e la retorica della Patria sarebbero stati travolti, molto presto, dalla fratellanza tra i popoli. Pensavo che i popoli non fossero centinaia di tribù incazzate ma una sola umanità. A sedici anni pensavo che le frontiere non avessero senso. Cantavo le canzoni anarchiche di Pietro Gori. Nostra patria è il mondo intero, nostra legge la libertà. A sedici anni pensavo che quelli come Putin, che mettono in galera gli oppositori, si chiamassero tiranni. Non c’è bisogno di aspettare che uno come Putin scateni una guerra, per sapere che è un tiranno. (...) A sedici anni pensavo che i preti e i pope che benedicono i cannoni fossero criminali. E pensavo che i preti che maledicono la guerra, come fa Francesco, fossero mio padre e mio fratello. A sedici anni cantavo La guerra di Piero di De André, la storia di un soldato che muore perché non vuole uccidere il soldato nemico che gli sta di fronte. A sedici anni pensavo che fossero un crimine tutte le basi militari, i missili, le bombe, le mine, i carri armati. Pensavo che fossero criminali i fabbricanti di armi. A sedici anni pensavo che bastasse cantare Bob Dylan e De André e imparare quattro accordi di chitarra per cambiare il mondo. Pensavo che la pace fosse molto più forte della guerra. Avevo i capelli lunghi ed ero convinto che “fate l’amore non la guerra” non fosse uno slogan un po’ stupido ma un vero e proprio programma politico. A sedici anni non capivo niente e non sapevo niente. Ero ingenuo ed ero presuntuoso. Crescendo, come tutti, ho imparato a fare i conti con la vita, e con la realtà. Ma ogni tanto mi viene il dubbio che, a sedici anni, io fossi molto migliore di adesso”. Il monologo di Michele Serra a “Che tempo che fa”. Parole che andrebbero scolpite. Lorenzo Tosa
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